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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 20-34/0-1
Data Pubblicazione Edizione
2001-04 Prima
Classificazione Fascicolo
20-34/0-1 5976
Titolo
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elettrici
Parte 0: Metodi di prova per applicazioni generali
Sezione 1: Prove

Title
Common test methods for insulating and sheathing materials of electric cables
Part 0: Methods for general application
Section 1: Tests

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente norma descrive i metodi di prova da utilizzare per i materiali metallici, isolanti e le guaine dei
cavi per energia e telecomunicazione.

DESCRITTORI
Prova; Isolanti; Guaina;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali

Europei

Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-34/0-1 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 2001-6-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. Nessuna

Comitato Tecnico 20-Cavi per energia


Approvata dal Presidente del CEI in Data 2001-4-18
in Data

Sottoposta a inchiesta pubblica come Progetto C. 770 Chiusa in data 2001-3-28

Gruppo Abb. 4 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

© CEI - Milano 2001. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

1 CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 VALORI PRESCRITTI PER LE PROVE 1

3 APPLICAZIONE 1

4 PROVE DI TIPO E ALTRE PROVE 1

5 PRECONDIZIONAMENTO 1

6 TEMPERATURA DI PROVA 1

7 VALORE MEDIANO 1

8 PROVA DI RESISTENZA ALL’OLIO PER GUAINE TERMOPLASTICHE 2


8.1 Campionatura e preparazione dei provini ............................................................................................................ 2
8.2 Determinazione della sezione del provino ........................................................................................................... 2
8.3 Olio da usare .............................................................................................................................................................................. 2
8.4 Procedimento ............................................................................................................................................................................. 2
8.5 Determinazione delle caratteristiche meccaniche ............................................................................................ 2
8.6 Valutazione dei risultati ....................................................................................................................................................... 2

9 PROVA DI IMMERSIONE IN IDROCARBURI PER GUAINE TERMOPLASTICHE 3


9.1 Campionatura e preparazione dei provini ............................................................................................................ 3
9.2 Determinazione della sezione dei provini ............................................................................................................ 3
9.3 Miscela da usare ....................................................................................................................................................................... 3
9.4 Procedimento ............................................................................................................................................................................. 3
9.5 Determinazione delle caratteristiche meccaniche ............................................................................................ 3
9.6 Valutazione dei risultati ....................................................................................................................................................... 3

10 PROVA DI LACERAZIONE PER GUAINE ELASTOMERICHE 4


10.1 Preparazione dei provini .................................................................................................................................................... 4

11 DENSITÀ MISURATA CON BILANCIA 5


11.1 Preparazione dei provini .................................................................................................................................................... 5
11.2 Condizionamento .................................................................................................................................................................... 5
11.3 Apparecchiatura e soluzioni di prova ....................................................................................................................... 5
11.4 Procedimento ............................................................................................................................................................................. 5
11.5 Calcolo ............................................................................................................................................................................................. 6

12 MISURA DELLA COSTANTE D'ISOLAMENTO SU SPEZZONE 6


12.1 Conduzione della prova ..................................................................................................................................................... 6

13 PROVA DI ASSORBIMENTO D'ACQUA, METODO ELETTRICO 6

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14 PROVA DI RITIRO A CALDO 7
14.1 Apparecchiatura di prova .................................................................................................................................................. 7
14.2 Condizionamento e preparazione dei provini .................................................................................................... 7
14.3 Procedimento .............................................................................................................................................................................. 7
14.4 Valutazione dei risultati ....................................................................................................................................................... 8

15 PROVA DI NON PROPAGAZIONE DELLA FIAMMA SU SINGOLO CAVO ORIZZONTALE 8


15.1 Prestazioni prescritte ............................................................................................................................................................. 8
15.2 Prelevamento dei provino ................................................................................................................................................. 8
15.3 Condizioni di prova ............................................................................................................................................................... 8
15.4 Sorgente di calore .................................................................................................................................................................... 8
15.5 Verifica dei funzionamento dei bruciatore ............................................................................................................ 8
15.6 Procedimento di prova ........................................................................................................................................................ 9

