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LACCATI
Flux by Scavolini
I laccati
Le tipologie di laccati
Le prestazioni
L’odore di nuovo
Rivestimenti cementizi
Guida alla scelta dei materiali
LACCATI
Introduzione
In questo terzo appuntamento di approfondimento sui materiali si parla di su-
perfici laccate, ampiamente utilizzate per i frontali delle cucine, e di rivestimenti
cementizi, assimilabili alla laccature, ma sostanzialmente differenti nell’aspetto
Il focus sui materiali è, in questa pun- renti, mentre quelle verniciate con
tata, dedicato alle vernici o, meglio, prodotti coprenti - che “maschera-
delle superfici che sono state rive- no” totalmente il supporto, vengono
stite con trattamenti di verniciatura, comunemente dette “laccate”. Ed è
completando di fatto il quadro de- proprio alle superfici laccate che de-
lineato nella “puntata precedente”, dichiamo questo approfondimento.
che trattava di carte e di laminati. Le laccature sono molto apprezzate
Facciamo subito chiarezza: per “su- soprattutto per la qualità estetica che
perfici verniciate” si intendono solo conferiscono a una cucina e, pertan-
quelle trattate con prodotti traspa- to, il primo “esame” di una superfi-
Il modello Flux Swing, di Scavolini, creato da Giugiaro Design, è proposto in vari materiali tra cui
laccato, lucido e opaco. Nel dettaglio, le speciali basi con ante curve sono in Laccato Opaco Ghiaccio
così come il pensile, mentre i vani a giorno sono in Laccato Blu Aviazione e Azzurro Laguna. Dona
ulteriore carattere al modello la presa ricavata nel frontale
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Guida alla scelta dei materiali
cie trattata in questo modo non può come le cucine, soggetti a usura o
che partire dall’osservazione visiva. comunque a una pulizia frequente.
Un’importante caratteristica, perce- Per le superfici lucide il problema
pibile visivamente, riguarda il modo può invece essere il cosiddetto ef-
con cui la luce viene riflessa da una fetto “buccia d’arancia”, che potreb-
superficie laccata: se la superficie be apparire nel tempo, un fenomeno
riflette la luce in modo nitido, come legato alla perdita di planarità del-
uno specchio, la stessa appare luci- la vernice che – gradualmente – non
da; se, invece, la riflessione avviene appare più perfettamente liscia, as-
in modo diffuso, arrivando perfino sumendo invece un aspetto “rugo-
a impedire di percepire i contorni so”, simile, appunto, a quello della
dell’immagine riflessa, la superficie buccia di un’arancia.
appare opaca. Tanto più curata è la verniciatura tan-
La misura della riflessione della luce, to meno appariscente e soprattutto
che si effettua con opportuni stru- veloce sarà l’insorgere di questo fe-
menti, è espressa in unità di “gloss”: nomeno. Un suggerimento: se vi tro-
maggiore è il valore di gloss, più vate in uno show room o da un pro-
“brillante” risulta la superficie (una duttore osservate la cucina in laccato
superficie con brillantezza maggio- che ha richiamato la vostra attenzio-
re di 60 gloss è considerata lucida, ne, ponendovi a qualche metro di
mentre sotto ai 30 gloss è classifica- distanza e muovendo leggermente
ta come satinata o opaca). la testa di lato, così da cogliere ogni
Ci sono due aspetti pratici decisa- eventuale distorsione delle immagi-
mente importanti e che devono es- ni riflesse.
sere considerati con la dovuta atten-
zione. Ci riferiamo al fatto che una * Il CATAS, il maggiore istituto di ricerca eu-
ropeo nel settore legno-arredo, esegue oltre
superficie possa essere molto opa- 2.000 prove all’anno per il controllo dell’emis-
ca o molto lucida: nel primo caso è sione di formaldeide da pannelli e da prodotti
bene ricordare che l’opacità viene finiti. I tecnici del CATAS eseguono inoltre più
normalmente ottenuta con silicati o di 100 ispezioni all’anno nelle aziende che
con cere che, mescolate alla vernice, producono pannelli al fine di accertarne l’ade-
creano una sorta di micro-rugosità guatezza del sistema produttivo e dei controlli
superficiale che “diffonde” in più di- interni agli standard internazionali.
Per ciò che riguarda le prestazioni delle superfi-
rezioni i raggi della luce che la colpi- ci dei mobili, il CATAS esegue oltre 12.000 veri-
scono. Se la superficie opaca viene fiche all’anno per controllare che i piani di lavo-
però frequentemente pulita, soprat- ro delle cucine o le altre superfici di un mobile
tutto in modo energico, o se la stessa resistano al possibile degrado provocato dal
è comunque soggetta allo “strofina- contatto con i detergenti, dagli urti, dai graffi,
mento” con altri oggetti o materiali, dalla luce e da tutte le altre sollecitazioni che
la micro-rugosità tenderà ad appiat- possono derivare dalla vicinanza di un mobile
con un forno o con una lavastoviglie (acqua,
tirsi e con il passare del tempo sulla vapore e calore).
superficie appariranno zone più luci-
de. Attenzione, quindi, alla scelta di
superfici molto opache in ambienti,
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LE TIPOLOGIE DI LACCATI
Ritornando alle vernici o, meglio, alle laccature, bisogna ricordare che ne esi-
stono di molte tipologie, anche se possono essere schematicamente suddivise
in tre categorie generali ovvero: a solvente, all’acqua e fotoreticolabili, meglio
conosciute come UV.
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LE PRESTAZIONI
In generale il punto di forza dei laccati di un mobile per cucina.
è rappresentato dalla qualità estetica A tal proposito è utile segnalare che
di questo tipo di finiture: la variabili- esiste una norma italiana, la UNI
tà di colori, di brillantezze e di effet- 11216, che specifica quali sono i re-
ti particolari – come, ad esempio, il quisiti minimi delle superfici verni-
“metallizzato” – sono unici e danno la ciate dei mobili domestici, compre-
possibilità di rivestire in modo con- si quelli delle cucine. La resistenza
tinuo e omogeneo qualsiasi tipo di al graffio, allo sporco, ai liquidi e ad
superficie, comprese quelle profilate altri fattori di degrado sono dunque
o con effetti di tridimensionalità. ben codificati in questa norma che
I punti di debolezza derivano invece può certamente rappresentare un
dalle caratteristiche di resistenza chi- utile punto di riferimento anche nella
mico-fisica di questi prodotti che non scelta di una cucina. La variabilità di
possono evidentemente competere tipologie di laccature esistenti è mol-
con materiali più “robusti” e resisten- to ampia e, dunque, anche le presta-
ti come, ad esempio, i laminati. zioni offerte in termini di resistenza
Per ciò che riguarda le caratteristiche agli agenti che ne possono provoca-
è bene rammentare che le presta- re il degrado è assai variabile.
zioni delle superfici laccate non pos- Tra le prestazioni di una superficie
sono raggiungere quelle di altri ma- laccata vale la pena di porre partico-
teriali, soprattutto se paragonate ai lare attenzione a due possibili pro-
laminati; se ben formulate possono blemi che riguardano soprattutto le
tuttavia soddisfare anche le esigenze superfici di colore chiaro e le bianche
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RIVESTIMENTI CEMENTIZI
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Bibliografia
Per maggiori informazioni sugli argomenti trattati in questo focus riguardante
le laccature è possibile consultare il libro scritto da Franco Bulian: “Verniciare il
legno”, Hoepli, Milano, 2008
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