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(USA 2002)
REAZIONE INDUSTRIALE
Tecnologie chimiche
Descrizione dei processi
Processi unitari
Razionalizzazione in base a categorie
Chimismo: ossidazioni, idrogenazioni, ecc.
Stato: solido, liquido, gassoso
Termicità: esotermica, endotermica
Equilibrio: all’equilibrio, non all’equilibrio
Principi
Criteri di condotta dei processi chimici: termodinamica,
cinetica applicata, catalisi
Considerazioni economiche
Struttura dell’industria chimica
Studio delle reazioni dal punto di vista industriale: strategia
della scelta dei metodi di separazione, aspetti ambientali e di
sicurezza, descrizioni mediante flow-sheet
Reattori
Batch o continuo
Letto fisso o letto fluido
A tino agitato o a colonna
Adiabatici isotermi
Per liquidi, per gas, per solidi
Separazioni e purificazioni
Distillazione
Cristallizzazione
Filtrazione
Centrifugazione
Separazione con membrane
Trattamenti chimici
Condensazione
CENNI STORICI
L’industria chimica nasce in Inghilterra durante la
rivoluzione industriale (sapone)
1746 Roebruck e Gardner a Birmingham sostituiscono ai
recipienti in vetro le camere di Pb, permettendo la produzione su
larga scala di H2SO4
Processo Leblanc
Del 1820 Problema emissioni vapori di HCl (Alkali Act 1863)
2 NaCl + H2SO4 Na2SO4 + 2 HCl
Na2SO4 + CaCO3 + C Na2CO3 + CaS + 2 CO2
Na2CO3 + Ca(OH)2 2NaOH + CaCO3 (sottoprodotto)
Processo Solvay
Minori effluenti; maggiore economicità (sia come materie
prime che come lavoro); > costi di capitale per l’ impianto.
1874 = 20%; 1914 90% della produzione di soda in UK.
Primo processo continuo su larga scala
CaCO3 CaO + CO2
CaO + H2O Ca(OH)2
NH3 + H2O + CO2 NH4HCO3
NaCl + NH4HCO3 NaHCO3 + NH4Cl
2 NaHCO3 Na2CO3 + H2O + CO2 H > 0
NH4Cl + Ca(OH)2 CaCl2 + 2NH3 + 2 H2O
CENNI STORICI
Polimeri
Modifiche di prodotti naturali. Vulcanizzazione della gomma
(S+ calore), nitrocellulosa (esplosivi), rigenerazione della
cellulosa (rayon o seta artificiale), produzione di cellulosa
acetato o rayon acetato (1914 fibra semi-sintetica o polimero
termoplastico].
1909 fenolo-formaldeide o bakelite, primo polimero sintetico.
1920 urea formaldeide. Nel 1930-40 rapido sviluppo a livello di
ricerca: 1938 polietilene (ICI); 1941 nylon (Dupont), ecc.
CENNI STORICI
Italia
1910-1950 Montecatini ha il monopolio
1950 Edison (energia elettrica)
1957 SIR in Sardegna
1958 ANIC a Ravenna
1962 ENEL 1966 MONTEDISON Grossi poli (Marghera,
Ferrara, Priolo, Porto Torres, Augusta, Gela, Pisticci, Ravenna)
1973 Guerra del Kippur forte aumento del prezzo del
petrolio
1974 Crisi della industria chimica
1979 SIR, Liquichimica e Montedison (parte) conglobate in
ANIC
1983 ENICHEM (ex ANiC)
1989 ENIMONT
1992 Separazione di ENICHEM, Montecatini, HYMONT
(polipropilene), AUSIMONT (fluorurati), ERBAMONT
(farmaceutici)
1997 Smantellamento della grande industria chimica italiana
2008 Crisi economica ristrutturazione della media industria
chimica
STRUTTURA DELL’INDUSTRIA CHIMICA
STRUTTURA DELL’INDUSTRIA CHIMICA
Caratteristiche Chimica di Base
Economia di scala: grossi impianti (600-3000t/giorno) per
abbattere il costo del prodotto
Basso valore aggiunto ( fra prezzo del prodotto e costo delle
materie prime)
Localizzazione vicino ai punti di arrivo delle materie prime
(porti)
Notevole impatto ecologico legato alla dimensioni
Necessità di elevati investimenti
Difficoltà di innovazione
Nessuna differenza fra i produttori, solo prezzo più
conveniente (spesso inferiore a 1 €/Kg)
Saldo economico negativo ( importazione delle materie
prime, non drammatico)
I prodotti non vanno al mercato, ma alla primaria intermedia
