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MASTER ANNUALE
1500 ORE 60 CFU
“A scuola oggi: metodologie didattiche e strumenti innovativi per gli
alunni con BES”
“I BES E L’INCLUSIONE”
CANDIDATO RELATORE
Simone Landi (007155407) Prof.ssa Gnesi Chiara
Anno accademico
2019/2020
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INDICE
Introduzione ………………………………………………………………….. 3
Conclusioni ……………………………………………………………………. 24
BIBLIOGRAFIA …….…………………………………………………………. 25
1
NORMATIVA …………………………………………………………………... 26
SITOGRAFIA ….…………………………………………………………...….. 27
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INTRODUZIONE
In questa tesi si parlerà dell’area dello svantaggio scolastico, che viene indicata
come area dei Bisogni Educativi Speciali, in cui sono comprese tre grandi sotto-
categorie:
3
1. I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
1.1 Descrizione
rapporto Warnock del 1978, con l’intento di eliminare l’impiego del termine
pedagogico.
America fin dagli anni settanta, trova una sua collocazione internazionale
stabilisce che con il termine BES si fa riferimento a tutti quegli individui i cui
1
Tabarelli s., Pisanu f., Elementi generali di approfondimento sui BES nel contesto italiano. I quaderni
della Ricerca. Loescher Editore, 2013.
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In Italia, a semplificare il concetto di BES, in materia educativa, è la Direttiva
di questo documento:
risposta.] 2
Sulla base di quanto sopra citato possiamo facilmente dedurre che, nonostante i
Plan” (EHC)3 in vigore già dall’aprile 2018, mentre oggi l’UNESCO mira ad
2
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “ Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi
Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, Premessa”
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Piani di istruzione, salute e cura, incentrati sulla persona e riuniscono le informazioni sull’educazione, la
salute e l’assistenza del bambino o del giovane in un unico documento.
4
Movimento globale guidato dall'UNESCO che mira a soddisfare le esigenze di apprendimento di tutti i
bambini, i giovani e gli adulti.
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In conclusione in Italia abbiamo visto evolversi gradualmente questi concetti, a
particolari attenzioni solo gli alunni disabili, passando per la legge 170/10 che
apprendimento, arrivando infine alla Direttiva Ministeriale del 2012 che estende
l’insieme degli alunni non più solo ai disabili o a coloro che presentano disturbi e
disabilità, ma anche tutti i discenti con difficoltà che non sono innate e sono
Tra queste:
linguistico.
5
AA.VV., Dislessia e altri DSA a scuola Erickson 2013
6
1.2.1 Gli alunni disabili: la legge quadro 104/1992
alunni della classe oppure di classi diverse anche allo scopo di realizzare
preposti, nei limiti delle relative disponibilità di bilancio e sulla base del
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La L.104/1992, in particolare l’art. 13 comma 1, garantisce testualmente:
sezioni e nelle classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado e nelle
università…]6
emarginazione.] 7
6
L. 104/1992 articolo 13, comma 1
7
L. 104/1992 articolo 3, comma 1
8
L’alunno appartenente a questa categoria necessita dunque di un percorso
questo piano viene redatto dal Consiglio di classe in stretta collaborazione con il
extrascolastiche.
apprendimento:
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- la disgrafia: è un disturbo specifico della scrittura legato agli aspetti
ritmo di scrittura;
di riconoscere il valore dello zero, errori nel recupero dei fatti aritmetici e
possono determinare una limitazione consistente per alcune attività della vita
insieme.
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Il subitizing, cioè il riconoscimento immediato di piccole quantità.
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1.2.3 Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale
senza escludere però tutte quelle situazioni derivanti da difficoltà dovute alla
questi casi sopra menzionati e quindi bisognosi di una “speciale attenzione” nel
Nella Direttiva si precisa che l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia
“In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale
queste.
preparare anche per questi studenti dei percorsi personalizzati che saranno
tutti i membri della classe con questa tipologia di BES, ma articolato, che serva
9
D.M.27/12/2012, p. 1
11
2. GLI STRUMENTI PER L’INCLUSIONE
all’interno delle sue finalità non soltanto gli alunni con bisogni educativi speciali,
ma tutti i soggetti (anche gli alunni definiti “normali”) poiché tiene conto della
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BES a livello di songola scuola o di più ampia rete territoriale, tenendo quindi
dell’inclusione scolastica.
Il Piano, già previsto dalla direttiva BES del 27/12/2012 e dalla C.M. n. 8/2013,
integrante.
