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FACOLTA DI INGEGNERIA
INDICE
1. INTRODUZIONE.................................................................................................................5
2. GASSIFICAZIONE ..............................................................................................................7
2.1.Gassificazione di biomasse agro-alimentari .....................................................................7
2.2.Processo di gassificazione ...............................................................................................8
2.2.1.Essicazione ...............................................................................................................8
2.2.2.Gassificatore di biomassa..........................................................................................9
2.2.3.Sezione di pulizia del syngas .................................................................................. 10
2.2.4.Caratteristiche energetiche del syngas ..................................................................... 11
2.3.Tipologie di gassificatori ............................................................................................... 12
2.3.1.Gassificatori a letto fisso ......................................................................................... 13
2.3.2.Gassificatori a letto fluido ....................................................................................... 16
3.TECNOLOGIE DI UTLIZZO DEL SYNGAS ..................................................................... 17
3.1.Combustione di syngas allinerno di una MGT .............................................................. 17
4.MOTORI ALTERNATIVI ................................................................................................... 21
4.1.Mercato dei motori a combustione interna ..................................................................... 22
5.MICROTURBINE A GAS ................................................................................................... 23
5.1.Comportamento di una MGT alimentata a syngas .......................................................... 23
5.2.Ciclo termodinamico ..................................................................................................... 24
5.3.Componenti della microturbina...................................................................................... 25
5.4.mercato delle microturbine a gas ................................................................................... 31
6.COGENERAZIONE ............................................................................................................ 37
7.CONVERSIONE ENERGETICA DELLE BIOMASSE ....................................................... 39
7.1.Aspetti critici ................................................................................................................. 39
7.2.Aspetti ambientali ......................................................................................................... 39
8.CAMPI DAPPLICAZIONE DELLE MGT ......................................................................... 41
9.ANALISI DI FATTIBLIT CON RETSCREEN ................................................................. 43
10.BILANCIO ENERGETICO DI UN IMPIANTO REALE ................................................... 45
11.CONCLUSIONE ............................................................................................................... 47
12.BIBLIOGRAFIA ............................................................................................................... 49
1. INTRODUZIONE
Anche dal punto di vista ambientale lutilizzo delle biomasse come combustibili rinnovabili, in
sostituzione a quelli fossili, non contribuisce alleffetto serra, dal momento che il CO2 prodotto
durante i processi di gassificazione inferiore a quello assorbito dal normale processo di
fotosintesi delle piante.
Inoltre la possibilit di sfruttare anche gli incentivi statali, oltre la vendita dellenergia prodotta
(di cui 10-20% destinati allautoconsumo), rendono ancora pi appetibile queste tecnologie dal
punto di vista economico.
2. GASSIFICAZIONE
2.1.Gassificazione di biomasse agro-alimentari
un gas (gas derivato o syngas), frazione pi cospicua della reazione, avente potere
calorifico mediobasso (415 MJ/Nm3, a seconda dellagente gassificante utilizzato:
aria, ossigeno oppure vapore).
un residuo solido (char) costituito dalla frazione inerte del materiale trattato, pi
eventuali parti organiche non convertite. Il processo di gassificazione richiede calore,
fornito completamente o parzialmente dal processo di gassificazione stesso [1].
Il combustibile gassoso ottenuto dal processo di gassificazione dei rifiuti prende il nome di
Syngas (Gas di Sintesi) ed composto principalmente da monossido di carbonio (CO),
idrogeno (H2 ), metano (CH4 ), anidride carbonica (CO2 ) e azoto (N2 ), e vari composti
contaminanti quali ceneri (char), polveri (ash) e idrocarburi comunemente indicati come
catrami( tar ).
Il syngas prodotto, in particolare, a seguito della trasformazione termica del combustibile di
partenza, che si sviluppa attraverso tre fasi principali:
essiccamento;
pirolisi;
gassificazione.
gassificazione finale.
2.2.Processo di gassificazione
2.2.1.Essicazione
Per poter ottenere condizioni di combustione ottimali, la materia prima, costituito da residui di
coltivazioni agricole, forestali,
residui di
lavorazione delle industrie agrarie e agro alimentari, frazione organica dei rifiuti urbani, deve
essere opportunamente essiccata. Lumidit allinterno del gassificatore deve essere inferiore al
20 %. Questo trattamento viene effettuato allinterno di un essiccatore posto a monte del
reattore di gassificazione. Per ottenere lessiccazione della biomassa viene utilizzato parte del
calore dei fumi prodotti dal motore endotermico (o dalla microturbina) alimentato dal Syngas.
2.2.2.Gassificatore di biomassa
Il gassificatore un sistema complesso in cui intervengono differenti processi che portano alla
trasformazione della biomassa in gas combustibile.
