www.logical.it
I Quaderni Tecnici di Logical Soft
INDICE
INTRODUZIONE 2
CAPITOLO 1
1.1 Calcolo dinamico: perché occorre seguire questa strada 4
CAPITOLO 2
2.1 I metodi di calcolo dinamici 8
2.2 Il nuovo metodo dinamico: più affidabile e più chiaro 9
CAPITOLO 3
3.1 Ipotesi di base e risultati ottenibili con l’applicazione del
metodo dinamico orario 12
3.2 Struttura della norma: il rapporto tecnico UNI TR 52016-2
e le appendici nazionali 13
CAPITOLO 4
4.1 I componenti opachi secondo il metodo dinamico della EN ISO 52016 16
4.2 Classificazione degli elementi opachi 17
4.3 Il nuovo modello previsto per l’Italia 20
CAPITOLO 5
5.1 Gli elementi trasparenti nella UNI EN ISO 52016 24
5.2 Le finestre dinamiche 25
CAPITOLO 6
6.1 BESTEST: affidabilità dei risultati di calcolo 29
6.2 TERMOLOG, TRNSYS e altri software a confronto 29
CAPITOLO 7
7.1 Caso pratico: intervento migliorativo sull’involucro 36
Questa nuova normativa abolisce completamente il metodo di calcolo stagionale, modifica il metodo di
calcolo mensile ed opera una radicale riscrittura del metodo di calcolo orario definendo un metodo di
calcolo dinamico orario per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti.
Il metodo di calcolo dinamico orario garantisce risultati più attendibili perché tiene conto delle condizioni
d'uso reali dell'edificio e inoltre, è comprensibile, altamente riproducibile e trasparente.
Il progetto di sviluppo di un nuovo motore di calcolo dinamico all’interno del software TERMOLOG, nasce
da un percorso di ricerca e sviluppo intrapreso nel maggio 2017 da Logical Soft in collaborazione con il
Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (ABC) del Politecnico di
Milano. Con il supporto tecnico scientifico del Politecnico di Milano, si è resa possibile l'implementazione
del modello di calcolo dinamico orario proposto dalla norma ISO 52016 nel Software TERMOLOG.
Lo sviluppo del nuovo motore ISO 52016, che si adatta agli stessi parametri della simulazione stazionaria
mensile, consente di determinare un risultato più affidabile e di agire con passo orario, con conseguente
maggior precisione, sulle grandezze che influenzano la prestazione energetica dell’edificio.
Con questo ebook introduciamo il primo di una serie di approfondimenti dedicati alla nuova ISO 52016,
ospitando i contributi del Prof. Giuliano Dall’O’ e del Prof. Luca Sarto del Politecnico di Milano: analizziamo i
principi del metodo di calcolo dinamico orario e i vantaggi della sua applicazione per il progetto
energetico, per lo studio di edifici nZEB ad elevate prestazioni e la valutazione delle condizioni d'uso reali
necessaria nel caso di diagnosi energetica.
Con la pubblicazione come UNI EN ISO 52016, anche a livello nazionale si introduce questo nuovo metodo
che definisce come calcolare il bilancio energetico dell'involucro dell'edificio ora per ora e permette di
ottenere l'andamento delle temperature interna dell’aria, interna radiante, interna operante e il carico
termico richiesto all'impianto. Grazie a questo metodo il progettista rappresenta in modo realistico ed
affidabile le condizioni di comfort e consumo in caso di progetto o diagnosi energetica.
Mentre proseguono i lavori per l'adeguamento delle norme UNI TS 11300 alla nuova procedura di calcolo, il
metodo definito dalla UNI EN ISO 52016 può essere applicato già oggi per le valutazioni di progetto e
diagnosi energetica.
Per la certificazione energetica e la verifica di rispondenza ai requisiti di legge sarà necessario attendere il
MiSE e il richiamo specifico nei decreti attualmente in vigore (D.Lgs192/2015 e DM 26/06/2016); per le
diagnosi, i contratti EPC, le valutazioni sul progetto in regime invernale ed estivo, il progettista è da subito
libero di usare la nuova norma [1]. Perché ben progettare è una regola.
CAP
PITOLLO 1
Calcolo in regim
me dinam
mico: percché occo
orre seguire questta strada
a
A sinistra
a il modello di involucro creato con l’inpuut grafico di TEERMOLOG. A destra l’immaagine dell’edifficio reale.
Graficco dell'energia
a mensile richiiesta: in blu laa climatizzazio
one estiva, in rosso
r la climattizzazione invvernale.
Questi mod delli richiedoono molti più ù dati non soolo riguardo le caratterisstiche dell'eddificio o dei componentii
dell'impiantto, ma anch he riguardo il clima: in questo caso o gli step di calcolo sonno almeno orari o (alcunii
software esseguono calccoli con step p sub-orari). Se un file climatico
c utilizzato da u n modello chec opera in n
regime stazzionario prevvede al masssimo 12 valoori della tem mperatura estterna, un filee climatico che c opera in n
regime dinaamico ne preevede almeno uno ogni oora, quindi 8..760.
