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FONDERIA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
1
FONDERIA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
FONDERIA - Ciclo
Preparazione attrezzature
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
2
FORMATURA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
FORMATURA
IN
FORMA TRANSITORIA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
3
FONDERIA IN FORMA TRANSITORIA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Terra sintetica
meccanico
i In fossa
Processo al CO2
Meccanismo di
Processo sabbia-
indurimento chimico cemento
“forma”
Processo cold-box
Microfusione
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
4
Meccanismo di indurimento meccanico
d) Pigiatura
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
5
Meccanismo di indurimento meccanico
Il ciclo
i l completo
l sii divide
di id in
i quattro operazioni
i i principali:
i i li
La colata.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
6
Ciclo (formatura manuale)
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
7
Meccanismo di indurimento meccanico
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
8
MODELLO
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
MODELLO
Legno
Permanente: Materiali metallici
Materiali plastici
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
9
MATERIALE DEL MODELLO
LEGNO:
Non è molto costoso ed è facile da lavorare
E’ leggero
Può essere più o meno resistente all’usura in relazione alla
sua durezza (ad esempio il mogano consente un uso del
modello molto più prolungato del pino).
L’incollaggio
gg delle p parti avviene con resine che non si
degradano a contatto con l’umidità della sabbia mentre il legno
è sensibile a questa e può deformarsi
Resiste meno del metallo all’usura ed è spesso rinforzato
con inserti metallici.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
GHISA:
E’ p
poco costosa
Presenta un’elevata resistenza
Consente di ottenere una forma a bassa rugosità
superficiale
E’ poco usurata dal contatto con la sabbia
Il modello è però pesante e fragile
Può essere ottenuto per fusione, ma in tal caso le
sezioni sottili sono troppo dure per essere rifinite attraverso
lavorazione meccanica
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
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MATERIALE DEL MODELLO
LEGHE DI ALLUMINIO:
Sono facili da colare e da lavorare
Non formano ossidi
Sono molto leggere
Il modello è più deformabile che nei casi precedenti, può
essere danneggiato accidentalmente
Resiste meno all’usura e va protetto nei punti critici con
inserti di acciaio o ghisa.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
MODELLO
Spine di riferimento
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
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MODELLO
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
MODELLO
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
12
MODELLO
M
Materiale
t i l
plastico o
metallico
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“Tecnologia Meccanica I”
MODELLO - sottosquadro
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
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MODELLO - sottosquadro
Piano 1
Piano 3
Piano 2
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“Tecnologia Meccanica I”
MODELLO - sottosquadro
PIANO 1
PIANO 3
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I” PIANO 2
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MODELLO - sottosquadro
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
MODELLO - sottosquadro
Tasselli: Tale metodo consiste nell’utilizzare tasselli
preparati separatamente, in pratica delle normali anime
montate a sbalzo nelle forma, inseriti nelle cavità ottenute
prevedendo idonee portate d’anima nel modello. Tale metodo
è il più utilizzato quando il sottosquadro non può essere
eliminato con una scelta differente del piano.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
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MODELLO - sottosquadro
Direzione di
estrazione di 1
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
MODELLO - sovrametallo
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
16
MODELLO - sovrametallo
L’entità del sovrametallo da prevedere su una superficie è un
compromesso tra due esigenze:
Una di carattere economico,, che tende a ridurre al minimo il materiale
da asportare e quindi i tempi di lavorazione e gli sprechi di materiale
Una di carattere tecnologico, che tende a garantire un margine di
sicurezza nei confronti di errori di formatura, difetti superficiali, ritiri
difficilmente prevedibili.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
MODELLO - sovrametallo
La valutazione dello spessore del sovrametallo è il risultato di un calcolo
economico: esistono tuttavia delle tabelle di valori orientativi
Modulo di
Fusione in terra (acciaio) – dimensioni non critiche -
“Tecnologia Meccanica I”
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MODELLO - Angoli di sformo e raccordi
L’operazione di estrazione del modello dalla forma appena
costruita è detta sformatura; si tratta di un’operazione
delicata in quanto se non eseguita correttamente può
provocare danni alla forma stessa tali da doverla scartare.
