Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Facoltà di Ingegneria
Dipartimento di Ingegneria Industriale e Meccanica
MATERIALI COMPOSITI
GILIBERTO SALVATORE
RINALDI SALVATORE
INTRODUZIONE
Generalità
Per COMPOSITO si intende un materiale ottenuto combinando
due o più componenti, o fasi, in modo che il prodotto finale abbia
proprietà diverse da quelle dei costituenti.
• MATRICE PARTICELLA
• RINFORZO
MATRICE
PARTICELLE
FIBRE
INTRODUZIONE
Generalità
• OTTIMIZZAZIONE CARATTERISTICHE MECCANICHE
• LEGGEREZZA
• POSSIBILITA’ DI COMBINARE
DIVERSE PROPRIETA’ IN UN
UNICO ELEMENTO
MATERIALI UTILIZZATI
• POLIMERI
• CARAMICHE
• METALLI
Polimeri non polari (ad esempio Polietilene) Interazione nulla. Cariche = Diluenti
Polimeri polari (ad esempio PVC) Si possono instaurare forze anche molto
Intense, legami chimici veri e propri.
COMPOSITI PARTICELLARI
Le cariche devono essere bagnate dal polimero e vengono trattate superficialmente
con additivi bagnanti/accoppianti come silani o stereati.
COMPOSITI PARTICELLARI
Alcuni filler sono di uso generale e vanno bene per qualunque polimero:
Ad es. carbonato di calcio oppure la bentonite. Il nerofumo è invece il filler rinforzante
usato nelle gomme, ecc
Il tipo più usato è quello macinato: si possono usare anche precipitati nel caso di elevate
purezze richieste
Il trattamento superficiale viene effettuato usando acido stereatico o stereato i calcio.
Nel caso di PVC rigido si usa fino a tenori del 40% in peso
COMPOSITI PARTICELLARI
Un esempio di CC rigido è quello
utilizzato per le tubazioni rigide.
Le caratteristiche meccaniche dei compositi caricati con mica variano molto a seconda
della direzione che assumono le lamelle
Proprietà meccaniche di polimeri termoplastici contenenti il 50% di mica
Materiale Modulo elastico (GPa) Resistenza a flessione(MPa)
Polietilene 31 120
Polipropilene 38 170
Nylon 66 45 185
Nylon 66 (particelle non orientate) 18 85
Copolimero stirene-acrilonitrile (SAN) 53 200
COMPOSITI PARTICELLARI
SVANTAGGI: l’introduzione della mica produce un peggioramento della resilienza
per cui spesso si usano compositi con mica e fibra di vetro.
Proprietà di compositi nylon 66/mica/fibra di vetro
20% vetro 50% mica 20% vetro
30% mica
Modulo elastico (GPa) 5,3 18 16
Carico di rottura (MPa) 107 95 124
Resilienza IZOD (ft-lb/in) con intaglio 0,9 1,4 0,9
Resilienza IZOD (ft-lb/in) senza intaglio 7,7 4,1 7,5
Viene utilizzata nei polimeri termoindurenti per (resine fenoliche) per migliorare il
comportamento dielettrico: spinterogeni dei motori a scoppio.
