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SETTEMBRE 1999
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
RICONFERMA
PREMESSA
La presente norma è stata elaborata dal CTI (Comitato Termotecni-
co Italiano - via G. Pascoli 41, 20129 Milano), ente federato all’UNI,
nell’ambito del Sottocomitato 7 "Impianti termoelettrici nucleari e
tecnologie di sicurezza".
È stata esaminata ed approvata dalla Commissione Centrale Tecnica,
per la pubblicazione come norma raccomandata, il 5 novembre 1998.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
4 CONFIGURAZIONI DI STOCCAGGIO 3
figura 1 Serbatoio completamente ricoperto con pendii naturali .................................................................. 3
figura 2 Serbatoio completamente ricoperto con pendii naturali, muro di contenimento in
calcestruzzo e cunicolo di ispezione ...................................................................................................... 4
figura 3 Serbatoio completamente ricoperto con pendii naturali, muro di contenimento in
calcestruzzo e uno dei fondi libero ......................................................................................................... 4
6 MESSA IN OPERA 7
6.1 Caratteristiche del terreno .................................................................................................................... 7
6.2 Fondazioni .................................................................................................................................................... 7
6.3 Modalità e caratteristiche di ricopertura........................................................................................ 8
6.4 Protezione della ricopertura ................................................................................................................ 8
9 TUBAZIONI DI COLLEGAMENTO 13
9.1 Linea di carico.......................................................................................................................................... 14
9.2 Linea di scarico ....................................................................................................................................... 14
9.3 Tubazioni per vapore ........................................................................................................................... 14
9.4 Drenaggio................................................................................................................................................... 14
9.5 Altre connessioni .................................................................................................................................... 15
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI 7679 Giunti saldati - Modalità generali per il controllo con liquidi penetranti
UNI 7704 Giunti saldati - Modalità generali per il controllo magnetoscopico
UNI 7802 Rivestimenti protettivi impiegati nei laboratori e nelle installazioni
nucleari - Determinazione della resistenza all'abrasione
UNI 7803 Rivestimenti protettivi impiegati nei laboratori e nelle installazioni
nucleari - Determinazione della resistenza all’urto
UNI 8387 Giunti saldati di acciai non austenitici - Controllo manuale median-
te ultrasuoni
UNI 8769 Prove non distruttive - Apparecchiature ad ultrasuoni - Verifica del-
le caratteristiche controllabili mediante blocchi di calibrazione
UNI 8956 Giunti saldati - Modalità generali per il controllo radiografico dei
giunti saldati per fusione di acciaio, nichel e leghe di nichel di
spessore non maggiore di 200 mm
UNI 9782 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Criteri gene-
rali per la misurazione, la progettazione e l’attuazione
UNI 9783 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Interferenze
elettriche tra strutture metalliche interrate
UNI 10166 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Posti di misura
UNI 10167 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Custodie per
dispositivi e posti di misura
UNI 10190 Prodotti tubolari di acciaio impiegati per tubazioni - Rivestimento
esterno in nastri di polietilene autoadesivi
UNI 10362 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Verifiche e
controlli
UNI 10611 Rivestimenti isolanti di strutture metalliche interrate da associare
alla protezione catodica - Criteri di progettazione e controllo
UNI CEI 5 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Misure di
corrente
UNI CEI 6 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Misure di po-
tenziale
UNI CEI 7 Protezione catodica di strutture metalliche interrate - Misure di re-
sistenza elettrica
UNI EN 444 Prove non distruttive - Principi generali per l’esame radiografico di
materiali metallici mediante raggi X e gamma
UNI EN 462-1 Prove non distruttive - Qualità dell’immagine delle radiografie - In-
dicatori della qualità dell’immagine (tipo a fili) - Determinazione del
valore della qualità dell’immagine
UNI EN 473 Qualifica e certificazione del personale addetto alle prove non di-
struttive - Principi generali
UNI EN 584-1 Prove non distruttive - Pellicole radiografiche industriali - Classifi-
cazione dei sistemi pellicola per radiografia industriale
UNI EU 160 Controllo ad ultrasuoni delle lamiere di acciaio di spessore ≥ 6 mm
(metodo per riflessione)
UNI CNR 10006 Costruzione e manutenzione delle strade - Tecnica di impiego del-
le terre
CEI 64-2 Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
ISO 8501-1 Preparation of steel substrates before application of paints and
related products - Visual assessment of surface cleanliness - Rust
grades and preparation grades of uncoated steel substrates and
of steel substrates after overall removal of previous coatings [Pre-
parazione del sottofondo di acciaio prima dell'applicazione di ver-
nici e prodotti relativi - Controllo visivo della pulizia della superficie
- Gradi di ruggine e gradi di preparazione di substrati non rivestiti
di acciaio e di substrati di acciaio dopo rimozione completa dei
precedenti rivestimenti]
U68.00.003.0 Corrosione di strutture metalliche interrate - Valutazione della cor-
rosività dei terreni per materiali ferrosi non legati e basso legati
U68.00.008.0 Protezione catodica di strutture metalliche interrate in aree concen-
trate - Progettazione, installazione, collaudo, verifiche e controlli
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti.
