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Descrizione dei Trattamenti termici

I trattamenti ad induzione sono competitivi rispetto ai trattamenti tradizionali in forno perch:


1) Sono economici (impianti piccoli e poco onerosi; un tunnel per ricottura ad induzione lungo,
ad esempio, 70 100 m. Un forno continuo con la stessa funzione 300 m).
2) Sono veloci e permettono di lavorare in continuo (elevata produttivit).
3) Sono ecologici (risparmio energetico, non si utilizzano sostanze pericolose come bagni di sale,
ecc.).
La qualit, in assoluto, offerta da un trattamento ad induzione inferiore a quella ottenibile con un
trattamento termico tradizionale (ad esclusione della tempra a profilo, che non si potrebbe fare in
forno per ragioni fisiche); in pratica, i pezzi trattati ad induzione hanno un buon comportamento in
servizio e spesso solo lanalisi metallografica permette di distinguerli dai pezzi trattati in forno.
Sono elencati, nella parte seguente, i principali trattamenti termici utilizzati dallindustria metal
meccanica. Per gli approfondimenti si rimanda alla letteratura.
I trattamenti degli acciai possono essere classificati in:
- trattamenti effettuati a temperature superiori alle temperature critiche (ricotture, normalizzazioni,
tempre).
- trattamenti effettuati a temperature inferiori alle temperature critiche (rinvenimenti, distensioni).
- trattamenti termochimici di diffusione (nitrurazione, cementazione, ecc.). Lapplicabilit del
riscaldo ad induzione a tali processi limitata alla produzione industriale, su minima scala (2 3
forni ad induzione), in ex Unione Sovietica (anni 60). Lo stato dellarte, attuale, non noto.
1) Ricottura (annealing)
Essa consente la formazione di strutture tali da facilitare la lavorazione del materiale sia per
asportazione di truciolo, sia per deformazione plastica a freddo ed elimina, o almeno riduce in modo
notevole, le tensioni interne del materiale.
Principali processi (ne esistono una decina in tutto):
- Ricottura completa: 30 50 C oltre Ac3 (900 C circa), mantenimento ore giorni, seguito da un
raffreddamento lentissimo in forno (5 30 C/ora). E necessaria per predisporre il materiale a
severe deformazioni plastiche a freddo.
- Ricottura di lavorabilit: 690 - 730 C, mantenimento 2 4 ore; il raffreddamento pu essere lento
sino a 500 C (10 20 C/ora: ricottura di globulizzazione) o veloce. Essa un trattamento
economico che non conferisce il massimo addolcimento come la ricottura completa ma migliora le
caratteristiche di lavorabilit e deformabilit a freddo.
- Ricottura di ricristallizzazione: 690 730 C, mantenimento 3 15 ore (sino ad un giorno per
prodotti laminati o tubolari in acciai dolci), raffreddamento lento in forno sino ad almeno 300 C.

