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Lo Slide
Suonare con il bottleneck cambia
radicalmente la nostra filosofia di
approccio
allo
strumento,
si
abbandona la sicurezza dei tasti per
avventurarsi in un viaggio verso la
nota pensata e cercata che
dipender soprattutto dal nostro
feel e dal nostro orecchio musicale.
Superato limpatto iniziale, la
sensazione di suonare in libert
assoluta ci aiuter a suonare quello
che la nostra anima esprime
istintivamente e ad acquisire un
orecchio musicale straordinario in
un mondo di sensazioni e di suoni
insospettabili.
Sandro Agostini
Sommario
YOUTUBE's tracks
Slide - le origini
PAGINA
7
...
Gli Strumenti
9
....
Le chitarre resofoniche
10
...
La chitarra elettrica
12
...
Impostazione
Lo strumento
Le accordaure aperte
Scegliere un bottleneck
La mano destra
La mano sinistra
Intonazione dello slide
Legenda
14
...
14
...
15
...
17
...
18
...
19
...
... 20
Track 1
21
...
Track 2
22
...
Track 3
23
...
...
Track 4
24
Track 5
25
...
Exsercise 1
Exsercise 2
Exsercise 3
Exsercise 4
Exsercise 5
Track 6
26
...
Track 7
28
...
Limelight
Lucignolo
29
.
...
...
.
30
PAGINA
26
...
28
...
29
...
Track 6
30
...
Track 7
31
...
Track 8
32
...
Track 9
33
...
Esercizi in polifonia
Exsercise 10 (preparazione a Frre Jacques)
Exsercise 11 (Frre Jacques)
Exsercise 12 (Amazing Grace)
Track 10
Track 11
Track 12
34
35
36
38
...
39
Exsercise 13 (Delta Foots)
Track 13
44
...
46
...
47
...
Tracks 16 -17 (backing track)
48
...
Track 18
Track 19
52
54
55
Exsercise 19 (Greensleeves)
Exsercise 20 (preparazione a Sunday 1)
Exsercise 21 (preparazione a Sunday 2)
Exsercise 22 (Sunday)
Track 20
Track 21
Track 22
Track 23
56
58
59
60
Track 24
62
Exsercise 23 (Antonio) .
Track 25
64
....
66
67
...
Track 27
69
...
Track 28
70
...
Track 29
72
...
74
.
Tracks 30 -31 (backing track)
75
...
Tracks 32 -33 (backing track)
76
...
78
.
Tracks 34 -35 (backing track)
80
...
Tracks 26
83
.
84
...
...
.
Slide - Le origini
Il primo riferimento storico dellutilizzo di questa tecnica viene dallIndia: la vichitra
vina un cordofono indiano realizzato con un manico senza tasti poggiato su due
zucche svuotate che fungono da casse di risonanza (la tradizione musicale indiana
suddivide ogni ottava in 22 note anzich 12 come nella scala occidentale) .
La vina considerata uno
tra i pi antichi strumenti
indiani. Il suo nome deriva
da unarpa dellantico
Egitto, il bin (nome poi
alterato in vina), ha sette
corde (quattro da tocco e
tre che si allungano sulla
parte sinistra del manico).
Le
corde
non
sono
pizzicate da un plettro ma
dalle unghie del musicista
che
vengono
lasciate
crescere
molto
lunghe.
Si
Vichitra Vina
suona
inginocchiati
davanti allo strumento che
mantenuto in posizione orizzontale, facendo scorrere sulle corde una sfera di vetro
o di pietra tenuta dalla mano sinistra allo stesso modo della barra dacciaio utilizzata
per suonare la moderna lap steel, qui ovviamente le analogie si fermano, la sonorit
della vina particolarissima ed tuttora utilizzata dai musicisti della tradizione
musicale indiana.
