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NRIF AA022533
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IDcompl UNI EN 1337-5:2005 - 01-07-2005 - Appoggi strutturali - Parte 5: Appoggi a disco elastomerico

ITEM3 INGEGNERIA STRUTTURALE

NORMA TECNICA UNI EN 1337-5:2005


DATA 01/07/2005
AUTORI INGEGNERIA STRUTTURALE

TITOLO Appoggi strutturali - Parte 5: Appoggi a disco elastomerico


Structural bearings - Part 5: Pot bearings

SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 1337-5 (edizione
marzo 2005). La norma specifica i requisiti per la progettazione e la fabbricazione di
appoggi a disco elastomerico destinati ad essere impiegati con temperature di esercizio
comprese tra - 40° e 50 °C.

TESTO DELLA NORMA

CLASSIFICAZIONE ICS 91.010.30


CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10C03

PARZIALMENTE SOSTITUITA

GRADO DI COGENZA

STATO DI VALIDITA' In vigore

COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI EN 1337-5:2005

LINGUA Italiano
PAGINE 44
PREZZO EURO Non Soci 76,50 Euro - Soci 38,25 Euro
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NORMA Appoggi strutturali UNI EN 1337-5


EUROPEA Parte 5: Appoggi a disco elastomerico

LUGLIO 2005

Versione italiana
del settembre 2005
Structural bearings
Part 5: Pot bearings

La norma specifica i requisiti per la progettazione e la fabbrica-


zione di appoggi a disco elastomerico destinati ad essere impiegati
con temperature di esercizio comprese tra -40° e 50 °C.

TESTO ITALIANO

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della


norma europea EN 1337-5 (edizione marzo 2005).

ICS 91.010.30

UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia www.uni.com

UNI EN 1337-5:2005 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 1337-5 (edizione marzo 2005), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della


Commissione Tecnica UNI
Ingegneria strutturale

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è


entrata a far parte del corpo normativo nazionale l’1 luglio 2005.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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EUROPEAN STANDARD
EN 1337-5
NORME EUROPÉENNE
EUROPÄISCHE NORM March 2005

ICS 91.010.30

English version

Structural bearings - Part 5: Pot bearings

Appareils d’appui structuraux - Partie 5: Appareils d’appui à pot Lager im Bauwesen - Teil 5: Topflager

This European Standard was approved by CEN on 4 June 2004.

CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving this
European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references con-
cerning such national standards may be obtained on application to the Central Secretariat or to any CEN member.

This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Central Secretariat has the same
status as the official versions.

CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland,
France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland,
Portugal, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION


COMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION
EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG

Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

© 2005 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 1337-5:2005: E
for CEN national Members.

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INDICE

PREMESSA 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2

3 TERMINI, DEFINIZIONI, SIMBOLI E ABBREVIAZIONI 3


figura 1 Dettagli di un appoggio a disco elastomerico ..................................................................................... 3

4 REQUISITI FUNZIONALI 5

5 MATERIALI 5

6 REQUISITI DI PROGETTAZIONE 6
figura 2 Rappresentazione schematica degli angoli di rotazione ................................................................. 7
figura 3 Distribuzione del carico attraverso i componenti ............................................................................... 8
figura 4 Schiacciamento consentito nel cuscinetto elastomerico ................................................................. 9
figura 5 Tipi di costruzione del basamento ....................................................................................................... 10
figura 6 Dettagli della faccia di contatto piatta del pistone........................................................................... 12
figura 7 Dettagli della faccia di contatto curva ................................................................................................. 13
figura 8 Schema che illustra le condizioni geometriche della rotazione ................................................. 13

7 FABBRICAZIONE, ASSEMBLAGGIO E TOLLERANZE 14

8 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ 15

9 INSTALLAZIONE 16

10 ISPEZIONE DURANTE L'ESERCIZIO 16


prospetto 1 Controllo e prove del prodotto da costruzione ................................................................................. 17
prospetto 2 Prove specifiche delle materie prime e dei costituenti .................................................................. 17

APPENDICE A GUARNIZIONI INTERNE 18


(normativa)
prospetto A.1 Configurazioni consentite degli anelli di guarnizione di ottone compatto ............................... 18
figura A.1 Tipica giunzione di una guarnizione .................................................................................................... 19
prospetto A.2 Caratteristiche fisiche e meccaniche del POM ................................................................................ 19
figura A.2 Dimensioni della guarnizione POM ..................................................................................................... 20
prospetto A.3 Caratteristiche meccaniche e fisiche della guarnizione di PTFE caricata con carbonio ... 21

APPENDICE B DETERMINAZIONE DELLA RIGIDEZZA A COMPRESSIONE 22


(informativa)
figura B.1 Curva tipica di carico/schiacciamento ................................................................................................ 22

APPENDICE C CONTROLLO DI PRODUZIONE IN FABBRICA (FPC) 23


(informativa)

APPENDICE D DETERMINAZIONE DEL MOMENTO PARASSITA 26


(normativa)
figura D.1 Registrazioni dei momenti parassiti e della temperatura ............................................................. 27
figura D.2 Diagramma tipico del momento/angolo di rotazione ..................................................................... 28

APPENDICE E ROTAZIONE A LUNGO TERMINE E PROVA DI CARICO 30


(normativa)
figura E.1 Esempi delle misurazioni di risultati .................................................................................................... 32

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figura E.2 Configurazione di prova - Posizione dei punti di misurazione .................................................... 32

APPENDICE F ATTREZZATURA DI PROVA 33


(normativa)
figura F.1 Configurazione di prova che utilizza due appoggi a disco elastomerico e una superficie
di scorrimento.............................................................................................................................................. 33
figura F.2 Configurazione di prova che utilizza un appoggio a disco elastomerico e un appoggio
sferico idrostatico ....................................................................................................................................... 33

APPENDICE G APPLICAZIONE DI GUARNIZIONI INTERNE 35


(informativa)
prospetto G.1 ......................................................................................................................................................................... 35

APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI LE


(informativa) DISPOSIZIONI DELLA DIRETTIVA UE RELATIVA AI PRODOTTI DA
COSTRUZIONE 36
prospetto ZA.1.a Punti pertinenti per gli appoggi a disco elastomerico senza elementi di scorrimento ........ 37
prospetto ZA.1.b Punti pertinenti per gli appoggi a disco elastomerico di scorrimento ....................................... 38
prospetto ZA.2a Sistema/i di attestazione di conformità ............................................................................................... 39
prospetto ZA.3.a Assegnazione dei compiti di valutazione della conformità degli appoggi a disco
elastomerico secondo il sistema 1 ....................................................................................................... 39
prospetto ZA.3.b Assegnazione dei compiti di valutazione della conformità degli appoggi a disco
elastomerico secondo il sistema 3 ....................................................................................................... 40
prospetto ZA.3.c Assegnazione dei compiti di valutazione della conformità degli appoggi a disco
elastomerico di scorrimento secondo il sistema 1 .......................................................................... 40
prospetto ZA.3.d Assegnazione dei compiti di valutazione della conformità degli appoggi a disco
elastomerico di scorrimento secondo il sistema 3 .......................................................................... 41
figura ZA.1 Esempio di informazioni sulla marcatura CE sull'appoggio......................................................... 43
figura ZA.2 Esempio di informazioni sulla marcatura CE nei documenti di accompagnamento ........... 43

BIBLIOGRAFIA 44

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PREMESSA
Il presente documento (EN 1337-5:2005) è stato elaborato dal Comitato Tecnico
CEN/TC 167 "Appoggi strutturali", la cui segreteria è affidata all'UNI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o
mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro
dicembre 2006, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro
dicembre 2006.
Il presente documento è stato elaborato nell’ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall’Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della/e Direttiva/e dell’UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e UE, si rimanda all'appendice
informativa ZA che costituisce parte integrante del presente documento.
La norma europea EN 1337 si compone delle seguenti 11 parti:
Parte 1: General design rules
Parte 2: Sliding elements
Parte 3: Elastomeric bearings
Parte 4: Roller bearings
Parte 5: Pot bearings
Parte 6: Rocker bearings
Parte 7: Spherical and cylindrical PTFE bearings
Parte 8: Guide bearings and restrain bearings
Parte 9: Protection
Parte 10: Inspection and maintenance
Parte 11: Transport, storage and installation
In conformità alle regole comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Cipro,
Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo,
Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e
Ungheria.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente parte della EN 1337 specifica i requisiti di progettazione e fabbricazione degli
appoggi a disco elastomerico utilizzati per temperature d'esercizio comprese tra -40 °C e
50 °C.
La presente parte della EN 1337 non si applica agli appoggi a disco elastomerico
realizzati con materiali diversi da quelli specificati nel punto 5.
Gli appoggi che sono soggetti a una rotazione αd maggiore di 0,030 rad (vedere figura 2)
sotto la combinazione caratteristica di azioni o che incorporano cuscinetti elastomerici
con un diametro maggiore di 1 500 mm sono oltre lo scopo e campo di applicazione della
presente norma europea.
Secondo la regione climatica in cui è situata l'opera di costruzione, gli appoggi possono
essere progettati secondo una delle classi seguenti relative alle temperature d'esercizio
minime (le temperature minime dell'aria all'ombra): -25 °C o -40 °C.
Quando necessario per tenere conto dei movimenti di traslazione, gli appoggi a disco
elastomerico possono essere combinati con elementi di scorrimento in conformità alla
EN 1337-2.
Nota La temperatura minima dell'aria all'ombra per una posizione dovrebbe essere ottenuta da dati meteorologici
appropriati per un periodo di ritorno di 120 anni. Si dovrebbe tenere in considerazione la variazione della
temperatura per variazioni di altezza e locali come sacche di gelo e aree ribassate riparate se i dati ottenuti
si applicano ad un'area generale piuttosto che a una posizione specifica.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 1337-1:2000 Structural bearings - Part 1: General design rules
EN 1337-2:2004 Structural bearings - Part 2: Sliding elements
EN 1337-9:1997 Structural bearings - Part 9: Protection
EN 1337-10 Structural bearings - Part 10: Inspection and maintenance
EN 1990 Eurocode - Basis of structural design
EN 10025-1 Hot rolled products of structural steels - Part 1: General technical
delivery conditions
EN 10025-2 Hot rolled products of structural steels - Part 2: Technical delivery
conditions for non-alloy structural steels
EN 10083-3 Quenched and tempered steels - Part 3: Technical delivery
conditions for boron steels
EN 10088-2 Stainless steels - Part 2: Technical delivery conditions for
sheet/plate and strip for general purposes
EN 10113-1 Hot-rolled products in weldable fine grain structural steels - Part 1:
General delivery conditions
EN 10204 Metallic products - Types of inspection documents
EN 12163 Copper and copper alloys - Rod for general purposes
EN 12164 Copper and copper alloys - Rod for free machining purposes
EN ISO 527-1 Plastics - Determination of tensile properties - Part 1: General
principles (ISO 527-1:1993 including Corr 1:1994)
EN ISO 527-2 Plastics - Determination of tensile properties - Part 2: Test
conditions for moulding and extrusion plastics (ISO 527-2:1993
including Corr 1:1994)

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EN ISO 1133 Plastics - Determination of the melt mass-flow rate (MFR) and the
melt volume-flow rate (MVR) of thermoplastics (ISO 1133:1997)
EN ISO 2039-1 Plastics - Determination of hardness - Part 1: Ball indentation
method (ISO 2039-1:2001)
EN ISO 4288 Geometrical product specifications (GPS) - Surface texture:
Profile method - Rules and procedures for the assessment of
surface texture (ISO 4288:1996)
EN ISO 7500-1 Metallic materials - Verification of static uniaxial testing machines -
Part 1: Tension/compression testing machines (ISO 7500-1:1999)
ISO 1083 Spheroidal graphite cast iron - Classification
ISO 1183 Plastics - Methods for determining the density and relative density
of non-cellular plastics
ISO 3755 Cast carbon steels for general engineering purposes
ISO 6446 Rubber products - Bridge bearings - Specification for rubber
materials

3 TERMINI, DEFINIZIONI, SIMBOLI E ABBREVIAZIONI

3.1 Termini e definizioni


Ai fini del presente documento, si applicano i termini e le definizioni seguenti (vedere
figura 1).
figura 1 Dettagli di un appoggio a disco elastomerico
Legenda
1 Guarnizione interna
2 Pistone
3 Protezione mediante guarnizione esterna in quest'area
4 Cuscinetto elastomerico
5 Basamento

Nota Gli appoggi a disco elastomerico possono essere utilizzati con il basamento in posizione
invertita.

