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TEXA S.p.A. - Maggio 2006 - ZE03010101900 - Tutti i diritti di riproduzione, di traduzione e di adattamento parziali o totali con qualsiasi mezzo, sono riservati.
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Sistemi di
climatizzazione
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climatizzazione
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1
INDICE
3.4.2 Verifica funzionamento impianto mediante rilevazione delle pressioni di esercizio ...........................58
4. Clima Renault Scenic II...............................................................................................................................59
4.1 Architettura e funzionamento del sistema di climatizzazione ..................................................................60
4.1.1 Diagnosi del Sistema di Climatizzazione.........................................................................................61
4.1.2 Descrizione delle sottofunzioni.......................................................................................................61
4.1.3 Sinottico del comando del compressore ........................................................................................62
4.2 Calcolatore Clima .................................................................................................................................63
4.2.1 Calcolatore dell’aria condizionata automatica .................................................................................64
4.2.2 Sensore di temperatura abitacolo...................................................................................................66
4.2.3 Sensore di irraggiamento solare ....................................................................................................66
4.2.4 Componenti del sistema ................................................................................................................67
4.2.5 Modulo di potenza velocità elettroventola.......................................................................................67
4.2.6 Motorino di miscelazione...............................................................................................................68
4.2.7 Motorino di distribuzione ...............................................................................................................68
4.2.8 Motorino di ricircolo ......................................................................................................................69
4.2.9 Gruppo elettroventola abitacolo .....................................................................................................69
4.2.10 Pin out della centralina della Climatizzazione ................................................................................70
4.2.11 Autodiagnosi del Calcolatore della Climatizzazione .......................................................................71
4.3 Calcolatore iniezione ............................................................................................................................75
4.3.1 Localizzazione del Calcolatore di Iniezione .....................................................................................76
4.3.2 Localizzazione del sensore di pressione del fluido refrigerante.......................................................77
4.3.3 Localizzazione del sensore di temperatura motore..........................................................................77
4.3.4 Strategia di funzionamento della climatizzazione in funzione della gestione motore..........................78
4.3.5 Strategia iniezione - aria condizionata ............................................................................................78
4.3.6 Pin out della centralina di iniezione ................................................................................................81
4.3.7 Autodiagnosi del calcolatore Iniezione_Clima.................................................................................86
4.4 Gestione calcolatore Unità Centrale Abitacolo (UCH) .............................................................................91
4.4.1 Localizzazione del Calcolatore UCH e dei relativi punti di smontaggio .............................................92
4.4.2 Sensore della temperatura esterna.................................................................................................92
4.4.3 Resistenze RCH ............................................................................................................................93
4.4.4 Localizzazione dei relé di comando delle resistenze RCH................................................................93
4.4.5 Configurazione dell’UCH................................................................................................................95
4.4.6 Autodiagnosi del sistema ..............................................................................................................96
4.4.7 Pin out della centralina UCH ........................................................................................................100
4.5 Calcolatore UPC.................................................................................................................................104
4.5.1 Localizzazione del Calcolatore UPC..............................................................................................108
4.5.2 Calcolatore UPC..........................................................................................................................108
4.5.3 Pin out del calcolatore UPC .........................................................................................................109
4.5.4 Diagnosi del Calcolatore UPC ......................................................................................................111
4.6 Componenti meccanici del sistema Clima...........................................................................................114
3
I climatizzatori regolano la posizione degli sportelli di passaggio del gruppo climatizzatore e la velocità di
funzionamento del ventilatore dell'aria esterna. Ciò permette di ottenere una temperatura ideale all'interno
dell'abitacolo, modificabile in funzione di vari parametri rilevati, come la temperatura esterna, la temperatura
interna o l’irraggiamento solare.
La temperatura ideale all'interno dell'abitacolo dipende dalla temperatura ambiente e dalla portata dell’aria:
Temperature all'interno dell'abitacolo con temperatura iniziale di 30°C, dopo 1 ora di tragitto stradale.
Con Senza
climatizzatore Climatizzatore
Parabrezza 23°C 42°C
Figura 2
4
3
Figura 3
Sensori Attuatori
Ulteriori informazioni:
- Velocità veicolo
- Giri/Min
- Tempo di inattività
5
Figura 4
Figura 5
In caso di guasto nell'impianto di climatizzazione, ogni volta che si metterà in funzione il climatizzatore il
display lampeggerà per alcuni secondi. Sul display compariranno tutti gli indicatori attivi nello stesso
momento. Stessa indicazione avviene quando si usa la funzione "elementi attuatori" della diagnostica il
display visualizzerà gli stessi elementi, ma senza lampeggio.
Figura 6
In caso di guasto di uno dei due sensori della temperatura esterna (sensore posto al di sotto del paraurti e
sensore all'entrata del blocco climatizzatore), l'indicatore della temperatura esterna segnalerà il guasto
visualizzando due linee.
Figura 76
7
Se la velocità è inferiore a 15 Km/h e la temperatura del motore è superiore a 70°C il valore della
temperatura esterna indicato non viene modificato, in quanto alle basse velocità il valore della temperatura
potrebbe essere "falsato" dal calore emesso dal motore.
Figura 8
È situata accanto al pannello dei comandi. Nella parte posteriore sono ubicate le connessioni elettriche.
Figura 9
8
Ingresso aria
Figura 10
IAW 5NF
2.5 Motorini posizione sportelli
Questo attuatore modifica la posizione dello sportellino relativo al ricircolo e dello sportellino relativo
all'intensità dell'aria in ingresso.
Figura 9
9
La centralina del climatizzatore alimenta il motore per portare le aperture di passaggio nella posizione
adeguata. Un potenziometro interno informa la centralina climatizzatore della posizione effettiva dello
sportellino.
Figura 10
Vantaggi:
• L'aria viene raffreddata o riscaldata più velocemente
• Si impedisce l'ingresso di elementi contaminanti esterni
Svantaggi:
• Possibile appannamento dei vetri dovuto alla maggiore umidità dell'aria
Autodiagnosi:
Con Senza
N° Parametro ricircolo ricircolo
1 Potenziometro del motoposizionatore valvola accumulo effettivo 22 234
2 Potenziometro del motoposizionatore valvola accumulo prescritto 23 232
3 Regol. valv. accumulo 1 23 -
4 Regol. valv. accumulo 2 - 231
Tabella 1
Sono motori comandati dalla centralina climatizzatore ed in dettaglio servono per variare:
Figura 12
A: Connessione elettrica
B: Motore C.C.
C: Albero comando sportellino.
1. Massa potenziometro
2. Segnale potenziometro
3. Alimentazione 5V potenziometro
4. Comando in C.C. del motore
Figura 13 6. Comando in C.C. del motore
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Ventola ingresso aria
Figura 14
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Ventola ingresso aria
Figura 15
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Ventola ingresso aria
Figura 16
Autodiagnosi:
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Uscita centrale
D. Uscita zona piedi/sbrinamento
Figura 17
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Uscita centrale
D. Uscita zona piedi/sbrinamento
Figura 18
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Uscita centrale
D. Uscita zona piedi/sbrinamento
Figura 19
Posizione intermedia.
In questa posizione, l'aria esce dal climatizzatore in direzione dell'abitacolo attraverso i diffusori centrali, i
diffusori della zona piedi e della zona sbrinamento parabrezza.
Autodiagnosi:
N° Parametro Zona piedi/sbrin. Centrale
Valore effettivo potenziometro del
1 39 215
motoposizionatore della bocchetta centrale
Valore prescritto potenziometro del
2 39 215
motoposizionatore della bocchetta centrale
3 Regolatore bocchette centrale 1 39 -
4 Regolatore bocchette centrale 2 - 216
Tabella 3
1. Valore reale relativo alla posizione del potenziometro:
Valore inferiore a 5 = cortocircuito = 0V.