Lo slide e le Hawaii
Quando si parla di queste bellissime isole
che ci fanno subito pensare a vacanze
ideali, la musica di sottofondo che
immaginiamo ha un suono di chitarra
languido e caratteristico che chiamiamo
chitarra hawaiiana, unimmagine un po
stereotipata che ricorda la nostra
italianissima di pizza tamburello e
mandolino cara a un certo turismo
straniero.
In realt quella che immaginiamo una musica tipica locale si diffusa alla fine
dell800 con la scoperta da parte dei nativi della chitarra, strumento importato da
portoghesi, spagnoli e messicani. Gli abitanti delle Hawaii sono molto dotati
musicalmente per la tradizione diffusa del canto corale, le antiche forme musicali
erano tramandate oralmente di generazione in generazione. Attraverso i testi degli
antichi canti tradizionali, stato possibile apprendere molto della storia hawaiiana,
solo pi tardi compaiono brani dedicati alle bellezze della natura.
Joseph Kekuku
uso pianistico della chitarra e i nativi fanno loro i nuovi schemi musicali diventando
rapidamente dei virtuosi di questa musica.
Lo strumento utilizzato non era altro che una normale chitarra con corde dacciaio e
con unaction (la distanza delle corde dal manico) aumentata per evitare che la steelbar urtasse la tastiera. Le accordature utilizzate erano principalmente: Maggiore
(DGDGBD), Wahine (GDF#BDE) e Manua Loa (DGDDGD).
Le string band hawaiiane sbarcarono negli USA e conquistano con il loro virtuosismo
il continente americano, in particolare Frank Ferera si esib nel 1902 con la sua band in
occasione della Panama Pacific Exposition e come lui, si affermarono altri artisti come
Sol Hoopii, Jim and Bob Pauole Holstein (The Genial Hawaiians) che furono protagonisti
di numerosissime registrazioni messe in onda nel 1930 alla radio di Chicago.
Gli Strumenti
Lhawaiian steel string guitar pi conosciuta
come chitarra Weissenborn, fu inventata da
Chris Knutsen ed esposta per la prima volta
nel 1909 su progetto probabilmente
suggerito da Kekuku o da un altro musicista
hawaiiano allAyp, la Fiera di Seattle. Lo
strumento
deve
la
sua
esistenza
Chris Knutsen
allintroduzione delle corde in acciaio
steel, e va suonato in posizione lap
(disteso orizzontalmente sulle ginocchia). Sembra che lutilizzo della chitarra
tradizionale in posizione orizzontale stimol linvenzione dellhawaiian steel string
guitar abbinandola alla musica hawaiiana. La chitarra fu resa comunque famosa da
Herrmann Weissenborn, liutaio di origine tedesca che dal 1914 al 1936 guid una
produzione considerevole di questi strumenti fino allintroduzione delle chitarre
resofoniche
(con
Chitarra Weissenborn
risonatore) o Dobro,
superiori
per
il
maggior volume, non
certo per la timbrica
che
nella
chitarra
Weissenborn molto
apprezzata.
10
Le Chitarre Resofoniche
Nei primi anni 20 entra in scena un nuovo strumento innovativo
che risolve un grosso problema delle chitarre costruite con il
tradizionale sistema delle incatenature di derivazione spagnola :
il volume di emissione del suono.
In America un liutaio di origine cecoslovacca Jhon Dopyera
introduce il sistema dei risonatori (lo stesso dei diaframmi degli
altoparlanti)
inseriti
nella
cassa
della
Tricone
chitarra,
il
primo
modello
realizzato
presenta un elemento a forma di T che
trasmette il suono a tre risonatori conici in
alluminio con un diametro di circa 15
centimetri, due per le frequenze basse e uno
per gli acuti, alloggiati sulla tavola
anchessa metallica come tutta la cassa. Il
sistema fa vibrare intensamente laria nella
cassa e il suono emesso da una griglia ai
due lati della tastiera e da tre aperture in
corrispondenza dei risonatori.
