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TECNOLOGIA DEI CALCESTRUZZI

LA DURABILITA DEL CALCESTRUZZO:


ANALISI ED APPLICAZIONI
Dott. Ing. EDOARDO TRIPPETTA www.tecnoingegneria.altervista.org
2
1. Cause, tipologie e meccanismi responsabili del degrado
2. Conseguenze della corrosione
3. Fattori che influenzano la durabilit
4. Come prescrivere un calcestruzzo durabile
5. Sistemi di protezione
6. Diagnosi
7. Applicazioni pratiche mediante software Life-365
Sommario
3
ORIGINI DEL DEGRADO
Le origini del degrado del calcestruzzo sono da ricondurre a due diversi fenomeni,
luno di natura fisico meccanica, laltro di natura elettrochimica.
1. PRINCIPALI CAUSE DI
DEGRADO
DEGRADO ELETTROCHIMICO: DEGRADO FISICO MECCANICO
CORROSIONE DELLE ARMATURE
METALLICHE
DANNEGGIAMENTO DELLA MATRICE
CEMENTIZIA
1. ATTACCO SOLFATICO
2. AZIONE ALCALI-SILICE
3. AZIONE DILAVANTE DELLE ACQUE
ACIDE
4. CICLI DI GELO E DISGELO
1. CARBONATAZIONE
2. CORROSIONE INDOTTA DA
CLORURI
4
Ca(OH)
2
+ SO
4
2-
+ H
2
O CaSO
4
*2H
2
O (gesso)+2OH
-
(1)
C-S-H + SO
4
2-
+ H
2
O CaSO
4
*2H
2
O (gesso)+SH (silice idrata) (2)
1.1.1 ATTACCO SOLFATICO DELLA
MATRICE CEMENTIZIA
Lattacco solfatico dovuto alla reazione tra lo ione solfato SO
4
2-
derivante dalla
dissociazione di sali come solfato di calcio e solfato di sodio presenti nelle acque e nei
terreni circostanti il calcestruzzo, con la calce libera Ca(OH)
2
o con

C-S-H secondo le
reazioni:
In entrambe le situazioni, la formazione di prodotti espansivi, genera tensioni allinterno
della matrice cementizia. Per di pi, il gesso prodotto dalla (1), pu a sua volta reagire
con gli alluminati idrati C-A-H e formare ettringite cio solfo-alluminato di calcio,
anchessa dal carattere espansivo.
C-A-H + 3CaSO
4
*2H
2
O + H
2
O C
3
A*3CaSO
4
*32H
2
O (ettringite ) (3)
5
1.1.2 REAZIONE ALCALI SILICE
La reazione alcali-silice dovuta alla reazione tra la silice SiO
2
presente
in alcuni tipi di aggregati e gli alcali (ioni Na
+
e K
+
) provenienti dal cemento o
dallambiente esterno per lutilizzo di NaCl come sale disgelante.
A seguito di queste reazioni, hanno origine prodotti gelatinosi dal carattere
espansivo che generano tensioni allinterno del calcestruzzo.
1.1.3 AZIONE DILAVANTE DELLE ACQUE ACIDE
CaCO
3
+ H
2
CO
3
Ca(HCO
3
)
Consiste nellasportazione di prodotti idrosolubili da parte dellacqua, associata
ad unazione meccanica. Il dilavamento pu essere aggravato da acque a
carattere acido per la presenza di anidride carbonica CO
2
, la quale da luogo alla
formazione di acido carbonico secondo la reazione:
H
2
O+CO
2
H
2
CO
3

Inizialmente si ha la carbonatazione della calce libera secono la reazione:
Successivamente la CaCO
3
viene solubilizzata come bicarbonato:
Ca(OH)
2
+H
2
CO
3
CaCO
3
+ H
2
O
6
1.1.4 AZIONE DI GELO E DISGELO
Il degrado da gelo e disgelo dovuto allazione
espansiva subita dallacqua nel passaggio dallo stato
liquido allo stato solido. Laumento di volume genera
tensioni allinterno della matrice cementizia che si
sbriciola sotto lazione di tali soIlecitazioni.
Possibile soluzione al problema:
Impiego di additivi aeranti
7
1.2.1 CORROSIONE INDOTTA DA CARBONATAZIONE
Nel calcestruzzo, a seguito dell idratazione del cemento, si ha lo sviluppo di idrossido
di calcio Ca(OH)
2
il quale determina le condizioni di forte basicit particolarmente
favorevoli alla buona conservazione delle armature metalliche (pH>13).
La CO
2
presente nellaria, pu annullare tale basicit a seguito del processo di
carbonatazione che consiste nella trasformazione della calce in carbonato di calcio.
Ca(OH)
2
+ CO
2
CaCO
3
+ H
2
O (1) Neutralizzazione alcalinit, pH<9
Evoluzione della corrosione nel tempo
1. Fase di innesco: tempo necessario affinch la carbonatazione avanzi fino
a raggiungere le armature
2. Fase di propagazione: tempo necessario al raggiungimento del livello
massimo accettabile del fenomeno corrosivo
Il processo di carbonatazione si compone di:
Laumento del pH provoca lo scioglimento del film passivante con conseguente
possibile innesco della corrosione.
8
FASE DI INNESCO
Evoluzione della corrosione nel tempo
Lavanzamento della carbonatazione
nel tempo descritto dalla relazione:
t k s =
s = spessore dello strato carbonatato;
t = tempo;
k = coefficiente di carbonatazione
(rapidit di avanzamento della CO
2
)
Fattori di influenza ambientale:
La variabilit del periodo di innesco dipende da:
Umidit: il trasporto di CO
2
avviene con difficolt attraverso pori pieni
dacqua mentre facilitato in quelli pieni daria
Temperatura: alte temperature favoriscono la penetrazione la quale
invece rallentata alle basse temperature (legge di Henry)
Dalla stessa relazione, noti k ed s ,
possibile ricavare il tempo di innesco.
9
FASE DI PROPAGAZIONE
Terminata la fase di innesco, le armature
raggiunte dal fronte di carbonatazione
perdono le capacit protettive, per cui, se
sulla superficie delle armature sono presenti
ossigeno e acqua, ha inizio la fase di
propagazione della corrosione.
Fattori di influenza ambientale:
Anche la fase di propagazione risente di fattori come:
Temperatura: come in tutti i processi chimici, anche nella corrosione la
temperatura agisce sulla cinetica di reazione. Climi caldi favoriscono la
reazione che risulta invece rallentata in condizioni climatiche pi rigide.
Umidit: la completa immersione in acqua impedisce allossigeno di
raggiungere le armature, la totale assenza di H
2
O impedisce linnesco
della corrosione.
10
1.2.2 CORROSIONE INDOTTA DA CLORURI
La depassivazione delle armature pu avvenire
anche per la presenza dello ione Cl
-
a seguito
dellesposizione ai sali disgelanti o a condizioni
ambientali particolarmente aggressive.
Concentrazione superficiale di cloruri in funzione
della distanza dalla costa
In particolare, la perforazione del
film passivante avviene quando la
concentrazione dello ione Cl
-
raggiunge un valore indicato come
tenore critico.
11
TENORE CRITICO DI CLORURI C
t
Varia in funzione del tipo di acciaio e della quantit di ossigeno
presente sulle armature:
Strutture completamente immerse Assenza di ossigeno, C
t
maggiore