scartare
Per agevolare questa operazione i modelli da fonderia sono
costruiti in modo da eliminare o ridurre al minimo le
superfici piane perpendicolari al piano di divisione; ciò
viene ottenuto inclinando tali superfici di un piccolo angolo,
detto angolo di sformo
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
18
MODELLO - Angoli di sformo e raccordi
Nelle forme transitorie gli spigoli vivi della forma o delle anime non
resisterebbero all’azione erosiva della lega che fluisce nella forma e le
parti asportate andrebbero a costituire delle inclusioni non metalliche
nel getto.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
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MODELLO - portate d’anima
Le portate d’anima devono essere previste sul modello per poter creare
nella forma idonee sedi di appoggio di anime e/o tasselli eventualmente
presenti per risolvere dei sottosquadri.
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“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
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MODELLO - fenomeno del ritiro
Le leghe comunemente impiegate in fonderia subiscono una contrazione
volumetrica nell’intervallo compreso tra la temperatura di colata e quella
ambiente; ne segue che il getto risulta di dimensioni inferiori a quelle della
f
forma, per cuii lal forma
f d
deve avere dimensioni
di i i opportunamente
t t
maggiorate rispetto alle dimensioni finali del getto.
La maggiorazione viene
prevista sul modello
Poiché è difficile prevedere
come il getto
tt sii contrae
t neii varii
punti, in genere, si utilizza il
coefficiente di ritiro lineare
medio per maggiorare le
dimensioni del modello
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
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MODELLO – ciclo di progettazione
Calcolo sovrametalli
Scelta piano di divisione
Angoli di sformo
Raggi di raccordo
Portate d’anima
Ritiro
Materozze
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
ANIME
Le cavità presenti nel getto vengono realizzate mediante anime; esse sono
costruite in materiale refrattario, essendo completamente avvolte da
metallo liquido.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Resistenza meccanica
(Durante la colata occorre evitare che l’anima si infletta)
Permebilità
(E’ necessario un agevole deflusso dei prodotti gassosi caldi che si formano
durante la colata)
Cedevolezza
(Durante il ritiro occorre evitare tensioni residue nel getto)
Sgretolabilità
(L’estrazione del materiale costituente l’anima deve essere rapida e agevole
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
22
ANIME
Resistenza Meccanica
Durante la colata occorre evitare che l’anima si infletta e provochi
delle differenze di spessore nel getto
getto.
Quando la rigidezza flessionale fornita dal solo materiale non è
sufficiente, occorre inserire nella struttura dell’anima delle apposite
armature in materiale metallico.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
ANIME
Permeabilità
E’ necessario un agevole deflusso dei prodotti gassosi caldi
che si formano durante la colata nel corpo dell’animadell anima
stessa completamente avvolta dalla lega allo stato liquido.
Nel caso in cui questo deflusso non venga assicurato è
possibile che si formino delle soffiature nel getto.
La struttura dell’anima
realizzata in materiale da
formatura non garantisce
una sufficiente
permeabilità, quindi è
necessario prevedere
opportune canalizzazioni.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
23
ANIME
Cedevolezza
Durante il ritiro occorre evitare tensioni residue nel getto. Tale
caratteristica è normalmente assicurata dalla porosità stessa
del materiale di formatura.
Sgretolabilità
L’estrazione
L estrazione del materiale costituente l’anima
l anima deve essere
rapida e agevole. Questa caratteristica è assicurata da idonei
additivi nel materiale di formatura.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
ANIME
Modalità costruttive
Il metodo più comune per le anime di piccole e medie
dimensioni è quello della cassa d’anima nel quale il
materiale di formatura viene compresso manualmente o
tramite aria in un contenitore che rappresenta al negativo
la forma dell’anima desiderata.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
24
ANIME
che nel getto non si formino vuoti per difetti di alimentazione del metallo
che nel getto non vi siano difetti da inclusioni gassose o non metalliche.
