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METALLURGY
CONVERTITORI
PROCEDIMENTI PER LA PRODUZIONE DEGLI
ACCIAI
migliore desolforazione;
Mn + S MnS
Le ferroleghe, invece, sono aggiunte secondo dosi prestabilite per portare l'acciaio
ad assumere determinate caratteristiche richieste; tra di esse si segnalano
manganese, silicio, cromo, molibdeno, niobio.
PROCEDIMENTI PER LA PRODUZIONE DEGLI ACCIAI
• bruciatori;
• camere rigeneratrici;
• camere a scoria;
• valvole di controllo.
FORNO MARTIN-SIEMENS
o Il laboratorio è la camera in cui avviene
l'affinazione della ghisa, è di forma
rettangolare, allungata e poco profonda,
ed è rivestita internamente di materiale
refrattario. E’ sormontata da una volta e
la parte inferiore, o base, viene chiamata
suola.
o La suola, su cui si svolgono le reazioni di
affinazione, può essere di refrattario
acido (silicea) o basico (magnesiaca),
dipendentemente dalla tipologia di ghisa
da affinare. Si ha quindi:
• un processo Martin-Siemens acido (ghise e rottami contenenti silicio)
o Sotto la suola ci sono due camere di recupero del calore (camere rigeneratrici)
formate da un impilaggio di mattoni refrattari silicei o silico-alluminosi; qui l’aria e
il combustibile vengono preriscaldati.
o Le condotte dell'aria comburente, del combustibile e dei fumi, sono inserite sui
lati corti della volta. Sono in genere 2 o 4 e sono praticamente dei canali, quasi
verticali, in muratura, che partono dalle testate del laboratorio per finire
alle camere rigeneratrici.
FORNO MARTIN-SIEMENS
rottami;
minerale di ferro;
calcare;
fluorite.
• La colata è effettuata attraverso un foro posto sulla muratura dopo aver rimosso
il tappo di materiale refrattario mediante un cannello ad ossigeno.
• L'acciaio poi scorre in una canaletta di materiale refrattario e viene raccolto in
siviera.
LIMITI DEI CONVERTITORI BESSEMER E
THOMAS E DEI FORNI MARTIN-SIEMENS
• Gli ultimi sviluppi della tecnologia di fabbricazione degli acciai sfruttano processi
nei quali si utilizza l'ossigeno puro come elemento ossidante.
• L'utilizzo dell'ossigeno puro è una conseguenza dei limiti dei processi con
convertitori Bessemer, Thomas e col forno Martin-Siemens che utilizzano l'aria
come elemento ossidante.
• Il problema principale in questi processi è la presenza di azoto (dall'aria) che
incide negativamente per due motivi:
1. Sottrae una quantità rilevante di calore al metallo nel corso del
gorgogliamento;
2. Influisce negativamente su alcune caratteristiche dell'acciaio, rendendolo
inidoneo a determinate applicazioni.
• Questi problemi vengono eliminati quasi del tutto con l'utilizzo dell'ossigeno.
CONVERTITORE L.D.
L’ELIMINAZIONE DEL MANGANESE avviene per reazione con l'ossido di ferro FeO
Mn+FeO MnO+Fe
l'ossido di manganese precipita nelle scorie.
CONVERTITORE L.D.
DEFOSFORAZIONE il fosforo reagisce con l'ossido di ferro FeO formando
anidride fosforica P2O5
2FeP+5FeO P2O5+11Fe
a sua volta l'anidride fosforica reagisce con la calce precipitando nella scoria
FeS+CaO CaS+FeO
CONVERTITORE O.B.M.
o Dal fondo del convertitore, attraverso una serie
di fori è insufflato ossigeno puro che si miscela,
entrando nel convertitore, con il gas
combustibile che può essere metano o
propano.
• Il convertitore adoperato è
simile a quello L.D. ma inclinato
rispetto all'orizzontale.
- alla semplicità e facilità di funzionamento, sia che esso avvenga con carica solida che con
carica liquida;
- alla maggiore elasticità di impiego e versatilità produttiva che permette di produrre una
grande gamma di acciai;
• . È detto effetto Joule il fenomeno per cui il passaggio di corrente elettrica attraverso un
conduttore è accompagnato dallo sviluppo di calore.
FORNI ELETTRICI AD INDUZIONE
I forni di questo tipo si dividono in forni a bassa frequenza (50 o 60 Hz cioè la frequenza della
rete) e forni a media-alta frequenza (300-10000 Hz).