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Essa comporta la formazione di nuovi nuclei cristallini a partire da una struttura incrudita. Non
comporta trasformazione di fase. Pu essere sfruttata come trattamento intermedio durante le varie
fasi della lavorazione a freddo.
- Ricottura continua (continuous annealing) dei nastri dacciai dolci: 750 850 C per 40 1,
raffreddamento controllato. Scopo del trattamento la ricristallizzazione dellacciaio. I risultati
sono pi scadenti rispetto alla ricottura in forno a camera, tuttavia si ottiene unelevata produzione.
Lacciaio cos trattato soggetto al fenomeno dellinvecchiamento, con peggioramento crescente
delle propriet meccaniche a distanza di 30 60 90 giorni dalla ricottura.
Una sua variante il trattamento on line ad induzione dei tubi per trasporto fluidi, che comporta
temperature ancora pi alte (850 950 C) e produce risultati accettabili, seppur ai limiti delle
specifiche in vigore in USA e CEE.
- Ricottura di distensione (stress- relief o stress - relieving): 600 650 C per due ore per eliminare
le tensioni dovute a lavorazioni a freddo (es. raddrizzatura valvole). Si applica anche a pezzi saldati.
Il raffreddamento avviene in aria calma.
2) Tempra (una volta tempera, quench hardening).
Riscaldo (austenitizzazione, per i comuni acciai da bonifica 820 900 C secondo la
composizione chimica), mantenimento (secondo lo spessore) e raffreddamento molto rapido
(drastico) in acqua o altri mezzi opportuni. Il raffreddamento chiamato spegnimento.
Dopo tempra la struttura del metallo principalmente (in teoria) costituita da martensite,
caratterizzata da elevata durezza (50 66 HRC) e fragilit.
La tempra ad induzione talvolta comporta una difficoltosa messa a punto che cerca di minimizzare
gli inevitabili difetti di trattamento.
La tempra a profilo dalcuni particolari estremamente complessa, la buona riuscita del trattamento
legata alla costruzione dellinduttore (in alcuni casi dotato di concentratori di flusso oppure
lavorato di macchina).
Nella maggior parte dei casi alla tempra seguono i trattamenti di distensione o rinvenimento.
Approfondimento
La condizione fondamentale perch un acciaio, con una data composizione, possa essere temprato
la presenza di punti di trasformazione nel corrispondente diagramma di fase.
In pratica, deve avere oltre 0.15% di carbonio e un bilanciamento tale dei leganti da presentare una
struttura ferritica (o ferrite/perlite) a bassa temperatura (grosso modo sino a 723 C minimo, la
prima temperatura critica detta Ac1) e completamente austenitica oltre la seconda temperatura
critica Ac3 (800 1200 C secondo lacciaio. Le massime temperature di austenitizzazione sono
richieste dagli acciai rapidi).
Alcune famiglie dacciai, ad esempio gli inossidabili austenitici della serie 3xx, presentano struttura
austenitica anche a temperatura ambiente: sono amagnetici e non temprabili.
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Esistono acciai che, pur non essendo suscettibili dincrementare le loro caratteristiche resistenziali e
di durezza attraverso la tempra, possono essere induriti attraverso un processo di solubilizzazione ed
invecchiamento che comporta la precipitazione di fasi dure ai bordi di grano. Tali precipitati
bloccano la struttura della lega limitando lo scorrimento dei piani e conferiscono cos al materiale
un aumento delle propriet meccaniche.
Un esempio costituito dagli acciai austenitici per valvole di scarico: si effettua una
solubilizzazione a 1050 1200 C (secondo lacciaio) seguita da un invecchiamento a 650 820
C. La durezza finale si aggira sui 30 45 HRC. Alcuni acciai per valvole possono lavorare, in
esercizio continuo, a 750 C.
3) Distensione (o meglio rinvenimento di distensione, per non confondere con la ricottura
di distensione. Stress- free annealing solo sui libri, altrimenti tempering).
Elimina le tensioni residue dovute alla tempra (che possono innescare cricche e spaccature) e
migliora la stabilit meccanica. E bene che segua immediatamente la tempra, quando il pezzo
ancora caldo da poter essere maneggiato. Temperature: 120 300 C per 2 ore, secondo lacciaio e
la durezza finale desiderata (solitamente la durezza scende di 1 - 3 HRC rispetto al temprato). Si
applica, da esempio, agli acciai da cementazione e per cuscinetti. Pu essere effettuato ad
induzione, senza particolari difficolt, a temperature pi alte e tempi nellordine dei secondi.
Approfondimento
Il reticolo della martensite passa da tetragonale a cubico; tale trasformazione (che riduce le tensioni
di tempra) accompagnata da una finissima precipitazione di carburi. Allattacco metallografico la
martensite rinvenuta pi sensibile allattacco dei reattivi metallografici (appare pi scura rispetto
alla martensite tetragonale).
Sopra i 250 C leventuale austenite residua si trasforma in strutture bainitiche, accompagnate
anchesse da una fine precipitazione di carburi..
4) Rinvenimento (o meglio rinvenimento daddolcimento, tempering)
Trattamento che mira a realizzare una struttura molto tenace, risultante dalla decomposizione della
martensite in una struttura molto fine, costituita da ferrite e carburi.
La struttura aciculare della martensite scompare totalmente.
La durezza, dopo rinvenimento, scende a circa 30 35 HRC (per gli acciai da bonifica).
La somma dei trattamenti tempra e rinvenimento chiamata bonifica.
Temperature tipiche:
540 680 C acciai da bonifica.
520 580 C acciai rapidi (in questo caso sono eseguiti tre rinvenimenti).
400 480 C acciai per molle.
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400 520 C massimo acciai per lavorazione a freddo (di solito si fa solo un rinvenimento di
distensione).
Sino a 750 C acciai per lavorazione a caldo e per stampi per materie plastiche.
Permanenza: 2 2.5 ore.
Il raffreddamento pu essere pi o meno veloce, in aria olio o acqua secondo i materiali (la ghisa,
fortemente innescata dalla presenza di grafite, non pu essere raffreddata in acqua).
Pu essere effettuato ad induzione scaldando a temperature un centinaio di gradi pi alte di quelle
prescritte sopra per i forni, e permanenze molto ridotte (minuti).
Lesperienza insegna che non possibile abbattere la durezza di un pezzo temprato oltre un certo
limite (20 30 HRC), sfruttando riscaldi brevi.
5) Normalizzazione (Normalizing)
Segue il ciclo della ricottura, eccetto:
-

temperature pi alte (850 900 C per i comuni acciai da bonifica)

mantenimento pi breve (comunque diverse ore).

raffreddamento in aria calma anzich lento in forno.