Valore superiore a 250 = interruzione = 5V.
2. Valore teorico relativo alla posizione del potenziometro
La differenza rispetto al valore reale non deve superare tre unità
3. Valore misurato e memorizzato nella UCE durante la regolazione di base con lo sportellino in
posizione di uscita zona piedi/sbrinamento.
Valore corretto = da 5 a 50
4. Valore misurato e memorizzato nella UCE durante la regolazione di base con lo sportellino in
posizione di uscita centrale.
Valore corretto = da 190 a 250
16
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Uscita centrale
D. Uscita zona piedi
E. Uscita sbrinamento
Figura 20
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Uscita centrale
D. Uscita zona piedi
E. Uscita sbrinamento
Figura 21
A. Radiatore riscaldamento
B. Evaporatore
C. Uscita centrale
D. Uscita zona piedi
E. Uscita sbrinamento
Figura 22
Posizione intermedia.
• Lo sportellino centrale chiude il passaggio verso l'uscita diffusori centrali. Sportellino zona
piedi/sbrin si posiziona in modo che l'aria convogliata dalla ventola esca suddivisa fra zona piedi
e zona sbrinamento.
Autodiagnosi:
Figura 23 Figura 24
Si tratta di sensori NTC, i quali informano la centralina della temperatura esterna, la quale assume sempre
come riferimento la temperatura esterna più bassa fra le due.
In caso di guasto di un sensore della temperatura, la temperatura esterna viene determinata basandosi
sull'altro sensore.
In caso di guasto di entrambi i sensori, la centralina assume come riferimento una temperatura esterna fissa
di 10°C. Tale parametro non compare nel dispositivo diagnostico (compare -51°C in caso di interruzione o
75°C in caso di cortocircuito).
In funzione della temperatura esterna, l'unità del climatizzatore regola lo sportellino della temperatura, lo
sportellino centrale e la velocità della ventola.
Resistenza sensori:
Temperatura Resistenza (Kohm)
- 10ºC 5,60
0 3,28
10 2
20 1,25
30 0,80
40 0,50
Tabella 5
19
Autodiagnosi:
Autodiagnosi Parametri
VOLKSWAGEN\Golf IV\1.6i Kat\AKL\Berlina 2 volumi\[--/98>--/04]\Climatizzatore
N° Descrizione Valore UM
1 Temperatura indicata dallo strumento 23 ºC
2 Temperatura esterna 25 ºC
3 Temperatura dell'aria 23 ºC
Tabella 6
Descrizione:
1. Valore della temperatura che compare sul display del pannello comandi.
2. Valore della temperatura ottenuto dal sensore esterno.
3. Valore della temperatura ottenuto dal sensore della temperatura dell'aria in ingresso.
Figura 24
A. Temperatura esterna.
B. Temperatura interna.
Premere i tasti AUTO e ECON contemporaneamente per modificare la visualizzazione sul display da
gradi centigradi in Fahrenheit e viceversa.
20
Si tratta di sensori NTC, i quali informano la centralina della temperatura nella zona piedi, all'interno
dell'abitacolo. In funzione della temperatura rilevata, l'unità del climatizzatore regola lo sportellino di
distribuzione zona piedi/sbrinamento e la velocità della ventola.
In caso di guasto del sensore, la centralina assume come riferimento una temperatura fissa di 80°C. Tale
parametro non compare nel dispositivo diagnostico (compare -59°C in caso di interruzione o 150°C in caso
di cortocircuito).
Resistenza:
Temperatura Resistenza
- 10ºC 16,2 K Ohm
0 9,40
10 5,60
20 3,50
30 2,20
40 1,45
Tabella 7
Figura 25
Autodiagnosi:
Si tratta di un sensore NTC che trasmette a la centralina del climatizzatore le informazioni sulla temperatura
reale dell'abitacolo. La centralina compara tale dato con la temperatura teorica (ovvero la temperatura
selezionata manualmente dal guidatore o automaticamente dal climatizzatore).
Qualora vi siano differenze fra la temperatura teorica desiderata e il valore indicato dal sensore, la centralina
gestisce adeguatamente lo sportellino della temperatura e dell'intensità di funzionamento della ventola.
In caso di guasto, la centralina assume come riferimento il valore fisso di 24°C. La curva
caratteristica della resistenza del sensore temperatura abitacolo è uguale a quella del sensore temperatura
zona piedi.
Il sensore della temperatura è situato all'interno dell'unità di controllo. Nei pressi dello stesso, una
miniventola genera un flusso d'aria aspirata che riduce le fluttuazioni termiche momentanee, evitando così
errori di misurazione.
Le strategie della centralina sono attuate in funzione della condizione ambientale ed in dettaglio:
• Se la temperatura è bassa, l'aria in ingresso viene riscaldata dal climatizzatore. I flussi di aria
calda sono sempre indirizzati verso la zona piedi.
20
Figura 28
A. Temperatura esterna.
B. Temperatura dell'aria in ingresso
C. Temperatura zona piedi
D. Velocità media
E. Zona sbrinamento
F. Zona piedi
G. Zona centrale
23
• Se la temperatura esterna è elevata, l'aria viene raffreddata dal climatizzatore. I flussi di aria
fredda sono indirizzati verso la zona centrale.
Figura 29
A. Temperatura esterna.
B. Temperatura dell'aria in ingresso
C. Temperatura zona piedi
D. Velocità media
E. Zona sbrinamento
F. Zona piedi
G. Zona centrale
• Se si seleziona una temperatura interna molto bassa (meno di 18°C) o molto alta (più di 28°C),
la velocità della ventola dell'aria è molto elevata.
24
• Con temperature interne medie la velocità della ventola è altrettanto media (varia leggermente in
funzione della temperatura e della radiazione esterna).
Figura 30
A. Temperatura esterna.
B. Temperatura dell'aria in ingresso
C. Temperatura zona piedi
D. Velocità media
E. Zona sbrinamento
F. Zona piedi
G. Zona centrale
25
Quando la luce non colpisce il fotodiodo, la quantità di corrente che può passare attraverso lo stesso è
molto piccola. Quanto più intensa è la luce, maggiore è la quantità di corrente che attraversa il sensore.
L'unità di controllo del climatizzatore controlla la caduta di tensione ai morsetti del sensore determinando
così l'intensità della radiazione solare.
A. Elemento ottico
B. Fotosensore
Figura 31
26
Il fotodiodo è coperto da un elemento ottico di materiale plastico. Esso presenta una geometria particolare
per facilitare l'incidenza dei raggi solari sul fotodiodo quando la proiezione degli stessi è obliqua. Quando
l'incidenza è verticale, la radiazione solare praticamente non entra in contatto con il fotodiodo.
Autodiagnosi:
La centralina scollega il compressore dell'aria condizionata in caso di assenza del segnale che indica
i giri del motore. Ritarda inoltre il riattacco del compressore (10 sec. ca) per segnali superiori a 6000
giri/min.
• Se il tempo di inattività è inferiore a 4 ore, la centralina utilizza come temperatura reale l'ultimo
segnale di temperatura esterna ricevuto prima dell'arresto del motore (condizione di motore caldo).
27
In questo modo si evitano misure erronee di temperatura dovute all'irradiazione termica del motore e quindi
migliora la gestione dello sportello di miscelazione in funzione dell’effettiva aria in entrata nel gruppo
climatizzatore.
In caso di guasto del segnale relativo al tempo di inattività, la centralina prende come riferimento un
tempo di inattività superiore a 4 ore.
