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Prestazione termica dei componenti per edilizia

NORMA ITALIANA Caratteristiche termiche dinamiche UNI EN ISO


Metodi di calcolo 13786

APRILE 2001

Thermal performance of building components


Dynamic thermal characteristics
Calculation methods

CLASSIFICAZIONE ICS 91.120; 17.200.10

NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma definisce metodi per il calcolo del comportamento termico in
regime dinamico di componenti edilizi completi. Inoltre essa specifica quali
siano le informazioni sul componente edilizio necessarie per il calcolo.
Nelle appendici sono forniti metodi semplificati per la stima delle capacità
termiche, informazioni per informatizzare il metodo di calcolo, un esempio
di calcolo per un componente edilizio.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN ISO 13786:1999 (= ISO 13786:1999)


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN ISO 13786 (edizione settembre 1999).

ORGANO COMPETENTE CTI - Comitato Termotecnico Italiano

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 26 marzo 2001

RICONFERMA

UNI © UNI - Milano


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 7 UNI EN ISO 13786:2001 Pagina I


PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN ISO 13786 (edizione settembre 1999), che
assume così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
Il CTI, ente federato all’UNI, segue i lavori europei sull’argomento
per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-


cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-
sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

UNI EN ISO 13786:2001 © UNI Pagina II


INDICE

INTRODUZIONE 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 DEFINIZIONI, SIMBOLI E UNITÀ DI MISURA 2


3.1 Definizioni valide per ogni componente ........................................................................................ 2
3.2 Definizioni valide solo per flusso termico monodimensionale .......................................... 3
3.3 Simboli e unità di misura ....................................................................................................................... 3
prospetto 1 Termini, simboli e unità di misura............................................................................................................ 4

4 PERIODO DELLE VARIAZIONI TERMICHE 5

5 DATI RICHIESTI 5

6 MATRICE DI TRASFERIMENTO DI UN COMPONENTE MULTISTRATO 5


6.1 Generalità...................................................................................................................................................... 5
6.2 Procedura...................................................................................................................................................... 5
6.3 Matrice di trasferimento di uno strato omogeneo .................................................................... 5
6.4 Matrice di trasferimento di intercapedini d’aria piane............................................................ 6
6.5 Matrice di trasferimento di un componente edilizio ................................................................ 6

7 CARATTERISTICHE TERMICHE DINAMICHE 6


7.1 Caratteristiche di ogni componente ................................................................................................ 6
7.2 Caratteristiche di componenti costituiti da strati piani e omogenei ................................ 6

8 RAPPORTO 7
8.1 Rapporto di calcolo .................................................................................................................................. 7
8.2 Sommario dei risultati ............................................................................................................................. 8

APPENDICE A CALCOLO SEMPLIFICATO DELLA CAPACITÀ TERMICA 9


(normativa)
prospetto A.1 Spessore effettivo massimo in funzione del periodo delle variazioni.......................................... 9

APPENDICE B PRINCIPIO SU CUI SI BASA IL METODO ED ESEMPI APPLICATIVI 11


(informativa)

APPENDICE C ULTERIORI INFORMAZIONI PER LA PROGRAMMAZIONE SU


(informativa) COMPUTER 14
figura C.1 Diagramma di flusso del metodo di calcolo ...................................................................................... 14

APPENDICE D ESEMPIO 16
(informativa)
prospetto D.1 Proprietà termiche dei materiali ............................................................................................................ 16
prospetto D.2 Elementi delle matrici di trasferimento in entrambe le direzioni ................................................ 17
prospetto D.3 Caratteristiche della matrice termica dinamica in accordo con la norma ............................... 17
prospetto D.4 Approssimazioni per le capacità termiche areiche in accordo con l'appendice A ............... 17

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Prestazione termica dei componenti per edilizia
NORMA EUROPEA Caratteristiche termiche dinamiche EN ISO 13786
Metodi di calcolo

SETTEMBRE 1999

Thermal performance of building components


EUROPEAN STANDARD Dynamic thermal characteristics
Calculation methods (ISO 13786:1999)
Performance thermiques des composants de bâtiment
NORME EUROPÉENNE Caractéristiques thermiques dynamiques
Méthodes de calcul (ISO 13786:1999)
Wärmetechnisches Verhalten von Bauteilen
EUROPÄISCHE NORM Dynamisch-thermische Kenngrößen
Berechnungsverfahren (ISO 13786:1999)

DESCRITTORI

ICS 91.120

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 4 agosto 1997.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

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PREMESSA
Il testo della EN ISO 13786:1999 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 89 "Pre-
stazioni termiche degli edifici e dei componenti edilizi", la cui segreteria è affidata al SIS,
in collaborazione con il Comitato Tecnico ISO/TC163 "Isolamento termico".
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro marzo 2000, e
le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro marzo 2000.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
La presente norma fa parte di una serie di norme che definiscono i metodi di calcolo per
il progetto e la valutazione delle prestazioni termiche degli edifici e dei componenti edilizi.

