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Additivi e cariche
Si dividono in additivi e il resto dall’altra (cariche minerali, funzionali, nanocariche, fibre di vetro e
fibre naturali)
Dunque additivi e cariche
La più grande differenza tra additivi e cariche è la quantità che si mette all’interno di una
formulazione
Per additivi, quantità molto piccole (dell1% rispetto al polimero)
Le cariche ci sono per il 20%, tranne per le nanocariche (intorno al 5%) e riempitivi (50/60%)
Insieme al polimero di base, (omopolimero oppure copolimero) o blend (due polimeri differenti
mescolati insieme)
ADDITIVI
Si utilizzano perche facilitano produzione e dunque aumentano la resa
Esempi: stabilizzanti alla luce, stabilizzanti contro l’idrolisi, agenti antifiamma, nucleanti.
oadiuvanti di processo
Vengono utilizzati per facilitare il processo di produzione (estrusione),
aumentandone la resa, ma anche quello della trasformazione del compound
prodotto da parte del cliente (stampaggio, soffiaggio, estrusione, filatura o
filmatura…).
I coadiuvanti di processo (lubrificanti, plastificanti) sono molecole organiche che posso immaginare
come dei pallini che hanno la funzione di distanziare le macromolecole facendo in modo che
idealmente queste due macromolecole non formino entanglements perché ci sono questi
distanziatori.
I più diffusi:
Additivi che possono migliorare le proprietà meccaniche in quanto aumentano la parte cristallina
Additivo che puo essere poche quantità di talco (Polvere inorganica dalla forma lamellare) e piccole
concentrazioni (1/2%) di Sali inorganici
Hanno la capacità di aiutare durante il processo
In genere: miscele di polveri inorganiche e organiche, polvere di talco con dimensioni inferiori a 3
micron e Sali di calcio, sodio, litio, acido montanico
piu materiale è cristallino piu è rigido e più è facile estrarlo, non si deforma facilmente
Una valutazione del grado di cristallinità è la forza per l’estrazione dallo stampo di un manufatto
(vedi grafico)
Maggior cristallinità implica minor assorbimento di acqua, maggior resistenza chimica, termica, etc
Stabilizzanti di processo
Scopo: ridurre e/ o azzerare fenomeni ossidativi e di depolimerizzazione dei polimeri del compound
durante processo di estrusione. Lavoro polimero ad alta temperatura per molto tempo, devo mettere
dentro sistemi di protezione dalla degradazione
MFR aumenta, parametro che indica fluidità del materiale. Piu è fluido più avrà catene di grandi
dimensioni
Stabilizzanti anti UV
Riducono la fotodegradazione dei polimeri costituenti manufatti che devono operare costantemente
esposti alla luce solare, salvaguardando totalmente e/o parzialmente il colore e le proprietà
meccaniche
Le percentuali di utilizzo di questi additivi sono molto basse (di solito <0,5%)
Additivi antistatici
Invecchiamento accelerato di film da 20 micron di PC con/senza UVA
di
Dissipano le cariche elettrostatiche che tendono a formarsi sui manufatti di compound termoplastici
diminuendo la resistività di superficie propria di ogni polimero base di un compound
Altra tipologia di additivi sono i coloranti che possono essere sia organici che inorganici:
La percentuale che solitamente si utilizza di colorante è dello 0.7%, contro lo 0.5% di plastificante.
Il problema degli additivi per la colorazione è raggiungere una distribuzione uniforme, infatti una
non perfetta distribuzione del colorante è visibile/evidente nel prodotto finale e può comportare lo
scarto del prodotto da parte del cliente; nel caso degli additivi di processo invece questa
problematica si presenta di meno perché questi agiscono solo durante il processo di produzione con
lo scopo di facilitarlo.
Consideriamo di voler produrre un polipropilene per lo 0.7% colorante e per il 99.3% PP. A queste
percentuali di polipropilene si hanno difficoltà ad integrare il colorante soprattutto se questo è
inorganico. Si opta per la produzione di un masterbaches ad esempio a matrice di PP per l’86% e
colorante al 14%. Con queste percentuali ho una matrice meno viscosa, per la minor percentuale di
polipropilene, che quindi accetterà anche meglio il colorante.
Prendendo il 5% di masterbaches con questa composizione e aggiungendolo al 95% di PP si ottiene
un prodotto con le percentuali iniziali: 99.3% PP e 0.7% colorante.
Vantaggi di usare il masterbaches:
Ho interazione PP-PP, quindi maggiore affinità e possibilità di raggiungere una maggiore
omogeneità
Lavoro con granuli e non con polveri che hanno alto rischio di dispersionemaggiore
sicurezza
Devo movimentare piccole quantità di masterbaches per colorare tonnellate di polipropilene
Svantaggi:
Devo lavorare il materiale due volte. Le lavorazioni danneggiano il materiale portando ad un
decremento anche se non molto significativo delle proprietà meccaniche.
Ritardanti di fiamma