I modelli di simulazionee dinamica o BSP (Buildinng Simulation n Programs) richiedono m molto più immpegno nellaa
costruzionee di un modello, che de eve essere trridimensionaale, nella de escrizione deei sistemi im mpiantistici e
nella descrrizione dei profili di utilizzo.
u I teempi necesssari per l'e elaborazionee, inoltre, si s allungano o
notevolmen nte (anche ses l'incremen nto della vellocità di calccolo dei PC tende
t a risoolvere questo o problema))
perché vengono verificcate, sempre e con lo stepp di calcolo definito dall'utente, no n solo le intterazioni traa
l'ambiente interno e qu uello esterno o ma anche qquelle tra am mbienti diverrsi, caratteri zzati da diffeerenti profilii
di utilizzo e da diversi modelli
m di gestione impiaantistica, e le e interazioni tra sistemi iimpiantistici diversi. Con n
un modello di simulazio one dinamica a l'impianto ddi climatizzazione e quello di illuminaazione non sono s più duee
entità separate ma sono sistemi che interagiscoono tra loro simulando quello q che è il comportamento realee
dell'edificio
o.
Questo maaggiore impegno nell'uttilizzo dei m modelli in regime dina amico garanntisce al progettista, o
dell'auditorr, una notevo ole flessibilità
à nel costrui re il modelloo dell'edificio
o o della partte di edificio da simularee
ma soprattu utto, se l'impputazione de ei dati è corrretta, restitu
uisce risultati di bilancio ma anche prestazionali,
p ,
molto vicinii a quelli reali.
Con un mod
dello di simulazione dinamica si poss ono ottenere diversi vanntaggi, tra i qquali:
• un bbilancio energetico estivo ed in inverrnale più reaalistico;
• unaa valutazionee previsionale dei consummi di energiaa primaria;
• unaa valutazionee dei parameetri ambientaali (temperattura, umidità
à relativa, veelocità dell'arria);
6 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 52016
• unaa più correttaa valutazione e delle potennze termichee dei compon nenti sia in innverno che in
n estate;
• unaa valutazione più corretta degli efffetti della radiazione
r solare, in quuanto viene simulato ill
perrcorso solaree ora per ora;;
• unaa valutazionee più corretta degli effettti dei sistem
mi di ombregg giamento o ddegli effetti delle ombree
porrtate dagli alttri edifici;
• unaa valutazionee corretta degli apporti energetici dovuti
d ai commponenti bi oclimatici co ome serre o
sistemi a guadagno diretto;
• unaa valutazionee delle presta azioni energgetiche di invvolucri particcolari come ffacciate a dooppia pelle o
pareti ventilate.
CAP
PITOLLO 2
2.1 I meetodi di calcolo
c dinamici
calcoli normalmentte utilizzati per p la valutazzione teoricaa dei consum mi energeticii degli edifici sono basatii
sulla atttuale normaa UNI TS 113 300 che definnisce metodi statici per la determinaazione dei fa abbisogni siaa
estivi cche invernalli. Questi me etodi sono eefficaci per il calcolo de el riscaldammento nel caso di edificii
semplici, ma presentano o forti limiti nel caso di eedifici complessi con carichi termici m molto variabili, dove non n
è possibile ttrascurare l'eeffetto degli accumuli te rmici.
In particolaare nel caso o del raffre escamento, l'effetto della rapida variazione
v ddelle condizioni esternee
(temperatura, umidità, radiazione solare)s oltre che di quelle interne, re ende molto poco affidab bili i risultatii
ottenuti con metodi di calcolo stattici su base m mensile. Tutttavia la risooluzione dell''equazione del
d calore in n
regime variaabile è notevvolmente complessa e quuindi risulta necessario definired dei m
metodi semp plificati.
Un possibilee approccio è costituito dal metodoo agli elemen nti finiti che consente u na risoluzion ne numericaa
attraverso una discretizzazione de el problema . Un'altra modalità
m di calcolo è il metodo TFM (Transferr
Function M Method) impleementato ne el software llibero ENERG GY PLUS®, del DOE (Deppartment of Energy deglii
USA), o ancora il metod do HB (Heat Balance)
B o il semplificato
o RTS (Radiattive Time Serries).
Tutti i metoodi citati preevedono però un notevoole impegno di risorse di calcolo e ricchiedono, in n aggiunta all
motore di ccalcolo, altri software
s spe
ecifici di pre e post proceessing come ad esempio DESIGN BUILDER®.
Graficco dell'irraggiam
mento solare e della temperattura interna callcolati con il mo
otore dinamico orario di TERM
MOLOG
2.2 Il nuo
ovo metod
do di calco
olo orario:: più affidabile e più chiaro dda applica
are.
