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APRILE 2001
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma descrive i metodi di calcolo dei coefficienti del trasferimento del
calore e dei flussi termici degli elementi di edifici in contatto con il terreno,
compresi le solette appoggiate al terreno, le solette su intercapedine e
soprasuoli. Essa si applica agli elementi di edifici o loro parti, che si tro-
vano al di sotto del piano orizzontale delimitato dal perimetro esterno
dell’edificio.
RELAZIONI NAZIONALI
RICONFERMA
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INTRODUZIONE 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2
4 PROPRIETÀ TERMICHE 4
prospetto 1 Proprietà termiche del terreno .................................................................................................................. 4
10 PAVIMENTO SU INTERCAPEDINE 11
figura 5 Rappresentazione schematica di un pavimento su intercapedine............................................ 11
prospetto 4 Valori del coefficiente di schermatura dal vento fw ........................................................................ 12
OTTOBRE 1998
ICS 91.120.10
La presente norma europea è stata approvata dal CEN l’1 giugno 1998.
I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 1998 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche
o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presen-
te norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizio-
ne della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN ISO 6946 Building components and building elements - Thermal resistance
and thermal transmittance - Calculation method [Componenti ed
elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica -
Metodo di calcolo] (ISO 6946:1996)
EN ISO 7345 Thermal insulation - Physical quantities and definitions [Isolamento
termico - Grandezze fisiche e definizioni] (ISO 7345:1987)
EN ISO 10211-1 Thermal bridges in building construction - Heat flows and surface
temperatures - General calculation methods [Ponti termici in edili-
zia - Flussi termici e temperature superficiali - Metodi generali di
calcolo] (ISO 10211-1:1995)
prEN ISO 10211-2 Thermal bridges in building construction - Calculation of heat flows
and surface temperatures - Linear thermal bridges [Ponti termici in
edilizia - Calcolo di flussi termici e temperature superficiali - Ponti
termici lineari] (ISO/DIS 10211-2:1995)
ISO 10456 Building materials and products - Procedures for determining
declared and design thermal values [Materiali e prodotti da co-
struzione - Procedure per la determinazione dei valori termici di-
chiarati e di progetto]
3.1 Definizioni
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni contenute nella EN ISO 7345 unita-
mente alle seguenti.
3.1.1 pavimento controterra: Pavimento realizzato, su tutta la sua superficie, a diretto contatto
con il terreno.
3.1.2 pavimento su intercapedine: Pavimento realizzato distanziato dal suolo in modo da forma-
re un’intercapedine d'aria tra terreno e pavimento.
Nota Tale intercapedine d'aria, chiamata anche spazio sotto-pavimento o camera d'aria, può essere ventilata op-
pure no, comunque non fa parte del volume abitabile.
3.1.4 spessore equivalente (di una resistenza termica): Spessore di terreno (con conduttività ter-
mica del terreno in questione) che ha la stessa resistenza termica.
3.1.5 coefficiente di accoppiamento termico in regime stazionario: Flusso termico in regime sta-
zionario diviso per la differenza di temperatura tra gli ambienti interno ed esterno.
3.1.6 coefficiente di accoppiamento termico periodico interno: Ampiezza del flusso termico pe-
riodico diviso per l'ampiezza della variazione della temperatura interna su ciclo annuale.
3.1.7 coefficiente di accoppiamento termico periodico esterno: Ampiezza del flusso termico pe-
riodico diviso per l'ampiezza della variazione della temperatura esterna su ciclo annuale.
3.1.8 dimensione caratteristica del pavimento: Rapporto tra l'area e il semiperimetro del pavimento.
3.1.9 sfasamento: Periodo di tempo intercorrente tra il massimo o il minimo di una temperatura
ad andamento ciclico e il massimo o minimo del conseguente flusso termico.
4 PROPRIETÀ TERMICHE
Nota Nell'appendice G sono riportate informazioni relative alla gamma di valori delle proprietà del terreno.