Proprietà di resine termoindurenti caricate con mica (50% in volume)
Scopo Settori
Rinforzo Gomme (soprattutto siliconiche)
Applicazioni Tissotropia Resine termoindurenti, plastisol vinilici
Aumento di viscosità Vernici, inchiostri
Reologia Cosmetici, prodotti farmaceutici
Opacizzazione Vernici, polimeri vinilici
Filler Polimeri
Abrasivi Paste dentifricie
Oggi alla farina di legno vengono preferite le fibre di cellulosa di elevata purezza
COMPOSITI PARTICELLARI
Proprietà meccaniche e termiche
Il modulo elastico di un composito può aumentare o diminuire a seconda
che il rapporto
Ef >
1
Em <
Nel caso in cui si assume uno sforzo uguale nei due componenti si ha
(regola delle miscele):
Ec = (1− Φm )Em + Φf Ef
Nel caso di deformazione uguale si ha:
⎛1− Φ f Φ f ⎞
Ec = ⎜ + ⎟
⎜ E E ⎟
⎝ m f ⎠
⎡ ψ 1 −ψ ⎤
Ec = ⎢ + ⎥
⎢⎣ (1 − ϕ )Em + ϕE f Em ⎥⎦
Per tener conto della forma e delle dimensioni delle particelle si usa l’equazione di kerner:
Ef
1 + AB Φ E
−1
⎛1− Φ ⎞
Ec = α f = 1+ ⎜ max ⎟
f B= m Φ
⎜ Φ 2 ⎟ c
1 − α f BΦ
Ef
+A ⎝ max ⎠
f Em
Resistenza a trazione
Se si realizza una buona adesione tra polimero e filler il carico aumenta al crescere
della concentrazione della carica. Una possibile relazione è la seguente:
12γEm ⎛⎜ Em Φ f ⎞
⎟
σu = +Φf
d ⎜⎝ E f − Em ⎟
⎠
Proprietà termiche
La conducibilità termica delle resine polimeriche aumenta con l’incorporazione di filler
K 1 + ABΦ f
Relazione di Lewis e Nielsen =
K m 1 − BψΦ f
COMPOSITI PARTICELLARI
Conduttività termica di alcuni materiali usati come filler,
di alcuni polimeri e di un composito particellare
TIPI DI RINFORZO
• WHISKER
• FIBRE
• FILI
• LUNGHEZZA VARIABILE
COMPOSITI CON FIBRE
Generalità
FIBRE PIU’ UTILIZZATE PER LA REALIZZAZIONE DEI COMPOSITI
• VETRO
• CARBONIO
• ARAMMIDICHE
• ANISOTROPIA
• ISOTROPIA
COMPOSITI CON FIBRE
Fibra di Carbonio
• MESOFASE PER
TRATTAMENTO TERMICO
A 400°C
• TERMOFISSAGGIO DELLA
FASE ISOTROPA IN ARIA A
TEMPERATURA
INFERIORE A 300°C
• CARBONIZZAZIONE O
GRAFITIZZAZIONE
COMPOSITI CON FIBRE
Confronto delle proprietà delle fibre di
carbonio da PAN e da PECE
COMPOSITI CON FIBRE
Fibre Arammidiche
Le fibre arammidiche, il cui sviluppo è iniziato negli anni ’50, vengono
ottenute da poliammidi aromatiche. Il Kevlar è quella attualmente più
diffusa, prende vita dal trattamento di un polimero scaturente dalla
reazione tra 1,4-fenilendiammina (para-fenilendiammina) con il cloruro
di tereftaloile.
VANTAGGI SVANTAGGI
• MASSA VOLOUMICA MOLTO • RESISTENZA A
BASSA COMPRESSIONE MOLTO
• BUONA RESISTENZA A INFERIORE A QUELLA DI
ROTTURA TRAZIONE
• OTTIMA RESISTENZA • RAPIDO CALO DELLE
ALL’IMPATTO PROPRIETA’ MECCANICHE
• COSTI CONTENUTI ALL’AUMENTARE DELLA
RISPETTO AL CARBONIO TEMPERATURA
• SENSIBILE ALL’UMIDITA’
COMPOSITI CON FIBRE
Fibre Arammidiche
PARTICOLARITA’
• Colore giallo oro
• Sfibratura in microfibrille se sottoposto
a trazione
• Schiacciamento e attorcigliamento a
compressione
CAMPI D’APPLICAZIONE
• FABBRICAZIONE DI CAVI
• TESSUTI PER VELE
• INDUMENTI PROTETTIVI BALISTICI
Sconsigliato nel caso di strutture soggette a carichi di compressione
o per carichi di flessione.
COMPOSITI CON FIBRE
Fibre Ceramiche
Le fibre ceramiche sono impiegate soprattutto come fibre refrattarie
per impieghi che superano i 1000°C.
• PROPRIETA’ ECCEZIONALI
CARATTERISTICHE FISICO-MECCANICHE
• RESISTENZA A TRAZIONE, COMPRESSIONE, FLESSIONE
• ALTO MODULO
• BASSA DENSITA’ 2,58 (g/cm3)
• ELEVATA TEMPERATURA DI FUSIONE (2000°C)
• RESISTENZA AGLI ACIDI E AI RAGGI ULTRAVIOLETTI
Si tratta di una fibra molto particolare, ottenuta con tecnologie
sofisticate che comportano una produzione molto complessa: il suo
costo è di conseguenza alto.