Strutture semi immerse Presenza di ossigeno e acqua, C
t
minore
Azione dellacqua di mare su
strutture marine
12
Evoluzione della corrosione nel tempo
1. Fase di innesco: tempo necessario affinch i cloruri penetrino il copriferro
sino a raggiungere il C
t
di cloruri sulle armature
2. Fase di propagazione: tempo necessario al raggiungimento del livello
massimo accettabile del fenomeno corrosivo
Meccanismi di penetrazione
Risalita capillare: assorbimento di un liquido attraverso pori non saturi
Permeazione: penetrazione di un liquido a causa di una differenza di pressione
Migrazione: trasporto di specie elettricamente cariche sotto lazione di campi elettrici
Diffusione: meccanismo legato al movimento delle cariche, le quali, si spostano
dalle zone a maggior concentrazione alle zone a minor concentrazione. Dove il
calcestruzzo saturo dacqua entra in contatto con una soluzione a maggior
concentrazione, gli anioni presenti in essa entrano allinterno del getto attraverso i
pori saturi dacqua.
Anche per la corrosione promossa da cloruri, in analogia con il fenomeno di
carbonatazione si possono distinguere:
13
2
2
x
C
D
t
C
c
c
=
c
c
In condizioni di flusso monodimensionale non stazionario, il processo di diffusione
regolato dalla seconda legge di Fick:
dove:
C = concentrazione al tempo t e alla profondit x dalla superficie;
D = parametro che caratterizza la velocit di diffusione dei cloruri.
Il coefficiente di diffusione D funzione della temperatura e del tempo.
Integrando lequazione di Fick, si ottiene la soluzione che consente di valutare il
contenuto di cloruri alla profondit x e al tempo t:

C(x,t) = C
s
[1 erf(x/2(D
app
t))]

dove: C(x,t) = concentrazione dei cloruri alla profondit x ed al tempo t;
C
s
= concentrazione superficiale di cloruri;
D
app
= coefficiente di diffusione apparente (apparente poich viene
considerato costante)
14
2. CONSEGUENZE DELLA CORROSIONE
Corrosione di una barra d acciaio
Degrado del cls dovuto allazione dei cloruri:
esplosione del coprifero
La corrosione pu provocare:

DANNEGGIAMENTI DI NATURA ESTETICA
Macchie di ruggine sulla superficie

DANNEGGIAMENTI STRUTTURALI
Espulsione del copriferro
Perdita di aderenza delle barre
Riduzione della sezione delle armature
15
3. FATTORI CHE INFLUENZANO LA DURABILITA
TECNOLOGIA DEL CALCESTRUZZO
Tipo e quantit di cemento
Rapporto acqua/cemento
Qualit degli aggregati

MODALITA DI ESECUZIONE DELL OPERA
Posa in opera
Compattazione e maturazione del getto

SPESSORE DEL COPRIFERRO
La durabilit del calcestruzzo strettamente legata a:
16
TIPO E QUANTITA DI CEMENTO

Quantit di cemento: poich lidratazione del cemento determina le condizioni di
basicit nel calcestruzzo, ne consegue che, maggiore il contenuto in cemento,
maggiore lalcalinit nel calcestruzzo

Tipo di cemento: la reazione tra la calce libera e la silice presente in cementi ad
attivit pozzolanica, d luogo alla formazione di ulteriori C-S-H con ovvie riduzioni
di porosit
RAPPORTO ACQUA/CEMENTO

La porosit capillare funzione del rapporto a/c secondo la relazione di Powers:
Vp = 100 a/c 36.15o
Vp = il volume in litri dei pori capillari per ogni 100Kg di cemento
o = il grado di idratazione funzione della stagionatura e della reattivit del cemento
Per ridurre la porosit quindi necessario ridurre quanto pi possibile il rapporto a/c.
In che modo questi fattori sono legati alla durabilit?
17
AGGREGATI

Contenuto di cloruri: il contenuto di cloruri non deve superare lo 0.05%
poich provocano la perforazione del film passivante.

Contenuto di solfati: poich a seguito della reazione con gli alluminati
possono dar luogo alla formazione di ettringite espansiva, la soglia
massima dei solfati non deve superare lo 0.2%

Gelivit: gli aggregati non devono essere gelivi
POSA IN OPERA

La cattiva manipolazione del calcestruzzo in fase di getto pu provocare un
aumento indesiderato della porosit.
Gli errori commessi pi di frequente, che possono compromettere la qualit del
calcestruzzo sono:
Esecuzione di getti da altezze troppo elevate (segregazione e
conseguente aumento di porosit)
Riaggiunta di acqua dimpasto (aumento di porosit)
18
COMPATTAZIONE E MATURAZIONE DEL GETTO

Obiettivo della compattazione quello di facilitare la fuoriuscita dellaria intrappolata
nel calcestruzzo per ridurne al massimo la porosit.