3.2 ricoprimento: Copertura del serbatoio con materiali incoerenti diversi, comprendenti materia-
le non selezionato, materiale selezionato a spigoli arrotondati costipato, terreno vegetale.
3.3 rivestimento esterno: Protezione delle superfici metalliche a contatto con il terreno1).
3.4 sella: Piastra nervata di acciaio, saldata al serbatoio, con funzione di congiunzione con i
supporti di calcestruzzo.
3.6 serbatoio tumulato: Serbatoio fisso ricoperto di terra e/o altro materiale e collocato in
opera in modo che il piano orizzontale tangente al punto più basso del serbatoio sia al di
sopra del piano di campagna.
3.7 stoccaggio: Complesso costituito da uno o più serbatoi fissi comprendente, in genere, at-
trezzature e accessori per la movimentazione ed il travaso del gas.
1) Il rivestimento è in genere realizzato, previa sabbiatura delle superfici, mediante una prima mano e rivestimento finale
con nastri polietilenici o simili, oppure con applicazione di resine.
4 CONFIGURAZIONI DI STOCCAGGIO
I serbatoi di stoccaggio possono essere collocati singolarmente o in batteria nella loro se-
de costituita da fondazioni su selle, su letto di sabbia o su platea.
Nel caso di collocazione in batteria, la distanza minima tra i serbatoi è di 0,8 m.
La configurazione del complesso di stoccaggio può essere realizzata in modi diversi, co-
me esemplificato negli schemi riportati nelle figure 1, 2 e 3, ed è conseguente alle scelte
progettuali.
figura 1 Serbatoio completamente ricoperto con pendii naturali
a) Su selle
figura
figura
2
3
Serbatoio completamente ricoperto con pendii naturali, muro di contenimento in calcestruzzo e cuni-
colo di ispezione
UNI 10832:1999
a) Su selle
Serbatoio completamente ricoperto con pendii naturali, muro di contenimento in calcestruzzo e uno
a) Su selle
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Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL IMPIANTI edizione 2007.2
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5.1 Generalità
Dopo il collaudo del serbatoio, secondo le prescrizioni vigenti in materia, le superfici ester-
ne dello stesso devono essere dotate di rivestimento avente lo scopo di proteggerlo:
- dalle azioni aggressive del mezzo in cui è collocato;
- dall’abrasione, dovuta a movimenti (per esempio espansione termica) del serbatoio ri-
spetto alla massa di ricopertura;
- dalle corrosioni causate da correnti elettrolitiche naturali o disperse.
Il rivestimento esterno deve essere omogeneo senza alcun tipo di discontinuità e non de-
ve subire alcun danneggiamento durante la fase di ricopertura del serbatoio.
Sui serbatoi, durante la costruzione, devono essere previste le ispezioni di preservizio di
cui in 7.
5.4 Materiali
I materiali devono avere caratteristiche conformi alle specifiche normative vigenti.