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INTRODUZIONE
Le caratteristiche termiche in regime dinamico di un componente edilizio descrivono il
comportamento termico del componente soggetto a condizioni al contorno variabili ovve-
ro flusso termico variabile o temperatura variabile su una o entrambe le facce. In questa
norma sono considerate condizioni al contorno variabili solo con andamento sinusoidale:
i confini del sistema sono considerati sottoposti a variazioni sinusoidali di temperatura o di
flusso termico.
Le proprietà termiche considerate sono le ammettenze termiche e le proprietà termiche di
trasferimento dinamico, che mettono in relazione un flusso termico variabile ciclicamente
con variazioni cicliche di temperatura. L'ammettenza termica quantifica la proprietà di ac-
cumulo termico di un componente. Essa mette in relazione il flusso termico con le varia-
zioni di temperatura in corrispondenza dello stesso lato del componente. Le proprietà ter-
miche di trasferimento dinamico correlano i valori delle grandezze fisiche su una faccia
del componente con quelle in corrispondenza dell'altra faccia.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma specifica le caratteristiche e fornisce metodi per il calcolo del compor-
tamento termico in regime dinamico di componenti edilizi completi. Inoltre essa specifica
quali siano le informazioni sul componente edilizio necessarie per il calcolo. Dato che le
caratteristiche dipendono dal modo con il quale i materiali sono assemblati per formare il
componente edilizio, questa norma non si applica a materiali edilizi o a componenti edilizi
non completi.
Le definizioni fornite nella presente norma sono applicabili ad ogni componente edilizio.
Viene fornito un metodo di calcolo semplificato per i componenti piani costituiti da strati
piani di materiali edilizi omogenei o sostanzialmente omogenei.
Le caratteristiche termiche dinamiche definite nella presente norma possono essere uti-
lizzate nelle specifiche di prodotto di componenti edilizi completi.
Le caratteristiche termiche dinamiche possono essere anche utilizzate nel calcolo di:
- temperatura interna di un ambiente;
- potenza giornaliera di picco e fabbisogno energetico per riscaldamento o raffresca-
mento;
- effetti del riscaldamento o raffrescamento intermittente, ecc.
L'appendice A fornisce metodi semplificati per la stima delle capacità termiche per un nu-
mero ristretto di casi.
In particolare i metodi dell’appendice A sono adatti alla determinazione delle proprietà ter-
miche dinamiche richieste per la valutazione dell’uso di energia. Queste approssimazioni
non sono tuttavia appropriate per la caratterizzazione del prodotto.
L'appendice B fornisce principi di base ed esempi applicativi delle caratteristiche termiche
dinamiche definite nella presente norma.
L'appendice C fornisce indicazioni per programmare il metodo di calcolo.
Nell'appendice D è riportato un esempio di calcolo per un componente edilizio.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche
o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presen-
te norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizio-
ne della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN ISO 6946 Building components and building elements - Thermal resistance
and thermal transmittance - Calculation method [Componenti ed
elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica -
Metodo di calcolo] (ISO 6946)

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EN ISO 7345 Thermal insulation - Physical quantities and definitions [Isolamen-
to termico - Grandezze fisiche e definizioni] (ISO 7345)
EN ISO 10211-1 Thermal bridges in building construction - Heat flows and surface
temperatures - General calculation methods [Ponti termici in edili-
zia - Flussi termici e temperature superficiali - Metodi generali di
calcolo] (ISO 10211-1)

3 DEFINIZIONI, SIMBOLI E UNITÀ DI MISURA


Ai fini della presente norma, si applicano le definizioni della EN ISO 7345 e le seguenti:

3.1 Definizioni valide per ogni componente

3.1.1 componente: Parte di un edificio, per esempio un muro, un pavimento o un tetto, o una par-
te di questi elementi.

3.1.2 zona termica di un edificio: Parte di un edificio nella quale la temperatura interna subisce,
o si può assumere che subisca, variazioni spaziali trascurabili.
Nota Anche l'ambiente esterno può essere considerato una zona.

3.1.3 condizioni sinusoidali: Condizioni nelle quali le variazioni di temperatura e di flusso termi-
co attorno ai corrispondenti valori medi a lungo termine sono rappresentate da un seno in
funzione del tempo. La temperatura nella zona n può essere espressa dalla seguente
espressione, con l'uso di numeri complessi:
1 jωt -jωt
θ n ( t ) = θ n + θ̂ n cos ( ωt + ψ ) = θ n + --- [ θ̂ +n e + θ̂ -n e ] [1]
2
e il flusso termico può essere espresso da:
1 jωt -jωt
Φ n ( t ) = Φ n + Φ̂ n cos ( ωt + ϕ ) = Φ n + --- [ Φ̂ +n e + Φ̂ -n e ] [2]
2
dove:
θn e Φn sono valori medi della temperatura e del flusso termico;
θ̂ n e Φ̂ n rappresentano l'ampiezza delle variazioni della temperatura e del flusso termico;
θ̂ ±n e Φ̂ ±n sono le ampiezze complesse definite da:
± jψ ± jϕ
θ̂ ±n = θ̂ n e e Φ̂ ±n = Φ̂ n e [3]
ω è la frequenza angolare delle variazioni.

3.1.4 conduttanza termica periodica (Lmn): Numero complesso definito in condizioni sinusoidali da:
Φ̂ m = – ∑ Lmn θ̂n [4]
n

Le zone m ed n possono essere coincidenti o diverse.

3.1.5 capacità termica: Inverso della parte immaginaria dell'inverso della conduttanza termica
periodica riferita a un lato dell'elemento, diviso per la frequenza angolare:
1 T
C m = ----------------------------- = --------------------------- [5]
ω ℑ  ----------
1  θ̂ m 
L mm 2 πℑ  --------
 Φ̂ m

3.1.6 variazione temporale (∆t): Periodo di tempo tra l'ampiezza massima di una causa e la mas-
sima ampiezza dei suoi effetti.

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3.2 Definizioni valide solo per flusso termico monodimensionale

3.2.1 componente piano: Componente per il quale il più piccolo raggio di curvatura è almeno cin-
que volte il suo spessore.

3.2.2 strato di materiale omogeneo: Strato di materiale nel quale le dimensioni più grandi delle
disomogeneità non superano un quinto dello spessore dello strato.