16 PROVA DI CORROSIONE SUI MATERIALI METALLICI PER I RIVESTIMENTI PROTETTIVI 9

17 PROVA DELLA STAGNATURA DEI FILI DI RAME 10

18 PROVA DELL'ARGENTATURA DEI FILI DI RAME 10

19 PROVA DELLA NICHELATURA DEI FILI DI RAME 10

20 CALCOLO DELLA PERCENTUALE DI COPERTURA E DELL’ANGOLO DI TRECCIA


DEGLI SCHERMI METALLICI 11

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1 CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente Norma descrive i metodi di prova richiamati nelle Norme CEI di pro-
dotto da utilizzare per i materiali metallici, gli isolanti e le guaine a base di poli-
meri dei cavi elettrici per distribuzione di energia e telecomunicazioni.

2 VALORI PRESCRITTI PER LE PROVE

Nella presente Norma non sono prescritte tutte le condizioni di prova (come tem-
peratura, durate, ecc) e i requisiti di prova: in quanto tali prescrizioni sono speci-
ficate nelle Norme particolari per ciascun tipo di cavo.
Le prescrizioni indicate nella presente Norma possono inoltre essere modificate
dalla Norma del cavo particolare per soddisfare la necessità del cavo stesso.

3 APPLICAZIONE

I valori di condizionamento qui prescritti e i parametri da applicare nelle prove


riguardano i tipi meno comuni di mescole per isolanti e guaine e i meno comuni
tipi di cavo, fili e cordoni.

4 PROVE DI TIPO E ALTRE PROVE

I metodi di prova nella presente Norma sono destinati in primo luogo ad essere
usati per prove di tipo. Per alcune prove per le quali esistono sostanziali differen-
ze tra le condizioni per le prove di tipo e quelle per le prove frequenti, quali le
prove individuali, queste differenze sono precisate.

5 PRECONDIZIONAMENTO

Tutte le prove devono essere eseguite non prima di 16 h dall'estrusione delle me-
scole per l'isolante o la guaina.

6 TEMPERATURA DI PROVA

Se non diversamente specificato, le prove devono essere eseguite a temperatura


ambiente.

7 VALORE MEDIANO

Ottenuti diversi risultati di prova e dopo averli disposti in ordine crescente o de-
crescente, il valore mediano è il valore centrale della successione se quest'ultima
comporta un numero dispari di valori, oppure la media dei due valori al centro
della successione se quest'ultima è costituita da un numero pari di valori.

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8 PROVA DI RESISTENZA ALL’OLIO PER GUAINE TERMOPLASTICHE

8.1 Campionatura e preparazione dei provini


Dalla guaina del cavo, si devono prelevare cinque provini secondo le modalità
descritte in 9.2.3 della Norma CEI 20-34/1-1.

8.2 Determinazione della sezione del provino


La verifica della sezione deve essere effettuata secondo il metodo di prova de-
scritto in 9.2.4 della Norma CEI 20-34/1-1.

8.3 Olio da usare


L'olio da usare deve essere del tipo SAE 20, salvo che un diverso tipo di olio sia
esplicitamente richiesto caso per caso. L'olio deve essere esente da acidi minerali,
alcali, grassi ed altre impurezze.

8.4 Procedimento
I provini, che possono essere di forma tubolare o fustellata, devono essere com-
pletamente immersi in un bagno d'olio preventivamente portato alla temperatura
prescritta e ivi lasciati a detta temperatura per il tempo prescritto nella Norma
particolare relativa al tipo di cavo in esame.
Alla fine del periodo d'immersione, i provini devono essere tolti dall'olio, detersi
con carta da filtro e poi lasciati sospesi in aria libera a temperatura ambiente per
almeno 16 h.
La determinazione della sezione dei provini, da effettuare in conformità con 8.2,
deve essere eseguita prima dell’immersione.
Nota Se vengono usati provini del tipo a tubetto, quando i provini vengono tolti dal bagno assicurar-
si di espellere l'olio eventualmente rimasto nel foro.