Sono previsti sovraspessori dei materiali costituenti il serbatoio per tenere conto di even-
tuali corrosioni interne corrispondenti al contenuto di elementi corrosivi (per esempio zol-
fo) effettivamente presenti nel prodotto poi stoccato, se questo è diverso dalle specifiche
di prodotto vigenti.
5.4.1 Lamiere
Su ciascuna lamiera devono essere effettuate le prove meccaniche previste dalla specifi-
ca normativa di prodotto.
Ogni lamiera deve essere controllata mediante ultrasuoni secondo la UNI EU 160 classe B.
Per temperatura di progetto minima minore di - 10 °C e per qualsiasi spessore, i materiali
devono essere calmati e a grano fine, e devono soddisfare i requisiti previsti dalle relative
specificazioni tecniche.
5.4.2 Forgiati
Per i forgiati, oltre alle prove richieste dalle specificazioni tecniche in funzione delle tem-
perature di progetto, devono essere effettuate le seguenti prove e/o verifiche integrative:
- per ogni colata, la determinazione quantitativa degli elementi chimici di specifica;
- qualora sia richiesto un acciaio a grana fine, una prova micrografica per lotto per de-
terminare la dimensione del grano;
- il controllo con polveri magnetiche, o liquidi penetranti, sugli smussi o zone interessa-
te da saldatura, per verificare assenza di discontinuità;
- per forgiati destinati a flange cieche o piastre tubiere, il controllo con ultrasuoni per la
ricerca di discontinuità.
5.4.3 Tronchetti
Sui tubi, utilizzati per i tronchetti delle connessioni saldate al serbatoio, devono essere ef-
fettuate le prove meccaniche previste dalle specificazioni tecniche del materiale. Qualora
sia richiesto un acciaio a grana fine deve essere effettuata, su un tubo per ogni lotto, la de-
terminazione della dimensione del grano.
5.4.4 Getti
Per tutte le prove richieste dalle specificazioni tecniche relative ai materiali selezionati, i
campioni devono essere ricavati da apposite appendici dei getti. Qualora ciò non sia con-
sentito dalla forma o dalle dimensioni dei getti, i campioni possono essere colati a parte,
contemporaneamente ai getti stessi.
Le appendici devono essere staccate dai getti dopo tutti i trattamenti termici previsti, men-
tre i campioni colati a parte devono essere sottoposti a trattamento termico assieme ai
getti che essi rappresentano.
I getti di acciaio devono essere forniti allo stato ricotto o allo stato normalizzato e rinvenuto.
I carichi massimi ammissibili devono essere conformi a quelli previsti dalle specificazioni
tecniche vigenti.
5.5 Costruzione
5.5.1 Saldatura
I procedimenti di saldatura, la qualifica dei procedimenti, dei saldatori e degli operatori, i
talloni di verifica e l’esecuzione dei trattamenti termici devono essere conformi alle speci-
ficazioni tecniche vigenti.
5.5.2.1 Generalità
L’esecuzione dei controlli deve essere affidata a personale qualificato di 2° livello secondo
la UNI EN 473. La documentazione finale relativa ai risultati dei controlli deve essere pre-
sentata con verbali datati e firmati da personale qualificato di 3° livello.
Il controllo deve essere eseguito con sorgenti radiogene a raggi X. L’impiego dell’iso-
topo radioattivo Iridio 192 può essere consentito soltanto per le saldature eseguite al
montaggio nei casi di impossibilità di impiego dei raggi X.
L’isotopo cobalto 60 non deve essere utilizzato.
Su tutte le lastre devono comparire indicatori di qualità dell’immagine a fili (UNI EN 462-1).
La sensibilità deve risultare non minore del 2% dello spessore. Per gli apparecchi pro-
gettati per temperature minori di zero gradi centigradi la sensibilità deve risultare pari
a 1,5%.
Devono in ogni caso essere utilizzati sistemi di pellicole C5 o superiori (UNI EN 584-1)
per raggi X e sistemi C3 o superiori per raggi gamma.