Allinterno del modulo di gassificazione si assiste a:
Figura 2.2 Rappresentazione dei processi che avvengono nel reattore [3]
La biomassa e laria comburente (o altro reagente) entrano nel reattore dalla parte alta
(downdraft), dove la prima riceve calore scaldandosi e completando la sua essicazione.
Appena sotto si identifica una zona di pirolisi dove la temperatura soggetta ad un gradiente
crescente compreso tra i 200C e gli oltre 1000C della zona di combustione/ossidazione e dove
i componenti volatili della biomassa, la cellulosa e la emicellulosa evaporano generando il
cosiddetto gas di pirolisi; i rimanenti componenti non volatili della biomassa, in genere
identificabili con la lignina, rimangono in fase solida formando carbone.
I gas di pirolisi sono molto ricchi di idrocarburi, comunemente indicati come catrami (TAR).
Questo gas proseguendo il suo movimento verso il basso attraversa la zona di parziale
combustione ad alta temperatura dove subisce un cracking termico: la maggior parte dei catrami
viene distrutta e nella parte sottostante tale zona si trovano solo molecole elementari contenenti
i componenti fondamentali degli idrocarburi e cio CO, CO2 , H2 , CH4 .
Queste reazioni sono quasi tutte endotermiche ed avvengono a temperature superiori a 600 C.
Il gas che fuoriesce dalla zona di combustione/ossidazione e che si trova ancora a temperature
superiori a 1000C cede calore alle reazioni di gassificazione raffreddandosi attraversando la
zona di riduzione fino ad uscire dalla grata sottostante ad una temperatura di 600/700 C.
Effetto corona: gli elettroni in moto verso lelettrodo positivo vengono "catturati" da molecole particolarmente
elettronegative, come SO2 e O2, con conseguente formazioni di ioni negativi che vengono adsorbiti dalle particelle di
particolato presenti nei fumi.
10
incluse le gocce di catrame e di acqua. Il gas cos pulito e raffreddato idoneo alla sua
utilizzazione in motori endotermici per la produzione di energia elettrica o meccanica.
Le sezioni del gassificatore sono dotate di soffianti che permettono laspirazione del Syngas:
infatti, tutto il gassificatore risulta lavorare in depressione e le soffianti permettono di vincere le
perdite di carico del reattore, del ciclone, dello scrubber e dei filtri elettrostatici [3].
Il gas ottenuto ha caratteristiche che dipendono dal tipo di agente ossidante utilizzato e dal
materiale di origine (carbone, residui, biomassa):
Gassificazione in aria: se il combustibile viene bruciato con una quantit limitata di aria
(sottostechiometrica), si produce un gas a basso potere calorifico detto gas di gasogeno
contenente principalmente H 2 e CO ma diluito con una gran quantit di azoto inerte e per
questo dotato di un basso contenuto energetico (1000-1500 Kcal/Nm3). Un gas di questo tipo
utilizzabile per caldaie e motori, ma, per il basso potere energetico, non pu essere trasportato in
condotte a lunghe distanze o in turbine a gas.
Gassificazione con vapore: generalmente indicata in breve come Reforming, produce un gas
ricco di H 2 ed un processo fortemente endotermico. In questo caso il gas prodotto non
diluito con lazoto contenuto nellaria per cui il potere calorifico risulta essere maggiore (circa
3500 Kcal/Nm3) [4].
11
ARIA
OSSIGENO
VAPORE
CO
12-15
30-37
32-41
CO2
14-17
25-29
17-19
H2
9-10
30-34
24-26
CH4
2-4
4-6
12.4
N2
56-59
2-5
2.5
3.8-4.6
10
12-13
Oltre a questi composti, il syngas contiene altri contaminanti; la loro concentrazione deve essere
ridotta in quanto potrebbero danneggiare o influenzare i successivi processi di trattamento, e per
ridurre le emissioni in atmosfera. I principali sono:
Alcali e polveri
2.3.Tipologie di gassificatori
I gassificatori possono essere classificati fondamentalmente in:
1. Gassificatori a letto fisso
2. Gassificatori a letto fluido
12
- updraft
- downdraft
- cross current (crossdraft)
- open core
13
Downdraft o a tiraggio inferiore (detti anche a equicorrente) in cui sia lossidante che il
combustibile scendono verso la parte bassa del gassificatore attraverso un letto di solidi a pacco,
supportati da una strizione Venturi del reattore detta gola, dove avviene la maggior parte delle
reazioni di gassificazione. I tempi di residenza tipici di questo reattore sono nellordine delle ore,
mentre le velocit di riscaldamento nellordine di alcuni C/ s.