Autodiagnosi:
I segnali sopra menzionati possono essere trasmessi dal quadro strumenti o da linee CAN Bus.
2 5N
Figura 33
28
L'unità di alimentazione della ventola funziona con uno stadio di potenza. Mediante il pin D16, la UCE
controlla una esigua corrente di alimentazione alla base del transistore. Quanto maggiore è la corrente
applicata alla base, tanta più corrente passa attraverso il circuito emettitore-collettore del transistore.
Attraverso questo circuito la corrente che attraversa il motore della ventola arriva a massa.
La UCE, per mezzo dei pin D11 e D14, controlla la caduta di tensione nel motore ai fini del calcolo della
velocità di rotazione della ventola.
Figura 34
_
Figura 35
29
Autodiagnosi:
Vent. aria esterna pr. 3,6…….12V Valore teorico della tensione nella ventola
Vent. aria esterna eff 3,6…….12V Valore teorico della tensione nella ventola
5NF
2.12 Modulo controllo raffredamento/compressore
Il compito principale dell'unità consiste nell'attivazione/disattivazione di:
• compressore aria condizionata
• ventilatori raffreddamento motore.
Figura 36
Si trova nel vano motore, sul lato sinistro, vicino alla fanaleria anteriore.
Attivazione elettroventilatori
Figura 37
30
Funzioni generali
Figura 38
L'Unità di climatizzazione e l'unità ventilatori sono in comunicazione grazie a due fili che permettono il
dialogo fra le due unità.
La UCE del climatizzatore invia segnali di richiesta di attivazione/disattivazione del compressore.
L'unità ventilatori informa la UCE del climatizzatore dello stato del compressore e della pressione presente
nel circuito dell'A/C.
Autodiagnosi:
Parametro Valore
Causa disatt. Comp. A/C Da 0 a 14
Descrizione
0. Compressore attivo
1. Segnale di pressione troppo elevata
2. Codifica centralina climatizzatore non corretta
3. Segnale di pressione bassa
4. Segnale Kick-down
5. Manca segnale giri motore
6. Tasto ECON
7. Tasto meno (-) velocità ventola
8. Temperatura esterna bassa (inferiore a 2°C)
10. Tensione della batteria bassa (inferiore a 9,5V)
11. Temperatura del motore troppo elevata
12. Richiesta da centralina motore o cambio automatico
13. Giri del motore superiori a 6000 giri/min (scollegamento per 10 s)
14. Sensore alta pressione commuta molto frequentemente (più di 30 volte)
31
IAW 5NF
Figura 39
L'unità di controllo del climatizzatore controlla l'elettrovalvola del compressore per variarne il rendimento e,
pertanto, la pressione nel circuito dell'aria condizionata.
La centralina controlla l'avvolgimento con una frequenza fissa approssimata di 400 Hz al fine della variazione
della posizione del nucleo. Il segnale di controllo è un segnale PWM con rapporti di periodo dal 2 al 98%.
32
Segnale indicante un alto rendimento del compressore Corsa ampia dei pistoni
Figura 40
A. Alta pressione
B. Bassa pressione
C. Pressione carter
D. Ampiezza dell'impulso (Segnale corrispondente al 98%)
Segnale indicante un basso rendimento del compressore Corsa ridotta dei pistoni
Figura 41
A. Alta pressione
B. Bassa pressione
C. Pressione carter
D. Ampiezza dell'impulso (Segnale corrispondente al 2%)
33
In caso di guasto, e come misura di sicurezza, l'elettrovalvola rimane fissa in posizione di minimo
rendimento del compressore.
A. Sensore pressione
B. Connettore a tre vie:
1. Massa
2. Segnale
3. Positivo
Figura 42
Il sensore della pressione è dotato di elettronica incorporata in grado di trasformare la pressione del circuito
A/C in segnali elettrici PWM (modulazione della larghezza dell'impulso).
Il sensore è un elemento piezoresistivo costituito da un cristallo di silicio la cui resistenza elettrica varia in
funzione della pressione alla quale è applicato. Pertanto, la tensione di uscita del cristallo di silicio dipende
dalla deformazione dello stesso e la tensione viene ricevuta da un microchip e convertita in segnali PWM a
frequenza fissa (50 Hz).
34
Ampiezza
dell’impulso
Figura 43 a Figura 43 b
Grafica della corrispondenza fra pressione del circuito e periodo del segnale del sensore.
% periodo
Pressione(bar)
Figura 44
• Per pressioni superiori a 16 bar (anche con temperatura del motore superiore a 99°C):
Autorizzare la messa in marcia dei ventilatori a velocità 2
L'unità di controllo del motore utilizza questo segnale per tenere in considerazione le variazioni di pressione
del circuito A/C al fine di effettuare un calcolo puntuale della coppia assorbita dal compressore ed essere in
grado di regolare molto più correttamente il regime del minimo.
36
Figura 45
L’intero impianto di climatizzazione (sia nella versione prodotta da Delphi che in quella prodotta dalla
Harrison) è gestito da una centralina elettronica di comando che è in grado, grazie ad una logica di
funzionamento estremamente raffinata, di controllare la temperatura all'interno dell'abitacolo riscaldando o
raffreddando l'aria in ingresso per raggiungere il livello di comfort desiderato dagli occupanti del veicolo.
E' inoltre in grado, in un tempo relativamente breve, di disappannare la superficie del parabrezza e dei vetri
laterali aumentando così il grado di sicurezza nella guida.
La principale peculiarità risiede nel fatto che la regolazione delle temperature per il lato sx e dx è
indipendente (attraverso l’attivazione della funzione “MONO” l’impianto imposta identiche temperature per il
lato sx e dx, divenendo, difatti, un classico impianto “mono-zona”).
La centralina imposta i suddetti parametri in modo da ottenere in tempi brevi l'adeguamento della
temperatura dell'abitacolo a quella richiesta.
I comandi del sistema – collocati all’esterno - sono parte integrante della stessa unità elettronica (centralina
di climatizzazione vera e propria).
37
Le scelte manuali sono sempre prioritarie rispetto all'automatismo e vengono memorizzate fino a che
l'utente, volutamente, annulla il comando riportando il controllo della funzione interessata all'automatismo.
La centralina acquisisce informazioni sulle temperature e condizioni climatiche sia interne sia esterne alla
vettura tramite appositi sensori:
• sensore temperatura esterna, collocato nella parte inferiore dello specchio esterno lato guida o
passeggero;
• sensori temperatura aria miscelata inferiore (destro e sinistro);
• sensori aria miscelata superiore (destro e sinistro);
• sensore temperatura abitacolo;
• sensore solare, che rileva il valore di irraggiamento sul parabrezza;
• sensore presenza gas di scarico A.Q.S. -Air Quality Sensor- : fornisce un segnale quando l'indice
di inquinamento dell'aria supera soglie di nocività prefissate. Tale segnale fa inserire il ricircolo,
in modo da evitare l'introduzione in abitacolo di aria inquinata;
• sensore antiappanamento, che rileva la presenza di goccioline d'acqua (appannamento) sulla
superficie interna del parabrezza; tale informazione modifica, attraverso una opportuna strategia
di “disappannamento” la distribuzione dell'aria e la ventilazione.
La centralina, in base a molteplici calcoli, imposta la velocità di entrata dell'aria nell'abitacolo modificando
opportunamente la velocità del ventilatore interno; imposta la temperatura dell’aria tramite due attuatori di
miscelazione (uno per il lato destro dell'abitacolo, uno per il lato sinistro); imposta inoltre la distribuzione dei
flussi d’aria mediante uno specifico attuatore; gestisce la funzione di ricircolo dell'aria interna /aria esterna
mediante un ulteriore attuatore specifico.
