Norma Italiana
CEI 20-34/0-1
Data Pubblicazione Edizione
2001-04 Prima
Classificazione Fascicolo
20-34/0-1 5976
Titolo
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elettrici
Parte 0: Metodi di prova per applicazioni generali
Sezione 1: Prove
Title
Common test methods for insulating and sheathing materials of electric cables
Part 0: Methods for general application
Section 1: Tests
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente norma descrive i metodi di prova da utilizzare per i materiali metallici, isolanti e le guaine dei
cavi per energia e telecomunicazione.
DESCRITTORI
Prova; Isolanti; Guaina;
Europei
Internazionali
Legislativi
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-34/0-1 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
CDU
1 CAMPO DI APPLICAZIONE 1
3 APPLICAZIONE 1
5 PRECONDIZIONAMENTO 1
6 TEMPERATURA DI PROVA 1
7 VALORE MEDIANO 1
La presente Norma descrive i metodi di prova richiamati nelle Norme CEI di pro-
dotto da utilizzare per i materiali metallici, gli isolanti e le guaine a base di poli-
meri dei cavi elettrici per distribuzione di energia e telecomunicazioni.
Nella presente Norma non sono prescritte tutte le condizioni di prova (come tem-
peratura, durate, ecc) e i requisiti di prova: in quanto tali prescrizioni sono speci-
ficate nelle Norme particolari per ciascun tipo di cavo.
Le prescrizioni indicate nella presente Norma possono inoltre essere modificate
dalla Norma del cavo particolare per soddisfare la necessità del cavo stesso.
3 APPLICAZIONE
I metodi di prova nella presente Norma sono destinati in primo luogo ad essere
usati per prove di tipo. Per alcune prove per le quali esistono sostanziali differen-
ze tra le condizioni per le prove di tipo e quelle per le prove frequenti, quali le
prove individuali, queste differenze sono precisate.
5 PRECONDIZIONAMENTO
Tutte le prove devono essere eseguite non prima di 16 h dall'estrusione delle me-
scole per l'isolante o la guaina.
6 TEMPERATURA DI PROVA
7 VALORE MEDIANO
Ottenuti diversi risultati di prova e dopo averli disposti in ordine crescente o de-
crescente, il valore mediano è il valore centrale della successione se quest'ultima
comporta un numero dispari di valori, oppure la media dei due valori al centro
della successione se quest'ultima è costituita da un numero pari di valori.
CEI 20-34/0-1:2001-04 Norma CEI a diffusione limitata, per NoiL NORMA TECNICA
CEI 20-34/0-1:2001-04
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8 PROVA DI RESISTENZA ALL’OLIO PER GUAINE TERMOPLASTICHE
8.4 Procedimento
I provini, che possono essere di forma tubolare o fustellata, devono essere com-
pletamente immersi in un bagno d'olio preventivamente portato alla temperatura
prescritta e ivi lasciati a detta temperatura per il tempo prescritto nella Norma
particolare relativa al tipo di cavo in esame.
Alla fine del periodo d'immersione, i provini devono essere tolti dall'olio, detersi
con carta da filtro e poi lasciati sospesi in aria libera a temperatura ambiente per
almeno 16 h.
La determinazione della sezione dei provini, da effettuare in conformità con 8.2,
deve essere eseguita prima dell’immersione.
Nota Se vengono usati provini del tipo a tubetto, quando i provini vengono tolti dal bagno assicurar-
si di espellere l'olio eventualmente rimasto nel foro.
9.4 Procedimento
Si immergono i provini per la durata di 4 h. Al termine di detto periodo i provini
tolti dal bagno saranno condizionati in stufa termostatica a ventilazione naturale
per 24 h alla temperatura costante di 60 ± 1 °C, sospesi non a contatto fra loro,
possibilmente in posizione orizzontale di fianco.
Dopo il periodo di condizionamento i provini devono essere mantenuti sospesi
in aria a temperatura ambiente per
almeno 16 h.
Dimensioni in millimetri
11.2 Condizionamento
Il provino deve essere mantenuto ad una temperatura ambiente di 23 ± 2 °C.
Soluzioni di prova:
liquidi di immersione a massa volumica nota:
acqua distillata bollita e raffreddata (per campioni aventi massa volumica pre-
vista 1 g/cm3);
alcool etilico, al 96% puro per analisi (per campioni aventi massa volumica
prevista 3).