3.1.1 scorrimento accumulato: Somma dei movimenti relativi tra la guarnizione interna e la
parete del basamento risultante da rotazioni variabili.

3.1.2 cuscinetto elastomerico: Componente che garantisce la capacità di rotazione.

3.1.3 guarnizione esterna: Componente o materiale utilizzato per escludere umidità e detriti
nell'interstizio tra il pistone e il basamento.

3.1.4 guarnizione interna: Componente che impedisce la fuoriuscita di materiale elastomerico


attraverso il gioco tra le pareti del basamento e il pistone quando è applicata una forza di
compressione.

3.1.5 lubrificante: Grasso particolare utilizzato per ridurre l'attrito tra il cuscinetto e i componenti
metallici al fine di ridurre l'usura ed il momento parassita alla rotazione.

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3.1.6 pistone: Componente che chiude l'estremità aperta della rientranza nel basamento e
poggia sul cuscinetto elastomerico.

3.1.7 basamento: Componente con una rientranza lavorata di macchina che contiene il
cuscinetto elastomerico, il pistone e la guarnizione interna.

3.1.8 appoggio a disco elastomerico: Appoggio strutturale costituto da un cuscinetto


elastomerico (elemento di rotazione) confinato in un cilindro per mezzo di un pistone a
tenuta ermetica e di una guarnizione interna.

3.1.9 appoggio a disco elastomerico scorrevole: Appoggio a disco elastomerico combinato con
un elemento scorrevole per adattare il movimento di traslazione in una o più direzioni.

3.2 Simboli
Ai fini del presente documento, si applicano i simboli seguenti:

3.2.1 Lettere latine maiuscole


A area della sezione trasversale, in millimetri quadrati
D diametro interno del basamento, in millimetri
DO diametro esterno dell'anello del basamento, in millimetri
F0 fattore formula del momento parassita per la rotazione zero
F1 fattore formula del momento parassita per il cuscinetto lubrificato
F2 fattore formula del momento parassita per il cuscinetto non lubrificato
Fw resistenza della saldatura in Newton al millimetro
Fxy carico orizzontale applicato, in Newton
H profondità della rientranza cilindrica in millimetri
M momento parassita provocato dal cuscinetto e dalla guarnizione interna sottoposti a
prova in Newton al millimetro
Me momento parassita provocato dal cuscinetto e dalla guarnizione interna in Newton al
millimetro
MR momento parassita aggiuntivo provocato dall'attrito tra pistone e basamento in
Newton al millimetro
M T momento parassita totale dovuto alla rotazione in Newton al millimetro
N forza assiale in Newton
R raggio della superficie di contatto in millimetri
T spessore della base del basamento in millimetri
V forza trasversale o di taglio totale in Newton
V' forza trasversale o di taglio totale per unità di lunghezza in Newton al millimetro
Ve forza di taglio dovuta alla pressione dell'elastomero in Newton

3.2.2 Lettere latine minuscole


b larghezza di contatto pistone/basamento calcolata, in millimetri
d diametro del cuscinetto elastomerico, in millimetri
dct diametro di contatto effettivo della superficie superiore, in millimetri
dcb diametro di contatto effettivo della superficie inferiore, in millimetri
fU resistenza ultima del materiale, in Newton al millimetro quadrato
f ,y resistenza allo snervamento del materiale, in Newton al millimetro quadrato
fe,d resistenza di contatto di progetto dell'elastomero, in Newton al millimetro quadrato
t spessore nominale del cuscinetto elastomerico in millimetri
w larghezza della faccia del pistone in millimetri

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3.2.3 Lettere greche


γM coefficiente di sicurezza parziale
α angolo di rotazione dovuto ad azioni permanenti e variabili, in radianti
α1 angolo di rotazione risultante dovuto ad azioni permanenti, in radianti
α2 angolo di rotazione risultante dovuto a carichi da traffico, in radianti
θ angolo di rotazione nella prova del momento parassita, in radianti

3.2.4 Pedici
Rd resistenza di progetto
d valore di progetto
Sd forze e momenti interni di progetto derivanti da azioni
u stato limite ultimo

3.3 Abbreviazioni
PTFE politetrafluoroetilene
POM poliossimetilene (acetale)

4 REQUISITI FUNZIONALI

4.1 Generalità
Un appoggio a disco elastomerico deve essere in grado di trasmettere i carichi verticali e
orizzontali applicati tra la sovrastruttura e la sottostruttura e deve consentire un
movimento di rotazione limitato (vedere punto 6.1.2). La guarnizione interna deve
impedire l'estrusione dell'elastomero dal basamento.
Questi requisiti devono essere soddisfatti con un'affidabilità e una durabilità adeguate,
vedere la EN 1990.
Si assume che l'adeguatezza dell'affidabilità, della durabilità, delle capacità di carico e
della capacità di rotazione risulti dall'adozione dei procedimenti di progettazione indicati
nel punto 5 e nel punto 6.
Quando si utilizza una guarnizione interna come indicato nell'appendice A, si ritiene che
gli appoggi a disco elastomerico progettati e utilizzati in conformità alla presente parte
della EN 1337 soddisfino i suddetti requisiti.

4.2 Prove di durabilità


Quando necessario (vedere punto 5.4), il funzionamento a lungo termine secondo il punto
4.1 deve essere sottoposto a prova in conformità all'appendice E.
I criteri di accettazione per queste prove sono:
- non deve avvenire alcuna estrusione del materiale elastomerico coesivo;
- la deformazione a compressione sotto il carico di prova non deve aumentare per
almeno 24 h.
Nota L'usura della guarnizione e lo scolorimento del lubrificante sono accettabili in queste prove.

5 MATERIALI

5.1 Generalità
I materiali utilizzati per la fabbricazione degli appoggi a disco elastomerico devono essere
conformi ai requisiti indicati nei punti seguenti.

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5.2 Materiali ferrosi per il basamento e il pistone


Il basamento e il pistone devono essere fabbricati in materiali ferrosi in conformità a una
delle norme seguenti: EN 10025, EN 10083-3, EN 10113-1, EN 10088-2, ISO 3755,
ISO 1083.
Specifica e certificazione del materiale devono corrispondere ai requisiti di resistenza e
durabilità, saldabilità, se applicabile, e temperatura d'esercizio specificati (vedere
punto 1).

5.3 Materiali elastomerici


Il materiale elastomerico utilizzato per il cuscinetto elastomerico deve essere gomma
naturale o policloroprene in conformità alla ISO 6446.

5.4 Guarnizione interna


Le guarnizioni interne adatte sono indicate nell'appendice A.
Le guarnizioni interne indicate nell'appendice A devono essere classificate in relazione
allo scorrimento accumulato normalizzato indicato nell'appendice E come segue:
- Guarnizioni secondo il punto A.1.1 scorrimento accumulato "b", 1 000 m
- Guarnizioni secondo i punti A.1.2 e A.1.3 scorrimento accumulato "c", 2 000 m
- Guarnizioni secondo il punto A.1.4 scorrimento accumulato "a", 500 m
Nota Tutte le guarnizioni indicate nell'appendice A possono essere considerate adatte, secondo lo stato dell'arte.
Le guarnizioni interne realizzate con materiali non specificati nell'appendice A sono oltre
lo scopo e campo di applicazione della presente norma e i procedimenti di prova qui
descritti non sono necessariamente applicabili, in particolare per quanto concerne gli
effetti a lungo termine.
Per una guarnizione non specificata nell'appendice A, la capacità di un appoggio a disco
elastomerico di soddisfare questi requisiti deve essere verificata tramite prova in
conformità al punto 4.2.

5.5 Lubrificante
Il lubrificante non deve essere dannoso per l'elastomero o altri componenti e non deve
causare un rigonfiamento eccessivo dell'elastomero.
Il rigonfiamento dell'elastomero è eccessivo quando la variazione di peso relativa è ≥8%
a 50 °C.

6 REQUISITI DI PROGETTAZIONE

6.1 Basi di progettazione

6.1.1 Principi del calcolo di progettazione


Per la progettazione degli appoggi, si applicano i principi indicati nel punto 5 della
EN 1337-1:2000.
I valori di progetto degli effetti (forze, deformazioni, movimenti) derivanti dalle azioni sugli
appoggi della struttura devono essere calcolati in base alla pertinente combinazione di
azioni secondo la EN 1990.
Nota Si assume che i valori di progetto rilevanti siano disponibili da una scheda di appoggi come illustrata nel
prEN 1993-2. In attesa della disponibilità del prEN 1993-2, si può utilizzare la guida fornita nell'appendice B
della EN 1337-1:2000.

6.1.2 Limitazione della rotazione

6.1.2.1 Generalità
Il rapporto tra angoli di rotazione permanenti e variabili è illustrato in figura 2.

UNI EN 1337-5:2005 © UNI Pagina 6


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figura 2 Rappresentazione schematica degli angoli di rotazione


Legenda
1 Posizione iniziale (dopo l'installazione)
2 Posizione dovuta alla rotazione α1 causata da azioni permanenti
α2min., α2 max. angoli di rotazione positivi e negativi dovuti a carichi variabili.
∆α2 intervallo degli angoli di rotazione dovuto alle posizioni estreme dei carichi variabili

αmax. = α1 + α2max. (1)

6.1.2.2 Limitazione della rotazione


Nella combinazione caratteristica di azioni, la rotazione massima αdmax. non deve essere
maggiore di 0,03 rad.
Nella combinazione frequente di azioni, la differenza nella rotazione ∆αd2 non deve
essere maggiore di 0,005 rad.

6.1.2.3 Rotazione variabile


Le rotazioni variabili provocano un percorso di scorrimento accumulato, che influisce sulla
durabilità della guarnizione interna.
Quando richiesto, il percorso di scorrimento accumulato effettivo SA,d deve essere
calcolato con i dati forniti dal progettista del ponte utilizzando la formula seguente:
D
S A,d = n v ⋅ ∆ α 2 ⋅ ---- (2)
2
SA,d ≤ c · s T (3)
in cui:
SA,d = percorso di scorrimento accumulato effettivo dovuto a carichi da traffico
caratteristici;
nv = numero di veicoli (camion) per la vita prevista dell'appoggio;
c = coefficiente per correggere la differenza tra il percorso di scorrimento ad
ampiezza costante utilizzato nelle prove e i movimenti ad ampiezza variabile che
si verificano effettivamente in conseguenza del traffico (uguale: 5);
sT = percorso di scorrimento accumulato a,b o c in conformità al punto 5.4 o ricavato
dalle prove in conformità all'appendice E.
Si assume che ∆α2 sia stato determinato utilizzando un unico modello di veicolo
appropriato. In assenza di tali dati, si dovrebbe utilizzare il modello di carico da fatica 3 in
conformità alla ENV 1993-3.
Nota Se non è eseguita una verifica tramite calcolo, il campo di applicazione delle guarnizioni interne
corrispondente alle classi tecniche elencate nel punto 5.4 è fornito nell'appendice G.

