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NORMA ITALIANA

Canali di gronda e pluviali di lamiera metallica

UNI EN 612

Definizioni, classificazioni e requisiti

OTTOBRE 1997

Eaves gutters and rainwater down-pipes of metal sheet

DESCRITTORI

Evacuazione dellacqua, acqua piovana, pluviale, canale di gronda, prodotto metallico, prodotto laminato, definizione, classificazione, forma,
dimensione, tolleranza dimensionale, designazione, marcatura, etichettatura

CLASSIFICAZIONE ICS

91.140.80-20

SOMMARIO

La norma specifica i requisiti dei canali di gronda e dei pluviali di metallo


prodotti in fabbrica. Stabilisce le caratteristiche generali, il sistema di designazione, la classificazione, la marcatura ed i requisiti di qualit dei prodotti.

RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN 612:1996
La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 612 (edizione marzo 1996) e tiene conto dellerrata corrige
del novembre 1996 (AC:1996).

ORGANO COMPETENTE

Commissione "Edilizia"

RATIFICA

Presidente dellUNI, delibera del 22 settembre 1997

NORMA EUROPEA

Definitions, classifications and requirements

RICONFERMA

UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
Gr. 5

UNI - Milano 1997


Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
il consenso scritto dellUNI.

N di riferimento UNI EN 612:1997

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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 612 (edizione marzo 1996 + errata corrige
AC:1996), che assume cos lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione stata curata dallUNI.
La Commissione "Edilizia" dellUNI, che segue i lavori europei
sullargomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha
approvato il progetto europeo il 27 settembre 1995 e la versione in
lingua italiana della norma il 23 giugno 1997.
Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza
tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italiane vigenti:
EN 485-1
= UNI EN 485-1
EN 573-3
= UNI EN 573-3
EN 10088-1
= UNI EN 10088-1
EN 10142
= UNI EN 10142
EN 10214
= UNI EN 10214
EN 10215
= UNI EN 10215

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni
o di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.

UNI EN 612:1997

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INDICE
PREMESSA

INTRODUZIONE

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

RIFERIMENTI NORMATIVI

DEFINIZIONI

FORME
4
Esempi di tipi di canali di gronda ...................................................................................................... 5
Forme della nervatura ............................................................................................................................ 6
Esempi di sovrapposizione di giunzione ...................................................................................... 6

figura

figura

figura

prospetto

prospetto

CLASSIFICAZIONE
7
Canali di gronda, diametro della nervatura e altezza della faccia anteriore ............. 7
Pluviali, giunzioni....................................................................................................................................... 7

REQUISITI DEL MATERIALE

REQUISITI DIMENSIONALI
8
Canali di gronda, spessore del materiale .................................................................................... 9
Pluviali, spessore del materiale ..................................................................................................... 10

prospetto

prospetto

DESIGNAZIONE

10

MARCATURA

11

10

ETICHETTATURA

11

UNI EN 612:1997

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UNI EN 612:1997

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NORMA EUROPEA

Canali di gronda e pluviali di lamiera metallica

EN 612

Definizioni, classificazioni e requisiti


MARZO 1996

EUROPEAN STANDARD

Eaves gutters and rainwater down-pipes of metal sheet


Definitions, classifications and requirements

NORME EUROPENNE

Gouttires pendantes et descentes deaux pluviales en mtal lamin


Dfinitions, classification et spcifications

EUROPISCHE NORM

Hngedachrinnen und Regenfallrohre aus Metallblech


Begriffe, Einteilung und Anforderungen

DESCRITTORI

Evacuazione dellacqua, acqua piovana, pluviale, canale di gronda, prodotto


metallico, prodotto laminato, definizione, classificazione, forma, dimensione, tolleranza dimensionale, designazione, marcatura, etichettatura

ICS

91.140.80

La presente norma europea stata approvata dal CEN il 1 dicembre 1995.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche.
Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali
corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN.
Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e tedesca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilit
da membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimo
status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

CEN 1996
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
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PREMESSA
La presente norma europea stata elaborata dal CEN/TC 128 "Prodotti per coperture discontinue e rivestimenti di pareti con elementi discontinui", la cui segreteria affidata
all'IBN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro settembre 1996, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro settembre 1996.
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, i seguenti Paesi sono tenuti ad adottare la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