I prodotti della gassificazione vengono miscelati in questa zona tipicamente turbolenta e ad alta
temperatura, favorendo in questo modo il cracking del tar, processo che completato insieme
alle reazioni di gassificazione. Questo tipo di reattore consente alte conversioni dei prodotti di
pirolisi e quindi un basso contenuto di tar nel gas combustibile di sintesi.
14
Il funzionamento dei gassificatori a letto fisso crossdraft simile a quello degli updraft ma il
combustibile si muove verso il basso mentre lossidante immesso trasversalmente.
Open core: variante del downdraft senza gola per biomasse con alto contenuto di cenere che
viene continuamente rimosso dalla grata.
15
Si suddividono in :
letto bollente
letto circolante
letto pressurizzato
Nel gassificatore a letto bollente sono presenti due fasi: una fluida nella parte inferiore ed una
gassosa nella parte superiore del gassificatore.
In quello a letto circolante la miscela bifase gas/solido non stratificata in due fasi di densit
nettamente diversa, ma si ha un progressivo incremento della fase gassosa salendo verso lalto;
il gas che esce dal reattore dovr quindi essere separato dalle particelle solide trasportate dal
flusso, le quali saranno poi reinserite nel reattore.
16
Le propriet del gas di sintesi differiscono dalle propriet del gas naturale e diversi studi
sperimentali sono stati fatti, tra cui quello su una microturbina commerciale da 100 kWe [6] per
stabilire il comportamento della microturbina alimentata con questo gas. I risultati sperimentali
sono stati ottenuti passando gradualmente dall'alimentazione a gas naturale a quello a syngas
nella microturbina, dotata di un combustore leggermente modificato in grado di gestire un forte
aumento della portata di carburante. Profili di temperatura, pressione, le emissioni e velocit di
fiamma sono state attentamente monitorate per rilevare eventuali problemi di operativit della
microturbina causato dalla forte differenza nelle caratteristiche del carburante. Nessun problema
per quanto riguarda auto accensione, instabilit dinamica o statica, sono stati osservati in tutto il
test. In particolare i profili di temperatura sono rimasti ben confinati all'interno dei limiti di
funzionamento normale delle MGT, nessun problema relativo ai limiti di temperatura del
materiale prevista per il passaggio da gas naturale a syngas.
Gas naturale e syngas hanno diverse caratteristiche di combustione, la figura 3.1 mostra ad
esempio landamento della temperatura in camera di combustione in prossimit dellugello di
iniezione. Nel caso del syngas la combustione inizia gi allinterno dellugello a causa della
17
La combustione del syngas ha prodotto, inoltre, emissioni notevolmente basse di NOx e CO. Le
basse emissioni di CO
combustione, in cui non stata osservata una combustione incompleta. Mentre le basse
emissioni di NOx dimostrano l'effetto positivo del contenuto di vapore alla temperatura di
fiamma. Di conseguenza, le emissioni totali di ossidi di azoto durante la combustione del syngas
risultato molto basso (<5 ppm, parti per milione) [6].
Negli impianti di piccola taglia, la conversione energetica del syngas avviene mediante
lutilizzo di gruppi elettrogeni, quali motori endotermici o microturbine a gas, integrati
direttamente con i moduli di gassificazione. In questo modo, si riesce ad incrementare il
rendimento del sistema grazie allutilizzo dei gas di scarico proveniente dai motori o dalle
microturbine per lessiccazione della biomassa.
18
La biomassa, in tal caso, di origine vegetale o animale, viene stoccata a monte dellimpianto e
appositi sistemi di movimentazione provvedono ad introdurla allinterno del componente
principale dellimpianto: il pirolizzatore (gassificatore), allinterno del quale la biomassa
subisce un processo termochimico di pirolisi capace di liberare gas potenzialmente pregiato per
una combustione.
La rimanente massa solida viene bruciata per recuperarne calore utile al riscaldamento del
pirolizzatore ed infine evacuata come sottoprodotto di scarto o cenere (char) che dovr essere
opportunamente smaltita come rifiuto industriale. Il syngas viene recuperato per mezzo di un
opportuno organo separatore di ceneri ed inviato ad una serie di componenti (Cyclone, Scrubber)
che provvedono a filtrare, pulire ed affinare il gas da pirolisi eliminando da esso le particelle
solide in sospensione e lumidit. In questa fase viene quindi preparato il gas per renderlo il pi
possibile idoneo alla successiva combustione. Il processo di pirolisi avviene tipicamente a
temperatura ambiente e lultima fase che precede lingresso nelle MTG la compressione del
syngas pronto alluso fino alla pressione di iniezione della camera di combustione della MTG,
19
una pressione tendenzialmente oscillante attorno ai 4 bar in funzione del tipo di micro turbogas
installato nellimpianto.