Se le condizioni lo richiedono, la centralina comanda anche l'inserimento del circuito di raffreddamento e
deumidificazione dell'aria, azionando il compressore condizionatore.
38
Per migliorare il comfort per gli occupanti della vettura, viene previsto un filtro aria abitacolo di tipo
combinato (PARTICELLARE+CARBONI ATTIVI). Il primo consente di impedire l'ingresso di polline e
particelle inquinanti all'interno dell'abitacolo; il secondo di ridurre la fastidiosa sensazione olfattiva provocata
da sostanze maleodoranti dovute anche al trattenimento dell'umidità sui componenti dell’impianto di
riscaldamento/refrigerazione.
1 - Filtro
2 – Coperchio
Figura 46
I filtri abitacolo hanno uno specifico senso di montaggio: una freccia indica il verso del flusso dell’aria.
Le caratteristiche principali dei due filtri sono:
• elevata capacità di filtrazione: il filtro trattiene oltre il 55% delle particelle con dimensioni tra 3 e
5 micron, oltre il 90% tra 5 e 10 micron.
39
La ventola che invia aria esterna o di ricircolo verso la batteria evaporatrice è comandata da un motorino
elettrico a magneti permanenti. E' sistemato all'interno della scatola in prossimità dell'evaporatore; è
alimentato a 12 V e comandato a differenti velocità da un regolatore elettronico posto nelle vicinanze dello
stesso.
1 - Regolatore
elettronico della
velocità
dell’elettroventilatore
2 – Elettroventilatore
Figura 48
Regolatore elettronico
Le differenti velocità di rotazione dell'elettroventilatore sono controllate da un regolatore elettronico fissato
nel convogliatore aria. Il regolatore, provvede infatti a controllare la tensione e quindi la corrente di
alimentazione del motorino con conseguente controllo del numero di giri della ventola e dei metri cubi/ora
dell'aria.
Inoltre il regolatore elabora un segnale in uscita (feedback) con frequenza proporzionale al regime di
rotazione della ventola. E' utilizzato come segnale di controllo della velocità di rotazione del motorino per
diagnosticare innalzamenti di temperatura dovuti ad assorbimenti di correnti o resistenze meccaniche
eccessive; in pratica gli eventuali malfunzionamenti.
Il rotore che comprende un certo numero di coppie di polimagnetici permanenti, si dispone in una posizione
di arresto (minima energia magnetica) dovuta alla configurazione polare data dall'esterno dello statore
eccitato elettromagneticamente.
1 - Rotore
2 - Carcassa statore A
3 - Carcassa statore B
4 - Avvolgimento A
5 - Avvolgimento B
Se l'inversione di polarità degli avvolgimenti di eccitazione viene effettuata correttamente dagli ordini di
comando digitali, il rotore ruota esattamente di un passo nella direzione scelta e si sposta in una nuova
posizione di arresto.
In questo caso la corrente di eccitazione è indipendente dal carico e se viene applicata con una sequenza
rapida di impulsi (frequenza) il movimento passo-passo si trasforma in un movimento praticamente
continuo.
Come nei motoriduttori a corrente continua la polarità degli avvolgimenti statorici viene correttamente
invertita mediante degli interruttori che sono realizzati tramite stadi di potenza elettronici in centralina.
Il numero di passi ad ogni rotazione risulta dal numero delle coppie polari (P) del rotore e dal numero delle
fasi (m) dello statore.
La precisione di posizionamento tipica di questi motoriduttori è di circa ± 5% dell'angolo del passo ed è
largamente indipendente dalla somma dei passi di posizionamento cioè dall'angolo di posizionamento. Gli
incrementi angolari (normalmente > 1,8°) possono variare in funzione della funzione che il motoriduttore
deve fare. Questi tipi di motoriduttori sono quelli che hanno la massima diffusione nei nuovi impianti.
Figura 50
41
Figura 51
CARATTERISTICHE:
• tensione nominale 12V
• frequenza nominale di pilotaggio 200 Hz
• velocità nominale 1,67 RPM (giri/minuto)
• passi per giro 7200 (7200 impulsi per compiere 1 giro)
• rapporto di riduzione 300
• resistenza bobine 84 ohm
Figura 52
42
CARATTERISTICHE:
• tensione nominale 12V
• frequenza nominale di pilotaggio 200 Hz
• velocità nominale 5 RPM (giri minuto)
• passi per giro 2400 (2400 impulsi per 1 giro)
• rapporto di riduzione 100
• resistenza bobine 70 ohm
Attuatore di ricircolo
L'attuatore ricircolo aziona la rotazione della portella nelle due posizioni limite aria dinamica e ricircolo senza
posizioni intermedie.
Un motorino alimentato a 12 volt comanda il movimento rotatorio di un perno di trascinamento che agisce
direttamente sulla portella. Invertendo la polarità si ottiene il movimento in senso opposto.
Figura 53
CARATTERISTICHE:
• tensione nominale 12V
• frequenza nominale di pilotaggio
200 Hz
• velocità nominale 5 RPM (giri
minuto)
• passi per giro 2400
• rapporto di riduzione 100
• resistenza bobine 70 ohm
Figura 54
La chiusura della portella avviene in un tempo < 2,5 sec.
43
3.2.4 Evaporatore
L'evaporatore è uno scambiatore di calore montato all'interno del gruppo soffiante/distributore. E' composto
da una struttura di alluminio brasato con alettature che aumentano la superficie di scambio termico.
Figura 55
Lungo la serpentina può evaporare così con grande rapidità, assorbendo una notevolissima quantità di
calore.
Se le serpentine dell'evaporatore sono alimentate con refrigerante insufficiente, l'evaporazione sarà limitata
solo ad una parte di esse; si avrà in questo caso un funzionamento insufficiente ed uno scambio sotto la
normalità.
Il caso opposto di esuberante alimentazione delle serpentine dell'evaporatore porterà all'incompleta
evaporazione del refrigerante attraverso le serpentine medesime. In questo caso è possibile che il
refrigerante ritorni al compressore allo stato liquido, cosa che può risultare dannosa alle valvole e ai pistoni
del compressore. Inoltre, anche in tali condizioni si avrà un funzionamento insufficiente con scarso scambio
termico. Una pressione troppo alta letta sul manometro di aspirazione o un'eccessiva trasudazione delle
serpentine dell'evaporatore e dei tubi di aspirazione, accompagnate da uno scarso raffreddamento
dell'evaporatore, indicano una serpentina alimentata con refrigerante in esuberanza.
Nel condizionamento di vetture l'evaporatore può ricevere aria dall'interno della vettura (aria di ricircolo),
oppure all'esterno, venendo così ad avere, in questo modo, un ricambio dell'aria all'interno delI'abitacolo.
L'evaporatore è trattato chimicamente per resistere alla corrosione.
3.2.5 Riscaldatore
E' uno scambiatore di calore collegato al circuito di raffreddamento del motore tramite apposite tubazioni:
una preleva l'acqua calda dal motore consentendo così il riscaldamento dell'aria immessa nell'abitacolo,
l'altra permette il ritorno del liquido di raffreddamento al motore.
Figura 56
45
Figura 57
Bilancio termico
Il controllo del PTC avviene con “logica progressiva/regressiva” (0%, 30%, 70%, 100%, 70%, 30%, 0%)
tenendo conto sia del Bilancio Termico che del Bilancio Elettrico.
