Sei sulla pagina 1di 24

lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di

NORMA distribuzione UNI 7129-2


ITALIANA Progettazione, installazione e messa in servizio
Parte 2: lnstallazione degli apparecchi di utilizzazione,
ventilazione, e aerazione dei locali di installazione
DICEMBRE 2015

Gas plants for domestic and similar use supplied by network


Design, installation and commissioning
Part 2: Installation of gas appliances, ventilation and aeration of premises

La norma si applica agli impianti domestici e similari per


l'utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla I, II e Ill
famiglia secondo la UNI EN 437 ed alimentati da rete di
distribuzione di cui alla UNI 9165 e UNI 10682.
La norma definisce i criteri per l'installazione di apparecchi aventi
singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW e per la
realizzazione della ventilazione e/o aerazione dei locali di
installazione.

TESTO ITALIANO

La presente norma sostituisce la UNI 7129-2:2008.

ICS 91.140.40

©UNI
Riproduzione vietata. Legge 22 aprile 1941 N° 633 e successivi aggiornamenti.
ENTE ITALIANO Tutti i diritti sono riservali. Nessuna parte del presente documento pub essere riprodotta o diffusa
DI NORMAZIONE con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza ii consenso scritto dell'UNI.

UNI 7129-2:2015 Pagina I


PREMESSA
Rispetto all'edizione precedente sono stati aggiornati i riferimenti
normativi (punto 2), sono stati spostati nella norma terminologica i
termini e le definizioni (punto 3), sono stati aggiornati e chiariti i
requisiti relativi all'installazione degli apparecchi di utilizzazione
(punto 4) ed e divenuta normativa l'appendice A "metodologia di
calcolo per determinare la sezione totale netta delle aperture di
ventilazione".

La presente norma e stata elaborata sotto la competenza dell'ente


federato all'UNI
CIG - Comitato Italiano Gas

La Commissione Centrale Tecnica dell'UNI ha dato la sua


approvazione ii 30 novembre 2015.

La presente norma e stata ratificata dal Presidente dell'UNI ed e


entrata a far parte del corpo normativo nazionale 1'1 dicembre 2015.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere canto dei punti di vista di tulle le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare ii reale stato
dell'arte della materia ed ii necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell'applicazione di questa norma, di pater fornire sug­
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell'arte
in evoluzione e pregato di inviare i propri contributi all'UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che Ii terra in considerazione per l'eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
E importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell'ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l'esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina II


INDICE

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

3 TERMINI E DEFINIZIONI
4 INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE 2
4.1 Prescrizioni generali . .... .... .. ... .... .... .... . . .... .. ... ... . .............................. .... . . . ........... 2
figura Zona di rispetto di un apparecchio a gas posto in adiacenza di un contatore a gas o elettrico ...... 2
figura 2 Zona di rispetto sulla proiezione verticale del piano di cottura.... ... 3
4.2 ldoneita dei locali di installazione (inclusi i vani tecnici) ....................... . ... ..... 4
figura 3 lnstallazione di apparecchi alimentati con gas aventi densita relativa maggiore di 0,8 in
aree con profilo altimetrico obliquo rispetto al pavimento del locale di installazione ............. 5
figura 4a lnstallazione di apparecchi alimentati con gas aventi densita relativa maggiore di 0,8 in
locali sopra ii piano di campagna comunicanti con locale con pavimento sotto ii piano
di campagna ........................ ............................ ...................... .... 6
figura 4b lnstallazione di apparecchi alimentati con gas aventi densita relativa maggiore di 0,8 in
locali sopra ii piano di campagna comunicanti con locale con pavimento sotto ii piano
di campagna .. ... .. .. ... ......................................... ................ ... 7
4.3 Caratteristiche dei locali di installazione in funzione della tipologia di apparecchio. ...... .. 7

5 VENTILAZIONE E AERAZIONE DEi LOCALI DI INSTALLAZIONE 9


5.1 Modalita di realizzazione della ventilazione e aerazione dei locali di installazione ......... .. 9
figura 5 Esempi di realizzazione di aperture di ventilazione diretta............ ................... 10
figura 6 Esempio di ventilazione indiretta........................................................... . .............. 11
5.2 Calcolo della sezione netta delle aperture ...... ..................... . .............. ...... 11
5.3 Caratteristiche delle aperture di ventilazione e di aerazione ..................... 12

APPENDICE A METODOLOGIA DI CALCOLO PER DETERMINARE LA SEZIONE TOTALE


(normativa) NEITA DELLE APERTURE DI VENTILAZIONE 14
A.1 Scopo e campo di applicazione ........... ........... 14
A.2 Procedura di calcolo . .14
prospetto A.1 Valori di Sr2 (cm2) in corrispondenza di Q8 (kW) e di QE (m31h) ... ............. ............. . ......... 15

APPENDICE B SISTEMI PER L'AERAZIONE E LA VENTILAZIONE MECCANICA


(normativa) CONTROLLATA 16
B.1 Sistema di ricambio di aria ..... ......................... .. ............................ .. .. 16
B.2 Sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) . . ... 16
figura B.1 Esempio di sistema di VMC a semplice flusso.11 sistema prevede un unico venUlatore....... ....... 17
figura B.2 Esempio di sistema VMC a doppio flusso. II sistema prevede due ventilatori distinti ... . 17

APPENDICE C VERIFICA DELLA FUNZIONALITA DELLE APERTURE DI VENTILAZIONE


(normativa) MEDIANTE LA MISURA DELLA DIFFERENZA DI PRESSIONE STATICA 18
C.1 Metodo di verifica. . ......... .. .. .. 18
prospetto C.1 Caratteristiche degli strumenti di misura della pressione.... ............................ 18
C.2 Procedura di verifica ... ..... . ............ .. 18