Con lintroduzione in camera di combustione il syngas brucia con laria in arrivo dal
turbocompressore della MTG liberando la sua energia chimica e trascinando la turbina di
potenza. Su questultima calettato un alternatore per la produzione dellenergia.
Ottenuto leffetto utile di trascinamento dellalternatore i gas esausti uscenti dal singolo stadio
di espansione della MTG non vengono direttamente portati a camino ma riutilizzati per
incrementare le prestazioni del gruppo.
Essi infatti possiedono ancora un interessante contenuto entalpico che viene sfruttato in uno
scambiatore rigenerativo per preriscaldare laria uscente dal turbocompressore prima
dellingresso nel bruciatore della MTG.
Questo porta ad un incremento delle prestazioni del gruppo di potenza, altrimenti scarse a causa
della piccola taglia. A valle del preriscaldamento dellaria segue, come ultimo recupero termico
realizzabile, la cessione del calore residuo dei fumi al pirolizzatore descritto inizialmente per
fare in modo di mantenere la temperatura di questo componente sufficientemente elevata
affinch possa avere luogo il processo di pirolisi allinterno. Infine, i fumi ormai esausti,
vengono convogliati a camino ed evacuati in atmosfera [7].
Il syngas ha un potere calorifico inferiore medio di 1.200 Kcal/kg, e ne vengono prodotti 2,5
Nm3 per ogni Kg di biomassa (3.000 Kcal/kg totali). Considerando biomassa secca, ad esempio,
con umidit inferiore15% (3.750 Kcal/kg), i gassificatori Ankur Scientific [Bettella Caema]
hanno unefficienza di gassificazione dell 80%. Vale a dire, l80% del potere calorifico della
biomassa viene convertito in syngas.
Lutilizzo pi conveniente del syngas negli impianti di piccola taglia come quelli in esame, che
realizzano bassi rapporti di compressione (circa 4-6), quello con la configurazione
cogenerativa. Infatti il rendimento globale nel caso di sistemi che operano in cogenerazione
(con recupero dei gas di scarico e produzione di acqua calda) pu raggiungere valori dell 8085%.
20
4.MOTORI ALTERNATIVI
Il generatore utilizzato per la produzione di energia elettrica e termica solitamente un motore
alternativo. I motori utilizzati per queste applicazioni devono essere opportunamente modificati.
I motori a combustione interna a ciclo Otto rappresentano la tecnologia tipicamente adottata
nella maggior parte degli impianti realizzati finora. Si tratta prevalentemente di motori concepiti
per la combustione di gas naturale e come tali possono generalmente essere adattati per bruciare
syngas, attraverso modifiche della carburazione e del sistema di ignizione [8].
In alcuni casi invece vengono utilizzati motori a ciclo Diesel modificati e utilizzati come BiFuel, ovvero con doppia alimentazione, avviati utilizzando come combustibile normale gasolio,
mentre a regime sono alimentati con syngas [5].
I motori alternativi hanno i vantaggi del basso costo del capitale, piccola dimensione, facile
messa in servizio, affidabilit, buon carico a seconda delle caratteristiche e un buon recupero del
calore. Inoltre i motori alternativi richiedono requisiti molto pi bassi per la pulizia dei gas
rispetto alle microturbine.
Motori alternativi disponibili sul mercato coprono la gamma di produzione di energia elettrica
da 0,5 kW fino a diversi Megawatt. I principali produttori sono: Dresser Waukesha, General
Elettric Jenbacher, Caterpillar, Cummins, Warstsila, Guascor, Tessari Energia, e DEUTZ [9].
21
Tabella 4.1 Alcuni motori di potenza < 1MW funzionanti con gas a basso potere calorifico [8]
Produttore
Modello
Config.
Giri/
min.
MDEDenzentrale
Energiesysteme
GmBH
GE Jenbacher
Deutz Energy
J208 Gs
8L
J312 Gs
12 V
J316 Gs
16 V
J320 Gs
20 V
TBG 616 V8 K
TBG 616 V12 K
TBG 616 V16 K
GE8281SRG
8V
8V
8V
8V
GE8291SRG
G3508 LE
G3512 LE
G3516 LE
G3516 LE
E2876 E302
E2876 LE302
E2876 LE312
GG
12 V
8V
12 V
16 V
16 V
6L
6L
6L
QSK19G
6L
VGF18GLD
6L
VGF24GLD
8L
VGF36GLD
12 L
VGF48GLD
16 L
VHP2895GL
6L
VHP579
12 L
VHP7042
12 L
IVECO Motors
Caterpillar
MAN Engines
Cummins
Dresser
Waukesha
22
1500
1800
1500
1800
1500
1800
1500
1800
1800
1800
1800
1500
1800
1500
1500
1500
1500
1500
1500
1800
1500
1800
1500
1800
1500
1800
1500
1800
1500
1800
900
1200
900
1200
900
1200
Potenza
elettrica
(kWe)
Rendimen.