3.2.3 ammettenza termica, trasmittanza termica periodica: Quantità complesse definite come l'am-
piezza complessa della densità di flusso termico attraverso la superficie del componente
adiacente alla zona m, diviso per l'ampiezza complessa della temperatura nella zona n. Il
flusso termico è definito positivo quando è diretto verso la superficie del componente.
L mn q̂ m
Y mn = --------
- = – ------- [6]
A θ̂ n
Ymm sono ammettenze termiche, Ymn (m ≠ n) sono trasmittanze termiche periodiche.

3.2.4 capacità termica areica: Capacità termica divisa per l'area dell'elemento:
Cm 1 T
χ m = -------
- = ------------------------------- = -------------------------- [7]
A  1  θ̂ m
ω ℑ  ------------ 2πℑ  -------
Y mm  q̂ m

Le capacità termiche sono quindi:

C m = A χm [8]
Nota Ci sono due ammettenze termiche e capacità termiche per un componente che divide due zone, tutte dipen-
denti dal periodo delle variazioni termiche.

3.2.5 fattore di decremento (f): Rapporto tra la trasmittanza termica dinamica e la trasmittanza
termica in condizioni stazionarie, U.
q̂ m L mn
f = ------------
- = -----------
- con ( m ≠ n ) [9]
θ̂ n U AU

3.2.6 profondità di penetrazione periodica: Profondità alla quale l'ampiezza delle variazioni di
temperatura è ridotta di un fattore e (base dei logaritmi naturali, e = 2,718…) in un mate-
riale omogeneo di spessore infinito soggetto a variazioni sinusoidali di temperatura sulla
sua superficie:

λT
δ = ---------- [10]
πρc

3.2.7 matrice di trasferimento termico: Matrice che mette in relazione le ampiezze complesse
della temperatura e del flusso termico su un lato di un componente con le ampiezze com-
plesse della temperatura e del flusso termico sull'altro lato.

 θ̂ 2  Z 11 Z 12  θ̂ 1
  =   ⋅  [11]
 q̂ 2  Z 21 Z 22  q̂ 1

3.3 Simboli e unità di misura


Per gli scopi della presente norma si applicano i termini, i simboli e le unità di misura ri-
portati nel prospetto 1.

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prospetto 1 Termini, simboli e unità di misura

Simbolo Definizione Unità di misura


A Area m2
C Capacità termica J/K
Lmn Conduttanza termica periodica W/K
R Resistenza termica m2 K/W
T Periodo delle variazioni s
U Trasmittanza termica in regime stazionario W/(m2 · K)
Ymm Ammettenza termica W/(m2 · K)
Ymn Ammettenza termica dinamica W/(m2 · K)
Z Matrice di trasmissione del calore ambiente-ambiente
Zmn Elemento della matrice di trasmissione del calore
a Diffusività termica m2/s
c Capacità termica specifica J/(kg · K)
d Spessore di uno strato m
f Fattore di decremento -
j Unità sull’asse immaginario per un numero complesso; j = – 1 -
q Flusso termico specifico W/m2
t Tempo s
x Distanza all’interno del componente m
∆t Variazione temporale: anticipo (se positiva), o ritardo (se negativa) s
δ Profondità di penetrazione periodica di un’onda termica in un materiale m
Φ Flusso termico W
ξ Rapporto tra lo spessore dello strato e la profondità di penetrazione -
λ Conduttività termica di progetto W/(m · K)
ρ Densità kg/m3
θ Temperatura °C

ω Frequenza angolare = 2π
------- s-1
T
ϕ, Ψ Differenze di fase rad
χ Capacità termica areica J/(m2 · K)

Indici Altri simboli


a strato di aria ^ ampiezza complessa
-
e esterno valore medio
i interno  modulo di un numero complesso
m, n zone termiche arg argomento di un numero complesso
s superficiale
ss da superficie a superficie

UNI EN ISO 13786:2001 © UNI Pagina 4


4 PERIODO DELLE VARIAZIONI TERMICHE
La definizione delle caratteristiche termiche dinamiche e le espressioni per il calcolo di
queste sono valide per qualsiasi periodo delle variazioni termiche.
I valori delle caratteristiche termiche dinamiche dipendono dai periodi. Se si considera più
di un periodo, deve essere aggiunto un suffisso supplementare a tutte le quantità interes-
sate per fare distinzione tra i valori relativi ai vari periodi.
Periodi di tempo pratici sono:
- un'ora (3 600 s), che corrisponde a variazioni temporali molto piccole, come quelle re-
lative a sistemi di controllo della temperatura;
- un giorno (86 400 s), corrispondente a variazioni meteorologiche e di temperatura
giornaliere;
- una settimana (604 800 s), corrispondente a medie a termine più lungo dell'edificio;
- un anno (31 556 926 s), utile per il trattamento dello scambio termico attraverso il terreno.

5 DATI RICHIESTI
I dati richiesti per calcolare le caratteristiche termiche dinamiche sono:
a) i disegni dettagliati del prodotto, con le dimensioni;
b) per ogni materiale utilizzato nel prodotto:
- la conduttività termica, l;
- la capacità termica specifica, c;
- la densità, r.
Questi valori devono essere i valori di progetto dei materiali utilizzati.

6 MATRICE DI TRASFERIMENTO DI UN COMPONENTE MULTISTRATO

6.1 Generalità
Il calcolo delle caratteristiche termiche dinamiche di componenti non piani e di componenti
comprendenti ponti termici molto significativi deve essere effettuato risolvendo l'equazione
dello scambio termico con condizioni al contorno periodiche. A questo scopo, devono esse-
re utilizzate le regole di modellizzazione del componente come nella EN ISO 10211-1, uni-
tamente a metodi numerici quali tecniche alle differenze finite e agli elementi finiti.
Il punto 6 si applica a componenti costituiti da strati piani omogenei. I ponti termici in ge-
nere ammessi nei componenti edilizi non influenzano in modo significativo le caratteristi-
che termiche dinamiche e quindi possono essere trascurati.