Accorgimenti da adottare al fine di ridurre la porosit sono:
Impiego di additivi fuidificanti
Copertura del getto al fine di ridurre levaporazione dellacqua
Vaporizzazione di acqua sul getto per ridurre levaporazione
SPESSORE DEL COPRIFERRO

Aumentare lo spessore del copriferro permette di prolungare il tempo di innesco
della corrosione, poich, gli agenti patogeni devono raggiungere profondit maggiori
prima di raggiungere le armature.
19
4. COME PRESCRIVERE UN
CALCESTRUZZO DUREVOLE
Per prescrivere e confezionare correttamente un calcestruzzo necessario
definire i parametri di seguito elencati:
RESISTENZA CARATTERISTICA Rck
CLASSE DI ESPOSIZIONE
CLASSE DI CONSISTENZA
DIAMETRO MASSIMO DEGLI AGGREGATI
(Prescrizioni minime per il confezionamento del calcestruzzo)
20
4.1 RESISTENZA CARATTERISTICA Rck
|
|
.
|

\
|
=
a/c
2
1
K
K
Rc
Prova a compressione su provino cubico
Rc = resistenza a compressione
a/c = rapporto acqua/cemento
K
1
e K
2
= coefficienti legati al tipo di
cemento e alla stagionatura
Tale relazione pu essere evidenziata
attraverso curve di tipo esponenziale
negative determinate misurando la
resistenza meccanica su provini
confezionati con diverso rapporto a/c.
Poich ai fini della durabilit necessario definire il corretto rapporto a/c, ed in
considerazione del fatto che tale rapporto strettamente legato alla Rc secondo la
relazione nota come legge di Abrams; risulta che per definire il rapporto a/c
sufficiente prescrivere la Rck
21
Esempio di due curve di correlazione
y = 149,33e
-2,8304x
y = 190,94e
-2,8484x
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
0,3 0,35 0,4 0,45 0,5 0,55 0,6 0,65 0,7 0,75 0,8 0,85 0,9 0,95 1
A/C
Rc
Cem 32,5 Cem 42,5 Espo. (Cem 32,5) Espo. (Cem 42,5)
Rc(Mpa) Rc(Mpa) Rc(Mpa) Rc(Mpa)
a/c cem 32,5 cem 42,5 a/c cem 32,5 cem 42,5
0,4 50 63 0,7 20 28
0,5 33 42 0,8 15 20
0,6 30 35 0,9 12 14
Dati sperimentali laboratorio
La resistenza a compressione del calcestruzzo diminuisce notevolmente con laumentare
del rapporto a/c. Dallosservazione del grafico sopra riportato, e in base alle
considerazioni fatte sulla porosit, ne deriva che la durabilit tanto maggiore
quanto pi alta la Rck.
22
Classi di esposizione secondo la
UNI EN 206-1 e la UNI 11104
4.2 CLASSE DI ESPOSIZIONE
Seguendo questa logica, ed in base
al comportamento alcalino del
cemento, la normativa stabilisce:
Rck minima
Minimo contenuto in cemento
Massimo rapporto a/c
23
4.3 CLASSE DI CONSISTENZA
La classe di consistenza identificata da un codice
(da S1 a S5), corrisponde ad un intervallo di
lavorabilit espresso attraverso la misura
dellabbassamento al cono di Abrams. Aumentare
la classe di consistenza ricorrendo ad additivi
riduttori dacqua consente di ottenere calcestruzzi
meno porosi.
S5 Superfluida >210
Strutture fortemente armate di
ridotta sezione e/o complessa
geometria
S4 Fluida 160-210
Strutture mediamente armate
come fondazioni, travi, pilastri,
solai ecc..
S3 Semifluida 100-150
Strutture non armate o poco
armate
Pavimenti messi in opera con
vibro-finitrice
S2 Plastica 50-90
Strutture messe in opera con
casseri rampanti
CLASSE DI
CONSISTENZA
DENOMINAZIONE SLUMP (mm) APPLICAZIONI
S1 Terra umida 10-40
Classi di consistenza del calcestruzzo fresco
24
4.4 DIAMETRO MASSIMO DEGLI AGGREGATI
Il diametro massimo degli inerti dipende dalla disponibilit e dal tipo di opera che
bisogna realizzare.
In funzione del diametro massimo e della classe di consistenza viene individuato
il contenuto di acqua efficace nella miscela che successivamente, noto il rapporto
a/c, permette di determinare la quantit di cemento.
S1 S2 S3 S4 S5
8 195 210 230 250 255
16 185 200 220 240 245
20 180 195 215 225 230
25 175 190 210 215 225
32 165 180 200 210 220
63 140 155 175 185 190
125 125 140 155 165 170
160 120 135 150 160 165
Quantit di acqua in l / m
3
Diametro
(mm)
Quantit dacqua in funzione del diametro max e della lavorabilit
25
4.5 ESEMPIO APPLICATIVO
Immaginiamo che per esigenze strutturali sia stato prescritto un Rck
25 per realizzare una vasca di trattamento di acque industriali
contenenti cloruri.
Tramite il prospetto 1 della UNI
11104, collochiamo lopera da
realizzare nella classe di esposizione
XD2, successivamente stabiliamo i
valori limite, riportati nel prospetto 4
della medesima norma in funzione
della classe di esposizione
individuata.
26
Resistenza
caratteristica: 25 N/mm
2
(esigenze strutturali)
Classe di
esposizione: XD2
Rck: 40N/mm
2
a/c = 0.67 a/c = 0.50
(a/c)
min
= 0.50
UNI 11104
La normativa, impone per il caso in esame, di adottare una Rck 40, maggiore di
quella prevista ed un rapporto a/c inferiore a quello previsto per esigenze strutturali.
Dovendo rispettare i limiti imposti dalla UNI 11104 sar necessario impiegare una
Rck non inferiore a 40 ed un rapporto a/c non superiore a 0.50
27
Successivamente, nel rispetto delle norme e dei limiti imposti dal progettista, viene definito
il progetto della miscela seguendo le regole del mix design.
C=Cemento
A=Volume daria in %
P
ia
=Peso specifico dellaggregato
V
cls
=1000 l
V
c
=c/pc
V
a
=A
V
a
=10A
A=Peso dellacqua per m
3
di calcestruzzo
V
i
=Volume dell aggregato misto
Pc= Peso specifico del cemento
I=Quantit di aggregato (in peso)
Rapporto a/c
Lavorabilit
calcestruzzo fresco
Resistenza
Media (28gg)
Tipo di
cemento
Tipo di
aggregato
a
a
Rapporto a/c
c =
Vi = Vcls - Vc - Va - Va
i = Vi x Pia
Pia
a
Resistenza
caratteristica
28
5. SISTEMI DI PROTEZIONE
ARMATURE RESISTENTI A CORROSIONE
Acciaio inossidabile
Barre zincate
Acciaio con rivestimento epossidico

RIVESTIMENTI E IMPERMEABILIZZANTI
Rivestimenti organici
Trattamenti idrorepellenti
Trattamenti che ostruiscono i pori
Rivestimenti con strati cementizi

INIBITORI DI CORROSIONE
Nitrito di calcio
Monofluorurofosfato di sodio
Inibitori organici

I sistemi di protezione attualmente in commercio sono:
29
ARMATURE RESISTENTI A CORROSIONE
Acciaio inossidabile

AISI 430, il pi economico, adatto per ambienti non inquinati e lontani dalle
zone costiere.