Caratteristiche Chimica Secondaria in Italia
Prodotti venduti in base alle caratteristiche (composizione,
purezza) e proprietà
Il prezzo varia da 2-3 €/Kg a centinaia di €/Kg
Elevata presenza di capitale straniero
Elevato valore aggiunto (know-how e lavorazioni)
Piccoli impianti ( 5t/giorno)
Processi discontinui
Elevate spese di ricerca
Elevate spese di innovazione
Elevato impatto ambientale (tossicità di reagenti e prodotti, >>
per t di prodotto che nella chimica di base)
Saldo economico positivo (importante): si esportano prodotti
ad alto valore aggiunto
Prodotti di Chimica Fine e delle Specialità
STRUTTURA DELL’INDUSTRIA CHIMICA
Caratteristiche Chimica Secondaria in Italia
Prodotti venduti in base alle caratteristiche (composizione,
purezza) e proprietà
Il prezzo varia da 2-3 €/Kg a centinaia di €/Kg
Elevata presenza di capitale straniero
Elevato valore aggiunto (know-how e lavorazioni)
Piccoli impianti ( 5t/giorno)
Elevate spese di ricerca
Elevate spese di innovazione
Elevato impatto ambientale (tossicità di reagenti e prodotti, >>
per t di prodotto che nella chimica di base)
Saldo economico positivo (importante): si esportano prodotti
ad alto valore aggiunto
Tipi di Innovazione
Di prodotto: fattore di successo (che porta alla modifica del
processo) é l’ innovazione nel prodotto (es. coloranti, prodotti
organici fini, materiali fotosensibili, principi attivi per
farmaceutici o fitofarmaci)
Di processo: fattori di successo sono i costi di produzione ed il
know-how del processo (es. pigmenti inorganici)
Di prodotto e marketing industriale: (es. pitture, vernici,
inchiostri, adesivi, ausiliari per l’ industria, ecc.)
Di prodotto e marketing dei beni di consumo: (es. detersivi,
cosmetici, prodotti per la casa, ecc.). Il successo è fortemente
legato alla pubblicità
MATERIE PRIME
Carbone
Petrolio
Scisti bituminosi
Gas naturale
Sostanze naturali, biomasse e scarti (materie prime
rinnovabili)
BUILDING BLOCKS
MATERIE PRIME INORGANICHE
CARBONE
Tipi di carbone
Essenzialmente idrocarburi policiclici condensati [P.M. fino a
1000; Rapporto H:C = 0.85:1 ca (nel petrolio 1.70:1)], con
composizioni che variano in funzione del tipo e della
provenienza. Presenza di quantità significative di O, S e N, che
ne abbassano il valore (inquinamento). La genesi è organica
(vegetali) in ambiente anaerobico
(%p) C H N S O
lignite 60 5 1 4 30
antracite 94 2 0,5 0,6 2
bituminosi 90 4 1 1 4
Operazioni
Distillazione
Carbone (800-1200°C senza O2) => coke + gas di città + benzolo
grezzo + catrame
Il principale prodotto é il coke (80% ca.) utilizzato nell’ industria
siderurgica. Benzolo grezzo (1% ca) principale fonte di
aromatici, cresoli, eterociclici leggeri (piridina). Catrame (4%):
nafteni, antraceni ed eterociclici condensati (chinoline, indoli,
ecc). Ammoniaca. Gas: H2, CH4, CO.
Produzione di acetilene
CaO + 3C ==> CaC2 + CO H0 = 110 kcal/mole T = 2000 °C
CaC2 + 2 H2O ==> Ca(OH)2 + C2H2 esotermica
Liquefazione
C + H2 ==> olefine ed aromatici
l’ idrogeno potrebbe per esempio provenire dalla dissociazione
CARBONE
CARBONE
Operazioni
Gassificazione si ottiene gas di sintesi, T = 1000-1100 °C
C + H2O CO + H2 endotermica
C + ½ O2 ==> CO + ½ O2 ==> CO2 esotermica
C + CO2 2CO endotermica
CO + H2O CO2 + H2 water gas shift (esotermica)
C + H2O + O2 ==> CO2 + CO + H2 totale
Utilizzo in chimica
Capitali:
molto elevati (espansione di miniere e trasporti,
modifiche degli attuali processi petrolchimici)
Tecnologie: sono già disponibili vari processi commerciali,
anche se alcuni solo a livello di imp. pilota.