BIBLIOGRAFIA 19

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina Ill


UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina IV
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma si applica agli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas
combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia di cui alla UNI EN 437 ed alimentati da
rete di distribuzione di cui atla UNI 9165 e UNl 10682.
La norma definisce i criteri per l'installazione di apparecchi aventi singola portata termica
nominale massima non maggiore di 35 kW e per la realizzazione della ventilazione e/o
aerazione dei locali di installazione.
Nota 1 Per la progettazione e l'installazione dell'impianto interno vedere UNI 7129-1.
Nota 2 Per la progettazione e l'installazione dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione vedere UNI 7129-3.
Nota 3 Per la messa in servizio degli impianti e degli apparecchi utilizzatori vedere UNI 7129-4.
Nota 4 Per la progettazione e l'installazione dei sistemi di scarico delle condense vedere UNI 7129-5.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte netla presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 7128 lmpianti a gas per uso civile- Termini e definizioni
UNI 7129-1 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 1: lmpianto interno
UNI 7129-3 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione
UNI 7129-4 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi
UNI 7129-5 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 5: Sistemi per lo scarico delle condense
UNI 9165 Reti di distribuzione del gas - Condotte con pressione massima di
esercizio minore o uguale a 5 bar - Progettazione, costruzione,
collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento
UNI 10682 Piccole centrali di GPL per reti di distribuzione - Progettazione,
costruzione, installazione, collaudo ed esercizio
UNI EN 437 Gas di prova - Pressioni di prova - Categorie di apparecchi
UNI CEN/TR 1749 Schema europeo per la classificazione di apparecchi a gas
secondo ii metodo di evacuazione dei prodotti della combustione
(tipi)

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni di cui alle UNI 7128 e
UNI CEN/TR 1749.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina 1


4 INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE

4.1 Prescrizioni generali


Per ogni tipologia di installazione devono essere scelti e utilizzati materiali, componenti e
apparecchi dichiarati idonei all'impiego previsto e conformi alle norme applicabili, nel
rispetto della legislazione vigente.
In conformita alla presente norma, non e consentita l'installazione di apparecchi privi del
dispositivo di sorveglianza di fiamma nei seguenti casi:
impianti nuovi;
installazione di apparecchi in impianti esistenti;
sostituzione di apparecchi;
trasformazione o rifacimento di impianti.
Gli apparecchi a gas devono essere installati ad una distanza di almeno 1,5 m da
eventuali contatori, siano essi elettrici o del gas (figura 1).
Nel caso non si riesca a rispettare la distanza di cui sopra, e necessario realizzare dei
setti separatori tra apparecchio e contatore in modo da evitare che eventuali dispersioni di
gas possano trovare punti di innesco.
Gli apparecchi a gas devono essere installati nel rispetto delle prescrizioni in materia di
sicurezza elettrica (per esempio: CEI 64-8).
Gli apparecchi a gas non possono essere installati sulla proiezione verticale del piano di
cottura (figura 2).
None consentito installare apparecchi a gas non integri; inoltre none consentito installare
apparecchi, montati in modo fisso, rimossi e dismessi da altri impianti, se non
preventivamente rimessi a nuovo.
figura Zona di rispetto di un apparecchio a gas posto in adiacenza di un contatore a gas o elettrico
Legenda
1 Zona di rispetto
Dimensioni in metri

••

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina2


figura 2 Zona di rispetto sulla proiezione verticale del piano di cottura
Legenda
1 Zona di rispetto

4.1.1 lnstallazione di apparecchi all'esterno


Si considerano idonei all'installazione all'esterno gli apparecchi a gas per i quali ii
fabbricante dichiari esplicitamente tale possibilita sulla documentazione tecnica e sui
libretti d'uso e manutenzione.
In ogni caso per l'installazione devono essere rispettate le normative vigenti nonche le
istruzioni e le avvertenze fornite dal fabbricante.
Nel caso di impianti alimentati con gas avente densita relativa superiore a 0,8, gli
apparecchi devono distare non meno di 2 m da:
cavita, depressioni, canalizzazioni drenanti, pozzetti, tombini, caditoie e simili se non
sifonati;
aperture comunicanti con locali aventi pavimento al disotto del piano di campagna;
bocche di lupo e scannafossi.

4.1.2 lnstallazione di apparecchi in vano tecnico


Gli apparecchi a gas possono essere installati in appositi vani tecnici ubicati all'interno o
all'esterno degli edifici.
I vani tecnici ricavati nelle strutture edili devono essere aerati e realizzati in modo tale da
impedire che eventuali dispersioni di gas possano accumularsi e diffondersi nelle strutture
stesse.
I vani tecnici devono essere dotati di almeno un'apertura permanente di aerazione, rivolta
verso l'esterno, di superficie non minore di 100 cm2 .
ln alternativa all'apertura di aerazione, i vani tecnici possono essere aerati tramite canali
di aerazione di sezione non minore di 150 cm2 . In caso di installazione di apparecchi
diversi dal tipo C, ii vano tecnico deve, inoltre, essere dotato di idonea ventilazione
dimensionata e realizzata secondo la presente norma.
Non si considerano vani tecnici gli armadi tecnici o i telai da incasso forniti dal fabbricante
come parte integrante dell'apparecchio.

4.1.3 lnstallazione di apparecchi all'interno dei locali non presidiati


I locali non presidiati, nei quali sono installati apparecchi di qualsiasi tipo, devono essere
sempre aerati e, ove necessario, ventilati. Per l'installazione in locali non presidiati e
necessario rispettare i requisiti di cui al punto 4.2 e relativi sottopunti, quando inerenti.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina3


4.1.4 lnstallazione di apparecchi all'interno dei locali di abitazione
t..:installazione di apparecchi all'interno dei locali di abitazione deve rispettare tutte le
disposizioni riportate al punto 4.2 e relativi sottopunti.

4.1.5 lnstallazione di apparecchi in presenza di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC)


Vedere appendice B.

4.2 ldoneita dei locali di installazione (inclusi i vani tecnici)


Le pareti, i soffitti e i pavimenti dei locali di installazione non devono presentare crepe,
fessurazioni, fori, tali da consentire accidentali infiltrazioni di gas nelle strutture edili.
Di seguito sono riportate le prescrizioni e i divieti specifici sui locali d'installazione.