8.5 Determinazione delle caratteristiche meccaniche


Secondo il metodo di prova di cui in 9.2.7 della Norma CEI 20-34/1-1.

8.6 Valutazione dei risultati


Per il calcolo del carico di rottura si deve assumere la sezione del provino misu-
rata prima dell'immersione (8.2).
La differenza tra il valore mediano ottenuto sui provini immersi in olio e il valore
mediano dei valori ottenuti sui provini non assoggettati a invecchiamento (9.2.2
della Norma CEI 20-34/1-1), viene espressa in percentuale di quest'ultimo valore
sia per il carico di rottura sia per l'allungamento a rottura.
Nota A titolo informativo si riportano qui di seguito alcuni requisiti che vengono qualche volta speci-
ficati per mescole a base di polivinilcloruro:
 temperatura dell'olio...70 ± 1 °C
 durata dell'immersione...4 h
 valori residui percentuali minimi:
 per il carico di rottura...80%
 per l'allungamento a rottura...60%
Le mescole di PVC rispondenti a tali requisiti possono considerarsi come resistenti all'olio in mi-
sura sufficiente solo per alcune applicazioni.

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9 PROVA DI IMMERSIONE IN IDROCARBURI PER GUAINE
TERMOPLASTICHE

9.1 Campionatura e preparazione dei provini


Dalla guaina del cavo si devono prelevare sei provini secondo le procedure de-
scritte in 9.2.2 e 9.2.3 della Norma CEI 20-34/1-1.

9.2 Determinazione della sezione dei provini


La verifica della sezione deve essere effettuata secondo il metodo di prova de-
scritto in 9.2.4 della Norma CEI 20-34/1-1.

9.3 Miscela da usare


In una miscela da usare è costituita da 50 parti in volume di benzina super e 50
parti in volume di benzolo(1) puro per analisi a 25 °C ± 5 °C.

9.4 Procedimento
Si immergono i provini per la durata di 4 h. Al termine di detto periodo i provini
tolti dal bagno saranno condizionati in stufa termostatica a ventilazione naturale
per 24 h alla temperatura costante di 60 ± 1 °C, sospesi non a contatto fra loro,
possibilmente in posizione orizzontale di fianco.
Dopo il periodo di condizionamento i provini devono essere mantenuti sospesi
in aria a temperatura ambiente per
almeno 16 h.

9.5 Determinazione delle caratteristiche meccaniche


Secondo il metodo di prova di cui in 9.2.7 della Norma CEI 20-34/1-1.

9.6 Valutazione dei risultati


Per la valutazione del carico di rottura si deve assumere quale sezione del provi-
no quella misurata dopo l'immersione e il condizionamento in stufa e a tempera-
tura ambiente di cui in 9.4.
La differenza tra il valore medio ottenuto sui provini sottoposti al trattamento e il
valore medio sui provini non assoggettati al trattamento, viene espressa in per-
centuale di quest'ultimo valore sia per il carico di rottura sia per l'allungamento a
rottura.
I risultati da ottenere, per considerare la mescola di PVC come resistente agli
idrocarburi in misura sufficiente per alcune applicazioni, sono:
valori residui percentuali minimi:
 per il carico a rottura...80%
 per l'allungamento a rottura...80%
 nel caso di cavi non propaganti l'incendio...70%

(1) Si sottolinea l’alta pericolosità di questo prodotto.

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10 PROVA DI LACERAZIONE PER GUAINE ELASTOMERICHE

10.1 Preparazione dei provini


Si adoperano tre campioni non sottoposti a invecchiamento. Ogni campione vie-
ne molato in modo da ottenere una striscia a facce lisce e parallele.

