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Liquido : metil meta acrilato che a Temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore,
trasparente, di odore penetrate, s in parecchi sv organici, poco s in H20,
infiammabile e moderatamente tossico.
Contiene:
• Inibitore (idrochinone o etere metilico dell’idrochinone) per evitare che il monomero polimerizzi
durante la sua conservazione, a causa dei raggi UV o per il calore, fornito in boccette di vetro;
reticolanti che formano legami trasversali fra le varie catene. Il polimero finale bpresenta > durezza,
< tendenza all'assorbimento dei liquidi, > resistenza ai solventi SV ↑ ( vuol dire che aumenta tg di Tg.
(temperatura del secondo ordine, vetrosa)
• Plastificanti additivo sostanze aggiuntive migliora azione plastificante del nostro metli
metacrilato. La funzione del monomero è quella di legare con la sua azione SV i granuli costituenti
la polvere.
Polvere : poli metil metal acrilato (PMMA) risultato della riduzione dei granuli del PMMA;
polimero di poliaddizione, a struttura lineare con caratteristiche termoplastiche, per azione del
calore e/o della p subisce solo una trasformazione reversibile del suo stato fisico. Ottenuto per
polimerizzazione radicalica di metacrilato di metile. Nel caso della polimerizzazione ne subisce una
contrazione volumetrica. E un polimero amorfo, incolore e trasparente in «vetro organico». Buono
resistente a molti reagenti inorganici in sz acquosa, elevata resistenza agli agenti atmosferici, alta
stabilità a luce e calore. Durezza E resistenza alla scalfittura ed all'abrasione non sono
Particolarmente elevate, possono essere migliorate mediante copolimerizzazione.
Possono contenere:
• iniziatori danno logo a radicali liberi e attivano la miscelazione, la
reazione di polimerizzazione del MMA verso i 70-75° C;
• pigmenti inorganici per impartire alla resina una colorazione simile a
quella del tessuto os;
• opacizzanti per conferire adeguata opacità alla massa;
• fibre di colore rosso, in modo da imitare i vasi sanguigni presenti nella
mucosa os,
E servono per, Corona a giacca: in genere è una ricostruzione di tipo provvisorio. La corona viene modellata
in cera sul moncone di gesso; del gesso cremoso, viene colato fino all'orlo dello stampo di una muffola, in
precedenza lubrificata con vaselina solida. Il gesso dello stampo, è in parte tenero ed in parte duro. Si
inserisce nello stampo la corona, con la superficie vestibolare libera e con inclinazione di 30/45°C. se l
angolazione non rispetta questa temperatura non si ottiene il prodotto desiderato. Ad indurimento avvenuto
si pennella sullo stampo un adatto isolante, facendo attenzione a non applicarlo sul modellato in cera.
L'isolante in cera evita l'unione del gesso contenuto nella metà inferiore della muffola con il gesso che sarà
colato nella metà superiore. La metà superiore della muffola, viene posta sulla metà inferiore senza
coperchio e si cola del gesso del controstampo dall'alto. Si chiude la muffola sotto pressa e si attende che il
gesso faccia presa. La muffola viene immersa in H2O bollente (3/5’) per ammorbidire la cera, si aure e si
elimina la cera versandovi sopra H2O bollente. Si lascia raffreddare il tutto in acqua o all'aria. Si impasta la
massa dentina in un recipiente di vetro o di plastica: si versa prima il monomero che dovrà essere saturato
con il polimero. Il polimero contiene pigmenti per impartire l'appropriata tonalità del colore. Quando l'impasto
non produce più filamenti, lo si inserirà con una spatola di acciaio nella forma preventivamente lavata con
cura ed asciugata. Per evitare che durante la pressatura piccole quantità di monomero possano penetrare
nelle porosità del gesso, occorrerà applicare sulle superfici del gesso un isolante.
