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Trattamenti termici

degli acciai da costruzione


(bonifica, temprabilità e prova Jominy)
Marco Boniardi
Politecnico di Milano - Dipartimento di Meccanica
Via La Masa 1, 20156 Milano;
e-mail: marco.boniardi@polimi.it; tel. +39/02/23998225
Diagramma di stato Fe-C


Fe3C

1
Austenite (fase )

Struttura C.F.C.
Grani cristallini
2
Ferrite (fase )

Struttura C.C.C.
Grani cristallini
3
Cementite (fase Fe3C)

Struttura ortorombica
Placchette a bordo grano
4
Strutture d’equilibrio

Ferrite
Perlite
Cementite

Funzione del tenore


di C
Le strutture dell’acciaio (x 500)

C  0% C = 0,25%
Ferrite Ferrite - Perlite
Le strutture dell’acciaio (x 500)

C = 0,45% C = 0,8%
Perlite - Ferrite Perlite
Le strutture dell’acciaio (x 500)

C = 1,1% C = 1,3%
Effetto degli elementi di lega
Elementi austenitizzanti
• allargano/aprono il campo 
• stringono/chiudono il campo 
• Ni, Mn, C, N, Cu

Elementi ferritizzanti
• allargano/aprono il campo 
• stringono/chiudono il campo 
• Cr, Mo, V, Si, B, Al P, Ti

9
I punti critici

A3
Acm

A1 A1 = A3

10
I trattamenti termici degli acciai (TTT)
Acciaio ipoeutettoidico

Ms

Mf

11
I trattamenti termici degli acciai (TTT)
Acciaio ipoeutettoidico

Ms

Mf

12
Curve TTT reali
Acciaio 30CrMo4

F P

Ms B

13
I trattamenti termici degli acciai (CCT)
Acciaio ipoeutettoidico

Ms

Mf
I trattamenti termici degli acciai (CCT)
Acciaio ipoeutettoidico

Ferrite
Perlite
Ms

Mf

Martensite Ferrite - Perlite


Bainite - Martensite 15
Curve CCT reali

F P
B

M
Effetto degli elementi di lega

Gli elementi di lega


spostano le curve TTT e CCT
in basso e a destra
17
La struttura bainitica
bainite superiore - (SEM)


Fe3C
La struttura bainitica
bainite inferiore - (SEM)


Fe3C
La struttura bainitica
Microscopio ottico

20
La struttura bainitica
Microscopio ottico

21
La struttura bainitica
Microscopio ottico

22
Nucleazione e accrescimento
Trasformazioni strutturali Alta T
(A  F, P, C, B)
• nucleazione e accrescimento

Quanto più elevata è la temperatura


tanto più favorito sarà il fenomeno
dell’accrescimento del grano cristallino
(T alta  grano grosso)
Bassa T
Quanto più bassa è la temperatura
tanto più favorito sarà il fenomeno
della nucleazione di nuovi grani cristallini
(T bassa  grano fine)
Nucleazione …

A A

A A

A A

Trasformazione Trasformazione
ad alta temperatura ad bassa temperatura

24
… e accrescimento

A A

A A

A A

Trasformazione Trasformazione
ad alta temperatura ad bassa temperatura

25
Nucleazione e accrescimento
Acciaio ipoeutettoidico

Ferrite
Perlite
(grossolana)

Ms Ferrite
Perlite
Mf (fine)

26
La struttura martensitica
H
• Elevata durezza
• Elevata fragilità
%C
La struttura martensitica Microscopio ottico

28
La struttura martensitica
Microscopio ottico

29
La trasformazione martensitica
• trasformazione istantanea 280° 220°
• non c’è nucleazione e accrescimento
• c.f.c.  (c.c.c.)
• elevata velocità di raffreddamento
• il C resta nel reticolo
• struttura tetragonale 200 ° 195 °

180 ° 175 °
I trattamenti termici di interesse industriale
Con superamento dei punti critici (>750°C)
• Ricottura
• Normalizzazione
• Tempra
Senza superamento dei punti critici (<700°C)
• Ricotture di lavorabilità
• Rinvenimenti
Particolari
• Cementazione
• Nitrurazione
Ciclo di trattamento termico

