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2 Supplemento ordinarfo alla GAZZETTA UFFICDALE n. 199 del 22 Iuglio 1972 LEGGI E DECRETI DECRETO MINISTERIALE 30 maggio 1972. Norme tecniche alle quali devono uniformarsi le costruzioni precompresso ed a struttura metallica, conglomerato cementizio, normale € IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI Vista Ia legge 5 novembre 1971, n. 1086, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n, 321 del 21 diet bre 1971, recante norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale © precompresso ed a struttura metallic: Ritenuto che, ai sensi dell'art. 21 della citata legge 5 novembre 1971, n, 1086, devono essere emanate le norme tecniche alle quali dovranno uniformarsi le costruzioni di cui alla leggé me- desima; Visto il testo delle norme tecniche predisposto dal Servizio tecnico centrale; Sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici che si & espresso con il parere emesso dalla assemblea generale nell’adunanza del 21 aprile 1972 con voto n. 122; Sentito il Consiglio nazionale delle ricerche che si & espresso con nota 5 aprile 1972, n. 6388; Decreta: Sono approvate le norme tecniche per il calcolo, Yesecuzione ed it collaudo delle strutture an cemento armato normale e precompresso e per le struiture metalliche di cui alla legge 5 no vembre 1971, n. 1086, predisposte dal Servizio tecnico centrale ed allegate al presente decreto. Roma, addi 30 maggio 1972 II Ministro: FereaRt-AocRaot Stipplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE n. 190 del 22 luglio 1972 INDICE, Cemento armato Pag. 3 1 Oggetto: ne) 2. Caleolo ene 3. Qualith dei materiali © prove eee 4. Esecuzione » 10 5. Istruzioni complementari relative ai solai risti di cemento armato ¢ laterizio sou 6 Prove di earico » oR Cemento armato precompresso 1B 1. Conglomerati cementizi » B 2. Acciai » OB 3. Caleoli statiei Pan 0) 4. Norme di esceuzione » B Struttuve in acciaio » % 1 Introduzione > 2% 2, Materiali Qualiti e prove > % 3. Norme ai ealeolo verifica di resistenza + 29 4. Norme di caleolo verifica di stabilith «+ 45 5 Regole pratiche di progettazione ed ese- cenzione » B 6. Redazione del progetto, collando, sor- veglianza © manutenzione > 8 Costrusioni Composte da elementi struturati om ‘metalli diversi dall'acciaio » 8 Manutatti prelabbricati in conglomerato. normale ‘precompresso, misti an laterisio, ¢ cemento annato, ¢ complessi in metallo » 8B Aurea I — Controlli sul conglomerato » Auecaro I] ~ Contvolli sm stabilisnento di barre ad adevensa migliorata > Autecato IIT — Controlli im stabitiento di ett slettrosaldate + 6 Norme tecriche alle quali devono uniformarsi te costru- zionl in conglomerato cementizio, normale e precom: presso, ed a struttura metallica, (Art. 21 della legge $ novembre 1971, mn, 1086) NORME TECNICHE PER LIMPIEGO DEL STRUT. TURE IN CEMENTO ARMATO ORDINARIO Srpout a @iametzo della barra di armatura D —— diametro del mandrino per la prova di piegamento ZL, lunghezza libera di snflessione 1 raggio inersia N forza assiale Ny carteo critico euleriano M momento flettente R4l0,2) tensione limite di doformazione permanente allo 0.2% dellacciaio tensione di snervamento dellacciaio tensione di rottara dell'acciaio tensione ammssibile nell'acciaio tensione di compressione ammissibile nel conglo- merato. resstenza a compressions del conglomerato a 28 giorn: di maturazione uM Ry reststenza_atraztone pura del conglomerato a | 28 giorn! di maturazione wy —_tensione tangenziale ammissibile nel conglomerate In assenza di apposita srmatura Fy —__tensione tangensiale ammissibile nel conglomerate In" prosenza di apposieaarmatara | ts ——tensione tangenziale ammissibile di aderenza ac ciao-conglomerato Yae% tensioni tangensiali di aderonza. secondo prova Beam test , E',,maxlilo di elastiith a compressione del conglome ato 4 coeffciente di diatazione lineare dell'acciaio 1% coeficente convenzionale di omogeneizzazione delle A, —allangamento percentuale » rottura su 3. diametri A, allungamento percentuale a rottura sw 10 diametri 2 snellezea © coefficiente di ainplifcazione dei catichi Liindice & significa «valore caratteristico indice j significa «a { giorni di stagionatura », | occETTo. Formano oggetto delle presenti norme tutte le opere i conglomerato cementizio semplice od armato, eccettuate quelle per le quali vige una regolamentazione apposita a ca rattere particolare, 2. CALCOLO, 2.1 Caxcoto pELte siztoxt. Il caleolo delle sezioni resistenti deve essere eseguito con i metodi della scienza delle costruzioni basati sullipatesi AelWetasticitA lineare dei materiali salvo quanto disposto net paragrafo 2.7, 2.2. Coxpiztost Dt canico. Le azioni sono deducibili dalla 10012 CNR-UNI/67 Esse si cumulano nel modo pil sfavorevole, per ciascuna ver fica, ia un'unica « condisione di carico » comprendente le azioni prevedibili sulla costruzione; a questa si riferiscono le tensioni ammissibili ed i coefficient! di