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INTRODUZIONE.
Nell'ambito dell'applicazione di sottoprodotti industriali al campo del calcestruzzo il
fumo di silice rappresenta senza dubbio, oggi, uno dei materiali più stimolanti e che più
può dare soddisfazione sia ai ricercatori che agli utilizzatori. Trattandosi di un
sottoprodotto di lavorazioni industriali, è importante che esso sia sottoposto ad un attento
controllo di qualità onde evitare che la presenza di materiali deleteri superi determinati
livelli. Questo, al momento, è garantito dai vostri fornitori. E' tuttavia attivo un Working
Group europeo 0NG 9) che in seno al TC 104 sta predisponendo la normativa ad hoc
prevista dalla EN 206. AI momento attuale la norma è allo stato di "Final Orafi" ed è
pubblicata come documento CEN nr. 43.
La Microsilice altrimenti detta Silica Fume (in italiano Fumo di Silice - in sigla SF),
originariamente recuperata, in Norvegia, nell'ambito di un programma contro
l'inquinamento dell'aria, fu aggiunta sperimentalmente nel calcestruzzo già nel 1951. Per
vedere alcuni esempi applicativi concreti e commercialmente validi si doveva però
attendere il 1976-77. Da allora e per molti anni, l'applicazione prevalente della microsilice
si è avuta nei calcestruzzi spruzzati fibrorinforzati. E' stata proprio questa applicazione
così particolare, di solito effettuata in condizioni estreme, a fornire una valida ed esaustiva
conoscenza dei meccanismi d'azione dell'SF. La scarsa disponibilità di questo prodotto,
unitamente alla forte richiesta dovuta alle eccellenti caratteristiche conferibili ai
calcestruzzi, sono le ragioni per le quali il prezzo del fumo di silice ha raggiunto valori che
superano il prezzo del cemento,
articelle
Per l'uso in calcestruzzo, il fumo di silice, si presenta: sotto forma di polvere "tout venant"
(cosi com'è scaricata dai filtridi abbattimento delle polveri che la producono), oppure sotto
forma di polvera compatta (microsilice densificata) o di slurry (fango) al 50% di solido.
Le esperienze sin qui fatte, mostrano che l'impiego dello "slurry" e del "tout-venat" offrono i
risultati migliori e più ripetibili. La silice densificata pur offrendo maggior facilità d'uso
sembra essere meno attiva. In Italia l'uso prevalente riguarda la polvere tout-venant.ln
questa forma essa è disponibile in sacchi da 1O kg, in big-bag da 500 kg circa, sfuso in
autosilos come il cemento. La manipolazione del materiale fornito in autosilos può
presentare qualche problema, soprattutto in relazione allo scarico dei sili di stoccaggio. E'
comunque sufficiente aumentare il flusso d'aria nel cono di scarico. per riuscire ad
alimentare ogni impianto di dosaggio. In ogni caso la vibrazione non è del tutto utile
mentre può essere molto vantaggioso lo scuoti mento (per esempio montando all'interno
del silos delle catene vibranti). /I fumo di silice, abbiamo detto, è un materiale
completamente amorfo. L'osservazione al microscopio elettronico, mostra la presenza di
sferette, raggruppate a formare delle aggregazioni "a grappolo", la cui dimensione, che
può arrivare a diverse decine di micron, facilita di molto l'uso ed il dosaggio dell'SF. I
legami tra le sferette all'interno del grappolo sono però talmente tenui che l'agitazione
meccanica necessaria alla preparazione del calcestruzzo trasforma facilmente il fumo di
silice nel materiale finissimo che in effetti è.
MECCANISMO DI AZIONE DEL FUMO DI SILICE NEL CALCESTRUZZO.
Il fumo di silice possiede, in relazione alla sua natura chimico fisica, svariate e distinte
funzioni: la funzione di filler e quella pozzolanica sono le più eclatanti ed entrambe si
collocano ad un livello molto superiore a quello di altri materiali molto noti quali le teneri
volanti e le pozzolane naturali.
1. La funzione di filler. (fiq. 1) ".
La funzione di filler è legata, ovviamente, alla finezza estrema posseduta da questo
materiale che è, sia cq,me diametro medio dei granuli sia come superficie specifica, circa
100 volte più fine del cemento. Ciò consente ai granuli di fumo di silice di collocarsi tra i
granuli più grossi del cemento per creare una struttura estremamente compatta che lascia
a disposizione dell'acqua uno spazio ridotto. Vale qui la pena di ricordare che solo una
minima parte dell'acqua di impasto risulterà combinata chimicamente con il legante; la
restante, evaporerà più o meno velocemente lasciando dei vuoti, spesso macroscopici,
che vanno ad aumentare in modo notevole la porosità accessibile del calcestruzzo.
Quanto detto, sembrerebbe in contraddizione con il fatto che il fumo di silice presenta
un'elevata richiesta d'acqua. In verità questa elevata quantità d'acqua ha soprattutto la
funzione di disperdere le particelle in modo uniforme. Se a questo scopo si impiega un
opportuno disperdente - riduttore d'acqua ad alta efficacia, è molto facile confezionare
calcestruzzi con rapporto NC inferiore a D,3D, al tempo stesso fluidi e privi di
segregazione, adatti per ogni tipo di posa in opera. Per questo, l'uso del fumo di silice, non
è mai disgiunto dal contemporaneo impiego di buoni additivi superfluidificanti.