AISI 304, idoneo per applicazioni in ambiente urbano dove lAISI 430 pu
invece essere attaccato.

AISI 316, trova impiego per applicazioni in aree industriali o marine dove
anche lAISI 304 pu subire attacchi localizzati.
In edilizia vengono utilizzati tre tipi di acciaio inossidabile:
30
Barre zincate

Rivestimento epossidico
La protezione dei rivestimenti di zinco legata ad unazione passiva o di barriera
che evita il contatto diretto tra il sottostante acciaio e lambiente aggressivo, e a
unazione galvanica attiva che interviene nelle eventuali zone di discontinuit del
rivestimento.
Lazione protettiva di tali rivestimenti si basa sulla formazione di strati che non
assorbono acqua e impediscono o rallentano la diffusione di ossigeno.
31
RIVESTIMENTI E IMPERMEABILIZZANTI
Rivestimenti organici
Sono rivestimenti compatibili con lalcalinit del supporto. Lefficacia della loro
azione legata allassenza di porosit e cresce con il loro spessore.
Trattamenti idrorepellenti.
Si tratta di tinte ad azione impermeabilizzante applicate alla superficie del
calcestruzzo. Tali sistemi riducono lassorbimento dellacqua e delle sostanze in
essa disciolte, ma non esplicano nessuna azione repellente nei confronti delle
sostanze gassose. Non sono quindi in grado di contrastare il fenomeno di
carbonatazione.
Trattamenti che portano alla chiusura dei pori.
Lostruzione dei pori pu essere ottenuta con materiali come i silicati o i
silicofluoruri che penetrano allinterno dei pori, reagiscono con il calcestruzzo, e
danno luogo a prodotti di reazione che ostruiscono i pori.
32
Rivestimenti cementizi
Sono rivestimenti a bassa permeabilit ed elevato spessore.
Presentano: buona aderenza al calcestruzzo, elevata permeabilit al vapore acqueo,
elevata resistenza alla penetrazione dei cloruri, dei solfati e dellanidride carbonica.
INIBITORI DI CORROSIONE
Gli inibitori di corrosione sono composti chimici che vengono aggiunti allimpasto,
allo scopo di prevenire o ritardare la corrosione delle armature rallentando le
reazioni che sono alla base del processo di corrosione.
Attualmente sono disponibili inibitori a base di:
Nitrito di calcio
Monofluorofosfato di sodio
Inibitori organici
33
6. DIAGNOSI
Misura dello spessore del copriferro

Analisi sul calestruzzo
Prova alla fenolftaleina
Analisi del contenuto di cloruri

Tecniche elettrochimiche
Mappatura del potenziale
Polarizzazione lineare
Resistivit elettrica

I sistemi diagnostici consentono di determinare se in atto un processo corrosivo,
e se si, di individuare in quali punti e con quale velocit sta avanzando la reazione.
La diagnosi pu essere eseguita mediante:
34
Misura dello spessore del copriferro
Nota la velocit di carbonatazione, consente di determinare, se le barre siano state
raggiunte o meno dalla CO
2
. La misura del copriferro avviene per mezzo di strumenti
che rilevano linterazione tra armature e campi magnetici (pacometri).

Analisi del contenuto di cloruri

Nel caso di strutture a contatto con cloruri possibile determinarne la
concentrazione alle diverse profondit. Lo studio viene eseguito tramite lanalisi di
polveri di calcestruzzo prelevate a diverse profondit.
Analisi sul calcestruzzo
35
Prova alla fenolftaleina

Esame che consente di determinare lo spessore di calcestruzzo carbonatato.
Si esegue applicando una soluzione a base di fenolftaleina su carote o provini tagliati
in fette, e si misura lo spessore di calcestruzzo penetrato dallanidride carbonica in
considerazione del fatto che:

Il calcestruzzo carbonato non modifica il suo colore
Il calcestruzzo non ancora carbonato assume il tipico colore rosa della fenolftaleina
Prova alla fenolftaleina
36
Tecniche elettrochimiche
Mappatura del potenziale

Basata sulla misura del potenziale, consente di determinare le zone in cui in atto
il fenomeno di corrosione.
Armature in condizioni di passivit hanno un potenziale decisamente pi elevato
rispetto ad armature in fase di corrosione.
Polarizzazione lineare

Consente di determinare la velocit di corrosione tramite la resistenza di
polarizzazione delle armature quando queste sono attraversate da corrente.
Dopo la depassivazione delle armature, la velocit di corrosione p essere stimata
attraverso la misura della resistivit elettrica del calcestruzzo
Resistivit elettrica

37
7. APPLICAZIONI PRATICHE MEDIANTE
SOFTWARE LIFE-365
INFLUENZA DELLA CONCENTRAZIONE DI CLORURI SULLA SUPERFICIE
Entroterra abruzzese
Costa abruzzese