Il metodo d di calcolo orario propostto dalla ISO 52016-1 si basa
b sulla IS
SO 52017-1 cche fornisce e un metodo o
generale peer il calcolo del
d bilancio termico di uun edificio o zona termicca in regimee dinamico senza forniree
criteri specifici di appliccazione e di risoluzione.. Le equazio
oni di bilancio sono scrittte per tutte e le superficii
delle pareti interne ed d esterne e di interfac cia tra tuttii gli strati che
c le costittuiscono. So ono presi inn
considerazio one tutti gli scambi conduttivi, connvettivi e raadiativi. Tuttte le equaziioni di bilan ncio termicoo
formano un n sistema ch he cresce rap
pidamente ddi dimensione con l'aumentare del nnumero di pareti e deglii
strati che lee costituiscon
no, quindi è necessario aapplicare alcu
une semplificcazioni.
Il calcolo dinnamico conssente di teneere in consid erazione in modo
m adeguato le variazzioni orarie del
d clima e lee
azioni dell'uutente. È po ossibile dete
erminare l'efffetto della gestione dei sistemi di ombreggiam mento, dellaa
presenza d delle person ne, dell'impostazione ooraria dei termostati oltre o che ovvviamente delle sceltee
costruttive che modifficano l'inerzia termica dell'edificio o. Soprattuttto nei calccoli relativi al periodo o
estivo, quessto approccio è fondame entale per o ttenere risultati validi sia per determminare i fabbbisogni che i
carichi termmici.
La modellazzione delle sttrutture dell'edificio avviiene tramite il metodo RC (Resistenzza – Capacità) in analogiaa
alle regole dell'elettrottecnica. Le resistenze
r eelettriche rap
ppresentano o le resistennze termichee dei diversii
strati che ccostituiscono o le pareti e le capacità le relative capacità termiche. La foonte di calore, come ad d
esempio la radiazione incidente su u una superfficie oppure il riscaldam mento, è rap presentata nell'analogia
n a
elettrica dal generatoree mentre la te emperatura è l'equivalen nte della tensione ai noddi.
10
0 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Con TERMOLOG è possibile valutare le prestazioni con un calcolo dinamico, a partire dallo stesso modello utilizzato per la
simulazione semistazionaria mensile.
Questo modello è molto semplificato poiché tutta la massa dell'edificio, incluso il contenuto, è
rappresentata da un unico termine e quindi si suppone che si trovi tutta alla stessa temperatura.
La nuova norma ISO 52016-1 utilizza un approccio decisamente più complesso di quello sopra mostrato e di
quello proposto dalla UNI EN ISO 13790:2008, senza però rinunciare a semplificazioni e standardizzazioni
che non portano ad errori significativi nei risultati. Lo scopo è definire una metodologia di modellazione
non eccessivamente complessa che possa essere applicata nella maggior parte dei casi senza difficoltà.
Contrariamente a quanto previsto dalla UNI EN ISO 13790:2008, dove l'intera zona termica veniva
ricondotta ad un unico modello RC, nel metodo fornito dalla ISO 52016-1 ogni elemento costruttivo
(parete, serramento, pavimento, copertura) è modellato separatamente e i dati aggiuntivi necessari per
l'applicazione del metodo non sono molti di più rispetto al metodo mensile.
Chiaramente i dati climatici devono essere indicati su base oraria e sono ora reperibili elaborati a livello
nazionale secondo le norme, altri dati come i periodi di occupazione standard sono disponibili dalla
normativa.
CAP
PITOLLO 3
3.1 Ipotesi di baase e risu
ultati otteenibili co
on l'applicazione del metodo di
calcolo o
orario
a norma UNI EN N ISO 52016 presenta i metodi di calcolo c per valutare
v su bbase oraria e mensile ill
fabbiisogno energgetico sensib bile per il risscaldamento o e il raffrescamento e iil fabbisogno o energetico o
laten
nte per l’umidificazione e la deumidifficazione.
Su base oraria è possibile ottenere
• la teemperatura interna dell’’aria
• la teemperatura media radiante delle supperfici
• la teemperatura operativa
• il caarico termico o sensibile pe er il riscaldam
mento e il raaffrescamentto
• il co ontenuto di umidità
u e il carico
c termicco latente peer l’umidificazione e la deeumidificazioone
• il caarico termico o sensibile dii progetto peer il riscaldammento e il raffrescamentto
• il caarico termico o latente di progetto
p
• le condizioni di immissione dell’aria perr garantire la necessaria umidificazion
u ne o deumidificazione.
Il metodo d di calcolo oraario può esse ere applicatoo ad edifici residenziali
r e non residennziali che de evono esseree
suddivisi in zone termicche. Le zone e termiche ppossono esse ere termicam mente accop piate o disaccoppiate: ill
calcolo è efffettuato perr zona termica e per ognni zona term mica si valuta ano i fabbisoogni, il carico
o termico e i
valori orari della temperatura.
Il metodo d di calcolo orrario consen nte di calcolaare con magggior precisiione il fabbiisogno energgetico di un n
edificio in p particolare per
p il period do estivo, teenendo in ad deguata con nsiderazione gli aspetti legati
l anchee
all'inerzia teermica dell'eedificio e non n solo le pro prietà termo oisolanti delle strutture. Ciò consente e di valutaree
differenti sooluzioni costruttive confidando su rissultati molto vicini ai valo ori reali.