elettrico
(%)
Potenza
termica (kWt)
Rendimen.
termico
(%)
100-400
39
249-329
335
526-625
540-633
835
848
1064
1060
336
505
676
200
220
325
460
770
1030
1100
116
181
342
30-75
25-150
315
334
230
280
310
375
475
560
625
750
322
430
645
1025
4553
1050
38,6-39,1
36,2
39,7-40,4
36,7-38,1
39,9
36,9-38,2
40,8
36,9-39
35,6
36,6
36,5
295-400
391
566-702
682-811
934
1.020-1.081
1.104
1.258-1.367
46,3-47
42,3
43,5-44,7
46-47
44.6
46-47
42,4
46,3-47,6
31,6
31,6
31,8
36,7
32,4
35,7
37,1
764
1296
1378
1371
186
251
430
52,4
53,2
42,5
45,7
52,0
49,5
46,6
5.MICROTURBINE A GAS
La microturbina a gas (MTG) un particolare tipo di turbina caratterizzata da taglie di potenza
elettrica tipicamente nellintervallo che va dai 30 ai 200 kWe e rendimenti elettrici dellordine
di 25-30%.
Sostanzialmente esse utilizzano macchine radiali di piccole dimensioni e non assiali, capaci di
funzionare a un numero di giri elevatissimo (70.000-120.000 giri al minuto), il ciclo
rigenerativo e non semplice, e con rapporti di compressione molto pi bassi (circa 4).
Per evitare luso di riduttori le MTG sono libere di ruotare alla velocit pi conveniente in base
alla condizione di carico elettrico da sviluppare. Grazie alladozione del sistema di conversione
della frequenza, il turbogeneratore pu funzionare a qualsiasi numero di giri correggendo a valle
della produzione la frequenza per portarla ai valori richiesti per il parallelo con la rete elettrica
[7].
23
5.2.Ciclo termodinamico
Le Microturbine operano secondo il ciclo termodinamico conosciuto come ciclo Brayton-Joule,
cos come le pi grandi turbine a gas.
Il ciclo termodinamico di una micro turbina a gas per caratterizzato da parametri caratteristici
piuttosto bassi se confrontati con quelli dimpianti di grossa taglia.
Figura 5.2 Ciclo termodinamico di una MTG confrontato con quello di una turbina a
gas di grossa taglia (linea tratteggiata) [11].
24
Il compressore monostadio radiale comprime laria fino alla massima pressione (con rapporti di
compressione tipicamente variabili da 4 a 6).
Allo scarico del compressore, laria, che ha innalzato la sua temperatura durante la fase di
compressione, pu venire inviata al combustore direttamente oppure indirettamente, dopo aver
attraversato uno scambiatore che preriscalda laria utilizzando il calore dei gas di scarico della
turbina. In termini di prestazioni le turbine a gas presenti attualmente sul mercato nel segmento
di taglia 30-200 kWe presentano rendimenti variabili dal 15% al 20% in ciclo semplice e dal
20% al 30% in ciclo rigenerativo.
25
TURBINA E COMPRESSORE
26
Le microturbine a gas esistenti, con rendimenti globali del 30%, operano con una temperatura
dingresso in turbina di circa 950C, utilizzando una turbina radiale non raffreddata.
27
Figura 5.5 Rendimento globale della MTG in funzione della TIT [ 11].
SCAMBIATORE DI CALORE
Non potendo, infatti, le micro turbine operare a temperature dingresso in turbina elevate per
lassenza di sistemi di raffreddamento, risulta evidente il ruolo svolto dallo scambiatore di
calore per il raggiungimento di valori adeguati del rendimento .
28
CAMERA DI COMBUSTIONE
Il progetto di una camera di combustione per una turbina a gas un processo complesso che
coinvolge le problematiche riguardanti la fluidodinamica, la combustione e la meccanica.
Pertanto, nello sviluppo delle Microturbine a gas un componente fondamentale sicuramente il
combustore. Negli ultimi dieci anni lo sviluppo delle camere di combustione delle turbine a gas
stato finalizzato alla riduzione delle emissioni inquinanti, soprattutto di ossidi di azoto (NOx),
senza peraltro penalizzarne efficienza e affidabilit. A oggi la tecnologia disponibile consente di
contenere tali emissioni a valori inferiori alle 25 ppm (parti per milione).
