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• Le prime materie

plastiche della storia


erano ricavate da prodotti
vegetali (caucciù),
animali (corno) o fossili
(ambra).
• 1839 l’americano
Goodyear scoprì il
metodo per migliorare le
proprietà meccaniche del
caucciù
(vulcanizzazione).
• Nel 1907, il belga
Baekeland fabbricò la
bakelite, prima resina
sintetica ottenuta in
laboratorio.
• Dalla raffinazione del
petrolio si ottennero poi
le materie plastiche
Sintetiche.
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Caratteristiche e proprietà

DEFINIZIONE
Con il termine materie plastiche si
indicano tutti i prodotti di natura
organica (contenenti cioè carbonio)
che hanno la proprietà di assumere
consistenza pastosa, di essere
facilmente plasmabili , di assumere
una forma e di mantenerla.
Dal punto di vista chimico, le materie
plastiche sono polimeri, cioè
sostanze organiche costituite da
molecole di grande dimensione
(macromolecole) formate da catene di
molecole più piccole (monòmeri). I
polimeri possono essere naturali
(come il caucciù o la cellulosa) o
sintetici (creati chimicamente, per lo
più ricavati dal petrolio).

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Caratteristiche e proprietà
Le principali proprietà di un polimero sono le seguenti:

Plasticità
Conducibilità elettrica sotto l’azione del calore
bassa: in genere la plastica è si lascia plasmare facilmente.
un buon isolante.
Comportamento al calore
Resine termoplastiche: si
• Elasticità possono fondere e modellare più
buona: è abbastanza volte.
flessibile. Resine termoindurenti: si
possono fondere solo una volta.
Resilienza Malleabilità
Resistenza agli urti: buona. si lascia ridurre in fogli sottili.

Resistenza Duttilità
alle sollecitazioni la plastica può essere filata
meccaniche: mediocre (tecnofibre).
CHIMICO-FISICHE MECCANICHE TECNOLOGICHE

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La produzione dei polimeri
I polimeri sono normalmente ottenuti per sintesi chimica a partire dal
petrolio. Si passa attraverso processi di raffinazione e di manipolazione
per ottenere le molecole costituenti una catena polimerica.

I polimeri sintetici sono prodotti,


sotto l’azione di calore e pressione,
tramite due diverse reazioni di
polimerizzazione.

a. Poliaddizione: unione di più molecole


dello stesso monomero che formano un
polimero che conserva le caratteristiche del
monomero di partenza (es. polietilene)

b. Policondensazione: unione di più molecole


dello stesso o di due diversi monomeri, con eliminazione di
composti che si formano nella reazione( acqua o acido
cloridrico). Per policondensazione si ottengono, ad esempio,
il poliestere (PET), il poliuretano e le poliammidi (PA).

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Produzione industriale
I polimeri si possono suddividere in due grandi famiglie:
termoplastici e termoindurenti.
a. Polimeri termoplastici b. Polimeri termoindurenti

Monomero

Monomero

I monomeri sottoposti all’azione del calore, Le plastiche termoindurenti


fondono e assumono le forme dello stampo prendono forma con il calore che
senza modificarsi nella struttura. Le resine modifica in modo irreversibile la loro
termoplastiche sono utilizzate per imballaggi, tubi struttura chimica. Sono usate in settori
e raccordi, fogli e film di protezione e per quali l’automobilismo e l’elettronica. Tra
impermeabilizzazioni. Tra le più importanti le più importanti ricordiamo la bakelite,
ricordiamo il polietilene, il polipropilene, il cloruro il poliestere, il poliuretano, le resine
di polivinile (PVC) e il polistirene. epossidiche e gli elastomeri.

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Plastica e ambiente
La grandissima diffusione delle materie plastiche, unita a una cattiva
educazione ambientale, ha creato molti problemi all’ambiente.
L’eccessiva produzione per l’imballaggio (bottiglie, contenitori e involucri
vari) riversa nell’ambiente milioni di tonnellate di rifiuti solidi non riciclabili.

d. Compattazione
a. Prodotti utilizzati

b. Raccolta differenziata
c. Selezione per tipologia
h. Nuovi prodotti

g. Semilavorati f. Fusione
termoplastica

e. Triturazione

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