4.2.1 Prescrizioni e divieti

4.2.1.1 E vietata l'installazione di apparecchi di utilizzazione nei seguenti locali o ambienti


costituenti le parti comuni dell'edificio condominiale: scale interne o altri elementi
costituenti via di fuga (per esempio: pianerottoli e androni).
E possibile installare apparecchi di utilizzazione all'interno di locali condominiali quali
cantine, androni, lavanderie, solai, sottotetti, se collocati all'interno di vani tecnici
(conformi al punto 4.1.2) di pertinenza esclusiva di ogni singola unita immobiliare e
accessibili solo all'utilizzatore, aventi aperture o canali di aerazione ed eventuale
ventilazione rivolti esclusivamente verso l'esterno.
E possibile installare apparecchi di utilizzazione, destinati ad uso condominiale, all'interno
di locali condominiali ad uso comune quali cantine, androni, lavanderie, solai, sottotetti,
nel rispetto delle regale tecniche di prevenzioni incendi quando applicabili, purche tali
apparecchi siano accessibili solo da parte del responsabile dell'impianto.

4.2.1.2 E vietata l'installazione di apparecchi di utilizzazione all'interno di locali con pericolo di


incendio (per esempio: autorimesse, box, motorimesse con capacita di parcamento non
minore di 4 motoveicoli) e all'interno di locali potenzialmente pericolosi. Tale limitazione si
applica anche ai canali da fumo, ai condotti di evacuazione dei prodotti della combustione
e ai condotti di aspirazione dell'aria comburente.
Tuttavia, i locali di installazione degli impianti alimentati a gas naturale e degli apparecchi
di portata termica nominale massima non maggiore di 35 kW possono comunicare
direttamente con le autorimesse fino a 9 posti auto e non oltre ii secondo piano interrato
(compreso i singoli box) purche la comunicazione sia protetta da porte aventi
caratteristiche di resistenza al fuoco E 120 e i locali di installazione siano aerati.
I locali di installazione degli impianti alimentati a gas avente densita relativa maggiore di
0,8 e degli apparecchi di portata termica nominale massima non maggiore di 35 kW
possono comunicare direttamente con le autorimesse fino a 9 posti auto purche la
comunicazione sia protetta da porte aventi caratteristiche di resistenza al fuoco E 120 e i
locali di installazione siano aerati.

4.2.1.3 E vietata l'installazione degli apparecchi di cottura e degli apparecchi di tipo A e B nei
e
locali adibiti a camera da letto. Nei monolocali ammessa l'installazione di apparecchi di
cottura purche dotati del dispositivo di sorveglianza di fiamma.

4.2.1.4 E vietata l'installazione di apparecchi di tipo A e B in locali nei quali siano presenti generatori
di calore a legna (o combustibili solidi in genere) e in locali con essi comunicanti.

4.2.1.5 E vietata l'installazione di apparecchi di tipo 8 nei locali uso bagno e nei gabinetti.
e
t..:installazione nei gabinetti consentita nel solo caso di sostituzione di apparecchi esistenti
collegati a canne fumarie collettive ramificate, qualora non sia possibile l'installazione di un
apparecchio di tipo C collegato ad un nuovo sistema fumario (per esempio: camino, condotto
intubate, terminale di scarico a parete). Nel caso di installazione di apparecchi di tipo B nei
gabinetti e necessario maggiorare l'apertura di ventilazione (calcolata secondo quanta
previsto al punto 5.2.1) del 50% con un minima di 200 cm2.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina4


4.2.1.6 E vietata l'installazione di apparecchi di tipo A:
nei locali uso bagno, gabinetti, camere da letto e monolocali;
nei locali con volume minore di 1 ,5 m3 per ogni kW di portata termica installata e
minore di 12 m3 ;
in un unico locale, se la portata termica nominale complessiva dei medesimi e
maggiore di 15 kW.

4.2.1.7 E vietata l'installazione di apparecchi alimentati con gas aventi densita relativa maggiore di 0,8
in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna. Se ii profilo altimetrico del piano di
campagna e obliquo rispetto al pavimento del locale ed in parte e inferiore al pavimento,
l'installazione e consentita nel caso in cui le aperture di aerazione o i dispositivi per l'aerabilita
(porte o portefinestre) siano rivolte verso ii piano di campagna piu basso (figura 3).
E vietato installare apparecchi alimentati con gas aventi densita relativa maggiore di 0,8 in
locali con pavimento al di sopra del piano di campagna ma comunicanti (anche tramite
scale o rampe) con locali aventi pavimento al di sotto del piano di campagna, fatto salvo ii
caso in cui siano rispettate tutte le seguenti condizioni (figure 4a e 4b):
ii locale di installazione sia aerate;
la soglia tra ii locale di installazione e gli altri locali sia rialzata di almeno 15 cm
rispetto al filo inferiore dell'apertura di aerazione;
l'apertura di aerazione consenta di evacuare eventuali dispersioni di gas verso
l'esterno;
l'ambiente esterno non presenti, entro 1 ,5 m dall'apertura di aerazione, ostacoli
(esempio: muri, terrapieni), caditoie, finestre, aperture di ventilazione o griglie.
figura 3 lnstallazione di apparecchi alimentati con gas aventi densita relativa maggiore di 0,8 in aree con
profilo altimetrico obliquo rispetto al pavimento del locale di installazione
Legenda
1 Apparecchio a gas
2 Apertura di aerazione
3 Profilo altimetrico
h Quota del filo inferiore dell'apertura di aerazione rispetto al pavimento del locale di
installazione (non maggiore di 300 mm)

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina5


figura 4a lnstallazione di apparecchi alimentati con gas aventi densita relativa maggiore di 0,8 in locali sopra ii
piano di campagna comunicanti con locale con pavimento sotto ii piano di campagna
Legenda
1 Apparecchio a gas
2 Apertura di aerazione
3 Gradino
4 Scala a chiocciola
5 Lucernario
6 Locale sottotetto/mansarda
h Dislivello fra la soglia del locale d'installazione e ii filo inferiore dell'apertura di aerazione

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina6


figura 4b lnstallazione di apparecchi alimentati con gas aventi densita relativa maggiore di 0,8 in locali sopra ii
piano di campagna comunicanti con locale con pavimento sotto ii piano di campagna
Legenda
1 Apparecchio a gas
2 Apertura di aerazione
3 Gradino
4 Scala a chiocciola
5 Lucernario
6 Locale sottotetto/mansarda
7 Locale sottotetto
h Dislivello fra la soglia del locale d'installazione e ii filo inferiore dell'apertura di aerazione

4.2.1.8 E vietata l'installazione di apparecchi di tipo A e B in abitazioni in cui sono installati sistemi
di ventilazione meccanica controllata (VMC).