Materozze
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
25
MATEROZZE
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
26
Il fenomeno del ritiro
Per progettare le materozze occorre decidere:
– dove posizionare le materozze
– qquante materozze pposizionare
– scegliere il tipo di materozza
– dimensionare ogni singola materozza
– dimensionare il collare (canale tra la materozza e il pezzo).
N.B. Per decidere dove posizionare le materozze devono essere verificate due
condizioni:
11. la zona del pezzo cui è collegata la materozza deve essere l’ultima
l ultima parte del pezzo a
solidificare (solidificazione direzionale)
2. la materozza deve solidificare dopo quest’ultima.
Per verificare entrambe le condizioni occorre determinare il tempo di
solidificazione, cioè quanto tempo passa tra la colata e l’inizio della solidificazione
di una generica parte del getto e della materozza.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
La velocità di solidificazione
Per fare in modo che la zona del pezzo cui è collegata la materozza
sia l’ultima parte del pezzo a solidificare possiamo suddividere il
pezzo in parti elementari e calcolare il modulo termico di ogni
singola parte.
Volume parte X
MX
Superficie scambiante parte X
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
27
La velocità di solidificazione
– sfera di raggio R
4/3R 3 R
M sfera
4R 2
f
3
Quindi una sfera di raggio R e un cubo di lato 2R hanno lo stesso modulo termico.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
La velocità di solidificazione
T
W LWT 1
M piastra
2LW LT WT 1 1 1
2
L L T W
W M piastra
T
L 2
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
28
La velocità di solidificazione
1 1
M barra
L 1 1 1 1 1
2 2
L T W T W
R 2 H 1
M cilindro
2R 2 2RH 1 1
2
. R H
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
La velocità di solidificazione
V s3 s
M C UBO
A 2s 2
2
s
M C UBO M PIA STRA
2
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
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La velocità di solidificazione
A
B
Va = Vb = Vc = S3
Sa = 4 S2 Sb = 3 S2 Sc = 2 L2
Ma = S / 4 Mb = S / 3 Mc = S / 2
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
La velocità di solidificazione
Materiale k x
Acciaio 0.09
Alluminio 0.12
Rame 0.07
Solido Liquido
per x in cm e t in secondi
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
30
La velocità di solidificazione
2 2
x M
Spessore
ts
k k
della
piastra
Legge di Chvorinov
Limite di
accrescimento dei
dendriti.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
La solidificazione direzionale
M2 M3
M1
Regola empirica:
Divisione in parti
Mi+1 = 1.1 - 1.2 Mi
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
31
La solidificazione direzionale
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Materozze cieche
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
32
La materozza ed il suo dimensionamento
La materozza
matero a deve
de e solidificare dopo il getto
Regola pratica
Mm = 1.2 Mg
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Mm = 1.2 Mg
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
33
La materozza ed il suo dimensionamento
Per sicurezza: altezza del cono di ritiro pari all’80% dell’altezza h della materozza.
0.8 h 0.8 h
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
0.8 h 0.8 h
34
La materozza ed il suo dimensionamento
Vr aVm
Unendo le due relazioni si ottiene il volume della materozza in relazione al volume della
parte del pezzo che questa deve alimentare:
b
Vm V p
a b
Questa è la seconda relazione che cercavamo. Il sistema:
M m 1.2 M X
b
Vm V p
a b
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
35
La materozza ed il suo dimensionamento
metodo di Caine
Y= Vm/Vp Iperbole
Valori tipici
p di b
Mm
Vm
c b 0.1
Mg Vg Costante =f (coef. trasm calore
materozza/ coef. trasm calore pezzo)
metodo di Caine
Metodi per ridurre le dimensioni delle
materozze:
1) Utilizzo di coibenti (rallentare il
raffreddamento della materozza e
diminuire il volume)
2) Raffreddatori (pezzo)
Raffreddatore
Coibente
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
36
La materozza ed il suo dimensionamento
Zone protette
- Zona di influenza materozza
Acciaio 3-5s
Ghisa 4-5s
Bronzo 6-8s
Leghe leggere 5-7s
L’utilizzo di “Raffreddatori
Esterni” permette di
aumentare l’effetto di bordo di
50mm
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Raffreddatori
- Soluzione di problemi
Posizionamento
Cricche a caldo dovute alla forma raffreddatori
non corretta dei raffreddatori
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
37
DISPOSITIVO DI COLATA
Il dispositivo di colata :
Deve fare in modo che la cavità della forma sia completamente
riempita dando alla corrente metallica la corretta velocità e la direzione.