2. La funzione pozzolanica: (fiq. 2)
La funzione pozzolanica è legata alla composizione chimica ed alla natura morfologica
dei granuli di silice che sono altamente reattivi. La misura dell'attività pozzolanica con il
saggio Fratini, di Norma per i cementi pozzolanici, conferma che si ottengono risultati
eccellenti con dosaggi di silice che sono meno di un terzo di quelli della miglior pozzolana
disponibile in Italia. Per questo, il fumo di silice, non viene e non deve essere considerato
solo un aggregato o un'aggiunta ma una parte integrante, a tutti gli effetti, della quota
cemento presente nella miscela.
3. La protezione delle armature dalla corrosione: (fiq. 3)
Il calcestruzzo è, com'è noto, un materiale particolarmente adatto a prevenire la
corrosione delle armature in esso annegate. I numerosi casi di degrado verificatisi,
soprattutto in questi ultimi anni, hanno tuttavia evidenziato la necessità di curare con
maggior attenzione la qualità del copriferro. Una via per raggiungere tale obiettivo è quella
di ridurre drasticamente la permeabilità della pasta di cemento alla penetrazione
dell'anidride carbonica, dei cloruri, de!l'ossigeno e dell'umidità. Per diminuire la
permeabilità è necessario ridurre la porosità totale del calcestruzzo (preparare calcestruzzi
molto compatti) oppure, a parità di porosità totale, ridurre la dimensione media dei pori
contenendo, il più possibile, la formazione dei grossi pori capillari. (fig. 4) Un mezzo molto
valido per diminuire la porosità totale nei calcestruzzi è appunto quello di utilizzare
aggiunte minerali finissi me. Se le aggiunte finissime hanno anche una buona attività
pozzolanica, com'è il caso del fumo di silice, si ottiene, contemporaneamente anche
altissima resistenza al dilavamento e all'erosione. L'attacco dei cloruri è contrastato
efficacemente dall'aggiunta di fumo di silice. La velocità di carbonatazione non sembra
sensibilmente influenzata dalla presenza di fumo di silice e tuttavia la grande compattezza
ottenibile rende di fatto trascurabile l'influenza di un "aggressivo" così importante e diffuso
(atmosfere cittadine, industriali, di galleria, ecc). Non si può poi trascurare che l'uso di
calcestruzzi.modificati con fumo di silice, permette un notevole aumento della protezione
dei ferri d'armatura in virtù dei suoi elevati valori di resistività elettrica.
- pago4 -
Numerosi test confermano infatti come la resistività del calcestruzzo modificato con fumo
di silice sia da 3 a 7 volte maggiore di quella di un calcestruzzo normale di pari rapporto
AfC. Questa proprietà fa si che risulti enormemente ritardato, se non addirittura bloccato,
-+innesco della reazione catodica (pila elettrica) che è, in definitiva, la vera responsabile
della corrosione del ferro.
4. Reazione alcali-aqqreqato.
Per concludere questa parte relativa ai vantaggi offerti dal fumo di silice, va ricordata la
capacità che esso ha di ridurre le conseguenze della reazione alcali-aggregato. La
presenza di fumo di silice fa diminuire assai rapidamente la concentrazione di alcali liberi
nel cemento. In tal modo, essi, sono sottratti alle più lente reazioni de'gli aggregati reattivi.
5. Il miqlioramento della resistenza.
Sperimentalmente è possibile dimostrare come le resistenze meccaniche aumentino in
misura proporzionale all'aggiunta di fumo di silice a causa del sommarsi delle due funzioni
quella pozzolanica e quèlla di filler.
(A/C)N = «A/(C+k.F.S.»s
si potrà dire allora che il fattore di efficienza (k) vale 2 e cioè un kg di fumo di silice ha dato
la stessa resistenza. meccanica che avrebbero dato 2 kg di cemento. Non esiste,
purtroppo, un unico valore di (k). Esso dipende da molteplici parametri quali:
- pago5 -
Tempo trascorso prima del controllo di resistenza
- Temperatura di stagionatura
Tipo di cemento sostituito (è noto ormai che la modifica operata dal fumo di silice è
molto più marcata con cementi portland di alta qualità: 52.5 - 42.5 e anche con 32.5
tipo I e Il/A che non con cementi d'aggiunta: 32.5 tipo II/B e cementi ditipo 111
e tipo IV)
Percentuale di cemento che si sostituisce
Dosaggio di cemento nel calcestruzzo di riferimento.
In linea di massima, a 20°C, a 28 giorni di maturazione, il fattore (k) varia tra 2 e 4. Può
essere interessante allora confrontare questo valore con quello, significativamente più
basso ma anch'esso variabile, registrato per la cenere volante:
Per quanto questi dati debbano essere considerati solo come una grossolana
approssimazione, resta il fatto che il fumo di silice è sicuramente da 4 a 10 volte più
efficace che non la cenere volante
IMPIEGHI.
In virtù delle elevate caratteristiche conferite al calcestruzzo dal fumo di silice esistono
svariate possibilità di impiego.In tal senso si possono distinguere tre settori fondamentali:
strutture con spessori normali, strutture sottili, calcestruzzi spruzzati.
Inerte impiegato M.V. del Cls kg/mc R28 gg MPa M.E.28 gg Mpa
Granito 2500 125 68000
Diabase 2670 165 65000
Bauxite 2870 215 110000
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