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Scienza e Tecnologia per l’Ambiente

Industria → Attività umana diretta alla produzione di beni e di servizi (generico)


Ogni attività produttiva del settore secondario (specifico)

Sistema di processo il quale partendo da una materia prima (grezza), si produce un


prodotto (manufatto), a più alto valore aggiunto , pronto ad essere introdotto nella filiera di
distribuzione

Scopo → produrre il bene richiesto al meglio ed al maggior rapporto beneficio/costo


MINIMO IMPATTO AMBIENTALE

Impatto → (economico, occupazionale, sociale) Insieme dei metodi di analisi scientifica che
consentono di formulare una previsione attendibile degli effetti che possono essere prodotti su un
ambiente naturale da grandi opere pubbliche

Necessità di ricercare condizioni di compromesso per mitigare l’impatto (ottimizzazione),


prediligendo la sostenibilità ambientale

Sviluppo sostenibile → soddisfare i bisogni umani garantendo la conservazione della qualità


ambientale e delle risorse naturali essenziali → soddisfa le esigenze del presente senza
compromettere quelle delle generazioni future

ACQUA, ARIA, SUOLO maggiormente coinvolti per gli impatti derivanti da attività industriali

Non solo industria, ma anche attività antropica

Prevenzione dell’impatto ambientale

→ Ridurre al minimo la formazione di rifiuti


→ Ridurre al minimo l’utilizzo di materiale/composti non essenziali per la produzione finale
→Evitare di combinare flussi di rifiuti senza considerare l’impatto sulla tossicità o il costo del
trattamento ( separazione e riutilizzo)
→ Riciclare i rifiuti
→ Recuperare energia dai rifiuti
→ Trattare il rifiuto prima di immetterlo nell’ambiente
→ Smaltimento sicuro

Produzione della carta


- Materie prima → pasta di legno (cellulosa vergine) e carta riciclata
- Complesso sistema integrato

Linea di produzione
- Zona preparazione impasto fibroso
- Macchina continua
- Trattamenti a valle ( asciugatura, calandratura, taglio..)
- Trattamenti acque reflue e produzione di energia

Impatto ambientale
- uso risorse idriche, energia , additivi;
- scarico di acque reflue , materie di scarto e residui
- riutilizzo secondario invece dello scarico finale e smaltimento
- gestione ottimale materie prime, scarti di processo e prodotti

Opportunità di riduzione dei costi/impatti


- Ottimizzazione uso materie prime
- Riduzione consumo acqua fresca e produzione di acque di scarico migliorandone il riutilizzo
interno (ciclo chiuso)
- Riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti, promuovendone il riutilizzo già all’interno della
stessa cartiera (recupero energetico)
-Sviluppo di sistemi di controllo integrati

Paradigma ZDZE (No defect and zero effect)


Oggi→ utilizzo lineare delle risorse (“cradle to grave”)
Obiettivo: Trasformazione ottimale di materie prime in prodotti ad elevati standard di qualità,
perseguendo al tempo stesso il recupero/riutilizzo totale dei rifiuti prodotti o all’ interno dello stesso
processo, o un processo differente

Utilizzo circolare delle risorse (“cradle to cradle”)

es. centrale termoelettrica a carbone. I fumi contenenti Nox e Sox vengono trattati con ammoniaca,
producendo nitrato e solfato di ammonio, materia prima per fertilizzanti

es. birrificio

INPUT: malto, luppolo, lievito, acqua ed energia


energia→ carbone
8-10% nutrienti del grano e richiede circa 10L di acqua per L di birra

Obiettivo: valorizzare gli scarti del processo

OUTPUT: trebbie, che includono residui di orzo, riso e luppolo (proteine), lievito esausto (liev. Di
birra con fibre e proteine), acqua (in eccesso), energia (in eccesso), CO2

Aggregazione Industriale:

- Lievito esausto, mescolato con scarti delle segherie o con le trebbie, è utilizzato come base per la
coltivazione di funghi;

- Proteine vegetali vengono convertiti dai lombrichi in proteine animali e utilizzati come mangime
per polli;

- Scarti di funghi, lombrichi e polli usati per produrre bio-gas con digestore

- Fango dal digestore è usato per stimolare crescita di piante → mangime per pesci e pollame
(scarto)

- CO2 riversata in bacini di H2O alcalina per coltivazione alga spirulina

-H2O per piscicoltura o coltivazione di alghe o altro

Caratteristiche impatti

→ Aspetti Qualitativi: Natura e caratteristiche delle sostanze emesse


→ Aspetti Quantitativi: Entità quantitativa dei componenti emessi
→ Modalità di Emissione: Il modo con cui si manifesta l’emissione può condizionare fortemente
l’entità dell’impatto

Effetti più o meno intensi


diffusi

Criteri di accettabilità (perché impatto 0 non è realistico)

Contaminazione →Presenza di una sostanza dove non dovrebbe essere o in concentrazione


superiori al fondo (no trasporto)

Inquinamento → contaminazione che provoca o può provocare effetti biologici, nocivi , comunità
residenti (sì trasporto)

Gli inquinanti sono contaminanti, ma non è sempre vero il contrario

Inquinamento richiede una sorgente inquinante, che subisce un trasporto verso un’area bersaglio
→→es. Inquinamento Hg nel Golfo di Trieste, disastro ambientale di Seveso

Inquinamento Hg nel Golfo di Trieste


Hg→ inquinante derivante da estrazioni minerarie e da altri processi (vernici, cloro-soda, legno)

Cause:
- giacimenti minerari in Slovenia (cinabro, HgS e Hg nativo) → attività ha portato Hg a contatto
con le acque→ drenaggio da parte delle acque del mercurio dai suoli → fiume Isonzo→ golfo di
Trieste

- Sorgenti: giacimento minerario


Area di bersaglio: golfo di Trieste

- Altre attività antropiche:


→ impianto cloro-soda in cui si usavano celle a mercurio.

Disastro ambientale di Seveso

Obiettivo: produrre il 2.4,5-triclorofenolo → funghicida, intermedio per la produzione di


disinfettanti e di defoglianti

→ Uno dei peggiori disastri della storia ( 3 normative Seveso)

- disastro legato alla produzione (emissione) di 2,3,7,8-tetracloro dibeuzo-p-diossina (TCDD)

Processo in due stadi:

1) 1,2,4,5-tetraclorobenzene (TCB), idrolisi basica con soda. Solventi : xilene, etilenglico

2) idrolisi acida per avere il prodotto di interesse


Il reattore

Reattore tipo batch

Problematiche:

- Trasferimento di materia si verificano ad esempio quando un reagente è aggiunto troppo


velocemente, determinando possibili elevate concentrazioni locali del reagente stesso rischiando di
creare altri sottoprodotti, aumentando così i costi per separarli

- Trasferimento di calore impattando sia sull’efficienza che sulla sicurezza di processo → reazioni
fuggitive o runaway

Q = U x A x ∆T

Q= quantità di calore trasferita


U= coefficiente di trasferimento di calore
A= area dello scambio termico
∆T= differenza di temperatura tra i reagente e il mezzo di riscaldamento/raffreddamento