In aggiunta il calcolo orrario consente di determ minare con elevata
e precisione i caricchi termici dii picco estivii
ed invernalii per dimenssionare in ma aniera adeguuata gli impiaanti, evitando il rischio ddi sovradimensionamentii
che spesso si ottengono o con metodi di calcolo seemplificati soprattutto per p il periodoo estivo.
12
2 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Grafico dell'en
nergia richiesta per riscaldame
ento e della tem
mperatura interrna calcolate co
on il motore din amico orario dii TERMOLOG
13
3 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
UNI EN 15265:2008 - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli
ambienti mediante metodi dinamici - Criteri generali e procedimenti di validazione
UNI EN 15255:2008 - Calcolo del carico sensibile di raffrescamento di un ambiente - Criteri generali e
procedimenti di validazione
UNI EN ISO 13790:2008 - Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il
riscaldamento e il raffrescamento
UNI EN ISO 13791:2012 - Prestazione termica degli edifici - Calcolo della temperatura interna estiva di un
locale in assenza di impianti di climatizzazione - Criteri generali e procedure di validazione
UNI EN ISO 13792:2012 - Prestazione termica degli edifici - Calcolo della temperatura interna estiva di un
locale in assenza di impianti di climatizzazione - Metodi semplificati
La UNI EN ISO 52016 ha quindi come obiettivo quello di determinare il carico sensibile di riscaldamento e
raffrescamento, valutare la temperatura interna invernale ed estiva e calcolare il fabbisogno di energia per
riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.
Tra le norme abrogate spicca la UNI EN ISO 13790, richiamata nel frontespizio della UNI TS 11300-1 e in
molte altre parti del testo: questo significa che anche a livello UNI decade la norma di riferimento per
l'attuale procedura di calcolo dei fabbisogni di energia termica dell'involucro. È questo il motivo del
processo di revisione completa delle UNI TS 11300, metodo di calcolo del bilancio energetico dell’edificio in
Italia.
In seguito alla pubblicazione della UNI EN ISO 52016-1:2017 è stata pubblicata anche la ISO TR 52016-
2:2017. Si tratta di un documento di supporto per l'applicazione corretta delle ISO 52016-1 e ISO 52017-1
che non contiene prescrizioni normative, ma chiarimenti interpretativi e approfondimenti sulle relazioni di
calcolo.
La struttura della nuova UNI EN ISO 52016, e in generale di tutte le norme generali del pacchetto EPDB
52000, vale a dire ISO 52000-1, 520003-1, 52010-1, 52016-1 e 52018-1, è studiata per rendere le norme
flessibili e maggiormente adattabili alle tecniche costruttive diffuse all’interno di ciascuna nazione che
adotterà questo metodo di calcolo.
Per ciascuno standard, sono presenti due appendici:
Annex A - appendice a carattere normativo, che contiene le scelte tra i metodi, i dati di input richiesti ed i
riferimenti ad altre norme che ciascuna nazione può adottare autonomamente.
Annex B – appendice a carattere informativo, che fornisce un set di valori di default che consente
l’applicazione del pacchetto EPB.
Un’ulteriore caratteristica che il normatore ha cercato di mettere in atto con la stesura del nuovo pacchetto
è quello di creare una serie di norme che siano flessibili e modulari: non esiste nei testi, alcun riferimento
ad una norma specifica, ma il richiamo avviene attraverso una serie di codici e il legame tra codice e norma
è lasciato all’appendice nazionale della norma introduttiva. In questo modo, nel caso in cui si dovesse
aggiornare ad esempio lo standard di riferimento per il calcolo della trasmittanza, non sarà necessario
ripubblicare tutto il testo normativo, ma aggiornare solo l’elenco di riferimento e i relativi codici.
Questo stesso metodo utilizzato per tutto il pacchetto 52000, consente un aggiornamento più rapido delle
norme, sempre necessario per mantenere il passo con le tecnologie di involucro e impianto in continua
evoluzione.
5 NODI.
4 RESISTENZZA.
5 CONDENSSATORI.
A cui si aggiiungono:
2 NODI PER
R LA TEMPERATURA DELLL’ARIA INTER RNA
1 NODO PER LA TEMPER RATURA DELLL’ARIA ESTE RNA
2 RESISTENZZE CONVETTTIVE
2 RESISTENZZE RADIATIV
VE
16
6 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Osservando o il modello si
s nota come le resistenzee siano espresse in termine di conduuttanza h [W//mK].
Questa solu uzione è deciisamente più ù complessa rispetto al metodo
m R5C1 1 proposto ddalla EN ISO 13790 che sii
limitava a raappresentare una intera zona termicca con un cirrcuito equiva alente costituuito da 5 ressistenze ed 1
condensato ore. Con l'appproccio della EN 13790 tutta la cap pacità termicca della zonna è racchiussa nell'unico o
condensato ore, con evidenti limitazio oni.
Nel precedeente metodo o R5C1 il possizionamentoo dell’isolantte all’interno o o all'esternno non ha alcun impatto o
sul modello o, esattamen nte come se fossimo in ccondizioni di calcolo stazzionarie. Nellla simulazione dinamicaa
invece la po osizione dell’’isolante e dunque della massa nelle stratigrafie opache è di rilevanza fon ndamentale..
