La manutenzione ordinaria
La carrozzeria della nostra Vespa forse la parte pi delicata, difficilmente il motore
presenter guasti, mentre le parti estetiche, a causa delle condizioni d' uso, del luogo dove
la teniamo nei periodi di inattivit, delle condizioni atmosferiche, pu col tempo presentare
macchie di ruggine, opacizzazione della vernice, piccole ammaccature o graffi.
Una buona prevenzione contro la insidiosa corrosione, consiste nello spruzzare un
apposito spray per la protezione delle parti scatolate, nella parte interna della scocca, che
va da sotto il serbatoio alla parte centrale interna della pedana, fino all' apertura rotonda
del clakson. In mancanza si puo' usare normale olio motore "iniettato" con una siringa.
Mantenere pulito e unto anche l' interno del parafango e il sottoscocca. Esistono in
commercio anche prodotti simili al catrame, in versione spray.
Premesso che ovviamente la dovremmo conservare in un posto asciutto e possibilmente
riscaldato, durante l' inverno, possiamo fare qualcosa per prevenire questi inconvenienti.
Laviamo la Vespa spesso, per evitare che depositi di resina o insetti, diventino difficili da
eliminare. Per lavarla possiamo usare un normale shampoo con una spugna morbida, per
poi asciugarla con pelle di daino. Ricordiamo per, che l' acqua tende a infiltrarsi nella
pedana, sotto le guide in alluminio che contengono le strisce nere poggia piedi, e
ristagnando, inizia la sua lenta azione di corrosione. Quindi, terminato il lavaggio (questo
cosiglio vale anche in caso di viaggio sotto la pioggia), solleviamo la parte anteriore con gli
avambracci infilati sotto il manubrio, fino a vedere defluire tutta l' acqua stagnante dalla
pedana. Un ottimo aiuto ce lo pu dare un getto di aria compressa nelle zone a rischio, per
chi possiede un compressore. Terminata l' asciugatura, almeno una volta su tre,
imperativo stendere un velo di cera protettiva, facendo molta attenzione a non toccare le
parti in gomma o plastica, per poi lucidare pazientemente. Questa operazione, oltre a
rendere invidiabilmente lucida la Vespa, la protegger dall' aggressione degli agenti
atmosferici e render pi difficile l' appiccicamento di insetti morti, sulla parte anteriore.
Non dobbiamo poi tralasciare le parti in plastica e i profili in gomma, la sella, la pedana e i
pneumatici, per ognuno dei quali troviamo facilmente in commercio spray lucidanti. Solo
nei casi pi gravi di ossidazione della vernice, possiamo usare, ma con moltissima
cautela, la pasta abrasiva, ricordandoci che toglie un piccolo strato di vernice!
La manutenzione straordinaria
Se la Vespa si trova in cattive condizioni generali, con ruggine, vernice non originale, o
intendiamo restaurare una Vespa d' epoca, sara necessario uno smontaggio completo.
L' importante disporre dello spazio necessario per poter appoggiare le varie parti, e
contenitori vari per le viti, dadi, e minuterie varie. Le operazioni di smontaggio sono
semplici e intuitive, in caso di difficolt, possiamo usare prodotti sbloccanti spray, tipo
Svitol. L' unica cosa importante non perdere nessun pezzo e ricordarci la collocazione
giusta di ognuno, nel rimontaggio. Quindi conviene armarsi di carta e penna e prendere
nota delle cose che potremmo scordare, prima fra tutte, i collegamenti dell' impianto
elettrico.
Se la carrozzeria ha subito varie verniciature nel corso degli anni, sar necessario
rimuovere tutta la vernice. I metodi sono due: usare un prodotto chimico sverniciante, in
vendita presso i colorifici, facendo attenzione al fatto che tossico e non va toccato a
mani nude ne inalato, oppure "drasticamente" bruciare tutta la vernice con un phon
industriale, o una fiamma a gas. Controllare eventuali piccoli tagli della carrozzeria,
provocati dalle vibrazioni e saldarli, quelli meno importanti possono venire saldati
semplicemente a stagno, per gli altri usare con molta cautela una saldatrice elettrica ad
elettrodi, o meglio con cannelli a gas.
La prima operazione la sabbiatura. Serve ad eliminare le vecchie vernici e le tracce di ruggine. La
sabbiatura deve arrivare al cosiddetto "metallo bianco". Segue la pulizia e lo sgrassaggio con solvente.
Appena terminata questa operazione, importante proteggere il supporto con adeguata antiruggine prima
che si depositi dell'umidit e cominci a formarsi dell'ossidazione.
