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SULLA POSSIBILITA'

COLTIVARE 11\ ITAL


DEL BUOI\ RABARBA
Prof. GIUSEPPELODI
Assistente nell'Istituto ed Orto Botanico deila
Università di Bologna.
Espeîto Erborista Provinciale di Bologna.

I1 rabatbaro è forse la droga sulla quale più rabarbaro îossedato da"lpqbndtun-


si è discussoe si discute: non si è d'accordo chon, ch.ecurò Ie edizioni Postume
sulla Dianta che lo dà; non si è d'accordo di Guibourt, nei 1869 escludeva,in
sui suòj principÎ attivi; non si può dire che e]aeil Rheum Palmatum Potessedare
le prove di coltivazione fattc finora abbiano baro, iI quale dovevaesseledato da
datb risultati molto briilanti. ancora sconosciuta.
Le prime coltivazioni (Padova, sec. XVII) Nel 18?5îu introdotta a Parigi, cd
davanò rapontico e non rabarbaro: Ia specie del rabarbaro, una nuova spècie,ù
che si coliivava fu detta da Lir]úrco Rheum cliamò Rh.eum ofricindle. E bencbè |
nhaponticum. Dai ( semi di rabarbaro I' intro- Baillon owderLiemente non ved€ssr
dotti in Russianel 1?40si ebbeuna nuova spe- Rheum ofricindre che un surrogato r
cie che Linneo c}:líàfiò nheuÌn nlldbarbdruÍL' le. Diù facile da Procurarsie da cd
ma che diede ancora rapontico e non tabar- rabàrbaro settenirionale, dato da u
baro. E 10 stessoLinneo Ie cambiò iI nome e Ia sconosciuta, e in quei temPi Più
c}]iàmò Rheum' und'ulaturn. trovate, Plancltot? e la maggior
Una terza specie,a foglie profondamentedi- tri autori potelono finalmente dirc
vise, introdotta in Russia nel 1750,e che--r,ln- sgsls ((la principale, se non l'unica,
neo'chiamò Rheum pdlrnatum, aveva eflet'tl- rabarbaro ), ammettendo solo, irt
vamente la ( radice t molto somigliante al ra- nea, non 1I Rlleurn Palmo'turn di
barbaro cinese: nell'edizione de1 1789 del Ri- una varietà che il generale russo ,
cettario Fiorentino, che era 1a Farmacopea aveva riportata nel 18?3 dai monti
Ufficiale del Granducato di Toscana, essendo laEo Cricu-nor e dne Regel avelt
stati. Der la prima volta, aggiunti, come desi RLeurn palntatunx uer. tangrutig
deravà n iI clelebreprofessoîe Cavaliere Lin- è il nome che i Mongoli davano
neo D accanto ai nomi volgari delle piante i del.lazona del Cucu-nor).
,, nomi bobtanici(sic) più approqriati ed-esat-
Alla flne deIL'800 il. Rheum,
ti,,, aI nome rabdrbaro Î! a'gg,rllLoKneurn ( detronizzato ', (Tschirch) ù
nalmatum
' Linn.
Ma i dubbi continuavano: dai suoi viaggi entrato in tutt€ Ie Farmacopeee
in Asia Pallas avevariportato la notizia che la zioni francesi e inglesi. Ma nei
pianta del rabarbaro ha 1a foglia intera; si questosecoloTschirchcoltivavaa
frontava col rabarbaro cinese iI
iensò che fosseil Rheun corlpacturn Per cer-
àare di risolvere questi dubbi. in Francia si cinale e Ie specie e varietà appaúenenii -
fece addirittura una . Rhéumpole ', nella qua- Etuppo patmàtuni Rheu'Ìn palmatu'm tipico
le le varie specie di Rheunx allora conoscÍute Ai f,ínnéo, nll. palmatunx tanguticum e una
erano coltivàte e confrontate Îra loro e col sDecie nuova, Rheum tanguticutît, c}.].eeglLr
rabarbaro cinese. E nel 1835 Guibourt, come siesso aveva istituita su piante nate da semÍ
già Bousquet e Caúentou nel 1825, vide- che mandatisli dal viaggiatore tedesco fofel, che
"raccolti
i le radici , del Rheum palmatum somigliava- li aveva u dàlte piante che davano il
no per ]'aspetto, l'odore e il sapore al rabar- miElior rabarbato, nella regione del Cucu-
barò cinese-,dat quale differivano quasi solo norl E vide che i tre Rheutn del gruppo paz-
Derchè non scricchiolavano fra i denti come matun daaa:noun rizoma somigliante, per le
ia it rabarbaro, e che quelle dei nheurn nha- formazioni stellari piccole, fitte e a cerchia,
ponticum, und.ulatum e cornpacturnnon somi- per I'odoree per i1 sapore,al rabarbaro,e che
àiiavano affatto: era quindi convinto che il i'ofricinale aveva po-che formazioni ste]lari