Le microturbine progettate per essere alimentate con syngas non utilizzano solitamente
combustori concepiti per il gas naturale, ma combustori speciali [12] quali RQL (Rich-Burn,
Quick-Mix, Lean Burn), caratterizzate da una zona primaria con una miscela ricca (Rich-Burn),
una zona diniezione di aria che si miscela ai gas provenienti dalla zona primaria (Quick-Mix
zone), e una zona costituita da miscela povera (Lean-Burn).
29
a)
b)
Figura 5.8 Syngas & Natural Gas fuel nozzle (a), syngas capable combustor and fuel nozzle (b)
[13].
Il turbocompressore ruota con velocit molto elevate (dellordine di 100 000 giri al minuto), il
che comporta elevati valori della frequenza della corrente generata; inoltre il sistema
progettato per funzionare con velocit di rotazione variabile al variare del carico, producendo
corrente alternata a frequenza variabile: per questo motivo a valle dellalternatore previsto un
sistema elettronico di condizionamento, per convertire la corrente alternata alla frequenza
nominale di rete pari a 50 Hz. Con tale modalit operativa a giri variabili, oltre a dotare la
microturbina di elevata flessibilit di funzionamento, si attenua il decadimento di prestazioni in
termini di rendimento che si avrebbe a carico ridotto se la velocit fosse costante: pertanto le
MTG sono anche utilizzabili in applicazioni nelle quali richiesta una frequente modulazione
del carico.
Le caratteristiche principali delle microturbine rispetto a quelli di grossa taglia sono quindi:
-
Bassi rapporti di compressione (4-6 se confrontati con quelli di grossa taglia 15-20 );
Le microturbine offrono diversi vantaggi potenziali rispetto ai motori, tra cui dimensioni
compatte e leggerezza, maggiore efficienza, minori emissioni, e bassi costi delle operazioni di
manutenzione.
30
Dallaltro lato, la loro tolleranza per catrami e particolato pi bassa e perci richiedono una
pulizia pi spinta del gas. Produttori di microturbine disponibili nel mercato comprendono la
Capstone, Turbec, Bowman Power Systems, Ingersoll Rand, Elliot Energy Systems, e UTC
Power [9].
Turbec
31
32
Bowman Power
Capstone
La Capstone la maggior produttrice e leader nel mercato delle microturbine a gas; detiene pi
dell80% del mercato. Capstone focalizza la propria attivit industriale esclusivamente sulla
produzione di microturbine.
33
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
La Capstone vanta della maggior flessibilit delle sue macchine:
Rendimenti complessivi fino ad oltre l 80% (di cui rendimento elettrico 29%)
Emissioni in atmosfera molto contenute (< 5 ppm NOx, < 15 ppm CO riferiti al 15% di
O2).
La capstone offre nel mercato sei taglie modulari per la produzione di energia elettrica, oltre alle
serie Renewable (CR), microturbine progettate per funzionare con syngas anche ad elevato
contenuto di impurit.
34
Modello
KW elettrici
kW termici
C30
30
60
In/out 50/70 C
C65
65
112
In/out 50/70 C
C200
200
280
In/out 50/70 C
C600
600
850
In/out 50/70 C
C800
800
1140
In/out 50/70 C
C1000
1000
1430
In/out 50/70 C
Ingersoll Rand produce due sistemi da 70 e 250 kW. La MTG della Ingersoll Rand Power Work
presenta la particolarit di una configurazione bi-albero, con compressore e turbina montate su
di un albero ed una turbina di potenza che guida il riduttore meccanico collegato ad un
alternatore sul secondo albero [11].
35
Elliot Energy Systems, societ di Elliot Turbomachinery Co., Ebara Group, uno dei pi grandi
soggetti del mercato statunitense delle microturbine. stata la prima compagnia a dedicarsi alla
commercializzazione delle microturbine per applicazioni nel terziario. Vanta una produzione
annuale superiore alle duemila unit. anche il fornitore delle microturbine per le unit
commercializzate dalla Bowman. La Elliot offre, di rilievo, la serie TA 100R capace di fornire
100 kW elettrici e 172 kW di potenza termica.
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6.COGENERAZIONE
I gruppi elettrogeni abbinati al gassificatore sono spesso motori a ciclo otto oppure microturbine
che producono energia elettrica e termica.
ENERGIA ELETTRICA
I rendimenti elettrici vanno dal 30 al 40% a seconda della tipologia di motore o microturbina
utilizzata. I motori di piccola taglia normalmente utilizzati sono Cummins, GE Jenbacher,
Caterpillar, ecc. Mentre per le microturbine i pi popolari sono Capstone, Turbec, Elliot Energy
Systems, ecc.