Incentivi: solo di tipo economico, legati ad un notevole rialzo
del prezzo del petrolio, o una sua < disponibilità
Problemi: maggiori difficoltà per la rimozione/eliminazione
dello S, in genere si opera sui prodotti ottenuti; formazione CO2
Tempi: < consumo di petrolio tempi > per la sostituzione e
scarsa probabilità. > probabilità nella produzione di energia.
Difficoltà di individuare scadenze e dimensioni
CARBONE
PETROLIO
Tipi di petrolio
Essenzialmente alcani, cicloalcani, aromatici (molecole da C5 a
C200) con composizioni che variano in funzione della
provenienza, non contiene olefine. Prezzi molto diversi
(funzione della qualità e di variabili internazionali). Petroli di
riferimento: Brent, Arabian light. La genesi è organica (fondi
marini o lacustri) in ambiente anaerobico
Riduzione consumi
Possibili fonti alternative (carbone, NG, biocombustibili)
Possibili modifiche di raffineria
Possibili alternative nel consumo
Alternative possibili
Energia elettrica NG, carbone, solare
Riscaldamento NG, metanolo (dal C), solare
Trasporto Celle a combustibile (H2), batterie leggere.
Chimica NG, carbone, petrolio sint., biomasse
PETROLIO
Operazioni
Distillazione sotto vuoto (P<0,1 atm, temperatura 350-400 °C)
- Distillato (gasolio pesante, oli combustibili)
- Residuo
Operazioni
Coupling ad acetilene: reazione endotermica favorita ad alta
temperatura; costosa perché occorre fornire calore ad alta
temperatura (apparecchiature resistenti); si può accoppiare
una reazione esotermica (combustione)
2CH4 C2H2 + 3H2 H° = 96 Kcal/mole S° = 66 cal/ K mole
CH4 + 2O2 CO2 + 2H2O H° < 0
G° = H° - TS° la reazione è favorita a T > 1200°C
la massima resa si ottiene per O2/CH4 = 1/2
Operazioni
Steam reforming si ottiene CO e H2 (H2/CO elevato) processo
industriale attuale, endotermico si può accoppiare reazione
esotermica (controllo dei rapporti CH4:H2O:O2); catalizzatore a
base di Ni; T 850°C; rapporto H2O/CH4 = 3-5 (evita coke)
CH4 + H2O CO + 3H2 H° > 0 steam reforming
CH4 C + 2H2 H° > 0 cracking su catalizzatore
C + H2O CO + H2 H° > 0 steam reforming su catal
CO + H2O CO2 + H2 H° < 0 water gas shift
CH4 + 3CO2 4CO + 2H2O H° > 0 dry reforming
CH4 + 3/2O2 CO + 2H2O H° < 0
GAS NATURALE
Operazioni
Steam reforming si ottiene CO e H2 (H2/CO elevato) processo
industriale attuale, endotermico si può accoppiare reazione
esotermica (controllo dei rapporti CH4:H2O:O2); catalizzatore a
base di Ni; T 850°C; rapporto H2O/CH4 = 3-5 (evita coke)
CH4 + H2O CO + 3H2 H° > 0 steam reforming
CH4 C + 2H2 H° > 0 cracking
C + H2O CO + H2 H° > 0 steam reforming
CH4 + 2O2 CO2 + 2H2O H° < 0
CO + H O CO + H H° < 0 water gas shift
2 2 2
Ossidazione parziale: non catalitica T = 1200-1300°C; catalitica
T = 800-900°C. Rapporto stechiometrico CH 4:O2, tempi di
contatto minimi (ms). Catalitica in fase di sviluppo del reattore
CH4 + ½ O2 CO + 2H2 H° < 0 ossidazione parziale
CH4 + 2O2 CO2 + 2H2O H° < 0 ossidazione totale
CH4 + 3CO2 4CO + 2 H2O H° > 0 dry reforming
CH4 + H2O CO + 3H2 H° > 0 steam reforming
CO + H2O CO2 + H2
GAS NATURALE
Operazioni
Da Ossidazione parziale o gassificazione si ottiene anche
CO2 che può essere separata (sequestrata) e valorizzata
tramite reazioni con H2 da elettrolisi (fotovoltaico, eolico, etc)
-
CO2 CO2 + H2 CH4 H° < 0 dimostrativo