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I grandi e sparse,e I'odore del tutto diverso da tempo il rabarbaro si è coltivato in Orti Bota-
queÌIo de1 rabarbaro. nici, in campi spetimentali, in stabilimenti
In seguito ai lavori di Tschirch e d.i}lossezs, orticoli, dove varie specieerano 1'una accanto
che avevanostudiato le piante di Td.feLsí îi- all'altra. E ia coltivazione in promiscuità e
torno al palntaturn. Si era già,riroqàto(Ballour, per varie generazionidi piantè che, come i
f{ossezs)che non c'era ragione di tenere sepa- Rheutn,sí ibridano con grande facilità e dànno
rate dal RheuÌn palTna.tumla varietà,tangitti- ibridi fecondi, non poteva non dare foltissimi
cuÌn di Eegel e la specie tanguticum di imbastardimenti: neile semlne di Rheun pat-
Tschirch, che ne difleriscono solo per la pro- maturn, moltissime piante hanno, anche aàut-
fondità delle divisioni de]le foslie:- si accèttò te, le foglie intere e iI rizoma piccolo e senza
(Wettstein,Negri, Himmetbauie Walter, ecc.l formazioni stellad: hanno cioè i caratteri del
Ia proposta di Ros.s (1920) di considerarle rapontico. Si è detto perflno che iI Rheurn
semplici tazze e di chiamarle rispettivamente. palma.tum nor. è una vera specie,ma un ibrido.
per, ricordarne I'origine, Rlteum palmatum in via di disgÍunzione.E per rimediare a que-
prol.esPrzewalskii e proles Talelii. sti imbastardimenti, sarà meglio impor[are
Ma non tutti sono d'accordo: i Francesi. nuovÍ semi,o selezionare ]e piante già esistenti
nell'edizione1949 del Codex,ammettono an. qui? Ogni nuova importazionedi semi origi-
cora, eomepiante de] rabarbaro, il loîo Rheum nari dopo quella del 1750 (Przelndlski LB7B.
ofricinale e fl nh. pal?natum aar. tanguticum; Talel 1906,Tucci 1935,ecc.),dava piante che
neila quinta edizione della Farmacopea Ufr- difierivano dalle precedentinella fòrma delle
ciafe ltaliana,del 1926, oltre I'ofricindte,è ad,- foglie, più che nei rizomi. Anche avendo a di-
dirittura saltato fuori, chissàperchè,ll Rheunl sposizionesolo piante ( europeizzater, sì do-
undulatunt. fra te piante che dànno iI rabar- vrebbepoter tornare a1la foglia divisa del por-
baro cinese,e vi è rimasto nella sesta edizione. înaturn: in prove deli'Orto Botanico di Bolo-
del 1940.E la Farmacopeaè seguita senza gna, sessantapiante nate da semi fatti venire
obiezionidatla maggior parte dei Iarmacologi da vari Orti Botanici furono coltivate a Ma-
e farmacognosti italiani e anche da qualche donna dell'Acero, località isolata fra i boschi
ooranlco dell'Appennino,a 1200m.s.m.
,i. ,i. * Dopo tre annl quasi tutte avevanoIe foglie
intere e furono eliminate prima della fioritura.
Col ritorno alla coltivazione del Rheum pat- Furono raccoÌti e seminati i semi deile piante
matuîn, i\ rabarbaro eutopeomigliorò: per ci^ a loglia divisa: tutte te piante ngtie (biu di
tare un solo esempio,la pharmàeopea Helve- 250 in osservazione)nel secondoanno afevano