La logica prevede di gestire le attivazioni/disattivazioni dei relè in funzione della temperatura del liquido
refrigerante, in particolare:
se la temperatura del liquido refrigerante è > 64°C, il PTC non viene alimentato (0%);
se la temperatura del liquido refrigerante scende nuovamente sotto ai 64°C, la logica di controllo del PTC
non viene riattivata fino al successivo ciclo di +15 CHIAVE = da ON a OFF e da OFF a ON.
46
Il sensore di appannamento è un dispositivo funzionante senza contatto, che utilizza tecnologia elettronica
ed ottica per rilevare la presenza di goccioline d'acqua (appannamento) sulla superficie interna del
parabrezza automobile. Le informazioni provenienti dal sensore di appannamento vengono inviate alla
centralina di climatizzazione che provvederà alla strategia di disappannamento del caso.
1 - Sensore di appannamento
Figura 58
L'involucro del sensore è in polipropilene ad alta resistenza; poiché funziona in assenza di contatto, è
montato sulla staffa di sostegno dello specchietto retrovisore in posizione tale da non impedire la vista del
guidatore e questo non solo per fini estetici, ma per non esporlo alla luce diretta del sole che potrebbe, a
causa dei raggi UV, degradarlo.
Il solo particolare visibile del sensore è una cornice (si tratta di un cappuccio ad aggancio rapido che funge
da lente ottica e da copertura estetica del sensore) che conduce i raggi infrarossi alla superficie di
misurazione e ne raccoglie l'energia riflessa. Il colore tipico di questa cornice è rosso scuro che appare
quasi nero. In pratica questo sensore (dotato di fotodiodi) è in grado di trasformare i segnali luminosi in un
proporzionale segnale elettrico da inviare alla centralina di climatizzazione.
La centralina utilizzando questo segnale fa variare i parametri della temperatura dell'aria in uscita (innalzando
la temperatura), ne varia la distribuzione e la velocità dell'aria stessa.
MANUTENZIONE:
Il sensore non richiede alcuna manutenzione a parte la pulizia periodica del coperchio lente (o cornice). La
pulizia del coperchio lente può rendersi necessaria quando una considerevole quantità di sporco e impurità
si accumula sull'ottica, tanto da impedire la ricezione e trasmissione di una quantità accettabile di luce. La
lente deve essere pulita utilizzando una soluzione leggera di acqua e sapone.
Il sensore NTC è montato sullo specchio esterno ed ha un campo di funzionamento da -40°C a 80°C
Il sistema verifica il sensore e aggiorna il valore in queste condizioni:
• temperatura rilevata maggiore di quella memorizzata: l'aggiornamento avviene solo se la velocità
della vettura è uguale o superiore a 30 Km/h e l'aumento della temperatura è rilevato per più di
un minuto
• temperatura rilevata uguale o minore di quella memorizzata: il sistema aggiorna il valore della
temperatura esterna.
Figura 59
48
I sensori di temperatura aria trattata sono quattro. Sono posizionati nel convogliatore che indirizza l'aria alle
bocchette inferiori (floor) e in prossimità delle bocchette centrali (vent).
Si tratta di sensori NTC (resistenza che diminuisce con l'aumentare della temperatura) con campo di
funzionamento da -40°C a 100°C, precisione 0,5 °C, Resistenza a 25°C: 10Kohm ± 5%.
Figura 60
E' un sensore NTC incorporato nella centralina cIima, resistenza a 25°C: 10Kohm ± 5%, campo di
funzionamento -40°C +100°C.
Il sensore è ventilato; incorpora, infatti, al suo interno un piccolo elettroventilatore tipo brushless a 6 pale
con una velocità di rotazione 3600 ± 600 giri ed una mandata d'aria > 2.0 m/s.
Quest'ultimo è sempre alimentato in modo che il valore della temperatura letta non risenta dell'aria più calda
ferma all'interno della plancia.
Figura 61
49
Figura 62
Il compito di questo sensore è trasformare i segnali luminosi in un proporzionale segnale elettrico lineare. Il
sensore è un particolare tipo di diodo (fotodiodo) che ha la possibilità di variare la sua conduzione in
funzione della quantità di luce che lo colpisce.
Allo scopo di ottenere una velocità di risposta molto alta, il fotodiodo è dotato di una lenticola il cui compito
è di focalizzare meglio la luce sulla giunzione del semiconduttore costituente lo stesso fotodiodo.
La centralina di climatizzazione utilizzando questo segnale fa variare i parametri della temperatura
diminuendola, agendo nello stesso tempo sulla distribuzione dell'aria.
Figura 63
50
Figura 64
Il sensore AQS è un sistema integrato completo di elemento sensibile, processore ed interfaccia di uscita.
Mediante l'uso di uno speciale elemento sensibile è possibile rilevare la presenza, nell'aria intorno al veicolo,
di particelle inquinanti ossidanti (esempio CO) o riducenti (esempio NOx).
L'elemento sensibile è riscaldato e regolato ad una temperatura costante di 300°C per fornire le stesse
prestazioni in un campo di temperatura ambiente da -25°C a 85°C. Esso non è influenzato dalla velocità e
dalla temperatura dell'aria che lo attraversa.
51
E' possibile effettuare dunque un completo controllo funzionale per mezzo di una
qualsiasi soluzione di autodiagnosi TEXA collegandosi alla presa di diagnosi della
vettura. Oltre alle risorse offerte dall’autodiagnosi, è possibile una diagnosi tradizionale
dell’impianto di climatizzazione attraverso l’esame dello schema elettrico e alla consultazione dei bollettini
tecnici e delle informazioni tecniche riguardanti tale tipologia d’impianto.
Figura 65
La corretta selezione della tipologia dell’impianto (Nome del costruttore periodo di impiego) è fondamentale
per una corretta procedura di diagnosi.
52
Figura 66
Pagina Errori:
Figura 67
53
Figura 68
Figura 69
Durante la lettura dei parametri ingegneristici, porre attenzione ai valori relativi ai sensori di
temperatura aria trattata: spesso, molti anomali funzionamenti dell’impianto di climatizzazione, sono
riconducibili a valori non plausibili di detti sensori.
54
Figura 70
La consultazione della pagina degli Stati, fornisce diverse informazioni relative alla configurazione e alla
tipologia dell’impianto: diviene fondamentale tale consultazione, ad esempio, prima della sostituzione della
centralina elettronica per effettuare correttamente la procedura di configurazione della nuova centralina. La
pagina inerente le attivazioni, fornisce un prezioso aiuto per testare componenti spesso soggetti ad anomali
meccaniche (grippaggi/impuntamenti) quali gli attuatori di miscelazione dx e sx.
Figura 71
Nell’esempio riportato sopra, è possibile attraverso la specifica voce “Configurazione della centralina”,
effettuare la programmazione della centralina di climatizzazione (prodotta dal costruttore DELPHI) sulle Alfa
Romeo 156 versione 2002 seguendo la procedura di seguito riportata.
55
Tale procedura è desumibile da un apposito Bollettino Tecnico inerente tale tipologia di vettura/Impianto:
PROCEDURA:
Prima di sostituire la centralina del climatizzatore, effettuare il collegamento in autodiagnosi per il sistema di
climatizzazione della vettura oggetto della riparazione, quindi prendere nota della configurazione del vecchio
climatizzatore tramite la pagina STATI (per AXONE tale funzione è riconoscibile dal simbolo I/O situato nel
display in alto a destra), prestando particolare attenzione alle voci:
Dopo aver proceduto alla sostituzione del climatizzatore, nei display che solitamente indicano la temperatura
interna, saranno visualizzate le sigle “In” (una per ogni display). Tale indicazione è sinonimo che bisogna
effettuare la codifica della centralina.