Laboratorio: pallone di 1L ha un’area disponibile per il trasferimento di calore pari a 5-10m^2

Industria: reattore batch da 10 m^3 ha un’area disponibile pari a 20m^2

Conseguenze possibili scale-up


→ Tempi più lunghi per il riscaldamento/raffreddamento di reattori industriali e rispose lente alle
variazioni di temperatura esterna (ritardo termico)

→ Problemi su rese e selettività su scala più ampia per alcune reazioni che in scala di laboratorio
sono lente → controllo esotermicità mediante aggiunta di solventi

Cosa fare per migliorare lo scambio termico:


→ Aumentare ∆T (vapore a p più alta o riscaldamento oli) → possibili problemi dio sicurezza a
seguito dell’attivazione di possibili reazioni indesiderate (runaway)

→ Aumentare A (aggiunta di serpentine di riscaldamento/raffreddamento all’interno del reattore


stesso) → possibili problemi di dead spots ( scarsa miscelazione)

Controllo delle reazioni esotermiche (runaway)

Per farlo è necessari che il calore scambiato sia superiore rispetto al calore generato dalla reazione,
tenendo conto del contributo cinetico della reazione

U x A x ∆T >> r x ∆H r x ∆H → velocità di reazione

Procedura operativa corretta

T=160° C ( vapore a 190°C e 12 bar)


caricamento (1h), reazione (6-8h), distillazione del solvente (3-4h), raffreddamento veloce (15min).
Dopo distillazione veniva fermata l’agitazione e la miscela portata a 50°C
Riscaldamento → vapore prodotto in centrale termoelettrica
Raffreddamento → circuito esterno raffreddato ad H2O o per aggiunta diretta nel reattore di H2O
fredda da un serbatoio di 3000L → polmone di sicurezza per raffreddare immediatamente il sistema

Procedura operativa nel giorno dell’incidente

Tutto lo xilene sottovuoto distillato , ma solo il 15% del glicole etilenico ( invece del 50%); fu
chiusa l’immissione di vapore, tolto il vuoto per introduzione di aria e dopo 15 minuti fu fermata
l’agitazione, senza raffreddare immediatamente la miscela di reazione.
Dopo 7 ore e mezza dalla fermata dell’agitazione è avvenuta la rottura del disco di sicurezza con
emissione all’area di parte del contenuto del reattore. La prima temperatura registrata alle ore 17.00,
dopo 4 ore e mezza della nube tossica, mostrava 200°C → per estrapolazione la massa di reazione
si è riscaldata fino a 400-500°C

Problematiche principali:

-raffreddamento
-agitazione, che porta al surriscaldamento del film superficiale

→ deviazione procedure descritte


→ carenza nei sistemi di sicurezza
→ scarsa conoscenza della presenza di reazioni runaway
→ scarso know-how del personale ( sicurezza del processo)

Disco di rottura installato per proteggere dall’eventuale sovrappressione dovuta all’utilizzo di azoto
per travasare la miscela di reazione in un altro serbatoio, non per reazioni esotermivhe

Fermata agitazione→ surriscaldamento miscela di reazione → reazioni fuggitive→ rottura disco di


sicurezza→ fuoriuscita di liquido di reazione

Nube tossica→ 6 tonnellate di prodotti chimici, 1 Kg di TCDD→ inquinamento di più di 18 km^2


della zona circostante

Effetti sull’uomo → cloracne, tumori , effetti teratogeni, alterazioni del sistema endocrino, aumento
di mortalità per malattie circolatorie, malattie croniche dei polmoni e diabete mellito

Riflessioni
Causa principale→ fermata agitazione
non si può condurre una reazione esotermica a 160°C sapendo che a 180°C può partire una reazione
parassita, che può portare all’esplosione del reattore

→ occorre raffreddare la massa con solvente freddo


→ sistema alternativo di agitazione
→ sistema di contenimento

Chimica ambientale→ studia l’origine , il trasporto, le reazioni, gli effetti e il destino di specie
chimiche in sistemi naturali→
→ atmosfera
→ idrosfera
→ pedosfera
→ litosfera
→ biosfera
Il carbone che contiene zolfo e pirite viene estratto dalla litosfera→ zolfo viene ossidato ad SO2 ed
emesso nell’atmosfera→ SO2 è un inquinante atmosferico che ha effetto su uomo e piante →
Ossidazione di SO2 in H2SO4 (piogge acide) che influisce su piante, pesci , materiali e acque →
H2SO4 e/o i suoi sali finiscono in acqua o nel suolo , attivando il “leaching” di Al dalle rocce e dal
suolo → COMPLESSO SISTEMA INTEGRATO

Cicli biogeochimici degli elementi essenziali ( C, O, N , S, P)


→ C presente nell’atmosfera come CO2
nella biosfera con la fotosintesi
nella geosfera come materia organica e inorganica
nell’idrosfera come CO2 disciolta e come sali

A seguito di processi di decadimento naturali, la CO2 viene rilasciata nell’atmosfera

6 CO2 + 6 H2O → C6H12O6 + 6 O2

C6H12O6 + 6 O2 → 6 CO2 + 6 H2O

Ciclo ossigeno: Atmosfera con C (CO2) a seguito dei processi di respirazione degli organismi
(biosfera) e combustione (antroposfera)
Idrogeno nell’idrosfera come acqua
Fotosintesi aggiunge ossigeno all’atmosfera
Componente biomassa nella biosfera, così come molte rocce (litosfera)

Ciclo azoto: Essenziale per vita delle molecole (acidi nucleici, proteine)
Antroposfera→ NH3, NOx (motori a combustione interna)
Biosfera (piante), pedosfera (suolo) → batteri convertono N2 a NH4+ e NO3-
(fissazione azoto)

Ciclo zolfo: Litosfera: emissione di vulcani di H2S e SO2


H2S→ degradazione di materiale organico per opera di microorganismi
(CH3)2S→ microorganismi marini
Atmosfera → ossidazione SO2 ad H2SO4 e NH4HSO (piogge acide)
Geosfera → composti solforati CaSO4, FeS e zolfo elementare

Ciclo fosforo: Importantissimo per la vita (DNA) e il trasporto di energia (ATP, ADP) nella
biosfera
Idrosfera→ fosfato importante per il nutrimento degli organismi acquatici, ma
deve essere controllato per evitare problemi
Geosfera→ minerale di idrossiapatiti Ca5OH(PO4)3

Capitale Naturale della Terra → capacità della Terra di fornire materiali, protezione e condizioni
favorevoli alla vita → risorse naturali e servizi ecosistemici

Aumento demografico e sviluppo economico-sociale→ impoverimento Capitale Naturale →


importanti interventi normativi integrati a pratiche di prevenzione dell’inquinamento e al riciclo dei
rifiuti→ Tecnologia “verde”

Green Chemistry → materie prime rinnovabili, riduce la produzione di rifiuti e ne prevede il riciclo
Prodotti biodegradabili (minimo impatto ambientale)
Chimica Tossicologica→ relazioni tra natura chimica delle sostanze tossiche e i loro effetti sugli
organismi viventi
aspetti chimici legati all’esposizione e allo smaltimento di tali sostanze