sicurezza indicati nel seguito, |2.3. mmxsioxt or cowentssions anmssuns sit concto Si distinguono sei classi di qualita del conglomerato, indi viduate dal numero che esprime, in kglem®. la resistonza carat teristica cubica a 28 giorni di maturazione. Le classi di conglomerato sono 150 200 500. Le classi 400 500 richiedono studi pretiminari ¢ contralli statistici continuativi in corso d’impiego e studi delle stratture particolarmente accarat Te tensioni ammissibili 4%, vengono definite in base alla formula sotto indicata, con riferimento alla resistenza carat teristica a 28 giorni R’y, tenuto presente quanto disposto nel paragralo 3-2 250 300 400 130 i igi er strutture armate aon & ammesso Vimpiego di conglo- rmerati con Ria < 150 kglem* Nei calcoli statici non potra essere considerata ana te: sistonza caratteristica superiore a 509 kglem*. Supptemento ordinar® alla GAZZETTA UFFICIALE n, 190° del 22 luglio 1972 I valori di o', sopraindicati valgono per travi, solette & pilastri soggetti a flessione 0 pressoflessione. Per elementi caleolati a compressione semplice si applica 1.3% una riduzione det 30-%, per travi con soletta collaborante na riduzione deb 10 %. Nella sollecitazione di compressione semplice di pila stri, aventi spessore minimo s minore di 25 cm, la tonsioné ammissbile assome, con sin centimetri, sf valore ridotto.|diametro, % x 07 x T 1 — 0,03 (25 - 97 Nelle solette di spessore minore di 5 em, siano esse colla- boranti 0 meno, © soggette a flessione o pressafessione, le tension ammissibili sono ridotte del 30%, ‘Nella sollecitazione di pressoflessione a tensione media neVintera sevione non deve superare la tensione ammissibile per compressione seraplic. Per strutture massiece di conglomerato noa armato & ammesso T'impiego di conglomerato con resistenza caratte. ristica Ry = 100 kg/em* la corrispondente tensione ammis- sibile pari a a/4 per la compressione semplice con un mas- smo di 30 kgjem*, R's/3.5 per la pressofiessione con un mas- samo di 35 kg/om 2.4, TENSION! TASGENZIALE 2.4.1 Valori amméssibiti. n & richiesca ta verifica delle armatuce at taglio ed al torsione quando le tensioni tangenziali massime nel congle- ‘merato non superano al valore Ru % 139 an ugiem® + Nelle travi st devono prevedere staffs aventi sezione complessiva non inferiore a 3 emtm, con un minimo di tre staffe al metro, Le staffe devono essere collegate da apposite armature longitudinal, Nelle zone ove le tensioni tangenziali superano Tao, gli sforsi tangenziali devono essere integralmente assorbiti da armature metalliche, afidando alle staffe di norma non meno| de} 40% dello sforzo globale ai scorrimento. La massima tensione tangenziale non deve in ogni caso superare sl valore 0 132 ay kgiem® Le tensioni tangenziali di aderenza delle barre, nellipotesi Ai ripartizione uniforme, non devono superare i valoti di fy sottoindicati, Barre tonde liscie ta 12 he Barre ad aderenza migliorata Te = 24 te 2.4.2, Verifica degli ancoraggi Le barre tose devono essere prolungate, oltre la sezione nella quale viene tichiesto il loro intero contributo, in misura_ sulficiente a garantie Mancoraggio nellipotesi di riparti- tizione uniforme delle tension} tangenziali di aderenza, T valori di % indicati al paragrafo 2.4.1., si applicano fa barre ancorate in zona di conglomerato compatto utilmente compressa ai fini déllo ancoraggio (barre a non meno di 30 ‘em dalla superficie superiore de! getto o da una ripresa ed allon- ‘tanate dal lembo teso, asse delle barre inclinato di non meno i 450 sulle traiettorie di compressione). In caso contrario si dovranno considerare congeue riduzioni (fino al 50% dei valori indicat. Le barre tonde liscie devono essere ancorate con uncini semicircolari, aventi luce interna non minore di 5 voite il prolungati oltre il semicerchio di non meno di tre diametri, Tali uncini sono equivalenti ad un tratto rettilineo di Inghezza pari a venti volte il diametro. Nelle barre ad aderenza migliorata gli uncini possono essere omessi; gli eventuali ancoraggi, con raggio di curvatura rnon minore di 6 volte il diametro, devono essere valutati nella rmisura del loro sviduppo. Le barre liscie devono essere in ogni caso provviste di un cini terminali, quelle ad aderenza miglorata devono essere ancorate per una lunghezza non minore di 10 volte il diametro di 15 em, Particolari cautele si devono adottare in presenza di fe- rnomeni di fatiea, Per barre sicuramente compresse gli uncini possono essere ‘omessi anche per barre lisce. 2.5 Tiel DE ARMATURE METALLICNE RELATIVE TENSION 2.5.0. Per Vaccertamento delle proprieti meecaniche vale quanto indicato nelle UNI 556 (2* Ed.), UNI 564 (2* Ed.) ¢ UNI 6407- 69, salvo indicazioni contrarie 0 complementari. Por acciai deformati a freddo si deve sostituire Ry (S) con Ry (0,2) € le proprietk meccaniche si intendowo deter- inate su provette mantenute per mezz'ora a 250°C e succes- sivamente raffreddate in ata. Qualora, per acciai a durezza naturale, lo snervamento znon Sia chiaramonte individuabile, si sostitvisce 2, (S) con Ry (0.2). 