Produce una struttura a grano fine (ferrite/perlite lamellare) adatta:


- al trattamento successivo di tempra superficiale
- a determinate operazioni meccaniche.
La normalizzazione concettualmente molto simile alla tempra; il raffreddamento in aria, per
quanto lento, pu indurre tensioni nel materiale. Talvolta alla normalizzazione segue un
rinvenimento di distensione.
La normalizzazione dei pezzi non un trattamento che si effettua tramite riscaldo ad induzione; si
possono per eseguire normalizzazioni localizzate delle saldature.
6) Solubilizzazione (solution annealing solution heat treatment)
Questo trattamento, denominato anche impropriamente tempra di solubilizzazione o peggio
tempra negativa quello al quale sono normalmente sottoposti gli acciai inossidabili austenitici
(AISI 304, AISI 316, ecc.).
Consiste nel riscaldare lacciaio ad una temperatura sufficientemente alta in modo da rimuovere le
alterazioni strutturali dovute ai processi di fabbricazione, nel permanere a tale temperatura per il
tempo necessario a mandare in soluzione tutti i carburi (in special modo quelli di cromo), da qui il
nome di solubilizzazione, e nel raffreddare con sufficiente rapidit in modo da prevenire la
precipitazione degli stessi, che avviene mediamente nellintervallo 850 ? 450 C.
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Lacciaio perviene con questo trattamento allo stato di massimo addolcimento.


Tre sono i fattori che possono influenzare tale trattamento: la temperatura, la durata del trattamento
e la velocit di raffreddamento.
La temperatura varia grossomodo tra 1050 e 1100 C; il mantenimento dovrebbe durare 1 per ogni
mm di spessore del pezzo. Temperature pi elevate e mantenimenti eccessivi portano
irrimediabilmente allingrossamento dei grani senza alcun beneficio.
Lo spegnimento pu avvenire in acqua (finitura nera, richiede un successivo decapaggio), in gas
ventilato (per spessori sottili). Utilizzando azoto e idrogeno assolutamente esenti da ossigeno si pu
ottenere una finitura brillante.
Il trattamento on line ad induzione (nota bene: sui capitolati si parla genericamente di
trattamento termico e non solubilizzazione) un buon sostituto della solubilizzazione in forno;
le temperature sono pi elevate rispetto ai forni tradizionali e talvolta non esiste la sezione di
mantenimento (realizzabile tramite forni a resistenza, che possono avere un effetto deleterio sul
grado daddolcimento ottenibile). I carburi vengono minimamente solubilizzati (visibili al
microscopio) ma in compenso il tubo in uscita molle (durezza circa 150 Vickers) e facilmente
piegabile.
Il trattamento ad induzione, per ragioni di insufficiente mantenimento, non applicabile ad
acciai austenitici con oltre 3% di molibdeno.
La ricottura brillante on - line non garantisce un raffreddamento sufficientemente veloce per gli
acciai Duplex.
7) Ricristallizzazione (o ricottura di ricristallizzazione, recrystallizing).
Tale trattamento permette di rigenerare la struttura di un materiale incrudito in seguito a lavorazioni
a freddo, realizzando una nuova struttura formata da grani equiassici e regolari. Si applica agli
acciai inossidabili della serie AISI 4xx, con temperature intorno a 800 900 C, mantenimento e
raffreddamento con modi analoghi alla solubilizzazione.
E una variante del trattamento effettuato sui tubi per trasporto fluidi in acciai dolci. Pu essere
eseguito ad induzione on line nei tunnel per solubilizzazione, lavorando semplicemente a
temperature inferiori.
8) Trattamenti post saldatura
Le saldature creano una discontinuit nel metallo, con un susseguirsi di regioni caratterizzate da
diversa struttura e diverse propriet chimiche spostandosi dal cordone verso la zona termicamente
non alterata.
La saldatura induce forti tensioni che possono liberarsi formando cricche. Il comportamento nei
confronti della corrosione, inoltre, deperito proprio in corrispondenza dei giunti saldati.
I trattamenti che possono essere eseguiti per ridurre le tensioni e, in alcuni casi, ripristinare una
struttura cristallina relativamente uniforme sono:
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1. Solubilizzazione per tutte le saldature su AISI 3xx.


2. Normalizzazione (riscaldo sopra A3, circa 950 C ad induzione, seguito da raffreddamento
in aria calma).
3. Tempra e rinvenimento. Si applica in rarissimi casi ai tubi API saldati; occorre un perfetto
controllo di tutto il processo, per non indurre nuove tensioni nel materiale.
4. Rinvenimento a 540 - 700 C di tubi API e per perforazioni. Riduce le tensioni ma crea una
cella galvanica in corrispondenza della saldatura, che pu essere soggetta a imponenti
fenomeni corrosivi.
5. Ricottura di distensione dellintero particolare in forno a 550 650 C.
6. Distensione ad induzione a temperature comprese tra 700 e 800 C per acciai microlegati,
acciai ferritici resistenti allo scorrimento a caldo.

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