Tipo di pavimento Per tutti i tipi di pavimento ricavare B ' utilizzando l'equazione [1]
Pavimento controterra Calcolare d t utilizzando [2] e U0 Nessun isolamento perimetrale: U = U0
utilizzando [3] o [4]
Isolamento perimetrale: U = U0 + 2∆Ψ/B '
isolamento orizzontale perimetrale:
d ' da [8] e ∆Ψ da [10]
isolamento perimetrale verticale:
d ' da [8] e ∆Ψ da [11]
Pavimento su intercapedine Calcolare dg utilizzando [14], Ug utilizzando [15], Ux utilizzando [16] e quindi U utilizzando [13]
Piani interrati Pavimenti di piani interrati: Interrati riscaldati: calcolare U ' utilizzando [23]
Calcolare d t utilizzando [18]
Calcolare U bf utilizzando [19] o [20]
Pareti di interrati: Interrati non riscaldati: calcolare U utilizzando [25]
calcolare dw utilizzando [21] e Ubw
utilizzando [22]
La trasmittanza termica dipende dalla dimensione caratteristica del pavimento B ' (vedere
7.1 ed equazione [1]) e dallo spessore equivalente totale dt (vedere 7.2), definito come segue:
d t = w + λ ( R si + R f + R se ) [2]
dove i simboli sono definiti in 3.2.
w è lo spessore totale delle pareti, comprendente tutti gli strati. Rf comprende la resisten-
za termica di ogni strato uniforme di isolamento sopra, sotto o interno alla soletta del pa-
vimento, e quella di eventuali rivestimenti. La resistenza termica di solette di calcestruzzo
9.1 Generalità
Un pavimento controterra può avere un isolamento perimetrale, disposto orizzontalmente
o verticalmente lungo il perimetro del pavimento. Le formule presentate in questo punto
sono valide quando la larghezza o profondità dell'isolamento perimetrale, D, è piccola in
confronto alla larghezza dell'edificio. In alternativa si possono utilizzare metodi numerici
(vedere appendice A).
Si determini dapprima la trasmittanza termica di base U0 secondo 8, ignorando l'isola-
mento perimetrale (ma includendo eventuali isolamenti uniformi). Si determini poi il fattore
perimetrale ∆Ψ secondo 9.2 per isolamenti perimetrali orizzontali, oppure secondo 9.3
per isolamenti perimetrali verticali. La trasmittanza termica del pavimento è data dall'e-
quazione [6] e il coefficiente di accoppiamento termico in regime stazionario dall'equazio-
ne [7].
Fondazioni di materiale a bassa densità, con conduttività termica minore di quella del
suolo, sono trattate come isolamenti perimetrali verticali.
Se i dettagli costruttivi delle fondazioni presentano più di un tipo di isolamento perimetrale
(verticale o orizzontale, interno o esterno), si calcoli ∆Ψ secondo le seguenti procedure,
separatamente per ciascun tipo di isolamento perimetrale, e si usi quello che fornisce la
minore dispersione di energia termica.
Nota Le formule presentate nel seguito forniscono una buona stima dell'effetto dovuto all'aggiunta di un isolamento
del bordo per pavimenti non isolati. Esse sottostimano gli effetti di tale aggiunta nel caso di pavimenti già iso-
lati, ma possono comunque essere utilizzate: l'effetto dell'isolamento perimetrale risulterà almeno pari a quel-
lo previsto.
Le formule [10] e [11] comprendono uno spessore equivalente aggiuntivo d ' , dovuto
all'isolamento perimetrale:
d' = R'λ [8]
in cui R ' è la resistenza termica addizionale introdotta dall'isolamento perimetrale (o dalla
fondazione), cioè la differenza tra la resistenza termica dell'isolamento perimetrale e quel-
la del suolo (o della soletta di pavimento) che esso sostituisce:
Per isolamenti posizionati verticalmente, al di sotto del livello del suolo, lungo il perimetro
o bordo del pavimento (vedere figura 3) e per fondazioni in materiale con conduttività ter-
mica minore di quella del terreno (vedere figura 4), si applica la formula [11]:
λ
∆ Ψ = – --- ln -------- + 1 – ln ---------------- + 1
2D 2D
[11]
π dt d t + d'
10 PAVIMENTO SU INTERCAPEDINE
Sono considerati pavimenti su intercapedine i pavimenti che si trovano sollevati dal terre-
no, per esempio un assito o un pavimento latero-cemento (vedere figura 5). Questo punto
fa riferimento a pavimenti su intercapedine di tipo convenzionale in cui lo spazio aerato
sotto il pavimento è ventilato naturalmente con aria esterna. Nel caso in cui la ventilazione
dello spazio sottopavimento sia meccanica, o vi sia una portata nota, vedere appendice F.
figura 5 Rappresentazione schematica di un pavimento su intercapedine
Legenda
1 Terreno
2λ πB '
U g = ---------------------- ln --------- + 1 [15]
πB ' + d g dg
dove Rg è la resistenza termica di isolamenti sul fondo dell'intercapedine, in m2 · K/W.