Eco-Tossicologia → correlazioni tra problematiche tossicologiche tra le diverse sfere ambientali

Xenobiotici → sostanze estranee dotate di attività biologica


possono avere affinità per i lipidi, subiscono bio-accumulo nel tessuto
adiposo degli organismi coinvolti

Esposizione a sostanze tossiche

→ Esposizione acuta: avviene su un breve periodo di tempo e richiede alti livelli di sostanze
tossiche per determinare un effetto

→ Esposizione cronica: avviene a livello più basso, ma su periodi più lunghi di tempo (fumo
sigaretta)

→ Esposizione locale: esposizione relativa a un punto preciso (acido su mano)

→ Esposizione sistemica: quando la sostanza tossica si diffonde nell’organismo (avvelenamento


da CO con formazione di COHb)

Grafico Dose-Risposta

Sottopongo il mio inquinante a una popolazione uniforme di soggetti di prova a livelli crescenti e
osservo la risposta di questi esseri → Calcolo mortalità

Sostanze tossiche liposolubili vengono convertite ( reazione di Fase I) in specie più polari e quindi
idrosolubili (più facilmente eliminabili dall’organismo)

Reazione di Fase II → enzimi per unire un agente coniugante endogeno a un agente tossico.
Prodotto coniugato è meno tossico e più idrosolubile

Meccanismi → Fase cinetica


→ Fase dinamica

Agente protossico → specie tossica → diventa bioattivo → risposta tossica aggressiva

Agente tossico → già bioattivo o convertito in componente più pericoloso


→ può essere eliminato da organismo con meccanismi biochimici

Svariati effetti

Fase Dinamica

Agente tossico o metabolita attivo + Recettore → Recettore alterato → Effetto biochimico →


Risposta fisiologica

Mutagenesi

Mutageni → specie chimiche che alterano il DNA → cambiamenti trasmessi alla progene
Carcirogenesi

Cancro → cellule subiscono una replicazione e una crescita incontrollate → alterazioni nel DNA
cellulare
Fonti naturali o sintetiche

Teratogenesi

Teratogeni→ sviluppo anomalo di alcuni organi del feto durante la gravidanza → nascita bambino
con problemi congeniti

Effetti → inibizione attività enzimatiche, problemi trasferimento energetico, impoverimento di


vitamine e di altri substrati e alterazione del funzionamento della membrana placentare

es. esposizione bambini al piombo

Effetti su sistema immunitario


→ Immunosoppressione, altera capacità di resistere agli effetti delle sostanze tossiche, di
combattere agenti patogeni e di impedire lo sviluppo di cellule cancerose (leucemia e linfoma)

→ Ipersensibilità, sovrastimolazione autodistruttiva

Danni al sistema endocrino → problematiche al sistema riproduttivo , come alterazioni delle


caratteristiche sessuali e livelli anormali di steroidi nel sangue

→ impatto antropogenico
→ cicli bio-chimici
→ contaminazione/ inquinamento di sistemi naturali
→ chimica tossicologica
→ sviluppo di sistemi sostenibili

Atmosfera

Funzioni:
→ Strato protettivo
→ Mantenere condizioni vitali
→ Controllo climatico
→ Permette attività biologica

Zone:

→ Troposfera →Composizione omogenea per mescolamento aria ( moti convettivi avvengono


bene)
--------- tropopausa
→ Stratosfera →T aumenta per presenza di O3, che assorbe radiazioni UV (T=-20°C)
→ Mesosfera → T diminuisce perché non ci sono specie assorbenti
→ Termosfera → Include gas assorbenti rarefatti, alta energia

Classificazione composizionale:

→ Omosfera (fino a 90km di altitudine) → moti convettivi importanti, consente un mescolamento


d’aria
→ Eterosfera:

1° strato: contiene prevalentemente N2, fotodissociazione di O2


2° strato: contiene prevalentemente ossigeno
3° strato: arricchito in elio
4° strato: in idrogeno

Vuoto Interplanetario

Attività umane che influenzano l’atmosfera

→ Attività industriali
→ Combustione combustibili fossili
→ Trasporti
→ Incendi foreste
→ Agricoltura

Effetti negativi

→ Piogge acide
→ Produzione inquinanti ossidanti
→ Aumento gas che assorbono radiazioni IR
→ Diminuzione strato O3

Circolazione aria e Temperatura

→ Nella troposfera, il mescolamento delle masse d’aria rende omogenea la composizione

Masse d’aria fredde sono sopra quelle calde (rimescolamento verticale), tranne che nel fenomeno
d’inversione termia in cui le masse d’aria calda ristagnano sopra quelle più fredde (inverno9

→ Stratosfera: inversione termica causata da assorbimento UV da parte di molecole come ozono

Atmosfera come Capitale Naturale → sede di numerosi meccanismi di scambio


→ attività vulcani
→ scambio O2-CO2 da parte delle piante
→ antroposfera
→ particolato
→ piogge acide
→ gas serra
→ vapore acqueo (attività oceani)

Riscaldamento climatico globale

Energia solare → Terra (radiazione visibile (400-800um))

Riflessa Assorbita Riemessa (radiazioni IR)*

* Assorbita anche da
-H2O(v) , CO2, CH4, O3 → riemessa su Terra e spazio
Effetto Serra:

Emissione da parte di attività antropiche elevate → aumento CO2→ aumento capacità


assorbimento IR → aumento temperatura → estremizzazioni eventi climatici, alluvioni/siccità,
innalzamento livello mari/oceani

Ozono → si forma quando la radiazione UV proveniente dal Sole colpisce la stratosfera rompendo i
legami delle molecole di O2

O2 + hv → O + O

O + O2 → O3

O + O3 → 2O2

Ozono→ Funzione di schermo , filtrando le pericolose radiazioni UV presente nella luce solare,
prima che queste raggiungano la superficie terrestre, causando danni all’uomo e altre forme di vita
( assorbimento UV-B e UV-C) → Ciclo di Chapman

O3 + hv → O2 + O

Quantità di Ozono → Unità Dobson (DU) → strato di ozono puro di spessore 0,01mm alla densità
che possiede alla pressione di 1 atm e T=0°C

Quantità di Ozono → varia in base alla latitudine e dal moto dei venti

concentrazione massima: 10ppm

Ozono troposferico → inquinante secondario


Si forma attraverso processi fotochimici in presenza di inquinanti primari (NOx) e composti
organici volatili

Principale responsabile dello smog fotochimico

Assottigliamento strato di ozono → clorofluorocarburi (CFC), idroclorofluorocarburi (HCFC),


halons, metilbromuro, tetracloruro di carbonio, metilcloroformio

In Antartide→ formazione di PSC ( nubi stratosferiche polari) e vortici → formazione di tanto cloro
molecolare gassoso → con UV diventa cloro radicale → distruzione di tutto l’ozono

HCl (g) + ClONO2 (g) → (su ghiaccio) → Cl2 (g) + HNO3 (aq)