Procedura d' epoca - . Applicare un antiruggine in strati sottili sulla lamiera preparata come detto sopra e
vanno lasciate essiccare a fondo. La stuccatura con stucchi grasso-sintetici si fa direttamente sulla
antiruggine, eventualmente appena "rotta" con una leggera carteggiatura con carta grossa (P150), se fra
l'applicazione dell'antiruggine e la prima rasata sono trascorsi alcuni giorni. Per questo lavoro lo stucco
denso grigio resta il prodotto pi aderente al metodo tradizionale di applicare 3-4 rasate molto sottili al
giorno, fino ad eliminare le imperfezioni, quindi levigare con cura. E' ovvio che questo stucco va levigato ad
umido: sulle superfici pi ampie e piane l'uso del pomice in pani resta la soluzione pi idonea. Sulle altre
superfici si operer con carta abrasiva grana P180 ad umido. A levigatura ultimata (sar la "mano" del
carrozziere a sentire quando si arrivati ad una superficie priva di ondulazioni) inevitabile che appaiono
alcuni punti di lamiera scoperta. Questi punti vanno protetti con la stessa antiruggine applicata
originariamente, che va lasciata essiccare con cura. A questo punto si tratta di applicare un isolante i fondi
nitrocombinati sono idonei allo scopo. Se ne applicano 2-3 mani. Volendo, l'ultima mano pu essere
tinteggiata con un'aggiunta di smalto nella tonalit finale. E' importante evitare l'applicazione di spessori
troppo elevati nelle singole mani. Anche l'isolante va carteggiato ad umido, con carta di grana
successivamente pi fine fino alla 500 od anche 600. In questa fase si inserisce, ove necessario, la revisione
della stuccatura seguita da carteggiatura. A questo punto la superficie, dopo accurato lavaggio ed
asciugatura, pronta a ricevere lo smalto di finitura.
Procedura Maderna - Se invece non si disposti aa aspettare lunghi tempi, sar necessario ricorrere a
prodotti moderni che peraltro nulla tolgono al risultato finale. Consigliamo perci di applicare 2-3 mani di
Primer epossidico. Si carteggia a macchina con carta a secco grana P220/240 per permettere
l'aggrappaggio delle mani successive. Ove occorre stuccare, usare stucco poliestere a spatola in passate
successive. Pu essere necessario anche l'applicazione di fondo poliestere a spruzzo
I prodotti devono essere carteggiati a secco e rifiniti con carta grana P220. E' molto importante una perfetta
levigatura, determinante agli effetti estetici.per ottenere un risultato professiomnale
Se durante la carteggiatura vengono scoperte parti in lamiera, queste devono essere protette con una velata
di Wash Primer.
Dopo un'accurata pulizia seguita dallo sgrassaggio occorre isolare la Vespa con fondi monocomponenti (3
mani) o Isolanti bicomponenti (2 mani)
Lasciare essiccare bene i fondi. Verificare che la superficie non abbia alcuna piccola imperfezione, altrimenti
eliminarla con stucco.Occorre poi una carteggiatura molto accurata ad umido con carta a scalare fino alla
grana P800, poi pulire e sgrassare bene la superficie isolata. Dopo la carteggiatura, la pulizia e lo
sgrassaggio verficare se ci sono eventuali imperfezioni superficiali e, se esistono, eliminarle con stucco alla
nitro
Per essere portato a viscosit di spruzzatura lo Smalto Nitro va diluito con una quantit di diluente piuttosto
rilevante (in genere non meno del 60% cio 600 ml di diluente su 1000 ml di smalto. Il diluente deve essere
quindi quello consigliato dal produttore dello smalto.
Le pistole usate un tempo per gli smalti nitro avevano ugelli da 1,2+1,4 mm. La pistola ad aspirazione, tazza
inferiore, comporta la necessit di spruzzare a pressione un po' pi elevata anche 5 atmosfere, mentre con
la pistola a caduta, tazza superiore, a 3+3,5 atmosfere. Lo smalto nitro va applicato in diverse passate
successive, opportunamente intervallate. Considerate che 2 litri di smalto + relativo diluente sono una
quantit normale per una Vespa. Spruzzare in modo che fra una mano e l'altra ci sia un intervallo di almeno
15-20' per permettere l'evaporazione del solvente. Se si desidera una superficie perfettamente levigata
(esente da buccia d'arancia) l'ultima mano va levigata con carta abrasiva (P800-1000 ad umido)
preferibilmente alcuni giorni dopo l'applicazione. Alla levigatura si fa seguire la spruzzatura di 2 passate di
smalto diluito fino al 300% (3 parti di diluente su 1 di smalto). Queste ultime mani vanno spruzzate in
maniera ben decisa ed uniforme, in modo che elimini completamente le righe della carteggiatura e si dilati
perfettamente, senza la minima buccia d'arancia.
Una passata di cera lucidante e almeno 24-48 ore (a 20C) dopo l'ultima mano in genere sufficiente per
ottenere il lucido morbido e profondo tipico delle verniciature classiche alla nitro. Volendo procedere alla
lucidatura alla maniera classica con pasta abrasiva, cera lucidante, bene attendere almeno 4-5 giorni
dall'applicazione dell'ultima mano.