Se lo spazio sotto il pavimento si estende ad una profondità media maggiore di 0,5 m sot-
to il livello del terreno, Ug dovrebbe essere calcolata secondo l'equazione [F.2] dell'appen-
dice F.
Il coefficiente Ux si ottiene dalla seguente equazione:
U x = 2 hU w ⁄ B ' + 1 450 εv f w ⁄ B ' [16]
dove:
h è l'altezza della superficie superiore del pavimento sopra il livello del terreno
esterno, in m;
Uw è la trasmittanza termica delle pareti dell’intercapedine sopra il livello del terreno
esterno, in W/(m2 · K), calcolata secondo EN ISO 6946;
ε è l'area delle aperture di ventilazione per unità di lunghezza di perimetro dell'inter-
capedine, in m2/m;
v è la velocità media del vento a 10 m di altezza, in m/s;
fw è il coefficiente di schermatura dal vento.
Se h varia lungo il perimetro del pavimento, nell'equazione [16] si dovrebbe utilizzare il
suo valore medio.
Nell'appendice F viene riportato un metodo per il calcolo della temperatura media nell'in-
tercapedine.
Il coefficiente di schermatura dal vento mette in relazione la velocità del vento a 10 m di al-
tezza (assunto in moto indisturbato) con quella al livello del terreno, tenendo conto della pro-
tezione offerta da edifici adiacenti, ecc. Valori rappresentativi sono riportati nel prospetto 4.
prospetto 4 Valori del coefficiente di schermatura dal vento fw
2D
figura A.2 Rappresentazione schematica per il calcolo di L 2
Legenda
1 Contorno adiabatico per L2
Φ av = L s ( T i – T e ) [B.6]
Spesso questa è un’approssimazione adeguata, specialmente se il periodo di riscalda-
ˆ ˆ
mento è lunga o se T i o T e hanno effetti opposti sul flusso termico.
Nota Questa espressione corrisponde al caso di temperatura interna costante ed al massimo contributo da parte
della variazione di temperatura esterna.
Q = ∑ Qm [B.8]
m = m1
Q m = 86 400 N m Φ m [B.9]
dove:
Q è lo scambio totale di calore, in J;
Qm è lo scambio di calore nel mese m, in J;
Nm è il numero di giorni nel mese m;
Φm è il flusso termico nel mese m, in W;
m1 è il primo mese del periodo di riscaldamento;
m2 è l'ultimo mese del periodo di riscaldamento;
86 400 è il numero di secondi in un giorno.
Nel caso di un flusso termico medio ottenuto dall'equazione [B.4] o dall'equazione [B.6]:
Q = 86 400 N Φ av [B.10]
in cui N è il numero totale di giorni nel periodo di riscaldamento.
C.2 Sfasamenti
Le equazioni di seguito riportate forniscono i valori approssimati degli sfasamenti per pa-
vimenti controterra:
dt
α = 1,5 – ------ arc tan -------------
12
- [C.2]
2π d t + δ
δ
β = 1,5 – 0,42 ln --------------- [C.3]
dt + 1
L’isolamento perimetrale di un pavimento controterra può aumentare in modo significativo
il ritardo di fase rispetto alla variazione di temperatura esterna, specialmente se collocato
verticalmente o all’esterno dell’edificio.
Nel caso di pavimenti su intercapedini, gli effetti sono minori perché il flusso termico per
ventilazione non ha ritardo di fase.
Per piani interrati di profondità comparabile o maggiore di δ, si applicano le equazioni [C.2]
e [C.3] con dt sostituito da dw.