Meccanismi:

CFC → Cl * + FC
Cl* + O3 → ClO + O2
ClO + O3 → ClO2 + O2
ClO2 + raggi UV → Cl* + O2

bilancio: 2 O3 → 3 O2

Nelle zone più alte dell’atmosfera: O + hv → O+ + e-


Ionosfera:

O+ + O2 → O2+ + O
O+ + N2 → NO+ + N

Azoto:

N2 + hv → 2N >100 km
N2+ + O → NO+ + N
NO+ + e- → N + O
O+ + N2 → NO+ + N

Nella stratosfera:

N2O + hv → N2 + O
N2O + O + hv → 2NO

contribuisce alla distribuzione di O3:

O3 + NO + hv → NO2 + O2
NO2 + O + hv → NO + O2

Acqua atmosferica → Vapor acqueo assorbe radiazioni IR

Polveri aerodisperse

Particolato → polveri, componenti non gassose (da 10^-7 a 10^-2 cm)


Sia sorgente naturale che antropica

Particelle primarie → generate da azione meccanica del vento (aerosol marino e polveri prodotti da
risospensione di materiale fine depositato a terra su superficie)

Particolato → viene analizzato al microscopio elettronico con detector raggi x → presenza di


carbonio, nitriti e solfato

Soggetto a reazioni di conversione

→ coagulazione + sedimentazione
→ condensazione di vapor d’acqua
→ reazione con gas atmosferici
→ diffusione
→ abbattimento (scavenging) per impatto

Velocità di deposizione:

legge di Stokes v= 2gd² ( ρ1 -ρ2)



d= raggio sfera
ρ1= densità particella
ρ2=densità aria
η= viscosità aria
Idrosfera

Acqua (100%):

- acqua salata (97,25%)


- acqua dolce inutilizzabile (2,65%)
- acqua dolce per l’uomo (0,1%) → reintegrata con ciclo idrologico

Minacce:

- inquinamento provocato da attività industriali ed agricole


- elevati consumi e sprechi determinati dall’impiego di acque di alta qualità per usi scadenti

Caratteristiche acqua (proprietà) :

- ottimo dipolo elettrico


- in green chemistry, viene utilizzato per realizzare processi di estrazione reattiva
- insolito potere dissociativo
- eccellente solvente (meccanismo di scambio suolo-pianta)
- alta costante dielettrica (solubilità sostanze ioniche)
- alta tensione superficiale
- densità massima a 4°C
- calore latente di vaporizzazione e fusione più alto

A temperature maggiori prevale l’effetto dell’espansione termica


A temperature minori prevale l’effetto dei legami a ponte d’idrogeno sulla contrazione del volume
dovuta alla bassa temperatura

La variazione della densità con la temperatura consente la stratificazione dell’acqua dei laghi con
formazione di zone differenti

I sali:
- aumento densità
- abbassamento punto di congelamento

Ciclo acqua

Sole → evaporazione acqua → sale in atmosfera → trasportata dai venti →


→ precipita e ritorna in oceani

Tempo medio di residenza delle acqua tm

tm = quantità di acqua immagazzinata nel comparto


quantità di acqua che entra (o esce) nell’unità di tempo

In atmosfera tm=11gg nell’oceano tm =3900 anni

Composizione

La composizione dei corpi d’acqua dipende dal bilancio tra il guadagno e la perdita di soluti
(sostanze disciolte), sia per reazioni chimiche che per processi fisici
Salinità (S) → quantità totale di solidi disciolti quando tutto il carbonato è stato trasformato in
ossido, il bromuro e lo ioduro sostituiti dal cloruro e le sostanze organiche
completamente ossidate

Si risale mediante misure di conducibilità oppure dal contenuto in ioni cloruro mediante relazioni
empiriche (clorinità)

Acqua oceaniche → S = 35‰ di acqua


maggiore nei mari tropicali (T elevati + evaporazione)
minore nelle zone equatoriali

Dipendenza pH – profondità – temperatura

pH oceanico → soluzione acido carbonico parzialmente neutralizzato per reazioni con


minerali basici
varia con la profondità , a causa delle variazioni di pressione e temperatura

Temperatura → influenzata fino a 100m di profondità da eventi di superficie

Doppio strato di acqua calda e meno densa → Strato di gradiente termico (termoclino) → acqua
fredda e più densa

Sistemi fluviali

Torbidità, dovuto alla presenza di solidi in sospensione → interazione acqua-rocce → acqua più
mineralizzata → dovuta anche ad affluenti

Fiume → sistemi dinamici e complessi, che includono micro e macro-organismi vegetali e animali
→→ biocenosi →→ purificano continuamente l’acqua → necessità di ossigeno

Sistemi lacustri

→ sedimentazione di gran parte dei solidi sospesi


→ acque meno torbide del fiume, ma con più sostanze organiche
→ assorbimento gas dell’acqua per mantenere le funzioni vitali

laghi:
→ oligotrofici: profondi, limpidi, carenti di nutrienti e con scarsa attività biologica
→ eutrofici: più nutrienti, sostengono più vita, più torbidi
→ distrofici: poco profondi e ostruiti dalla vita vegetale , basso pH

→ I processi fisici e biologici delle acque stagnanti (ecosistemi lentici) son ben più complicati di
quelli dell’acqua corrente (ecosistemi lotici)

Alcuni microorganismi:
→ Plancton, formato dagli organismi microscopici vegetali o animali che vivono liberamente
nella massa d’acqua, della quale seguono passivamente i moti
→ Bentos, comunità di animali che vive in stretta intimità con i sedimenti e i piante che
sviluppano un apparato radicale entro i sedimenti stessi

Biota: insieme di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali, che popolano l’idrosfera:
→ organismi autotrofi: usano luce per produrre nuova biomassa da semplici molecole inorganiche
(es. alghe fotosintetiche)

→ organismi eterotrofi: metabolizzano la materia organica in specie inorganiche semplici.


Importanti nella biodegradazione degli agenti tossici xenobiotici nell’idrosfera

Piogge acide causano variazione pH

Conseguenze dirette: dovuta alla tossicità delle acque


Conseguenze indirette: dovute alla scomparsa dei vegetali o delle prede più sensibili
all’acidificazione e che costituiscono parti della catena alimentare

Acidità di laghi può modificare le popolazioni di diatomee e di alghe brune e può alterare sia la
distribuzione che la varietà della fauna ittica

pH=6 → blocco sviluppo embrione di alcuni pesci


pH<5 →blocco riproduzione della maggior parte dei pesci

Acque del sottosuolo


Per azione filtrante del suolo, queste acque non contengono materiale sospesi, quindi sono limpide

CO2
Quando la CO2 si scioglie, reagisce con H2O per formare un equilibrio delle specie chimiche
ioniche e non ioniche

1) Anidride carbonica disciolta libera [CO2 (aq)] ; 2) Acido carbonico (H2CO3) ; 3) Ione
bicarbonato (HCO3-) ; 4) Ione carbonato (CO3² ̄ )

