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L’ industria chimica parte dalle materie prime. Le materie prime organiche più
importanti sono carbone, petrolio, gas naturale e biomasse. Queste ultime
sono una materia prima rinnovabile. Materie prime organiche importanti sono
S, NaCl, Ca3 (P O4 )2 , aria.
Con le materie prime tramite l’industria chimica di base si ottengono i
prodotti della chimica di base. Questi sono soprattutto alcheni fino a C4 ,
alchilaromatici, syngas, N H3 , metanolo, H2 SO4 , Cl2 .
I composti di chimici di base sono in tutto 20 ed appartengono ai bulk
chemicals: composti prodotti in grande quantità.
Ai bulk chemicals appartengono anche gli intermedi, che sono alcune centinaia.
I più importanti sono MeCOOH, formaldeide, ossido di etilene.
Dagli intermedi si può arrivare ai prodotti per il consumo (prodotto dall’
industria primaria derivata). Questi sono circa 100.000. Il prodotto per il
consumo diventa prodotto finale tramite il passaggio nell’industria
manifatturiera.
Dagli intermedi si possono anche produrre i prodotti della chimica fine (fine
chemicals) tramite il passaggio nell’industria chimica secondaria. Questi sono
molecole per farmaci, detergenza, fragranze, additivi alimentari. Questi
prodotti possono anche essere ottenuti a partire da materie prime naturali.
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Figure 2: Settori in cui è divisa l’industria manifatturiera, l’industria farmaceu-
tica non è inclusa
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Figure 3:
ambientale, economica (questa è stata fatta per tenere testa alla concorrenza
asiatica). Ad esempio per l’epossido di etilene si otteneva prima la cloridrina
che poi veniva fatta reagire con Ca(OH)2 (o anche un’ altra base) in modo da
eliminare CaCl2 . Avere CaCl2 come coprodotto è un problema: dato che
aveva molte impurezze organiche non lo si poteva impiegare in altri contesti ed
andava smaltito. Inoltre si verificavano diverse reazioni indesiderate. A partire
dagli anni 60 l’epossidazione diretta ha soppiantato gradualmente il processo
Figure 4:
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Figure 5: Produzione di epossido per ossidazione diretta, possibili prodotti sono
CO e CO2