Fig. 1 Provino per la prova di lacerazione

Dimensioni in millimetri

Da tale striscia si ritagliano, con apposito strumento, provini rispondenti alla


Fig. 1, in modo che i lati lunghi risultino paralleli all'asse del cavo di cui la guaina
faceva parte. La fenditura longitudinale indicata in figura deve essere fatta con
una affilatissima lama di rasoio e deve arrivare a 3,8 mm dall'estremità larga del
provino.
Si misura poi lo spessore di ognuno dei 6 provini, in prossimità dell'estremità lar-
ga del provino, usando un micrometro o apparecchio simile avente un contatto
che eserciti una pressione non superiore a 7 N/cm2.
Lo spessore dei provini deve essere compreso tra 1,2 e 3,8 mm.
Le due metà dell'estremità tagliata del provino vengono fissate nei due morsetti
del dinamometro, i quali vengono allontanati a una velocità compresa fra 45 e
55 cm/min fino a rottura del provino.
Come resistenza alla lacerazione di un dato provino viene considerato il rapporto
tra il massimo sforzo, in newton, occorrente per lacerare il provino e lo spessore
del provino stesso in millimetri.
Si scrivono in ordine progressivo, crescente o decrescente, i 6 valori trovati e si fa
la media aritmetica dei2 valori di mezzo; tale media non deve essere inferiore al
limite specificato nel Foglio di Specifica per la qualità di mescola della guaina in
esame.

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11 DENSITÀ MISURATA CON BILANCIA

Questa prova ha lo scopo di verificare se un dato materiale non metallico è ri-


spondente ai requisiti.

11.1 Preparazione dei provini


La massa del provino non deve essere inferiore a 5 g al fine di avere uno sposta-
mento di volume significativo.

11.2 Condizionamento
Il provino deve essere mantenuto ad una temperatura ambiente di 23 ± 2 °C.

11.3 Apparecchiatura e soluzioni di prova


L’apparecchiatura deve essere costituita da:
 bilancia con precisione non inferiore a 1 mg;
 contenitore per liquido d'immersione;
 gancio a spillo per sospensione campione. Tale gancio deve essere preparato
con un filo metallico molto sottile in modo da non avere influenza come spo-
stamento di volume nella fase di pesata nel liquido d'immersione.

Soluzioni di prova:
 liquidi di immersione a massa volumica nota:
 acqua distillata bollita e raffreddata (per campioni aventi massa volumica pre-
vista 1 g/cm3);
 alcool etilico, al 96% puro per analisi (per campioni aventi massa volumica
prevista 3).

11.4 Procedimento
Condizionare il provino e l'attrezzatura a 23 ± 0, 5 °C.
Pesare il gancio a spillo in aria. Appendere il campione al gancio e pesare in aria.
Pesare il gancio a spillo nel liquido d'immersione e quindi appendere il campio-
ne in esame.
Immergere velocemente il campione in alcool etilico per analisi e quindi asciu-
garlo con carta da filtro al fine di eliminare la formazione di eventuali bolle d'aria
durante la pesata in acqua distillata. Pesare il campione infilato nel gancio a spil-
lo nel liquido d'immersione.

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11.5 Calcolo
La densità è calcolata con la seguente formula:

( m3 – m1 )
d = d l ----------------------------------------------------------
( m3 – m1 ) – ( m4 – m2 )

dove:
d = densità del provino in esame a 23 °C;
dl = densità del liquido d'immersione a 23 °C (per alcool etilico al 96% a
23 °C dl = 0, 7988 g/cm3);
m1 = massa del gancio in aria, in grammi;
m2 = massa del gancio nel liquido d'immersione, in grammi;
m3 = massa del gancio e del campione in aria, in grammi;
m4 = massa del gancio e del campione nel liquido d'immersione, in grammi.