INFLUENZA DEL COPRIFERRO
Copriferro 20 mm
Copriferro 40 mm

INFLUENZA DELLA TEMPERATURA
Italia meridionale
Italia settentrionale

INFLUENZA DEL RAPPORTO A/C
VALUTAZIONE DELLINCIDENZA DEI PARAMETRI MECCANICI ED AMBIENTALI
SULLA VITA DI SERVIZIO DI STRUTTURE ESPOSTE ALLAZIONE DEI CLORURI
A questo punto della trattazione, cercheremo,
con laiuto di un software, di studiare il reale
comportamento delle strutture in c.a. esposte
allazione dei cloruri. In particolare, verr
esaminato per il caso di una parete dello
spessore di 30 cm, sia linfluenza delle
condizioni ambientali, sia dei parametri
meccanici e geometrici. Sar inoltre possibile
valutare lefficienza dei differenti sistemi di
protezione ed eseguire una stima dei costi da
sostenere durante lintero ciclo di vita della
struttura.
38
INFLUENZA DELLA CONCENTRAZIONE DI CLORURI
SULLA SUPERFICIE DEL CALCESTRUZZO
In questa prima applicazione verr studiato lo sviluppo del fenomeno corrosivo in
funzione della concentrazione di cloruri sulla superficie del calcestruzzo.
Poich il tasso di accumulazione superficiale funzione della distanza dal mare,
la variabile sar in questo caso rappresentata dallarea geografica nella quale la
struttura localizzata.

In funzione della collocazione geografica e delle condizioni ambientali, sar
possibile diagrammare il profilo di accumulazione dei cloruri nel tempo ed il profilo
delle temperature registrate durante larco dellanno.
In funzione di questi parametri, il software proceder allanalisi.
39
Entroterra abruzzese
S
u
r
f
a
c
e

C
o
n
c

(
%
w
t

c
o
n
c
)
years
Surface History (Total)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0 40 80 120 160 200 240
T
e
m
p
e
r
a
t
u
r
e

(
d
e
g

C
)
Month Number
Annual Temp. History
0
4
8
12
16
20
0 2 4 6 8 10
Temperatura Profilo di accumulazione superficiale
Ubicazione: entroterra abruzzese
Spessore parete 30 cm
Copriferro 20 mm
In prima istanza analizziamo il comportamento di una parete dello spessore di 30 cm con
copriferro di 20 mm nel caso in cui lopera sia ubicata nellentroterra abruzzese. In
considerazione delle informazioni raccolte e delle analisi compiute in merito al grado di
accumulazione dei cloruri nel tempo, possiamo ritenere valida lipotesi secondo la quale,
la massima concentrazione di cloruri sulla superficie del calcestruzzo, quantificata intorno
allo 0.51% ,venga raggiunta in circa 253 anni. Il grafico in basso a sinistra descrive il
quadro appena esposto. Landamento climatico tipico della regione Abruzzo invece
descritto dal grafico riportato in basso a destra.
40
Definizione della struttura e propriet degli allestimenti

Tenore critico
Altri = 0.05%

Nitrito di calcio = 0.15%
Acciaio Inox = 0.5%
Coefficiente di diffusione
Altri = 1.38x10
-11
Fumo di silice = 2.66x10
-12
Tempo di Propagazione
Altri = 6 anni
Rivestimento Epossidico = 20 anni
Gi dai primi risultati si pu osservare che:
41
Concentrazione dei cloruri in funzione del tempo e della profondit
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Legend
All at 50.0 years
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Time (years)
Concentration-Time at Cover Depth
0.00
0.02
0.04
0.06
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
20 mm clear cover
Concentrazione in funzione della profondit a 50 anni di vita Concentrazione nel tempo alla profondit del copriferro
Fatta eccezione per la curva relativa alla microsilice e allimpermeabilizzante,
tutte le altre curve di penetrazionne coincidono perfettamente. Il fumo di silice
risulta la protezione pi efficace in termini di penetrazione.
I grafici riportati mostrano, luno la penetrazione di cloruri nel tempo alla
profondit del copriferro, laltro, la penetrazione in funzione della profondit al
termine della vita di servizio (50 anni).
42
Previsione del periodo di innesco
Oltre ai profili di penetrazione possibile stimare il tempo di innesco che, sommato al
periodo di propagazione, consente di prevedere la vita di servizio della struttura.
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Epossidico : 35.3 years
Fumo di silice : 49.2 years
Impermeabilizzante : 38.4 years
Inox : 499.7 years
Nessuna protezione : 35.3 years
Nitrito di calcio10 : 92.0 years
Tempo di innesco della corrosione
Come si puo osservare, lacciaio con rivestimento epossidico il sistema di protezione
con il periodo di innesco pi breve, praticamente pari a quello di un acciaio privo di
qualsiasi protezione. Ci nonostante, il rivestimento epossidico consente allacciaio di
superare i 50 anni di vita. (t.propagazione 20 anni)
43
Costi da sostenere durante la vita di servizio della struttura
C
o
s
t

(
$
/
m
^
2
)
Time (years)
Cash Flow Diagram
0.0
60.0
120.0
180.0
240.0
300.0
360.0
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
Inflation rate 2.2 %
inoltre possibile eseguire una stima delle spese da sostenere durante la vita di servizio
della struttura (costruzione + manutenzione).
Il nitrito di calcio oltre a garantire
una vita utile superiore a 50 anni,
risulta essere la soluzione pi
conveniente.
Limpiego di microsilice, garantisce
una vita utile di 50 anni e risulta avere
costi di poco superiori rispetto alla
stessa opera realizzata con aggiunta
di nitrito di calcio.
Lacciaio inox garantisce una vita di
servizio che supera abbondantemente
i 50 anni, ma anche la protezione pi
costosa in assoluto.
Nellipotesi in cui non venga applicata nessuna
protezione, o qualora si ricorra allapplicazione di un
impermeabilizzante, i primi interventi di manutenzione si
rendono necessari gi dopo 41.3 anni nel primo caso e
dopo 44.4 anni nel secondo.
Lacciaio con rivestimento epossidico, pur essendo caratterizzato da un periodo di innesco di soli
35.3 anni, in grado di superare i 50 anni di vita. (t. di propagazione = 20 anni)
44
Tabella riassuntiva
Costi di costruzione e manutenzione, tempo di innesco, tempo di prima riparazione,
nonch informazioni relative alla struttura e alle condizioni di esposizione vengono
riportate in una tabella riepilogativa.
Project Title: Entroterra abruzzese copriferro 20 mmDate: 2008/8/27 - 11:35 am
Performed by: Edoardo
Structure: 1D slab/wall structure Exposure: Rural Highway Bridges
Location: User Defined City , User Location 0.51 %wt conc @ 253 years
Clear cover: 20 mm
Design Life: 50 years Discount Rate: 3.0 %
Scenario Initial Repair Repair Repair Time to Time to Total Life
Name Cost Cost Area Interval Initiation
1
st
Repair
Cycle Cost
($/m
2
) ($/m
2
)
(%) (years) (years) (years)
($/m
2
)
Nitrito di
calcio10
96.82 440.00 10 10 > 50 > 50 96.82
Fumo di
silice
101.32 440.00 10 10 48.7 54.7 101.32
Nessuna
protezione
92.08 440.00 10 10 34.9 40.9 105.22
Impermeabi
lizzante
106.08 440.00 10 10 38.0 44.0 118.06
Epossidico 117.52 440.00 10 10 34.9 54.9 117.52
Inox 414.25 440.00 10 10 > 50 > 50 414.25
45
Costa abruzzese
S
u
r
f
a
c
e