Deve impedire che il metallo eroda la forma, evitando gli urti violenti
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
STAFFE
38
STAFFE
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
TERRE DI FONDERIA
e si distinguono in:
Terre naturali
Terre sintetiche
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
39
TERRE DI FONDERIA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
TERRE DI FONDERIA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
40
TERRE DI FONDERIA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
TERRE DI FONDERIA
41
TERRE DA FONDERIA
Refrattarietà
Refrattarietà, intesa come capacità di resistere alle elevate
temperature della lega fusa.
Scorrevolezza
Scorrevolezza, intesa come facilità di riempire completamente la
forma attorno al modello ricopiandolo fedelmente, sotto l’azione di
forze esterne di scossa o compressione.
Assume valori accettabili quando la sabbia possiede una
granulometria uniforme
uniforme, diminuisce all’aumentare
all aumentare del tenore del
legante e di acqua, ma con quest’ultima presenta un valore minimo
oltre il quale aumenta notevolmente.
Sgretolabilità
Sgretolabilità, proprietà importante ai fini economici al momento
della distaffatura e dell’eliminazione delle anime.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
TERRE DA FONDERIA
Coesione
Coesione, intesa come resistenza alle forze esterne in particolare
alle sollecitazioni di compressione e di taglio. La maggiore influenza su
questa proprietà è data dal legante e dai grani di silice.
Il grano arrotondato dà coesione minore di quello spigolato, grani molto fini o
molto grossi danno coesione maggiore di quelli medi, una distribuzione
granulometrica uniforme dà coesione minore di una disuniforme.
Permeabilità
Permeabilità, intesa come possibilità di lasciarsi attraversare da un
flusso di materiale gassoso ed evitare così difetti come le soffiature,
dovute ai gas o vapori che si sviluppano durante la colata e che
rimangono intrappolati nel metallo solidificato.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
42
SABBIA
SABBIA
I granelli possono presentare quattro forme fondamentali:
Rotondeggianti
Irregolari
Semiirregolari
Compositi
43
SABBIA
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
LEGANTI
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
44
LEGANTI - Argille
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
LEGANTI - Additivi
45
LE SPINTE METALLOSTATICHE
Una volta che la forma è stata riempita di metallo liquido, questo esercita una
pressione metallostatica sulle pareti della forma.
La pressione può generare una deformazione della staffa con conseguente perdita
di precisione dimensionale del getto.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
LE SPINTE METALLOSTATICHE
Per ovviare a questo problema occorre posizionare dei pesi sulla staffa
superiore per impedirne il sollevamento.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
46
LE SPINTE METALLOSTATICHE
p = h
= peso specifico
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Terra sintetica
meccanico
i In fossa
Processo al CO2
Meccanismo di
Processo sabbia-
indurimento chimico cemento
forma
Processo cold-box
Microfusione
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
47
Meccanismo di indurimento termico
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Vantaggi:
Elevata finitura superficiale dei getti
Possibilità di realizzare configurazioni complesse e sezioni sottili
Perfetto riempimento della forma grazie alla bassa rugosità che
favoriscono il deflusso dei metalli con moderata scorrevolezza,
consentendo il
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
48
Meccanismo di indurimento termico
Svantaggi:
Lo sviluppo di azoto, proveniente dalla decomposizione
della resina
Limitate dimensioni dei getti, non superano in genere i 10
kkg e raramente arrivano
i a 100 kg.k Pertanto
P il processo
diventa economico solo per medie e grandi serie di pezzi
come nel caso delle anime.
La miscela non può essere riutilizzata.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Microfusione
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
49
Meccanismo di indurimento termico
Microfusione
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Microfusione
Il primo stadio consiste nella
realizzazione, normalmente tramite
iniezione in conchiglia, di un certo
numero di modelli a perdere in cera.