12 MISURA DELLA COSTANTE D'ISOLAMENTO SU SPEZZONE

12.1 Conduzione della prova


La misura deve essere eseguita su uno spezzone di anima della lunghezza di al-
meno 5 m immerso in acqua alla temperatura prescritta per almeno 2 h.
La misura si effettua applicando una tensione continua, compresa tra 80 e 500 V,
fra il conduttore e l'acqua facendo la lettura non prima di 1 min e non dopo
5 min dall'applicazione della tensione. I valori trovati per ciascun provino non
devono essere inferiori a quelli prescritti nel Foglio di Specifica per la qualità di
mescola in esame.

13 PROVA DI ASSORBIMENTO D'ACQUA, METODO ELETTRICO

a) Preparazione del provino - Il provino deve essere costituito da uno spezzone


di anima lungo 4,5 m e deve essere prelevato nel corso della fabbricazione
del cavo, prima che sulle anime siano stati applicati rivestimenti, schermi od
altro. La superficie esterna dell'isolante deve essere messa a nudo, togliendo
con cura l'eventuale nastro di vulcanizzazione e/o l'eventuale strato semicon-
duttore, mentre il conduttore interno deve essere lasciato in posto.
Nel caso di anime isolate con elastomeri, le prove devono aver inizio almeno
48 h dopo la fine della vulcanizzazione.
b) Immersione - Il provino deve essere essiccato in una stufa ad aria con tempe-
ratura da 70 a 75 °C per 24 h e poi immediatamente posto in una vasca d'ac-
qua potabile previamente portata alla temperatura di prova prescritta.
Il provino deve risultare immerso per una lunghezza di 3 m, mentre le parti
estreme, lunghe ognuna 0,75 m, devono sporgere attraverso il coperchio del-
la vasca munito di passanti a tenuta.

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L'acqua deve essere mantenuta ininterrottamente per 14 giorni alla tempera-
tura di prova con una tolleranza di ±2 °C, mentre il livello nella vasca non
deve variare di oltre ±1 cm.
c) Misure e calcoli - Si procede a misurare la capacità del provino, alla fine del
1°, del 7° e del 14° giorno di immersione, avendo cura di eseguire le misure
sempre alla stessa temperatura e con l'acqua allo stesso livello.
La misura di capacità verrà effettuata a frequenza fonica (compresa fra 500 e
1500 Hz) o a frequenza industriale (50 Hz) secondo quanto precisato nelle
singole Norme costruttive per i vari tipi di cavo.
Indicando con C1, C7 e C14 i tre valori di capacità così ottenuti, si devono
calcolare le due differenze (aumenti di capacità) C14 - C1, C14 - C7, e quindi
i due rapporti (C14 - C1)/C1 e (C14 - C7)/C7, i quali devono rispondere ai re-
quisiti specificati per il materiale in esame.
Con l'occasione, quando ciò è richiesto nelle singole Norme dei cavi, si deve
calcolare la corrispondente costante dielettrica relativa, usando la formula:

γ1 = 0, 0138 C1 log D/d

dove:
C1 è la capacità misurata alla fine del 1° giorno sullo spezzone di 3 m ed
espressa in picofarad; D e d sono il diametro esterno ed interno dell'isolante.

Il valore della costante dielettrica relativa (alla fine del 1° giorno e alla tempe-
ratura di prova) non deve superare il limite eventualmente prescritto per il
materiale in esame.

14 PROVA DI RITIRO A CALDO

14.1 Apparecchiatura di prova


Nastro misuratore di lunghezza con scala metrica in millimetri. Stufa a riscalda-
mento elettrico, termostatata, ed a ventilazione naturale.

14.2 Condizionamento e preparazione dei provini


Il cavo in prova deve essere condizionato per almeno 24 ore a temperatura am-
biente. Al termine del condizionamento si taglia uno spezzone di cavo di circa
500 mm a 2 m da un'estremità libera e si riportano due riferimenti diametrali vici-
no alle estremità dello spezzone. Nel caso lo spezzone risultasse leggermente
piegato, i riferimenti vanno posizionati internamente ed esternamente alla piega-
tura.