Per la classe di accettabilità fare sempre riferimento alla classe più severa prevista
dalle specificazioni tecniche vigenti;
d) il controllo con ultrasuoni dei giunti saldati deve essere eseguito con le modalità indi-
cate nelle UNI 8387 e UNI 8769. Per l’accettabilità dei difetti fare riferimento alle spe-
cificazioni tecniche vigenti.
6 MESSA IN OPERA
Gli aspetti fondamentali da considerare nella definizione della messa in opera di serbatoi
di GPL ricoperti sono:
- la valutazione ed eliminazione di possibili cedimenti differenziali;
- le caratteristiche e le modalità di messa in opera del materiale di ricopertura.
6.2 Fondazioni
La tipologia delle fondazioni deve essere scelta sulla base delle dimensioni del serbatoio,
delle caratteristiche di resistenza e deformabilità del terreno di posa e delle caratteristiche
di sismicità ed idrogeologia della zona.
Possibili tipologie di fondazione sono:
- collocamento su selle (vedere 6.2.1);
- collocamento su sabbia o platea (vedere 6.2.2).
- essiccazione, che provoca spacchi e fessure anche profonde che permettono l’acces-
so delle acque superficiali provocando il disfacimento per perdita di coesione. In que-
sto caso il ricoprimento dei serbatoi deve essere protetto con gli stessi metodi del ca-
so precedente;
- vento, che provoca erosione. I danni conseguenti possono essere evitati mediante il
mantenimento e la manutenzione del manto erboso.
8.1.1 Sabbiatura
La superficie esterna dei serbatoi deve essere sottoposta a procedimento di sabbiatura
fino all’ottenimento del grado di preparazione della superficie dell’acciaio pari al grado
SA 2 della ISO 8501-1.
Il materiale per la sabbiatura deve preferibilmente essere del tipo sabbia silicea.
Le zone sabbiate devono essere ricoperte subito dopo la sabbiatura (nello stesso giorno)
e non devono entrare in contatto con umidità, pioggia, oli, grassi o altre sostanze che pre-
giudichino l’aderenza della prima mano.
8.1.2 Rivestimento
In funzione del diametro del serbatoio e delle caratteristiche dell’intero sistema serbatoi:
- terreno di ricopertura rivestimenti con resine protettive e tessuti di vetro (o equivalenti)
ovvero con nastri anticorrosivi ed antiabrasivi possono essere applicati privilegiando,
quando possibile, l’uso di resine protettive:
a) rivestimenti con resine protettive:
Il rivestimento è effettuato con resine termoindurenti.
Nel caso di utilizzo di epossicatrame è possibile l’inserimento di un tessuto di ve-
tro per migliorare le caratteristiche meccaniche del rivestimento.
In questo caso applicare uno strato di epossicatrame con rullo, con rivestimento
epossidico ancora allo stato umido, eseguire l’impregnazione del tessuto di vetro,
con rulli di acciaio frangi bolla (applicazione manuale).
Eseguire, infine, il rivestimento di rifinitura ad airless sino a raggiungere lo spes-
sore desiderato;
b) rivestimento con nastri (vedere UNI 10190):
Dopo l’applicazione di un prodotto di base, applicare un primo strato di nastro an-
ticorrosivo, dotato di forte spessore di adesivo, con pellicola di supporto in polime-
ri poliolefinici a bassa densità o altro materiale idoneo. Lo spessore del nastro de-
ve essere minore di 0,5 mm.
Tale nastro deve essere adatto per una temperatura da - 34 °C a 85 °C.
La sovrapposizione del nastro deve essere almeno del 50% della larghezza del
nastro stesso.
Applicare un secondo strato di nastro come protezione meccanica al rivestimento
del primo strato di nastro anticorrosivo. Anche questo secondo strato deve avere
uno spessore non minore di 0,5 mm.
Questo secondo nastro deve essere composto da una pellicola di polietilene ad
alta o bassa densità su cui è laminato uno strato di adesivo a base di gomma bu-
tile e resina adesivizzante sintetica, per consentire una completa aderenza al na-
stro anticorrosivo sottostante.