C
o
n
c

(
%
w
t

c
o
n
c
)
years
Surface History (Total)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0 8 16 24 32 40 48
T
e
m
p
e
r
a
t
u
r
e

(
d
e
g

C
)
Month Number
Annual Temp. History
0
4
8
12
16
20
0 2 4 6 8 10
Temperatura Profilo di accumulazione superficiale
Consideriamo a questo punto che la medesima struttura sia collocata in prossimit
della costa. Nonostante lassetto delle temperature sia rimasto invariato si registra
un netto incremento della concentrazione superficiale di cloruri che in questo caso si
aggira intorno allo 0.6% , ed unaltrettanto netta diminuzione dei relativi tempi di
raggiungimento, prossimi ai 30 anni.
La situazione descritta definita dai grafici sotto riportati.
Ubicazione: costa abruzzese
Spessore parete 30 cm
Copriferro 20 mm
46
Concentrazione dei cloruri in funzione del tempo e della profondit
Rispetto al caso dellentroterra, in ogni punto del calcestruzzo, si registra un notevole
incremento di concentrazione.
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Legend
All at 50.0 years
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
La maggior concentrazione di cloruri sulla superficie del calcestruzzo provoca un
innalzamento della curva di penetrazione; di conseguenza, il tenore di cloruri alla
profondit del copriferro maggiore rispetto alla medesima struttura situata nellentroterra
abruzzese. In base a questa considerazione risulta evidente che il tenore critico di cloruri
viene raggiunto a profondit minori e in tempi pi brevi.
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Legend
All at 50.0 years
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
Costa abruzzese Entroterra abruzzese
Concentrazione in funzione della profondit a 50 anni di vita: confronto tra le due situazioni
47
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Time (years)
Concentration-Time at Cover Depth
0.00
0.08
0.16
0.24
0.32
0.40
0.48
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
20 mm clear cover
Concentrazione in funzione della profondit a 50 anni di vita: confronto tra le due situazioni
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Time (years)
Concentration-Time at Cover Depth
0.00
0.02
0.04
0.06
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
20 mm clear cover
Costa abruzzese Entroterra abruzzese
Osservando il grafico relativo alla costa abruzzese, possiamo notare che la
concentrazione critica viene raggiunta in tempi decisamente pi brevi rispetto
allanaloga situazione dellentroterra. Il tenore critico per acciai privi di protezione e
per acciai con rivestimento epossidico, viene ad esempio raggiunto a meno di 8 anni
di esercizio. (Osservare la curva celeste)
48
Previsione del periodo di innesco
Dal confronto del periodo di innesco relativo alle due differenti situazioni si evince che
la concentrazione di cloruri sulla superficie del calcestruzzo influenza sensibilmente sul
fenomeno corrosivo.
Per la struttura situata in prossimit della costa si registra una netta diminuzione del
periodo di innesco e di conseguenza della vita di servizio della struttura.
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Epossidico : 5.6 years
Fumo di silice : 10.7 years
Impermeabilizzante : 8.8 years
Inox : 51.7 years
Nessuna protezione : 5.6 years
Nitrito di calcio10 : 12.9 years
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Epossidico : 35.3 years
Fumo di silice : 49.2 years
Impermeabilizzante : 38.4 years
Inox : 499.7 years
Nessuna protezione : 35.3 years
Nitrito di calcio10 : 92.0 years
Entroterra abruzzese Costa abruzzese
In una situazione come questa lunico modo per garantire una vita utile di almeno 50
anni quello di ricorrere allimpiego di acciaio inossidabile.
In alternativa, una soluzione al problema potrebbe essere quello di combinare tra loro 2
o pi protezioni!
49
Costi da sostenere durante la vita di servizio della struttura
C
o
s
t

(
$
/
m
^
2
)
Time (years)
Cash Flow Diagram
0.0
70.0
140.0
210.0
280.0
350.0
420.0
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
Inflation rate 2.2 %
C
o
s
t

(
$
/
m
^
2
)
Time (years)
Cash Flow Diagram
0.0
60.0
120.0
180.0
240.0
300.0
360.0
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
Inflation rate 2.2 %
Entroterra abruzzese Costa abruzzese
Per via dei numerosi interventi di manutenzione, sia che si applichi un impermeabilizzante, sia che
non venga applicato nessun tipo di protezione, i costi di manutenzione risultano notevolmente pi alti
rispetto alla stessa struttura situata nella zona dellentroterra.
La soluzione pi conveniente quella ottenuta mediante limpiego di acciaio con rivestimento
epossidico.
inoltre possibile verificare come, a causa del tasso di inflazione, interventi di manutenzione
eseguiti in tempi avanzati, risultano pi onerosi rispetto ad interventi eseguiti in prossimit della data di
costruzione dellopera. (si osservi ad esempio il caso dellimpermeabilizzante)
50
Project Title: Costa abruzzese copriferro 20 mm Date: 2008/8/24 - 1:48 am
Performed by: Edoardo
Structure: 1D slab/wall structure Exposure: Within 1.5 km of Ocean
Location: User Defined City , User Location 0.60 %wt conc @ 30 years
Clear cover: 20 mm
Design Life: 50 years Discount Rate: 3.0 %
Scenario Initial Repair Repair Repair Time to Time to Total Life
Name Cost Cost Area Interval Initiation
1
st
Repair
Cycle Cost
($/m
2
) ($/m
2
)
(%) (years) (years) (years)
($/m
2
)
Nitrito di
calcio10
92.08 440.00 10 10 12.8 18.8 150.04
Epossidico 117.51 440.00 10 10 5.6 25.6 153.57
Fumo di
silice
101.32 440.00 10 10 10.6 16.6 163.29
Nessuna
protezione
92.08 440.00 10 10 5.6 11.5 176.84
Impermeabi
lizzante
106.08 440.00 10 10 8.7 14.7 183.41
Inox 414.25 440.00 10 10 > 50 > 50 414.25
Tabella riassuntiva
Lacciaio inox combatte efficacemente la corrosione ma anche il portafoglio!
51
INFLUENZA DEL COPRIFERRO
Eseguiamo ora la stessa analisi, considerando che la medesima struttura sia
dotata di un copriferro di 40 millimetri.
Attraverso questa variante sar possibile valutare lincremento del tempo di
innesco in dipendenza dello spessore del copriferro.
Ubicazione: costa abruzzese
Spessore parete 30 cm
Copriferro 40 mm
52
Concentrazione dei cloruri in funzione del tempo e della profondit
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Legend
All at 50.0 years
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Legend
All at 50.0 years
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
Copriferro 20 mm Copriferro 40 mm
Per valutare la relazione che intercorre tra copriferro e penetrazione di cloruri
poniamo a confronto i grafici di concentrazione.