Mantenimento

Tempo
Tempra
• Riscaldamento
 riscaldamento di tipo continuo
 riscaldamento a gradini
• Mantenimento
 ½ ora al 1”
 50°-70° sopra Ac3 (acciai ipoeutettoidici)
 50°-70° sopra Ac1 (acciai ipereutettoidici)
 ingrossamento del grano cristallino
• Raffreddamento
 velocità di raffreddamento elevata
 raffreddamento rapido (acqua, olio, bagno di sali)
• Microstruttura:
 Martensite (acciai ipoeutettoidici)
 Martensite – Cementite (acciai ipereutettoidici)
Tempra
Acciaio ipoeutettoidico

Ms

Mf

34
Tempra
Effetti e conseguenze
• Omogenizzazione della microstruttura (martensite)
• Struttura cristallina molto fine
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza

Martensite
di piena tempra

X 500
35
Tempra - Riscaldamento
La fase di riscaldamento dipende fondamentalmente da:
• dimensioni del pezzo
• capacità di riscaldamento del forno
Un effetto secondario è dato dalla conducibilità termica del materiale

Forno a muffola Forno in bagno di sale

Riscaldamento di barre cilindriche a 1000°C


(linea continua: superficie; linea tratteggiata: centro)
36
Tempra - Riscaldamento
Le dimensioni dei pezzi condizionano il gradiente termico tra cuore e superficie
durante il riscaldamento. Ciò può indurre problemi di tensioni dei pezzi,
distorsione e/o rotture: per ovviare al problema si può operare con un
riscaldamento a gradini.

Forno a muffola
Blocco d’acciaio 2300x950x500 Forno a muffola
(riscaldamento a 950°C) Barra d’acciaio 75mm
(riscaldamento a 550°C poi a 1020°C) 37
Tempra – Riscaldamento
La fase di riscaldamento deve consentire che, dopo un certo
tempo, la temperatura sia uniforme all’interno del pezzo.
dopo un pre-riscaldamento a 550°C
(vediPreriscaldato a 550°C
diapositiva precedente)

Riscaldamento in forno a muffola a 850°C


(barre di vario diametro; lunghezza = 2 Riscaldamento in forno a muffola da 550°C a 1000°C
(barre 800mm; lunghezza 2000mm

Tempo di riscaldamento in funzione delle dimensioni


(ogni forno/pezzi va considerata a sé) 38
Tempra – Mantenimento
La fase di mantenimento deve consentire che, dopo un certo tempo,
la trasformazione in austenite sia completa all’interno del pezzo.

Acciaio C80

Acciai dolci al carbonio


5-15 minuti
Acciai a medio tenore di carbonio
15-25 minuti
Acciai debolmente legati
15-60 minuti

Tempo di trasformazione Perlite  Austenite

39
Tempra – Mantenimento
La fase di mantenimento deve consentire che, dopo un certo tempo,
buona parte dei carburi presenti vadano completamente in soluzione.

Acciaio X165CrMoV12

Durezza HRC dopo tempra


in funzione
della temperatura
di austenitizzazione
e della durata
dell’austenitizzazione
(barra 30mm)

40
Tempra – Raffreddamento
La fase di raffreddamento deve essere rapida e deve consentire la trasformazione
strutturale in martensite.
Idealmente un mezzo temprante dovrebbe raffreddare velocemente l’acciaio dalla
temperatura di austenitizzazione fino alla temperatura di Ms, quindi il raffredda-
mento dovrebbe procedere in modo più blando.

Acciaio al CrNi
Austenitizzazione 850°C
Tempra in acqua a 30°C

Fenomeno di Leidenfrost
41
Tempra – Raffreddamento
La drasticità dell’acqua dipende molto dalla sua temperatura e peggiora al
crescere della temperatura.
Il problema dell’acqua è legato al fatto che le maggiori velocità di
raffreddamento si ottengono tra i 200°C e i 400°C.
°C

Barra 12,5mm x 60 mm - Inconel 600


Velocità di raffreddamento al centro 42
Tempra – Raffreddamento
L’olio ha una drasticità minore dell’acqua; le maggiori velocità di raffreddamento
si ottengono a circa 600°C (mentre nell’intervallo di formazione della martensite
la velocità di raffreddamento è lenta).
Al crescere della temperatura aumenta la drasticità del fluido a causa di un
incremento della sua fluidità.