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INTRODUZIONE
La presente norma europea fornisce requisiti di prodotto elaborati sulla base di requisiti
prestazionali stabiliti per diverse applicazioni ed supportata da norme distinte riguardanti metodi di prova specifici e comuni nel quadro delle rispettive norme sui materiali. La prestazione di un canale di gronda e di un sistema di smaltimento realizzati con tali prodotti
non dipende esclusivamente dalle propriet dei prodotti definite nella presente norma. Su
di essa influiscono infatti in modo altrettanto importante la progettazione, la costruzione e
il comportamento delle parti dell'edificio interessate.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea fornisce i requisiti per i canali di gronda e i pluviali fabbricati
a partire da lamiere metalliche. Essa stabilisce le caratteristiche generali, il sistema di designazione, la classificazione, la marcatura e i requisiti di qualit per i prodotti.
La presente norma vale per i canali di gronda e i pluviali esterni sorretti da staffe metalliche utilizzati per far defluire le acque meteoriche. La forma e le dimensioni di un canale di
gronda dipendono dalla quantit d'acqua che deve essere convogliata dal tetto ai pluviali
e dai requisiti della progettazione architettonica. La capacit di smaltimento del sistema
dipende dal progetto del tetto e dalle dimensioni dei canali di gronda e dei pluviali.
La presente norma fornisce i requisiti per i canali di gronda e i pluviali che consentono a
tali prodotti di soddisfare tutte le normali condizioni d'uso quali la raccolta e il deflusso
dell'acqua piovana e della neve o del ghiaccio sciolti dalledificio verso il sistema di drenaggio o verso la rete fognaria all'esterno dell'edificio.
La presente norma non fornisce i requisiti riguardanti gli elementi di fissaggio, gli elementi
di sostegno, le converse o il metodo di giunzione fra i diversi componenti.

RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 485-1
Alluminio e leghe di alluminio - Lamiere, nastri e piastre - Condizioni tecniche di collaudo e fornitura
EN 573-3
Alluminio e leghe di alluminio - Composizione chimica e forma dei
prodotti semilavorati - Composizione chimica
Zinco e leghe di zinco - Prescrizioni per prodotti laminati piani per
prEN 988*)
edilizia
Rame e leghe di rame - Lastre e nastri per edilizia
prEN 1172*)
**)
prEN 10088-1
Acciai inossidabili - Lista degli acciai inossidabili
EN 10142
Lamiere e nastri di acciaio a basso tenore di carbonio, zincati a
caldo in continuo, per formatura a freddo - Condizioni tecniche di
fornitura
*)
Prodotti piani di acciaio rivestiti in continuo con materiale organico
prEN 10169-1
(nastri rivestiti) - Informazioni generali (definizioni, materiali, tolleranze, metodi di prova)
prEN 10214**)
Nastri e lamiere di acciaio rivestiti a caldo in continuo di lega zinco-alluminio (ZA) - Condizioni tecniche di fornitura
**)
prEN 10215
Nastri e lamiere di acciaio rivestiti a caldo in continuo di lega alluminio-zinco (AZ) - Condizioni tecniche di fornitura

*)
**)

Nota nazionale - La norma stata pubblicata nel 1996.


Nota nazionale - La norma stata pubblicata nel 1995.
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DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma valgono le definizioni seguenti.

3.1

canale di gronda: Canale di gronda posto esternamente all'edificio sorretto da staffe metalliche.

3.2

pluviale: Tubo raccordato a un canale di gronda per convogliare le acque meteoriche dal
canale di gronda verso il sistema di drenaggio o verso la fognatura.

3.3

nervatura: Profilo del bordo a sezione parzialmente circolare o rettangolare con cui termina in alto la faccia anteriore del canale di gronda.

3.4

faccia anteriore: Parte del canale di gronda lontana dall'edificio (vedere figura 1).

3.5

fondo (base): Parte pi bassa del profilo del canale di gronda (vedere figura 1).

3.6

faccia posteriore: Parte del canale di gronda adiacente all'edificio (vedere figura 1).

3.7

risvolto: Piccola piega interna del bordo superiore della faccia posteriore del canale di
gronda.

3.8

sviluppo: Larghezza iniziale del foglio metallico con il quale sono stati fabbricati il canale
di gronda o il pluviale.

3.9

lunghezza commerciale: Lunghezza del canale di gronda o del pluviale fabbricato.