tica, che nella quarta edizione escludevai ra- le foglie più o meno profondamentedivise.
barbari di produzione europea, non rinnova Sembravaquasi che il carattere .loglia diuiso
l'esclusionenetla quinta, dèl 1916. fossereeessivorispetto a loglia interd e che Ia
. Ma con tutto questo la questione dei rabar- discendenzadelle sole piante a foglia divisa
Daroeuropeoe ancora lontana dalla soluzione. fosse già, rispetto a quèsto caratteie, omozi-
Le coltivazioni che facciamo attualmente dÈrn- gote. Ma anche se questodovesseessereconfer-
no un rizoma che ha, come il rabarbaro cinese. mato dalla coltivazione di nuove generazioni,
le formazioni stellari piccolee fltte,.il sapore si avranno piante a foglie tipiche ma.,. si usa
amaro. la nuorescenzarosso-brunaveilutata il rizoma! Ed è i] rizoma, che dovrà,acquistare
alla luce di Wood, ma, per ditla in una sola le qualità che il commerciorichiede nel rabar-
parola, r non " è rabatbaro: è più leggero.più baro: aspetto, peso, aroma, scdcchiolio fra i
Iegnoso,di coloregiallo più cfriaro.ò-più scu. denti.
ro, ffno a bruno, non scricchiolafra i denti, ha Attualmente, nei rabarbari coltivati si cor-
un odore.che ricorda quello de1 rabarbaro, re subito a titolare gli antrachinoni, e un alto
ma non è iI veto aroma del rabarbaro. contenuto di antrachinoni dovrebbe indica-
Fllickiger e Hanburg scrivevano nel 1gZ8 re la buona qualità del rabarbaro. Ma è noto
che i îabarbari europei,benchéavesserospes- da tempo che il val.ore commerciale del ra-
so un bell'aspetto e non fossero privi d-elle barbaro ( è inversamente proporzionale al
proprietà caratteristiche, non aveiano mai contenuto di antrachinoni ù (Eartuig,
avuto ]a fiducia dei medici e non avevanomai Tschirch); il rabarbaro Shensi. it più aroma-
po-tutoavere un'importanza nel mercato; il tico e il più caro, è superato,come contenuto
ralarbaro - inglese (in gran parte. allora, di antrachinoni, dal Canton, Shangai, ecc.
&neum palTndtu m ) si vendevadifficilmente e Che 11valore di un tabarbaro non Dossadi-
tl.pîezzo era basso.Speravanomojto nella col. penderedal contenuto di antrachinonì si soie-
trvazione,che si stava cominciando,dell,ofl. ga facilmente. Il rabarbaro è usato in farina-
cinale. Adesso clJe 1I RheuÌn ofiieíndte è stato eia, in pasticceria e in liquoreria. Ma la fat-
provato e abbandonato,siamo ancora allo stes- macra ne consuma poco, e molto di più ne
so punto: iI rabarbaro nostrano si vende difiÌ_ consumanola pastiòceriae specialmenteta
cilmentee a un prezzoinferioreperflno a quei_ liquoreria. E chi succhia unà caramella, o
lo del raDontico. beve un bicchierino di rabarbaro,vi cerca il
Quali ìono le cause di così profonde diffe- sapore e l'aroma del rabarbaro, non l,azione
renze di qualità lra iI rabarbàro nostrano e purgativa. Un iiquorista italiano, che in tem-
iI cinese?Potranno essereeliminate? La Dri_ pi di magra aveva acquistato del rabarbaro
ma differenzaè già nella pianta. per mólto italiano ad alto titolo di antrachinoni. quan-