ENERGIA TERMICA
Parte dellenergia termica prodotta viene sfruttata per lessiccazione della biomassa.
Un utente ulteriore pu essere qualsiasi rete di teleriscaldamento che trasporti acqua calda a 8095 C. Lacqua calda si origina utilizzando sia lo scambio termico per raffreddare i motori (550600 C) sia lo scambio termico con i fumi di scarico.
Utilizzando i gas di scarico per lessiccazione, rimane a disposizione tutta lenergia termica del
circuito di raffreddamento. Il calore a disposizione per tutte le ore di funzionamento del
motore. Se non utilizzato, viene dissipato da radiatori di servizio.
Pi problematica potrebbe essere lutilizzo del calore nei periodi estivi. Anche in questo caso la
tecnologia disponile permette di ovviare a questo problema. Infatti, alcune MTG (microturbine
a gas) sono dotate di un sistema in grado di by-passare leventuale presenza di un rigeneratore
dellaria in ingresso alla camera di combustione. In questo modo, in assenza di richiesta termica
il calore di scarico utilizzabile per preriscaldare laria in uscita dal compressore (e per
lessicamento) con lobbiettivo di incrementare il rendimento elettrico della macchina, mentre
nel caso di elevata richiesta termica dallutente tutto il flusso di gas caldi pu essere impiegato
per soddisfare questa richiesta [7].
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limitazione della posa di linee elettriche interrate o tralicci, a parit di risultati [15].
7.1.Aspetti critici
APPROVVIGGIONAMENTO DELLE BIOMASSE
Lapprovvigionamento delle biomasse rappresenta sicuramente la problematica pi critica nella
gestione di questa tipologia di impianti. In effetti, in alcune realt lapprovvigionamento non
rientra allinterno di una programmazione di lungo periodo limitandosi a garantire il prodotto
per periodi di tempo inferiori anche ai 6 mesi. In questi casi le ragioni possono essere ricondotte
a diverse cause:
- partenza lenta: una microturbina impiega tipicamente parecchi minuti per partire;
- Impiego di elettronica di potenza costosa: a causa del regime di rotazione molto alto, l'uscita
elettrica dal relativo generatore dellordine di 1500 Hz e deve essere ridotta a 50 o 60 Hz,
tramite lutilizzo di un raddrizzatore e di un INVERTER. Questa elettronica di potenza riduce
lefficienza ed alquanto costosa;
- requisiti strettissimi sulla pulizia del syngas: la depurazione del syngas rappresenta laspetto
pi critico dellintero processo di gassificazione (soprattutto se il gas deve alimentare motori o
turbine): lutilizzo, infatti, di apparecchiature aggiuntive comporta necessariamente dei costi.
7.2.Aspetti ambientali
Nellutilizzo in motori endotermici, la combustione del syngas produce:
- H 2+ O = H 2 O (vapore acqueo)
- CO + O = CO 2 (anidride carbonica)
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Emissione microturbina
-NOx (valutati come NO2) < 11 mg/Nm3
-CO < 20 mg/Nm3
Anche le ceneri che vengono raccolte nel processo di gassificazione delle biomasse, possono
causare problemi di gestione ambientali legati alla normativa sul loro utilizzo o smaltimento.
Essi costituiscono un rifiuto e in quanto tali devono essere smaltite (generalmente in discarica)
rappresentando quindi un costo. Viceversa possono essere rivendute a terze dove trovano
utilizzo nei cementifici, come materiale per il ripristino ambientale o come ammendanti agricoli
o addirittura possono essere riutilizzati allinterno del gassificatore stesso[17].
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GENERAZIONE CONTINUA
Nelle industrie che utilizzano attrezzature elettroniche molto sensibili o macchinari che
funzionano soltanto con corrente continua. Queste, per evitare i rischi derivanti dalla rete
elettrica, preferiscono prodursi da soli lenergia per evitare gli alti costi dei guasti che ne
potrebbero derivare.
COGENERAZIONE
GENERAZIONE A DISTANZA
Nelle applicazioni molto difficili da raggiungere con la rete elettrica, come siti di montagna, ma
anche luoghi dove sono richieste operazioni di estrazione e produzione di gas e di petrolio e
determinati lavori minerari.
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GENERAZIONE DI SOSTEGNO
Negli ospedali, nei centri di elaborazione dati, negli aeroporti indispensabile che non si
verifichi mai uninterruzione, nemmeno di breve durata, dellalimentazione da parte della rete
pubblica.