Dunque il m metodo della UNI EN ISSO 52016 coonsente un modello più ù accurato ddell’involucro o della zonaa
termica, peerché viene utilizzato un u modello RC molto più complessso, in gradoo di rappressentare ognii
elemento disperdente e non l'intera a zona termicca.
Ciò che co onta maggiormente è che questa ccomplessità crescente non n comporrta difficoltàà aggiuntivee
nell’attribuiire i singoli valori nello schema a rresistenze e condensato ori: lo stand ard normatiivo europeo o
infatti, si prropone di utiilizzare quasi del tutto gl i stessi inputt conosciuti e introdotti per il calcolo
o stazionario
o
mensile.
Il metodo della EN ISO O 52016 (parliamo in qquesta sede e della versione europeea del testo normativo))
propone un n metodo peer determina are i valori ddelle condutttanze heli:n e delle capaciità termichee in funzionee
delle caratteristiche della stratigrafia.
Clas
sse I Classe E C
Classe IE Classe D Classe M
17
7 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
La localizzazione della massa m termica modifica il modo in cui
c vengono caricati i coondensatori presenti nell
modello RC.
Le regole dii attribuzione e suddivisione della caapacità term mica delle strutture nei si ngoli condensatori sono
o
le seguenti:
Classe I
La massa teermica è sul lato interno della d parete la capacità termica
t è atttribuita al noodo interno 5
keli;5 = Celi;m
keli;1 = keli;2 = keli;3 = keli;4 = 0
Classe E
La massa teermica è sul lato esterno della paretee. Tutta la cap
pacità termicca è attribuitta al nodo essterno 1:
keli;1 = Celi;m
keli;2 = keli;3 = keli;4 = keli;5 = 0
18
8 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Classe I IE
La massa teermica è in parte sul la ato interno iin parte sul lato esterno della pareete. La capacità termicaa
complessivaa è suddivisaa tra i nodi in
nterno ed estterno 1 e 5:
Classe M
La massa teermica è con ncentrata al centro
c della parete. Tuttta la capacità
à termica coomplessiva è attribuita all
nodo centraale:
keli;3 = Celi;m
keli;1 = keli;2 = keli;4 = keli;5 = 0
Classe D
19
9 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
La massa teermica è distribuita su tutto lo spessoore della parrete. La capacità termica complessiva
a è suddivisaa
fra tutti gli sstrati in quessto modo:
keli;2 = keli;3 = keli;4 = Celi;m/4
/
keli;1 = keli;5 = Celi;m/8
L’effetto è q
quello di dare maggiore potere
p resisttivo ai nodi in
nterni alla struttura.
Questo mettodo di sudd divisione della resistenzaa e della capacità vale per p tutte le strutture op pache, siano o
esse pareti, pavimenti, soffitti
s o cop
perture.
In ogni caso si può no otare come la massa gioochi un ruolo estremam mente rileva nte: nella modellazione
m e
dell’edificio
o sarà necesssario definire
e tutti gli elem
menti, anche e quelli adiab
batici che, puur non parteecipando allo o
scambio terrmico, contriibuiscono alla massa com mplessiva della zona term mica.
Classificare le strutturre e caricarre il modelllo RC con questa mettodologia, coonsente di applicare laa
simulazionee dinamica seenza che sian no necessariie più inform mazioni rispettto a quelle uutilizzate perr il calcolo in
n
regime stazzionario. Infaatti i parameetri per il caalcolo dinamico vengono o ricavati da lla resistenza termica dii
conduzionee complessivaa della strutttura e dalla ccapacità term mica areica.
4.3 Il nuo
ovo modelllo previstto per l’Itaalia
Come già illustrato in precedenza,
p il testo normmativo si compone di un na appendicce nazionale,, nella qualee
ciascuno Stato che adotta la EN ISO O 52016 indiica i limiti di validità, i metodi
m ammeessi nel calco olo di edificii
sul territorio
o nazionale e le eventuali modifiche..
L’appendicee nazionale italiana allaa data odierrna non è ancora
a stata pubblicata,, è già stata a discussa e
presentata dal Comitato o Termotecn
nico Italiano.
La posizionee dell’Italia sarà
s probabilmente queella di adottaare un mode ello RC diverrso da quello o presentato o
dalla normaa europea, nel quale le strutture hannno un nume ero di nodi pari agli strat i di cui sono composte e
olo strato[4].
i nodi rapprresentano essattamente l’’interfaccia ttra ogni singo
20
0 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Questo approccio accresce la precisione della soluzione, ma comporta chiaramente l’aumento dei nodi e
quindi delle equazioni di calcolo, la necessità di conoscere esattamente le caratteristiche dei materiali e la
successione degli strati negli elementi opachi, l’impossibilità di utilizzare strutture cosiddette precalcolate,
di cui si ipotizza unicamente il posizionamento della massa e la trasmittanza complessiva.
A livello nazionale si intende dunque introdurre una differenza già dal principio della simulazione dinamica,
proprio a partire dalla definizione del modello di struttura che determina la dimensione della matrice da
risolvere e di conseguenza l’impegno del motore di calcolo.