PROGRAMMAZIONE:
Collegare lo strumento di diagnosi TEXA in comunicazione seriale con la centralina del climatizzatore
DELPHI, e portarsi nella pagina delle REGOLAZIONI (per AXONE 2000 tale funzione è riconoscibile dal
simbolo Cacciavite/Martello situato in alto a destra del display).
All’esecuzione del comando “Configurazione della centralina” saranno visualizzati al centro del display dei
codici numerici, che permetteranno di effettuare la corretta codifica. Utilizzare le frecce ALTO/BASSO per
visualizzare la lista dei codici disponibili ed impostare il corretto codice in base alla lista sottostante:
Codice 60678674:
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 1.6/1.8 e2.0 con guida a Sx, codice ricambio 156033476 senza optional
PACK INVERNO e temperatura visualizzata in °C.
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 2.0 JTS con guida a Dx, codice ricambio 156033475 senza optional PACK
INVERNO e temperatura visualizzata in °C.
Codice 60678675:
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 1.6/1.8/2.0 e 2.5 con guida a Sx, codice ricambio 156033476 con optional
PACK INVERNO e temperatura visualizzata in °C.
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 2.0 JTS e 2.5V6 con guida a Dx, codice ricambio 156033475 con optional
PACK INVERNO e temperatura visualizzata in °C.
-Vetture ALFA 156 nelle versioni GTA con guida a Sx, codice ricambio 156033477 con optional PACK
INVERNO e temperatura visualizzata in °C.
-Vetture ALFA 156 nelle versioni GTA con guida a Dx, codice ricambio 156033480 con optional PACK
INVERNO e temperatura visualizzata in °C.
56
Codice 60678676:
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 1.9 e 2.4 JTD con guida a Sx, codice ricambio 156033476 senza optional
PACK INVERNO e temperatura visualizzata in °C.
Codice 60678677:
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 1.9 e 2.4 JTD con guida a Sx, codice ricambio 156033476 con optional
PACK INVERNO e temperatura visualizzata in °C.
Codice 60678678:
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 1.6/1.8/2.0 e 2.5V6, con guida a Dx, codice ricambio 156033475 con
optional PACK INVERNO e temperatura visualizzata in °F.
-Vetture ALFA 156 nelle versioni GTA, con guida a Dx, codice ricambio 156033480 con optional PACK
INVERNO e temperatura visualizzata in °F.
Codice 60678679:
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 1.6/1.8 e2.0 con guida a Dx, codice ricambio 156033475 senza optional
PACK INVERNO e temperatura visualizzata in °F.
Codice 60678680:
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 2.4 JTD con guida a Dx, codice ricambio 156033475 senza optional PACK
INVERNO e temperatura visualizzata in °F.
Codice 60678681:
-Vetture ALFA 156 nelle versioni 2.4 JTD con guida a Dx, codice ricambio 156033475 con optional PACK
INVERNO e temperatura visualizzata in °F.
Alla file della programmazione, a conferma del buon esito della procedura, nei display della temperatura
dovrà apparire il valore della temperatura ambiente, come da foto:
Figura 72
L’inserimento errato del codice di codifica, provoca il mancato funzionamento, totale o parziale,
del climatizzatore stesso.
57
La prova deve essere eseguita con temperatura ambiente compresa tra 18° C e 30° C.
Figura 73
Verificare che entro 2 - 4 minuti la temperatura letta sul termometro si porti nel range 8 - 12° C.
58
La prova deve essere eseguita con temperatura ambiente compresa tra 18° C e 30° C.
• Accertarsi che il condizionatore sia disinserito (tasto A/C rilasciato e led spento).
• Inserire il ricircolo (tasto premuto).
• Porre il selettore di velocità ventilatore su "2".
• Porre il selettore di temperatura nella posizione estrema di massima freddo.
• Porre il selettore distribuzione nella posizione "frontale".
• Verificare sui manometri di bassa e di alta pressione della stazione di ricarica, che la pressione
rientri nel valore di 5 - 6 bar.
• Inserire il condizionatore (tasto A/C premuto e led acceso).
Verificare che entro un minuto, sul manometro di bassa pressione, il valore di pressione si porti
a 2.5 - 3.0 bar e che sul manometro di alta pressione, il valore di pressione si porti a 15 - 16 bar.
Attendere l'inserimento dell' elettroventilatore di raffreddamento motore e verificare che sul manometro
di bassa pressione, il valore di pressione si porti a 1.5 - 1.8 bar e che sul manometro di alta pressione,
il valore di pressione si porti a 10 - 12 bar.
59
La funzione aria condizionata è gestita da quattro calcolatori. Il collegamento tra questi è garantito dalla rete
multiplexing, salvo per la climatizzazione manuale, dove il collegamento tra il quadro di comando
della climatizzazione e l'Unità Centrale Abitacolo è di tipo filare.
Il quadro di comando della climatizzazione interpreta la volontà del conducente, trasmettendola agli altri tre
calcolatori, e gestendo la ventilazione dell'abitacolo, la distribuzione dell'aria, la miscelazione dell'aria ed il
suo ricircolo.
L'Unità Centrale Abitacolo trasmette la richiesta d'inserimento del compressore della climatizzazione
all'iniezione gestendo il funzionamento delle resistenze termiche dell'aria abitacolo (RCH).
Il calcolatore d'iniezione riceve il segnale del sensore della pressione del fluido refrigerante Il calcolatore
d’iniezione autorizza o meno l'inserimento del compressore, in base alle condizioni di funzionamento del
veicolo, inviando l'inerente segnale all'Unita di Protezione e Commutazione.
L'Unità di Protezione e Commutazione gestisce il circuito di potenza della funzione climatizzazione. Questa
unità comanda l'inserimento del compressore, dei gruppi elettroventole di raffreddamento del motore e del
lunotto termico.
1 2
1 Calcolatore Clima
2 Unità Centrale Abitacolo
3 Calcolatore Iniezione
4 Unità di Protezione e
4 Commutazione
3
Figura 1
60
I vari calcolatori ricevono in ingresso le informazioni da determinati sensori che permettono la gestione della
climatizzazione per mezzo di diversi attuatori. Lo schema qui rappresentato riassume tutto l’impianto di
61
climatizzazione automatica diviso in quattro settori A,B,C,D gestiti dai rispettivi calcolatori.
Di seguito verranno analizzati tutti i 4 sottosistemi prendendo come riferimento generale lo schema
precedente di cui segue la rispettiva legenda:
Sotto-funzione riscaldamento: questa sotto-funzione comprende ogni operazione relativa alla produzione di
aria calda e alla gestione del lunotto termico.
I calcolatori principali interessati sono il calcolatore della climatizzazione (miscelazione dell'aria e istruzione
dell'aria immessa) e l'Unità Centrale Abitacolo (gestione e comando delle resistenze termiche dell'abitacolo).
L'Unità di Protezione e di Commutazione comanda il lunotto termico (e lo sbrinamento degli specchietti
retrovisori). Il calcolatore d’iniezione interviene in questa sotto-funzione unicamente per fornire le
informazioni necessarie alle gestione della medesima.
Sotto-funzione ciclo freddo: questa sotto-funzione comprende ogni operazione relativa alla produzione
d'aria fredda nel veicolo.
I calcolatori interessati sono quello della Climatizzazione, dell'Iniezione per l'autorizzazione dell'inserimento
del compressore e quello dell'Unità di Protezione e Commutazione per il comando del compressore e del
gruppo elettroventola motore. Per le climatizzazioni automatiche, l'Unità Centrale Abitacolo interviene
unicamente per trasmettere la richiesta d'inserimento del compressore, proveniente dal calcolatore della
climatizzazione, al calcolatore d'iniezione.