14.3 Procedimento
Con il nastro misuratore di cui in 14.1 si determina la lunghezza “L1” immediata-
mente dopo il taglio dello spezzone, espressa come media delle due distanze mi-
surate tra i riferimenti di cui in 14.2. Il campione va quindi posizionato nella stufa
preriscaldata alla temperatura di prova e lasciato per 5 ore. A fine riscaldamento
lo spezzone va estratto dalla stufa e lasciato raffreddare a temperatura ambiente.
Il ciclo di riscaldamento e successivo raffreddamento va ripetuto per 4 volte. Al
termine del 5° ciclo si determina la lunghezza “L2” come descritto all'inizio del
paragrafo.

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14.4 Valutazione dei risultati
La differenza tra la distanza tra le linee di riferimento misurata all'inizio della pro-
va (L1) ed al termine della prova stessa (L2) viene espressa come percentuale
della misura iniziale (L1). Detto valore non deve superare quello fissato nel foglio
di specifica del materiale.

15 PROVA DI NON PROPAGAZIONE DELLA FIAMMA SU SINGOLO CAVO


ORIZZONTALE

15.1 Prestazioni prescritte


La prova deve essere effettuata su due spezzoni di cavo. In caso di esiti discor-
danti si deve ripetere la prova su un terzo spezzone.
Quando la combustione è terminata, si pulisce accuratamente la superficie dei
provino e si verifica che la carbonizzazione o il danneggiamento non siano giunti
a 178 mm dal supporto sinistro o che il tempo di spegnimento della combustione
per giungere a 330 mm dal supporto sinistro non sia superiore a T dal momento
della rimozione dei bruciatore.

15.2 Prelevamento dei provino


Il provino è costituito da uno spezzone di cavo finito lungo 600 ± 25 mm.

15.3 Condizioni di prova


Il provino deve essere posto su sostegni in modo da mantenerlo su un piano
orizzontale. La disposizione schematica è illustrata in Fig. 2.

15.4 Sorgente di calore


Bruciatore a gas. Quando si usa gas propano si deve usare un bruciatore regolato
in modo che la lunghezza della fiamma sia di circa 125 mm e quella dei dardo di
circa 40 mm.
Per il gas naturale si può usare un becco Bunsen convenzionale con foro di
9 ± 1 mm, regolato in modo che la lunghezza della fiamma sia di circa 100 mm e
quella dei dardo di circa 35 mm.
In caso di dubbio si deve usare gas propano.

15.5 Verifica dei funzionamento dei bruciatore


Si verifica che il funzionamento dei bruciatore è soddisfacente nel modo seguen-
te: tenendo il bruciatore in posizione verticale si introduce orizzontalmente nella
fiamma, circa 10 mm sopra l'estremità superiore dei dardo, un filo nudo di rame
dei diametro di 0,71 ± 0,025 mm e della lunghezza libera di almeno 100 mm.
L'estremità libera dei filo deve arrivare sulla verticale della superficie interna dei
bruciatore dalla parte opposta a quella da cui è tenuto il filo stesso.
Il filo deve fondere in un tempo compreso tra 4 e 6 s.

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15.6 Procedimento di prova
Il bruciatore deve essere posto in corrispondenza dei punto A ed il suo asse deve
formare un angolo di 90° rispetto all'asse dei provino ed al centro della larghezza
dei provino stesso.
Durante l'applicazione dei bruciatore la distanza tra il bruciatore ed il provino
deve essere tale che l'estremità dei dardo risulti a circa 10 mm dalla superficie dei
provino (distanza misurata lungo l'asse della fiamma).
La fiamma deve essere applicata con continuità per una durata di 30 s.