Gli isolanti sono sz di alginati solubili che dopo la loro applicazione reagiscono con il calcio di gesso
formando una pellicola insolubile di alginato di calcio, Sulla resina viene posto un folio di politene, per
impedire l'adesione della resina stessa con il gesso del controstampo. Accostate le due parti della
muffola, si dovrà applicare sulla muffola stessa una pressione graduata crescente, utilizzando una pressa
idraulica. Si riapre, si eliminano le sbavature e si traccia la linea del colletto, tagliando in diagonale verso la
metà del moncone. Si toglie questa parte della massa dentina e si sostituisce con la
massa del colletto; si copre con il polietilene e si pressa nuovamente. Si applica la massa smalto,
asportando la relativa dentina in maniera crescente verso il margine incisivo, per ottenere adeguate
sfumature di colore; si pressa. Prima della polimerizzazione possono effettuare sul lavoro delle
caratterizzazioni individuali utilizzando particolari mass per caratterizzazioni e
sostanze coloranti. Dopo l'inserimento della protesi nella bocca del paziente,
dovrà armonizzare con i denti naturali e non dovrà presentare un aspetto
artificiale, da richiamare l'attenzione di un osservatore. L'elasticità e il colore
sono i prerequisiti per un buon lavoro.
I- avviene in 3 steep:
a. Immersione della muffola in H2O a Tambi
b. Riscaldamento in 30' a 70-75°C per 30/60'; a 70°C il perossido di
benzoile si decompone formando radicali liber che attivano le molecole
di monomero presente nella massa, innescando la polimerizzazione;
C. Riscaldamento a 100°C per 15' e mantenimento diT per 30/60'.
• Vantaggi:
- Riduzione dei tempi di lavorazione rispetto alle normali operazioni di
messa in muffola e di estrazione della protesi;
• Svantaggi:
Possibilità che i denti prefabricati subiscano degli spostamenti durante
il loro inserimento nella forma in idrocolloide e la presenza di porosità
nella base protetica.
Resine acriliche modificate (ottenute dalla copolimerizzazione di specifici monomer o
contenenti
Opportuni additivi):
Per basi di protesi:
Per ottenere basi che presentano una più elevata resistenza agli urti
e più basso grado di
assorbimento di liquidi, oppure per basi con più elevata bagnabilità e adesività. Hanno un
uso limitato;
Per denti artificiali:
Contengono [(sostanze reticolari] ed (agenti rinforzanti]) elevati. Vengono impiegate per :
> Denti prefabbricati: utilizzati in PPM e PTM, sono realizzati secondo forme, grandezze e
colori
prestabiliti. Sono reperibili in commercio in resina acrilica modificata o composita e in
porcellana;
Per corone e protesi a ponte:
Fornite sotto forma di polyere e di liquido. La polvere ed il liquido vengono miscelati e la
massa
plastica ottenuta viene applicata direttamente suíla struttura metallica. La polimerizzazione
si effettua
in apparecchi automatici; il manufatto è immerso in H,O in appositi contenitori. La
realizzazione di
una corona in metallo-resina acrilica, prevede le fasi di:
A-modellazione in cera da fusion della struttura metallica in ritenzione;
B- rifinitura, lucidatura e pulitura;
C- microsabbiatura della struttura metallica;
D- applicazione di vari strati di massa opacizzante;
E- rifinitura con frese al Carburo di Te/o dischi diamantati e lucidatura finale.
Resine composite
Vengono classificate in base al monomero:
1.) A base di monomero di Bowen (BIS-sigma ) impiegati sia conservativa che in protetica.
Elevata percentuale di micro riempitivi, costituito da particelle Si02 , polimerizza
l’operazione della luce.
2- a base di uretano dimetacrilato (UDMA): limitata applicazione. Contengono
microriempitivi di
natura silica. Polimerizzano al caldo, sotto p;
3- a base di policarbonato dimetacrilato (PCDMA): compositi ibridi; utilizzate per protesi su
impianti,
corone, ponti, inloys e onloys (intarsi). Cottura per fotopolimerizzazione;
E come: in base alla polimerizzazione
A- autopolimerizzabili attivazione per reazione chimica.