La sovrapposizione del nastro deve essere almeno del 50% della larghezza del
nastro stesso.
Qualora i tempi di applicazione del rivestimento siano tali da non assicurare l’integrità del-
le superfici sabbiate procedere all’applicazione, subito dopo la sabbiatura, di vernice
epossipoliammidica o altra equivalente a rapido essiccamento, per uno spessore minimo
di 70 µm. La pittura utilizzata deve avere caratteristiche (resistenza al distacco sotto pola-
rizzazione negativa) tali da consentire l’applicazione della protezione catodica.
8.1.3 Controllo
Nel caso di applicazione di pitture o resine protettive, per ogni singolo strato lo spessore
della pellicola umida deve essere verificato e sul ciclo completo procedere ai controlli che
riguardano:
- lo spessore e l’uniformità della pellicola;
- l’aderenza (vedere specificazioni tecniche esistenti);
- la resistenza all’abrasione (vedere UNI 7802);
- la resistenza agli urti (vedere UNI 7803).
Prima e dopo il posizionamento del serbatoio devono essere previste prove per stabilire
l’integrità del rivestimento con apparecchio cercafalle di isolamento.
Il sistema di protezione deve essere tale da garantire una durata di vita utile di almeno
venti anni.
Le tubazioni di interconnessione con il serbatoio tumulato, esterne al tumulo, devono ave-
re giunto isolante (vedere CEI 64.2).
9 TUBAZIONI DI COLLEGAMENTO
In prossimità dell’area dello stoccaggio devono essere localizzate solo le tubazioni diret-
tamente associate allo stesso.
La dimensione minima delle connessioni sui serbatoi, alle quali devono essere collegate
le tubazioni allo stesso associate, deve essere DN 40.
Le guarnizioni per le connessioni flangiate delle tubazioni e degli strumenti relative ai ser-
batoi devono essere spirotalliche.
Le connessioni sui serbatoi devono essere localizzate preferenzialmente sulla parte su-
periore dell’involucro, in corrispondenza della fase vapore, ed estese fino ad uscire dalla
ricopertura del terreno, in modo che le flange di attacco sporgano oltre lo spessore di ri-
copertura dei serbatoi.
Le connessioni di diametro minore o uguale a DN 50, localizzate fuori terra, devono esse-
re protette contro possibili urti.
9.4 Drenaggio
Una connessione di drenaggio deve essere prevista per ogni serbatoio. Per il drenaggio
deve essere installato, sulla testa del serbatoio, un tubo pescante, provvisto di valvole, op-
pure un collegamento sulla tubazione di scarico.
Tale linea deve essere costituita da un bocchello non più grande di DN 50, spessori serie
pesante saldato al serbatoio e provvista di due valvole di sezionamento.
La prima valvola deve essere seguita da un tratto di tubazione lungo almeno 0,6 m, alla fi-
ne del quale deve essere installata una seconda valvola (DN 20). Entrambe le valvole de-
vono essere posizionate in modo da permettere l’operazione simultanea delle stesse per
mano di un unico operatore.
La seconda valvola deve essere operabile a mano, ad attuazione veloce, azionabile con
dispositivo del tipo "molla chiude". Tale valvola deve essere seguita da una tubazione del
diametro di 20 mm, sufficientemente lunga da proteggere l’operatore da eventuali vapori
formatisi ed allo stesso tempo permettere il controllo dell’operazione di drenaggio.
In aree dove possa essere previsto un congelamento, le valvole e le linee di drenaggio de-
vono essere adeguatamente tracciate e/o isolate.
2) Nel codice americano ANSI alla sezione B 16.5 sono riportate le tabelle relative agli spessori normalizzati per tubazioni.
Per serie pesante e normale corrispondono rispettivamente le tabelle 80 e 40.
Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. 0270024200 - Fax 0270105992
Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it
Roma Via delle Colonnelle, 18 - 00186 Roma - Tel. 0669923074 - Fax 066991604
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UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
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20133 Milano, Italia