6.2 Procedura
La procedura è la seguente:
1) identificare i materiali costituenti gli strati del componente edilizio e lo spessore di
questi strati e determinare le caratteristiche termiche dei materiali;
2) specificare il periodo delle variazioni in corrispondenza delle superfici;
3) calcolare la profondità di penetrazione per il materiale di ogni strato;
4) determinare gli elementi della matrice di trasferimento per ciascuno strato;
5) moltiplicare le matrici di trasferimento di ogni strato, escludendo quelle degli strati pe-
riferici, nell'ordine corretto per ottenere la matrice di trasferimento del componente.

6.3 Matrice di trasferimento di uno strato omogeneo


La profondità di penetrazione periodica per il materiale dello strato è calcolata dalle sue
proprietà termiche e dal periodo T con l'equazione [10].
Il rapporto tra lo spessore dello strato e la profondità di penetrazione è allora:
d
ξ = --- [12]
δ

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Gli elementi Zmn della matrice sono calcolati come segue:
Z 11 = Z 22 = cosh ( ξ ) cos ( ξ ) + j sinh ( ξ ) sin ( ξ ) [13]

δ
Z 12 = – ------ { sinh ( ξ ) cos ( ξ ) + cosh ( ξ ) sin ( ξ ) + j [ cosh ( ξ ) sin ( ξ ) – sinh ( ξ ) cos ( ξ ) ] }

λ
Z 21 = – --- { sinh ( ξ ) cos ( ξ ) – cosh ( ξ ) sin ( ξ ) + j [ sinh ( ξ ) cos ( ξ ) + cosh ( ξ ) sin ( ξ ) ] }
δ

6.4 Matrice di trasferimento di intercapedini d’aria piane


La capacità termica specifica di tali strati viene trascurata. Perciò, se Ra è la resistenza
termica dello strato d'aria, comprendente convezione, conduzione e irraggiamento, la sua
matrice di trasferimento è la seguente:
1 - R a
Z a =  [14]
0 1 
La resistenza termica dello strato di aria deve essere calcolata in accordo con la EN ISO 6946.

6.5 Matrice di trasferimento di un componente edilizio


La matrice di trasferimento del componente edilizio da superficie a superficie è la seguente:
Z 11 Z 12
Z =   = Z N Z N – 1 .... Z 3 Z 2 Z 1 [15]
Z 21 Z 22
dove Z1, Z2, Zi, …ZN sono le matrici di trasferimento dei vari strati del componente edilizio,
a cominciare dallo strato 1. Per convenzione lo strato 1 di componenti dell'involucro edili-
zio è rappresentato dallo strato più interno.
La matrice di trasferimento da ambiente ad ambiente attraverso il componente edilizio è la
seguente:
Z ee = Z s2 Z Z s1 [16]
dove Zs1 e Zs2 rappresentano le matrici di trasferimento degli strati periferici, fornite da:
1 - R s
Z s =  [17]
0 1 
dove Rs rappresenta la resistenza superficiale dello strato periferico, comprendente gli ef-
fetti di convezione e irraggiamento, in accordo con la EN ISO 6946.

7 CARATTERISTICHE TERMICHE DINAMICHE

7.1 Caratteristiche di ogni componente


Le caratteristiche termiche dinamiche di ogni componente sono le conduttanze termiche
periodiche, Lmn, e le capacità termiche, Cm, come definite in 3.1.4 e 3.1.5. Gli strati peri-
ferici non sono considerati per il calcolo delle capacità termiche.

7.2 Caratteristiche di componenti costituiti da strati piani e omogenei

7.2.1 Ammettenze termiche e conduttanze termiche periodiche


Le ammettenze termiche sono:
Z 11 – 1 Z 22 – 1
Y 11 = -----------------
- e Y 22 = -----------------
- [18]
Z 12 Z 12
Y11 è riferito al lato interno del componente e Y22 al lato esterno.
Le conduttanze termiche periodiche sono quindi:

UNI EN ISO 13786:2001 © UNI Pagina 6


AZ 11 – 1 AZ 22 – 1
L 11 = AY 1 = ----------------------
- e L 22 = AY 2 = ----------------------
- [19]
Z 12 Z 12
L'anticipo dell'ammettenza Ymn o della conduttanza termica periodica Lmn è:
T
∆t Y = ------ arg ( Y mn ) [20]

con l'argomento valutato nell'intervallo tra 0 e π.

7.2.2 Capacità termiche


Le capacità termiche sono:
2 2
T A ⋅ ( ℜ ( Z 11 ) – 1 ) + ℑ ( Z 11 )
C1 = A -------------------------------------- = ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
- [21]
Z ω ( ( ℜ ( Z 11 ) – 1 ) ⋅ ℑ ( Z 12 ) – ℜ ( Z 12 ) ⋅ ℑ ( Z 11 ) )
2 πℑ  ------------------
12
 Z 11 – 1

e
2 2
T A ⋅ ( ℜ ( Z 22 ) – 1 ) + ℑ ( Z 22 )
C2 = A -------------------------------------- = ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
- [22]
Z ω ( ( ℜ ( Z 22 ) – 1 ) ⋅ ℑ ( Z 12 ) – ℜ ( Z 12 ) ⋅ ℑ ( Z 22 ) )
2 πℑ  ------------------
12
 Z 22 – 1

dove A rappresenta la superficie del componente edilizio.