Fig. 2

16 PROVA DI CORROSIONE SUI MATERIALI METALLICI PER I RIVESTIMENTI


PROTETTIVI

Vengono preparati due provini di nastro di lunghezza 250 mm. 1 provini sono
puliti con un tampone d'ovatta imbevuto di benzolo e poi asciugati. Ciascun pro-
vino è immerso in una soluzione acquosa contenente 0,75% ferricianuro di potas-
sio [K3 Fe(CN6)1 e 0,25% persolfato d'ammonio [(NH4)2 S2 081; una quantità di
circa 0,1% di un agente bagnante, per esempio un sale di sodio di un acido
alkyinaphíalene etilsolfonico è aggiunta a questa soluzione. La soluzione ed i
provini sono mantenuti ad una temperatura di 20 ±1 C. Ciascun provino è prova-
to separatamente in una soluzione fresca. Dopo 5 min di immersione i provini
sono tolti dalla soluzione e lasciati asciugare in aria alla temperatura ambiente.
Dopo questa prova i provini non devono presentare più di due macchie blu per
centimetro quadrato di superficie e nessuna macchia deve avere una dimensione
superiore a 1,5 mm. Le tracce di ruggine sugli spigoli, come pure le patine gialla-
stre che scompaiono per semplice sfregamento, non sono prese in considerazio-
ne. Non si tiene conto dei comportamento dei tratti prossimi alle estremità per
una lunghezza di 5 mm.

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17 PROVA DELLA STAGNATURA DEI FILI DI RAME

Il controllo deve essere eseguito su spezzoni di conduttori prelevati dalle teste


delle pezzature dei cavi finiti (ad almeno mezzo metro di distanza) asportando
con precauzione dell'involucro isolante in modo da non danneggiare la superfi-
cie dello stagno.
Gli spezzoni di filo da provare della lunghezza di circa 200 mm sono raddrizzati,
accuratamente puliti e sgrassati con adatto solvente (es. benzina) ed asciugati,
sono sottoposti a due cicli come sotto indicato
Ogni ciclo è costituito da:
a) immersione per 1 minuto in una soluzione di acido cloridrico avente a circa
20 °C, un peso specifico di 1,088 g/cm3; lavaggio in acqua pulita e asciuga-
mento.
Nota Un volume di 200 cm3 di soluzione deve considerarsi esausta quando in essa sia stato immerso
il seguente numero di campioni: 20 - 10 - 8 rispettivamente per diametri del filo fino a 1, oltre
1 fino a 2, oltre 2 mm.

b) immersione per 30 s in una soluzione di polisulfuro di sodio avente a circa


20 °C un peso specifico di 1,142 g/cm3; lavaggio in acqua pulita e asciuga-
mento; si esaminano quindi i campioni a occhio nudo, in nessuno di essi si
devono riscontrare macchie nere nettamente visibili e inasportabili per strofi-
namento, le quali dimostrano la discontinuità della copertura di stagno. Non
si tiene conto delle macchie nere situate a meno di 1 cm dalle estremità dei
campioni.

18 PROVA DELL'ARGENTATURA DEI FILI DI RAME

La preparazione dei campioni deve essere fatta secondo le modalità specificate


nell’art. 17 con la differenza che ciascun campione, è sottoposto ad un solo ciclo
di immersione e precisamente:
a) immersione per 30 s in soluzione di polisulfuro di sodio come specificato in
17 b); lavaggio in acqua pulita e asciugamento
b) immersione per 15 s in una soluzione di acido cloridrico come specificato in
17 a); lavaggio in acqua pulita e asciugamento; si esaminano quindi i campio-
ni a occhio nudo, in nessuno di essi si devono riscontrare macchie nere net-
tamente visibili e inasportabili per strofinamento, le quali dimostrano la di-
scontinuità della copertura di argento. Non si tiene conto delle macchie nere
situate a meno di 1 cm dalle estremità dei campioni.

19 PROVA DELLA NICHELATURA DEI FILI DI RAME

La preparazione dei campioni deve essere effettuata secondo le modalità specifi-


cate nell’art. 17; con la differenza che ciascun campione, e immerso in una solu-
zione di polisulfuro di sodio come indicato in 17 b) per 30 s e successivamente
lavato in acqua pulita ed asciugato; si esaminano quindi i campioni a occhio nu-
do, e in nessun caso di essi si devono riscontrare macchie nere nettamente visibi-
li e inasportabili per strofinamento, le quali dimostrano la discontinuità della co-
pertura di nichel.