Spesso
ore Conduttiv
vità Resistenzaa Densità Capacità
C
Strato
s λ R ρ C
[mm] [W/(mK)] [(m2K)/W] [Kg/m3] [kJ/(kgK)]
Adduttanzza interna - - 0,130 - -
A Malta di g
gesso per intonaci 15,0 0,290 0,052 600 0,84
0
B Pareti inte
erne con umidità 0,5
0 % 250,0 0,500 0,500 1.400 0,84
0
C Polistirene
e espanso in lastrre stampate per te
ermocompressionee 40,0 0,040 1,000 20 1,34
1
D Intonaco p
plastico per cappo
otto 5,0 0,330 0,015 1.300 0,84
0
Adduttanzza esterna - - 0,040 - -
TOTALE 310,0 1,737
828 W/m2K
heli;1 = heli;4 = 66/1,567 = 3,8
911 W/m2K
heli;2 = heli;3 = 33/1,567 = 1,9
TERMOLOG G detrae auto omaticamentte le adduttaanze nel caso o fossero state inserite seenza alcuna necessità
di eliminaree gli strati dallla descrizion
ne della strutttura. Questo
o consente di manteneree la stessa strruttura sia
nel calcolo ssemistazionaario mensile che nel calcoolo dinamico orario, senza variazioni ssugli input.
22
2 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Il modello RC rappreesentato au utomaticameente da TEERMOLOG per
p questa struttura rispecchia
esattamente quanto calcolato nell’esempio.
23
3 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
CAP
PITOLLO 5
5.1 Gli eelementi traspare
enti nellaa UNI EN
N ISO 520
016
e stru
utture traspaarenti sono per
p definizio ne, prive di capacità
c term
mica.
Anchhe quando, nel
n metodo semistaziona rio mensile, si selezionan ndo gli elem enti che con
ncorrono allaa
capacità termicaa complessivva della zon a termica, si s scartano volutamente
v e i serramennti e i pontii
termici.
Pur non esssendo riporttato nel testo
o di norma, il modello RC
R delle finestre potrebbbe essere rappresentato o
come seguee:
Uw,corr
w m2K]
= UWs• fsshut + UW • (1 - fshut) [W/m
24
4 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Si noti come nel calcolo mensile il fattore d’uso fshut sia considerato pari a 0,6. Le due trasmittanze Uw,corr ,
mensile ed oraria, saranno quindi diverse, proprio perché valutate a partire da due frazioni temporali
distinte.
Nell’esempio citato la trasmittanza del serramento comprensivo di avvolgibile esterno diventa quindi 1,613
W/m2K: l’elemento di chiusura dunque incrementa la resistenza dell’elemento trasparente, riducendo lo
scambio termico per trasmissione.
L’altra variabile in gioco è la trasmittanza di energia solare, g,gl che rappresenta la percentuale di riduzione
dell’irradianza solare entrante. La trasmittanza di energia solare viene ulteriormente ridotta nel caso di
utilizzo di una schermatura mobile.
Nel serramento con avvolgibile dell’esempio, utilizziamo un vetro doppio, che comporta un fattore iniziale
di 0,67. Aggiungendo lo schermo in posizione esterna, la trasmittanza di energia solare scende fino a 0,20,
sia per la frazione che scherma l’irradianza diretta, che per quella diffusa dalla volta celeste e dal contesto
urbano.
L’uso delle chiusure oscuranti e delle schermature mobili può essere diverso ora per ora o stagione per
stagione e questa variazione può essere correttamente tenuta in considerazione nella simulazione
dinamica.
- Controllo automatico: l’utente non agisce direttamente sul controllo della schermatura, ma si
utilizza un valore soglia e una latenza temporale, che permette allo stesso motore di calcolo
dinamico di considerare chiuso o aperto lo schermo.
26
6 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
APPLICAZZIONE PRA ATICA conn TERMOLLOG
Le sonde virtuali sui serramenti per aanalizzare
e l’effetto delle scheermature
TERMOLOG G permette di attivare su ciascuna strruttura trasparente delle sonde virtuaali e di registtrarne ora
per ora il comportamen nto termico,, così da visuualizzare il contributo
c del serramentto sull'apporto solare
entrante. Afffrontiamo una
u applicazio one pratica.
Supponiamo o di avere unu edificio situato a Rom ma, nel quale vogliamo valutare il posizioname ento delle
schermature mobili sugli infissi posizzionati a filo facciata.
mento filo essterno evita che nell’ese mpio siano considerati
Il posizionam c altre
a ombre pportate sull’e
elemento,
dovute alle mazzette latterali e superriore.
Posizioniammo la sonda virtuale
v sul se
erramento e analizziamo i risultati: grazie ai diagraammi (heatmmap) delle
sonde virtuaali, è possibile apprezzarre la differennza di apportto solare entrante data dda un serram
mento non
schermato e dallo stesso o serramento o sul quale è stato montaato un frangisole esternoo.
