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Corso di Tecnologia

Meccanica
Modulo 3.8
Deformazione plastica

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Lavorazione a
freddo della lamiera

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Lavorazione a freddo delle lamiere
il processo pi diffuso per la produzione di
grande serie di componentistica metallica tipica
del settore automobilistico, degli elettrodomestici
e delle attrezzature in generale.
Si compone di pi lavorazioni quali:
Tranciatura o punzonatura
Piegatura
Imbutitura
Curvatura o calandratura
Profilatura

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Tranciatura

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Tranciatura
unoperazione in grado di tagliare sezioni piane prefissate di
lamiera in quadrotti o nastri
Viene eseguita su una pressa grazie ad uno stampo composto da
due parti:
Matrice vincolata alla parte fissa della pressa
Punzone solidale con la slitta
Il punzone penetra nella lamiera e la attraversa asportando un
profilo di materiale di sagoma pari alla sezione del punzone
La parte asportata, attraverso un foro nella parte fissa della pressa
viene raccolta come sfrido nella parte bassa della pressa per essere
evacuato
Il gioco tra punzone e foro della matrice deve avere un certo gioco
che deve essere tanto pi grande quanto pi:
La lamiera di spessore elevato
La resistenza a trazione del materiale elevata

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Tranciatura

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Tranciatura e punzonatura
Si parla di tranciatura quando il pezzo
tagliato il prodotto e la parte rimanente
lo sfrido
Si parla invece di punzonatura quando la
lamiera forata il prodotto e lo sfrido
invece la parte asportata

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Punzonatura e tranciatura

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Schema di tranciatura
Esempio, lamiera di altezza pari a 5 mm
1. Il punzone comincia penetrare e deforma
plasticamente il materiale
2. A circa 1,3 mm viene superato il carico di resistenza
del materiale
3. Si creano delle fessure in corrispondenza del bordo
di matrice e punzone
4. A 1,5 mm basta un leggera pressione per
distaccare il tondello

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Fasi di tranciatura

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Ritorno elastico del materiale

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Rottura in funzione del tipo di
materiale

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Tranciatura
La sezione del tondello tranciato presenta una
morfologia tipica caratterizzata da:
Uno spigolo arrotondato caratteristico della
superficie opposta a quella ove interviene il
punzone
Una zona liscia nel tratto opposto a quello del
punzone che ha strisciato sulla matrice al
momento del distacco
Una zona rugosa esemplificativa del fenomeno di
frattura
Uno spigolo rivolto verso il punzone presentante
bave
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Forma del profilo tranciato

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Gioco punzone-matrice
Il dimensionamento del gioco tra punzone e matrice
fondamentale per una buona tranciatura. Esso dipende
da:
Tipo di materiale utilizzato
Spessore della lamiera

per spessori < 3mm g = 0,007 s kt


per spessori > 3mm g = (0,007 s 0,005) kt
ove kt la resistenza al taglio della lamiera

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Valore di Kt in funzione del
materiale

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Gioco matrice-punzone

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Stampi di tranciatura
Dimensionamento:
Nella punzonatura il diametro del foro stabilito dal punzone e la
matrice deve essere maggiorata di 2g
Nella tranciatura le dimensioni del pezzo sono quelle dalla
matrice ed il punzone dovr essere ridotto di 2g
Lusura dello stampo pu comportare:
Aumento giochi matrice-punzone
Arrotondamento degli spigoli taglienti
Scheggiature
La deriva di tali fenomeni pu portare progressivamente
allo scarto dei pezzi tranciati

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Forza di tranciatura
La forza di tranciatura influenzata dal tipo di punzone e di matrice,
variabile durante il processo e massima al momento della frattura
La forza massima pu essere determinata con la formula:
Pmax = l s k
Ove
l il perimetro del profilo tranciato
s lo spessore del materiale
k la resistenza specifica a taglio pari a 4/5 Rw essendo Rw la resistenza
a trazione del materiale
poi opportuno maggiorare il valore trovato di circa il 20% al fine di
tenere conto dei fenomeni di attrito e di usura dello stampo
Esistono diversi casi specifici

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Forza di tranciatura

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Punzone e matrice piani
I piani taglienti di punzone e matrice sono
paralleli
Il valore della forza massimo a circa il 30%
dello spessore della lamiera
La frattura si propaga immediatamente su tutto il
perimetro e la forza cala poi bruscamente (non
si annulla a causa dei fenomeni di strisciamento)
Nel caso di gioco scorretto la forza necessariua
risulta maggiore

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Forza ed energia
F = kt A
ove
kt la resistenza al taglio del materiale da tranciare
A l' area della superficie su cui si esercita la forza

E = F s
ove
il rapporto tra forza massima e media e dipende da
materiale tranciato
spessore della lamiera
s lo spessore della lamiera
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Forza di tranciatura

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Punzone e matrice inclinati
Il punzone o la matrice presentano piani
taglienti inclinati
Caratteristiche:
Forza massima generalmente minore (in
funzione dellextra corsa del punzone)
Energia richiesta invariata
Evitare angoli di inclinazione eccessivi al fine
di evitare rapida usura dei punzoni