62
Le richieste di inserimento del compressore dell’aria condizionata, emesse dal Quadro di comando, sono
63
Quando l’utilizzatore preme il pulante AC, invia questa richiesta all’Unità Centrale Abitacolo tramite linea
CAN. Il quadro di comando collega a massa un potenziale di 12 volt fornito dall’Unità Centrale Abitacolo.
Questo collegamento a massa è ad impulsi. Inoltre, il quadro di comando informa anche l’Unità Centrale
Abitacolo, tramite un’altra via, sullo stato della ventilazione abitacolo.
L’Unità Centrale Abitacolo invia allora una richiesta al calcolatore di iniezione tramite la rete multiplexing
veicolo. Quest’ultimo comunica sempre la sua risposta attraverso la rete multiplexing del veicolo all’Unità di
Protezione e Commutazione (UPC). Infine l’UPC alimenta la frizione del compressore.
Figura 3
64
Figura 4
Dal precedente schema è possibile notare che il Calcolatore del Clima comanda i vari motorini che
permettono la distribuzione la miscelazione e il ricircolo dell’aria. Gestisce il Sensore di Irraggiamento Solare
e il Sensore della Temperatura interna.
Figura 5
65
Non è prevista la gestione separata della temperatura lato conducente e lato passeggero.
L’automatismo tiene anche conto dell’irraggiamento solare, grazie ad un sensore posto al centro del
cruscotto.
È prevista anche la funzione visibilità che inserisce il lunotto termico e lo sbrinamento degli specchietti
retrovisori e dirige tutto il flusso d’aria verso il parabrezza. Inoltre viene impostata la temperatura più calda e
viene richiesto l’inserimento del compressore.
Figura 6
66
Figura 7
Questo sensore fornisce l'informazione sulla temperatura interna. Si tratta di una resistenza termica a
Coefficiente di Temperatura Negativo (alimentazione a 5 volt). Si trova nel supporto del retrovisore interno.
A questa resistenza è abbinata una microventola (alimentazione a 12 volt). Il calcolatore dell’aria
condizionata utilizza questa informazione per:
• Determinare la temperatura necessaria dell’aria ventilata
• Comandare il motorino di miscelazione
• La richiesta di inserimento della climatizzazione
• Gestire la velocità di ventilazione
• Gestire la ventilazione dell’aria
Figura 8
67
Figura 9
Figura 10
68
Figura 11
Figura 12
69
Figura 14
70
Figura 15
Pagina degli Stati
Figura 16
72
Figura 17
Pagina delle Attivazioni
Figura 18
73
Figura 19
Figura 20
74
Il “Tipo veicolo” identifica l’autovettura in funzione della carrozzeria, del tipo di motorizzazione e
allestimento.Questo codice, di quattro cifre, è situato sul montante interno della portiera anteriore destra in
basso, come mostrato in figura.
Figura 21
Per la vettura presa in considerazione il “Tipo veicolo” corrisponde a JM0G ; In autodiagnosi bisogna
inserire la prima delle quattro cifre, quindi in questo caso J.
Figura 22
Le Resistenze Riscaldanti sono gestite dal calcolatore UCH, ed è in tale sottosistema che ne verrà descritto il
funzionamento e la configurazione. In questo caso il comando Regolazioni permette di stabilire solo la
potenza delle resistenze.
75
Figura 23
76
Figura 24
Il precedente schema mette in evidenza la gestione della potenza delle Resistenze Termiche e
l’autorizzazione all’inserimento del Compressore e delle Ventole di Raffreddamento da parte del Calcolatore
di Iniezione.
Il controllo di tale sottosistema avverrà in funzione delle informazioni in ingresso provenienti dal sensore di
pressione del fluido refrigerante e dal sensore di temperatura motore.
Figura 25
77
A Massa
B Alimentazione 5 volt
C Segnale
Figura 26
Il sensore della pressione del fluido refrigerante informa il calcolatore di iniezione circa il funzionamento del
sistema per stabilire se occorre aumentare o diminuire la cilindrata del compressore o interrompere il
funzionamento di quest’ultimo in caso per esempio di pressioni troppo alte o richieste di potenza da parte
del motore
Il sensore temperatura motore informa il calcolatore di iniezione per autorizzare il funzionamento delle
Resistenze Abitacolo nella fase di riscaldamento motore ossia quando la temperatura del fluido refrigerante
motore è ancora troppo bassa per cedere calore all’interno dell’abitacolo.
Figura 27
Le strategie di funzionamento dei diversi sistemi di iniezione non presentano differenze nella gestione della
climatizzazione al variare della motorizzazione. Si tratteranno i sistemi relativi alle seguenti motorizzazioni:
1900 dci F9Q, 1500 dci K9K, 1600 16V K4M, 2000 16V K4J
Nel caso dei modelli equipaggiati con queste motorizzazioni, il sistema di iniezione offre la possibilità di
disattivare l'aria condizionata tramite l'Unità Centrale Abitacolo, in certe condizioni d'impiego:
– Interruzione volontaria del conducente;
– durante l'avviamento;
– In caso di surriscaldamento (per limitare la potenza erogata dal motore);
– quando il regime viene mantenuto a un livello molto elevato (protezione del compressore);
– nel corso delle fasi transitorie (come le forti accelerazioni durante i sorpassi, le riprese ed evitare lo
spegnimento del motore). Queste condizioni vengono considerate solo quando non si presentano in
modo ripetitivo, per evitare le instabilità del sistema (disattivazioni intempestive); quando si verificano
certe anomalie.
La gestione dell'aria condizionata è ripartita su più calcolatori che comunicano tra loro tramite la rete
multiplexing. Il calcolatore d'iniezione interviene per:
- gestire la richiesta di freddo in funzione delle impostazioni dell'utente e del valore della pressione del
circuito,
- determinare la potenza assorbita dal compressore partendo dal valore della pressione del circuito,
- autorizzare il comando dell'elettroventola in funzione della velocità del veicolo e della pressione del circuito,
- consentire o meno l'inserimento della frizione del compressore.
Quando si aziona il tasto dell'aria condizionata, il quadro di comando dell'aria condizionata richiede
l’autorizzazione all’inserimento della frizione del compressore. Il calcolatore d'iniezione autorizza o meno
l'inserimento della frizione del compressore, comanda il gruppo elettroventola tramite l'Unità di Protezione e
Commutazione (UPC) e adotta il regime del minimo accelerato che è di 900 g/ min. Il calcolatore d'iniezione
autorizza l'inserimento del compressore dell'aria condizionata e del gruppo elettroventola (entrambi
alimentati dall'Unità di Protezione e Commutazione) in funzione delle seguenti condizioni:
- temperatura dell'acqua motore,
- velocità del veicolo,
- climatizzazione.
Le informazioni utilizzate dalla funzione aria condizionata passano attraverso:
- la via A A4 linea multiplexing « CAN HIGH »,
- la via A A3 linea multiplexing « CAN LOW ».
I collegamenti tra il calcolatore d'iniezione ed il sensore della pressione del fluido refrigerante sono:
- C C3 segnale sensore della pressione del fluido refrigerante,
- C C4 alimentazione sensore della pressione del fluido refrigerante,
- C G3 massa sensore della pressione del fluido refrigerante.
Dove C indica il tipo di connettore e C3,C4,G3 il Pin come è riscontrabile nel Pin out della centralina.
79
Durante alcune fasi di funzionamento, il calcolatore d'iniezione impedisce il funzionamento del compressore.
1 - Strategia di avviamento del motore
Il compressore dell'aria condizionata non funziona per 1 secondo dopo l'avviamento del motore.