11.4 Procedimento
Condizionare il provino e l'attrezzatura a 23 ± 0, 5 °C.
Pesare il gancio a spillo in aria. Appendere il campione al gancio e pesare in aria.
Pesare il gancio a spillo nel liquido d'immersione e quindi appendere il campio-
ne in esame.
Immergere velocemente il campione in alcool etilico per analisi e quindi asciu-
garlo con carta da filtro al fine di eliminare la formazione di eventuali bolle d'aria
durante la pesata in acqua distillata. Pesare il campione infilato nel gancio a spil-
lo nel liquido d'immersione.
( m3 – m1 )
d = d l ----------------------------------------------------------
( m3 – m1 ) – ( m4 – m2 )
dove:
d = densità del provino in esame a 23 °C;
dl = densità del liquido d'immersione a 23 °C (per alcool etilico al 96% a
23 °C dl = 0, 7988 g/cm3);
m1 = massa del gancio in aria, in grammi;
m2 = massa del gancio nel liquido d'immersione, in grammi;
m3 = massa del gancio e del campione in aria, in grammi;
m4 = massa del gancio e del campione nel liquido d'immersione, in grammi.
dove:
C1 è la capacità misurata alla fine del 1° giorno sullo spezzone di 3 m ed
espressa in picofarad; D e d sono il diametro esterno ed interno dell'isolante.
Il valore della costante dielettrica relativa (alla fine del 1° giorno e alla tempe-
ratura di prova) non deve superare il limite eventualmente prescritto per il
materiale in esame.
14.3 Procedimento
Con il nastro misuratore di cui in 14.1 si determina la lunghezza “L1” immediata-
mente dopo il taglio dello spezzone, espressa come media delle due distanze mi-
surate tra i riferimenti di cui in 14.2. Il campione va quindi posizionato nella stufa
preriscaldata alla temperatura di prova e lasciato per 5 ore. A fine riscaldamento
lo spezzone va estratto dalla stufa e lasciato raffreddare a temperatura ambiente.
Il ciclo di riscaldamento e successivo raffreddamento va ripetuto per 4 volte. Al
termine del 5° ciclo si determina la lunghezza “L2” come descritto all'inizio del
paragrafo.
Fig. 2
Vengono preparati due provini di nastro di lunghezza 250 mm. 1 provini sono
puliti con un tampone d'ovatta imbevuto di benzolo e poi asciugati. Ciascun pro-
vino è immerso in una soluzione acquosa contenente 0,75% ferricianuro di potas-
sio [K3 Fe(CN6)1 e 0,25% persolfato d'ammonio [(NH4)2 S2 081; una quantità di
circa 0,1% di un agente bagnante, per esempio un sale di sodio di un acido
alkyinaphíalene etilsolfonico è aggiunta a questa soluzione. La soluzione ed i
provini sono mantenuti ad una temperatura di 20 ±1 C. Ciascun provino è prova-
to separatamente in una soluzione fresca. Dopo 5 min di immersione i provini
sono tolti dalla soluzione e lasciati asciugare in aria alla temperatura ambiente.
Dopo questa prova i provini non devono presentare più di due macchie blu per
centimetro quadrato di superficie e nessuna macchia deve avere una dimensione
superiore a 1,5 mm. Le tracce di ruggine sugli spigoli, come pure le patine gialla-
stre che scompaiono per semplice sfregamento, non sono prese in considerazio-
ne. Non si tiene conto dei comportamento dei tratti prossimi alle estremità per
una lunghezza di 5 mm.
πD
α = arc tan g
L
dove:
D = Diametro medio della treccia (= diametro sull’isolante + 2d)
d = Diametro dei fili elementari componenti la treccia
L = Passo della treccia
N ⋅ P ⋅ df
F=
sen α
oppure
N ⋅ C ⋅ df Π ⋅ D 2
F= ⋅ 1+
2⋅Π⋅ D L
dove:
C = numero fusi per sezione
N = numero capi per fuso
P = incroci per centimetro
df = diametro filo
α = angolo di treccia
Ds = diametro del cavo sotto treccia
D = diametro medio (Ds+2df)
G = (2F-F2) ·100
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