6.1.3 Momenti parassiti

6.1.3.1 Momento parassita del cuscinetto elastomerico e della guarnizione interna


Per la verifica delle parti strutturali adiacenti, si deve assumere che il valore massimo del
momento parassita Memax. del cuscinetto elastomerico sia:

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Memax. = 32 · d 3 · [F0 + (F1 · α1)+(F2 · α2max.)] (4)


dove:
F0, F1 e F2 devono essere determinati dalle prove di tipo condotte in conformità
all'appendice D;
d è il diametro del cuscinetto elastomerico (millimetri);
Memax. è il momento parassita dal cuscinetto;
α1 è l'angolo di rotazione risultante dovuto agli effetti delle azioni permanenti, in
radianti (rad), vedere figura 2;
α2max. è l'angolo di rotazione risultante dovuto ad azioni variabili, in radianti (rad),
vedere figura 2.

6.1.3.2 Momento parassita dovuto al contatto basamento/pistone


Si deve considerare il momento aggiuntivo Mµmax. causato dall'attrito in corrispondenza
della superficie di contatto basamento/pistone. Nel determinare questo momento, il
coefficiente di attrito massimo tra la parete del basamento e il pistone deve essere
considerato come 0,2.

6.1.3.3 Momento parassita totale


Il momento parassita totale deve essere considerato nella progettazione della struttura
adiacente e i componenti dell'appoggio devono essere considerati come la somma
vettoriale del momenti determinati in conformità al punto 6.1.3.1 e al punto 6.1.3.2.

6.1.4 Deformazione verticale


Se la rigidezza a compressione elastica dell'appoggio è rilevante per la progettazione
della struttura adiacente, deve essere determinata per mezzo di prove (vedere
appendice B).

6.1.5 Distribuzione del carico attraverso i componenti


L'angolo di dispersione del carico attraverso un componente, come illustrato in figura 3,
deve essere considerato di 45° a meno che un angolo maggiore non sia giustificato da
calcoli che tengono conto delle caratteristiche dei componenti, dei materiali e degli
elementi strutturali adiacenti. In nessun caso l'angolo di dispersione del carico deve
essere maggiore di 60°.
figura 3 Distribuzione del carico attraverso i componenti
Legenda
1 Angolo di dispersione del carico

6.1.6 Combinazione con elementi scorrevoli


Quando un appoggio a disco elastomerico è combinato con un elemento scorrevole in
conformità alla EN 1337-2, si deve considerare l'interazione dei rispettivi componenti
particolarmente per quanto concerne la sollecitazione e la deformazione relative. Si

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devono tenere in considerazione effetti meccanici e geometrici aggiuntivi, per esempio


dovuti alle forze laterali nelle guide (attrito, coppia da azione e reazione), che causano
eccentricità aggiuntive a quelle risultanti dalla resistenza alla rotazione come indicato nel
punto 6.1.3.

6.2 Calcoli di verifica

6.2.1 Cuscinetto elastomerico

6.2.1.1 Sollecitazione di contatto


La forza assiale di progetto NSd deve soddisfare la condizione seguente sotto la
combinazione fondamentale di azioni:
NSd ≤ NRd
dove:
N Rk
N Rd = ---------
- è il valore di progetto della resistenza del cuscinetto elastomerico; (5)
γM
NRk è il valore caratteristico della resistenza del cuscinetto elastomerico.
Il valore caratteristico della resistenza deve essere determinato da:
π 2
N Rk = --- ⋅ d ⋅ f e,k (6)
4
dove:
d è il diametro del cuscinetto elastomerico (millimetri);
fe,k è la resistenza di contatto caratteristica dell'elastomero data da fe,k = 60 N/mm2.
Nota 1 La resistenza a compressione fe,k dell'elastomero negli appoggi a disco elastomerico che porta a NRk è limitata
dall'efficacia della guarnizione che impedisce l'estrusione dell'elastomero tra il pistone e la parete del
basamento.
Nota 2 Il coefficiente parziale γM può essere scelto nell'appendice nazionale dell'eurocodice pertinente.
Il valore raccomandato di γM = 1,30.

6.2.1.2 Spessore minimo


figura 4 Schiacciamento consentito nel cuscinetto elastomerico

Le dimensioni del cuscinetto elastomerico devono essere tali che sotto la combinazione
caratteristica di azioni la rotazione totale αdmax (vedere figura 2) non causi uno
schiacciamento, ∆t, al perimetro maggiore del 15% dello spessore del cuscinetto t
(vedere figura 4).
Per la conformità a questo requisito, lo spessore minimo del cuscinetto elastomerico deve
essere:
tmin. = 3,33 · αd max · d (7)
d
Inoltre, lo spessore del cuscinetto elastomerico, tmin., non deve essere minore di ------ .
15

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6.2.2 Basamento
Per progettare il basamento in modo da adattare la pressione elastomerica laterale e le
forze dovute alle azioni orizzontali applicate, le sollecitazioni di progettazione nel
basamento non devono superare il valore di progettazione della resistenza allo
snervamento in qualsiasi sezione in conseguenza delle combinazioni di fondamentali
azioni.
figura 5 Tipi di costruzione del basamento

L'analisi del basamento deve basarsi sulle ipotesi seguenti:


- il modello analitico comprende il basamento nonché gli elementi strutturali adiacenti
e le condizioni al contorno dovute ai dispositivi di fissaggio;
- si assume che il cuscinetto elastomerico abbia caratteristiche idrostatiche sotto
pressione;
- si assume che la pressione tra pistone e pareti del basamento risultante dalle azioni
orizzontali esterne sia distribuita parabolicamente su metà del perimetro e il valore
massimo sia considerato come 1,5 volte il valore medio.
Invece di un calcolo preciso alle condizioni suddette (per esempio per mezzo del metodo
agli elementi finiti), è ammissibile verificare un basamento progettato secondo le figure da
5a) a c) utilizzando le seguenti formule semplificate, considerando le pareti del
basamento e la base del basamento come componenti distinti. Per questo procedimento
lo spessore della piastra inferiore del basamento deve essere almeno 12 mm.
a) Pareti del basamento soggette a forza di trazione:
VSd ≤ VRd
dove:
VSd = Ve,Sd + VFxy,Sd (8)

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4 N Sd t
V e,Sd = ---------------
- (9)
πD
2 2
V Fxy,Sd = V Fx,Sd +V Fy,Sd (10)

f y ⋅ AR
V Rd = ---------------
- (11)
γM
dove:
AR = (D0 − D ) · H (12)
b) Pareti del basamento soggette a forza di taglio:
V'Sd ≤ V'Rd (13)
dove:
V e,Sd + 1,5 V Fxy,Sd
V' Sd = ---------------------------------------------- (14)
D
f y ⋅ (D0 – D )
V' Rd = --------------------------------
- (15)
2 ⋅ γM ⋅ 3
c) Base del basamento soggetta a forza di trazione:
VSd ≤ VRd
dove:
VSd = Ve,Sd + VFxy,Sd (16)
f y ⋅ Ap
V Rd = --------------- (17)
γM
dove:
Ap = D0 · T (18)
d) Saldatura testa a testa a completa penetrazione che collega la base del basamento
alla parete del vaso all'interno della parete del basamento [vedere figura 5 (b)]:
VSd ≤ VRd
dove:
VSd = Ve,Sd + VFxy,Sd (19)
f y ⋅ Ap
V Rd ≤ --------------- (20)
γM
dove:
Ap = D0 × T (21)
e) Saldature testa a testa a parziale penetrazione che collegano la base del basamento
alla parete del basamento all'interno della parete del basamento:
VSd ≤ VRd
dove:
VSd = Ve,Sd + VFxy,Sd (22)
VRd = ΣFw,Rd · D (23)
dove:
Fw,Rd è dato nel prEN 1993-1-8.
f) Saldature d'angolo che collegano la parete del basamento alla sommità della base
del basamento [vedere figura 5 (c)]:
V'Sd ≤ V'Rd

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dove:
V'Rd = ΣFw,Rd (24)
dove:
Fw,Rd è dato nel prEN 1993-1-8.
Nota Il coefficiente parziale γM da (a) ad (f) è dato nella EN 1993-1.
Similmente, in assenza di un calcolo preciso, la verifica dei basamenti costruiti mediante
bulloneria [vedere figura 5 (d)] deve utilizzare gli effetti dell'azione fornita sopra.
In tutte le forme costruttive, si deve tenere conto degli effetti negativi di eventuali fori.

6.2.3 Contatto pistone/basamento

6.2.3.1 Generalità
La faccia di contatto del pistone può essere progettata piatta in conformità al punto 6.2.3.2
a condizione che la larghezza della faccia di contatto del pistone, w, sia minore di 15 mm
(vedere figura 6).
La resistenza meccanica delle facce di contatto deve essere verificata per la
combinazione fondamentale di azioni in conformità al punto 6.2.3.2 o al punto 6.2.3.3.
figura 6 Dettagli della faccia di contatto piatta del pistone
Legenda
1 Spigoli vivi

6.2.3.2 Superficie di contatto piatta


Le facce di contatto piatte devono essere verificate in modo che:
V,Sd ≤ V,Rd
dove:
V,Sd è il valore di progettazione della forza trasversale (N).
fy ⋅ D ⋅ w
V Rd = ----------------------
- (25)
1,5 ⋅ γ M
dove:
D è il diametro interno del basamento (millimetri);
fy è la resistenza allo snervamento del materiale (Newton al millimetro quadrato);
w è la larghezza della faccia del pistone (millimetri).
Nota I valori γM sono definiti negli Eurocodici da EN 1992 a EN 1999. Tali valori sono definiti nell'appendice
nazionale allegata agli eurocodici pertinenti. Il valore raccomandato è γM = 1.

6.2.3.3 Superficie di contatto curva


Le superfici di contatto curve devono avere un raggio R (vedere figura 7), non minore di
0,5 × D o 100 mm, scegliendo il valore maggiore.
Esse devono essere verificate in modo che:
VSd ≤ VRd

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dove:
2
15 ⋅ f u ⋅ R ⋅ D
V Rd = ----------------------------------
2
- (26)
Ed ⋅ γM
dove:
R è il raggio della superficie di contatto (millimetri);
fU è la resistenza ultima del materiale (Newton al millimetro quadrato);
Ed è il modulo di elasticità di progetto (Newton al millimetro quadrato);
D vedere la figura 5.
Nota 1 La capacità delle superfici e delle piastre curve di resistere alla deformazione sotto carico dipende dalla
durezza del materiale con cui sono realizzate. Non esiste una relazione costante tra la durezza e il carico di
snervamento dell'acciaio, ma tra la durezza e la resistenza ultima. Di conseguenza le espressioni suddette si
basano sulla resistenza ultima del materiale.
Nota 2 Un coefficiente di concentrazione della forza 1,5 è incluso nel coefficiente 15 (vedere punto 6.2.2).
figura 7 Dettagli della faccia di contatto curva

Nota 3 I valori γM sono definiti negli Eurocodici da EN 1992 a EN 1999. Tali valori sono definiti nell'appendice
nazionale allegata agli eurocodici pertinenti. Il valore raccomandato è γM = 1.

6.2.4 Condizioni geometriche aggiuntive per la capacità di rotazione richiesta


figura 8 Schema che illustra le condizioni geometriche della rotazione

Per la combinazione fondamentale di azioni, si deve dimostrare che:


- lo spigolo della faccia di contatto pistone/elastomero rimanga all'interno della
rientranza cilindrica formata dalla parete del basamento attorno all'intera
circonferenza (punto 1 in figura 8).
- non ci sia contatto tra la sommità della parete del basamento e qualsiasi altro
componente metallico (punto 2 in figura 8).
Le condizioni suddette sono soddisfatte quando:
H ≥ t + (w − b ) · 0,5 + (αdmax. · 0,5 · D ) + ad (27)
hp = H − t + αd + (αdmax · 0,5 · D' ) (28)
Dove:
ad = 0,01 × D o 3 mm, scegliendo il valore maggiore, ma senza eccedere 10 mm.
Per le superfici piatte b = w.