4.3 Caratteristiche dei locali di installazione in funzione della tipologia di apparecchio


Di seguito sono indicate alcune prescrizioni generali inerenti le esigenze di ventilazione
ed aerazione dei locali di installazione in relazione alla tipologia di apparecchio installato.
Per ii dimensionamento, la posizione e le caratteristiche costruttive delle aperture e dei
canali di ventilazione ed aerazione si rimanda al punto 5.

4.3.1 Locale d'installazione di apparecchi di cottura


II locale di installazione di un apparecchio di cottura deve essere sempre aerabile e dotato di
sistemi di esalazione; ii locale deve anche essere ventilate, salvo quanta riportato nel punto A.2.

4.3.U L.:esalazione dei vapori di cottura pub essere ottenuta mediante uno o piu dei sistemi sotto
indicati:
a) cappa a tiraggio naturale collegata mediante un canale di esalazione ad un camino
o canna collettiva di esalazione o direttamente all'esterno;
b) cappa aspirante elettrica (munita di ventilatore) collegata mediante un canale di
esalazione ad un camino di esalazione o direttamente all'esterno. La cappa e da mettere
in funzione per tutto ii tempo di funzionamento dell'apparecchio. L.:installazione della
cappa deve essere realizzata secondo le istruzioni del fabbricante;

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina7


c) elettroventilatore collocate sulla parte alta di una parete del locale di installazione
(su serramenti e/o infissi rivolti verso l'esterno), oppure collegato ad un camino di
e
esalazione, a suo uso esclusivo. L'.elettroventilatore da mettere in funzione per tutto
ii tempo di funzionamento degli apparecchi di cottura;
d) aerazione di tipo diretto da realizzare in conformita ai punti 5.1.1, 5.2.2, 5.3.1,
5.3.2.
L'.aerazione di tipo diretto e consentita purche la portata termica nominale massima
complessiva riferita agli eventuali apparecchi di tipo A e agli apparecchi di cottura
installati nel medesimo locale sia non maggiore di 15 kW.
Con riferimento alle lettere b) e c) di cui sopra, ferma restando la possibilita di
dimensionare ii ricambio di aria del locale di installazione per fini non esclusivamente
legati alla sicurezza degli impianti alimentati a combustibile gassoso, la portata oraria di
ricambio di aria della cappa aspirante elettrica o dell'elettroventilatore deve essere
almeno pari a 2 m3/h per ogni kW riferito alla portata termica nominale massima
complessiva degli apparecchi di cottura compresi nel locale di installazione.
Per gli apparecchi di cottura aventi portata termica nominale massima maggiore di 15 kW
l'esalazione deve essere garantita mediante cappa aspirante elettrica di cui alla lettera b).

4.3.1.2 La ventilazione di un locale in cui e installato un apparecchio di cottura, ove necessaria


(vedere appendice A), puo essere realizzata in modo diretto come indicate al punto 5.1.1,
o in modo indiretto come indicate al punto 5.1.2.
Nel caso in cui nel locale siano installati apparecchi di cottura con sorveglianza di fiamma
e qualora la aerazione e la ventilazione siano assicurate mediante aperture permanenti
(vedere punto 4.3.1.1 lettera d), le aperture stesse devono essere realizzate come segue:
a) una prima, destinata all'aerazione del locale di installazione. Tale apertura deve
essere posizionata in prossimita del soffitto, ad un'altezza comunque non minore di
1,80 m dal livello del pavimento e deve avere una sezione netta almeno pari a 100
cm2 ; l'apertura deve essere realizzata nel locale stesso di installazione
dell'apparecchio di cottura;
b) una seconda, destinata alla ventilazione del locale di installazione. Tale apertura deve
avere ii filo inferiore in prossimita del pavimento, ad un'altezza comunque non
maggiore di 300 mm dal pavimento stesso e deve avere sezione netta almeno pari a
100 cm2; l'apertura puo essere realizzata nel locale stesso di installazione
dell'apparecchio di cottura o nel locale per !'aria comburente.
In tutti i restanti casi in cui l'aerazione e realizzata come al punto 4.3.1.1 lettere a, b, c,
l'apertura di ventilazione, ove necessaria (vedere appendice A), puo essere posizionata a
qualsiasi quota rispetto al livello del pavimento e dimensionata secondo ii punto 5.2. 1 con
un minimo di 100 cm2 .
Nel caso di apparecchi di cottura alimentati da gas combustibile avente densita relativa
� 0,8, l'apertura di ventilazione, qualora realizzata in prossimita del pavimento (quota del
filo inferiore non maggiore di 300 mm), puo assolvere anche alla funzione di smaltimento
di eventuali dispersioni di gas.
Nel caso di presenza di apparecchi di cottura non dotati di sistema di sorveglianza di
fiamma, e necessario incrementare del 100% la sezione dell'apertura, di cui al comma a)
o b) in funzione del tipo di gas utilizzato, allo scopo di garantire lo smaltimento di eventuali
e
dispersioni di gas. Se l'apparecchio alimentato a GPL l'apertura realizzata in prossimita
del pavimento deve essere ubicata nel locale di installazione ed essere rivolta
direttamente verso l'esterno.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina8


4.3.2 Locale d'installazione di apparecchi di tipo A
II locale di installazione di un apparecchio di tipo A deve essere sempre aerato e ventilato.
t.:aerazione e la ventilazione devono essere ottenute solo in modo diretto.
In particolare, nel locale medesimo devono essere realizzate due aperture permanenti
rivolte verso l'ambiente esterno:
a) una prima apertura, destinata alla aerazione del locale di installazione; questa deve
essere posizionata in prossimita del soffitto, con filo inferiore ad un'altezza
comunque non minore di 1,80 m dal pavimento e deve avere una sezione netta
almeno pari a 100 cm2 ;
b) una seconda apertura, destinata alla ventilazione del locale di installazione; questa
deve essere posizionata in prossimita del pavimento, con filo inferiore ad una altezza
comunque non maggiore di 300 mm dal pavimento stesso e deve avere sezione
netta almeno pari a 100 cm2 .