7.2.3 Fattore di decremento


Il fattore di decremento è dato da:
1
f = ----------------- [23]
Z 12 U
dove la trasmittanza termica U è calcolata in accordo con la EN ISO 6946.
Il fattore di decremento è sempre inferiore all'unità.
Il ritardo del fattore di decremento è:
T
∆t f = ------ arg ( Z 12 ) [24]

in cui l'argomento è calcolato nell'intervallo tra 0 e π.

8 RAPPORTO

8.1 Rapporto di calcolo


Il rapporto di calcolo deve comprendere la descrizione del componente edilizio, il suo utilizzo
normale (parte dell'involucro o componente interno) e l'elenco delle zone a contatto con esso.
Ogni parte omogenea deve essere chiaramente definita, con le sue dimensioni e l'identi-
ficazione del materiale utilizzato per la parte, così come la conduttività termica, la densità
e la capacità termica specifica usata per i calcoli.
Il rapporto deve fornire per ogni componente le conduttanze termiche periodiche e le ca-
pacità termiche, insieme al periodo T, utilizzati per i calcoli.
In aggiunta, per componenti piani costituiti da strati omogenei, il rapporto deve contenere:
- l'area dell'elemento;
- una lista degli strati a cominciare dal lato 1; il lato 1 adottato nei calcoli deve essere
chiaramente indicato; per componenti dell'involucro edilizio, il lato 1 deve essere il più
interno;
- i quattro elementi della matrice di trasferimento, Z; questi numeri complessi sono
identificati da modulo e argomento, in unità angolari; gli argomenti possono essere
anche convertiti nelle corrispondenti variazioni temporali;
- le due ammettenze termiche, rappresentate da modulo e argomento;

UNI EN ISO 13786:2001 © UNI Pagina 7


- il fattore di decremento;
- la trasmittanza termica, calcolata in accordo con la EN ISO 6946.
L'inverso della matrice Z, corrispondente alla matrice di trasferimento del componente in-
vertito, deve essere fornito anche per i componenti dell'involucro edilizio che potrebbero
essere installati con uno o l'altro lato in corrispondenza dell'ambiente esterno.
Se il calcolo è stato effettuato per diversi periodi, i risultati devono essere forniti per ogni
periodo.

8.2 Sommario dei risultati


Se solo alcune delle caratteristiche sono estratte dal rapporto di calcolo per essere utiliz-
zate come specifiche di prodotto, queste devono comprendere almeno le capacità termi-
che e il fattore di decremento per il periodo di tempo di 1 d.
Per componenti per i quali il fattore di decremento non può essere calcolato, deve essere
fornita la conduttanza termica periodica invece del fattore di decremento.

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APPENDICE A CALCOLO SEMPLIFICATO DELLA CAPACITÀ TERMICA
(normativa)

A.1 Limiti di utilizzo


Le procedure semplificate descritte qui di seguito si applicano solo a componenti piani.
Esse sono basate sulla profondità di penetrazione di un'onda termica calcolata per il ma-
teriale adiacente alla superficie (equazione [10] della presente norma).
Quando l'accuratezza dei calcoli risulta di secondaria importanza, per esempio quando è
richiesta una stima approssimata dell'inerzia termica interna di un'intera zona termica,
possono essere utilizzate le seguenti procedure semplificate. Tuttavia, queste approssi-
mazioni non possono essere usate per definire le caratteristiche di inerzia termica di un
prodotto.
I risultati ottenuti in base alle procedure descritte in questa appendice devono essere ac-
compagnati da una nota che indica che sono stati ottenuti seguendo l’appendice A della
presente norma e che attesta quale sia l'approssimazione usata.

A.2 Metodo semplificato

A.2.1 Procedura
La capacità termica del componente è calcolata dapprima senza tenere presente la resi-
stenza superficiale, utilizzando la più adatta tra le seguenti approssimazioni. Successiva-
mente viene tenuto conto della resistenza superficiale in accordo con A.3.

A.2.2 Approssimazione dello strato sottile


Se il primo strato del componente edilizio, per il lato in esame, ha uno spessore d minore
della metà della profondità di penetrazione, e se lo strato successivo è un materiale iso-
lante, allora il primo strato può essere assunto isotermo e la capacità termica areica del
componente, per il lato considerato, è fornita da:
χm = d ρ c [A.1]

A.2.3 Approssimazione del mezzo semi-infinito


Se il primo strato del componente edilizio, per il lato in esame, ha uno spessore maggiore
di due volte la profondità di penetrazione, allora questo strato può essere considerato di
spessore infinito e la capacità termica areica del componente per il lato considerato è for-
nita da:
δρc
χ m ≅ ---------- [A.2]
2

A.2.4 Metodo dello spessore effettivo


Questo metodo utilizza le approssimazioni fornite in A.2.2 e A.2.3 insieme ad un valore
convenzionale della diffusività termica a = 0,7 × 10-6 m2/s.
Lo spessore effettivo dT di un lato di un componente è il valore minimo tra i seguenti:
a) metà dello spessore totale del componente;
b) lo spessore dei materiali tra la superficie di interesse e il primo strato di isolante ter-
mico, non tenendo conto di rivestimenti che non sono parte del componente;
c) uno spessore massimo effettivo, in funzione del periodo delle variazioni, come ripor-
tato nel prospetto A.1.
prospetto A.1 Spessore effettivo massimo in funzione del periodo delle variazioni