CO2 diminuisce il pH

Fenomeni di scambio gas-liquido: Solubilità

→ Gas disciolti (O2 e CO2) fondamentali per il mantenimento della vita acquatica e degli equilibri
dell’idrosfera

→ Si calcola con la legge di Henry, proporzionale alla pressione parziale di quel gas a contatto del
liquido

[X(aq)] = KPx → Legge di Henry

[X(aq)] = concentrazione gas in soluzione


K= costante di Henry
Px= pressione parziale

CO2 + H2O ↔ H+ + HCO3- ka1 = 4,45x10^-7


pka1=6,35

HCO3- ↔ H+ + CO3² ̄ ka2 = 4,69x10^-11


pka2=10,33

Ione calcio e durezza dell’acqua


Ca2+ catione più abbondante

equilibrio con CO2 disciolta e Ca impatta su diversi parametri chimici dell’acqua, come l’alcalinità,
pH e concentrazione Ca disciolta

CaCO3 (s) + CO2 (aq) + H2O ↔ Ca2+ + 2HCO3-

→ Quantità di Mg2+ e Ca2+ → Durezza Temporanea


→ I sali di Ca2+ e Mg 2+ che permangono in H2O anche dopo ebollizione definiscono la Durezza
Permanente
→ Durezza Totale → tutti i sali di calcio e magnesio

Acque acide → variazione natura del terreno

NaAlSi3O8 (s) + CO2 + 5,5 H2O → Na+ + HCO3- + 2H4SiO4 + 0,5 Al2Si2O3(OH)4 (s)
[caolinite]

A causa del processo il materiale primario, compatto e cristallino, viene convertito in un minerale
secondario, la caolinite, che resta in sospensione allo stato finemente suddiviso causando torbidità e
alcalinità

Sostanze contenute in acque:


- disciolte → soluzione
- in dispersione colloidale → colloide
- sospese → sospensione →→ se soggetti a spontanea separazione → solidi sedimentabili

Sedimenti: strati di materiale solido presente sul fondo

→ erosione-solubilizzazione del materiale geosferico


→ processi biologici → batteri degradano la componente organica formando sedimenti

Vantaggi: rimozione di metalli pesanti dalla fase liquida


Svantaggi: accumulo di inquinanti pesanti (PCB) o formazione di specie ancora più tossiche
(metilmercurio), soggette a bio-accumulo e bio-magnificazione

Processi ossido-riduzione in chimica ambientale-tossicologica dell’idrosfera

Fe(OH)3 (s) + 3H+ + e- → Fe2+(aq) + 3H2O

avviene nelle regioni di fondo di corpi idrici in condizioni di anossia e porta in soluzione Fe2+, che
viene rimosso per evitare formazione di Fe3+ (ruggine)

→ Il grado dipende dalla specie di soluto presenti e riflette l’attività dell’elettrone (pE → logaritmo
negativo dell’attività elettronica)

A bassi pE (+ riducente) abbiamo sistemi più attivi nella produzione di sostanze tossiche e nella
limitazione della loro biodegradazione

A bassi pE:
→ batteri anossici convertono SO4 2- in H2S, gas altamente tossico e asfissiante
→ bio-degradazione anossica della materia organica produce CH4, gas asfissiante
→ batteri Clostridium botulinum producono una tossina mortale per l’uomo
→ cinetica di biodegradazione delle sostanze tossiche è più lenta in condizioni anossiche

Gli ioni metallici possono formare complessi in fase acquosa, che possono evolvere a seconda delle
condizioni di pH

[Fe(H2O)6]3+ + H2O ↔ [Fe(OH)(H2O)5]2+ + H3O+ ka=1,84x10-3

[Fe(H2O)6]3+ ↔ Fe(OH)3 (s) + 3H2O + 3H+

[Fe(H2O)6]2+ ↔ Fe(OH)3 (s) + 3H2O + 3H+ + e-

ma possono dare anche chelati metallici, mediante coordinazione a sostanze organiche in due o più
posizioni

Agenti chelanti possono provenire da sorgenti inquinante


→ sostanze umiche → composti organici derivanti dalla parziale bio-degradazione
della biomassa (legno)
→ acidi fulvici → chelano metalli, conferendo colorazione
gialla alla soluzione. Difficile rimuoverlo da
H2O
Chelazione → speciazione dei metalli→ reattività che hanno i metalli e trasformazione a cui
possono essere soggetti in condizioni ambientali particolari

Particelle colloidali → minerali, alghe, batteri…


- immiscibili con l’acqua
- tendono a dare fenomeni di diffusione della luce
- classificate in base alle cariche superficiali

→ idrofilici
→ idrofobici
→ micelle

Biodegradazione → operata da batteri, funghi, protozoi


→ porta alla totale o parziale degradazione della sostanza organica →
mineralizzazione

Degradazione di xenobiotici → degradazione parziale (componente ligninica) della biomassa

Pedosfera → meccanismi scambio inquinante-piante

Litosfera: r: 5-40 km
Composizione principale : ossigeno e silicio

Minerali più abbondanti: Silicati (quarzo SiO2)


Argille (alluminosilicati idratati Al2Si2O5(OH))
Rocce sedimentarie (dolomite CaCO3-MgCO3)

Sistema dinamico, passaggio tra atmosfera e idrosfera

acqua e aria= 50% minerale=45% → effetti differenti sulla vita del suolo

Suolo: risorsa NON rinnovabile, maggiore tutela


Classificazione:

→ Inorganico:sabbioso o argilloso, caratterizzata da scarsa presenza di carbonio organico. Trattiene


bene H2O
→ Organico: humus, molto C organico, elevata capacità di stabilizzare metalli, elevata reattività
→Sedimenti: molto C organico, elevata capacità di assorbimento, buono scambio con H2O

Minerali abbondanti: quarzo, ortoclasio, albite

Ogni suolo ha un suo pH in funzione della sua storia

Meccanismo con cui le rocce madri forniscono nutrimento → Erosione→ formazione particelle
colloidali
Responsabili dell’erosione sono le argille → scambi elementi nutritivi, buona produttività del suolo

Argille → meccanismi di scambio ionico


superficie caricata negativamente con ioni delle sostanze nutritive che vengono a
bilanciare la carica negativa
→ Gruppo caolino→ trasformazione dell’ortoclasio
→ Montmorillonite
→ Bentonite

Struttura lamellare
Caolinite → Struttura lamellare alternata con fogli di alluminio (ottaedri) e silicio (tetraedri)
Si e Al possono essere sostituiti all’interno con catene di dimensioni simile

Meccanismi a cui possono essere sottoposte le rocce:


→ disintegrazione fisica, variazione di eventi climatici che portano a disintegrazione
→ reazioni chimiche con H2O, attacchi acidi o reazioni redox

Al termine di tutto questo meccanismo si forma il suolo ( o terreno)

Attività biologica → microorganismi agiscono in una sorta di biocenosi → equilibrio in cui viene
decomposta la sostanza organica nei suoi costituenti, che rappresentano il nutrimento per la pianta
stessa