3.10

accessori: Tutti i pezzi oltre il canale di gronda e il pluviale necessari per la costruzione
di un sistema di scarico delle acque meteoriche.

3.11

sovrapposizione di giunzione: Sovrapposizione di materiale che viene a formarsi quando il pluviale viene ottenuto a partire da un foglio metallico piatto (vedere figura 3).

FORME

4.1

Canali di gronda

4.1.1

Componenti
Un canale di gronda, ottenuto a partire da una lamiera metallica, deve essere costituito
dalle seguenti quattro parti principali:
- la nervatura;
- la faccia anteriore;
- il fondo;
- la faccia posteriore.
L'insieme di queste parti costituisce un semitubo o canale aperto in alto per raccogliere le
acque meteoriche. Le forme pi comunemente utilizzate sono illustrate in figura 1.
La forma di un canale di gronda caratterizzata da:
-

dimensioni della nervatura;


altezza della faccia anteriore;
larghezza esterna del fondo;
altezza della faccia posteriore;
larghezza della bocca;
sviluppo.

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figura

Esempi di tipi di canali di gronda


Legenda

a
b
c
d
e

Altezza faccia anteriore


Larghezza fondo
Altezza faccia posteriore
Dimensione della nervatura (diametro o larghezza)
Bocca

b
e

4.1.2

Requisiti generali delle parti principali

4.1.2.1

Nervatura
La nervatura deve assolvere due funzioni:
a) conferire rigidit al canale di gronda sia in senso orizzontale sia in senso verticale;
b) costituire un punto di fissaggio per le staffe del canale di gronda.
La forma della nervatura deve essere conforme al disegno approvato ed entro le tolleranze indicate in 7.1.2.
La figura 2 mostra tre delle forme di nervatura pi comunemente utilizzate. Il diametro della nervatura, dimensione d in figura 2, non deve essere minore del valore corrispondente
del prospetto 1. Il carico utile e la rigidit delle altre nervature non devono essere minori
di quelli di una nervatura di tipo circolare, forma I in figura 2, dello stesso materiale sia in
senso orizzontale sia in senso verticale. Tali caratteristiche devono essere verificate calcolando il modulo di resistenza.

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figura

Forme della nervatura


d

d'

f
a) Forma I circolare
f = 3 mm max.
Nota

4.1.2.2

c) Forma III
rettangolare

Ai fini del calcolo, d' pu essere considerata pari a d, con un massimo di 1/3 dell'altezza della faccia
anteriore. Per qualsiasi altra forma devono essere applicate le regole di definizione della sezione ai
fini del calcolo applicabili alla forma I.

,


figura

b) Forma II circolare con


elemento di rinforzo nervatura g

Esempi di sovrapposizione di giunzione


L

a) Sovrapposizione di una giunzione


per brasatura dolce o forte

b) Sovrapposizione di una giunzione


aggraffata

Faccia anteriore
La forma e le dimensioni della faccia anteriore devono essere conformi al disegno approvato ed entro le tolleranze indicate in 7.1.2.
L'altezza verticale della faccia anteriore, dimensione a in figura 1, o la somma del diametro della nervatura e dell'altezza verticale della faccia anteriore, dimensione a + d in figura
1 o 2 b), non deve essere minore del valore corrispondente del prospetto 1.

4.1.2.3

Fondo
La forma e le dimensioni del fondo dipendono dal tipo di canale di gronda. La forma e le
dimensioni del fondo, unitamente a quelle della faccia anteriore e della faccia posteriore,
determinano la larghezza della bocca, dimensione e in figura 1. Se la larghezza esterna
del fondo, dimensione b in figura 1, definita, valgono le tolleranze indicate in 7.1.2.

4.1.2.4

Faccia posteriore
La forma e le dimensioni della faccia posteriore devono essere conformi al disegno approvato ed entro le tolleranze indicate in 7.1.2.
L'altezza verticale della faccia posteriore, dimensione c in figura 1, deve essere maggiore
dell'altezza verticale della faccia anteriore di almeno 6 mm quando presente il risvolto
posteriore e di almeno 15 mm quando il risvolto non esiste.

4.2

Pluviali
La forma e le dimensioni dei pluviali dipendono dalla quantit di acqua meteorica che deve essere fatta defluire e dai requisiti della progettazione architettonica. Le forme preferite
sono circolare e quadrata. Altre forme devono essere conformi a un disegno fornito
dall'acquirente e accettato dal fornitore.