25 1 Aeciai per barre tonde Tisce. Gili acciai per barre tonde lisce devono possedere le pro prietd indicate nel successive prospetto I. Prospetro T Proprieta: meccaniche ‘Tensione caratteristica di snervamento Ru (S) kgjmm? | = 22 | me 32 ‘Tensione’ caratteristica di rottura Ras kg/mm? a | = 50 Allungamento Ay % ai) = 2 Piegamento a 180° su man- drino avente diametro D 2d 3a ‘Si dovono usare barre di diametro d compreso fra 6 © 30 “La tensione ammissibile non deve superare i valori indi- cati nel successive prospetto IL Supplementaordinario allaxGAZZETTA;UFFIGIAGE n, 190 del 22 luglio. 1972 Paoserrro IL} la CNR-UNT 10020-70 verri riferita ad uma resistenza nomi nale del conglomerato ai 275 kg/em*. mediante l'applicazione Tensioni ainovissibili negli acciai ia barre tonde liscie dolla seguente formula di correzione, valida nelVintervallo Tipo a eno [ream [rene a es es — a aoa EESEOn re (RL) 02 Tensione ammissibile 4 kgjem? | 1.200 | 1.600 essendo 2.5.2, Aeciai per barre ad aderensa mighiovata Gli acciai ad aderenza migliorata si differenziano dagli ‘accia tondi per cemento armato per le particolarita di forma ‘atte ad aumentarne Vaderenza al conglomerato cementizio © sono caratterizzati dal diametro @ della barra tonda equi- rpesante, calcolato nell'ipotesi che il peso specifica dellacciaio sia par a 7,85 Kgidm?, LSA Gli acciai per barre ad aderenza migliorata devono pot sedero le caratteristiche indicate nel seguente prospetto IIT, valutando le tensioni di snervamento e di rottura come gran- ratteristiche secondo quanto indicato al punto 3.3. Proseerro HL ‘Tensione caratteristica div sner~ ~vamonto eget | = 38) = ale “ tore kim? |= 45| = 50] = 55 Allongamento 4, % [= 16] = ulm 2 fino a 12 mm)Piegamento| 34] 3¢| 4a 180 | ‘mandrino| avente dis metro D | Per bare aa | aderenza|oltre 12 fino a| oa| ea] oa imglonta |e mm. |Ptomeno| aventid()|oize 18,600 | famentosa| 84] 8a] 104 25. mm mandrino| oltre 25 fino a| avente dir] 19 a] 40a] 124 30 mm | metro D La prova di piegamento e raddrizzamento si esegue pie- gando Ia provetta a 90%, mantenendola poi per mezz'ora ‘acqua bollente, e procedendo, dopo rafireddamento in ari al raddrizzamento per almeno 20. Le operazioni di pioga raddrizzamento si eseguono 2 temperatura ambiente. Dopo Ja prova il campione non deve presentare fenditure. 25.2.2 Le barre devono superare con esito positivo prove di ade- renza (secondo il inetodo Beam-test) da eseguirsi presso unt laboratorio ufficiale, con le modalitA specificate. nella CNR- UNI 19020-70. La tensione di aderenza ry valutata secondo ty la tensione di adorenza corzetta Ja tensione di aderenza rilevata sperimentalmente, Ri, la resistenza del conglomerato al'atto della prova. Nel certificato di prova devono essere descrtte le carat toristiche geometriche della sezione ¢ delle nervature. Le prove devono essere estese ad almeno tre diametei seelti come segue uno nel'intervallo 6 = Q == 10 mm, uno nell'intervallo 12 = Q) <2 18 mm. iI diametso massimo, Non & richiesta la ripetizione delle prove i aderenza, per le singole partite, quando se ne possa determinare la ri spondenza nei riguardi delle caratteristiche e delle mi geometriche, con riferimento alla serie di barre che hanno Superato le prove stesse con esito positivivo, Le tonsioni tangenziali di aderenza tq © ty, desunte dalla prova, come media dei risultati ottenuti sperimentando falmeno quattro travi per ogni diametro, devono soddisfare le condizioni seguenti To Ste = 12d, neh = 0194, dove as Fox % © Fy Sono espressi in kg/em*: ol & espresso in mm. Pet accertare la rispondenza delle singole partite nei si: [guardi delle proprieta di aderenza, il direttore dei lavori potra fealeolare per un numero significative di barre il valore dello ‘indice di aderenza I, definito dalVespressione 2a In cos (90-99) a Dee Jconfrontandolo quindi con il corrispondente. valore Ty (L) valutato sulle barre provate in laboratorio. ‘La partita & ritenuta idanea se sono verifieate le inegus. slianze @ ) essendo % = valore limite di tq quale sopra detinito per il diametro considerato, te valore desunto nelle prove di Inboratorio, D. = diametro del nocciolo della barra, © interasse delle nervature, 4 = altezza modia delle nervature, e inclinazione delle nervature sull'asse della barra, le lungherza delle nervature, Supjtemento ordinario alla’ GAZZETT! "A UFFICIALE n 190 del 22 Juglio 1972 he valore di Ty determinato -sulle barre della Tomitura considerata, Tx (L) = valore di Ty determinato sulle barre provate 1m laboratorio Qualora i} profile comporti particolarith ai forma non contemplate nella definizione di Ty (ad esempio noceiolo now cencolare), Vineyuaglianza (a), doved essere verificata per + soli risalti o nervature, Analoga ineguagliansa deve essere venvicata ponendo al primo membro il rapporto delle gran- ozze che caratterizzano gli altri