27
7 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Ricalcolando o il bilancio con la simuulazione dinaamica oraria, le prestazio oni del franggisole sul se erramento
sono eviden nti. La sondaa virtuale reggistra i nuov i dati valutatti con la con
ndizione di scchermatura presente,
movimentazzione automatica, con irrradiazione sooglia a 300W W/m2K ed una a latenza di 2 ore.
Le tessere rrosse presentti nella heatmmap nella co ndizione inizziale non son no quasi più vvisibili: nel diiagramma
prevale l’areea grigia cenntrale, che re
ende evidentte il funzionaamento del sistema scheermante che e abbiamo
scelto.
Grafico di TERMOLOG
G – la mappa rappresenta
r laa potenza sola
are entrante dal
d serramentoo esposto a Su
ud con
franngisole esterno
o.
Le sonde virtuali di temperaturaa sono unoo strumento o strategico per ottimiizzare l'utilizzo delle
schermature mobili e sfruttare gli ap ernali o ridurrli nei mesi esstivi.
pporti solari nnei mesi inve
TERMOLOG G supporta il vero progetto e consentte di valutare soluzioni tecnologiche e costruttivve efficaci,
ottimizzate per le richieste della com
mmittenza e per gli irrinunciabili obietttivi di comfoort indoor.
28
8 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
CAP
PITOLLO 6
6.1 BESTTEST: afffidabilità
à dei risultati di calcolo
ellaa norma UNI EN ISO 5201 16 è riportatto anche il metodo
m di verrifica che sarrà necessario
o seguire perr
detterminare laa risponden nza dei sofftware che implementa ano il calcollo dinamico o orario allee
proocedure riportate nel testo normativoo.
TERMOLOG G ad oggi è l'unico softwa are dotato ddi un Motore e DINAMICO ORARIO scrritto in base alla UNI EN N
ISO 52016 e fintanto ch he il Comitatoo Termotecnnico Italiano non attiveràà una proceddura di verifica definita è
importante dimostraree l'affidabilittà del calcoolo dinamico o orario atttraverso tesst riconosciu uti a livello
o
internazionale.
Il metodo universalm mente utilizzzato per laa valutazion ne dei software dinam mici è quello stabilito o
dal NREL (N
National Ren newable Ene ergy Laboraatory) e chiamato metodo compa rativo [5]: in n pratica sii
modellano alcuni casi test – definitti BESTEST - ccon il softwaare da valida
are (in questto caso TERM MOLOG) e sii
confrontano o i risultati ottenuti conn gli altri prrogrammi di simulazione e dinamica ggià esistentii, tra i qualii
citiamo ad esempio Eneergy Plus e TRNSYS.
T La vvalidazione di
d TERMOLOG G è stata esseguita dal dipartimento
d o
ABC del Po olitecnico di Milano che e ha riprodootto i test definiti
d nella
a procedura ANSI/ASHRA AE140-2017,,
analizzandoo e verificand denza dei risuultati [6].
do la rispond
6.2 TERM
MOLOG, TR
RNSYS e altri
a softw
ware a confronto
Il metodo d del test comp parativo con nfronta un p rogramma con c sé stesso o e con altri software di simulazionee
dinamica. Q Questo tipo di test ha lo o scopo di gguidare un attento
a debu
ug del progrramma e consentirne laa
validazione. Il test com mparativo è estremameente potente ma funzio ona soltantoo quando è altrettanto o
attendibile il benchmark con cui ci si s confronta.
Il maggior ppunto di forzza dei test co omparativi è la possibilitàà di paragon
nare due o piiù software e consentiree
inoltre l'anaalisi di sensib
bilità del proggramma di ccalcolo ai parrametri che influenzano iil modello.
TERMOLOG G è stato sottoposto o ai test della serie 600 e 900 desccritti all'intterno dello o
standard AN NSI/ASHRAE 140-2017 Sttandard Metthod of Testt for the Eva aluation of BBuilding Ene ergy Analysiss
Computer P Programs. Il test
t comparativo mette a confronto i risultati de el calcolo de lle temperatture dell'ariaa
interna, queelli delle eneergie annualii per riscaldaamento e rafffrescamento o e i picchi ddi potenza in
n funzione dii
un modello geometrico molto semp plice.
29
9 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Caratteristicche term
mofisiche delle sstrutture BESTEST serie 600 (Low
w Mass))
30
0 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Caratteristicche term
mofisiche delle sstrutture BESTEST serie 9900 (Higgh Mass))
31
1 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
32
2 – Il calcolo dinnamico con la UNI EN ISO 520
016
33
3 – Il calcolo dinnamico con la UNI EN ISO 520
016
34
4 – Il calcolo dinnamico con la UNI EN ISO 520
016
* I risultati rrelativi al sofftware Energgy Plus rigua rdano i test comparativi ANSI/ASHRA
AE 140-2001
“I test cond
dotti con il so
oftware TERMMOLOG e baasati sullo standard ANSII/ASHRAE 1440-2017, con n riferimento
o
al calcolo eenergetico dell'involucro
d dell'edificioo, dimostrano la bontà del modello di calcolo (UNI
( EN ISO
O
52016:20188) e la bontà dello svilupp
po della norm ma nel softw
ware TERMOLLOG.”