Il valore esatto dell'anticipo o ritardo tra il flusso termico e le variazioni di temperatura non
modifica sostanzialmente il risultato dei calcoli di energia. Valori indicativi di sfasamenti,
arrotondati al più vicino numero intero di mesi sono riportati nel prospetto C.2. Questi valori
sono utilizzabili per la maggior parte dei calcoli. Nella pratica si hanno solo errori modesti se
il ritardo o l'anticipo sono omessi (si considerano le temperature e i flussi termici in fase).
prospetto C.2 Sfasamenti (in mesi)
Tipo di pavimento α β
controterra, senza isolamento perimetrale 0 1
controterra con isolamento perimetrale oriz- 0 1
zontale interno
controterra con isolamento perimetrale verti- 0 2
cale o esterno
su intercapedine 0 0
piani interrati (riscaldati o non riscaldati) 0 1
λ 2
L pi = A ----- --------------------------------------
- [C.4]
dt (1 + δ ⁄ d t) + 1
2
L pi = A ------ + -----------------------
1 1 –1
[C.8]
Uf λ ⁄ δ + Ux
λ 2 λ 2
L pi = A ----- - + zP -------
-------------------------------------- ----------------------------------------
- [C.10]
dt (1 + δ ⁄ d t) + 1
2 d w (1 + δ ⁄ d w) + 1
2
Φm = Φt – Φe [D.2]
q e = Φe ⁄ Ae [D.3]
q m = Φm ⁄ Am [D.4]
dove:
qe è la densità del flusso termico per vani in corrispondenza del perimetro dell’edificio;
qm è la densità di flusso termico per vani centrali dell’edificio;
Ae è la superficie totale del pavimento di vani in corrispondenza del perimetro dell’edificio;
Am è la superficie totale del pavimento di vani centrali dell’edificio;
b è la larghezza media dei vani perimetrali dell’edificio;
B' è la dimensione caratteristica dell'intero pavimento come definita in 7.1.
Il trasferimento periodico di calore dovuto a variazioni annuali della temperatura esterna
dovrebbe essere applicato solo ai vani perimetrali dell'edificio.
AU f T i + V˙ c p ρT v + ( AU g + hP U w ) T e
T us = -------------------------------------------------------------------------------------------------
- [F.1]
AU f + V˙ c p ρ + AU g + hP U w
dove:
T us è la temperatura media annuale nell’intercapedine, in K o °C;
Ti è la temperatura interna media annuale, in K o °C;
Te è la temperatura esterna media annuale, in K o °C;
Tv è la temperatura media annuale dell’aria di ventilazione, in K o °C;
Uf è la trasmittanza termica della parte di pavimento su intercapedine, in W/(m2 · K);
Ug è la trasmittanza termica del terreno, in W/(m2 · K);
Uw è la trasmittanza termica delle pareti dell'intercapedine (sopra il livello del terre-
no), in W/(m2 · K);
V˙ è la portata volumetrica dell’aria di ricambio, in m3/s;
h è l’altezza del pavimento su intercapedine al di sopra del livello del terreno, in m;
cp è la capacità termica specifica dell’aria a pressione costante, in J/(kg · K);
ρ è la densità dell’aria, in kg/m3.
Ug dovrebbe essere ricavata secondo il metodo in 10 se la profondità z del fondo dell'in-
tercapedine sottostante il livello del terreno non supera 0,5 m. Se z > 0,5 m, si possono
usare metodi analoghi a quelli in 11, cosicché:
U g = U bf + z P U bw ⁄ A [F.2]
con Ubf ricavato utilizzando l'equazione [19] e Ubw l'equazione [22].
La trasmittanza termica del pavimento (tra ambiente interno ed esterno) è data da:
AU g + hP U w + V˙ c p ρ ( T i – T v ) ⁄ ( T i – T e )
U = U f ----------------------------------------------------------------------------------------------------------
- [F.3]
AU f + AU g + hP U w + V˙ c p ρ
Le equazioni [F.2] e [F.3] possono anche essere utilizzate per piani interrati non riscaldati.
V˙ = 0, 59 εv f w P [F.4]
dove:
ε è l’area delle aperture di ventilazione divisa per il perimetro, in m2/m;
v è la velocità di progetto del vento a 10 m di altezza, in m/s;
fw è il coefficiente di schermatura dal vento, definito in 10.
1 1 1 + V˙ c p ρ ⁄ AU f
---- = ------ + ---------------------------------------
- [F.5]
U U f U g + 2 hU w ⁄ B '
V˙ c p ρ = 0, 33 nV
La capacità termica volumica, ρc, può essere ricavata dalla seguente equazione:
ρc = ρ ( c s + c w u ) [G.1]
dove:
c è il calore specifico del terreno, in J/(kg · K);
ρ è la densità a secco, in kg/m3;
cs è il calore specifico dei minerali, in J/(kg · K);
cw è il calore specifico dell’acqua, in J/(kg · K);
u è il contenuto di umidità, in massa su massa, riferito allo stato secco, in kg/kg.