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CLASSIFICAZIONE

5.1

Canali di gronda
I canali di gronda possono essere di classe X o di classe Y a seconda del diametro della
nervatura o del modulo equivalente (vedere prospetto 1). Un prodotto definito di classe X
conforme anche ai requisiti previsti per la classe Y.
prospetto

Canali di gronda, diametro della nervatura e altezza della faccia anteriore

Dimensioni in mm
Diametro della nervatura d
Sviluppo
w

Altezza della faccia


anteriore

Somma del diametro della


nervatura e dellaltezza della
faccia anteriore

Classe X
min.

Classe Y
min.

Dimensione a secondo la
figura 1
min.

Dimensione a + d secondo
le figure 1 e 2
min.

w 200

16

14

40

70

200 < w 250

16

14

50

75

250 < w 333

18

14

55

75

333 < w 400

20

18

65

90

400 < w

20

20

75

100

5.2

Pluviali
I pluviali possono essere di classe X o di classe Y a seconda della sovrapposizione delle
loro giunzioni (vedere prospetto 2). Un prodotto definito di classe X conforme anche ai
requisiti previsti per la classe Y.
prospetto

Pluviali, giunzioni

Dimensioni in mm
Esecuzione della giunzione

Materiale
Al1)

1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)

Cu2)

brasatura dolce

brasatura forte

St3)

Sovrapposizione della giunzione


S.S.4)

Zn5)

Classe X
min.

Classe Y
min.

56)

16)

36)

36)

67)

67)

aggraffatura

saldatura

in funzione del processo di saldatura

Lamiere dalluminio conformemente a 6.1.


Lamiere di rame conformemente a 6.2.
Lamiere di acciaio rivestito di metallo conformemente a 6.3 e lamiere di acciaio con rivestimento metallico e organico conformemente a 6.4.
Lamiere di acciaio inossidabile conformemente a 6.5.
Lamiere di zinco conformemente a 6.6.
Sovrapposizione completamente giuntata, misurazione L in figura 3 a).
Lunghezza totale, misurazione F in figura 3 b).

REQUISITI DEL MATERIALE

6.1

Alluminio
L'alluminio o le leghe di alluminio delle serie 1 000, 3 000, 5 000 o 6 000 conformemente alla
EN 573-3, sotto forma di lamiere conformi alla EN 485-1, ad eccezione delle leghe aventi un
tenore di magnesio maggiore del 3% oppure un tenore di rame maggiore dello 0,3%.

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6.2

Lamiere di rame
Cu-DHP, codice di designazione del materiale CW024A,
CuZn 0,5, codice di designazione del materiale CW119C,
conformemente al prEN 1172.

6.3

Lamiere di acciaio con rivestimento metallico a caldo


-

6.4

Lamiere di acciaio zincato (Z):


Qualit D X 51 D + Z o superiore, con una massa minima di rivestimento di 275 g/m2,
totale delle due facce (spessore di ciascuna faccia: 20 m), conformemente alla
EN 10142.
Lamiere di acciaio con rivestimento di zinco-alluminio (ZA):
Qualit D X 51 D + ZA o superiore, con una massa minima di rivestimento di 225 g/m2, totale delle due facce (spessore di ciascuna faccia: 20 m), conformemente al prEN 10214.
Lamiere di acciaio con rivestimento di alluminio-zinco (AZ):
Qualit D X 51 D + AZ o superiore, con una massa minima di rivestimento di 150 g/m2, totale delle due facce (spessore di ciascuna faccia: 20 m), conformemente al prEN 10215.

Lamiere di acciaio con rivestimento metallico e organico


Substrato conforme a 6.3 con rivestimento organico su entrambe le facce avente spessore minimo nominale pari a:
- 25 m per preverniciatura in continuo (coil-coating); oppure a
- 60 m per rivestimento con vernici.

6.5

Lamiere di acciaio inossidabile


X 3 CrTi 17, numero di designazione del materiale 1.4510,
X 5 CrNi 18-10, numero di designazione del materiale 1.4301,
X 5 CrNiMo 17-12-2, numero di designazione del materiale 1.4401,
conformemente alla EN 10088-1. Questi acciai possono presentare un rivestimento organico oppure un rivestimento metallico.

6.6

Lamiere di zinco
Zinco-rame-titanio, conformemente al prEN 988.