Periodo delle 1 ora 1 giorno 1 settimana


variazioni
Spessore effettivo 2 cm 10 cm 25 cm
massimo

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Nota Questi spessori effettivi sono valori molto approssimati. Il valore convenzionale della diffusività termica è pros-
simo a quello di calcestruzzo, intonaco e malta. La diffusività termica dei comuni materiali edili (esclusi mate-
riali isolanti e metalli) è compresa nel campo tra 0,12 m2/s × 10-6 m2/s (legno di pino) e 1 m2/s × 10-6 m2/s
(pietra calcarea). Gli spessori effettivi possono quindi variare nel campo dal 40% al 120% del valore conven-
zionale.
La capacità termica areica è calcolata da:
χ m = ∑ i ρ i d i c con ∑i d i = d [A.3]
La capacità termica di un componente completamente compreso all'interno della zona
termica considerata è calcolato come la somma delle capacità termiche calcolate a parti-
re da entrambe le superfici del componente.
Questo metodo semplificato può sovrastimare la capacità termica di alcuni materiali come
legno o calcestruzzo cellulare e può fornire risultati un po' differenti da quelli forniti dal me-
todo di calcolo descritto in questa norma.

A.3 Effetto di una resistenza superficiale


La capacità termica equivalente χ'm, compresa la resistenza termica superficiale Rs, di un
componente edilizio o di un componente massiccio ricoperto da uno strato di massa tra-
scurabile ma caratterizzato da una resistenza termica R, è stimata secondo la seguente
espressione:
2
cm
c'm = -------------------------------------------------
- [A.4]
1 + w c m ( R 2 + R s2 )
2 2

dove Rs è la resistenza superficiale e χm è la capacità termica areica dello strato massiccio.

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APPENDICE B PRINCIPIO SU CUI SI BASA IL METODO ED ESEMPI APPLICATIVI
(informativa)

B.1 Principio
Il metodo fornito nella norma è basato sulla conduzione termica in componenti edili com-
posti da diversi strati piani, paralleli, omogenei, con condizioni al contorno sinusoidali re-
golari e un flusso termico monodimensionale.
Questo significa che in ogni posizione all'interno del componente, le variazioni di tempe-
ratura possono essere modellizzate nel modo seguente:
1
θ n ( x , t ) = θ ( x ) + --- q̂ +n e jωt + q̂ -n e -jωt [B.1]
2
e le variazioni della densità del flusso termico sono:
1 jωt -jωt
q ( x , t ) = q ( x ) + --- q̂ + ( x ) e + q̂ - ( x ) e [B.2]
2
con:
±jψ ( x ) ±jϕ ( x )
θ̂ ± ( x ) = θ̂ ( x ) e e q̂ ± ( x ) = q̂ ( x ) e [B.3]
La temperatura e la densità del flusso termico variano attorno ai rispettivi valori medi
θ e q , correlati tra loro dall'espressione:
q = U ( qi – qe ) [B.4]
dove U rappresenta la trasmittanza termica del componente.
L'equazione monodimensionale del calore può essere risolta per un singolo strato di ma-
teriale omogeneo con condizioni al contorno sinusoidali1). La soluzione può essere rap-
presentata dall'equazione [11] della presente norma, in cui l'elemento è rappresentato
dalla matrice di trasferimento termico.
Quindi, la matrice di trasferimento Z permette il calcolo delle variazioni di temperatura θ2
e della densità di flusso termico q2 su un lato del componente edilizio quando queste
quantità θ1 e q1 sono note sull'altro lato.
Gli elementi della matrice di trasferimento termico hanno la seguente interpretazione fisica:
ogni elemento è un numero complesso che può essere rappresentato dal proprio modulo
|Zmn| e dal proprio argomento, ϕmn = arg(Zmn).
|Z11| è un fattore di ampiezza di temperatura, ovvero l'ampiezza delle variazioni di tem-
peratura sul lato 2 come effetto di una variazione di temperatura di ampiezza di 1 K
sul lato 1.
ϕ11 è la differenza di fase tra le temperature su ciascun lato del componente.
|Z21| fornisce l'ampiezza della densità del flusso termico attraverso il lato 2 come effetto
di una variazione periodica della temperatura sul lato 1 con un ampiezza di 1 K.
ϕ21 è la differenza di fase tra la densità di flusso termico attraverso il lato 2 e la tem-
peratura sul lato 1.
|Z12| fornisce l'ampiezza della temperatura sul lato 2 quando il lato 1 è soggetto a una
variazione periodica di densità di flusso termico con un'ampiezza di 1 W/m2.
ϕ12 è la differenza di fase tra la temperatura sul lato 2 e la densità di flusso attraverso
il lato 1.
|Z22| è il fattore di ampiezza di flusso termico, ovvero l'ampiezza delle variazioni della
densità di flusso termico attraverso il lato 2 come effetto di una variazione di den-
sità di flusso termico con ampiezza di 1 W/m2 attraverso il lato 1.
ϕ22 è la differenza di fase tra le densità di flusso termico attraverso ciascun lato del
componente.

1) Vedere per esempio: Carslaw and Jaeger, Conduction of Heat in Solids, Clarendon, 1959, section 3.7.

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I ritardi temporali tra il massimo di un effetto e il massimo della causa corrispondente
possono essere calcolati dalla variazione di fase dell'elemento della matrice di trasferi-
mento Zij.
T T
∆t ij = ------ ϕ ij = ------ arg ( Z ij ) [B.5]
2π 2π

B.2 Esempi di applicazione


Come indicato nello scopo della norma, le applicazioni delle caratteristiche termiche dina-
miche sono numerose. Sono riportati qui di seguito alcuni esempi generali.