Dal 1927 Dopyera con i fratelli Rudy e Ed fondarono la societ National assieme a
George Beauchamp che forn i capitali indispensabili per lacquisto dei torni e delle
attrezzature per lo stampaggio delle casse iniziando la produzione in serie di questo
strumento con il nome di Tricone. Oltre ad un maggiore volume la Tricone presentava
un sustain considerevole e un aspetto moderno che fece la sua fortuna.
Bisquit
11
12
La Chitarra Elettrica
Fu Lloyd Loar, il progettista della Gibson dal
1920 al 1924 che inizi i primi esperimenti
utilizzando rilevatori in prossimit delle
corde.
Il concetto di chitarra
elettrica deve per molto
alla genialit di Adolph
Rickenbacker,
la
sua
creazione fu un solenoide
(un avvolgimento di filo
di rame) avvolto attorno
a un materiale magnetico che genera per
induzione un campo magnetico sulle corde
dacciaio della chitarra.
Nel 1931 Rickenbacker realizz il primo
pick-up elettromagnetico in grado di
trasformare le vibrazioni delle corde in
impulsi di tipo elettrico e inizi ad applicarlo ai normali strumenti acustici, creando
una chitarra hawaiiana elettrica chiamata frying pan guitar in due modelli (A22 e A25)
soprannominata la padella.
Frying pan guitar
Gibson
ES 150
La primissima chitarra elettrica prodotta in serie fu una Gibson che
nel 1935 inizi la produzione del modello ES 150, una chitarra con
cassa e aperture a f sulla tavola dotata di un unico pick-up.
Questa caratteristica cambi radicalmente il ruolo della chitarra che
si afferm, dapprima timidamente, poi con sempre maggiore
incisivit in tutti i generi musicali per lestrema versatilit del suo
utilizzo e della gamma sonora che offriva, grazie allamplificazione
elettronica che consentiva volumi di tutto rispetto.
Il nuovo strumento si afferm anche tra i cultori dello slide, le
chitarre orizzontali (lap steel) in particolare si arricchirono di nuovi modelli e
possibilit, con 10 corde e doppi strumenti per sfruttare contemporaneamente pi
accordature aperte. Il country il genere musicale dove questi strumenti sono
tuttora in primissimo piano, tuttavia anche artisti pop la hanno utilizzata con grande
originalit : ascoltate ad esempio la bellissima You and I degli Yes dove Steve Howe
13
inizia con unintro alla lap steel di grande effetto per non parlare dei soli di David
Gilmour dei Pink Floyd.
Fa anche il suo ingresso un nuovo
strumento : la pedal steel guitar; la
principale differenza la presenza
dei pedali. Lo strumento suonato
(in parte) con lo slide che si
definisce tone bar.
La pedal steel guitar consente un
numero illimitato di accordi e
inversioni, grazie ad un sistema di
pedali e leve azionabili con le
ginocchia (knee levers) che alterano
meccanicamente lintonazione delle
corde.
14
Lo Strumento
Che chitarra utilizzare per lo slide? Le caratteriste principali sono due:
Laction (la distanza delle corde dalla tastiera) deve essere leggermente pi alta del
normale per consentire al bottleneck una giusta pressione sulle corde senza toccare i
tasti sottostanti:
Le corde devono avere una tensione maggiore: per lelettrica, per le accordature Open
D e Open G che presentano tensioni inferiori, utilizzate mute 012 sostituendo la 1 e la
2 corda con spessori superiori di 001 (da 012 a 013 e cos via), per lacustica montate
mute 013 con le stesse maggiorazioni sulla 1 e la 2 corda.
Per le accordature pi tese come Open E o Open A, utilizzate per lelettrica le mute
011 e per lacustica le 012 con le stesse maggiorazioni alla 1 e 2 corda, lasciate
inalterata laccordatura standard (i banding sarebbero difficili e faticosi) e utilizzate in
questo caso un bottleneck pi leggero, in vetro preferibilmente, aiuter a dosare
meglio la pressione negli slide.