Per la maggior parte dei minerali si ha cs ≈ 1 000 J/(kg · K) e cw = 4 180 J/(kg · K) a 10 °C.
I valori rappresentativi di ρc specificati in 4.1 sono stati ricavati dall'equazione [G.1] come
segue (arrotondando a una cifra decimale significativa):
argilla/limo: ρc = 1 600 × (1 000 + 4 180 × 0,20) = 2,94 × 106 —> 3 × 106
sabbia: ρc = 1 800 × (1 000 + 4 180 × 0,05) = 2,18 × 106 —> 2 × 106
roccia: ρc = 2 500 × 800 = 2,00 × 106 —> 2 × 106
Dimensioni in m
Dimensioni in m
La figura L.2 mostra un alloggio a forma di L con w = 0,3 m. La categoria del suolo è la 2,
pertanto λ = 2,0 W/(m · K).
P = 10 + 6 + 6 + 3 + 4 + 9 = 38 m
L'area è ricavata come somma delle aree di due rettangoli:
A = (10 × 6) + (3 × 4) = 72 m2.
B ' = 72/19 = 3,789 m.
a) Nessun isolamento del pavimento (la resistenza termica della soletta è trascurata)
d t = 0,3 + 2,0 ( 0,17 + 0 + 0,04 ) = 0,72 m [2]
2,0
U = ------------------------------------------------------ = 0,27 W/(m2 · K) [3]
0,457 × 3,789 + 5,72
e) Come l’esempio precedente con aggiunta di isolamento perimetrale (installato
principalmente come protezione dal gelo)
In aggiunta all’isolamento uniforme del caso d) le fondazioni sono protette da un iso-
lamento perimetrale verticale posto contro la superficie interna delle fondazioni, fino
ad una profondità di 500 mm e prolungato a formare un isolamento del terreno per
600 mm all'esterno dell’edificio (vedere figura L.3). Entrambi gli isolamenti verticali e
del terreno sono spessi 75 mm con conduttività termica di progetto di 0,05 W/(m · K),
fornendo una resistenza termica di 1,5 m2 · K/W. Un isolamento addizionale è previsto
agli angoli per la protezione dal gelo, ma questo è ignorato ai fini del calcolo delle di-
spersioni termiche.
figura L.3 Isolamento perimetrale per la protezione dal gelo
Come in d)
U0 = 0,27 W/(m2 · K)
Il calcolo numerico svolto secondo A.2 fornisce:
Ψg = 0,07 W/(m · K)
La dispersione termica per grado, imputabile al ponte termico, è:
0,27 × 72 + 0,07 × 38 = 22,1 W/K
Dimensioni in m
P = 35,4 m
A = 75,6 m2
B ' = 4,271 m
a) Il pavimento su intercapedine non è isolato (Uf = 2,0 W/(m2 · K)) e le pareti dell'inter-
capedine non sono isolate [Uw = 1,7 W/(m2 · K)].
Ug è calcolato utilizzando lo spessore equivalente totale per la base dello spazio sot-
topavimento (che è non isolato: Rg = 0):
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
1,3 1,8 3,7 7,6 10,3 13,5 15,4 14,2 10,4 7,3 5,9 4,3 °C
Interna: T i ≈ ( 15 + 19 ) ⁄ 2 = 17, 0 °C .
Esterna: (somma dei valori medi mensili riportati sopra divisa per 12): T e = 7, 98 °C .
Ampiezza delle temperature:
ˆ
Interna: T i ≈ ( 19 – 15 ) ⁄ 2 = 2,0 K
1,5 2
L pi = 42 ----------- -------------------------------------------------- = 16,78 W/K [C.4]
2,49 ( 1 + 2,2 ⁄ 2,49 ) 2 + 1
Φ m = 14,49 ( 17,0 – 7,98 ) – 16,78 × 2,0 cos 2 π -------------- + 6,68 × 7,05 cos 2 π --------------
m–1 m–2
12 12
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Flusso termico 138 149 155 154 148 136 124 113 107 107 114 125 W
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Flusso termico 215 221 215 198 174 151 133 127 133 151 174 198 W