aspetti del profilo (ad esem pio penimetro del nocciolo). In tal caso non vale Vinegu slianza. (b) 2.5.2.3. Tensioni_ ammussbil. Per Je barre ad aderenza migliorata si devono adottare| fe te joni ammissibili indicate nel seguente prospetto IV Proserrro 1V Acca controle on stabi | 200 Aci non control in sta | 100 | 2.000) 2.20 | bilimento { Deve essere impiegato un conglomerato di classe mage gore o uguale a 250, Le barre ad aderenza migliorata devono avere diametro \= i= In presenza di fencmeni di fatica, le tensioni ammissibili vengono ndotte secondo lespressione 30 mm per & == 2200 kglem*, alent 2 8 mm per 2200 <3, = 2400 kgjem* 26 mm per o > 2400 kegfemt OB (L$ 05 2.5.3. Fili lisci 0 nervati di acciaio Wafilato di diametro com rasa fra 46 6 mm. Liaceiaio per barre tonde traflate deve rispondere alle proprieta indicate nel seguente prospetto Prosperro V Allungamento Aye % me Piegamento a freddo a 18 su mane dino avente diametro D 2a La tensione ammissibile deve soddisfare le limitazioni sequenti 0,5 Ra 2), (04 ma, © comunque non superare 2.200 kg/em*. 2.5.4. Reti di acciaio eletrosaliate Le reti devono avere fil elementari di diametro d compreso fra 4¢ 12mm e devono rispondere alle caratteristiche ripor- tate nel prospetto VF, Proseetro VI Tensione Ray (S) ovvero Ry (0,2) Tensione di rottura Rye kkg/rmm* kg/mm? Rapporto dei diametsi dei fil delordito 2 Allungamento Ay Resistenza node | al distacco nel = +R filo min 3 La teusione di rottura'¢ quella di'snervamento devono essere determinate con una prova a trazione su campione che compeenda almeno uno dei nodi saldat, ‘La resistenza al distacco, offerta dalla saldatura nel nodo, deve risultare non minore di 1/3 di quella del filo elementare i diametro minore; la prova viene condotta forzando, con ido- ‘neo dispositivo, if filo di diametro minore nella direzione dello altro, fino alla rottura del node, Il passo dei fili elementari non deve superare 33 em ¢ Yarea della maglia 500 cm? La teisione ammissibile deve soddisfare le limitazioni soguenti 05 Ra 2), 0,45 Ras [per reti non controtinte in stabilimento, con un massimo di 2200 kgfen#, Per reti controllate in stabilimento Ja tensione [deve soddisfare le limitazioni 50,55 Ra (0,2) = 0,50 Ra ‘con un massimo di 2,600 kgjem* 2.5.5, Saldature, Le giunzioni, mediante saldatura, delle barre di armature, /4i qualunque tipo, sono ammesse per materiali sicuramente saldabili in relazione al procedimento di saldatura previsto; il coeficiente di sicurezza a rattura della giunzione deve essere non minore di quello corrispondente alle tensioni ammissibili per il materiale base. 2.5.6. Deroga alle limitazioni dimensional, Le limitazioni, riguardanti i massimi diametri ammessi 4i cui al paragrafo 2.5.2.3., non si applicano alle armature ad aderenza migliorata, destinate a strutture in conglomerato Jcementizio armato di particolari caratteristiche ¢ dimostrate esigenze costruttive, Liimpiego di arinaluse di maggior diainetro deve essore sottoposto alla preventiva approvazione del Consiglio supe- riore dei lavori pabblici, upplenante ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE n. 190 del 22 luglio 1972 7 2.6, METOpO DELLE TENStOS! amIsstatLt Le tensioni del conglomerato compreso ¢ dell'armatura, sono calcolate prescindendo dal contribute a trazione del conglomerato, assumendo come area della. sezione resistente quella corrispondente al conglomerato compresso ed alle arce motalliche tese e compresse affette di norma dal coefficiente convenzionale di omogeneizzazione » = 10. E ammesso anche Vimpiego del coefficiente » = 15. 2.7, CatcoLo a RorruRa, E ammesso il calcolo a rottura purch? si giustifichino, le ipotesi teoriche ed i risultati sperimentali in esso considerati ce ne rsulti un coeficiente di sicurezaa, rispetto al carico totale, non minore di 1,75. Nella verifica a rottura delle sezioni di assumera Ia ten- stone convenzionale di caleolo del calcestruzzo pari a 0,55 della resistonza caratteristica a 28 giorni. Nel caso di sezioni considerate soggette a compressione centrata la tensione con- venzionale di calcolo del calcestruzzo si assume pari a 0,4 volte quella caratteristica a 28 giorni, Nella sollecitazione i compressione eccentrica la forza normale limite non deve superare quella determinata nell'ipotesi di compressione cen- ‘trata come sopra indicato, La resistenza di caleolo dell'acciaio ‘viene assunta pari al valore caratteristico dello snervamento se tratiasi di armature controllate in stabilimento; per armature non controllate in stabilimento la tensione i caleolo viene ridotta del 15%. Ul diagramma (2, = 4) dell'acciaio viene utilizzato fino ad una deformazione massima dell’ % a tra- zione ¢ dello 0,2% a compressione. Devono essere evitati fenomeni di instabilith locale delle armature compresse. ‘Lo aperture massime di calcolo delle lesioni nel conglo- merato, alla sollecitazione di esercizio, non devono superate 1 seguenti Timiti stratture interne in ambiente normale 0,30 mm; stratture esterne in ambiente normale 0,20 mm, L’apertura di calcolo delle lesioni in ambiente aggressivo, ove tellerabili, non deve superare 0,10 mm. Si deve inoltre verificare che le deformazioni in esercizio siano contenute entro Limiti compatibili con la funzionalita dell opera, tenuto conto delleventuale fessurazione e delle deformazioni lente. T metodi di calcolo adottati devono fondarsi su ipotesi teoriche risultati sperimentali chiaramente comprovati Rispondono ad esempio a tale requisito le prescrizioni i cui alle Raccomandazioni Internazionali sul caleolo delle fopere in ca, FIP-CEB 1970. 