I modelli:
possono avere una forma complessa
50
Meccanismo di indurimento termico
Microfusione
PROCEDURA 1
• Viene
Vi preparata
t una miscela
i l refrattaria
f tt i costituita
tit it
da minerali a basso coefficiente di espansione
termica ed a grana fine che viene versata in un
contenitore intorno al grappolo
• Un’azione vibratoria permette l’evacuazione
dell’aria rimasta.
• Dopo un breve tempo inizia la solidificazione
mediante formazione del gel di silice.
• Fase di indurimento a bassa temperatura con
estrazione della cera e
• Cottura finale della forma.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Microfusione
PROCEDURA 2
• Il grappolo viene immerso in una vasca
contenente il materiale ceramico (stato umido)
• Il grappolo viene esposto ad una pioggia di
particelle refrattarie.
(Questo ciclo viene ripetuto fino al raggiungimento
dello spessore richiesto del guscio)
•A i t
Asciugatura d essiccazione
ed i i i calda
con aria ld iin
autoclave a circa 160°C dove la cera viene
eliminata e recuperata al 90%.
• Cottura finale a circa 800°C.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
51
Meccanismo di indurimento termico
Microfusione
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Microfusione
Vantaggi:
Elevate precisioni nei getti finali, con tolleranze
dimensionali ridotte, che, insieme all’ottima finitura
superficiali, limitano le lavorazioni meccaniche alle sole
operazioni di rettifica.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
52
Meccanismo di indurimento termico
Microfusione
gg
Svantaggi:
La forma si contrae in sede di cottura. Tale contrazione può
essere limitata dosando opportunamente la granulometria dei
refrattari impiegati.
Il campo di impiego del procedimento è per getti piccoli
(350 – 400 mm di dimensione massima e 5 Kg di peso
massimo)
I costi sono elevati, pertanto il processo è economicamente
valido in quei casi in cui il prodotto ha un elevato valore
aggiunto o richiederebbe delle lavorazioni meccaniche di
costi elevati (ventole ed altri componenti di pompe, valvole…)
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
FORMATURA
IN
FORMA PERMANENTE
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
53
FUSIONE IN FORMA PERMANENTE
54
FUSIONE IN FORMA PERMANENTE
Si può fare una classificazione in base alla modalità in cui la forma viene
riempita dalla lega fusa:
Fonderia in conchiglia per azione della forza di gravità
Conchiglia
Ha generalmente una forma
semplice
p ed è costituita da due
parti per consentire l’estrazione
del getto. Per facilitare il
montaggio sono previste su una
di esse, le spine di acciaio di
centramento.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Sistema dall’alto
Sistema in
sorgente
Modulo di
Sistema laterale
“Tecnologia Meccanica I”
55
FONDERIA IN CONCHIGLIA PER GRAVITÀ
Le anime p p
posso essere di due tipi:
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
56
FONDERIA IN CONCHIGLIA PER GRAVITÀ
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
57
FONDERIA IN CONCHIGLIA PER GRAVITÀ
Sistema in sorgente
assicura un riempimento con poca
turbolenza ed una buona evacuazione
dell’aria. Il modello deve percorrere un
tragitto
g più lungo
p g che negli g altri casi,,
arrivando più freddo nella materozza. La
soluzione di aumentare la temperatura di
colata aumenta il rischio di ossidazione e
diminuisce la durata della conchiglia
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
58
FONDERIA IN CONCHIGLIA PER GRAVITÀ
Sistema laterale
è molto usato con le leghe
leggere, la lega ha un’altezza
di caduta ridotta e una migliore
solidificazione direzionale. Il
canale di colata è inclinato
rispetto alla superficie
superiore
p per
p favorire il
basculamento. E’ presente
però una dissimmetria nella
distribuzione della temperatura.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Sistema dall’alto
è il migliore dal punto di vista della solidificazione
direzionale e permette di usare materozze ridotte o
costituite dal canale di colata stesso. Esiste tuttavia il
pericolo di spruzzi che provocano il difetto delle gocce
fredde, per cui questo sistema è ottimo per le conchiglie
di altezza ridotta che vengono basculate durante la
colata.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
59
PRESSOFUSIONE
PRESSOFUSIONE
Caratteristiche
L’iniezione
L iniezione della lega con una forte pressione permette di
ottenere getti con spessori più sottili.