COMPOSITI CON FIBRE
Fibre di Vetro
VETRORESINA
PROCESSO
• FUSIONE
• STIRO AD ELEVATA VELOCITA’
• BRUSCO RAFFREDDAMENTO
• BAVELLE (D = 5-15µm) FILATO
• FINITURA
COMPOSITI CON FIBRE
Fibre di Vetro
TIPI DI FIBRE Il primo è caratterizzato da
buona resistenza e modesto
• VETRO E modulo elastico;migliori
• VETRO R caratteristiche meccaniche
• VETRO S hanno invece i tipi R e S.
PROPRIETA’
• ESTREMA LEGGEREZZA
• RESISTENZA ALLA CORROSIONE
• SCARSA CONDUCIBILITA’ ELETTRICA
• RESISTENZA A FLESSIONE
• RESISTENZA ALL’URTO
σ = Φ f σ f + (1 − Φ f )σ m
− −
RESISTENZA A ROTTURA ( )
σ b = Φ f σ fb + 1 − Φ f σ m'
dove: σfb = resistenza delle fibre
σ’m = sforzo applicato alla matrice al momento della rottura
COMPOSITI CON FIBRE CORTE
Proprietà meccaniche
σ fb d
in cui: lc =
2τ i
dove: d = diametro fibra
τi = sforzo di taglio sostenibile dall’interfaccia
Per l = 10 lc si ha una
resistenza paragonabile
a quella dei compositi a
fibre lunghe.
COMPOSITI CON FIBRE CORTE
Proprietà meccaniche
W = Φ f τ i l c / 12d f l f
3
COMPOSITI CON FIBRE CORTE
Proprietà meccaniche
Riportando in un grafico le due precedenti espressioni si nota che il
massimo lavoro dissipato si ha quando la lunghezza delle fibre è
uguale a quella critica. Se quindi per aumentare σb oppure E, risulta
necessario usare fibre per cui l = 10lc per aumentare la resistenza
alla frattura occorre che l = lc
COMPROMESSO
SOLUZIONE
UTILIZZARE FIBRE DI
DIVERSA LUNGHEZZA
COMPOSITI FIBRE LUNGHE
I materiali compositi sono
non omogenei e anisotropi.
Si parla in genere di ortotropia: le proprietà sono differenti lungo tre direzioni tra loro
perpendicolari.
MACROMECCANICA
MICROMECCANICA
Studio del materiale composito come
Studio dell’interazione matrice-rinforzo
unione di più lamine
MATRICE
LAMINE LAMINATO
LAMINA
FIBRE
COMPOSITI FIBRE LUNGHE
Micromeccanica
Matrice di rigidezza
Per la legge di Hooke σi = Cij εj
Matrice delle deformazioni
Vetro-
Vetro-epoxy 45 1000-
1000-1500 1.8
Grafite-
Grafite-epoxy 110-
110-200 900-
900-1400 1.6
Boro-
Boro-epoxy 220 1000-
1000-1300 2.0
Kevlar 49-
49-epoxy 85 1000-
1000-1200 1.4
COMPOSITI FIBRE LUNGHE
Carichi di rottura
Un composito unidirezionale si deforma all’aumentere del carico secondo quattro fasi:
-fibre e matrice si deformano elasticamente;
-le fibre si deformano ancora elasticamente ma la matrice comincia a deformarsi plast.
-fibre e matrice si deformano plasticamente
-si verifica la rottura delle fibre, seguita dal cedimento di tutto il composito
COMPOSITI FIBRE LUNGHE
Macromeccanica del laminato
LAMINE LAMINATO
Per valutare il comportamento strutturale
del laminato è necessario considerarlo
omogeneo e con caratteristiche globali
equivalenti
Classica Teoria della Laminazione CLT:
-lamine perfettamente aderenti e spessore di incollaggio nullo;
-le lamine mantengono il loro comportamento lineare elastico dentro il laminato;
-le deformazioni angolari nei piani perpendicolari a quello medio sono nulle.