2.8. PROVE SU STRUTTURE CAMPIONE E SU MODELLI. Nol easo che la verifica della resistonza sia rferita ad espe- renze dirette su strutture campione, da effettuare sotio il controllo di un laboratorio ufiiciale su un adeguato numero i eleinenti (non inferior a quattro), il minimo valore del cocficiente di sicurezza a rottura deve essere non inferiore 1 2, Ber le produzioni di serie in stabilimento i contralli debbo- rng avere carattere periodico, ‘Ove siano da temere fenomeni di instabilit globale o lo- cale, ovvero rotture senza preavviso, il coeficiente di sicurezza deve essere convensentemente maggiorato. Le esperienze devono accertare che le doformazioni alla sollecitaxione di esercizio sono conformi a quanto indicato nel paragrafo 2.% corrispondentemente apertura massima delle lesioni non dovrd superare 1'80% dei valori indicati nello stesso paragrafo 2.7. Per strutture di particolaro complessita le ipotesi a base det caleslo potranno essere guidate dai risultati di prove su modell 2.9. Vasiazioxt TERMICHE E RITIRO, Si dovrk tener conto della variazione termica pit sfa- vorevole rispetio alla temperatura ambiente allatto della esecuzione dell'opera; nei casi ordinari, in mancanza di dati pitt precisi, potranno essere ammessi scarti di temperatura rispetto a quella media locale di 4- 30°C per opere direttamente esposte alle azioni atmosferiche © di ++ 20°C per opere non direttamente esposte In generale la variazione di temperatura potri essere considerata uniforne per tutte le membratute di una costra- ione, tranne quando siano prevedibili differenze sensibili i temperatura tra i singoli element Quando per una stessa membratura esistano variazioni ‘di temperatura diverse in corrispondenza dell'intradosso ¢ |detestradosso, si ammettera in generale una distribuzione della variazione di temperatura di tipo lineare, Tn mancanza di una determinazione sperimentale diretta il coefliciente di dilatazione termica del conglomerato pub as |sumersi pari a 0,00001 per grado centigrade. Per le costruzioni di caleestruzzo, quando non si ricorra, ad additivi speciali, si dovri tener conto del ritiro mediante un coeficiente di contrazione e al quale, in mancanza di determinazione sperimentale diretta, saranno da attribuire i seguenti valori 40 x 10 non armato 30 X 10 con armatura metallica <2 1% 20 x 10-4 con armatura metallica > 1%. T suddetti valori, che si riferiscono ad una stagionatara, dei getti in ambiente di normale umidith, dovranno essere aumontati del 50% per stagionatura in aria secca e potranno essere diminuiti del 50 % per stagionatura in aria molto umida Non sara tenuto conto del rico per getti maturati in acqua (*) 2.10. Derorsaztot. Nel caloolo elastico delle incognite statisticamente indo- terminate gli elementi geometrici delle sezioni rette devono essere valutati considerando reagente l'intera sezione. Nel caleolo delle deformazioni istantanee il modulo ela stico del conglomerato si pud assumere, in mancanza di diretta, sperimentazione, pari a Ru ‘Tale formula non 8 applicabile ai calcestruzzi maturati a vapore, Essa non § da considerarsi vincolante nellinterpre- tazione dei controlli speriientali delle strutture, Per azioni di Tunga durata (forze, variazioni termiche, ritiro, distorsioni, ecc.) si deve tener conto delle deformazioni Aifierte del conglomerato da esse provocate. (0) ota: Per wos pA serrata determinaioe elena ema ncn i a alle Racsomandatia! Internals FIP-CED. 8 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE. ». 190 del 22 luglio 1972 La deformazione viscosa unitaria tj — progressiva nel tempo — del caleestruzzo soggetto a stato di tensione eostante & valutabile a temperatura ordinaria, come segue eae fp (le) og dove x ® un coefficiente dipendente dalleth del calcestruz- 420 al'atto della messa: in carieo, variabile come indicato in figura; os OS 085 1 Resistenza a rottiea allistante di applicazione del earico Resistenza a rottura al tempo Pa & dipendente dalla condizione di stagionatura ed as sume 1 segaentrvatori tq = 05% 1,0 per maturazione in acqua, ‘ay = 15 + 20 per maturazione in aria molto um Tq = 2,0-+ 3,0 per maturazione all'aperto, Gm = 25+ 4,0 per maturazione in aria asciutta; 18 il tempo, espresso in anni, contato a partire dallo sstante’ di applicazione del carico; & 8 14 deformazione elastica unitaria, valutata conven. nonalmente con il modulo £’, a 28 giorni. (*) 2.