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Materiali distinti vengono combinati assieme per formare un sistema che possieda
proprietà superiori rispetto a quelle dei singoli costituenti ossia che
• Sfrutti l'azione sinergica dei costituenti di base
• Superi le limitazioni dei singoli costituenti
Matrice
Rinforzo
2. Progettabilità e Anisotropia
• La principale particolarità dei compositi risiede nella possibilità di poter
progettare il materiale in funzione delle proprietà desiderate mentre nel
caso di un materiale tradizionale si possono sfruttare, al massimo, le sue
caratteristiche
1. Laminati Compositi
Layer 1
Layer 2
Layer 3
Laminati Compositi
I laminati vengono classificati in funzione degli angoli di orientazione delle loro
lamine :
Laminato Unidirezionale: L’angolo della fibra di una lamina è identico
all’angolo di una qualsiasi altra lamina del composito.
Laminato Cross-ply: L’angolo della fibra di ogni lamina è normale o parallela a
quello delle altre lamine (per esempio contiene sono lamine 0-90°)
Laminato Angle-ply: L’angolo della fibra non ha alcun limite di parallelismo o
ortogonalità alle altre fibre del laminato
1. Polimeri Termoplastici
2. Polimeri Termoindurenti
Be = anello benzenico
Per prodotti liquidi n < 2 mentre per le resine solide n ≥ 2
Aspetti positivi
Elevata bagnabilità (a causa del basso peso molecolare delle resine non
reticolate che comporta una mobilità molecolare elevata)
Elevata resistenza chimica (l’elevata reattività del gruppo epossidico con agenti
di reticolazione come le ammine comporta un elevato grado di reticolazione)
Bassi ritiri durante l’indurimento (non rilascia sostanze volatili durante la cura)
Elevata Fragilità
Elevato costo
Resine Poliestere
Aspetti negativi
Proprietà meccaniche e chimiche più scarse (rispetto alle epossidiche)
Elevato Ritiro
Fibre di Vetro
Fibre di Carbonio
Fibre Aramidiche
Fibre di vetro
Vantaggi Svantaggi
Basso costo Bassa Rigidezza
Peso specifico alto (tra le fibre
Alta resistenza a trazione commerciali)
Alta resistenza chimica Sensibilità all’abrasione
Eccellenti proprietà isolanti Bassa resistenza alla fatica
Eccessiva durezza
E-Glass, ha un costo più basso rispetto gli altri tipi di fibre; questo è il
motivo principale del suo largo uso in campo industriale.
termica lineare
Alta resistenza a fatica
Difetti
Bassa resistenza alla compressione
sporcizia: gli operatori, dovendo entrare nello stampo per posizionare le varie
pelli, rischiano di portare sotto le suole impurità presenti nella zona del cantiere
che vengono inglobate nella stratificazione.
Tale tecnica consiste nel creare una pressione meccanica su un laminato durante il
suo ciclo di cura:
1. Lo stratificato si realizza secondo la tecnica del lay-up manuale
2. Poi viene inserito all’interno di un sacco per il vuoto, sigillato alle estremità, sul
quale viene praticato un foro da cui può essere estratta l’aria, contenuta
all’interno del sacco, tramite una pompa da vuoto
Aspetti benefici dovuti alla depressione:
1. Non consente di superare una delle problematiche del lay up manuale ossia
quella del contatto diretto fra operatori e resina che, come è noto, contiene
sostanze tossiche (la laminazione, come nel lay up, viene fatta a stampo
aperto)
2. E’ una tecnica molto più costosa da realizzare rispetto al Lay Up (il maggior
costo è dovuto soprattutto all’utilizzo della pompa da vuoto)
Stampaggio ad Infusione (Vacuum Infusion)
σ c ⋅ A/ c = σ f ⋅ Ac ⋅ν f + σ m ⋅ Ac ⋅ν m
σ c = σ f ⋅ν f + σ m ⋅ν m
Condizioni di Isodeformazione
Lo sforzo nel composito è la somma degli sforzi nella fibra e nella matrice
moltiplicati per le loro sezioni trasversali relative
εf = εm
σf >>σm
Ef >> Em
Sostituendo la (2) nella (1) si ha:
Ec ε = E f ⋅ ε ⋅ν f + Em ⋅ ε ⋅ν m
σ c = σ f ⋅ν f + σ m ⋅ν m
Regola delle miscele
Ec = E f ⋅ν f + Em ⋅ν m
Vf=0,6
Sforzo
Vf=0,25
matrice
Deformazione
Resistenza Longitudinale a Trazione e Design
I moduli della fibra, della matrice e del composito possono essere espressi in
termini di sforzi e deformazioni
σi
Ei =
εi
Ef σf
Considerando che εf = εm = εc si ottiene =
Em σ m
Ef σf
Allo stesso modo = da cui
Ec σ c
Ef σc ⋅ Ef
σ f = σc ⋅ =
Ec Em ⋅ν m + E f ⋅ν f
σc ⋅ Ef Pf Pc Ac ⋅ E f
σf = → =
Em ⋅ν m + E f ⋅ν f Af Em ⋅ν m + E f ⋅ν f
Pf Af Ac ⋅ E f
Da cui = e quindi:
Pc Em ⋅ν m + E f ⋅ν f
Pf E fν f
=
Pc E f ν f + Em (1 −ν f )
σf
νf σ fν f
Pf
= ε →
Pf
=
Pc σ f σm Pc σ f ν f + σ m (1 −ν f )
ε
νf +
ε
(1 −ν f )
Comportamento a carico Trasversale: Isosforzo
σc = σ f = σm
Lo spostamento totale del composito lungo la direzione del carico sarà proprio
la somma degli spostamenti della fibra e della matrice :
δc = δ f + δm
Condizioni di Isosforzo
δc = δ f + δm
δ
Tenendo conto che ε= si ha: ε c ⋅ lc = ε m ⋅ lm + ε f ⋅ l f
l
ε c ⋅ lc ⋅ Ac = ε m ⋅ lm ⋅ Am + ε f ⋅ l f ⋅ A f per cui si ha
Vm Vf
ε cVc = ε mVm + ε f ⋅ V f εc = εm +ε f ⋅
Vc Vc
ε c = ε mν m + ε f ⋅ν f
Condizioni di Isosforzo
ε c = ε m ⋅ν m + ε f ⋅ν f
Tenendo conto della legge di Hooke si ha:
σc σm σf
= ⋅ν m + ⋅ν f
Ec Em Ef
Essendo in condizioni di isosforzo σc = σ f = σm da cui:
1 1 1 1 ν m ⋅ E f + ν f ⋅ Em
= ⋅ν m + ⋅ν f =
Ec Em Ef Ec Em ⋅ E f
Em ⋅ E f
Ec =
ν m ⋅ E f + ν f ⋅ Em
Modulo Elastico a trazione in Isosforzo e Isodeformazione
Isosforzo Isodeformazione
Em ⋅ E f
Ec = Ec = E f ⋅ν f + Em ⋅ν m
ν m ⋅ E f + ν f ⋅ Em
Densità dei Compositi
Il peso di un composito può essere considerato come la somma dei pesi dei
propri costituenti
Wc = W f + Wm
I pesi possono essere espressi in termini delle proprie densità e volumi cioè
ρ cVc = ρ f V f + ρ mVm
Vf Vm
Con υf = υm = frazioni in volume dei fibra e matrice
Vc Vc