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Il Piano definisce e contiene le modalità:
delle misure di sostegno sulla base dei singoli PEI di ogni alunno.
modalità per:
dell’inclusione scolastica.
Il Piano poi viene attuato dallo stesso GLI, con il supporto di studenti, genitori e
associazioni.
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2.3 I Gruppi di lavoro per l’inclusione
l’inclusione territoriale (GIT) e alle reti di scuole per la realizzazione dei piani di
degli enti locali, delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente
rappresentative;
gennaio 2019), per ogni ambito territoriale previsto dalla L. 107/2015 art. 1
10
http://2.flcgil.stgy.it/files/pdf/20170517/decreto-legislativo-66-del-13-aprile-2017-inclusione-
scolastica-studenti-con-disabilita.pdf
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https://www.brocardi.it/legge-104/art15.html
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- il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) (con decorrenza dal 1°
elaborare il PDP secondo tempi e modalità differenti per ogni singola situazione.
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Nel PDP si troveranno indicati dati anagrafici, tipo di disturbo o di difficoltà,
Se prendiamo ad esempio il caso di uno studente con DSA o BES delle scuole
propri punti di forza e punti deboli, possiamo evidenziare quanto sia utile da
12
Gabrielli R. Anno nuovo documentazione nuova tratto da BES e DSA in classe , rivista pratica per
l’inclusione scolastica, n. 3 , settembre 2014
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2.5 Il Piano educativo individualizzato (PEI)
favore dell’alunno.
scolastica.
Il PEI è redatto dal GLHO (Gruppo operativo per l’inclusione del singolo allievo),
sanitario che hanno in carico l’alunno. Tutti stabiliscono gli obiettivi del PEI e
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Il PEI deve essere compilato in relazione alle abilità possedute dall’allunno, delle
difficoltà di apprendimento, dei punti di forza e dei punti critici. Deve tener
riabilitative e di socializzazione.
Nella stesura finale del PEI si seguono delle indicazioni dettate dal Ministero
gruppo classe.
Il Consiglio di classe decide le linee guida comunicandole alla famiglia, che può
il proprio figlio. In caso di rifiuto è previsto che l’alunno venga valutato con gli
stessi criteri adottati per il gruppo classe. L’insegnante di sostegno deve quindi
trovare dei punti di incontro, tra gli obiettivi della classe e gli obiettivi che
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2.6 Pratiche educative e inclusive
punto di riferimento per tutti gli organi scolastici in quanto stabilisce che
ogni alunno trova il suo spazio e si sviluppano forme di rispetto reciproco tra gli
allievi.
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Il peer tutoring promuove uno studio a coppie o piccoli gruppi, all’interno dei
quali un alunno (esperto) ricopre il ruolo di tutor rispetto ai suoi compagni; egli
Nella peer collaboration gli allievi sono allo stesso livello, senza divari
raggruppiamo persone che possono anche essere molto diverse tra loro sia per
possibilità di condividere sul web i lavori realizzati e gli obiettivi raggiunti dal
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in ultimo, le tecnologie sono un valido strumento compensativo per gli alunni
infatti, grazie alle sue caratteristiche, si rivolge a tutti gli allievi, finanche a quelli
con difficoltà14. Possiamo dunque affermare che non si tratta di uno strumento
attuale15.
soggetti con difficoltà di apprendimento o addirittura con deficit più gravi 16.
14
Ianes D., Didattica inclusiva con la LIM, Erickson, Trento 2009
15
Zambotti F. didattica inclusiva con la LIM Erickson 2010
16
Ianes D. Bisogni educativi speciali e inclusione, Erickson 2005
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di poter affrontare le problematiche e le situazioni, utilizzando adeguate
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Conclusioni
che questa ha attraversato in Europa e nel mondo nel corso di questi anni, ma
saremmo certamente superficiali nel pensare che tutto è già stato fatto. Molti
alunni BES vivono in contesti familiari “particolari” con realtà e difficoltà sociali
deve essere fatto dalle istituzioni e dai membri delle strutture scolastiche, per
dal contesto scolastico, che in alcuni casi può essere tristemente un fattore
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BIBLIOGRAFIA
- Tabarelli s., Pisanu f., Elementi generali di approfondimento sui BES nel
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NORMATIVA
D.M.27/12/2012
L. 104/1992
L. 170/2010
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SITOGRAFIA
http://2.flcgil.stgy.it/files/pdf/20170517/decreto-legislativo-66-del-13-aprile-
2017-inclusione-scolastica-studenti-con-disabilita.pdf
https://www.brocardi.it/legge-104/art15.html
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