4.3.3 Locale d'installazione di apparecchi di tipo B


II locale di installazione degli apparecchi di tipo B deve essere sempre ventilato, inoltre
deve essere aerato o aerabile.
La ventilazione pub essere ottenuta in modo diretto in conformita al punto 5.1.1 o in modo
indiretto secondo ii punto 5.1.2.
t.:apertura di ventilazione pub essere posizionata a qualsiasi quota rispetto al livello del
pavimento.
Nel caso di apparecchi di tipo B alimentati da gas combustibile avente densita relativa
� 0,8, l'apertura di ventilazione pub assolvere anche alla funzione di smaltimento di
eventuali dispersioni di gas, se realizzata in prossimita del pavimento (quota del filo
inferiore non maggiore di 300 mm).

4.3.4 Locale di installazione di apparecchi di tipo C


II locale di installazione di un apparecchio di tipo C non richiede la ventilazione. In ogni
caso ii locale deve essere aerabile o aerato.

5 VENTILAZIONE E AERAZIONE DEi LOCALI DI INSTALLAZIONE


Di seguito sono indicate le modalita di realizzazione delle aperture e dei canali di
ventilazione ed aerazione, ii loro posizionamento e le caratteristiche tecnico-costruttive.

5.1 Modalita di realizzazione della ventilazione e aerazione dei locali di installazione

5.1.1 Ventilazione e/o aerazione diretta


La ventilazione e l'aerazione diretta (vedere figura 5) possono essere realizzate tramite
aperture permanenti, rivolte verso l'esterno, nel locale d'installazione degli apparecchi.
In alternativa:
a) l'aerazione diretta pub essere realizzata mediante canali singoli o attraverso
sistemi di ricambio d'aria (vedere punto B.1);
b) la ventilazione diretta pub essere realizzata mediante canali singoli o collettivi
oppure attraverso sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) a semplice o
doppio flusso (vedere punto B.2).
Nota I sistemi di ricambio d'aria e di ventilazione meccanica controllata sono progettati e realizzati congiuntamente
con l'editicio servito.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina9


figura 5 Esempi di realizzazione di aperture di ventilazione diretta

,� �
A

� �I

5.1.2 Ventilazione indiretta


E consentito ii ricorso alla ventilazione indiretta (figura 6), purche ii locale di installazione
dell'apparecchio di utilizzazione e ii locale per !'aria comburente siano entrambi privi di
apparecchi di tipo A.
Nei casi in cui e ammessa la ventilazione indiretta, ii locale per !'aria comburente:
a) deve essere messo in comunicazione con ii locale di installazione tramite apertura
permanente, realizzata mediante maggiorazione della fessura tra porta e pavimento
o con griglie su porte o pareti divisorie comuni a detti locali. La sezione utile netta
deve essere almeno pari alla sezione utile netta dell'apertura di ventilazione
presente nel locale per l'aria comburente;
b) non deve essere un locale uso bagno, un gabinetto, un locale classificato con
pericolo di incendio (per esempio autorimesse, box, motorimesse con capacita di
parcamento non minore di 4 motoveicoli), un locale potenzialmente pericoloso, una
camera da letto e non deve costituire parte comune dell'immobile;
c) non deve essere messo in depressione rispetto al locale da ventilare.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina 10


figura 6 Esempio di ventilazione indiretta
Legenda
1 Locale adiacente
2 Locale da ventilare
3 Maggiorazione della fessura tra porta e pavimento

1 2

rn
3

5.2 Calcolo della sezione netta delle aperture

5.2.1 Calcolo della sezione netta totale delle aperture di ventilazione


La sezione netta totale S 1 (espressa in centimetri quadrati) delle aperture destinate alla
ventilazione del locale di installazione, salvo quanto riportato nel punto A.2, deve
rispettare le seguenti due condizioni:
a) S1 ;?:6xQ (1)
2
b) S1 ;:;,: 100 cm
dove:
Q e la portata termica nominale massima complessiva degli apparecchi installati nel
medesimo locale, espressa in kilowatt. Sono esclusi dal calcolo gli apparecchi di tipo C.
E consentito suddividere la sezione totale calcolata secondo la formula (1) su una o piu
aperture purche la sezione minima di ciascuna apertura non sia minore di 100 cm2 .
Se nel locale di installazione di apparecchi di tipo B o in locali direttamente comunicanti
sono presenti estrattori elettro-meccanici (per esempio: le cappe aspiranti di tipo elettrico
o elettroventilatori collegati con l'esterno), la sezione di ventilazione utile totale netta deve
essere calcolata secondo la formula A.2.
l...'.adozione di estrattori elettro-meccanici all'interno dell'unita immobiliare non deve
influenzare la corretta evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di tipo
B. A tale i\ne deve essere veriiicato quanto sopra ettettuando una prova d\ t\ragg\o,
facendo funzionare l'estrattore (o gli estrattori) alla sua potenza massima e l'apparecchio
a gas alle potenze nominali massima e minima dichiarate dal fabbricante.
La procedura di calcolo, riportata nel presente punto, non si applica ai sistemi di aerazione
e/o di ventilazione controllata in quanto sistemi appositamente progettati.
Per ii calcolo della sezione netta del canale di ventilazione vedere ii punto 5.3.3.1.

5.2.2 Calcolo della sezione netta totale delle aperture di aerazione


Le aperture di aerazione, ove necessarie, devono avere sezione netta di almeno 100 cm2 .
Se la finalita delle aperture e ii convogliamento all'esterno di eventuali fuoriuscite di gas
combustibile, la loro posizione deve essere individuata in funzione della tipologia del gas
combustibile stesso.
Per ii calcolo della sezione netta del canale di aerazione vedere ii punto 5.3.2. 1.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina11