Barra 25mm x 75 mm - Acciaio C45


Velocità di raffreddamento al centro 43
Tempra – Raffreddamento
L’aggiunta di un polimero all’acqua
permette di avere caratteristiche
di drasticità ideali, ossia elevate
velocità di raffreddamento prima
della trasformazione AM e
lente velocità di raffreddamento
nell’intervallo di formazione della
martensite.

Barra 70mm x 150mm


Velocità di raffreddamento al centro

44
Tempra – Raffreddamento
Anche l’agitazione del fluido temprante ha un notevole effetto sulla drasticità.

Barra 25mm x 100mm – Acciaio inossidabile austenitico


Velocità di raffreddamento al centro
a) Acqua a 60°C a differente grado di agitazione
b) Acqua a 30°C + 10%polimero a differente grado di agitazione 45
Tempra – Raffreddamento
Studiando la drasticità dei fluidi di tempra si è soliti usare l’indice H di Grossmann
(drasticità di Grossmann) definito come:

dove  è il coefficiente di scambio termico


e  è la conduttività termica del materiale

46
Il problema della temprabilità
7 1 • Analoga geometria
• Stesso raffreddamento (H2O)

Acciaio A Acciaio B

Ms Ms
Mf Mf
1 23 4 5 6 7 1 23 4 5 6 7

47
Il problema della temprabilità
Acciaio A Acciaio B

7 6 5 4 3 2 1 7 6 5 4 3 2 1
HRC

HRC
48
La temprabilità secondo Grossmann
HRC

1 2
3
4
49
La temprabilità secondo Grossmann

HRC
Poiché non è facile determinare, per via metallografica,
il 50% di martensite, si misura la durezza HRC per stabilire Dcri
se si ottiene o meno il 50% di martensite a cuore. 50
La temprabilità secondo Grossmann

51
La temprabilità secondo Grossmann

52
Stima del Dcri

53
La prova Jominy
0 25 50 75 100 mm
100 mm

25 mm

durezza HRC
12,5 mm

H2O a 20°C

distanza velocità
(inch) °C/s
1/16 270
4/16 70 distanza dall’estremità temprata d [mm]
8/16 18
16/16 5,6
L’idea che c’è dietro la prova Jominy

Le due modalità di raffreddamento «si assomigliano» molto


NOTA BENE: …ma non sono la stessa cosa (non sono sovrapponibili) !!!
55
La prova Jominy
Curve Jominy (C50 - 42CrMo4)
65

60
Durezza Rockwell HRC

55

50
42CrMo4
45

40
C50
35

30

25

20
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55

Distanza dall'estremità temprata (mm)


La prova Jominy
La temprabilità dipende solo dagli elementi di lega
La prova Jominy
La temprabilità dipende solo dagli elementi di lega

58
La prova Jominy
a. 42CrMo4
Durezza b. 34NiCrMo16
HRC
c. C60
???????

Distanza dall’estremo temprato

59
La prova Jominy – metodi di valutazione
Metodo di Just
per tutti gli acciai in superficie

per acciai temprati e rinvenuti tra 6mm e 40mm

per acciai cementati, temprati e rinvenuti tra 6mm e 40mm

60
Le curve di Lamont-1

Correlazione tra distanza dall’estremo temprato nella prova Jominy,


drasticità del raffreddamento
e durezza su barre cilindriche di diametro variabile
in differenti posizioni lungo la sezione 61
Le curve di Lamont-2

Correlazione tra distanza dall’estremo temprato nella prova Jominy,


drasticità del raffreddamento
e durezza su barre cilindriche di diametro variabile
in differenti posizioni lungo la sezione 62
Le curve di Lamont-3

Correlazione tra distanza dall’estremo temprato nella prova Jominy,


drasticità del raffreddamento
e durezza su barre cilindriche di diametro variabile
in differenti posizioni lungo la sezione 63
Tensioni residue
Acciaio ipoeutettoidico