B.2.1 Un componente
La matrice di trasferimento Z può essere utilizzata per ogni applicazione che mette in re-
lazione le condizioni al contorno su un lato con la temperatura e il flusso termico sull'altro,
come indicato nell’equazione [11].
Per esempio, il flusso termico richiesto per mantenere una temperatura constante sul lato 2,
indipendentemente dalle variazioni di temperatura e del flusso termico sul lato 1, è fornito
da:

q̂ 2 = Z 21 θ̂ 1 + Z 22 q̂ 1 [B.6]
In modo analogo, la variazione di temperatura sul lato 2 può essere ottenuta da:

θ̂ 2 = Z 11 θ̂ 1 + Z 12 q̂ 1 [B.7]
Le variazioni del flusso termico entrante nel componente su entrambi i lati possono esse-
re calcolate a partire dalle variazioni delle temperature risolvendo l'equazione [11] per le
densità di flusso termico:

 – q̂ 1 1  Z 11 – 1  θ̂ 1
  = ---------   ⋅  [B.8]
 q̂ 2  Z 12 – 1 Z 22  θ̂ 2

Nota Il segno di q̂ 1 è cambiato perché la direzione positiva è presa uscente dall'elemento sul lato 1.
Pertanto, le capacità termiche definiscono la capacità di un componente edilizio di imma-
gazzinare energia da ciascun lato, quando la corrispondente temperatura varia periodica-
mente.
Il componente con la capacità termica C1 su un lato immagazzinerà, su quel lato, una
quantità di energia pari a:

Q = 2 C 1 θ̂ 1 [B.9]
risultante da una variazione periodica della temperatura sul lato 1 da - θ̂ 1 a + θ̂ 1 durante
un mezzo periodo.

B.2.2 Più componenti


Quando più componenti sono connessi alla stessa zona:

Φ̂ m = ∑ Lmn θ̂n [B.10]


n

dove le conduttanze termiche possono essere direttamente calcolate risolvendo l'equa-


zione del trasferimento termico in accordo con la EN ISO 10211-1. Tuttavia il metodo di
calcolo fornito nelle presente norma può essere usato per ottenere Lmn per componenti
nei quali il flusso termico può essere assunto come monodimensionale.
Per esempio, si consideri un magazzino frigorifero costruito all'esterno e costituito da due
tipologie di componenti: i muri e il tetto. Assumendo che questi componenti abbiano
un’inerzia termica relativamente piccola, si considerano solo le variazioni giornaliere. Si
assume inoltre che l'effetto della massa dei prodotti immagazzinati nel magazzino frigori-
fero possa essere trascurato e che il magazzino frigorifero sia ben isolato dal terreno. In
queste ipotesi, la potenza frigorifera media giornaliera F i richiesta per mantenere una
temperatura interna prefissata θ quando la temperatura media giornaliera esterna è q e , è:

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Fi = ( Aw U w + Ar U r ) ( qe – θi ) [B.11]
se i ponti termici possono essere trascurati. Un valore della potenza frigorifera negativo
rappresenta una potenza termica. Il pedice r indica il tetto e w la parete; U rappresenta la
trasmittanza termica in regime stazionario.
Tuttavia, una potenza supplementare può essere necessaria per mantenere una tempe-
ratura interna costante malgrado si abbia una variazione giornaliera della temperatura
esterna. Se questa variazione è considerata sinusoidale con ampiezza q e , l'ampiezza
della potenza supplementare sarà pari a:
Φ i = A w Y 12, w + A r Y 12, r θ e [B.12]
dove Y12 è calcolato su un periodo di 24 h e con lo strato più interno come primo strato.
Anche in questo caso, i ponti termici sono trascurati. Il picco complessivo di potenza sarà
quindi:
Φp = Fi + Φi [B.13]
Nota 1 Le semplificazioni in questo esempio sono state considerate per semplicità e non per necessità. Per esempio,
risolvendo l'equazione della trasmissione del calore per flusso bi- e tri-dimensionale è possibile tenere pre-
sente la trasmissione di calore verso il terreno e i ponti termici. Con una rappresentazione della temperatura
e del flusso termico come serie di Fourier, con diversi periodi di tempo (1, 2, 4, 8, ..... d) si può tener conto dei
valori di inerzia termica più elevati e delle variazioni non sinusoidali (ma periodiche) della temperatura esterna.
Nota 2 L'assorbimento della radiazione solare sulla superficie esterna potrebbe essere considerato come un flusso
termico esterno o introducendo una temperatura della radiazione equivalente.

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APPENDICE C ULTERIORI INFORMAZIONI PER LA PROGRAMMAZIONE SU COMPUTER
(informativa)
I calcoli in accordo con la presente norma saranno solitamente eseguiti a computer.
Quanto viene indicato di seguito può aiutare il programmatore.

C.1 Diagramma di flusso per il metodo di calcolo


La figura C.1 mostra la sequenza di operazioni, dall'alto verso il basso. I numeri tra paren-
tesi si riferiscono alle corrispondenti equazioni nella presente norma.
figura C.1 Diagramma di flusso del metodo di calcolo

Dati di ingresso:
Caratteristiche dei materiali
Spessori degli strati

NO
Dati acettati?

SI
Inserimento: periodo di tempo

Matrice di trasferimento di ogni strato


Matrici di trasferimento superficiali
da eq (10) a eq (14)

Esecuzione del prodotto delle matrici

Calcolo delle caratteristiche termiche


dinamiche da eq (18) a eq (23)

Stampa o visualizzazione dei risultati

Un altro periodo SI
di tempo?

NO

Fine

C.2 Rappresentazione dei numeri complessi


La presente norma richiede un calcolo con numeri complessi. Questo può avvenire su
computer anche se il linguaggio matematico non comprende i numeri complessi, utiliz-
zando la tecnica presentata qui di seguito.