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37 kg/h biomassa
non essiccata
Gassicatore Ankur
Scientific
33 kg/h
syngas
MGT C30
30 kW
eff.= 27%
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Per lanalisi virtuale si preso come impianto le cui caratteristiche sono descritte sopra. La vita
prevvista dellimpianto di 10 anni.
-
Come detto lanalisi si concentrata solo sulla produzione di energia elettrica e non tiene conto
dellenergia termica. Perci unanalisi approfondita dovr tenere conto dei costi aggiunti
derivanti dalle apparecchiature per la gestione dell energia termica. E ovviamente i ricavi
derivanti dalla cesione dellenergia stessa.
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11.CONCLUSIONE
La tecnologia attuale mette a disposizione delle soluzioni pi che accettabili per lo sfruttamento
delle biomasse. Non si pu neanche negare che vi anche un po di confusione dal punto di
vista tecnico: ad esempio, i combustori utilizzati attualmente per il syngas non sono molto
flessibili, dato che il loro comportamento dipende fortemente dal tipo di syngas impiegato
(syngas da rifiuti urbani, syngas da carbone, syngas da legno, ecc.).
Come visto il syngas ha composizione e potere calorifico molto variabili, in relazione alla
provenienza del combustibile (carbone, rifiuti, lignite, ecc.) e al metodo di processo. Tuttavia,
poco noto per quanto riguarda le loro propriet di combustione quali la velocit di fiamma e
tempo di accensione, perci lutilizzo delle varie tipologie di syngas in combustori
convenzionali di una turbina a gas rappresenta ancora una sfida per i progettisti [18].
Interessante dal punto di vista tecnico sarebbe avere un combustore unificato che possa essere
utilizzato indipendentemente dal tipo di syngas impiegato.
Il punto critico dello sfruttamento di queste risorse rappresentato anche dalla difficolt di
disporre sufficiente combustibile solido nellarco dellanno, a causa della stagionalit delle
raccolte. Una miglior soluzione potrebbe essere quello di praticare oltre alle colture tradizionali,
anche colture energetiche (specie erbacee quali girasole, colza, canna da zucchero, pioppo, ecc.),
oppure la creazione di consorzi agricoli che consentirebbe, oltre alla divisione dei costi, una
maggiore disponibilit di risorse. Tuttavia i passi mostrati oggi dalla tecnologia in questo campo
sono davvero promettenti in prospettiva futura.
Negli Stati Uniti ad esempio, dove si contano circa 1,7 milioni di aziende agricole, si stima che
utilizzando i residui non alimentari delle colture come carburante in una microturbina integrata
con un gassificatore efficiente, i potenziali vantaggi sociali che ne deriverebbero sono: la
riduzione del consumo di combustibili fossili di 441.000 miliardi BTU / anno (o la quantit di
carburante consumato da 6,1 milioni di auto), nonch la riduzione delle emissioni di CO2 di 31
milioni di tonnellate / anno (o la somma rilasciato ogni anno da 5,4 milioni di auto).
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12.BIBLIOGRAFIA
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imprese per lutilizzo di risorse energetiche rinnovabili, Tesi dottorato Facolt di agraria,
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Cesi Ricerca, Meccanismi di degrado delle parti calde di turbine a gas nel caso di
[3]
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gas combustion in a modified 100 kWe microturbine, Combust. Sci.and Tech. 180: p110v3
2008
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applicazioni a
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[9] Carolyn J. Roos, Ph.D .Using Biomass Gasification for Small- to Medium-Scale Industrial
and Agricultural Projects, Clean Heat and Power. Norwest Application Center. 2009
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[10] M.Vellini, Appunti per le lezioni di Sistemi Energetici Avanzati, Universit degli studi di
Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
http:// www.uniroma2.it/didattica/CT/deposito/dispensa_1.pdf
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innovative per impianti basati sulla micro-turbina a gas: analisi energetica e ambientale
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Tim Lieuwen et al., Burner development and operability issues associated with steady
flowing syngas fired combustors, Combust. Sci. and Tech., 180: 11671190, 2008
[13] Satish Gadde et al., Syngas capable combustion systems development for advanced gas
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[15] Domotecnica, Dossier Microcogenerazione, Progetto europeo RES & RUE Dissemination
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Pressure, Proceedings of the European Combustion Meeting, 2009
-Software RETScreen
-Technical documentation Microturbine Turbec T100
-http: // www.deutz.de
-http: // www.cummins.com
-http: // www.man-engines.com
-http: // www.capstone.com
-http: // www.cat.com
-http: // www.gejenbacher.com
-http: // www.bowmanpower.com
-http: // www.bioenergy-world.com
-http: // www.wartsila.com
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