Laccordatura laltro elemento essenziale per suonare slide, le accordature utilizzate
preferibilmente, ma non necessariamente come vedremo, per questa tecnica si
definiscono accordature aperte.
Le accordature aperte
Laccordatura aperta sfrutta, infatti, al meglio le potenzialit del bottleneck, di
seguito riporto le tabelle delle principali accordature utilizzate:
Famiglie di E Maggiore (Open E) e D Maggiore (Open D)
Corda
E Maggiore
D Maggiore
D Minore
D SUS
G#
F#
15
A Maggiore
G Maggiore
G Minore
G SUS
G ADD 9
6
5
4
3
2
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E
A
E
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D
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B
D
D
G
D
G
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D
D
G
D
G
C
D
D
G
D
G
A
D
Scegliere un Bottleneck
Il termine significa collo di bottiglia,ma
difficilmente infileremo un vero collo di bottiglia al
dito, sono disponibili in commercio molti tipi di slide
(nome comunemente usato per il bottleneck) in tutte
le misure e realizzati in materiali diversi.
Scegliere un bottleneck un po come cercare un capo
dabbigliamento, la taglia fondamentale, deve
entrare nel dito ( mignolo o altro che sia ) senza
stringere troppo e senza essere troppo largo, deve scendere e avvolgere il vostro dito
fino alla base o fino alla 1 falange.
16
17
La Mano Destra
Limportanza della mano destra spesso sottovalutata ma fondamentale per
ottenere suoni puliti e di buona qualit.
Le tecniche fondamentali :
Il plettro
Il plettro va tenuto tra lindice e il
medio, possibilmente dovrebbe
sporgere poco per consentire
interventi sia con la punta del
plettro che con il dito e il plettro
contemporaneamente usati come
una pinzetta o per produrre un
doppio attacco alla nota.
Questa tecnica consente di
controllare meglio la vibrazione
della corda e degli armonici
prodotti colorando la timbrica
Per eliminare le vibrazioni residue e generare una nota con attacco definito il suono
va stoppato con il palmo della mano ( palm muting ) o con le stesse dita che reggono il
plettro.
Le dita
Le dita sono posizionate una per
corda,
nellesecuzione
dei
fraseggi utilizzeremo un dito per
volta consentendo di far vibrare
una sola corda anche se
suoniamo sulle corde centrali.
Le altre dita sordinano le corde
attigue.
Tecnica mista
Consiste nelluso contemporaneo
del plettro e delle dita (medio e
anulare) difficile da acquisire ma
18
efficacissima nelle esecuzioni polifoniche per la resa timbrica del plettro che diversa
e pi calda dellunghia finta che si applica al pollice.
Strappato e percussione
Consiste in uno strappo verso lesterno sulle corde con la mano destra che ricade sui
tasti generando un effetto percussivo.
La Mano Sinistra
La mano sinistra fondamentale per ottenere il vibrato, la sensibilit che dobbiamo
acquisire diversa dalla tecnica standard che deve schiacciare decisamente sui tasti,
qui al contrario una sospensione controllatissima che dobbiamo allenare, il
bottleneck deve essere in contatto vibrante sulla corda ma non arrivare mai a toccare
i tasti, deve muoversi senza perdere il contatto della corda n il suono.
Le tecniche fondamentali:
Il bottleneck, in questo caso calzato al mignolo, soluzione che consiglio per la libert
che consente alle altre dita nel formare scale e accordi deve appoggiare
morbidamente sulle corde.
Lindice (quando possibile) va
tenuto appoggiato sulle corde dietro
il bottleneck per stoppare le
vibrazioni indesiderate dietro le
corde causate dallo scorrimento.
