FIENAGIONE TRADIZIONALE IN DUE TEMPI DISIDRATAZIONE INSILAMENTO INSILAMENTO INSILAMENTO creare un ambiente sfavorevole alla proliferazione di microrganismi negativi orientando le fermentazioni verso la produzione di acido lattico, in modo da abbassare il pH, e assicurare condizioni di anaerobiosi .. .. .COME .COME OTTENERE UN BUON INSILATO??? OTTENERE UN BUON INSILATO??? fattori che influenzano la conservazione per insilamento: contenuto di carboidrati (zuccheri) solubili: ++ contenuto di proteine: -- contenuto di umidit: -/+ capacit tampone-- leguminose meno adatte delle graminacee strutture adatte allo stivaggio (platee, trincee, silos) cantiere di lavoro e meccanizzazione VANTAGGI: minori perdite rispetto alla fienagione (se ben fatto) minore dipendenza dallandamento meteorologico SVANTAGGI: minore appetibilit dellinsilato rispetto al fieno (cattivo insilato) maggiori rischi di conservazione non ammesso per certe produzioni (es. Parmigiano Reggiano) Sfalcio del foraggio Raccolta Trinciatura Caricamento nel silo Compressione della massa Chiusura del silo Stabilizzazione della massa Apertura e utilizzo INSILAMENTO INSILAMENTO NB: Le modalit e la tempestivit con cui si eseguono le operazioni sono cruciali per lesito della conservazione Inizio spigatura Prato stabile Maturazione lattea Avena Botticella Orzo Triticale Frumento Bottoni fiorali Trifogli medica Maturazione latteo-cerosa Mais EPOCA DI SFALCIO FORAGGERA EPOCA DI SFALCIO IDEALE La pianta di mais destinata all'insilamento deve essere raccolta nel momento di miglior compromesso tra un elevato contenuto in granella ed una soddisfacente produzione di foraggio per ettaro, prendendo in considerazione anche la digeribilit della fibra. 14000 SILOMAIS 3650 FIENO 5120 INSILATO PRATO 4480 ERBA U.F./ETTARO PRODUZIONE STADIO DI MATURIT ALLA RACCOLTA MATURITA DELLA GRANELLA E INSILAMENTO Maturazione lattea (20 giorni dalla fioritura) Maturazione cerosa (40 giorni dalla fioritura) Maturazione fisiologica (60 giorni dalla fioritura) Maturazione commerciale (70 giorni dalla fioritura) CONTENUTO IN SOSTANZA SECCA DEL FORAGGIO E LUNGHEZZA DI TRINCIATURA CONSIGLIABILE () 2-3 - --- >50 2-3 - 0.5-1.2 35-50 3-5 2-3 1.2-2.5 28-35 5-7 3-5 1.2-2.5 20-28 MEDICA taglio cm LOIESSA taglio cm SILOMAIS taglio cm %SS () Tanto pi secco sar il foraggio tanto pi fine dovr essere la trinciatura per favorire la compressione della massa e leliminazione dellaria ... ALTRE OPERAZIONI ... TRINCIATURA viene effettuata mediante la trincia caricatrice; trinciatura corta del foraggio (0.5-1 cm) aumenta la comprimibilit e riduce il contenuto di aria residua nella massa insilata VELOCIT DI CARICAMENTO DEL SILO linsilamento deve avvenire il pi rapidamente possibile linsilamento tardivo comporta eccessive perdite di respirazione COMPATTAMENTO DELL'INSILATO caricare il silo e compattarlo adeguatamente in modo eliminare quanto pi ossigeno possibile compattare fino a raggiungere un peso specifico apparente risulta di circa 650-700 kg./metro LA COSTRUZIONE DEI SILI TIPOLOGIE DI SILI TIPOLOGIE DI SILI SILO A PLATEA: sopra terra ben asciutta, copertura con un telo di plastica spessa SILO ORIZZONTALE: corridoio chiuso con due pareti in muratura SILO A TORRE: torre (metallo, cemento, legno, plastica ) ... ALTRE OPERAZIONI ... AGGIUNTA DI ADDITIVI mescolati alla massa in fase di compattamento inoculi batterici (lattobacilli) acidi organici COPERTURA Immediata dopo lo stoccaggio teli di materiale plastico (1 o pi strati) pesi per impedire lentrata di aria e linfiltrazione dacqua APERTURA: solo dopo la stabilizzazione della massa (minimo 28 d., meglio 60/90 giorni) DESILAMENTO Evitare al massimo lesposizione allaria; Usare desilatori (taglio netto ma riduzione della dimensione particelle); Velocit avanzamento giornaliero di almeno 20 cm.; Rinnovo del fronte in almeno 3-5 giorni; Problemi di conservazione maggiori nei periodi caldi e umidi. COSA SUCCEDE NEL SILO??? PRIMA FASE: PRIMA FASE: PERDITA SOSTANZA ORGANICA RESPIRAZIONE AUMENTO TEMPERATURA (MAX 30) SECONDA FASE: SECONDA FASE: PERDITA SOST. ORGANICA FERMENTAZIONE ACETICA PRODUZIONE AC. ACETICO +/- DEGRADAZIONE