5.3 Caratteristiche delle aperture di ventilazione e di aerazione

5.3.1 Requisiti generali


Le aperture di ventilazione ed aerazione possono essere realizzate nella muratura, sulle
porte o sugli elementi finestrati di pareti del locale di installazione rivolte verso l'esterno,
oppure possono essere realizzate su serramenti rivolti verso l'esterno.
In ogni caso deve essere garantito ii libero passaggio dell'aria (al netto dei sistemi di
protezione necessari) e deve essere rispettata una delle seguenti condizioni:
la sezione netta sia indicata in modo permanente sul sistema di protezione (es.:
griglia);
la sezione netta sia misurabile in modo diretto;
nel caso di aperture di ventilazione, la funzionalita dell'apertura sia attestata
mediante verifica strumentale della differenza di pressione statica tra ambiente
esterno e locale di installazione dell'apparecchio (vedere appendice C).
Le aperture, qualunque sia la loro destinazione d'uso, devono soddisfare i seguenti
requisiti:
devono essere protette sia nella zona di ingresso che nella zona di uscita dell'aria,
mediante griglie, reti o altri sistemi di protezione equivalenti;
devono essere realizzate in modo da rendere possibili le operazioni di manutenzione
ordinaria e straordinaria.
5.3.2 Caratteristiche delle aperture di aerazione
L'aerazione del locale di installazione puo essere assicurata mediante una o piu aperture
purche:
siano tutte realizzate nel locale di installazione, rispettando le disposizioni inerenti ii
posizionamento;
abbiano tutte una superficie utile netta non minore di 100 cm2 .
5.3.2.1 L.:aerazione del locale di installazione puo essere altresl assicurata da un canale di
aerazione, ad uso esclusivo, purche tale canale:
sia impermeabile ai fumi e ai gas;
sia privo di cambi di direzione a spigoli vivi;
abbia una sezione netta almeno pari a 1,5 la sezione netta prevista nel caso di
apertura di aerazione non canalizzata e comunque non minore di 150 cm2 ;
sia comunque collegato a parete rivolta verso l'esterno di un locale adiacente al
locale di installazione.

5.3.3 Caratteristiche delle aperture di ventilazione


La ventilazione del locale di installazione puo essere assicurata mediante una o piu
aperture di ventilazione purche:
abbiano, ognuna, una sezione utile netta non minore di 100 cm2 ;
la somma delle sezioni nette di tali aperture, realizzate nel locale di installazione o,
se consentito, in locale per l'aria comburente, deve essere non minore della sezione
utile netta calcolata come indicate nel punto 5.2.1.
5.3.3.1 La ventilazione del locale di installazione puo essere altresl assicurata da un canale di
ventilazione o condotti collettivi, purche tale canale:
sia impermeabile ai fumi e ai gas;
sia privo di cambi di direzione a spigoli vivi;
abbia una sezione netta almeno pari a 1,5 la sezione netta prevista nel caso di
apertura di ventilazione non canalizzata e comunque non minore di 150 cm2;
sia comunque collegato a parete rivolta verso l'esterno di un locale adiacente al
locale di installazione.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina 12


5.3.3.2 La ventilazione del locale di installazione pub essere realizzata mediante appositi
dispositivi, diversi dalla semplice apertura di ventilazione (per esempio, dispositivi
silenziatori), purche sia sempre garantita la sezione netta di passaggio, calcolata con la
formula (1) di cui al punto 5.2.1.

5.3.3.3 Nel caso di ventilazione indiretta del locale di installazione di apparecchi a gas, la
circolazione dell'aria tra locali comunicanti pub essere assicurata mediante piu aperture
di transito dell'aria, purche ognuna di esse abbia sezione netta non minore di 100 cm2 e
purche la somma delle sezioni nette di tali aperture sia non minore della sezione utile netta
calcolata secondo ii punto 5.2.1. Tali aperture possono essere realizzate nella muratura o
nelle porte delle pareti comuni ai locali interessati; in alternativa, tali aperture possono
essere ricavate maggiorando la fessura tra le porte interne e ii pavimento dei locali
medesimi, purche sia garantito ii libero passaggio dell'aria e la sezione netta sia
misurabile. II locale per l'aria comburente deve essere dotato di aperture di ventilazione
dimensionate secondo ii punto 5.2.1.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina13


APPENDICE A METODOLOGIA DI CALCOLO PER DETERMINARE LA SEZIONE TOTALE NEITA
(normativa) DELLE APERTURE DI VENTILAZIONE

A.1 Scope e campo di applicazione


Nella presente appendice si riporta un metodo di calcolo delle aperture di ventilazione
utilizzabile in tutti i casi, comprese le situazioni in cui sono presenti apparecchi di cottura
preesistenti privi del dispositivo di sorveglianza di fiamma, e cappe e/o estrattori
elettro-meccanici (elettroventilatori) di qualsiasi portata.
II presente metodo non si applica in presenza di sistemi di aerazione e/o ventilazione
meccanica controllata (VMC).

A.2 Procedura di calcolo


La sezione netta totale Sr1 delle aperture destinate alla ventilazione del locale di
installazione deve essere almeno pari a:
S r1 = (6 xQA ) + (6 xQ8 ) + (12 xQ55 )+ (6 x KxOcs) [cm2] (A.1)
dove:
QA e la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW, riferita agli
apparecchi di tipo A installati nel locale;
08 e la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW, riferita agli
apparecchi di tipo B installati nel locale;
088 e la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW, riferita agli
apparecchi di cottura preesistenti, senza dispositivo di sorveglianza di fiamma,
installati nel locale;
Ocs e la portata termica nominale massima complessiva espressa in kW riferita, agli
apparecchi di cottura con dispositivo di sorveglianza di fiamma, installati nel locale.
II parametro K, in relazione alla modalita di evacuazione dei prodotti della combustione
degli apparecchi di cottura con dispositivo di sorveglianza di fiamma installati nel locale e
in relazione ad ulteriori condizioni di installazione aggiuntive, pub assumere i valori
numerici qui di seguito riportati:
a) K = O se l'evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di cottura
con dispositivo di sorveglianza di fiamma installati nel locale e assicurata mediante
cappa a tiraggio naturale, cappa aspirante elettrica o elettroventilatore e se,
contemporaneamente, risultano soddisfatti i seguenti ulteriori requisiti:
nessun apparecchio di tipo B e/o di tipo A e/o nessun apparecchio di cottura
senza dispositivo di sorveglianza di fiamma installato nel locale;
portata termica nominale massima complessiva degli apparecchi di cottura con
dispositivo di sorveglianza di fiamma installati non maggiore di 15 kW;
volumetria del locale di installazione non minore di 20 m3 . Ai fini del calcolo della
volumetria del locale di installazione si considera anche ii locale adiacente e
comunicante senza interposizione di porte, purche detto locale non sia adibito a
camera da letto, non sia sede di installazione di apparecchi a gas (di tipo A e/o 8)
e non sia un locale classificato con pericolo di incendio;
presenza nel locale di installazione di porte, finestre e/o portafinestra, apribili, e
installate su pareti perimetrali rivolte verso l'esterno.
b) K = 1 se l'evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di cottura
con dispositivo di sorveglianza di fiamma installati nel locale e assicurata mediante
cappa a tiraggio naturale o aspirante elettrica oppure mediante elettroventilatore.
La verifica del valore minimo della sezione netta totale non deve essere eseguita quando
ii parametro K assume ii valore zero.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina 14