CO2 + H2 CH3OH H° < 0 ricerca
CO2 + H2 CH3OCH3 H° < 0 ricerca
CH4 + 2O2 CO2 + 2H2O H° < 0
CO + H2O CO2 + H2 H° < 0 water gas shift
Ossidazione parziale: non catalitica T = 1200-1300°C; catalitica
T = 800-900°C. Rapporto stechiometrico CH 4:O2, tempi di
contatto minimi (ms). Catalitica in fase di sviluppo del reattore
CH4 + ½ O2 CO + 2H2 H° < 0 ossidazione parziale
CH4 + 2O2 CO2 + 2H2O H° < 0 ossidazione totale
CH4 + 3CO2 4CO + 2 H2O H° > 0 dry reforming
CH4 + H2O CO + 3H2 H° > 0 steam reforming
CO + H2O CO2 + H2
GAS NATURALE
Operazioni
Ossidazione parziale: non catalitica T = 1200-1300°C; catalitica
T = 800-900°C. Rapporto stechiometrico CH4:O2, tempi di
contatto minimi (ms). Catalitica impianti pilota
CH4 + ½ O2 CO + 2H2 H° < 0 ossidazione parziale
CH4 + 2O2 CO2 + 2H2O H° < 0 ossidazione totale
CH4 + 3CO2 4CO + 2 H2O H° > 0 dry reforming
CH4 + H2O CO + 3H2 H° > 0 steam reforming
CO + H2O CO2 + H2 H° < 0 water gas shift
INDUSTRIA PETROLCHIMICA
BIOMASSE
Le biomasse consistono in: alberi, legumi, scarti alimentari,
acque luride e vengono, in genere sfruttate in piccole quantità
Totale di biomasse secche: 2 x 1011 t/anno
Operazioni
Costi energetici
Aumentano per reazioni endotermiche (occorre fornire calore)
Aumentano per reazioni condotte con processi elettrochimici e
fotochimici (occorre fornire energia)
Aumentano all’aumentare del numero di prodotti e
sottoprodotti (le apparecchiature di separazione in genere
richiedono energia)
processo autotermico
Vantaggioso per grossi impianti, rispetto al primo processo
costi addizionali per l’ossigeno e minore per il calore da fornire
Tempo (anni)
ECONOMIA E INDUSTRIA CHIMICA
Vita di un impianto
Tratto AB acquisto terreno e tecnologia
Tratto BC approvvigionamento e montaggio apparecchiature
Tratto CD allacciamento servizi e prove collaudo
Tratto DE acquisto materie prime
Tratto EF prima produzione
Tratto FG produzione completa
TrattoGH impianto obsoleto occorrono nuovi investimenti, entrano
sul mercato nuovi prodotti competitivi
Tratto HI chiusura impianto vendita terreno + capitale circolante
ECONOMIA E INDUSTRIA CHIMICA
Flusso di cassa scontato
NPV (Net present value P)
F = P (1+i)t o P = F/ (1+i)t , usato in genere in fase di valutazione,
da un’ idea dell’attrattività di un progetto in termini monetari, per
progetti complessi i vari NPV possono essere assunti come
additivi.
NPV
Tempo (anni)
ECONOMIA E INDUSTRIA CHIMICA
Difetti criteri di valutazione
Pay back time
non dice quanto è vantaggioso un processo, ma dà un’idea
della sicurezza di un investimento.
ROI
dice quanto è vantaggioso un processo rispetto
all’investimento, non dice quanto realmente uno può
guadagnare con una produzione chimica.
DCF
dice quanto si guadagna rispetto ad un dato investimento.
ECONOMIA E INDUSTRIA CHIMICA
Ciclo di vita di un prodotto
Variabile in funzione del tipo di produzione chimica. Per molti
prodotti si possono distinguere tre fasi nella crescita dei
consumi:
Velocità di sviluppo esponenziale
Velocità di crescita costante
Velocità di crescita declinante
Discontinuità legate a fattori economici, nuovi processi, ecc
Chiusura impianto
Conviene produrre fino a quando i guadagni sono in grado di
remunerare il capitale investito (pagare gli interessi sul capitale)