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PIROLISI

A BASSA TEMPERATURA

I.CO.M. MILANO S.r.l.


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LA TERMOVALORIZZAZIONE DI
ULTIMA GENERAZIONE

PIROLISI
A bassa temperatura

ICOM spa Milano TECNOCENTRO TECHTRADE GmbH


INDICE

La termovalorizzazione di ultima generazione – PIROLISI a bassa


temperatura

Generalità

Impianto di smaltimento dei rifiuti di BURGAU con pirolisi a bassa


temperatura - Sistema Pyropleq

Indice rapporto annuale 2005 - Pirolizzatore rifiuti di BURGAU - MPA


BURGAU

Valutazione dati funzionamento 2005

Elenco dei riferimenti - forni e impianti termici rotanti


La pirolisi
• Il termovalorizzatore è un impianto che brucia i rifiuti provenienti da un accurato
processo di raccolta differenziata. E' cioè un inceneritore che usa il calore prodotto
per generare energia.

• Tuttavia, pur essendo meno inquinanti degli obsoleti inceneritori, i


termovalorizzatori non riescono ad eliminare la diossina, tossica e cancerogena,
presente nei fumi di scarico. Inoltre, studi sul particolato e sulle nanopolveri ne
mettono seriamente in dubbio la compatibilità ambientale. E proprio per i dubbi
sulla loro tossicità, i termovalorizzatori sono poco diffusi e molto osteggiati dalla
popolazione.

• La pirolisi è un processo di degradazione termica in assenza di ossigeno. E' una


tecnica che, con particolari accorgimenti tecnici, l'utilizzo di uno speciale tipo di
forno (kiln), la dissociazione molecolare tra 400 e 800°C (contro i 1300 °C degli
inceneritori), può raggiungere performances ottimali, quali la totale assenza di
diossine e furani (composti tossicologicamente simili), oltre ai fumi con le polveri. È
un processo endotermico (per spezzare i legami tra gli atomi dei reagenti occorre
fornire energia) e può essere regolato, cioè abbassato o aumentato. È
particolarmente indicata proprio in presenza di materiali assai diversi fra di loro.
Può operare con a monte la raccolta differenziata, ma anche senza.

• Inoltre, la pirolisi potrà trattare la frazione umida insieme con la frazione secca del
rifiuto, con ottimi risultati che possono toccare punte del 90% di produzione di gas e
10% di residuo inerte in discarica, contro circa il 50% dei termovalorizzatori.

• Della nuova tecnica ne ha parlato all'ANSA, Angelo Moreno, ricercatore dell'Enea:


"In questo modo si consente la minimizzazione dell'impatto ambientale, vale a dire,
un minor numero e minore uso delle discariche, che e' tra i primi obiettivi ambientali
nella gestione rifiuti in Italia. Inquinanti quali i composti dello zolfo, gli ossidi di
azoto, il monossido di carbonio diminuiscono fino alla meta' mentre quelli pesanti si
riducono del 50%. Se poi, prosegue il ricercatore dell'Enea, un tale sistema venisse
accoppiato con una tecnologia ad alta efficienza, quali le celle a combustibile ad
alta temperatura che possono sfruttare in maniera ottimale il syn-gas prodotto,
questa potrebbe rappresentare la soluzione tecnologica ottimale al problema dei
rifiuti, dal punto di vista ambientale, energetico, sociale ed economico''
Impianto di Burgau
IMPIANTO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
DI BURGAU
CON PIROLISI A BASSA TEMPERATURA
SISTEMA PYROPLEQ di TECHTRADE-
ICOM

L'impianto di pirolisi dei rifiuti di Burgau fu costruito negli


anni tra il 1983 e il 1984.
Dopo le prove di funzionamento ed un periodo di collaudo
funzionale della durata di un anno, l'impianto fu consegnato
al Distretto Regionale di Günzburg, con il corredo di tutte le
necessarie garanzie di processo, compresa una garanzia
sui costi di esercizio.
Da allora, in questo impianto vengono trattati termicamente
tutti gli scarti prodotti nell'intero Distretto Regionale, che si
compongono di rifiuti domestici, rifiuti industriali assimilabili
a quelli domestici, rifiuti ingombranti e grandi quantità di
fanghi di acque reflue.
Schema
Impianto
Benna
Alimentazione dei Rifiuti

• La miscela contenuta nel bunker di


deposito, prima di essere prelevata
dalla gru, viene ridotta in
dimensioni massime di 30 cm,
tramite due frantumatrici a cilindri.

• Il materiale frantumato, lungo degli


scivoli appositamente orientati,
viene fatto cadere in un secondo
bunker di deposito dei rifiuti fini, nel
quale vengono direttamente versati
i fanghi delle acque reflue. La
miscela di fanghi e rifiuti frantumati
contenuta in questo secondo
bunker viene mescolata con la
benna della gru a carroponte.
Ricezione
Ingombranti
Rifiuti speciali
RSU
Tamburo
Scarico
Pirolisi e Gassificazione
• I due forni rotativi vengono riscaldati indirettamente con
i gas provenienti dalla combustione dei gas di pirolisi ad
una temperatura di circa 1.200°C.