Concentrazione in funzione della profondit a 50 anni di vita: confronto tra le due situazioni
In entrambi i casi le curve di concentrazione superano la soglia critica di cloruri,
tuttavia nel caso di copriferro da 20 mm tale limite viene superato ancor prima che
nel caso di copriferro da 40 mm. La situazione si render pi chiara con i grafici
successivi.
53
Concentrazione in funzione della profondit a 50 anni di vita: confronto tra le due situazioni
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Time (years)
Concentration-Time at Cover Depth
0.00
0.08
0.16
0.24
0.32
0.40
0.48
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
20 mm clear cover
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Time (years)
Concentration-Time at Cover Depth
0.00
0.06
0.12
0.18
0.24
0.30
0.36
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
40 mm clear cover
Copriferro 20 mm Copriferro 40 mm
Se consideriamo lestremit dellasse delle ascisse, cui corrisponde una vita di servizio
di 50 anni, si pu osservare che il tenore critico per cui si innesca la corrosione viene
raggiunto gi dopo 8 anni nel caso di copriferro da 40 mm, mentre, inizia ancora prima
per strutture con 20 mm di copriferro. Gi dai primi anni di vita infatti, sulla superficie
delle armature con rivestimento epossidico e su quelle prive di protezione viene
raggiunto il tenore critico che, ricordiamo essere dello 0.05%.
54
Previsione del periodo di innesco
Nonostante laumento dello spessore di calcestruzzo, ad eccezione della soluzione
in cui si ricorre allimpiego di acciaio inossidabile, in nessun altro caso viene
garantito un periodo di innesco ragionevole e tale da assicurare una vita di servizio
di 50 anni.
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Epossidico : 5.6 years
Fumo di silice : 10.7 years
Impermeabilizzante : 8.8 years
Inox : 51.7 years
Nessuna protezione : 5.6 years
Nitrito di calcio10 : 12.9 years
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Epossidico : 9.5 years
Fumo di silice : 22.3 years
Impermeabilizzante : 12.7 years
Inox : 152.8 years
Nessuna protezione : 9.5 years
Nitrito di calcio10 : 19.2 years
Copriferro 20 mm Copriferro 40 mm
Tuttavia, appare evidente la capacit del copriferro nellostacolare lingresso dei
cloruri e nel prolungare il tempo di innesco che, quasi raddoppiato nella maggior
parte dei casi, mentre pi che raddoppiato nel caso dellacciaio inox.
55
Costi da sostenere durante la vita di servizio della struttura
C
o
s
t

(
$
/
m
^
2
)
Time (years)
Cash Flow Diagram
0.0
60.0
120.0
180.0
240.0
300.0
360.0
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
Inflation rate 2.2 %
Copriferro 20 mm Copriferro 40 mm
C
o
s
t

(
$
/
m
^
2
)
Time (years)
Cash Flow Diagram
0.0
70.0
140.0
210.0
280.0
350.0
420.0
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Epossidico
Fumo di silice
Impermeabilizzante
Inox
Nessuna protezione
Nitrito di calcio10
Inflation rate 2.2 %
Aumentando il copriferro fino a 40 mm si perviene ad una diminuzione degli interventi
di manutenzione tanto che, in questo caso, la soluzione priva di protezione e quella
con impermeabilizzante richiedono costi di manutenzione inferiori rispetto alla
situazione precedente. Di conseguenza, la soluzione meno vantaggiosa torna ad
essere quella che prevede limpiego di acciaio inossidabile.
Flussi di cassa: confronto tra le due situazioni
56
INFLUENZA DELLA TEMPERATURA
A questo punto ci proponiamo di valutare lincidenza della temperatura sul degrado
promosso da cloruri. Consideriamo a tal proposito che la medesima struttura,
ovverosia una parete di 30 cm di spessore, con 40 mm di copriferro, sia collocata in
localit caratterizzate da andamenti climatici differenti; luno tipicamente meridionale,
laltro tipicamente settentrionale.
Nel confronto saranno quindi considerati i seguenti profili:
T
e
m
p
e
r
a
t
u
r
e

(
d
e
g

C
)
Month Number
Annual Temp. History
0
4
8
12
16
20
24
0 2 4 6 8 10
T
e
m
p
e
r
a
t
u
r
e

(
d
e
g

C
)
Month Number
Annual Temp. History
0
4
8
12
16
20
0 2 4 6 8 10
Italia meridionale Italia settentrionale
57
Definizione della struttura e propriet degli allestimenti