PROTEICA TERZA FASE TERZA FASE FERMENTAZIONE LATTICA PRODUZIONE AC. LATTICO (<pH) FASE DI STABILIZZAZIONE: FASE DI STABILIZZAZIONE: CESSA OGNI ATTIVIT FERMENTATIVA pH < 4.00 ...MATURAZIONE INSILATO... FERMENTAZIONI Controllare le trasformazioni che si verificano durante il periodo di maturazione FERMENTAZIONI ANOMALE Colibatteri Clostridi FERMENTAZIONE LATTICA Omolattiche ac. lattico (Eterolattiche ac.lattico e acetico) BUON INSILATO CATTIVO INSILATO ...MATURAZIONE INSILATO... ADDITIVI ACIDIFICANTI Acidi organici/inorganici Accelerano labbassamento del pH Inibiscono lo sviluppo dei clostridi e colibatteri Facilitano lazione dei batteri lattici STIMOLATORI DELLA FERMENTAZIONI LATTICHE Polpe secche di bietola, farina di mais e melasso zucchero grezzo Agiscono su foraggi poveri di carboidrati fermentescibili Aumentano la disponibilit di glucosio per i batteri lattici INOCULANTI BATTERICI Culture liofilizzate di batteri lattici omofermentanti Anticipano la fase di dominanza dei batteri lattici FERMENTAZIONI ANOMALE COLIBATTERI: Presenti nel terreno (ATTENZIONE ALLO SFALCIO) Si sviluppano in condizioni di pH neutro, contenuto elevato in acqua , presenza residua di acqua FERMENTANO ZUCCHERI SEMPLICI produzione di ac. acetico anidride carbonica RIDUZIONE SUBSTRATO PER I BATTERI LATTICI RIDUZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA FERMENTAZIONI ANOMALE FERMENTAZIONI ANOMALE CLOSTRIDI PROTEOLITICI PROTEOLITICI Degradano gli aminoacidi acidi organici anidride carbonica ammoniaca ammine PERDITA DI APPETIBILITA E QUALITA NUTRITIVA SACCAROLITICI SACCAROLITICI Fermentano gli zuccheri e lacido lattico acido butirrico anidride carbonica idrogeno PERDITA DI SOSTANZA SECCA (anche del 50%) ATTENZIONE ALLA TRASFORMAZIONE IN FORMAGGI A LUNGA STAGIONATURA (gonfiore tardivo) ...MATURAZIONE INSILATO... CHIUSURA SILI VERTICALI Danno la possibilit di riempire dallalto man mano che si svuota dal basso. Pi indicato per la granella SILI ORIZZONTALI TRINCEA: semplici, economici; due/tre pareti di elementi prefabbricati pavimento di calcestruzzo lievemente pendente copertura con teli di polietilene non trasparenti PLATEA: cumuli di foraggio pressato e coperto pavimento pendente di calcestruzzo o asfalto copertura con teli di polietilene non trasparenti < 0.3 Etanolo (% s.s.) Assenti Micotossine < 0.2 Ac. Butirrico (% s.s.) 3 : 1 Ac.lattico/Ac.acetico (% s.s.) < 2.5 Ac. acetico (% s.s.) 4 6 Ac. Lattico ( %s.s.) < 10 Azoto ammoniacale (% dellN totale) 3.5 - 4.5 pH 25 35 Sostanza secca (% s.t.q) PARAMETRO VALUTAZIONE QUALITATTIVA DEGLI VALUTAZIONE QUALITATTIVA DEGLI INSILATI INSILATI VALUTAZIONE QUALITATTIVA DEGLI VALUTAZIONE QUALITATTIVA DEGLI INSILATI INSILATI COLORE Un buon insilato mantiene un colore simile alla pianta di partenza ODORE Frutta dolce, molto aromatico, leggermente acido, mentre un odore acido o fortemente aspro indica la presenza di acido acetico STRUTTURA DELLA PIANTA Deve essere completamente riconoscibile dopo linsilamento SAPORE ??? pH Mezzo semplice e rapido per la valutazione di un insilato PUNTEGGIO DI FLIEG PUNTEGGIO DI FLIEG PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEGLI INSILATI DI MAIS I diversi acidi grassi volatili (acetico, propionico, butirrico, caproico e valerico) sono insieme al contenuto di acido lattico, il riflesso stesso delle fermentazioni. Il punteggio di Flieg (1983) un metodo semplice di determinazione degli acidi grassi volatili e dellacido lattico per distillazione frazionata secondo il principio di Duclaux. Si attribuiscono punti ad ognuno dei tre acidi in funzione della loro presenza relativa. PUNTEGGIO MASSIMO 100 PUNTI. Coltura di mais in fase di raccolta per linsilamento Valutazione dello stato di maturazione della Valutazione dello stato di maturazione della e trinciatura
Le incredibili proprietà del bicarbonato di sodio: Per la salute e il benessere, per le ricette di cucina, per l'igiene personale e la bellezza, per la casa, il giardino e l'automobile.
I Molluschi Dei Terreni Terziari Del Piemonte e Della Liguria L. Bellardi, 1884 - PARTE 4 - Paleontologia Malacologia - Conchiglie Fossili Del Pliocene e Pleistocene