Elementi fondamentali per la vita delle piante: K,N, P

Sale deve essere solubile per essere veicolato

Parametro qualità suolo → Capacità Scambio Cationico (CSC) → quantità di siti di carica negativa
sulla superficie
Determinato in laboratorio scambiando i cationi presenti nell’analita con un altro sale che ha un
catione che scambia molto bene (BaCl2) e si replicano le condizioni presenti di natura col pH

Saturazione BaCl2 consente di riasciare in soluzione tutti i cationi. Poi tratto con soluzione a titolo
noto di MgSO4
Ba ↔ Mg, Bario precipita, titolazione eccesso di Mg (EDTA)

calcolo del reagito: CSC= milliequivalenti di cationi solidi / 100g di suolo secco
Nota la CSC totale, si può investigare i cationi responsabili della basicità e alcalinità → tasso di
saturazione in basi (TSB)

TSB = (concentrazione totale x 100) / CSC

pH (reazione) del suolo-pianta

Sistema molto dinamico

pH acidi → presenza di Al3+


pH neutri
pH debolmente alcalino
pH estremamente alcalino → presenza di Na2CO3

Assorbimento atomico → tecnica strumentale che permette di determinare contemporaneamente


tutti i cationi (costosissimo)

Cromatografo ionico → si vedono cationi e ioni

Conducibilità elettrica (Siemens) → produttività potenziale di un suolo


e → parametri di qualità che devono essere monitorate (es. uso di
Salinità troppi o troppo pochi fertilizzanti)

Reazioni di tipo anossico con batteri dedicati → degradazione parziale della sostanza organica →
nutrimento per la pianta

Potenziale redox → passare da zone superficiali in cui ho atmosfera ossidante a condizioni


anaerobiche può avere effetti sul potenziale di riduzione → disponibilità di alcune specie

Diogenesi → formazione sedimenti recenti


→ meccanismi superficiali in cui si ha
- degradazione biomassa in acidi fulvici, umici e umine
- ulteriore degradazione e formazione di cherogeni
- cherogeni → combustibili fossili

Catagenesi → formazione idrocarburi


- assenza di O2
- reazioni di cracking
- gas

Mutagenesi → residuo carbonioso

Sostanze umiche
- legano metallici
- scambiano metallici
- tamponano il pH del suolo
- assorbono sostanza organiche anche insolubili in H2O e tossiche
- diminuiscono biodegradabilità degli inquinanti

Sostanza organica del suolo → eseguita tramite ossidazione umida con trattamento con bicromato
in eccesso → eccesso di bicromato titolato con FeSO4 con indicatore
Ossidazione secca → contenuto carbonio mediante combustione → combustione flash a 1100° →
CO2 viene quantificata con analisi gas-cromatografica con TCD

Azoto totale nel suolo


→ ammoniacale NH4+ (nelle argille)
→ No2-; NO3- ; NH4+ (in soluzione nel suolo)
→ azoto organico

N totale = N organico + NH4

Analisi elementare (più costoso)


→ combustione completa del campione
→ rimozione della CO2 mediante assorbimento con NaOH
→ rimozione di N2O a N2 con Cu

Metodo Kjeldahl
- Fase di mineralizzazione in cui la componente organica viene completamente convertita in
ammonio ( T=350/400°C)

- Solfato d’ammonio risultante viene distillato in un distillatore Kjeldahl (in corrente di vapore) →
basificazione del (NH4)2SO4 con eccesso di soda → ammoniaca viene raccolta in una trappola di
acido borico (con indicatore)

- Aggiunta HCl fino a viraggio

Sedimenti:
- Alta CSC ( deposito ioni metallici)
- potere tamponante (scambio con H+)

Principali fattori negativi del suolo

→ Acqua: in condizioni di eccesso il suolo ne risente. In zone con elevate precipitazioni,


l’azione battente delle gocce di pioggia demolisce gli aggregati superficiali. Le
particelle fini e i micro-aggregati prodotti si infiltrano e vanno ad intasare gli spazi
liberi (infilling), formando un sigillo superficiale (soil sealing). Se il suolo trattiene
bene l’acqua (argilloso), molta acqua trattenuta ostacola meccanismi di scambio con
la pianta

→ Temperatura: inquinamento termico ha impatto nel suolo, alterazione vita microflora

→ Attività antropica: essa non deve essere troppo intensiva ed eccessiva → troppa suddivisione gli
aggregati → ritenzione idrica in perdita

Tessitura → comportamento a diverse profondità e ad una prima classificazione granulometrica


delle particelle con setacci

|----- sabbiosi
|
Scheletro ---- terra fine ------|----- limosi
|
|----- argillosi
Fosforo → quantità ecessiva è un problema → entrofizzazione dellle acque superficiali

P inorganico → disponibile per la pianta HPO4 2- , H2PO4-


P organico

Se devo fornire fosforo uso fertilizzanti (NPK)

Azoto viene fornito come nitrato di ammonio, Nh4NO3 (meno sicuro) o urea CO(NH3)2

Fosforo → idrossiapatite Ca5(PO4)3OH e fluoroapatite Ca5(PO4)3F


minerale troppo insolubile → problematiche di disponibilità per la pianta →
conversione in superfosfati

Potassio → KCl che viene trattenuto molto bene grazie alla leucite

Determinazione fosforo totale

→ Mineralizzazione a caldo: distribuzione completa della sostanza organica con H2O2

→ Determinazione calorimetrica: uso reagenti che mi danno una colorazione proporzionale alla
concentrazione del fosforo all’interno della matrice. Mi metto
in condizioni di massima assorbanza e previa calibrazione con
uno standard (KH2PO4) analizzo il campione e valuto la
concentrazione di fosforo

Determinazione fosforo assimilabile (solo per la pianta) (Olsen)

Estrazione: estraggo il fosforo disponibile come fosfato con soluzione a titolo noto di
bicarbonato (pH 8.5)

Determinazione calorimetrica
Determinazione fosforo assimilabile (Bray e Kurtz)

Determinazione potassio scambiabile


→ estrazione con tampone di acetato di ammonio e faccio una misura del potassio sull’estratto
ammettendo che il potassio passato in soluzione sia il potassio realmente disponibile nel
meccanismo di scambio suolo-pianta

Assorbimento atomico → determinazione potassio con taratura di soluzioni standard

L’aspetto critico degli esperti è fondamentale per identificare le giuste problematiche

Problematiche legate al suolo

Il suolo va tutelato → pratiche agronomiche devono avere un criterio, culture intensive


razionalizzate → minimizzare erosione del suolo

Superfici reattive che rappresentano substrato a molti organismi che esercitano potere di
biodegradazione verso inquinante

Degradazione può essere completa o parziale → conversione in un composto meno pericoloso


Erosione → si va solo allo sfruttamento e non si lascia alla natura il tempo di riequilibrare la sua
condizione → problemi di produttività

Desertificazione → perdita di copertura vegetale

Come prevenire:
- raccogliendo acqua meteorica e riutilizzarla per ricaricare le falde acquifere sotterranee
- sviluppare più efficienti tecniche di irrigazione
- modificare geneticamente le piante per renderle più tollerabili a condizioni avverse dal punto di
vista del clima
- ridurre al minimo le attività minerarie di estrazione