La durata delle conchiglie è di 100.000 – 200.000 pezzi.
Tolleranze geometriche circa +/- 0.1% – 0.2% della quota
Pesi limitati ( 10 kg per leghe Al e Zn, 5 kg per leghe di Mg)
Il materiale delle conchiglie è:
acciaio legato per le leghe di alluminio, magnesio e rame,
acciaio al carbonio per le leghe di stagno, piombo e zinco.
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
60
PRESSOFUSIONE
La formatura sotto pressione può essere eseguita
principalmente secondo due tecniche:
a camera calda
a camera fredda
PRESSOFUSIONE
Nel processo a camera calda il sistema di pompaggio è costituito da un
cilindro immerso nel metallo fuso e da un pistone che invia il metallo nella
forma attraverso una valvola, mentre la corsa di ritorno apre il passaggio al
liquido circostante che riempie il cilindro.
Caratteristiche:
migliore controllo
della temperatura
della lega
elevata capacità
produttiva
(1000 pz/h - pezzi
medi)
la temperatura del
bagno fuso non può
essere troppo
elevata
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
61
PRESSOFUSIONE
Nel processo a camera fredda il metallo viene colato da un crogiuolo in
una camera di trasferimento, ed iniettato nella forma spinto da una pistone.
Dopo la solidificazione si apre la forma e si estraggono le anime mentre un
iniettore spinge il getto all’esterno.
Caratteristiche:
capacità produttiva limitata
(150 pz/ora su pezzi medi)
la
l temperatura
t t d l fuso
del f può
ò
essere più elevata
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
62
PRESSOFUSIONE - I materiali
600
400
Rm [MPa]
300 Cu
Zn
Al
Mg
200
100 Sn
Pb
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800
Tcolata [°C]
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
PRESSOFUSIONE - I prodotti
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
63
PRESSOFUSIONE - I prodotti
Leghe Zn – Al – Mg
Pneumatica
Mobili- arredo
Automotive Elettrodomestici
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
PRESSOFUSIONE - I prodotti
Leghe di Mg
64
PRESSOFUSIONE
Vantaggi
– elevata capacità produttiva
– tolleranze geometriche strette
– buona finitura superficiale
– ridotta porosità
– ottima riproducibilità
Limiti:
– peso e dimensioni del getto limitati
– necessità di realizzare il pezzo senza parti massicce ma con nervature
– elevato costo dello stampo e della pressa
– non si può colare acciaio o ghise
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Il confronto
f t fraf le
l diverse
di t
tecniche
i h viene
i f tt all fine
fatto fi di scegliere
li
quella più economica per fabbricare un determinato tipo di getto.
La valutazione dell’economicità si fonda sull’analisi di :
Temperatura di fusione della lega
Numero
u e o di
d pezzi
pe
Tolleranze e finiture superficiali
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
65
Confronto fra le Tecniche di Fabbricazione
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
66
Confronto fra le Tecniche di Fabbricazione
Tutti (no
Conchiglia 0.5 300 3-4 1 2 50
acciaio)
Terra Tutti 0 05
0.05 - 12
1-2 3 3 -
Modulo di
“Tecnologia Meccanica I”
FONDERIA IN TERRA
LAMINAZIONE CALDO
FUCINATURA STAMPAGGIO
CONCHIGLIA
CERA PERSA
ESTRUSIONE
LAMINAZIONE, TRAFILATURA
PRESSOFUSIONE
Costo
Forma Sistema MdO Capacità produttiva indicat. (pz/ora)
Pressofusione Alto Alto Medio Bassa < 200
Conchiglia Medio Medio Medio Bassa < 60
Terra Basso Basso Medio Bassa < 20
Cera persa Medio Alto Medio Basso Alta (*) < 1000
Modulo di * nella preparazione del grappolo
“Tecnologia Meccanica I”
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