Oltre allinfluenza della temperatura, i diversi scenari allestiti consentono di valutare il
comportamento di calcestruzzi confezionati con diverse miscele di cemento. In questo
caso saranno considerati Cemento daltoforno, Portland, Portland alle ceneri volanti, e
Portland al fumo di silice.
58
Concentrazione dei cloruri in funzione del tempo e della profondit
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Legend
All at 50.0 years
Cemento Portland
Ceneri volanti
Fumo di silice
Loppa
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Legend
All at 50.0 years
Cemento Portland
Ceneri volanti
Fumo di silice
Loppa
Italia meridionale Italia settentrionale
Per valutare la dipendenza della penetrazione di cloruri dalla temperatura poniamo a
confronto i grafici di concentrazione.
Concentrazione in funzione della profondit a 50 anni di vita: confronto tra le due situazioni
La sostanziale coincidenza dei profili di concentrazione lascia presupporre che
linfluenza della temperatura sia da ritenersi trascurabile.
59
Concentrazione nel tempo alla profondit del copriferro: confronto tra le due situazioni
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Time (years)
Concentration-Time at Cover Depth
0.00
0.06
0.12
0.18
0.24
0.30
0.36
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Cemento Portland
Ceneri volanti
Fumo di silice
Loppa
40 mm clear cover
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Time (years)
Concentration-Time at Cover Depth
0.00
0.06
0.12
0.18
0.24
0.30
0.36
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
Cemento Portland
Ceneri volanti
Fumo di silice
Loppa
40 mm clear cover
Italia meridionale Italia settentrionale
In entrambe le situazioni si pu riscontrare lefficacia dei cementi daltoforno nel
contrastare lingresso dei cloruri; effetto che si riduce per cementi con aggiunta di
fumo di silice, e in misura maggiore per cementi con aggiunta di ceneri volanti.
60
Previsione del periodo di innesco
Nonostante la temperatura influisca in maniera irrilevante sul fenomeno, si pu tuttavia
riscontrare leffettiva riduzione della vita di servizio con laumentare della temperatura.
Ovviamente questa considerazione valida per il panorama italiano, la situazione
cambia se si considerano intervalli di temperature ben pi ampi di quelli considerati.
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Cemento Portland : 9.1 years
Ceneri volanti : 16.6 years
Fumo di silice : 21.5 years
Loppa : 23.5 years
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Cemento Portland : 9.6 years
Ceneri volanti : 18.4 years
Fumo di silice : 22.5 years
Loppa : 26.0 years
Italia meridionale Italia settentrionale
In accordo con landamento dei grafici di penetrazione, risulta evidente lefficacia della
loppa la quale riesce a prolungare di oltre 14 anni il periodo di innesco rispetto ad un
calcestruzzo confezionato con cemento privo di aggiunte minerali.
61
INFLUENZA DEL RAPPORTO A/C
Come ultima applicazione valutiamo la sensibilit con la quale la penetrazione dei
cloruri muta di fronte a calcestruzzi confezionati con differente rapporto a/c.
Laccumulazione di cloruri sulla superficie del calcestruzzo ed il profilo delle
temperature alle quali faremo riferimento sono descritti dai diagrammi di seguito
riportati:
S
u
r
f
a
c
e

C
o
n
c

(
%
w
t

c
o
n
c
)
years
Surface History (Total)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0 8 16 24 32 40 48
T
e
m
p
e
r
a
t
u
r
e

(
d
e
g

C
)
Month Number
Annual Temp. History
0
4
8
12
16
20
0 2 4 6 8 10
Temperatura Profilo di accumulazione superficiale
62
Definizione della struttura e propriet degli allestimenti

I diversi scenari previsti comprendono quattro alternative ognuna delle quali priva di
protezioni aggiuntive ma caratterizzate da calcestruzzo con diverso rapporto acqua/cemento.
Dai risultati ottenuti si pu notare come al diminuire del rapporto a/c segua una diminuzione
del coefficiente di diffusione. Poich si ipotizza lutilizzo del comune acciaio al carbonio, il
tenore critico di cloruri, in tutti i casi fermo allo 0.05%.
63
Concentrazione dei cloruri in funzione del tempo e della profondit
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
Legend
All at 50.0 years
a/c = 0.3
a/c = 0.4
a/c = 0.5
a/c = 0.6
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Time (years)
Concentration-Time at Cover Depth
0.00
0.07
0.14
0.21
0.28
0.35
0.42
0.0 8.0 16.0 24.0 32.0 40.0 48.0
Legend
a/c = 0.3
a/c = 0.4
a/c = 0.5
a/c = 0.6
40 mm clear cover
Concentrazione nel tempo alla profondit del copriferro Concentrazione in funzione della profondit a 50 anni di vita
Al crescere del rapporto acqua-cemento segue un aumento della concentrazione di
cloruri allinterno del calcestruzzo il quale appare sempre pi incapace di difendersi
dallazione dei cloruri.
64
Previsione del periodo di innesco
C
h
l
o
r
i
d
e

C
o
n
t
e
n
t

(
%
w
t

c
o
n
c
)
Depth (mm)
Concentration-Depth
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 50.0 100.0 150.0 200.0 250.0
a/c = 0.3 : 16.5 years
a/c = 0.4 : 12.5 years
a/c = 0.5 : 9.5 years
a/c = 0.6 : 7.6 years
Dal confronto del periodo di innesco si pu
valutare in che misura il rapporto a/c incide
sulla durabilit del cemento armato.
evidente che la durabilit del calcestruzzo aumenta con il diminuire del
rapporto a/c!
Grafici alternativi
Nella pagina successiva verranno invece proposti dei grafici che mostrano
chiaramente la vulnerabilit di calcestruzzi confezionati con rapporti a/c sempre
pi alti.
La concentrazione dei cloruri alle diverse profondit sar individuata attraverso
differenti tonalit di colore.
65
Tali grafici mostrano in maniera inequivocabile la dipendenza della penetrazione
dei cloruri dal rapporto acqua/cemento. In particolare si pu notare come la
concentrazione sia nettamente pi elevata in calcestruzzi confezionati con
rapporto a/c = 0.6 piuttosto che cls con rapporto a/c = 0.3
Acqua/cemento = 0.6 Acqua/cemento = 0.5
Acqua/cemento = 0.4 Acqua/cemento = 0.3
66
Alla luce delle indagini e dei risultati ottenuti nelle precedenti
applicazioni emerso che un buon investimento in termini di
materiali e agenti protettivi in fase di costruzione determina una
riduzione degli interventi di manutenzione e di conseguenza dei
costi da sostenere durante lintero ciclo di vita della struttura.
CONCLUSIONI
67
GRAZIE PER LATTENZIONE!!!

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