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Le competenze dellinsegnante europeo

Nellera dellapprendimento permanente ci si aspetta che i ragazzi che vanno a scuola


acquisiscano le competenze chiave che consentiranno loro di vivere in modo attivo e
produttivo nella societ. A causa per del rapido cambiamento sociale e
occupazionale, gli insegnanti non sono sempre in grado di prevedere di quali
conoscenze e competenze avranno bisogno gli studenti, pertanto necessario che
essi vengano orientati verso il cambiamento del loro ruolo, cambiamento che produce
malessere e perdita didentit degli insegnanti. Tutto questo impone la necessit di
riforme nel campo della formazione degli insegnanti. Levolversi della pedagogia e la
diffusione del Programma PISA (dal 1997) sviluppato dallOCSE, alla fine del XX secolo
hanno portato a mettere in primo piano il processo di apprendimento e il quadro di
riferimento europeo ha fissato le competenze chiave alla scopo di promuovere lo
sviluppo dellapprendimento permanente. Di conseguenza il lavoro dellinsegnante
diventato molto pi complesso dal momento che non pi solo un mero tecnico della
sua disciplina, un trasmettitore, ma un soggetto in grado di prendere decisioni
autonome in merito al processo educativo. Appare evidente che non pu esserci un
solo modo di insegnare per far fronte allesigenze del mutamento sociale, che gli
insegnanti devono fruire essi stessi dellapprendimento permanente, che gli insegnanti
devono aggiornarsi e continuare ad arricchire il loro bagaglio di conoscenze e
competenze. Un mutamento di prospettiva, dunque, che porta ad un ripensamento
della figura dellinsegnante e soprattutto delle competenze dellinsegnante.

. Le competenze del docente devono essere


raggruppate in tre aree: larea della conoscenza,
larea metodologico-didattica e larea relazionale.
La prima area richiede allinsegnante un alto livello di conoscenza della propria
disciplina, ma oltre a sapere, linsegnante deve trasmettere la propria conoscenza
attraverso la necessaria autonomia didattica. Per raggiungere lautonomia didattica,
linsegnante deve essere in grado di organizzare linsegnamento e lapprendimento in
modo efficace, rispettando i diversi stili di apprendimento dei propri studenti,
mediando lassimilazione delle nuove conoscenze allo scopo di adattarle alle
conoscenze gi possedute dagli studenti. La mediazione dellinsegnante consentir
agli studenti di apprendere i processi di accesso alla conoscenza e il suo utilizzo
attraverso un processo meta-analitico. Conoscere e praticare la pedagogia della
mediazione consentir di diventare professionisti dellinsegnamento, di affrontare le
nuove sfide che si presentano come processi radicati e collegati con quelli della
societ. Lautonomia didattica richiede anche capacit di mettere in uso pratiche
fondate sulla ricerca. LOCSE e lUnione Europea hanno promosso questa prassi
fondata sulla ricerca anche nel settore delleducazione e della formazione. Fare ricerca
vuol dire avere la capacit di osservare e rilevare dati per analizzare una situazione,
quindi identificare un problema ed eventualmente decidere di intervenire per cambiare
qualcosa. Tutto questo richiede anche capacit critiche riflessive rispetto allazione

compiuta. La riflessivit presuppone lanalisi e la discussione sulle azioni pedagogicodidattiche compiute e la produzione di interpretazioni che possono essere riapplicate e
confrontate nella pratica. In questo modo, con la pratica di tipo riflessiva possibile
costruire nuova conoscenza, perch riflettere sullesperienza stessa rende possibile
linterazione tra gli schemi mentali preesistenti e i nuovi dati, attraverso nuove
modalit di percepirli, nuove modalit di elaborarli. Lasciandosi modificare da questo
processo di assimilazione del nuovo e del complesso si diventa pi flessibili e pi
disponibili verso le nuove situazioni. Lanalisi, la discussione, la produzione di
interpretazioni e, quindi, la riflessione, sono elementi necessari a guidare la
costruzione del progetto formativo ed assumono un ruolo fondamentale nella
formazione iniziale e nella formazione permanente degli insegnanti. Questa
formazione consente allinsegnante di predisporre strumenti per monitorare
costantemente la propria attivit e il processo di apprendimento degli studenti.