2 - Strategia di protezione termica
Il compressore dell'aria condizionata non viene inserito se la temperatura dell'acqua motore è superiore a
115°C o a partire da 110°C in caso di regime elevato, 4500 g/min per oltre 10 secondi.
3 - Strategia di comando del gruppo elettroventola
Al minimo, come durante la guida con aria condizionata attivata, l'elettroventola viene inserita in
funzionamento lento o veloce in funzione della pressione del fluido refrigerante e della velocità del veicolo.
4 - Mantenimento delle prestazioni
In caso di pressione a fondo (superiore al 75 % della corsa) sul pedale dell'acceleratore, il compressore è
scollegato per 5 secondi.
5 - Salvaguardia della ripresa nelle partenze
Per agevolare la partenza del veicolo, il compressore dell'aria condizionata viene inserito se la posizione del
pedale dell'acceleratore è superiore al 30 % ed il regime del motore è inferiore a 1250 g/min.
6 - Protezione antispegnimento
Il compressore dell'aria condizionata è disinserito se il regime del motore è inferiore a 740 g/min.
7 - Strategia di protezione temporanea dal fuorigiri
Il compressore dell'aria condizionata è disinserito se il regime motore è superiore a 4500 g/min per oltre 3
secondi.
Il periodo di tempo tra due disinserimenti del compressore dell'aria condizionata è sempre superiore
a 10 secondi.
Per ridurre i tempi di riscaldamento, introdurre nel circuito di riscaldamento abitacolo delle resistenze
termiche dette « resistenze di riscaldamento abitacolo ».
L'unità centrale abitacolo stabilisce la necessità di comandare le resistenze di riscaldamento in funzione
della richiesta dell'utente.
Il calcolatore d'iniezione stabilisce:
• Il numero di resistenze di riscaldamento alimentate (limitazione del comando erogazione potenza) in
funzione del carico alternatore,
• L'inibizione al funzionamento delle resistenze in funzione del regime motore, del carico e della
velocità del veicolo.
80
In alcune fasi del funzionamento, il calcolatore dell'iniezione impedisce l'attivazione delle resistenze di
riscaldamento abitacolo.
Il calcolatore di iniezione può inoltrare delle richieste di comando del gruppo elettroventola ma
queste ultime transitano sul CAN. Le richieste sono funzione dello stato della climatizzazione ma anche
della temperatura acqua di raffreddamento del motore e della velocità del veicolo.
Motore K9K
Tabella 3
82
Tabella 4
83
Motore F9Q
Tabella 5
84
Tabella 6
85
Motore K4J_K4M
Tabella 7
86
Figura 28
Figura 29
87
Figura 30
Figura 31
88
Figura 32
Figura 33
89
Figura 34
Figura 35
90
Figura 36
Figura 37
Figura 38
Il calcolatore dell’unità di controllo abitacolo (UCH) comanda diversi attuatori : luci, comando tergivetri,
illuminazione interna, chiusura delle parti apribili, antiavviamento…..
Tale calcolatore non aziona più direttamente alcuni attuatori (luci di posizione, motorino dei tergivetri
anteriori….),trasmette, tramite la linea CAN del veicolo, delle richieste di comando ad un altro elemento:
l’Unità di Protezione e Commutazione (UPC) la cui autodiagnosi e strategia di funzionamento verrà descritta
nel paragrafo successivo.
92
Figura 39
Tale sensore è posto all’interno dello specchietto retrovisore esterno destro ed informa il calcolatore UCH
della temperatura esterna al fine di gestire in modo automatico l’inserimento del compressore e delle
resistenze RCH.
Figura 40
93
A seconda del tipo di motorizzazioni diesel , la Megane Scenic II può essere dotata di resistenze termiche
RCH (Resistance Cockpit Heating )Resistenze Riscaldanti Abitacolo (RCH) che vengono utilizzate per
permettere un più rapido aumento della temperatura interna dell’abitacolo nel transitorio di riscaldamento
motore in funzione della temperatura interna,quando il fluido refrigerante motore ha ancora una temperatura
troppo bassa per cedere calore all’interno dell’abitacolo . Esse sostituiscono le sonde immerse ed hanno
una potenza di 1000 o 1800 watt;
Le resistenze da 1800 watt vengono utilizzate sulle vetture commercializzate nei paesi con clima
rigido e sono comandate da tre relè anziché due.
Figura 41
Le resistenze da 1000 watt si compongono da tre stadi separati di 330 watt ciascuno. Questi sono
comandati da 2 relé:
• Relé che comanda uno stadio
• Relé che comanda due stadi
Figura 42
94
La possibilità di comandare uno dei due relé o entrambi permette di modulare la potenza di riscaldamento a
330, 660 o 1000 watt a seconda delle esigenze termiche e a seconda del bilancio termico.
Figura 44
Esistono 3 versioni di UCH in funzione del livello di equipaggiamento del veicolo. Mentre come
ricambio è disponibile una sola versione. Quindi la sostituzione dell’UCH implica la configurazione della
medesima tramite l’attrezzo di diagnosi.
Tabella 9
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Figura 45
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Figura 46
Figura 47
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Figura 48
Figura 49
99
Figura 50
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Figura 51
Tabella 11
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Tabella 12
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Tabella 13
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Tabella 14
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Figura 52
Figura 53
Lo schema precedente mette in evidenza quali sono gli attuatori comandati dal calcolatore UPC e che
l’unica informazione in ingresso per quanto riguarda la gestione della climatizzazione automatica consiste
nella carica dell’alternatore
L’Unità di Protezione e Commutazione riceve le informazioni vano motore (pressione dell’olio, contattore di
retromarcia ….).
Essa comanda i circuiti di potenza di certi elementi (luci di posizioni luci anabbaglianti, lunotto termico,
compressore dell’aria condizionata….)
Questo componente comunica delle informazioni all’UCH e al quadro della strumentazione, tramite la rete
multiplexing del veicolo, per permettere il comando di altri elementi (informazioni luci di retromarcia,
informazione pressione dell’olio……).
Esistono tre versioni di UPC in funzione del livello di equipaggiamento del veicolo.
Come ricambio è disponibile una sola versione.
Figura 53
Lo stesso esempio dovrebbe valere per il sinottico del comando del compressore.
Quando si sostituisce un UPC, è necessario effettuare la configurazione dello stesso con lo strumento di
diagnosi andando a selezionare il tipo di alternatore utilizzato. Tale procedura viene rimandata nel paragrafo
relativo alle regolazioni possibili con lo strumento di diagnosi.
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Figura 54
Figura 55
(A) + batteria
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Tabella 16
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Tabella 17
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Figura 56
Figura 57
112
Figura 58
Figura 59
113
La configurazione del calcolatore UPC si effettua nella pagina relativa alle Regolazioni. L’unico tipo di
selezione che occorre fare è riguardante il tipo di alternatore utilizzato dal sistema che varia in funzione delle
motorizzazioni.
Figura 60
Pagina delle Attivazioni
Figura 61
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Figura 62
Figura 63
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Figura 64
Figura 65
Figura 66
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Figura 67
Il sistema di climatizzazione della Scenic II è caratterizzato dall’utilizzo della valvola di espansione a foro
calibrato presente nella tubazione di alta pressione dal condensatore all’evaporatore.
Nel caso di rottura di questo componente occorre sostituire l’intera tubazione
Figura 68
L’immagine seguente mostra che è presente una sola valvola per la ricarica dell’impianto posta sulla bassa
pressione .
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Figura 69
Figura 70
Per sostituire il filtro abitacolo occorre accedere dal vano motore come illustrato di seguito
Figura 71
Tabella 19
Tabella 20