• Questi forni vengono fatti funzionare in leggera


depressione, a circa 100 Pascal (10 mm C.A), in modo
che non possa verificarsi la fuoriuscita dei gas di pirolisi
nell'atmosfera.

• La parete esterna dei forni rotativi si riscalda a circa


550°C, in modo che sia raggiunta una temperatura di
pirolisi di circa 450÷470°C; i gas esausti lasciano la
camicia esterna di riscaldamento a 600/650°C.

• Le sostanze nocive gassose che si liberano durante il


trattamento termico, come l'acido cloridrico, l'acido
fluoridrico e i composti contenenti zolfo, per circa la
metà del loro quantitativo reagiscono già all'interno del
forno in presenza della calce viva aggiunta ai rifiuti
alimentati, in modo che possa essere ridotta al minimo
la spesa necessaria per la depurazione dei gas
combusti derivanti dal processo di combustione dei gas
di pirolisi.
Dati Caratteristici del Bacino di Smaltimento e dei
Rifiuti Smaltiti

Bacino di smaltimento Distretto Regionale di


Günzburg
• Estensione 762 km2
• Numero di abitanti 120.000
• Quantità di rifiuti smaltiti 35.000 Ton/a

• Tipo di rifiuti smaltiti:


rifiuti domestici
rifiuti industriali
rifiuti ingombranti
fanghi di depurazione al 30% di secco

• Potere calorifico dei rifiuti:


medio: 8.500 kJ/kg
massimo: 10.000 kJ/kg
minimo: 5.000 kJ/kg

• Composizione media dei rifiuti:


25% umidità
30% incombustibile
45% organico
Dati caratteristici dei
gas esausti
Bocca del forno di
combustione
Combustione dei Gas di
Pirolisi
• I gas di pirolisi preventivamente depolverati
provenienti dai due forni rotativi vengono
convogliati alla comune camera di combustione e
vengono bruciati in presenza di un eccesso di
ossigeno pari a circa il 5÷8% e una temperatura di
circa 1.250°C.

• Grazie all'omogeneità del gas "combustibile"


ottenuta nei forni rotativi tramite il trattamento di
pirolisi e grazie alla temperatura della camera di
combustione superiore a 1.200°C (estremamente
elevata in confronto ai convenzionali impianti di
arrostimento dei metalli), sono presenti
nell'impianto delle condizioni di combustione
ottimali, che danno luogo a dei valori
particolarmente bassi nei quantitativi di
monossido di carbonio, diossina, furani e
composti di idrocarburi prodotti, per i quali non è
necessaria l'adozione di misure secondarie per la
L’IMPIANTO DI
HAMM-UENTROP
Hamm-Uentrop
Impianto di Pirolisi di HAMM UENTROP in esercizio dall’anno
2000

• Ottimizzazione della produzione energetica: la centrale


di Hamm-Uentrop

• Si è già riferito in precedenza che scopo originale del progetto


dell’impianto di Burgau non consisteva nel privilegiare la produzione di
energia, bensì di soddisfare l’esigenza di smaltimento dei rifiuti urbani e
speciali dell’intero Distretto.

• L’elevata efficienza di conversione che la tecnologia presentava, sia


nell’impianto che in installazione pilota finalizzata all’ottimizzazione
energetica, hanno in seguito consentito l’applicazione del processo in
una Centrale termoelettrica. Si tratta delle Centrale di Hamm-Uentrop
(D),adibita alla produzione di 150 MW da combustibile convenzionale
(carbone).

• Dall’anno 2000 il 10% di tale richiesta energetica è fornita dalla pirolisi


di 100.000 t/anno di rifiuti selezionati ad alto potere calorifico (18.100
kJ/kg) provenienti da raccolta differenziata del circuito domestico e da
industrie e aziende commerciali, residui dalla demolizione
automobili (autofluff).

• L’impianto di termodistruzione è concettualmente simile a quello di


Burgau, costituito da 2 forni pirolizzatori a tamburo rotante, capaci di
trattare 13.300 kg/h di rifiuti triturati ad elevato contenuto energetico, e
di produrre 7.200 Nm3/h di pirogas, inviato in caldaia per generare
vapore.

• Anche il residuo carbonioso (pirocoke) viene bruciato ed il flusso


termico netto (pirogas + pirocoke) recuperato per produzione di energia
elettrica ammonta a circa 260 GJ/h, totalmente risparmiato da
combustibile convenzionale.

.
• Trattamento di 100'000 ton/anno R.S.I. (Rifiuti Plastici Industriali).
Hamm-
Uentrop(Germania)
Hamm-
Uentrop(Germania)
L’IMPIANTO DI TERNI (ITALIA)
Terni alimentazione dell’impianto
Terni – Pirolizzatore e trasmissione gas
alla turbina
Terni – Emissione fumi
Terni – Emissioni vecchio impianto ASM
Terni – Comparazione emissioni Pirolisi
Printer/T.Val. ASM

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