\1 PESO PROPRIO DEL. CoxcLOMERATO. 1 peso proprio umstano del conglomerato armato, quando 11 valore effettivo non risulti da determinazione diretta, deve assunto pari a 2500 kg/m 2.12. Pitasran, Nei pilastri soggetti a compressione dentrata od eccentrica deve essere disposta un'armatura longitudinale di tezione rnon minore dello 0,6% @ non maggiore del 5 % della sezione i conglomerato strettamente necessaria per carico assiale, 1m base alla. tensione ammissibile adottata, e non minore dello 0.3.% della sevione efettiva, 11 diametro dei ferri longitndinali non deve essere minore 12mm, Se il centro di sollecitazione, pur essendo esterno al noc- a ciolo centrale di inerzia della sezione di conglomerato inte- ramente reagente, di luogo a trazioni minori di 1/5 della ten- sone al lembo compresso, la sezione pud essere verificata come mteramente reagente, ferme restando le limitazioni di eu sopra e purchd la sezione d’armatura in zona tesa sia ido- nea ad assorbire la risultante delle trazioni al tasso conven- zionale di 1,200 kejem? per barre tiscie e di 1.800 ke/em* per| barre ad aderenza migliorata. Nell'altro caso le sezioni devono essere verificate nella spotesi di parzializzazione ed armate in consoguenza, ferme restando le limitazioni di exi sopra, Deve essere prevista una staffatura posta ad interasse ‘non maggiore di 15 volte il diametro minimo dei ferri impiegati per l'armatura longitudinale, con un massimo di 25 em. Le stafle devono essere chiuse © conformate in modo da. contrastare’efficacemente, lavorando a trazione, gli sposta- ‘menti dei ferzi longitudinali verso Vesterno. Ul diametro delle statfe non deve essere minore di 6 mm. Per pilastri prefabbricati in stabilimento i diametri mic nimi dei ferri Iongitudinali e delle staffe sono rispettivamente Fidotti a 10 ed a 5 mm. 2.13, Prasrar ceresiari, Nello strutture semplicemente compresse; armate con ferri longitudinali, disposti lungo una circonferenza e racchiusi da una spirale di pasto non maggiore di 1/5 del diametro del nucleo cerchiato, si pub assumere come area ideale resistente quella det nucleo, aumentata di 15 volte quella della sezione dei ferri longitudinali e di 45 volte quella della sezione di una armatura fittizia longitudinale 4i peso uguale a quello della, spirale, area ideale cosl valutata non deve superare il doppio oll'area del nucleo; Ja sezione dell'armatura longitudinale rnon deve risultare inferiore alla meta di quella dell'armatura fittizia corrispondente‘alla spirale. 2.14, IxstapiiitA FLessionate Der euLastee. 1 fenomeni di instabilitt devono essere presi in considera- sione per stellecze i= -*. maggiri ai 50, essendo t ta tune sghez2a libera di inflessione ed # il corrispondente raggio d'iner- T pilastei cerehiati devono essere considerati alla stregua i quelli ordinari, ossia prescindendo dalla presenza della spirale, DAMA Giivico centrato. Il coefciente « di amplifcaaione dei carichi, che tiene conto dei fenomeni di instabilitd assume i valori riportati nel seguente prospetto VIE Prospero VIL Coefficienti di amplificazione a o 50 1,00 70 1,08 & 1,32 100 102 120 2,28 v0 3,00 La veriica deve essere condotta net. piano di massima snellezza. Sneliezze A maggiori di 100 sono da. considerare con par- ticolari cautele. 2.14.2. Carico eccentrico. La verifica, salve pit) acourate valutazioni, deve essere leseguita tenendo conto dello sforzo normale N «, con a valutato per la massima snollezza, e del momento fettente Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE n, 190 del 22 luglio 1972 9 Me normals N w si dove sostituire ‘V se pit sfavorevole. ‘Valutazioni particolarmente accurate sono richieste quan: do si prevedano forti deformazioni difterite Ta tensione massima a compressione © MT con AY momento effettivo massimo; allo sforz0 cos determinata non deve superare quell ammissibile per la sollecitazione i pressofiessione (vedere paragrafo 2.3.) 1 coofficiente ¢ & dato da te | | dove Ng @ il carico critico culeriana per la sneliezza relativa al piano di flessione, valutato per un modulo di elasticith convenzionale E*, = 0,4 By. Per travi vincolate alle due estremita, se il momento ettente varia linearmente fra i momenti di estromiti M, ed Ms, nel ealeolo di Af* si deve assumere, in luogo del momento effettive massimo, il valore (0,3 MA, + AR) + Oe, My In ogni caso deve essere eseguita la verifica di cui al para grafo 2 14.1 per Finfessione nel piano di massima snellezza. 214.3 Caleolo a rottura Sono ammessi caleoli a rottura fondati su metodi compro: vati per via teorica 0 sperimentale per tener conto degli effetti dol secondo ordine ed eseguiti attribuendo ai materiali le ten siont limite definite al paragrafo 2.7. per entrambe le ipotest i pressione centrata ed eccentrica, ivi considerate, Il coet- ficiente di sicurezza a rottura s, deve esere non minore di: =< per i= 30 ax 15+ oe 700 considerando la pit sfavorevole condizione di sollecitazione, 2.15. ARMATURE DI RIPARTIZIONE DELLE SOLETTE. Nelle solette non calcolate come piastre, oltre all'arma tura principale, deve essere adottata un'armatura secondaria di ripartizione disposta ortogonalmente. in ogni caso l'armiatura pit debole non deve essere inferiore al 20% di quella principale corrispondente. 