Nei secondi il metallo, posto in un crogiolo avvolto da una bobina, viene fuso per lo stesso
principio mandando corrente nella bobina.
FORNI ELETTRICI AD ARCO
Un forno ad arco è costituito essenzialmente da un guscio, da un coperchio rimovibile e
dagli elettrodi.
2. il forno.
EVOLUZIONE DELL’ACCIAIERIA ELETTRICA –
PROCESSO CONSTEEL
• Il forno è un’evoluzione del classico forno elettrico ad arco perché deve prevedere
una porta di ingresso del rottame, sempre aperta, attraverso la quale il rottame cade
con continuità nel bagno metallico fuso. Nell’interno del forno sono previste lance per
la somministrazione di ossigeno o di altri reagenti, come il carbonio.
EVOLUZIONE DELL’ACCIAIERIA ELETTRICA –
PROCESSO CONSTEEL
VANTAGGI
• I vantaggi di tale processo sono:
• Operativi: alimentazione senza traumi e discontinuità;
preriscaldamento della carica.
• Ambientali: sistema di trattamento fumi di minori dimensioni;
diminuzione dei rumori da 110-115 dB a 85-90 dB per la maggior
regolarità dell’arco che non agisce sul rottame da fondere ma su un bagno
piatto.
• Elettrici: migliore sfruttamento della potenza elettrica e quindi minore
potenza impegnata; assenza di picchi nel prelievo e quindi riduzione dei
disturbi sulla linea elettrica.
SVANTAGGI
• Gli svantaggi consistono in una maggior complicazione ed onerosità
nell’impianto nuovo o un costo di trasformazione nell’impianto esistente.
PROCESSI DI RIDUZIONE DEGLI ACCIAI
• Ai processi di riduzione con gas appartiene il processo Wibey che adopera un forno a tino nel
quale avviene la riduzione in controcorrente degli ossidi adoperando come riducente un gas
con alto contenuto di monossido di carbonio CO, il quale viene immesso nel forno dal basso
ad una temperatura di circa 1000 °C. Viene adoperato un carburatore a riscaldamento elettrico
per la rigenerazione termica e chimica della anidride carbonica CO2 trasformata in CO.
• Altro processo a gas è quello HYL che impiega un gas naturale come riducente e come fonte
di energia termica.
• Ai processi di riduzione con carbone appartiene il processo Hoganas che adopera cassette
refrattarie dove vengono posti strati alternati di minerale e carbone portati a temperatura di
1100 °C per un tempo di 10 giorni circa.
• Altri processi con carbone si effettuano in forni rotativi orizzontali, vedi processo Kalling e
RN.
PROCESSI DI RIDUZIONE DEGLI ACCIAI:
RIELABORAZIONE DEGLI ACCIAI
• Per migliorare qualitativamente gli acciai prodotti con i processi dianzi descritti, sono
stati elaborati diversi nuovi procedimenti che avvengono quasi tutti sotto vuoto e
mediante degassaggio per eliminare l’ossigeno ed il carbonio secondo la reazione
reversibile:
C + O→ CO
• Per motivi economici i trattamenti sotto vuoto sono limitati agli acciai speciali. La
rielaborazione degli acciai può avvenire nel forno, durante la colata oppure in siviera.
Il colaggio dei lingotti avviene riempiendo delle lingottiere, le quali hanno generalmente forma
prismatica con una leggera conicità per favorire l’estrazione del getto.
LA COLATA DELL’ACCIAIO
Il colaggio può essere:
• diretto;
• in sorgente.
• Colaggio diretto
L’acciaio liquido cade dall’alto liberamente
all’interno della lingottiera; esistono dei
limiti di tempo per lo svuotamento della
siviera (50-60 minuti) e il riempimento
della lingottiera che se non rispettati
potrebbero generare difetti nel prodotto.
LA COLATA DELL’ACCIAIO
• Colaggio in sorgente
Si esegue quando si ha la necessità di riempire più
lingottiere contemporaneamente, attraverso
un’unica colonna di alimentazione (tubo di
refrattario verticale) che immette l’acciaio in una
raggiera di canali in refrattario comunicanti con il
fondo di ogni lingottiera.
• Oggi il metodo per estrarre l'idrogeno si avvale del vuoto, per eliminare
imperfezioni che possono influenzare negativamente l'integrità e le
caratteristiche dell'acciaio.