Le competenze racchiuse nella seconda area confermano il fatto che linsegnante non
pu pi essere solo un trasmettitore, ma deve essere in grado anche di insegnare agli
studenti luso che deve essere fatto delle conoscenze, portandoli alla generalizzazione
dei loro processi di apprendimento. Linsegnante deve essere un soggetto attento allo
sviluppo personale degli studenti e consentire loro di apprendere meglio e di
apprendere in modo permanente. Per questo deve adeguarsi alle pi recenti ricerche e
conoscenze in campo pedagogico e metodologico per avere una pi chiara
comprensione delle strategie pi adatte ai diversi stili di apprendimento. Linsegnante
deve essere un esperto in grado di affrontare situazioni molto complesse e per questo
deve possedere molte abilit pratiche, conoscere molte tecniche e modelli e deve
sapere applicare le teorie ai problemi complessi, deve sapere applicare conoscenze
fondate sulla ricerca e dati di provenienza locale. Questo consentir di assumere
atteggiamenti attivi e produttivi e ridurre la pratica di routine utilizzata in precedenza.
I programmi educativi di educazione cognitiva (i pi diffusi sono PAS, PAS Basic, GM,
ASA, Bright Start) sono, ad esempio, forme di intervento strutturato in grado di
sviluppare processi di apprendimento e processi di pensiero, perch strettamente
collegati con il processo di insegnamento e perch possono far uso di strumenti ben
sperimentati in grado di aiutare gli studenti. In questo modo, gli insegnanti possono
strutturare ambienti di apprendimento dove la variet delle componenti pu interagire
e rendere praticabili le dimensioni comunicative attraverso la mediazione. Cos
allinterno dellambiente dellapprendimento, allinterno dellambiente scolastico,
linsegnante rappresenta la figura di riferimento, il mediatore delle esperienze positive
che consentono agli studenti di sviluppare la capacit di adattarsi positivamente
allambiente di apprendimento per rendere la scuola unoccasione per dimostrarsi
competenti.

Per quanto riguarda la terza area, allinsegnante viene richiesto di riflettere sui temi
centrali della socializzazione, non solo promuovendo azioni di recupero individuale, ma
evidenziando le capacit, gli interessi, le risorse del singolo e del gruppo. Le rapide
trasformazioni sociali degli ultimi decenni hanno portato al cambiamento dei valori e
dei significati, ponendo nuove sfide a chi si occupa di educazione e di formazione, a
chi si interroga su cosa fare per garantire un equilibrio alla convivenza e allo sviluppo
personale di ciascuno. Il multiculturalismo e il multilinguismo implicano nuove sfide e
responsabilit per linsegnante: leterogeneit, nel rispetto delle differenze deve
diventare un valore positivo nellinsegnamento inclusivo e, per attuare una

cittadinanza comune, linsegnante dovrebbe parlare anche unaltra lingua europea e


arrivare ad una maggiore solidariet e condivisione di valori comuni quali la tutela dei
diritti umani, la democrazie e la libert. La letteratura psicologico-sociale negli ultimi
anni documenta tra i comportamenti che favoriscono lo sviluppo di relazioni
interpersonali e, quindi, lo stare bene con se stessi e con gli altri, il successo,
lautoefficacia, il comportamento pro sociale, ovvero le relazioni tra pari di
condivisione, aiuto e sostegno.

comitato

Considerato che la qualit dellapprendimento dipende molto dalla qualit delle


relazioni tra pari e tra insegnanti e studenti, la scuola pu diventare un modello
alternativo di riferimento anche per gli insegnanti come per gli studenti. Per questo
importante per gli insegnanti creare rapporti significativi allinterno della scuola,
momenti di confronto e di riflessione con altri docenti, con il Dirigente, con il personale
scolastico perch linsegnamento e lapprendimento di qualit non possono
prescindere dalla cooperazione e dalla condivisione. Linsegnante deve sviluppare le
sue capacit di comunicazione e collaborazione, per ottenere il duplice vantaggio di
ricevere un feedback rispetto alle proprie pratiche educative e prevenire cali di
motivazione derivanti dalla ripetizione costante delle stesse pratiche educative.
Soprattutto, necessario creare nuove forme di organizzazione e divisione dei compiti
e, di conseguenza, nuove forme di lavoro per gli insegnanti poich ad essi attribuita
la responsabilit di gestire in modo nuovo lorganizzazione del lavoro con la classe.
Una modalit di lavoro nuova ed efficace sicuramente quella del lavoro di gruppo
che diventa una modalit di apprendimento per gli insegnanti e una metodologia
didattica da applicare poi in classe. Infine, legare la formazione a un nuovo stato
giuridico degli insegnanti con la differenziazione per livelli (insegnante iniziale,
ordinario, esperto nellambito di vecchie proposte), dove per ogni livello si prevede poi
quali sono le competenze necessarie da acquisire per ottenerlo, potrebbe essere un
incentivo per incoraggiare la partecipazione degli insegnanti ad attivit di formazione
qualificata e qualificante.

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