19
Iniziamo con questo intervento dello slide inclinato sulla 1 corda, scivolate senza
fretta e lentamente da una nota allaltra cercando il vibrato corretto e la pulizia del
suono oltre allintonazione della nota (il vibrato utilissimo per correggere il tiro).
Chitarre resofoniche
20
LEGENDA
L'effetto slide consiste nel far scorrere il bottleneck sui tasti della chitarra.
Parecchi tipi di slide sono possibili e negli esercizi vengono utilizzati diversi simbolo grafici :
Tipo 1
Tipo 2
Tipo 3
Tipo 4
Tipo 5
Tipo 6
Effetto vibrato
Nella parte inferiore del pentagramma i numeri riportati sotto le note si riferiscono alle diteggiature
consigliate ( che si possono sostituire a piacere con slide ):
21
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p s
Open E Tuning
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=E
=B
=B
= G#
=E
Moderate
DDDD 4
: 4
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Open E Tuning
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c
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A A
A A
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23
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p s
Open E Tuning
=E
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=B
=B
= G#
=E
Moderate
DDDD 4
: 4
c
A
!
ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ
A
Triade maggiore
A A
A A
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Triade minore
h = 120
FA
A A
A FA
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24
h = 90
1
DDDD 4
: 4
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con l'indice.
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#
25
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p s
Music by Traditional
Open E Tuning
=E
=E
=B
=B
= G#
=E
h = 120
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B B B
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: 4
c
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B
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26
Limelight
Luci della ribalta
Freeware exsercise
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p s
Open E Tuning
=E
=E
=B
=B
= G#
=E
Moderate
E
DDDD 4
: 4
h = 55
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B7/5+
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28
Lucignolo
Freeware exsercise
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29
http://www.youtube.com/user/sandroyoda
Nel canale sono presenti numerosi video didattici sulla tecnica slide che integrano le
lezioni presenti nel testo.
30
Ringraziamenti
Il sostegno costante della mia famiglia stato fondamentale nella realizzazione di questo
lavoro, in primis la disponibilit di mia moglie Barbara che mi ha consentito di realizzare
con serenit il lavoro di stesura.
Voglio anche ringraziare tutti i miei allievi che hanno affrontato con molta pazienza,
costanza e interesse il precedente volume fornendomi indicazioni preziose e ponendomi
molte domande di approfondimento.
Jacopo La Camera, ha realizzato i files audio e gli esercizi preparatori di Sunday con
precisione e impegno.
Grazie a loro ho potuto realizzare il testo con indirizzi precisi e mirati allintegrazione e
allapprofondimento di questa tecnica senza ripetizioni di concetti gi trattati in
precedenza .
Un ringraziamento particolare a Stefano Melchiorre, un amico musicista di Accordo.it che mi
ha invitato, sostenuto e incoraggiato nellarrangiamento di Lucignolo e che mi ha fornito
la base audio dellesercizio che trovate nel CD allegato al testo.
Sandro Agostini
Specializzato nelluso del bottleneck e della
tecnica slide, autore del Metodo di chitarra
slide edizioni CARISCH, ora autore di
questo nuovo testo didattico sullargomento
che si colloca come manuale didattico a se
stante. Inizia la sua attivit di musicista negli
anni 70 acquisendo una buona esperienza
nel rock blues con influenze classiche e
jazzistiche.
Arricchisce il suo bagaglio tecnico e musicale
con lapprofondimento di esperienze musicali
che affrontano atmosfere pi sofisticate
come la musica sudamericana e il Jazz.
Con il cantante americano Bruce Wilson Boreham, californiano formatosi alla scuola
dei jazzisti Jay Clayton e Bob Stoloff del Vocal Summit di Bobby Mc Ferrin ed al
Roy Art Teatre in Francia, forma gli Aquarius, proponendo con arrangiamenti
personali i classici della West Coast Americana, affrontando il difficile compito di usare
la sola chitarra per sostenere il canto e realizzando arrangiamenti per mandolino
elettrico e slide guitar.