Ms

Mf

Superficie Cuore
64
Tensioni residue
A M M
A A M

AM 

Dopo tempra
• Superficie: trazione
• Cuore: compressione

65
Cricche da tempra

Andamento intergranulare
66
Cricche da tempra

~  2500
Presenza di cricche circonferenziali
originatesi dal diametro interno

Virola tornita e dentata


Cementata, temprata e distesa

Acciaio: 18CrNiMo7.6

67
Cricche da tempra

• Assenza di decarburazione
• Struttura martensitica 68
Cricche da tempra

• Andamento intergranulare
• Presenza di ossidi di ferro tra
i lembi
Cricca da
tempra
69
Temprabilità e acciai da tempra
Acciai al solo carbonio saranno poco temprabili
Acciai debolmente legati saranno più temprabili

Acciai al carbonio: tempra in acqua


Acciai debolmente legati: tempra in olio
Acciai al carbonio: maggiori tensioni residue
Acciai debolmente legati: minori tensioni residue

Acciai al carbonio: pezzi piccoli


Acciai debolmente legati: pezzi di medie dimensioni
Tensioni residue

Superficie Cuore

Tempra classica Superficie Cuore

Martempering
71
Tensioni residue

Superficie Cuore Cuore

Superficie
Tempra classica

Austempering
72
Rinvenimento
• Trattamento subcritico
• Su struttura martensitica
• 150° - 600°C
• Riduzione delle tensioni residue
• Mantenimento prolungato
• Trasformazione di Ar

Tempra + Rinvenimento
=
BONIFICA
Rinvenimento
• Microstruttura: martensite rinvenuta 80°-160°C:
• Elevata resistenza e tenacità Precipitazione di fase ricca
di C (fase-e). Il tenore di C
nella martensite si riduce;
230°-280°C:
Decomposizione dell’auste-
nite residua in bainite;
160°-400°C: Formazione
e crescita di Fe3C a scapito
della fase e;
400°-700°C: Crescita
X 500 continua e sferoidizzazione
della Fe3C
Martensite rinvenuta

Attraverso l’analisi metallografica non è possibile discernere


tra martensite di piena tempra e martensite rinvenuta
Rinvenimento
Acciaio
100Cr6

Al crescere
della temperatura
di rinvenimento
si riducono
progressivamente
le tensioni residue
dovute
alla tempra

75
Acciai da bonifica - Effetto del rinvenimento

Durezza
Resistenza
H-R

KV
Tenacità
600°C
Temperatura
di rinvenimento
76
Rinvenimento
Acciaio
39NiCrMo3
R – Rp0,2 (MPa)

Temperatura di rinvenimento (°C) 77


Rinvenimento - previsione

Correlazione tra durezza dopo tempra e dopo tempra e rinvenimento


(per acciai speciali da costruzione)
78
Austenite residua
• Spesso Mf è sotto la temperatura ambiente (curve CCT)
• Parte dell’austenite non si trasforma in martensite
• Marteniste + Austenite residua

Austenite residua ha bassa durezza


79
Austenite residua
La quantità di austenite residua cresce al crescere:
• della quantità di elementi di lega
• della temperatura di austenitizzazione (dimensione grano)
L’austenite residua può essere ridotta/eliminata mediante:
• trattamento di rinvenimento
• tempra criogenica
• (deformazione plastica)

Per una valutazione corretta del contenuto di austenite


residua si deve utilizzare la diffrazione a raggi X 80
Tipi di prodotti

Acciai da costruzione
di uso generale

• Carpenteria meccanica in genere


• Lamiere per impiego navale
• Acciai per impieghi edilizi (profili vari)
• Tondo nervato da c.a.
• Acciai per impieghi strutturali e rotaie
(ex Fe 360, Fe 410, Fe 510)
S 235, S 275, S 355 • Prodotti piani per formatura a freddo
• Acciai per tubi
• Acciai per recipienti in pressione
Acciai speciali Tipologie
da costruzione Acciai da bonifica
Acciai da nitrurazione
Acciai per molle
Acciai autotempranti
Acciai da cementazione

Applicazioni
In tutti quei casi ove è richiesta
elevata resistenza meccanica,
C40, 39NiCrMo3, 42CrMo4, buona tenacità,
31CrMo12, 41CrAlMo7, resistenza alle sollecitazioni
34NiCrMo16, 48SiCr8, dinamiche e impulsive
18NiCrMo5 ed alle sollecitazioni cicliche
Ciclo Tecnologico

Rigenerazione
(Normalizzazione + Ricottura di lavorabilità)

L.M.U. sgrossatura

Bonifica
(Tempra + Rinvenimento)

L.M.U. finitura

83
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