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1,5 × V Fxy,Sd × R
Per le superfici curve b = 3,04 ------------------------------------------
-
Ed × D
e w = b + αD
dove:
R è il raggio della superficie di contatto (millimetri);
Ed è il modulo di elasticità di progetto (Newton al millimetro quadrato);
αdmax è il valore di progetto dell'angolo di rotazione massimo (vedere figura 2).

6.2.5 Fissaggio alla struttura adiacente


Per garantire la sicurezza contro lo scorrimento nei giunti, il collegamento tra l'appoggio e
la struttura deve essere in conformità al punto 5.2 della EN 1337-1:2000.

6.2.6 Sollecitazione nella struttura adiacente


La verifica deve essere in conformità alla norma pertinente per la struttura. I diametri di
contatto effettivi dct e dcb (vedere figura 3) devono essere determinati in conformità al
punto 6.1.5. L'eccentricità e deve essere determinata dai momenti come definiti nel punto
6.1.3 e dal momento causato dai carichi orizzontali di progetto applicati. Se si deve tenere
conto di una distribuzione di pressione su di un'area ridotta a causa dell'eccentricità
(stress block) essa può essere determinata dall'appendice A della EN 1337-2:2000.

7 FABBRICAZIONE, ASSEMBLAGGIO E TOLLERANZE

7.1 Cuscinetto elastomerico


La tolleranza sullo spessore deve essere -0 +2,5 mm per d ≤ 750 mm e -0 + d / 300 per
750 mm < d < 1 500 mm.
Una suddivisione verticale e/o orizzontale nel cuscinetto elastomerico in diverse parti è
ammissibile alle condizioni seguenti:
- il cuscinetto totale soddisfa le tolleranze richieste.

7.2 Parallelismo delle superfici esterne


Quando le superfici superiore e inferiore di un appoggio sono destinate ad essere
parallele, lo scostamento dal parallelismo tra due coppie di punti qualsiasi sulle superfici
non deve essere maggiore dello 0,1% quando la differenza nella distanza verticale tra
ogni coppia è espressa come percentuale dell'orizzontale che le separa. Quando le
superfici superiore e inferiore sono destinate ad essere reciprocamente inclinate, si deve
applicare una tolleranza simile tra l'inclinazione effettiva e quella prevista.

7.3 Accoppiamento dei componenti

7.3.1 Pistone nel basamento


Il gioco massimo dei diametri tra basamento e pistone non deve essere maggiore di 1 mm
per guarnizioni metalliche e POM e di 0,8 mm per guarnizioni di PTFE caricato con
carbonio. Quando si utilizzano guarnizioni interne non descritte nell'appendice A, il gioco
non deve essere maggiore di quello esistente nei provini sottoposti a prova in conformità
alle appendici E ed F.

7.3.2 Cuscinetto elastomerico nel basamento


Nella condizione di assenza di carico, il gioco diametrale tra il basamento e il cuscinetto
elastomerico non deve essere maggiore dello 0,2% del diametro del cuscinetto
elastomerico o di 1,0 mm, scegliendo il valore maggiore.

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7.3.3 Fori per i bulloni di fissaggio


La tolleranza per i fori per i bulloni di fissaggio deve essere riferita alla funzione dei bulloni
e alle probabili condizioni prevalenti al momento dell'installazione degli appoggi. Come
guida, i fori per i bulloni di fissaggio o i dispositivi di posizionamento devono essere
praticati entro 1 mm dalla posizione illustrata sui disegni.

7.4 Rugosità superficiale


La rugosità superficiale, RY5i, della superficie cilindrica interna del basamento a contatto
con l'elastomero non deve essere maggiore di 6,3 µm. La superficie piana del basamento
a contatto con l'elastomero non deve essere maggiore di 25 µm quando misurata in
conformità alla EN ISO 4288.
La rugosità superficiale, RY5i, della superficie piana del pistone a contatto con
l'elastomero non deve essere maggiore di 25 µm quando misurata in conformità alla
EN ISO 4288.

7.5 Protezione dalla corrosione


I requisiti per la protezione dalla corrosione sono forniti nella EN 1337-9.
I sistemi per la protezione dalla corrosione non devono essere applicati alle superfici
interne del basamento né alle superfici del pistone a contatto con il basamento e
l'elastomero.
Quando si utilizzano materiali diversi in combinazione, si devono considerare gli effetti
della corrosione elettrolitica.

7.6 Guarnizione esterna


Deve essere fornita una guarnizione esterna nell'area illustrata in figura 1 per escludere
umidità e detriti. La guarnizione deve rimanere efficace sotto le azioni applicate per la
verifica dello stato limite di esercizio e per il pistone non deve essere possibile
danneggiarla in conseguenza di tali azioni.

7.7 Lubrificazione
Le superfici di contatto elastomeriche del basamento e del pistone devono essere
abbondantemente lubrificate all'assemblaggio utilizzando materiale in conformità al
punto 5.5. Dopo l'inserimento del basamento si deve applicare ulteriore lubrificante alla
superficie interna libera della parete del basamento.

7.8 Spigoli vivi


Tutti gli spigoli vivi devono essere rotti.

8 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

8.1 Generalità
Le prove e le ispezioni specificate nel presente punto devono essere eseguite per
dimostrare la conformità del prodotto da costruzione (appoggio a disco elastomerico) alla
presente parte della EN 1337. Nel caso degli appoggi a disco elastomerico di scorrimento
si applica anche il punto 8 della EN 1337-2:2004.
Il sistema indicato per la valutazione della conformità è valido anche per la produzione
non in serie.

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8.2 Controllo del prodotto da costruzione e della sua fabbricazione

8.2.1 Controllo di produzione in fabbrica


L'estensione e la frequenza del controllo di produzione in fabbrica da parte del fabbricante
e di terzi (se richiesto) deve essere effettuato in conformità al prospetto 1. Inoltre
controllando i certificati di ispezione come elencati nel prospetto 2 si deve verificare che le
materie prime e i componenti in entrata siano conformi alla presente parte della EN 1337.
Nota Per il controllo della produzione in fabbrica, vedere l'appendice C.

8.2.2 Prove iniziali di tipo


L'estensione delle prove di tipo deve essere effettuata in conformità al prospetto 1.
Le prove di tipo devono essere eseguite prima di cominciare la fabbricazione. Devono
essere ripetute se si verificano variazioni nel prodotto da costruzione o nel processo di
fabbricazione.
I certificati contenenti le caratteristiche dei materiali stabilite nel punto 5 congiuntamente
al punto 5.3 e al punto 5.5 nonché le caratteristiche di identificazione delle guarnizioni
interne non specificate nell'appendice A devono essere esaminati individualmente
durante le prove di tipo e devono essere conservati dal fabbricante dell'appoggio a disco
elastomerico e da terzi (se richiesto).
Le prove di tipo delle caratteristiche dei materiali e delle caratteristiche di identificazione
del cuscinetto elastomerico, della guarnizione interna e del lubrificante possono essere
omesse se si dimostra che la combinazione di questi materiali ha precedentemente
superato le prove di tipo come specificate nel prospetto 1 per qualsiasi appoggio a disco
elastomerico.
Le prove di tipo devono essere integrate con i calcoli pertinenti del punto 6 per la
valutazione delle prestazioni finali dell'appoggio a disco elastomerico.

8.3 Materie prime e costituenti


La conformità ai requisiti di prodotto specificati nel punto 5 o esaminati durante le prove di
tipo in conformità al punto A.2 deve essere verificata per mezzo di certificati di ispezione
in conformità alla EN 10204 fino al livello dichiarato nel prospetto 2.

8.4 Campionamento
Campioni casuali devono essere prelevati dalla produzione in corso.

9 INSTALLAZIONE
L'appoggio deve essere installato entro una tolleranza di ±0,003 rad dall'inclinazione
prevista delle superfici di contatto della struttura.

10 ISPEZIONE DURANTE L'ESERCIZIO


L'ispezione durante l'esercizio deve essere in conformità ai requisiti della EN 1337-10. I
difetti visibili devono includere l'evidenza dell'estrusione dell'elastomero e la presenza di
detriti da usura dal basamento o, nel caso di appoggi a disco elastomerico scorrevoli,
dall'interfaccia di scorrimento.
Se S 1 < 1 mm (vedere figura 8) o è così grande che la superficie di contatto del pistone
è diventata visibile, se ne devono ricercare le cause e intraprendere se necessario i lavori
di correzione.

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prospetto 1 Controllo e prove del prodotto da costruzione

Tipo di controllo Oggetto del controllo Controllo conforme a Frequenza


Controllo di produzione in fabbrica Dimensioni Disegni del fabbricante Ogni appoggio
Rugosità superficiale 7.4
Accoppiamento dei componenti 7.3
Lubrificazione 7.7
Gioco di estremità della guarnizione interna Appendice A
Dettagli dell'estremità della guarnizione interna Appendice A
Protezione dalla corrosione 7.5
Parallelismo 7.2
Guarnizione esterna 7.6
Marcatura EN 1337-1:2000, 1.7.3
Prove di tipo Come nel controllo di produzione in fabbrica Come sopra Una volta
soprastante ad eccezione della protezione dalla
corrosione e la marcatura
Momento parassita Appendice E
a)
Capacità di carico a lungo termine 4.2
Capacità di rotazione a lungo terminea) 4.2
Guarnizioni non specificate nell'appendice A 4.2, 5.4
Proprietà dei materiali 5.3, 5.5, 8.2.2
a) Solo per guarnizioni interne non specificate nell'appendice A o per guarnizioni specificate nell'appendice A ma operanti oltre la loro capacità
specificata.

prospetto 2 Prove specifiche delle materie prime e dei costituenti

Tipo di certificato di ispezione in Oggetto del controllo Controllo conforme a Frequenza


conformità alla EN 10204
3.1.B Materiali ferrosi per il basamento e il pistone Norme elencate in 5.2 Ogni lotto
Cuscinetto elastomerico 5.3a), 7.1
Ottone A.1.1, A.2.1
Guarnizione POM A.1.2, A.2.2
Guarnizione di PTFE caricata con carbonio A.1.3, A.2.3
Guarnizione di acciaio inossidabile A.1.4, A.2.4
Guarnizione non specificata nell'appendice A 8.2
Lubrificante 5.5 Ogni lotto da 500 kg
a) Solo resistenza a trazione e durezza.

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APPENDICE A GUARNIZIONI INTERNE


(normativa)

A.1 Requisiti generali


A.1.1 Guarnizione di ottone
La guarnizione interna di ottone deve essere inserita in una rientranza formata nel bordo
superiore del cuscinetto elastomerico e deve consistere di un dato numero di anelli
elastici sagomati in base al diametro interno del basamento. Quando installata, il gioco tra
le estremità dell'anello non deve essere maggiore di 0,5 mm e i giochi negli anelli
adiacenti devono essere disposti uniformemente lungo il perimetro del basamento.
Quando possibile, nessun gioco dovrebbe coincidere con il punto del massimo
movimento di rotazione sulla parete del basamento.
Gli anelli con una sezione trasversale minima di 10 mm × 2 mm possono avere intagli di 7 mm
di profondità × 0,5 mm di larghezza distanziati di 5 mm attorno al diametro interno per facilitare
la sagomatura. Gli anelli con una sezione trasversale minore non devono presentare intagli.

prospetto A.1 Configurazioni consentite degli anelli di guarnizione di ottone compatto

Diametro d Sezione trasversale minima Intagli Numero di anelli


mm mm
≤330 6 × 1,5 Non consentiti 2
>330 < 715 10 × 1,5 Non consentiti 2
= 715 < 1 500 10 × 1,5 Non consentii 3
<1 500 10 × 2 7 mm × 0,5 mm 3
5 mm di spaziatura

A.1.2 Guarnizione POM


La catena di guarnizione POM deve consistere di singoli elementi interconnessi, che
possono adattarsi facilmente alla deformazione.
Larghezza e altezza dei singoli elementi devono essere:
a) diametro dell'elastomero d ≤ 550 mm: 10 mm ± 0,5 mm;
b) diametro dell'elastomero d > 550 mm: 15 mm ± 1,0 mm.
La guarnizione POM deve essere formata come parte integrante del cuscinetto
elastomerico durante il processo di vulcanizzazione per assicurare il corretto
funzionamento. Vedere figura A.2.