REQUISITI DIMENSIONALI

7.1

Canali di gronda

7.1.1

Spessore del materiale


Il prospetto 3 fornisce gli spessori minimi del materiale in funzione dello sviluppo e delle
classi di spessore A e B in caso di materiale designato S.S. Le tolleranze devono essere
quelle precisate dalla norma relativa al singolo materiale. Le misurazioni devono essere
eseguite secondo i metodi di prova precisati dalla norma stessa.

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prospetto

Canali di gronda, spessore del materiale


Dimensioni in mm
Spessore nominale del materiale
Sviluppo w

S.S.4)
1)

2)

3)

Al
min.

Cu
min.

St
min

w 250

0,7

0,6

250 < w 333

0,7

333 < w

0,8

Zn5)
min.

Classe A
min.

Classe B
min.

0,6

0,5

0,4

0,65

0,6

0,6

0,5

0,4

0,7

0,7

0,7

0,6

0,5

0,8

1) Lamiere dalluminio conformemente a 6.1.


2) Lamiere di rame conformemente a 6.2.
3) Lamiere di acciaio rivestito di metallo conformemente a 6.3 e lamiere di acciaio con rivestimento metallico e organico
conformemente a 6.4.
4) Lamiere di acciaio inossidabile conformemente a 6.5.
5) Lamiere di zinco conformemente a 6.6.

7.1.2

Tolleranze
Per lo sviluppo nominale e le dimensioni della sezione trasversale del canale di gronda
valgono le seguenti tolleranze:
- sviluppo w : 2 mm;
- altezza della faccia anteriore a : 2 mm;
- larghezza esterna del fondo b : + 20 mm;
- altezza della faccia posteriore c : 2 mm.
Per le dimensioni a, b e c, il controllo in fabbricazione a discrezione del fabbricante. Per
le prove di tipo o in caso di reclamo, le misurazioni devono essere eseguite su un canale
di gronda che si inserisce alla perfezione fra due staffe con tolleranza zero oppure fra due
modelli di staffe realizzati appositamente. Le staffe devono essere poste a una distanza di
600 mm l'una dall'altra. Le dimensioni devono essere misurate sull'esterno della provetta
a una distanza intermedia fra le due staffe:
+2
- diametro della nervatura d : 1 mm; se la forma della nervatura una di quelle di figura
2; per forme diverse, la tolleranza deve essere concordata fra fabbricante e acquirente;
- rettilineit della nervatura: scostamento massimo di 2 mm/m, misurato come scostamento da una linea retta di una gronda posata capovolta su una superficie piana;
- lunghezza commerciale: + 10
mm.
0

7.2

Pluviali

7.2.1

Spessore del materiale


Il prospetto 4 fornisce lo spessore minimo del materiale in funzione delle dimensioni della
sezione trasversale e delle classi di spessore A e B in caso di materiale designato S.S. Le
tolleranze devono essere quelle precisate dalla norma relativa al singolo materiale. Le misurazioni devono essere eseguite secondo i metodi di prova precisati dalla norma stessa.

UNI EN 612:1997

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prospetto

Pluviali, spessore del materiale


Dimensioni in mm
Spessore nominale del materiale
Forma e
dimensione della
sezione trasversale8)

S.S.4)
1)

2)

3)

Al
min.

Cu
min.

St
min

diametro 100

0,7

0,6

diametro > 100

0,7

lato < 100

Zn5)
min.

Classe A
min.

Classe B
min.

0,6

0,5

0,4

0,65

0,7

0,7

0,6

0,5

0,7

0,7

0,6

0,6

0,5

0,4

0,65

100 lato < 120

0,7

0,7

0,7

0,5

0,4

0,7

120 lato

0,7

0,7

0,7

0,6

0,5

0,8

circolare

lato del quadrato o lato


pi lungo del rettangolo

1) Lamiere dalluminio conformemente a 6.1.


2) Lamiere di rame conformemente a 6.2.
3) Lamiere di acciaio rivestito di metallo conformemente a 6.3 e lamiere di acciaio con rivestimento metallico e organico
conformemente a 6.4.
4) Lamiere di acciaio inossidabile conformemente a 6.5.
5) Lamiere di zinco conformemente a 6.6.
8) Misurata in corrispondenza dellestremit pi larga.