Laminato unidirezionale
Laminato angle-ply:+θ/- θ/+ θ/- θ
Laminato Simmetrico: ogni lamina ha una corrispondente rispetto il piano di simmetria
Laminato bilanciato: per ogni lamina a + θ, ne esiste una a - θ
Laminato quasi-isotropo: lamine che differiscono tra loro di un angolo θ costante
COMPOSITI FIBRE LUNGHE
Per angoli di carico dai 25°-45° Per angoli di carico tra i 45°-90°
combinazione tra taglio intralaminare la rottura è determinata dal
e rottura della matrice cedimento della matrice
COMPOSITI FIBRE LUNGHE
Una tipologia di rottura pericolosa è la delaminazione ovvero lo scollameno di lamine.
Avviene anche a carichi molto più bassi di quelli di rottura del laminato. E’ un effetto di
bordo: si innesca in corrispondenza di bordi liberi o fori ed è dovuta a condizioni di
tensioni triassiali che si verificano in corrispondenza dei bordi, per una distanza dal
bordo pari allo spessore del laminato.
DANNO
sulle fibre:
nella matrice:
-interruzione della continuità
-possono crearsi delle
(causa sovratensioni localizzate,
porosità (bolle d’aria, gas);
non costanza tensionamento
-fratture dovute a cariche
iniziale);
e al ritiro della resina nel
-distribuzione non uniforme delle
corso della polimerizzazione
fibre
COMPOSITI FIBRE LUNGHE
COMPOSITI FIBRE LUNGHE
TECNOLOGIE DI FABBRICAZIONE
Generalità
Fondamentale per una buona tecnica di fabbricazione è riuscire ad
assicurare una certa ripetibilitá ai processi e costanza nelle proprietà
del manufatto.
RETICOLAZIONE
DELLA RESINA
COMPATTAZIONE CONSOLIDAMENTO
• ESTRAZIONE E FINITURA
TECNOLOGIE DI FABBRICAZIONE
Spray-up
Una variante molto usata della tecnica hand lay-up è la tecnica di
spray-up che consiste nello spruzzare contemporaneamente resina
e fibre corte tagliate da una apposita taglierina.
PROCEDIMENTO
• FIBRE IN BOBINA
• BAGNO DI RESINA
• DEPOSIZIONE
• CURA IN FORNO O IN AUTOCLAVE
TECNOLOGIE DI FABBRICAZIONE
Tipi d’avvolgimento
L'angolo d'avvolgimento può variare tra 0° e 90° a seconda delle proprietà
meccaniche richieste al pezzo.
ELICOIDALE
POLARE
• BAGNO DI RESINA
• PREFORMATURA
• STAMPO
• TRASCINAMENTO
• TRANCIATURA
CARATTERISTICHE
PREFORMA
• RESISTENZA MECCANICA
• TRAMA NON TROPPO
STRETTA
TECNOLOGIE DI FABBRICAZIONE
Stampaggio per trasferimento
VANTAGGI SVANTAGGI
Studio effettuato
dalla NASA
APPLICAZIONI
APPLICAZIONI
Spoiler: sono essenziali a bassa velocità, durante il decollo e le fasi di atterraggio;
lamine di fibre di carbonio,la parte centrale è costituita da una costruzione
a nido d’ape in Nomex.
Freni aerodinamici interni: la struttura deve essere molto leggera e rigida in modo
da resistere alle deformazioni torsionali e flessionali. Anche in questo caso si
usano fibre in carbonio per rivestimenti e centine. Si usa titanio per il bordo
d’uscita
APPLICAZIONI
PROPRIETA’ GENERALI
• BASSA DENSITA’
• BASSO COEFFICIENTE D’ ESPANSIONE
TERMICA
• ALTO COEFFICIENTE D’ ATTRITO
• ELEVATO MODULO ELASTICO
• RESISTENZA A TRAZIONE
APPLICAZIONI
Freni a disco
In genere il materiale si ottiene per
accrescimento, depositando uno
sull’altro vari strati di fibra intrecciata;
l’intreccio può essere di vario tipo
anche se generalmente si presenta
come una maglia.
TECNICHE DI PRODUZIONE
• CHEMICAL VAPOR DEPOSITION (CVP)
• APPLICAZIONI DI RESINE
TENSIONI INTERNE
MICROFRATTURE
MICROCRICCHE
APPLICAZIONI
Freni a disco
A confermare le elevate caratteristiche termodinamiche e di
dispersione del calore di questo materiale, si può osservare che
dischi C/C vengono spesso prodotti addirittura senza un sistema di
canalizzazioni interne per favorire la ventilazione.