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do, in condizioni ritornate piu o meno nor- .skirnel quale la pianta crescein Cina In Eu-
mali, glie ne fu offerta una secondapartjta. rona inv-ecesi cbltiva .in terreno siliceo (1a
ta riiìutò, consigliando di oflrirla aif industria coitivazionein terreno siliceo si trova consi-
farmaceutÌca. eliata sià nel t?90) e ie druse sono poche e
Ma ormai troppe plove ci dicono che la ti- óiccotel ìl pesodelle ceneri,che nei rabarbari
tolazione desli àntróchinoni non ci dà afftda- àinesi arriva al 10-12% e più, negli europei
mento neppure su1la azione purgativa di quel arriva al 2-47à; ma anche a Bologna, colti-
poco di rabarbaro che potrebbe andare al]a vando le piante parte in terreno silÍceoe par-
farmacia. Fino dal secolo scorso si osservava te in terieno caicareo,si è avuto rispettiva-
che non si poteva attlibuire l'azione purga- mente il 4al e 11 13"; di ceneri. L'aumento
tiva del rabàrbaro ai soli antrachinoni. per- dell'ossalato di calclo potrà forse rimediare
chè vi sono contenuti in quantità troppo pic- un poco anche at diÎetto dell'eccessivalegge-
cola. In ptove fatte sui topi bianchi, per avere rezza della droga.
un'azionèpurgativa pari a quetia di 5-10mil- Ma il più importante di tutto sarebbeotte-
li$ammi di rabarbaro, si doveva sommlnl- nere nod l'odoie press'a poco di tabarbarc, aI
quale sÍ è già arrivati da tempo' ma l'odore
stiare la quantità di antrachinoni contenuta 'óero del ra6arbaro. E non sarà lacile. È noto
in attrettaiti centigrammi di droga: l'acido
crisofanico e l'emodina non purgavano nem- che molte piante aromatiche, co1 cambiaÎe
meno alla dose di 10-12milligrammi (Fùhner delle conditioni dl arnbiente, cambiano non
e De Dios Ferndndee, 1927). Secondo alcuni solo la resa, ma anche la composizione del-
ooi. l'azionepurgativa del rabarbaroe in gran l'essenza,cioè cambiano l'intensità e la qu?-
^parte 1ità dell;odore. E i1 rabarbaro, imbastardito
conseivatà anche dopo l'asportazione
deEli antrachinoni. Nel 1945,Denston seri'{e- da inctoci. trasportalo a rnigliaia di chilome-
va che < nonostante le innumerevoli ricerche tri di distanza,in clima diverso.in consocia-
fatte, 1l principio al quale è dovuta l'azione zioni diverse, in terreno a caratteri flsici e
purgativa del-rabarbaro è sconosciuto' E chimici diversi (in Cina e nel Tibet cresce a
anche ammettendo che sia dovuta agli an- 3000 e più metrj di altitudine. in boscorado
tra,chinoni, si sa che alcuni sono più attivi' di conifere,in terrcno umido. sofficee calca-
altrl meno, altri Ìnattivi o quasi; che sono reo), non può non risentire di tutti questi
contenuti in proporzioni che variano da una cambiamedti. Tschiîclz proponeva ia coltiva-
pianta all'altra e anche nella stessapÍanta zione a 2000-3000metri di altitudine, ma i ri-
da una stagionea]I'altra e perflno nello stesso sultati non furono buonj.: anche in giardini
campione òon f invecchiamento: per cui la aloini a 1?00-1800 m., la vegetazioneera mol-
titolazione del totaie di una somma di valori to oiù debolee più lenta che negli Orti bota-
così eterogeneinon ci puo dire gran che. nicì deua Svizzérae della Bavi.era.Ross, dal
E se ci dice tanto poco perfino dell'azione ouale sono tolte queste notizie, non dlce se
purgatÌva lnon parliamo poi degli altri usj liaroma delte piante di montagna fosse mi-
medicinali: comeeupcptico.astrrngente'ecc.') eliore di quetló del]e alhe, ma è evidenteche
úna coltivàzioneche richieda molto più tem-
che cosa altro ci dice Ia titolazione degli an- Do lsecondo Preeuelskí iI rabarbaro in cina
trachinoni del rabarb.lro?Non ci può nem- ^viene
raccolto a 8-10 anni; in Europa si rac-
meno servire di guida nella scelta dei tipi a coglie a 4-5), e dia un prodotto minore, darà
più bassotitolo: ci potrebbe portare ancora
ài più verso i tipi imbastarditi, perchè il ra- anche un minor reddÌto.
porìtico. col quàle appunto sono già imba- Si dovrà cercare. come propone l'amico
starditi tutti. ó quasi.i rabarbarieuropei.con- Cattorini, di avere non solo i semi delle qua-
tiene molto meno antrachinoni che i] rabar- lità migliori, ma anche campioni del-terreno
baro. nel quale la pianta cresce,dal ]òss della step-
pa ai terriccio nero dei boschi E provare.
Non dovrebbe essere difficile ottenere li
zoma che schicchioli fra i denti, caratteristica Ma Dtovaresenzaperderedi vista 1o scopo
che non influisce diletlamente sulle ploprie- orincióaledellecoltivazioni:si consultii1 com-
tà intrinseche de1 rabarbaro (aroma, attivi- inerciànte che dovrà collocare il prodotto; ci
tà). ma che è richíesto dal commercio; e i1 si faccia guidare daU'assaggiatore.E si lasci-
cliente ha sempre ragione! È data dalle molte no in pace gli antrachinoni.
e gîossedruse cli ossalato di calcio, dovute al Bologna - lstìtuto ed Orto Botanfuo dell'Univelsihì -
teireno umido e calcareo (Rdrrusio, Pîzeudl- Gìugno 1954.

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