Altre problematiche
- piogge acide, SO2, NOx al suolo
- accumulo metalli pesanti e inquinanti apolari
- rilascio di liquidi organici che vengono lisciviati da siti di stoccaggio come quelli dello
smaltimento di rifiuti pericolosi
- insetticidi ed erbicidi

Cicli geochimici

Ciclo carbonio, CO2 e carbonati


- ciclo geochimico → rocce
- ciclo biologico → fotosintesi
- ciclo artificiale (antropogeni) → combustione

Ciclo geochimico del carbonio nella biosfera

Principali meccanismi di scambio


- solubilizzazione in acqua
- sintesi e/o sedimentazione di carbonati
- decomposizione organica
- metamorfismo litogenico

Dissoluzione CO2 → alterazione rocce → dissoluzione bicarbonato → precipitazione carbonato e


liberazione CO2

In condizioni di maggiore profondità → aumento pressione e temperatura → reazioni di subduzione


→ ridissoluzione NaCO3 che va a dare silicato → liberazione CO2 che torna in atmosfera con
vulcano

Ciclo biologico del carbonio nella biosfera


- fotosintesi clorofilliana
- respirazione cellulare
- decomposizione organica → funghi e batteri decompongono i detriti delle piante che vanno a
formare l’humus

Degradazione componente organica


accumulo e la formazione di combustibili fossili è dovuta al fatto che i microorganismi non
degradano completamente la componente presente sul suolo (98% + 2% accumulo)

Sintesi di carboni attivi a partire da materiale carboniosi richiede fasi di attivazione :


- termica
- chimica

Principio di adsorbimento

Ciclo artificiale del carbonio


Uomo estrae combustibili fossili ed effettua combustione liberando CO2 → Solubilizzazione della
CO2 negli oceani richiede tempi lunghi
Per compensare questo aspetto cinetico abbiamo bisogno di meccanismi di scambio veloci e sono
dati da meccanismi biologici → fotosintesi

La combustione deve essere completa:


Se incompleta:
- formazione CO, emotossina che si lega saldamente al ferro sanguigno e causa morte

Il suolo può convertire CO in CO2

Ciclo Ossigeno

- Presenza di ozono
- Ciclo consumato nelle combustioni
- Sedimenti, carbonati
- Respirazione e fotosintesi

Ciclo dello zolfo


- emissioni di vulcani

Ciclo dell’azoto
- utilizzato nelle piante sottoforma di nitriti e nitrati → attività biologica che si occupa di fissare
l’azoto e convertirlo nelle forme utili per poi restituirlo all’atmosfera (batteri specifici)

Fissazione → processo che consente di trasformare l’azoto atmosferico ad N con n.ox. = -3


(NH3/NH4+) direttamente utilizzabile dalla pianta

Gli esseri viventi ingeriscono i composti azotati più complessi, li demoliscono e ricavano l’azoto
utile per le loro attività. Eliminati con gli escrementi, NH3 viene riutilizzata dalle piante, altrimenti
la roba organica viene decomposta da batteri specifici nitrificanti e denitrificanti fornendo l’azoto
che viene riemesso in atmosfera

Nitrificazione → conversione ammonio in nitrito e poi in nitrato → necessità di batteri specifici


Produzione energia necessaria ai batteri
Idrossilammina come intermedio di reazione
Processo aerobico → necessità di ossigeno
Contenuto di umidità → migliora la vita dei microorganismi, ma tanta acqua
ostacola scambio di ossigeno

Denitrificazione → ambiente anaerobico, processo effettuato da batteri presenti nelle feci e


consente la riduzione del nitrato ad azoto elementare

Protossido di azoto → viene originato in seguito a processi di nitrificazione e denitrificazione →


tende a risentire di meccanismi radicalici → formazione di NO che reagisce
con O3 e contribuisce a distruggere l’ozono utile
Altri problemi:

- temperatura (maggiori emissioni di N2O)


- presenza di sostanze organiche ( aumento N2O tramite denitrificazione)
- presenza di acqua nel suolo (favorisce condizioni anaerobiche)

Inquinamento ambientale → Alterazioni di ecosistema → meccanismi di trasporto che porta a


inquinamento

Condizioni di accettabilità → normale fruibilità

Due prospettive:
- naturalista
- sanitaria

Controllo inquinamento →
- visione passiva (monitoraggio)→ monito le attività
- visione attiva → interventi di tipo tecnico e gestionale per ridurre l’inquinamento

Per controllare l’inquinamento devo soddisfare e considerare:


-Aspetti tecnici
- Aspetti normativi
- Aspetti analitici

Aspetti tecnici:

a) Rimozione delle fonti di pericolo a monte → ripensare completamente a un processo


b) Confinamento e delimitazione → distinguere in aree definite l’azienda
c) Abbattimento inquinante
d) Trovare forme di dispersione adeguate

Devo scegliere adeguati provvedimenti che siano efficaci dal punto di vista tecnologico e normativo
→ modificare o cambiare un processo produttivo
→ associato ad aspetti economici (chi inquina paga) → 4 maggiori momenti di vita delle sostanze
- Produzione, limitare contenuto contaminante
- Impiego, informare e formare gli utenti
- Smaltimento
- Mercato, spostamento verso prodotti alternativi meno inquinanti

Aspetti normativi

norma → preposizione volta a stabilire un comportamento condiviso secondo i valore presenti


all’interno di un gruppo sociale e pertanto definito “normale”→ convenzione della società

Norme astratte e tecniche:


- tecniche di applicazione volontaria (ISO)
- elaborati attraverso consenso delle parti interessate: produttori, pubblica amministrazione,
utenti e consumatori, centri di ricerca e laboratori, collegi e ordini professionali
- esperienza e sviluppo tecnologico
- approvati da un organismo nazionale, regionale riconosciuto

Norme interne (non disponibile al pubblico)


rapporto azienda-fornitore, riguarda aspetti di comunicazione

Norme giuridiche stabiliscono i parametri di accettabilità di un certo tipo di ecosistema

principio di reciprocità
- tutelare la collettività

Norme giuridiche in campo ambientale. Struttura


- campo di applicazione/oggetto della norma
- definizione della normativa
- corpo del testo
- sanzioni

Difesa privatistica dei diritti dei singoli attraverso la tutela del paesaggio; pianificazione e
regolamentazione urbanistica; procedimenti amministrativi tipici; codice legislativo in materia
ambientale

Oggettività > Soggettività

Ordine di importanza → rango => forza della normativa

1. Costituzione
2. Norme di produzione europea e trattati
3. Leggi e atti con forza di legge
4. Regolamenti
5. Circolari

3. -Legge ordinaria, dal Parlamento


- Decreto Legge, provvedimento di urgenza
- Decreto Legislativo

Principio di sussunzione, procedimento di valutazione, un giudizio che per alcuni interpreti è lo


stabilire una somiglianza tra le note estratte dall’oggetto e altro oggetto come paradigmatico di quel
genere

In parole povere: un giudizio che viene formulato cercando di adattare i principi più universali a
quelli di rango inferiore