2.16. NERVATURE CON SOLETTA. COLLABORANTE. Nel caolo di nervatare soldat con solete, salvo. pid accorta doterminazione, stud ammattere = nellpotet Gi conversaione dele Sion plane come collaborate con in nervator, da ciseun leo, una stiscla dt sletia Tange part wa maggion in 6 dimension! sguent i decimo della lye dela nevatara tingue volte lo spetore della ett pid une vol la lunghesea dlloventuale accord della tleta Tn ossun caso la largherta di sltta colborante da cscun Into pad superset disanen fla sesiono in esas quella in cai ba termine la solette, nb la meth della Tac | trate nervature Fer lc di qualche importanca,o in presenta di carck concentra, sono da pevedere adefuat dipostvi i riper none. 2.17 ARMATORA MINIMA PER GLI TLEMESTY INFLESSt La percentuale di armatura longitudinale, riferita alla intera sezione, non deve scendere sotto lo 0,15 % per barre ad aderenza migliorata e sotto lo 0,25 % per barre liscie. Tale armatura deve essere convenientemente diffusa, Nelle pinstre preseritto un minimo di armatura biditezionale pari alla ‘meta dei valori precedenti in ciascuna direzione. 2.18. PARTICOLARE DELLE ARMATURE Devono essere tenute presenti le prescrisioni di cui ai successivi parageafi 4.2, 4.3, 4.46 4.5. 3. QUALITA’ DEI MATERIALL E PROVE 3.1) Marerratt B01 Leganti Nelle opere oggetto delle presemti norme devono impie: sgarsi esclusivamente i leganti idraulict definiti come cementi dalle disposizioni vigenti in materia. L'impiego det cementi 4 tipo C é limitato ai ealeostruzzi per sbarramenti di sitenuta. 3.1 2. Tnerti Gli inerti, naturalio di frantumatione, devono essere costituiti da elementi non gelivi e non friabili, prvi di sostanze organiche, limose ed argillose, di gesso, ecc. in proporzioni nocive all'indurimento del congiomerato od alla conservazione delle armature ‘La ghiaia o il pietrisco devono avere dimension! massime commisurate alle caratteristiche geometriche della earpente- ria del getto ed all'ingombro delle armature, BAB. Acqua, Liaequa per gli (particolarmente solfati enon essere aggressiva asti deve essere limpida, priva di salt © cloruri) in percentuali dannose Bu 4. drmatura Non si devono porre in opera armature eccessivamente ossidate, corrose, recanti difetti superficiali, che ne meno- ‘mino la resistenza o ricoperte da sostanze che possano ridurne sensibilmento V'aderenza al conglomerato. 3.15. Impast La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo ai cemento ¢ la consistenza dell’impasto, devono essere adeguati alla particolare destinazione del getto, ed al procedimento di posa in opera del conglomerato. Il quantitative d'acqua deve essere il minimé necessario 1 consentire una buona lavorabilith del conglomerato tenendo conto anche dell'acqua contenuta negli inert. Partendo dagli clementi gid fissati il rapporto acqua- cemento, ¢ quindi il dosaggio del cemento, dovra essere scelto in relazione alla resistenza richiesta per il conglomerate. ‘Llimpiego degli addittivi dovra essere subordinate allo accertamento dell'assenza di ogni pericolo di aggressivita L'impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio ei componenti eseguito con modalitt atte a garantice Ja costanza del proporzionamento previsto in sede di progetto, 10 Suppleirento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE n. 190 del 22 luglio 1972 3.2, ContRotit svt conciowararo. Analoga procedura:si applica ai contralli di datuilita, In questo caso nn singolo risultato non conforme sui primi {re campioni dari luogo all'estensione della prova su, ulterior sei campioni dello stesso diametro. Un nuovo singolo risultato negativo determina la inidoneith della pastita BA coarser feoce teers (erf eae Per materiali controllati in stabilimento, gli eventuali control devono riterirsi agi stessi gruppi di diametri contom- platinelle prove a carattere statistico di eutal paragrato 3.3.2. fe allogati IL e LL, in ragione di tre spezzoni di uno stesso dia- 11 pretiovo dei eampioni edi metodi di prova saranno efet-|™mettO, sclto entro ciascun gruppo di diametci per ciascuna tuati secondo la norma UNT 6407/69, salvo quanto stabilito| Partita. Le prove si effettuano presso un laboratorio uficiale dr paragral 3.3.2. 3.3.3 per quanto tiguarda, la determina: |¢ ti@uardano la resitenza e la duttilti. T valor caratieristict tone dei valori carateristici Ri(S) 0 Ru(0.2) € Ras Feat aaa naneuitea Tenis dalla media dei corrispondenti valor, riferiti ad uno stesso diametro, rspettivamente 200 kalem® per R,(S) 0 (0,2) € 3.3.2, Controli in sebilimento. 