La sezione netta totale di ventilazione ( Sr1 ) deve essere non minore di 200 cm2 nel caso in
cui ii locale e sede di installazione di apparecchi di cottura senza sorveglianza di fiamma; in
tutti i restanti casi, la sezione netta totale deve essere non minore di 100 cm2 •
In sostituzione della relazione (A.1 ), se nel locale sono installati apparecchi di tipo B e se
nel locale medesimo, o in locale con esso comunicante, e collocato un elettroventilatore o
una cappa aspirante elettrica1l con portata oraria di ricambio di aria QE2l espressa in
m3/h, si deve utilizzare la relazione seguente:
QE 0, 74
ST2 = 6x 08 [ 1 +0,5 [cm2]
08 J
(A.2)

Purche risulti comunque soddisfatta la seguente condizione


ST2 � ST1•
cioe:
QE 0, 74
ST2 = 6x 08 [1 + 0,5 J � (6xQ A)+ (6x08)+ (12 x055) + (6 xKx Ocs) (A.3)
08
Nel prospetto A. 1 sono riportati i valori di S T2 in corrispondenza di prefissati valori di
riferimento di portata termica 0 8 (kW) e di portata oraria di ricambio di aria O E (m3/h).
prospetto A.1 Valori di Sr2 (cm2) in corrispondenza di 08 (kW) e di QE (m3/h)

Portata termica Portata d'aria estrattore meccanico q


Qi di un (m3!h)
apparecchio di
tipo B 50 100 150 200 250 300 400 500 600 700 800 900 1 000
{kW}
16 193 274 347 416 480 542 659 768 873 973 1 070 1 164 1 255
18 206 289 364 434 501 564 684 797 904 1 008 1 107 1 204 1 298
20 219 303 380 452 520 585 708 823 934 1 040 1 142 1 241 1 337
22 231 317 396 469 538 605 730 849 962 1 070 1 175 1 276 1 375
24 244 331 411 485 556 624 752 873 988 1 099 1 206 1 309 1 410
26 257 345 426 502 573 642 773 896 1 014 1 126 1 235 1 341 1 444
28 269 359 440 517 590 660 793 918 1 038 1153 1 264 1 371 1 476
30 282 372 455 533 607 678 813 940 1 061 1 178 1 291 1 401 1 507
32 294 385 469 548 623 695 832 961 1 084 1 203 1 317 1 429 1 537
34 307 398 483 563 639 712 850 981 1 006 1 227 1 343 1 456 1 566

1) Sono escluse da questa prescrizione le cappe a ricircolo d'aria.


2) Nel caso di cappa aspirante elettrica ii valore di O E corrisponde alla portata volumetrica effettiva in condizioni di
riferimento (CEI EN 61591). In mancanza di indicazione di questo valore da parte del fabbricante, O E corrisponde alla
portata volumetrica a vuoto.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina15


AP PEN DICE 8 SISTEMI PER L:AERAZIONE E LA VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA
(normativa)

8.1 Sistema di ricambio di aria


L'aerazione di locali di installazione di apparecchi di utilizzazione3l (apparecchi di cottura
e apparecchi di tipo A e C), puo essere ottenuta anche mediante condotti singoli o
collettivi, facenti parte di un sistema integrato e appositamente progettato per soddisfare
le esigenze di aerazione degli ambienti.
II sistema di ricambio d'aria puo essere al servizio dei soli locali di installazione di
apparecchi a gas, oppure dell'intera unita abitativa comprendente tali locali.
Prima della messa in servizio degli apparecchi di utilizzazione, deve essere verificato che
ii sistema di ricambio dell'aria sia almeno in grado di garantire una sufficiente aerazione
dei locali di installazione, ai fini della sicurezza degli impianti alimentati con combustibile
gassoso.
Nel caso di sistema di ricambio dell'aria assicurato mediante dispositivi meccanici, una
avaria dell'organo di estrazione e/o di immissione dell'aria, non deve impedire la corretta
aerazione nei locali di installazione, ai fini della sicurezza degli impianti alimentati con
combustibile gassoso.

8.2 Sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC)


I dispositivi che compongono ii sistema di ventilazione meccanica controllata (ventilatore,
dispositivi di estrazione e di richiamo d'aria) devono essere considerati come un unico
sistema e come tali opportunamente progettati secondo le norme pertinenti e dichiarati
idonei dal fabbricante.
Gli esempi riportati nelle figure non sono esaustivi. E ammessa qualsiasi altra soluzione
progettuale che garantisca condizioni di sicurezza equivalenti.
Nota Le norme applicabili sono per esempio la UNI EN 13465 e ii CEN!fR 14788.
I sistemi di ventilazione meccanica controllata possono essere:
sistemi a semplice flusso per estrazione (vedere figura B.1), costituiti da un unico
ventilatore a funzionamento continua, a cui confluiscono l'aria viziata dai locali
"sporchi" (bagni, gabinetti e cucine) e i vapori di cucina dell'eventuale apparecchio di
cottura con sorveglianza di fiamma (dotato di cappa priva di proprio ventilatore), e da
opportuni dispositivi di tipo autoregolante o igroregolabile che richiamano aria dai
locali "nobili" (soggiorno e camere da letto);
sistemi a doppio flusso (vedere figura B.2) realizzati mediante una doppia rete
aeraulica collegata a due ventilatori distinti che realizzano la mandata d'aria di
rinnovo nei locali nobili e la ripresa dell'aria dai locali sporchi.
Se nell'abitazione sono presenti sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) non
possono essere installati apparecchi di tipo A o B (vedere punto 4.2.1.8).
Nel caso di installazione di un apparecchio di cottura con sorveglianza di fiamma, ii locale
di installazione non necessita di apertura di ventilazione in conformita alla presente
norma, essendo la ventilazione garantita dal sistema VMC.
Gli apparecchi di tipo C sono compatibili con la presenza di sistemi di ventilazione
meccanica controllata, i quali, inoltre, garantiscono l'aerazione del locale di installazione.
In ogni caso deve essere impedito ii riflusso dai locali sporchi a qualsiasi altro locale.