35
5 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
CAP
PITOLLO 7
Caso pratico: interven
nto migliiorativo sull’invoolucro
l ttermine di questa
q panooramica inizziale sul calccolo dinamico orario, rrealizziamo un esempio o
con TERMOLOG ed analizziamo i risultati ottenuti o co
on il nuoovo Motore DINAMICO O
OR RARIO varian ndo il posizzionamento della masssa delle chiiusure esterrne opache verticali e
orizzontali.
Il Motore D DINAMICO ORARIO
O di TERMOLOG ddetermina au utomaticame ente il posizzionamento della massaa
dalla stratiggrafia realizzata nel modello di involuucro dell'edificio: TERMO
OLOG suddivvide la struttura opaca inn
5 nodi di ccalcolo comee definito da alla EN ISO 552016 e dal modello RC C ed attribuuisce ai nodi la correttaa
capacità terrmica, rappreesentata nello schema d al condensattore.
Dati di p
progetto
36
6 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
CASO 1 - m
massa inte
erna CAS
SO 2 - mass
sa esterna
U parete: 0..502 W/m2K – isolamento esterno
o W 2K – isola
U paarete: 0.502 W/m amento in
nterno
U serramento: 2.2 W/m2K U serramento: 2.2
2 W/m2K
U coperturaa: 0.678 W/m2K – isolamento esterrno opertura: 0.678 W/m2K – is
U co solamento interno
Classe otten
nuta con calco
olo mensile UN
NI TS 11300 Classse ottenuta co
on calcolo meensile UNI TS 11300
1
Ovviamentee la trasmitttanza termicca degli eleementi nei due d casi è identica. Il punto da cui c partire è
evidentemeente il fatto che il calco olo stazionaario UNI TS 11300 eseg guito per l'eedificio esisttente e con
n
valutazionee forfettaria della capaccità termica interna non subisce alcuna variazzione. I risulttati sono glii
stessi sia chhe la massa si trovi all'essterno o all'iinterno dellaa parete; non si modificaano nemmen no le duratee
relative allee stagioni di riscaldament
r to e raffrescaamento, ricaavate in funzione del rappporto adime ensionale traa
apporti e dispersioni γ.
Programmaazione:
Riscaldameento:
37
7 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
set point 200°C dalle 7.00
0 alle 19.00 da
d lunedì a vvenerdì
Set back 18°C dalle 20.0 00 alle 6.00 da
d lunedì a veenerdì
Temperaturra libera nei giorni sabato o e domenicca
Raffrescamento:
set point 266°C dalle 7.00
0 alle 19.00 da
d lunedì a vvenerdì
Temperaturra libera nelle altre ore e nei giorni d i sabato e do
omenica
38
8 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Dall'andameento della teemperatura interna
i operrante degli am
mbienti si no
ota Tint,op mas sima 27°C
Fabbisogno
F eenergetico Qh,nd
Q e Qc,nd
d
39
9 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Andam
mento della riichiesta orariia di riscaldaamento (valo
ori positivi) e raffrescameento (valori negativi)
n
Nella stagio
one di riscaldamento e raffrescameento l'impiaanto copre completame
c ente la richie
esta oraria.
CASO 2: Strruttura opaca di classe E (massa esteerna – cappo
otto interno))
An
ndamento della temperaatura interna
a operante orraria nell’annno
40
0 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
Fabbisogno
F eenergetico Qh,nd
Q e Qc,nd
d
Andam
mento della riichiesta orariia di riscaldaamento (valo
ori positivi) e raffrescameento (valori negativi)
n
41
1 – Il calcolo dinnamico con la UNI
U EN ISO 520
016
In conclusione quindi lo schema RC introdotto dalla EN ISO 52016 consente di ottenere la simulazione
dinamica delle condizioni di temperatura interne e di fabbisogno energetico che risponde in modo evidente
al posizionamento della massa negli elementi di involucro siano esse chiusure verticali opachi o orizzontali,
interne ed esterne.
Il metodo dinamico si conferma quindi uno strumento indispensabile di supporto alle decisioni quando si
tratta di scegliere tra soluzioni progettuali alternative (come nel caso dell'isolamento termico), tiene conto
dei reali utilizzi dell'edificio e del comfort abitativo e mostra i risultati ottenuti attraverso grafici chiari delle
temperature, comprensibili anche dal committente.
VideoTUTORIAL e VideoCORSI
I VideoCORSI sono manuali d'uso “parlanti” del software: trattano la teoria dietro ogni funzione disponibile e ne mostrano
anche gli utilizzi pratici per sfruttarne pienamente le potenzialità ed essere immediatamente operativi. Ricchi di esempi pratici,
svolti passo-passo e spiegati approfonditamente, i VideoTUTORIAL arricchiscono nel tempo il VideoCORSO e sono la
risposta più efficace ai principali dubbi posti quotidianamente dai clienti.
Logical Soft - Via Garibaldi 253 - 20832 Desio (MB) - Tel. 0362 301721- e-mail: commerciale@logical.it - www.logical.it
non solo software
www.logical.it