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Stratificazione
Lamina o Laminato
Laminazione
Fibre + matrice
Bobina fibre
secche Bobina
prepreg
Stazione impregnazione Pellicole
Laminatore
(Bagno di resina + solvente) protettive
Fibre, Matrice, Prepreg
Prepreg: fibre UD o tessuti + matrice termoindurente (minore viscosità)
Bobina fibre
secche Bobina
Pellicole prepreg
Film resina protettive
Laminatore
(Rulli riscaldati)
Fibre, Matrice, Prepreg
Problematiche dell’impregnazione:
1. TAGLIO (lamine)
CLEAN-ROOM
2. LAMINAZIONE (deposizione Ambiente sterile ove si
lamine e preparazione sacco da controllano T, P, U%
vuoto VACUUM BAG)
3. POLIMERIZZAZIONE AUTOCLAVE
Formatura in autoclave
CLEAN -ROOM
Formatura in autoclave
TAGLIO
Laminazione manuale
su stampo;
necessità riscontri;
accuratezza deposizione;
compattazioni intermedie
ogni 4/5 lamine.
macchina taglia;
lamine movimentate per aspirazione;
operatore effettua deposizione su stampo.
Formatura in autoclave
TAGLIO E LAMINAZIONE NASTRI UD
Laminazione manuale
Automatica assistita manualmente
Completamente automatica (la macchina svolge
il nastro, lo taglia e lo deposita).
Peel-ply (tessuto vetro o nylon): a contatto col laminato dà finitura superficiale per
incollaggi e protegge laminato fino all’utilizzo.
Separatore microforato (teflon): permette il distacco dal peel-ply di tutte le altre
pellicole.
Bleeder (tessuto di vetro): assorbe resina in eccesso.
Formatura in autoclave
SACCO DA VUOTO (VACUUM BAG)
E’ dotato di:
sistema di riscaldamento e circolazione dell’aria (a 1÷3 m/s);
sistema di raffreddamento (scambiatori di calore ad acqua);
sistema di pressurizzazione;
pompa da vuoto per il sacco;
sistema di controllo con termocoppie e prese di pressione statiche per
controllo feedback;
quadro di controllo (nelle autoclavi moderne è gestito da PC);
sistema di movimentazione: carrello per trasportare sacco (in autoclavi di
grandi dimensioni la movimentazione è motorizzata).
Formatura in autoclave
POLIMERIZZAZIONE
Note:
Atmosfera all’interno dell’autoclave può essere:
aria (generalmente per i termoindurenti e resine fino a 200°C)
azoto (poco usato perché costoso)
anidride carbonica (poco usata perché pericolosa);
Ciclo di polimerizzazione
160 3,5
2,5
120
2
Temperatura [°C]
Pressione [bar]
1,5
80 1
0,5
Temperatura Pressione
Vuoto 0
40
-0,5
-1
0 -1,5
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
Tempo [min]
Formatura in autoclave
POLIMERIZZAZIONE
140
120 Reg. 4
100
Temperatura [°C]
80 Reg. 5
Reg. 3
60 EV. 2 EV. 3
40
EV. 1
20 Reg. 1
Reg. 2
0
-10 10 30 50 70 90 110 130 150 170 190
Tempo [min]
Formatura in autoclave
POLIMERIZZAZIONE
3,5
3 EV. 7
Reg. 4
2,5
Pressione [bar]
0,5
EV. 4
Reg. 1 Reg. 2
EV. 5
0
-10 10 30 50 70 90 110 130 150 170 190
Tempo [min]
Formatura in autoclave
POLIMERIZZAZIONE
0,1
-0,1
-0,2
-0,3
Pressione [bar]
-0,4
Reg. 4
-0,5
Reg. 1
-0,6 EV. 8
-0,7
Reg. 2
-0,8
Reg. 3
-0,9 EV. 9
-1
-10 10 30 50 70 90 110 130 150 170 190
Tempo [min]
Formatura in autoclave
ESEMPIO
Formatura in autoclave
ESEMPIO
Formatura in autoclave
ESEMPIO
Formatura in autoclave
ESEMPIO
Formatura in autoclave
ESEMPIO
Formatura in autoclave
ESEMPIO
Formatura in autoclave
STAMPI
Vantaggi:
Deformabilità,
Il semilavorato è il pre-preg Drappabilità,
ecc.
Svantaggi:
In campo
Basso rateo produttivo aeronautico è la
Costo elevato degli impianti tecnologia più
utilizzata
Costo ciclo elevato (materiale di consumo per
sacco non si riutilizza)
Formatura in Pressa
PRESSA A PIANI CALDI
Formatura in autoclave
PRESSA A PIANI CALDI
INTERFACCIA
PIASTRE-PISTONE
ISOLANTE ( piastra 1)
RAFFREDDAMENTO
(piastra 2)
RISCALDAMENTO (piastra 3)
STAMPO (piastra 4)
SPESSORE AGGIUNTO
BASAMENTO
Formatura in autoclave
PRESSA A PIANI CALDI