NORMA TECNICA Norma CEI a diffusione limitata, per NoiL


CEI 20-34/0-1:2001-04
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20 CALCOLO DELLA PERCENTUALE DI COPERTURA E DELL’ANGOLO DI
TRECCIA DEGLI SCHERMI METALLICI

Nel presente capitolo vengono fornite le indicazioni per calcolare la percentuale


di copertura e l’ angolo di treccia degli schermi metallici.
a) Angolo di treccia

πD
α = arc tan g
L

dove:
D = Diametro medio della treccia (= diametro sull’isolante + 2d)
d = Diametro dei fili elementari componenti la treccia
L = Passo della treccia

b) Fattore di riempimento (F)

N ⋅ P ⋅ df
F=
sen α
oppure

N ⋅ C ⋅ df Π ⋅ D 2
F= ⋅ 1+ 
2⋅Π⋅ D  L 

dove:
C = numero fusi per sezione
N = numero capi per fuso
P = incroci per centimetro
df = diametro filo
α = angolo di treccia
Ds = diametro del cavo sotto treccia
D = diametro medio (Ds+2df)

c) Percentuale di copertura (G)

G = (2F-F2) ·100

Fine Documento

Norma CEI a diffusione limitata, per NoiL NORMA TECNICA


CEI 20-34/0-1:2001-04
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. A. Alberici

20 – Cavi per energia


CEI 20-34/1-1
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici Parte 1: Metodi di prova per applicazioni generali Sezione
1: Misure degli spessori e delle dimensioni esterne – Determi-
nazione delle proprietà meccaniche
CEI EN 60811-1-2 (CEI 20-34/1-2)
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici Parte 1: Metodi di prova per applicazioni generali Sezione
2: Trattamenti di invecchiamento termico accelerato
CEI 20-34/1-3
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici Parte 1: Metodi di prova per applicazioni generali Sezione
3: Misura della massa volumica - Prove di assorbimento d’ac-
qua - Prova di ritiro a caldo
CEI 20-34/1-4
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici Parte 1: Metodi di prova per applicazioni generali Sezione
4: Prove a bassa temperatura
CEI EN 60811-2-1 (CEI 20-34/2-1)
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici e ottici Parte 2: Metodi di prova per mescole elastomeri-
che Sezione 1: Prove di resistenza all’ozono, di allungamento
a caldo e di immersione in olio
CEI EN 60811-3-1 (CEI 20-34/3-1)
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici Parte 3: Metodi di prova per mescole di PVC Sezione
1:Prova di pressione ad alta temperatura - Prova di resistenza
alla fessurazione
CEI 20-34/3-2
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici Parte 3:Metodi di prova per mescole di PVC Sezione
2:Prova di perdita di massa - Prova di stabilità termica
CEI 20-34/4-1
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elet-
trici Parte 4: Metodi di prova per mescole di polietilene e di po-
lipropilene Sezione 1: Resistenza alle screpolature dovute alle
sollecitazioni ambientali - Prova di avvolgimento dopo invec-
chiamento in stufa ad aria - Misura dell’indice di fluidità - De-
terminazione della percentuale di nerofumo e/o di cariche mi-
nerali nelle mescole di PE
CEI 20-34/4-2
Metodi di prova per materiali isolanti e di guaina dei cavi elettrici
Parte 4: Metodi di prova per mescole di polietilene e di polipro-
pilene Sezione 2: Allungamento a rottura dopo precondiziona-
mento - Prova di avvolgimento dopo precondizionamento - Pro-
va di avvolgimento dopo invecchiamento termico in aria -
Misura dell’aumento di massa - Prova di stabilità a lungo termi-
ne (Appendice A) - Metodo di prova per la degradazione dovuta
all’ossidazione catalizzata dal rame (Appendice B)

Lire 42.000 21,69


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