A.1.3 Guarnizione di PTFE caricata con carbonio


La guarnizione di PTFE caricata con carbonio deve essere completamente inserita nel
cuscinetto elastomerico.
Le sezione trasversale, le dimensioni e i dettagli di estremità dell'anello devono essere
come illustrati in figura A.1.

A.1.4 Guarnizione di acciaio inossidabile


La guarnizione deve essere realizzata da una banda di acciaio inossidabile sagomata in
sezione angolare ai lati uguali o diseguali, inserita tra il cuscinetto elastomerico e la
parete del basamento.
Lunghezza e spessore del lato della sezione devono soddisfare quanto segue:
a) con intagli:
quando il diametro d ≤ 700 mm - lunghezza del lato da 5 mm a 10 mm, spessore
minimo 1 mm; quando il diametro d > 700 mm lunghezza del lato da 15 mm a
17 mm, spessore minimo 1,5 mm; la sovrapposizione minima delle estremità
dell'anello deve essere di 20 mm; quando lo spessore >1 mm, le estremità devono
essere ridotte di spessore nella posizione di sovrapposizione.

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b) senza intagli:
lunghezza minima del lato 3 mm;
spessore minimo 1 mm;
sovrapposizione minima 5 mm;
quando lo spessore >1 mm, le estremità devono essere ridotte di spessore nella
posizione di sovrapposizione.
figura A.1 Tipica giunzione di una guarnizione
Legenda
1 Angolare di ottone
2 Guarnizione

A.2 Requisiti dei materiali

A.2.1 Guarnizione di ottone


Il materiale utilizzato per la guarnizione di ottone deve essere di categoria CuZn37 o
CuZn39Pb3, come specificati nella EN 12163 e nella EN 12164 rispettivamente, nella
condizione metallurgica utilizzata nelle prove di tipo.

A.2.2 Guarnizione POM


Il materiale utilizzato per le guarnizioni sagomate deve essere poliossimetilene (POM) e
deve avere le caratteristiche illustrate nel prospetto A.2.

prospetto A.2 Caratteristiche fisiche e meccaniche del POM

Caratteristica In conformità a Requisiti


Massa volumica ISO 1183 1 410 kg/m3 ± 20 kg/m 3
Indice di fluidità MFI 190/2, 16 EN ISO 1133 10 g/min ± 2,0 g/min
Resistenza a trazione ultima EN ISO 527-2 ≥62 N/mm2
Deformazione ultima EN ISO 527-2 ≥30%

Le dimensioni devono essere come illustrato in figura A.2 a) e b).

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figura A.2 Dimensioni della guarnizione POM


a) Elemento POM piccolo (per un diametro del cuscinetto elastomerico fino a 550 mm)

b) Elemento POM grande (per un diametro del cuscinetto elastomerico maggiore di 550 mm).

A.2.3 Guarnizione di PTFE caricato con carbonio


Il materiale deve consistere di PTFE +25% di carbonio.
Le caratteristiche dei materiali devono essere conformi ai requisiti del prospetto A.3
sottostante.

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prospetto A.3 Caratteristiche meccaniche e fisiche della guarnizione di PTFE caricata con carbonio

Caratteristica In conformità a Requisiti


Massa volumica ISO 1183 da 2 100 kg/m3 a 2 150 kg/m3
Resistenza a trazione ultima EN ISO 527-2 ≥17 N/mm
Deformazione ultima EN ISO 527-1 ≥80%
Durezza con penetratore a sfera EN ISO 2039-1 ≥40 N/mm

Le caratteristiche del materiale devono essere verificate su campioni prelevati da tubi finiti
a 23 °C e al 50% di umidità.
La resistenza a trazione ultima e la deformazione ultima devono essere determinate con una
velocità C = 50 mm/min su campioni di prova con uno spessore del PTFE di 2 mm ± 0,2 mm
in conformità alla EN ISO 527-2.
La durezza con penetratore a sfera deve essere determinata su campioni con uno
spessore minimo di 4,5 mm.

A.2.4 Acciaio inossidabile


Il materiale utilizzato per la guarnizione di acciaio inossidabile deve essere come
specificato nella EN 10088-2, 1.4401 o 1.4311.

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APPENDICE B DETERMINAZIONE DELLA RIGIDEZZA A COMPRESSIONE


(informativa)

B.1 Generalità
Se la rigidezza a compressione di un appoggio è critica per la progettazione della
struttura, essa dovrebbe essere determinata mediante prova. Siccome le caratteristiche
di carico/schiacciamento degli appoggi a disco elastomerico sono marcatamente non
lineari nell'intervallo di carico inferiore, la rigidezza dovrebbe essere determinata tra il
30% e il 100% dell'intervallo di carico di prova. Si può presumere che la rigidezza ottenuta
con questo metodo consenta di ottenere risultati con accuratezza di ±20% della rigidezza
effettiva in esercizio. Vedere figura B.1.
Nota Intervallo di carico = 0,05 N/mm2/s e sforzo massimo = 35 N/mm2.
figura B.1 Curva tipica di carico/schiacciamento
Legenda
x Schiacciamento
y Carico

B.2 Condizionamento
Siccome con gli appoggi esiste un periodo di "assestamento", un carico di
condizionamento uguale al carico di prova massimo dovrebbe essere applicato per
30 min prima di avviare le letture del carico/schiacciamento.

B.3 Metodo di calcolo


Valori approssimati per la rigidezza a compressione possono essere ottenuti mediante
calcolo utilizzando il modulo di elasticità cubica dell'elastomero come modulo elastico.

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APPENDICE C CONTROLLO DI PRODUZIONE IN FABBRICA (FPC)


(informativa)

C.1 Generalità

C.1.1 Obiettivi
Il fabbricante dovrebbe esercitare un FPC permanente.
Nota Un sistema di gestione qualità basato sulla parte pertinente della EN ISO serie 9000 o equivalente, inclusi i
requisiti specifici della presente norma, può essere considerato adatto.
Il fabbricante è responsabile per l'organizzazione e l'effettiva implementazione del
sistema di FPC. Compiti e responsabilità nell'organizzazione del controllo di produzione
dovrebbero essere documentati e questa documentazione dovrebbe essere mantenuta
aggiornata. In ogni fabbrica il fabbricante può delegare l'azione a una persona che abbia
la necessaria autorità per:
a) identificare procedure per dimostrare la conformità del prodotto da costruzione nelle
fasi appropriate;
b) identificare e registrare qualsiasi istanza di non conformità;
c) identificare procedimenti per correggere le istanze di non conformità.

C.1.2 Documentazione
Il fabbricante dovrebbe preparare e mantenere aggiornati documenti che definiscono
l'FPC che lui applica. La documentazione del fabbricante e le sue procedure dovrebbero
essere appropriate per il prodotto da costruzione e il processo di fabbricazione. Tutti i
sistemi di FPC dovrebbero raggiungere un livello di confidenza appropriato nella
conformità del prodotto da costruzione. Questo prevede:
a) la preparazione di procedure e istruzioni documentate relative alle operazioni di FPC,
in conformità ai requisiti della presente parte della EN 1337 (vedere punto C.1.3);
b) l'effettiva implementazione di queste procedure e istruzioni;
c) la registrazione di queste operazioni e i loro risultati;
d) l'impiego di questi risultati per correggere qualsiasi scostamento, riparare gli effetti di
tali scostamenti, in qualsiasi istanza di non conformità risultante e, se necessario,
rivedere l'FPC per rettificare la causa della non conformità.

C.1.3 Operazioni
L'FPC include le operazioni seguenti:
a) la specifica e la verifica delle materie prime e dei costituenti;
b) i controlli e le prove da eseguire durante la fabbricazione del prodotto da costruzione
secondo una frequenza definita nel prospetto 1;
c) le verifiche e le prove da eseguire sui prodotti da costruzione finiti secondo una
frequenza che può essere prescritta nelle specifiche tecniche e adattata al prodotto
e alle sue condizioni di fabbricazione.
Nota 1 Le operazioni di cui in (b) riguardano gli stati intermedi del prodotto da costruzione così come le macchine di
produzione e le relative regolazioni e attrezzature ecc. Questi controlli e prove e la loro frequenza sono scelti
in base al tipo di prodotto da costruzione e composizione, al processo di fabbricazione e alla sua complessità,
alla sensibilità delle caratteristiche del prodotto a variazioni nei parametri di fabbricazione, ecc.
Nota 2 Per quanto riguarda le operazioni di cui in (c), dove non esiste alcun controllo dei prodotti da costruzione finiti
al momento della loro collocazione sul mercato, il fabbricante dovrebbe assicurare che l'imballaggio e
ragionevoli condizioni di stoccaggio non provochino danni ai prodotti da costruzione e che il prodotto da
costruzione rimanga conforme alle specifiche tecniche.
Nota 3 Le tarature appropriate dovrebbero essere eseguite sugli strumenti di misurazione e di prova certificati.

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C.2 Verifiche e prove

C.2.1 Commenti generali


Il fabbricante dovrebbe avere o avere disponibili le installazioni, l'attrezzatura e il
personale che gli permetta di eseguire le verifiche e le prove necessarie. Il fabbricante o
il suo agente, possono soddisfare questo requisito stipulando un accordo di subappalto
con una o più organizzazioni o persone in possesso delle necessarie abilità e
attrezzature.
Il fabbricante dovrebbe tarare o verificare e mantenere l'attrezzatura di controllo,
misurazione o prova in buone condizioni operative, a prescindere dal fatto che questa
attrezzatura gli appartenga o meno, per consentire di dimostrare la conformità alle
specifiche o al sistema di riferimento di prova a cui le specifiche fanno riferimento.

C.2.2 Monitoraggio della conformità


Se necessario, si esegue il monitoraggio della conformità degli stati intermedi del prodotto
e delle fasi principali della sua produzione.
Questo monitoraggio della conformità si concentra ove necessario sul prodotto da
costruzione nel corso dell'intero processo di fabbricazione, in modo che siano distribuiti
solamente i prodotti che hanno superato le prove e i controlli programmati intermedi.

C.2.3 Prove
Le prove dovrebbero essere conformi al piano di prova (prospetto 2) ed essere eseguite
in conformità ai metodi indicati nella presente parte della EN 1337.
Nota Le prove iniziali di tipo sul prodotto possono non essere eseguite dal fabbricante stesso, ma dovrebbero
essere eseguite e validate da un organismo approvato.
Il fabbricante dovrebbe stabilire e mantenere registrazioni che dimostrino che i prodotti da
costruzione sono stati sottoposti a prova. Queste registrazioni dovrebbero mostrare con
chiarezza se il prodotto da costruzione ha soddisfatto i criteri di accettazione definiti. Dove
i prodotti da costruzione non riescano a soddisfare le misure di accettazione, dovrebbero
essere applicate le disposizioni per i prodotti non conformi.

C.2.4 Trattamento dei prodotti da costruzione non conformi


Se il controllo o le prove dimostrano che il prodotto da costruzione non soddisfa i requisiti,
si dovrebbero adottare immediatamente le azioni correttive necessarie. I prodotti da
costruzione o i lotti non conformi dovrebbero essere isolati e correttamente identificati.
Una volta corretto il difetto, la prova o la verifica in questione dovrebbero essere ripetute.
Se i prodotti da costruzione sono stati consegnati prima che i risultati fossero disponibili,
si dovrebbero mantenere una procedura e una registrazione per la notifica ai clienti.