B- fotopolimerizzazabili: attivazione per luce.
C- autofotopolimerizzabili: attivazione chimica e per luce.
Servono per:
- Ripristinare e conservare la funzionalità e l'estetica del tessuto dei denti naturali
(CONSERVATIVA):
Per la realizzazione di protesi o parti di protesi (PROTETICA);
- per materiali ausiliari in alcune lavorazioni.
In odontoiatria conservativa vengono fatti
dall'odontoiatra, nella cavità os del pz. Vengono fatti per:
- ricostruzione di incisivi fratturati;
restauri
diretti
- ricostruzione di cavità interessate da lesioni cariose;
- faccette estetiche;
In odontoiatria protetica:
- copertura di corone e ponti metallici;
- intarsi;
- basi per PT e denti artificiali;
Copolimeri vinil-acrilici
Vengono forniti già miscelati sotto forma di massa gelatinosa, oppure in recipienti separati
contenenti polvere e liquido e lavorati per compressione.
- Il liquido è caratterizzato dalla presenza di MMA + additivi;
-La polvere è un copolimero ottenuto dalla copolimerizzazione di acetato di vinile e
cloruro di vinile + additivi.
Trovano applicazione nella costruzione di basi di PTM o PPM e vengono lavorata tramite il
procedimento di formatura per iniezione.
Presentano:
- > pS;
- > duttilità;
- < rigidità;
- > resistenza agli urti;
< solubilità;
< assorbimento di H20;
Polistirene
Limitato per basi protetiche.
Resina termoplastica ottenuta per poliaddizione dello stirolo.
Liquido incolore, trasparente, forte odore aromatico, S in molti SV
organici e molto poco S in H2O. In assenza di inibitori, si trasforma
lentamente in una massa solida trasparente. Leggermente tossica ed
infiammabile. Polimero lineare non cristallino, di elevata trasparenza e
brillantezza superficiale. Relativamente duro e rigido, fragile, inodore ed
infiammabile, onigroscopico ( in grado di assorbire l’umidità) , chimicamente inerte rispetto
a molti agenti
corrosivi inorganici.
La Tg = 80/90°C
POLICARBONATI
Resine termoplastiche formate da poliesteri lincari dell'acido carbonico,
In commercio, troviamo il Policarbonato da bisfenolo A che è un polimero lineare con
grado di cristallinità del 20-40% e Tg, = 150 C.
Presenta:
• buona resistenza al calore,
buona resilienza a basse T.
durezza analoga a quella del poliestere e la resistenza a trazione è paragonabile a quella
dei copolimeri vinil-acrilici.
elevato allungamento % a rottura e bassa igroscopicità.
buona resistenza agli agenti atmosferici, ai raggi UV, a 03 (ozono) , a 02, ai liquidi
organici, alle sostanze alimentari, alle s2 acquose organiche ed inorganiche.
fisiologicamente inerte c autoestinguibile e può essere colorato
tende a rigonfiarsi in alcuni SV organici e presenta bassa resistenza a fatica.
'Trovano limitata applicazione per basi di PTM c PPM rimovibili. Impiego limitato, Per la
costruzione di muffole che vengono impiegate
nella tecnica di polimerizzazione tramite microonde per polimeri a base di PMMA.
Resine acetaliche
Prodotte per poliaddizione della formaldeide e vengono ottenute
Industrialmente per omopolimerizzazione anionica o per copolimerizzazione cationica.
Sono:
• termoplastici ad elevato grado di cristallinità;
• ottima stabilità dimensionale;
• elevata resistenza ai SV, all'abrasione e alla fatica;
• alto modulo elastico e di tenacia.
Lavorate per pressoiniezione, quindi a
caldo, in apposite apparecchiature, impiegate per la realizzazione di ganci estetici in
protesi scheletrata, ponti e protesi (PMP: protesii mobili parziali ) provvisori,
perno-moncone, monconi implantari, apparecchi ortodontici intra orali mobili, mantenitori di
spazio.