300 eglem* (per 2). La determinazione della resistenza. caratteristica del con: -glomerato si effettua con le modalith indicate nellallegato 1. 3.3.1 Modalita di prelievo metodi di prova, Qualora il risultato non sia conforme a quello dichiarato dal produttore, il dicettore dei. lavori disporra la ripetizione della’ prova su sei alteriori campioni dello stesso diametro; in tal caso dalle medie dei nove valori si detraggono rispetti- J produttori di barre ad aderenza migliorata € di reti letrosaldate con fli nervati possono richiedere di sottoporre Ja loro produsione presso i propri stabilimenti a prove a carat- tere statsico eseguite a cura di-un laboratono uficiale, In] 12 S256 9816 De Oo toe eee {2} caso i valork caratteristic! Ru(S), 0 Rus(0.2) © Ras ven-| camento i limiti dichiarati non risultino rispettati, il controllo Jono determinati secondo le modalith indicate negl allegati Nr Chir Seanad Sian al allesti| deve estendersi a 25 campioni, applicando ai dati ottenuti C Ja formula generale valida per control in stabilimento (cr. allegati U1 e I). ‘Liulteriore risultato negativo comporta Vinidoneith della partita e lt trasmissione dei risultati al produttore, che sard fenuto a farli inserire tra 1 risultati dei controll statstch di sua produsione. Analoghe norme si applicano ai control Por matcriali non controllati in stabilimento da ogni par-|ai duces : un singoto risultato negative sul primo prelievo {ita, si devon prelevare almeno tre spezzoni di ogni diametro| comporta Tesame disci nuovi spezzoni dello stesso diametzo, da inviarsi in un laboratorio uffciale per Vaccertamento delle| yn tlteriore singolo visultato proprieti di cui ai prospetti Ie IT. I valori caratteristc!| della partita Fa(S), Ra(0,2) ed Ry st valutano detraendo dalla media corrispoadenti_vatori, ruferita ad uno stesso diametzo, nnspettivamente 330 kg/en® per Ra(S) ed Ral0.2), 450 3.3.3, Coutrolli in cantiere. It controllo in cantiere 8 obbligatorio per acciai non con. trollaté in stabilimento, facoltative per gli altri, 3.3 4, Tolerance ‘kglem* (per Ry). Qualora il risultato sia inferiore al valore| Nei caleoli statici si adottano di norma le sexioni no- jesto, il direttore dei lavori pud consentire la ripetizione | minali. Le sesioni eflettive non devono risultare imteriort al su tre ulteriori spezzoni di ciascuno dei diametri che yon sod-| 98 % di quelle nominali. disfano ta riehiesta dalle medie dei sei valori si detraggono| — Qualora le sezioni effettive risultassero inferiori a tale nispettivamente 350 kg/em® e 450 kgjcm*. Se anche in questo] limite, nei calcoli statiet si adottano le sezioni effettive. caso 1 limiti richiesti non sono rispettati la partita sara dichia-| Si raccomanda comungue di rispettare le tolleranze di rata non idonea, cui al seguente prospetto VIII, Prosrerto VII some Pepe lll lll 7 Tolleranra in % sulla sezione ammes- sper imprgo +s fctt0] 8 | ts | te | te |e | te | te | as | ts | as | as | os 4. ESECUZIONE. 4.3, Groxaiost. 4. ast Le giuntioni dei ferrin zona tsa, quando non siano evi- tabili, st devono realizzare possibilmente nelle regions di mi- Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo| nor sollecitazione; in ogni cazo devono essere sfalsate in guisa da escludere pericoli di separazione o di prematuro inizio della | che ciascuna interruzione non interéssi una sezione metallica presa, La superficie dei getti deve essere mantenuta umida | maggiore di un terzo di quelia complessiva e sia distante dalle ‘per almeno tre giorai. interruzioai contigue non meno di 60 volte i diametro dei Non si deve mettere in opera il conglomerato a tempera-| fersi di maggiore diametro. ture minori di 0%C, salvo il ricorso ad epportune eautele, ‘Le giunzioni di cit sopra possono effettuarsi riediante saldature eseguite in conformitd alle norme in vigore sulle saldature; deve essere accertata la saldabilita degli acciai Le barre non devono essere piegate a caldo. da impiegare e Jacompatibitita fra metallo base dé apporto 4.2, LAVORAZIONE DELLE BARRE, Suppleruto, ordinario alla GATZETTA nelle posizioni e condizioni operative ‘previste nel pragetto| esecutive = manicotto flettate; — sovrapposiztone caleotata in modo da assicurare Manco: raggio di ciaseun ferro; in ogni caso la langhezza di sovrappo- sizione in retto deve essere non minote di 20 volte il diametro la prosecuzione di ciascuna barra deve essere deviata verso a zona compressa. La distanza mutua nella sovrapposizione rnon deve superare 6 volte il diameteo. Negli clementi -prevalentemente tesi (catene, tirants ccc.) @ vietata la giunzione per soveapposizione. 404. eras riccart I fersi progati devono presentare, nelle piegature, un raccoréo circolare di raggio non minore di 6 volte il diametzo, Gli ancoraggi devono rispondere a quanto prescritto al para: igrafo 2.42 4.5, Copnirenno ED astEavenne, Qualsiasi superficie metallica deve distare dalle facce esterne del conglomerato (copriferro) di almeno 0,8 cm nel

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