C.2.5 Registrazioni di verifiche e prove (registro del fabbricante)


I risultati degli FPC dovrebbero essere registrati correttamente nel registro del
fabbricante. La descrizione del prodotto da costruzione, la data di fabbricazione, il metodo
di prova adottato, i risultati della prova e i criteri di accettazione dovrebbero essere
immessi nel registro con la firma della persona responsabile del controllo che ha eseguito
la verifica.
Per quanto concerne un eventuale risultato di controllo che non soddisfa i requisiti della
presente parte della EN 1337, le misure correttive adottate per risolvere la situazione (per
esempio un'ulteriore prova eseguita, modifica del processo di fabbricazione, smaltimento
o riparazione del prodotto) dovrebbero essere indicate nel registro.
Nel caso di sorveglianza di terza parte le registrazioni dovrebbero essere rese disponibili
all'esame della terza parte.

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C.3 Tracciabilità
È responsabilità del fabbricante o del suo agente conservare registrazioni complete dei
singoli prodotti da costruzione o dei lotti dei prodotti, inclusi dettagli e caratteristiche
relativi alla loro fabbricazione, e conservare registrazioni di coloro a cui questi prodotti da
costruzione o lotti sono stati venduti inizialmente. I singoli prodotti da costruzione o lotti
dei prodotti e i dettagli relativi alla fabbricazione dovrebbero essere completamente
identificabili e rintracciabili. In certi casi, per esempio per i prodotti fabbricati in grande
serie, una tracciabilità rigorosa non è possibile.

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APPENDICE D DETERMINAZIONE DEL MOMENTO PARASSITA


(normativa)

D.1 Introduzione
Il presente procedimento di prova descrive il metodo per determinare il momento
parassita negli appoggi a disco elastomerico in funzione dell'angolo di rotazione. I risultati
devono essere utilizzati per determinare i coefficienti nella formula del momento parassita
(vedere punto 6.1.3.1).

D.2 Preparazione dei provini


Gli appoggi devono avere tutti lo stesso diametro dell'elastomero compreso tra 500 mm e
600 mm. Il rapporto spessore/diametro dell'elastomero deve essere uguale o minore di
quello previsto per la produzione normale. Se il dispositivo di rotazione richiede appoggi
gemelli (vedere figura F.1), allora due appoggi identici sono necessari per ogni prova. Gli
appoggi di prova devono essere specialmente fabbricati con dimensioni che diano le
combinazioni più negative delle tolleranze sulle dimensioni e la rugosità superficiale con il
cuscinetto elastomerico più sottile in conformità al punto 6.2.1.2.
Prima di avviare le prove i cuscinetti elastomerici devono essere condizionati per 72 h a
70 °C in un forno. Il forno deve essere in conformità al punto F.4.
La temperatura all'inizio della prova deve essere la temperatura d'esercizio minima
richiesta, come definito nello scopo e campo di applicazione.
Prima dell'installazione nella macchina di prova, l'appoggio assemblato deve essere
raffreddato finché la temperatura al centro del cuscinetto elastomerico sia
sufficientemente bassa da assicurare che essa non superi la temperatura di prova
necessaria durante l'installazione e prima del primo movimento. Questa temperatura deve
essere mantenuta per 72 h. L'appoggio assemblato deve quindi essere installato nella
macchina di prova e le prove condotte quando la temperatura al centro del cuscinetto
elastomerico sia aumentata fino alla temperatura di prova richiesta.
Le prove possono essere eseguite utilizzando la configurazione illustrata in figura F.1 o in
figura F.2.

D.3 Procedimento di prova


Ogni appoggio deve essere sottoposto a prova seguendo il procedimento descritto sotto.
Le prove devono essere eseguite con il cuscinetto elastomerico lubrificato e non
lubrificato.
La temperatura dell'appoggio deve essere registrata in continuo nel corso della prova.
a) Applicare un carico verticale, Fz per produrre una sollecitazione di contatto
dell'elastomero di 35 N/mm2 a una velocità di circa 0,5 N/mm2/s;
b) Applicare un movimento sinusoidale di ±0,01 radianti attraverso il braccio di leva. Sono
richiesti almeno cinque cicli con una frequenza di 0,003 Hz (333 s) ≤ f < 0,006 Hz per
simulare la rotazione del carico utile α2 (vedere figura E.1);
c) Registrare il momento parassita e l'angolo di rotazione in continuo. Registrare la
temperatura al centro del cuscinetto elastomerico.

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figura D.1 Registrazioni dei momenti parassiti e della temperatura


Legenda
1 Angolo di rotazione
2 Carico di rotazione Fa (vedere figura 1)
3 Temperatura T, °C
4 Tempo, min
5 Temperatura media dell'elastomero

D.4 Valutazione dei fattori del momento parassita


I risultati delle prove a -20 °C devono essere utilizzati per determinare i fattori F0, F1 e F2
nella formula del momento parassita (vedere punto 6.1.3.1). I fattori devono essere
determinati come illustrato sotto.
Quando si determinano le eccentricità e0, e1 ed e2, i valori di M0, M1 ed M2 devono essere
considerati come i risultati medi delle prove eseguite su 3 appoggi (vedere punto D.2).
Il valore del fattore K deve essere considerato come 2,0 se la prova è eseguita con una
coppia di appoggi, vedere figura F.1, e come 1,0 se si utilizza una configurazione di prova
secondo la figura F.2.
I fattori F0, F1 ed F2 devono essere determinati come segue:
a) Il fattore F0 deve essere ricavato da:
e
F 0 = -----0- (D.1)
d
con:
M0 1
- ⋅ ------
e 0 = ----------- (D.2)
2 ⋅ K Fz
dove:
M0 è il momento a θ = 0 radianti con il cuscinetto elastomerico non lubrificato
(vedere figura D.2).
b) Il fattore F1 deve essere ricavato da:
e
F 1 = -----1- ⋅ 100 (D.3)
d
con:
M 1
e 1 = -------1- ⋅ ------ (D.4)
K Fz
dove:
M1 è il momento a θ = 0,01 radianti con il cuscinetto elastomerico lubrificato (vedere
figura D.2).

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c) Il fattore F2 deve essere ricavato da:


(e2 – e0)
F 2 = ---------------------- ⋅ 100 (D.5)
d
con:
M 1
e 2 = -------2- ⋅ ------ (D.6)
K Fz
dove:
M2 è il momento a θ = 0,01 radianti con il cuscinetto elastomerico non lubrificato
(vedere figura D.2).
figura D.2 Diagramma tipico del momento/angolo di rotazione
Legenda
1 Non lubrificato
2 Lubrificato

D.5 Resoconto di prova


Il resoconto di prova deve includere le informazioni seguenti:
a) descrizione dell'assemblaggio dell'appoggio a disco elastomerico;
b) dimensioni degli appoggi sottoposti a prova;
c) identificazione dei materiali e verifica dei materiali;
d) data e durata delle prove;
e) eventuali eventi anomali durante la prova;
f) commento sulla condizione dell'appoggio a disco elastomerico dopo la prova;
g) fotografie dell'appoggio smontato dopo la prova;

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h) rugosità delle superfici interne del basamento e del pistone prima della prova;
i) indicazione del metodo di prova utilizzato;
j) temperature registrate durante le prove;
k) momenti parassiti e angoli di rotazione registrati durante le prove;
l) fattori del momento parassita calcolati (vedere punto D.4) applicabili alla
temperatura d'esercizio minima richiesta;
m) riferimento alla EN 1337-5.

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APPENDICE E ROTAZIONE A LUNGO TERMINE E PROVA DI CARICO


(normativa)

E.1 Introduzione
I procedimenti di prova descritti nel punto E.3 confermano la prestazione dell'appoggio a
disco elastomerico sottoposto a movimenti oscillatori relativi tra la parete del basamento
e la guarnizione interna e la capacità di carico ultima richiesta nello stato ruotato. I criteri
di accettazione sono specificati nel punto 4.2.
Il movimento della guarnizione interna in corrispondenza della parete del basamento è
determinato dall'angolo di rotazione e dal diametro del cuscinetto elastomerico.
Lo scorrimento accumulato deve essere conforme a uno dei valori normalizzati indicati
sotto:
a) 500 m;
b) 1 000 m;
c) 2 000 m.

E.2 Preparazione dei provini


Secondo l'attrezzatura di prova utilizzata (vedere punto F.2) sono richiesti uno o due
appoggi di prova. Per gli appoggi con un diametro dell'elastomero fino a 1 500 mm, la
prova di usura deve essere eseguita su appoggi con un diametro dell'elastomero
≥550 mm.
Prima dell'inizio delle prove il cuscinetto elastomerico deve essere condizionato per 72 h
in un forno a 70 °C. Il forno deve essere conforme al punto F.4. L'estrazione del cuscinetto
elastomerico e l'assemblaggio dell'appoggio di prova devono essere eseguiti sotto il
controllo del fabbricante o del suo rappresentante.
Dopo il condizionamento, le superfici interne del basamento e del cuscinetto elastomerico
devono essere lubrificate e assemblate come descritto nel procedimento di fabbricazione.

E.3 Procedimento di prova


Ogni appoggio deve essere sottoposto a prova alla temperatura ambiente
(+10 °C < t < +30 °C) seguendo il procedimento descritto sotto.
a) applicare un carico verticale per produrre una sollecitazione di contatto
dell'elastomero di 35 N/mm2 a una velocità non maggiore di 0,5 N/mm2/s;
b) applicare sinusoidalmente un angolo di rotazione minimo di +0,0025 e -0,0025 rad.
come illustrato in figura E.1 attraverso il braccio di leva a una frequenza di
0,25 Hz < f < 2,5 Hz;
c) continuare la prova fino a ottenere lo scorrimento accumulato selezionato. Se la
temperatura nel basamento vicino alla guarnizione interna nel punto del massimo
movimento relativo eccede un valore di 40 °C, la frequenza di prova deve essere
ridotta o l'appoggio deve essere raffreddato;
d) registrare in continuo il momento parassita, l'angolo di rotazione e la temperatura
all'interno del basamento vicino alla guarnizione interna. Il diagramma del
momento/angolo di rotazione deve essere tracciato e registrato frequentemente;
e) dopo il numero di cicli richiesto, rimuovere i provini e controllare che l'elastomero non
sia stato estruso dal basamento;
f) se non si rilevano difetti, installare l'appoggio nella macchina per prove di
compressione insieme a una piastra a cuneo in conformità al punto F.3. Disporre il
pistone in modo che il gioco massimo sia ottenuto nella posizione più sfavorevole e

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applicare un carico di compressione per produrre una sollecitazione di contatto


dell'elastomero di 60 N/mm2 per un periodo di 168 h per le guarnizioni non
metalliche e di 24 h per le guarnizioni metalliche;
g) installare trasduttori di movimento per misurare lo schiacciamento verticale
dell'appoggio (vedere figura E.2);
h) rilasciare il carico alla stessa velocità (in alternativa il carico può essere applicato e
rilasciato in piccoli incrementi);
i) registrare tutti gli schiacciamenti e i carichi in continuo nel corso del periodo di prova;
j) dopo la prova controllare che l'elastomero non sia estruso dal basamento.