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Siano a e b rispettivamente la parte reale e immaginaria di un numero complesso z. Que-
sto numero può essere rappresentato con notazione matriciale:
a b
z =  [C.1]
– b a
Questo cambia un numero complesso in una matrice reale di ordine 2, e una matrice
complessa di ordine 2 in una matrice reale di ordine 4. In questo modo i calcoli con numeri
complessi sono sostituiti da calcoli matriciali convenzionali. La matrice risultante dai cal-
coli contiene, nelle sue righe dispari, la parte reale e immaginaria del corrispondente nu-
mero complesso.
Il modulo e l'argomento di un numero complesso possono essere ottenuti dalla conoscen-
za della parte reale e immaginaria nel modo seguente:
2 2
EQz = a –b [C.2]

se a > 0 , arg ( z ) = arctan  --- ; se a < 0, arg ( z ) = arctan  --- + π


b b
[C.3]
 a  a

se a = 0, arg ( z ) = 2 π sign ( b )
assumendo che la funzione arctan sia valutata nell'intervallo tra - π/2 e + π/2.

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APPENDICE D ESEMPIO
(informativa)

D.1 Componente con strato singolo


Una parete di 20 cm è costituita da calcestruzzo omogeneo. Le caratteristiche fisiche so-
no:
Conduttività termica, λ = 1,8 W/(m · K)
Densità, ρ = 2 400 kg/m3
Capacità termica specifica, c = 1 000 J/(kg · K)
Allora, per un periodo di 24 h:
Profondità di penetrazione δ = 0,144 m e ξ = 1,393
Gli elementi della matrice di trasferimento dello strato di calcestruzzo sono allora:
Z11 = 0,379 + 1,86 j Z12 = - 0,097 - 0,071 j
Z21 = 22,16 - 30,55 j Z22 = - 0,379 + 1,858 j
Tenendo conto delle resistenze superficiali pari a 0,13 W/(m2 · K) interna e 0,04 W/(m2 · K)
esterna, la matrice di trasferimento della parete è:
Z11 = - 0,508 + 3,081 j Z12 = - 0,046 - 0,545 j
Z21 = 22,16 - 30,55 j Z22 = - 2,502 + 5,830 j
o, in termini di moduli e argomenti:
Z11 = 3,12, ritardo = 6,62 h Z12 = 0,55 m2 · K/W, anticipo = 6,32 h
Z21 = 37,7 W/(m2 · K), anticipo = 3,60 h Z22 = 6,34, ritardo = 7,55 h
Le capacità termiche areiche (senza resistenze superficiali) sono:
Valori esatti: interno C1 = 240 kJ/(m2 · K) esterno: C2 = 240 kJ/(m2 · K)
Approssimazioni dell'appendice A: interno: C1 = 264 kJ/(m2 · K)
esterno: C2 = 264 kJ/(m2 · K)
Fattore di decremento f = 0,51 Trasmittanza termica U = 3,56 W/(m2 · K)

D.2 Componente multistrato


Una parete di calcestruzzo è isolata dall'esterno con 10 cm di schiuma di polistirene rifi-
nita in modo adeguato. Le proprietà dei materiali sono fornite nel prospetto D.1. I risultati
dei calcoli sono riportati nei prospetti da D.2 a D.4.
prospetto D.1 Proprietà termiche dei materiali

Materiale λ ρ c a d R δ ξ
W/(m · K) kg/m3 J/(kg · K) mm2/s m m2 · K/W m -
Superficie interna - - - - - 0,130 - -
Calcestruzzo 1,80 2 400 1 000 0,75 0,200 0,111 0,144 1,393
Isolamento termico 0,04 30 1 400 0,95 0,100 2,500 0,162 0,618
Rivestimento 1,00 1 200 1 500 0,56 0,005 0,005 0,124 0,040
Superficie esterna - - - - - 0,040 - -

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prospetto D.2 Elementi delle matrici di trasferimento in entrambe le direzioni

Matrice di Modulo Variazione


trasferimento di tempo

Z11 98,12 - 8,96 h


2
Z21 83,07 W/(m · K) 0,99 h
2
Z12 16,51 m · K/W - 3,89 h
Z22 13,99 - - 11,86 h
Matrice inversa
Z '11 13,99 - - 11,86 h
2
Z '21 83,07 W/(m · K) - 11,01 h
2
Z '12 16,51 m · K/W 8,11 h
Z '22 98,12 - 8,96 h

Differenze notevoli si hanno quando il componente è considerato dal lato massiccio o dal
lato coibentato.
prospetto D.3 Caratteristiche della matrice termica dinamica in accordo con la norma

Ammettenze termiche Modulo Variazione di tempo

Lato interno 5,94 W/(m2 · K) - 11,15 h


Lato esterno 0,85 W/(m2 · K) - 7,97 h
Capacità termiche areiche
Lato interno 370 kJ(m2 · K)
Lato esterno 20 kJ(m2 · K)
Fattore di decremento 0,17 -
Trasmittanza termica 0,36 W/(m2 · K)

La capacità in condizioni armoniche (periodo di 24 h) è minore della capacità a lungo termi-


ne (regime stazionario), che è la somma di ρcd per ciascuno strato oppure 493 kJ/(m2 · K).
prospetto D.4 Approssimazioni per le capacità termiche areiche in accordo con l'appendice A

Approssimazioni Senza Rs Con Rs


Interno, semi-infinito 244 97 kJ/(m2 · K)
Interno, spessore effettivo 240 97 kJ/(m2 · K)
Esterno, strato sottile 4 4 kJ/(m2 · K)

Quando sono considerate le resistenze superficiali, non c'è molta differenza tra i valori
calcolati in accordo con la norma e i valori ottenuti dall'appendice A.

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di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
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