3) Gli apparecchi di tipo B non sono compatibili con i sistemi di ricambio d'aria.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina 16


figura s.1 Esempio di sistema di VMC a semplice flusso.11 sistema prevede un unico ventilatore
Legenda
1 Entrata d'aria
2 Al pressostato a bordo del ventilatore
3 Al ventilatore
4 Estrazione
5 Soggiorno
6 Gas
7 Bagno
8 Transito: 100 cm2
9 Elettrovalvola sul gas

8 9
figura s.2 Esempio di sistema VMC a doppio flusso. II sistema prevede due ventilatori distinti
Legenda
1 Dal ventilatore
2 Al pressostato a bordo del ventilatore
3 Al ventilatore
4 Estrazione
5 Soggiorno
6 Gas
7 Bagno
8 Transito: 100 cm2
9 Elettrovalvola sul gas

8 9

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina17


AP PEN DICE C VERIFICA DELLA FUNZIONALITA DELLE APERTURE DI VENTILAZIONE MEDIANTE
(normativa) LA MISURA DELLA DIFFERENZ A DI PRESSIONE STATICA

C.1 Metodo di verifica


II corretto afflusso di aria comburente puo essere controllato attraverso la misura della
differenza di pressione tra l'esterno ed ii locale in cui sono installati gli apparecchi.
La misura della differenza di pressione deve essere eseguita con strumenti di misura della
pressione, aventi le caratteristiche minime riportate nel prospetto C.1.
II metodo sotto riportato pub sostituire la misura diretta delle dimensioni dell'apertura di
ventilazione nei casi in cui sono installati apparecchi di tipo B e/o apparecchi di cottura
dotati di dispositivo di sorveglianza di fiamma.
II metodo non pub essere applicato in presenza di apparecchi di tipo A o di apparecchi di
cottura non dotati di dispositivo di sorveglianza di fiamma.
prospetto c.1 Caratteristiche degli strumenti di misura della pressione
Caratteristiche strumento Va/ore
Campo di misura ±10 Pa
Precisione ± 0,5Pa
Risoluzione 0,1 Pa

C.2 Procedura di verifica


La verifica pub essere eseguita secondo la seguente procedura:
aprire le finestre e/o le porte finestre comunicanti con l'esterno del locale
d'installazione degli apparecchi;
posizionare lo strumento di misura della pressione atmosferica in prossimita della
finestra e/o della porta finestra aperta e misurare la pressione atmosferica;
senza rimuovere lo strumento chiudere le finestre e/o le porte finestre comunicanti
con l'esterno del locale in cui sono installati gli apparecchi, nonche eventuali porte
comunicanti con locali adiacenti;
accendere gli apparecchi presenti nel locale alla portata termica nominale massima
effettiva;
accendere gli eventuali elettroventilatori e/o altri dispositivi che potrebbero mettere in
depressione ii locale;
nell'arco di funzionamento degli apparecchi, compreso tra 5 min e 10 min, effettuare
almeno tre misure della pressione instauratasi nel locale, a distanza di almeno 1 min
tra una misura e l'altra;
calcolare la media delle misure eseguite.
Nelle condizioni sopra indicate la differenza tra la pressione atmosferica misurata all'inizio
della prova e la media delle misure eseguite successivamente deve risultare non
maggiore di 4 Pa.
Altre metodologie possono essere utilizzate purche siano idonee allo scopo.
A titolo di esempio, pub essere misurata direttamente la differenza di pressione.

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina 18


BIBLIOGRAFIA
UNI 7129-1 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 1: lmpianto interno.
UNI 7129-3 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione.
UNI 7129-4 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi.
UNI 7129-5 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 5: Sistemi per lo scarico delle condense
UNI 10389-1 Generatori di calore - Analisi dei prodotti della combustione e
misurazione in opera del rendimento di combustione - Parte 1:
Generatori di calore a combustibile liquido e/o gassoso
UNI 10436 Caldaie a gas di portata termica nominale non maggiore di 35kW
- Controllo e manutenzione
UNI 10683 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi
- Verifica, installazione, controllo e manutenzione
UNI EN 449 Prescrizioni per apparecchi funzionanti esclusivamente a GPL -
Apparecchi di riscaldamento domestici non raccordabili a
condotto di scarico dei fumi (compresi gli apparecchi di
riscaldamento a combustione catalitica diffusiva)
UNI EN 613 Apparecchi di riscaldamento indipendenti a gas a convezione
UNI EN 13465 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo per la determinazione
delle portate d'aria negli edifici residenziali
CEN/fR 14788 Ventilation for buildings - Design and dimensioning of residential
ventilation systems
CEI 64-8 lmpianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1
000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
CEI EN 60335-2-31 Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare -
Parte 2: Norme particolari per cappe da cucina
CEI EN 61591 Cappe da cucina per uso domestico e altri dispositivi estrattori di
fumi della cucina - Metodi per la misura delle prestazioni
Decreto Presidente della Repubblica n. 151/2011 "Regolamento recante semplificazione
della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma
dell'articolo 49, comma 4 -quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito,
con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122."
Decreto Ministeriale dell'1 febbraio 1986 "Norme di sicurezza antincendi per la
costruzione e l'esercizio di autorimesse e simili"
Decreto Ministeriale del 12 aprile 1996 "Approvazione della regola tecnica di prevenzione
incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati
da combustibili gassosi"

UNI 7129-2:2015 ©UNI Pagina 19


Via Sannio, 2- 20137 Milano Riproduzione vietata
ENTE ITALIANO Via delle Colonnelle, 18- 00186 Roma Legge 22 aprile 1941 N° 633
www.uni.com e successivi aggiornamenli.
OI NORMAZIONE

Potrebbero piacerti anche