E.4 Resoconto di prova


Il resoconto di prova deve contenere le informazioni seguenti:
a) descrizione dell'assemblaggio dell'appoggio a disco elastomerico;
b) dimensioni dell'appoggio sottoposto a prova;
c) identificazione dei materiali e verifica dei materiali;
d) data e durata delle prove;
e) eventuali eventi anomali durante le prove e loro influenza sul risultato di prova;
f) commenti sulla condizione dell'appoggio a disco elastomerico dopo la prova (vedere
punto 4.2);
g) fotografie scattate durante e dopo le prove;
h) i momenti, gli angoli di rotazione e le temperature registrati come illustrato in
figura E.1;
i) la descrizione dell'usura e l'aumento nei momenti parassiti nel corso della prova;
j) registrazione del controllo per verificare che l'elastomero non sia estruso dal
basamento;
k) l'accettabilità del risultato tenendo conto dei requisiti del punto 4.2;
l) riferimento alla EN 1337-5;
m) scorrimento accumulato selezionato.

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figura E.1 Esempi delle misurazioni di risultati


Legenda
1 Tempo
2 Rotazione θ (rad)
3 Momento M (kNm)
4 Temperatura (°C)
5 Scorrimento (m)
6 Momento M1 (kNm)
7 Temperatura (°C)
8 Momento M0 (kNm)

figura E.2 Configurazione di prova - Posizione dei punti di misurazione


Legenda
1 Piastra a cuneo
2 Rotazione θ (rad)

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APPENDICE F ATTREZZATURA DI PROVA


(normativa)

F.1 Macchina per prove di compressione


L'attrezzatura di prova deve essere accurata almeno come una macchina in conformità
alla EN ISO 7500-1 e deve assicurare che la piastra di fondazione rimanga orizzontale e
che i carichi verticali applicati siano uniformemente distribuiti. L'intervallo della macchina
deve essere tale per cui il provino sia sottoposto a un carico compreso tra il 15% e l'85%
della lettura di fondo scala.

F.2 Accessorio di rotazione


La macchina per prove di compressione deve essere equipaggiata con un accessorio in
grado di alloggiare i due appoggi a disco elastomerico come illustrati in figura F.1 o un
appoggio a disco elastomerico e un appoggio idrostatico in grado di sostenere l'intero
carico di prova come illustrato in figura F.2. L'accessorio deve essere in grado di ruotare
in continuo gli appoggi di ±0,01 rad per mezzo di un cilindro idraulico a doppio effetto
agente su un braccio di leva. Il movimento deve essere sinusoidale con una frequenza
regolabile tra 0,003 Hz e 0,5 Hz.
figura F.1 Configurazione di prova che utilizza due appoggi a disco elastomerico e una superficie di scorrimento
Legenda
1 Elemento scorrevole di PTFE
2 Braccio di leva

figura F.2 Configurazione di prova che utilizza un appoggio a disco elastomerico e un appoggio sferico idrostatico
Legenda
1 Braccio di leva

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F.3 Piastra a cuneo


Si deve fornire una piastra a cuneo di acciaio con un'inclinazione del 3%. La piastra deve
essere lavorata su entrambi i lati.

F.4 Attrezzatura di riscaldamento (forno)


L'attrezzatura di riscaldamento deve essere in grado di mantenere il cuscinetto
elastomerico alla temperatura di 70 °C per 72 h, prima che il cuscinetto sia assemblato
nell'appoggio.

F.5 Strumenti di misurazione


Si devono installare attrezzature di misurazione elettronica in grado di misurare e
registrare in continuo, in forma digitale o analogica, tutte le forze, i movimenti e le
temperature specificati.

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APPENDICE G APPLICAZIONE DI GUARNIZIONI INTERNE


(informativa)
Il prospetto si applica ai ponti con travature, generalmente del tipo con travi scatolari. Altri
tipi di ponti quali i ponti strallati o i ponti sospesi richiedono considerazioni particolari.

prospetto G.1

Tipo di traffico Camion nella categoria di traffico (vedere il prospetto 4.5 della ENV 1991-3:1994) Ferrovie

1 2 3 4

Tipo di costruzione classe dello scorrimento accumulato

Calcestruzzo precompresso b, c b, c a, b, c a, b, c c
Calcestruzzo c b, c b, c a, b, c c
Acciaio c c b, c a, b, c c
Acciaio composito

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI LE DISPOSIZIONI


(informativa) DELLA DIRETTIVA UE RELATIVA AI PRODOTTI DA COSTRUZIONE

ZA.1 Scopo e campo di applicazione e caratteristiche pertinenti


La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un Mandato1) conferito al
CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio.
I punti della presente norma europea, come indicati nella presente appendice, soddisfano
i requisiti del mandato conferito nell'ambito della Direttiva UE relativa ai prodotti da
costruzione (89/106/CEE).
La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità degli appoggi a disco
elastomerico trattati dalla presente appendice agli impieghi previsti qui indicati; si deve
fare riferimento alle informazioni che accompagnano la marcatura CE.
AVVERTENZA: Altri requisiti ed altre direttive UE, che non riguardano l'idoneità agli
impieghi previsti, si possono applicare agli appoggi strutturali che rientrano nello scopo e
campo di applicazione della presente appendice.

Nota 1 In aggiunta ai punti specifici relativi a sostanze pericolose contenuti nella presente norma, possono esservi altri requisiti
applicabili ai prodotti che rientrano nel suo scopo e campo di applicazione (per esempio legislazione europea trasposte e leggi
nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Per soddisfare le disposizioni della Direttiva UE relativa ai prodotti da
costruzione anche questi requisiti devono essere rispettati dove e quando si applicano.
Nota 2 Una banca dati informativa relativa alle disposizioni europee e nazionali sulle sostanze pericolose è disponibile al sito Internet
Construction su EUROPA (cui si accede via
"http://europa.eu.int/comm/enterprise/construction/internal/dangsub/dangmain.htm").

La presente appendice stabilisce le condizioni per la marcatura CE degli appoggi a disco


elastomerico previsti per gli utilizzi indicati nei prospetti ZA.1.a e ZA.1.b e illustra i punti
pertinenti applicabili.
La presente appendice ha lo stesso scopo e campo di applicazione del punto 1 della
presente norma ed è definita nei prospetti da ZA.1.a a ZA.1.b.

1) M/104 "Appoggi strutturali" emendata dalla M/132.

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prospetto ZA.1.a Punti pertinenti per gli appoggi a disco elastomerico senza elementi di scorrimento

Prodotti da costruzione: Appoggi a disco elastomerico senza elementi di scorrimento come trattati nello scopo e campo di applicazione del
presente documento
Impieghi previsti: In edifici e opere di ingegneria civile

Requisiti Punto/i relativo/i ai requisiti della presente e di altre norme europee: Livello/i o classe/i mandatati: Note:
Capacità di carico EN 1337-5 punti Nessuno kN
⎯→4
⎯→5
⎯→6.1.1
⎯→6.2.3
⎯→6.1.5
⎯→6.2.1.1
⎯→6.2.2
Capacità di rotazione EN 1337-5 punti Nessuno radianti
⎯→4
⎯→6.1.1
⎯→6.1.2
⎯→6.1.3
⎯→6.2.1.2
⎯→6.2.4
⎯→7.3.1
⎯→7.3.2
⎯→7.4
⎯→7.7
Aspetti di durabilità EN 1337-5 punti Nessuno -
⎯→4.2
⎯→5
⎯→6.1.1
⎯→6.1.2.3
⎯→7.5
⎯→7.6
⎯→7.8
EN 1337-9:1997, punto 4

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prospetto ZA.1.b Punti pertinenti per gli appoggi a disco elastomerico di scorrimento

Prodotti da costruzione: Appoggi a disco elastomerico di scorrimento trattati nello scopo e campo di applicazione del presente documento
Impieghi previsti: In edifici e opere di ingegneria civile

Requisiti Punto/i relativo/i ai requisiti della presente e di altre norme europee: Livello/i o classe/i mandatati: Note:
Capacità di carico EN 1337-5 punti Nessuno kN
⎯→4
⎯→5
⎯→6.1.1
⎯→6.1.5
⎯→6.2.1.1
⎯→6.2.2
⎯→6.2.3
Capacità di rotazione EN 1337-5 punti Nessuno radianti
⎯→4
⎯→6.1.1
⎯→6.1.2
⎯→6.1.3
⎯→6.2.1.2
⎯→6.2.4
⎯→7.3.1
⎯→7.3.2
⎯→7.4
⎯→7.7
Aspetti di durabilità EN 1337-5 punti Nessuno -
⎯→4.2
⎯→5
⎯→6.1.1
⎯→6.1.2.3
⎯→7.5
⎯→7.6
⎯→7.8
EN 1337-9:1997, punto 4
Capacità di carico EN 1337-2: 2004, punti 5, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6, 6.8, 6.9, 7.1, 7.2 e 9 Nessuno kN
(dell'elemento di
scorrimento)
Coefficiente di attrito EN 1337-2: 2004, punti 4, 5, 6.1, 6.5, 6.7, 7.5 Nessuno Valore tabulato
(dell'elemento di (prospetto 11)
scorrimento)
Aspetti di durabilità EN 1337-2: 2004, punti 7.3, 7.4 Nessuno -
(dell'elemento di EN 1337-9:1997, punto 4
scorrimento)

Il requisito di una data caratteristica non è applicabile in quegli stati membri (MS) nei quali
non esistano requisiti regolamentari su quella caratteristica per l'impiego previsto del
prodotto. In tal caso, i fabbricanti che intendano collocare i propri prodotti sul mercato di
quegli MS non sono tenuti a determinare né a dichiarare le prestazioni dei propri prodotti
in relazione a tale caratteristica e può essere utilizzata l'opzione "Nessuna prestazione
determinata" (NPD) nelle informazioni che accompagnano la marcatura CE (vedere
punto ZA.3). L'opzione NPD non può tuttavia essere utilizzata nel caso in cui la
caratteristica sia soggetta a un livello di soglia.

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ZA.2 Procedure per l'attestazione di conformità degli appoggi a disco elastomerico

ZA.2.1 Sistema/i di attestazione di conformità


I sistemi di attestazione di conformità degli appoggi a disco elastomerico indicati nei
prospetti ZA.1.a e ZA.1.b, in conformità alla Decisione della Commissione 95/467/CE del
24/10/1995 come indicata nell'Allegato III del mandato "Appoggi strutturali", sono illustrati
nel prospetto ZA.2 per gli impieghi previsti indicati e il/i livello/i o la/e classe/i pertinenti:

prospetto ZA.2a Sistema/i di attestazione di conformità

Prodotto Impiego/Impieghi previsto/i Livello/i o classe/i Sistemi di attestazione di


conformità
Appoggi a disco elastomerico; appoggi Negli edifici e nelle opere di ingegneria civile nei quali i Nessuno 1
a disco elastomerico scorrevoli requisiti sui singoli appoggi siano critici (1)
Negli edifici e nelle opere di ingegneria civile nei quali i 3
requisiti sui singoli appoggi non siano critici (2)
Sistema 1: Vedere la Direttiva 89/106/CEE (CPD) Allegato III.2.(i), senza prove di verifica dei campioni
Sistema 3: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Allegato III.2.(ii), Seconda possibilità.
(1) Critico nel senso che quei requisiti possono, in caso di collasso dell'appoggio, porre le opere o parti di esse in stati oltre quelli considerati come
lo stato limite di esercizio e lo stato limite ultimo.
(2) Non critico nel senso che quei requisiti non possono, in caso di collasso dell'appoggio e in circostanze normali, porre le opere o parti di esse in
stati oltre quelli considerati come stato limite di esercizio e stato limite ultimo.