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Forza
dall' espressione dell' energia
E = F '( s + H )
ove
il rapporto tra forza massima e media e dipende da
materiale tranciato
spessore della lamiera
s lo spessore della lamiera
h l' extracorsa del punzone
da cui
s
F'= F
s+H
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Spinta laterale

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Energia
E = 'F '( s + H )
ove
' pari a
0,5 - 0,6 per H = s
0,7 - 0,8 per H = 2s
s lo spessore della lamiera
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Tranciatura con stampi
Caratteristiche dello stampo:
Matrice e punzone prodotti con acciai per utensili ad alto
contenuto di carbonio e trattati termicamente e spigoli a raggio
nullo
Piastre di sostegno in acciaio standard
Presenza di premilamiera per evitare deformazioni non volute
Disposizione dei pezzi a minimizzare lo sfrido
Codoli di riferimento per il passo da tenere nel caso di nastri
Guide per tenere il nastro aderente alla matrice e evitare
fuoriuscite dalla sede
Presse generalmente meccaniche
Produzione garantita anche di pi di 100.000 pezzi previa
riaffilatura ogni 10.000 20.000 battute

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Stampo di tranciatura

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Stampo progressivo

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Stampo progressivo

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Punzonatura prograssiva

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Tranciatura su centri di lavorazione
lamiere
I centri di lavoro a controllo numerico vengono
utilizzati per piccoli lotti di pezzi ove non risulta
conveniente un grande investimento in stampi
Il deposito di punzoni e matrici del centro
consente di ottenere con una traiettoria definita
punto-punto su un piano x-y una grande variet
di sagome anche complesse di tranciatura.
Esistono anche teste di taglio laser per sagome
molto complesse

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Centro di lavorazione lamiera

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Tranciatura fine
realizzabile su presse apposite e consente di
evitare costose operazioni di finitura su pezzi
che necessitano di un certo grado di precisione
(tolleranze dellordine di 0,025 mm).
praticabile su presse apposite dotate di:
Premilamiera
Punzone con punto morto inferiore regolabile
Contropunzone di estrazione

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Tranciatura fine

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Centro di lavorazione lamiera

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Piegatura

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Piegatura
Consiste nella deformazione plastica di una sezione di
spessore s secondo un angolo per lazione di un
punzone di raggio Rp
normalmente loperazione seguente la tranciatura nel
caso in cui il pezzo preveda una sagoma non piana
Esistono due tipi di piegatura:
Libera ovvero senza luso di uno stampo specifico, bens solo
mediante lappoggiatura della lamiera su dei supporti e lazione
deformante di un punzone
In stampo nel momento cui la sagoma non banale e necessita
di uno stampo vero e proprio composto da matrice e punzone

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Piegatura libera

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Piegatura ad U

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Progettazione dello stampo
Il materiale ha un ritorno elastico per cui gli angoli di piega dello
stampo dovranno prevedere una maggiorazione rispetto agli
angoli di piega del pezzo
Esistono dei raggi minimi di curvatura al di sotto dei quali non
possibile andare senza rompere o fessurare la lamiera
Calcolo del raggio minimo di piegatura:

Rmin = 50s/A s/2


Ove
s = spessore della lamiera
A = allungamento massimo percentuale del materiale
Conviene prevedere una maggiorazione del 40% al fine di
mantenere un certo margine di sicurezza

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Piegatura lamiere

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Ritorno elastico
Il ritorno elastico del materiale, una volta
cessata lazione del punzone dipende da
molteplici fattori quali:
Tipo di materiale e suo stato di lavorazione
Tipo di piegatura attuata
Pressione esercitata (coniatura, etc)
Raggio di piegatura Rp
Velocit di deformazione

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Piegatura e ritorno elastico

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Recupero elastico del materiale

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Distanza della fibra neutra

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Angoli di piegatura

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Raggio di piegatura

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Stato di sollecitazione
La lamiera deformata presenta due lati soggetti
a sollecitazioni opposte:
Il lato vicino al punzone soggetto a forze di
compressione
Il lato opposto soggetto a sollecitazioni di trazione

Esiste una fibra interna detta neutra in quanto


non soggetta ad alcuno stato di sollecitazione

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Piegatura
Nella progettazione di un pezzo piegato occorre valutare
anche lo sviluppo della lamiera necessaria a produrlo
dato che la fibra neutra interna allo spessore tende a
spostarsi sul lato della lamiera soggetto a compressione
La forza di piegatura pu essere determinata
teoricamente solo facendo delle ipotesi circa la
configurazione del pezzo, oppure, molto pi
verosimilmente mediante lausilio di software dedicati in
grado di mettere in evidenza anche le aree sottoposte a
maggior rischio di rottura come nel caso dellimbutitura

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Parametri di piegatura

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Calcolo dello sviluppo

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Bordatura ed arricciatura

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Piega con matrice
elastica

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Piegatura in pi passaggi

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Piegatura tangenziale

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Energia di deformazione
E = m F c + Fp c
ove
F la forza massima di piegatura
Fp la forza esercitata dal premilamiera
c la corsa del punzone
m un fattore correttivo
m = 0,33 per pieghe a V
m = 0,66 per pieghe ad U
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Forza di piegatura

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