7.2.2

Tolleranze
Per le dimensioni della forma valgono le seguenti tolleranze:
- dimensione interna della sezione trasversale (diametro, lato del quadrato o lato pi
lungo del rettangolo): 1 mm;
- rettilineit: scostamento massimo di 2,5 mm/m, misurato come scostamento dalla linea centrale;
- lunghezza commerciale: + 10
mm.
0

7.2.3

Giunzioni
Ciascun pluviale di lunghezza commerciale deve essere fabbricato in modo che:
- o la sua estremit pi larga (bicchiere) sia di dimensioni sufficienti a ricevere l'estremit pi stretta (parte imboccata) del pluviale di lunghezza commerciale adiacente al
fine di creare un giunto a bicchiere avente una profondit minima di 50 mm;
- oppure che le due estremit siano della stessa dimensione al fine di poter essere collegate per mezzo di un bicchiere lasco.

7.3

Accessori
Gli accessori devono essere progettati in modo da potersi adattare alle parti cui sono destinati secondo le istruzioni del fabbricante.

DESIGNAZIONE
I canali di gronda e i pluviali di lamiera metallica devono essere designati da:
a) una sezione trasversale e tipo di prodotto;
b) il numero della presente norma (EN 612);
c) un blocco d'identificazione comprendente:
- sviluppo dei canali di gronda oppure diametro oppure sezione trasversale dei pluviali, in millimetri;

UNI EN 612:1997

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tipo di materiale utilizzando i simboli dei prospetti 3 o 4 e lettera della classe di


materiale S.S., se necessario;
lettera della classe secondo, rispettivamente, i prospetti 1 e 2.

Esempi:
Designazione di un canale di gronda rettangolare avente sviluppo di 333 mm, di rame
(Cu), e con diametro della nervatura di classe Y:
Canale di gronda rettangolare EN 612 - 333 - Cu - Y
Designazione di un pluviale a sezione trasversale circolare avente diametro di 100 mm, di
acciaio inossidabile (S.S), con spessore materiale di classe B e sovrapposizione di giunzione di classe X:
Pluviale circolare EN 612 - 100 - S.S.B - X

MARCATURA
Salvo diverso accordo al momento dell'ordine, i canali di gronda e i pluviali devono essere
contrassegnati da:
a) la denominazione commerciale o marchio commerciale del fabbricante;
b) il simbolo del paese di fabbricazione;
c) il numero della presente norma europea (EN 612);
d) il blocco d'identificazione secondo 8 c).

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ETICHETTATURA
Salvo diverso accordo al momento dell'ordine, l'etichetta che contraddistingue una consegna di canali di gronda o di pluviali deve fornire perlomeno le seguenti informazioni:
a) la denominazione commerciale o marchio commerciale del fabbricante;
b) il numero della presente norma europea (EN 612);
c) il tipo di prodotto;
d) il tipo di materiale.

UNI EN 612:1997

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PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI

Milano (sede)

Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. (02) 70024200 - Fax (02) 70105992
Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it

Roma

Piazza Capranica, 95 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604
Email: uni.roma@uni1.inet.it

Bari

c/o Tecnopolis CSATA Novus Ortus


Strada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. (080) 8770301 - Fax (080) 8770553

Bologna

c/o CERMET
Via A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) 6257511 - Fax (051) 6257650

Brescia

c/o AQM
Via Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. (030) 2590656 - Fax (030) 2590659

Cagliari

c/o Centro Servizi Promozionali per le Imprese


Viale Diaz, 221 - 09126 Cagliari - Tel. (070) 306877 - Fax (070) 340328

Catania

c/o C.F.T. SICILIA


Piazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. (095) 445977 - Fax (095) 446707

Firenze

c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze


Via Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. (055) 2707268 - Fax (055) 281616

La Spezia

c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e Sviluppo


Piazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. (0187) 728225 - Fax (0187) 777961

Napoli

c/o Consorzio Napoli Ricerche


Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. (081) 5537106 - Fax (081) 5537112

Torino

c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi


Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. (011) 6700511 - Fax (011) 6965456

Treviso

c/o Treviso Tecnologia


Via Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. (0422) 608858 - Fax (0422) 608866

Udine

c/o CATAS
Via Antica, 14 - 33048 S. Giovanni al Natisone (UD) - Tel. (0432) 756289 - Fax (0432) 756914

Vicenza

c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza


Piazza Castello, 3 - 36100 Vicenza - Tel. (0444) 545573 - Fax (0444) 547318

UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia

La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria e dei Ministeri.
Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.

UNI EN 612:1997

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