L'attestazione di conformità degli appoggi a disco elastomerico nei prospetti ZA.1.a e


ZA.1.b deve basarsi sulle procedure di valutazione della conformità indicate nei prospetti
ZA.3.a e ZA.3.b risultanti dall'applicazione dei punti della presente o di altre norme
europee qui indicate.

prospetto ZA.3.a Assegnazione dei compiti di valutazione della conformità degli appoggi a disco elastomerico
secondo il sistema 1

Compiti Contenuto dei compiti Punti da applicare


Compiti del fabbricante Controllo di produzione in Parametri correlati a tutte le EN 1337-5 punti
fabbrica (FPC) caratteristiche del prospetto ZA.1.a - 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)
- 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
Ulteriori prove (valutazione) Tutte le caratteristiche del EN 1337-5 punti
dei campioni prelevati in prospetto ZA.1b - 8.1 (valutazione della conformità -
fabbrica, quando pertinenti generalità)
Compiti dell'organismo Prove iniziali di tipo Tutte le caratteristiche del EN 1337-5 punti
notificato prospetto ZA.1.a - 8.2.2 (prove iniziali di tipo)
- 8.4 (campionamento)
Ispezione iniziale della Parametri correlati a tutte le EN 1337-5 punti
fabbrica e dell'FPC caratteristiche del prospetto ZA.1.a - 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
Sorveglianza continua, Parametri correlati a tutte le
- 8.4 (campionamento)
valutazione e approvazione caratteristiche del prospetto ZA.1.a
- 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
dell'FPC

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prospetto ZA.3.b Assegnazione dei compiti di valutazione della conformità degli appoggi a disco elastomerico
secondo il sistema 3

Compiti Contenuto dei compiti Punti da applicare


Compiti del fabbricante Controllo di produzione in Parametri correlati a tutte le EN 1337-5 punti
fabbrica (FPC) caratteristiche del prospetto ZA.1.a - 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)
- 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
Compiti dell'organismo Prove iniziali di tipo Tutte le caratteristiche del EN 1337-5 punti
notificato prospetto ZA.1.a - 8.2.2 (prove iniziali di tipo)
- 8.4 (campionamento)

La valutazione della conformità degli appoggi a disco elastomerico di scorrimento


all'interno dei sistemi di attestazione di conformità dati si deve basare sui punti di
valutazione della conformità del punto 8 della presente parte della EN 1337 e della
EN 1337-2:2004, indicati nei prospetti ZA.3.c e ZA.3.d

prospetto ZA.3.c Assegnazione dei compiti di valutazione della conformità degli appoggi a disco elastomerico di
scorrimento secondo il sistema 1

Compiti Contenuto dei compiti Punti da applicare


Compiti del fabbricante Controllo di produzione in Parametri correlati a tutte le EN 1337-5 punti
fabbrica (FPC) caratteristiche del prospetto ZA.1.b - 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)
- 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
EN 1337-2:2004 punti
- 8.2.1 (generalità)
- 8.2.3 (FPC)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)
Ulteriori prove (valutazione) Tutte le caratteristiche del EN 1337-5 punti
dei campioni prelevati in prospetto ZA.1b - 8.1 (valutazione della conformità -
fabbrica, quando pertinenti generalità)
EN 1337-2:2004 punti
- 8.2.1 (generalità)
- 8.2.3 (FPC)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)
Compiti dell'organismo Prove iniziali di tipo Tutte le caratteristiche del EN 1337-5 punti
notificato prospetto ZA.1.b - 8.2.2 (prove iniziali di tipo)
- 8.4 (campionamento)
EN 1337-2:2004 punti
- 8.2.1 (generalità)
- 8.2.3 (FPC)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)
Ispezione iniziale della Parametri correlati a tutte le EN 1337-5 punti
fabbrica e dell'FPC caratteristiche del prospetto ZA.1.b - 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
Sorveglianza continua, Parametri correlati a tutte le
- 8.4 (campionamento)
valutazione e approvazione caratteristiche del prospetto ZA.1.b
- 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
dell'FPC
EN 1337-2:2004 punti
- 8.2.1 (generalità)
- 8.2.3 (FPC)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)

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prospetto ZA.3.d Assegnazione dei compiti di valutazione della conformità degli appoggi a disco elastomerico di
scorrimento secondo il sistema 3

Compiti Contenuto dei compiti Punti da applicare


Compiti del fabbricante Controllo di produzione in Parametri correlati a tutte le EN 1337-5 punti
fabbrica (FPC) caratteristiche del prospetto ZA.1.b - 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)
- 8.2.1 (controllo di produzione in fabbrica)
EN 1337-2:2004 punti
- 8.2.1 (generalità)
- 8.2.3 (FPC)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)
Compiti dell'organismo Prove iniziali di tipo Tutte le caratteristiche del EN 1337-5 punti
notificato prospetto ZA.1.b - 8.2.2 (prove iniziali di tipo)
- 8.4 (campionamento)
EN 1337-2:2004 punti
- 8.2.1 (generalità)
- 8.2.3 (FPC)
- 8.3 (materie prime e costituenti)
- 8.4 (campionamento)

ZA.2.2 Certificato e dichiarazione di conformità


Una volta raggiunta la conformità alla condizioni della presente appendice:
a) per gli appoggi basati sul sistema 1, l'organismo di certificazione deve redigere un
certificato di conformità (Certificato di conformità CE) con le informazioni sotto
indicate. Questo certificato di conformità CE autorizza il fabbricante ad affiggere la
marcatura CE, come descritto nel punto ZA.3.
Il certificato di conformità CE deve includere le informazioni seguenti:
- Nome, indirizzo e numero di identificazione dell'organismo di certificazione;
- Nome e indirizzo del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato con sede nella
EEA, e luogo di fabbricazione;
- Descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego, ecc.);
- Disposizioni alle quali il prodotto si conforma (per esempio appendice ZA);
- Condizioni particolari applicabili all'impiego del prodotto (per esempio disposizioni
per l'impiego di un appoggio in determinate condizioni, ecc.);
- Numero del certificato;
- Condizioni e periodo di validità del certificato;
- Nome e qualifica dalla persona responsabile della firma del certificato.
Inoltre, per ogni prodotto coperto dal certificato di controllo di produzione in fabbrica, il
fabbricante deve redigere una dichiarazione di conformità (Dichiarazione di conformità
CE) che includa le informazioni seguenti:
- nome e indirizzo del fabbricante, o del suo rappresentante autorizzato con sede
nella EEA;
- nome e indirizzo dell'organismo di certificazione;
- descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego, ecc.) e una copia delle
informazioni di accompagnamento della marcatura CE;
- disposizioni alle quali il prodotto si conforma (per esempio appendice ZA);
- particolari condizioni applicabili all'impiego del prodotto (per esempio disposizioni
per l'impiego in determinate condizioni, ecc.);
- numero del Certificato di conformità CE di accompagnamento;

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- nome e qualifica della persona responsabile della firma della dichiarazione per conto
del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato.
Entrambi i documenti devono essere presentati nella/e lingua/e ufficiale/i dello stato
membro della UE nel quale si intende utilizzare il prodotto.
b) Per gli appoggi basati sul sistema 3, il fabbricante deve redigere una dichiarazione di
conformità (Dichiarazione di conformità CE) che includa le informazioni seguenti:
- Nome e indirizzo del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato con sede
nella EEA, e luogo di fabbricazione;
- Descrizione del prodotto (tipo, identificazione, utilizzo, ecc.), e una copia delle
informazioni che accompagnano la marcatura CE;
- Disposizioni alle quali il prodotto si conforma (per esempio appendice ZA);
- Condizioni particolari applicabili all'impiego del prodotto (per esempio
disposizioni per l'impiego dell'appoggio in determinate condizioni, ecc.);
- Nome e indirizzo dei laboratori notificati;
- Nome e qualifica dalla persona responsabile della firma della dichiarazione per
conto del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato.
La presente dichiarazione di conformità CE autorizza il fabbricante ad affiggere la
marcatura CE, come descritto nel punto ZA.3.
Questo documento deve essere presentato nella/e lingua/e ufficiale/i dello stato membro
della EEA nel quale si intende utilizzare il prodotto.

ZA.3 Marcatura CE
Il fabbricante o il suo rappresentante autorizzato con sede nella EEA sono responsabili
dell'applicazione della marcatura CE. Il simbolo di marcatura CE da applicare deve
essere conforme alla Direttiva 93/68/CE e deve apparire sull'appoggio elastomerico (o,
quando non è possibile, può essere applicato sull'etichetta di accompagnamento,
l'imballaggio o sui documenti commerciali di accompagnamento). Le informazioni e le
caratteristiche seguenti devono accompagnare il simbolo della marcatura CE (quando
pertinenti):
- numero di identificazione dell'organismo notificato (solo per prodotti del sistema 1);
- nome e indirizzo del fabbricante;
- ultime due cifre dell'anno di applicazione della marcatura CE;
- numero del certificato di conformità (solo per i prodotti basati sul sistema 1);
- il numero del presente documento (EN 1337-5);
- il nome e tipo di prodotto;
- informazioni sulle caratteristiche mandatate:
- valori e, quando pertinente, livello o classe da dichiarare per ogni caratteristica
essenziale, come indicato nelle "Note" del prospetto ZA.1,
- In alternativa, laddove possibile, può essere fornita la designazione
normalizzata. Tale designazione dovrebbe fornire informazioni su tutte le
caratteristiche, se non sono trattate tutte, quindi devono essere forniti in aggiunta
i valori per quelle non trattate.
L'opzione NPD può essere utilizzata quando e dove la caratteristica, per un dato utilizzo
previsto, non è soggetta a requisiti di regolamentazione.
Esempi di appoggi a disco elastomerico sono forniti nella figura ZA.1 per le informazioni
da fornire sul prodotto e nella figura ZA.2 per le informazioni da fornire con i documenti di
accompagnamento. La figura ZA.2 riflette le caratteristiche indicate nel prospetto ZA.1.b.

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figura ZA.1 Esempio di informazioni sulla marcatura CE sull'appoggio

Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" fornito nella


direttiva 93/68/CEE

0123-CPD-0001 Numero di identificazione dell'organismo di certificazione (quando


pertinente)
Any Co Ltd Nome o marchio di identificazione del fabbricante

figura ZA.2 Esempio di informazioni sulla marcatura CE nei documenti di accompagnamento

Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" fornito nella


direttiva 93/68/CEE

0123-CPD-0001 Numero di identificazione dell'organismo di certificazione (quando


pertinente)
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio di identificazione e indirizzo registrato del fabbricante
04 Ultime due cifre dell'anno nel quale è stata affissa la marcatura
0123-CPD-0456 Numero del certificato di conformità CE
EN 1337-5: 2004 N° della norma europea
APPOGGIO N° ………… Identificazione del prodotto e impiego previsto
Appoggio a disco elastomerico (con scorrimento accumulato di e
500/1 000/2 000 m) * con elementi di scorrimento per una temperatura
d'esercizio minima di -25/-40 °C*, per utilizzi in edifici e opere di
ingegneria civile quando i requisiti sui singoli appoggi sono
critici/non critici*
APPOGGIO Informazioni sulle caratteristiche mandatate
Fattori del momento parassita
F0………. F1……… F2………
Carico di snervamento dell'acciaio (MPa)
Geometria (come nei disegni o nella descrizione allegati)
ELEMENTO SCORREVOLE
Geometria (come nei disegni o nella descrizione allegati)
* cancellare come appropriato

In aggiunta alle eventuali informazioni specifiche relative a sostanze pericolose descritte in precedenza, il
prodotto dovrebbe anche essere accompagnato, quando e laddove richiesto e in forma appropriata, da una
documentazione che elenchi tutte le ulteriori legislazioni in merito alle sostanze pericolose nei confronti delle
quali si afferma la conformità, assieme a ogni informazione richiesta da quelle legislazioni.
Nota Non è necessario menzionare la legislazione europea senza deroghe nazionali.

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BIBLIOGRAFIA
EN 1337-11 Structural bearings - Part 11: Transport, storage and installation
EN 1993-1 Eurocode 3: Design of steel structures - Part 1: General design
rules
prEN 1993-2 Eurocode 3: Design of steel structures - Part 2: Steel bridges

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