Gli atti di rango elevato fissano regole di comportamento secondo una fattispecie astratta, mentre
quelle di rango inferiore servono maggiormente per individuare i casi di fattispecie concreta

Concezione oggettivistica dell’ambiente: acquisizione che si pone in linea con l’evoluzione della
giurisprudenza costituzionale che ha valorizzato la dimensione autonoma della nozione di ambiente
negli ultimi anni

Norme giuridiche in campo ambientale

Aria
- limitano uso di certi combustibili
- pongono limiti di emissione in atmosfera di certi inquinanti
- definiscono quali sono i livelli di concentrazione di certi inquinanti ritenuti accettabili nell’aria
civile
Acque
- definire se ho acqua per uso alimentare o per irrigazione o balneazione
- definiscono i parametri di un’acqua per gli scarichi

Suolo
- definiscono concentrazioni di inquinanti che non devono essere superati in fertilizzanti o altri
ammendanti
- definiscono le caratteristiche chimiche e biologiche di un suolo in funzione all’uso a cui è
destinato

Rifiuti
- classificare in maniera rigorosa i rifiuti, per poi smaltirli

Fruibilità di un bene
“getto pericoloso di cose” Art. 674 codice penale (1930)
“Immissioni” Art 844 codice civile (1942)7

Testo unico delle leggi sanitarie

- sensibilità si è evoluta nel tempo (esperienza)


- la definizione di principi (“tollerabilità”) che hanno un valore “qualitativo”
- criteri di responsabilità

Limiti emersi:
- eccessiva genericità
- difetto di oggettività
- applicazione fortemente disomogenea sul territorio e a seconda dei casi

Necessario introdurre misure più oggettive possibili

Aspetti analitici

Metodologia:

Individuare → Misurare → Valutare

“progetto della misura”:


“progetto di indagine o campionamento” → insieme di operazioni necessarie alla preparazione di
un campione → quantità di sostanza o parte di un materiale che dovrà essere sottoposta ad analisi

Perché – Dove – Quante volte – Per quanto tempo – Come – Cosa


Sequenza logica per arrivare alla MISURA

Campione di campo o primario → Confezionamento e trasporto al lab (stabilizzazione eventuale)


→ Conservazione e sconfezionamento → Suddivisione in campioni analitici (pretrattamenti
eventuali) → Determinazione analitiche → Valori + incertezza

Misura → espressione di una informazione in maniera numerica


→ deve:
- riferirsi a un campione “rappresentativo”
- essere “significativa”
Rappresentatività →grado di accuratezza con cui il campione rappresenta le caratteristiche di una
popolazione di campioni o di una matrice di interesse

Può essere influenzata da fattori quali:


- omogeneità del sito
- omogeneità del campione rispetto ad un punto preciso dell’area campionata
- completezza delle informazioni sulle quali è preparato il piano di campionamento stesso

Un analisi accuratissima non può rendere rappresentativa una misura se il campione analizzato non
è rappresentativo del sistema che si vuole valutare

Significatività → Capacità di esprimere in modo specifico un’ informazione di tipo quantitativo


attraverso un metodo analitico adeguato , caratterizzato da un livello di errore compatibile con il
livello di informazione richiesto

Norme di tutela dell’ambiente definiscono i limiti di accettabilità, i criteri di campionamento ed i


metodi di analisi delle sostanze inquinanti

Il ricorso a metodi analitici particolarmente laboriosi ed accurati può portare a:

- lunghi tempi di analisi


- impiego di apparecchiature particolarmente sofisticati e costose

Tempi brevi sono necessari per valutare opportunità di eventuali interventi operativi

Problema analitico → determinazione di componenti in bassa concentrazione (tracce di


xenobiotici in matrici complesse)
→ generale necessità di pretrattare i campioni con tecniche analitiche più o
meno convenzionali → Scopo: separare i componenti o di ottenere un
campione più arricchito nella specie da determinare e eliminare
interferenze tra i componenti presenti nel campione

Metodiche analitiche
- sistemi di campionamento specifici
- altre procedure:
→ estrazione
→ arricchimento: assorbimento, adsorbimento, evaporazione
→ separazione: estrazione, deadsorbimento, desorbimento

Fattori qualificatori → “presenza” e “concentrazione” sono componenti monitorati dal sistema

Concentrazione (unità di misura)

Inquinanti gassosi:
Prima: peso do inquinante per volume di aria ( mg/L)
Ora: volumi di inquinante contenuti in un milione di volumi di aria (ppm cm^3 per m^3)

ppm= volume inquinante x 10^6 / volumi tot miscelazione

Per alte concentrazioni:


volumi di inquinante per 100 volumi di aria (%)
Per basse concentrazioni:
volumi di inquinante per 100 milioni (pphm) o per miliardi di volumi (ppb) di aria

mg/m^3 = ppm x PM/24,45

ppm= (mg/m^3) x 24,45 / PM

ppm → espressione delle concentrazioni più semplici e adeguata

Flusso di aria convogliata ( fiumi centrali termiche)

mg/Nm^3 o ug/Nm^3 (normal metro cubo)

La concentrazione di inquinante viene riferita al volume normalizzato a 0°C e 1 atm. La


concentrazione ponderale aumenta per fluidi gassosi aventi temperatura superiore a 25°C

1 m^3 di aria a 25°C = 1 x 273/298 = 0,916 Nm^3

quindi 10 mg/m^3 = 10,9 mg /Nm^3

Inquinanti solidi:
mg/Nm^3
Per le polveri minerali: pp/cc (particelle per centimetro cubo di aria)
Aerosol, fumi, nebbie: in maniera ponderale, come le polveri

Valutazione → può non essere immediata, un’attività di monitoraggio è fondamentale per andare a
valutare nel tempo l’evoluzione della nostra problematica e capire se il valore limite è superato solo
in alcuni momenti o sempre

Come trattare i dati per acquisire l’informazione


- Media dei valori → indicatore di posizione ( come anche mediana e moda)
→ aritmetica
→ geometrica → valore compreso tra il dato maggiore e quello minore di
popolazione, pari alla radice n del prodotto dei valori osservati

Può essere ponderata

Mediana → valore assunto dalle unità statistiche che si trovano nel mezzo della distribuzione

Per calcolare la mediana di n dati:

1. Si ordinano gli n dati in ordine crescente o decrescente


2. Se il numero di dati è dispari, la mediana corrisponde al valore centrale, ovvero al valore che
occupa la posizione (n+1)/2
3. Se il numero è pari, la mediana è stimata utilizzando i due valori che occupano le posizioni (n/2)
e (n/2 +1) (media)

Utile per eliminare outlier

Moda o Norma → la classe di dati presenti con la massima frequenza. In una distribuzione
gaussiana è il dato che si presenta nel punto più alto
La media non è sufficiente , occorre un’indicazione sulla variabilità delle osservazioni rilevate
Parametri statistici
-Scarto medio
-Varianza
-Deviazione standard

Coefficiente di variazione (CV): rapporto tra le deviazioni standard dell’insieme di dati (

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