Norma Italiana
CEI 20-37/7
Data Pubblicazione Edizione
1997-09 Seconda
Classificazione Fascicolo
20-37/7 3882
Titolo
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali
dei cavi
Parte 7: Determinazione dell’indice di tossicità dei gas emessi
dai cavi
Title
Tests on gases evolved during combustion of electric cables and their compounds
Part 7: Determination of toxicity index of gases evolved during
combustion of electric cables
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma è inserita in una serie di norme riguardanti le metodologie di prove sui gas emessi
durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi.
La Parte 7 di questa serie consente di determinare l’indice di tossicità dei gas emessi dai cavi.
DESCRITTORI
Cavo; Prove; Opacità fumi; Tossicità gas; Contenuto alogeni;
Internazionali
Legislativi
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-37/7 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
CDU
LEGENDA
(SOP) La Norma in oggetto sostituisce parzialmente le Norme indicate dopo il riferimento (SOP)
1 DEFINIZIONI 1
5 DETERMINAZIONI QUANTITATIVE 3
5.1 Apparecchiatura di base ..................................................................................................................................................... 3
5.2 Apparecchi di dosaggio ...................................................................................................................................................... 5
5.3 Procedimento di prova ........................................................................................................................................................ 5
5.4 Metodi di analisi dei gas .................................................................................................................................................... 6
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1 DEFINIZIONI
1.1 Concentrazione del gas i-esimo (Ci) - Quantità di gas, espressa in parti per
milione (p.p.m.), riferita a 100 g di materiale ed 1 m3 di volume.
1.2 Concentrazione di riferimento ( Cˆi ) - Quantità di gas, espressa in p.p.m., che risul-
terebbe fatale all’uomo dopo un’esposizione della durata di 30 min.
1.3 Fattore di tossicità (Ci/ Cˆi ) - Rapporto tra la concentrazione del gas i-esimo e Ĉ i la
corrispondente concentrazione di riferimento.
1.4 Indice di tossicità (T) - Somma dei fattori di tossicità dei gas prodotti dalla combu-
stione completa del materiale.
L’analisi dei gas può condurre a quantità espresse in parti per milione o in gram-
mi. Poichè l’indice di tossicità è riferito a 100 g di materiale e a 1 m3 di volume, i
valori risultanti dalle analisi devono essere elaborati come segue.
A i × 100 × V i
C i = -----------------------------
m × 1000
Q i × 100 3
C i = ------------------- × 22, 4 × 10
m × Pi
1 2 3
Gas Peso molecolare Concentrazione
di riferimento
(g) (p.p.m.)
Anidride carbonica 44,0 100000
Ossido di carbonio 28,0 4000
Acido solfidrico 34,0 750
Ammoniaca 17,0 750
Aldeide formica 30,0 500
Acido cloridrico 36,5 500
Acrilonitrile 53,0 400
Anidride solforosa 64,0 400
Ossidi di azoto (NO + NO2) — 250
Acido cianidrico 27,0 150
Acido bromidrico 80,9 150
Acido fluoridrico 20,0 100
C1 C2 Ci Cn
T = ------ + ------ + ¼ + ----- + ¼ + ------
Ĉ 1 Ĉ 2 Ĉ i Ĉ n
2.5 Prescrizioni
Il metodo prescritto dalla presente Norma si applica alle prove di tipo di singoli
componenti utilizzati nella costruzione di cavi. I limiti accettabili per singoli com-
ponenti di cavi sono prescritti nelle relative Norme o fogli di specifica.
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n l’acido cianidrico, l’ammoniaca e la formaldeide mediante gorgogliamento in
soluzioni assorbenti e analisi spettrofotometrica;
n gli ossidi di azoto totali per colorimetria (tubi rivelatori).
Il materiale prelevato viene prima di tutto suddiviso finemente e ridotto allo stato
di particelle di piccole dimensioni.
Una opportuna quantità viene riscaldata con un becco Bunsen dentro ad un tubo
di prova, in vetro resistente al fuoco, con un pezzetto di sodio metallico, finché il
fondo del tubo e il suo contenuto tendano al rosso.
Immergere immediatamente il tubo in un becker di 250 cm3 di forma bassa con-
tenente 50 cm3 di acqua distillata, prendendo tutte le precauzioni necessarie per
evitare proiezioni o scoppi. Il tubo si infrange e il materiale fuso, solubile, si dis-
solve; filtrare il tutto per ottenere una soluzione limpida s.
5 DETERMINAZIONI QUANTITATIVE
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5.1.1 Forno tubolare di pirolisi
Il forno elettrico tubolare deve avere una lunghezza di 600 mm.
Il tubo refrattario in quarzo deve essere praticamente concentrico e centrato ri-
spetto al forno, perfettamente sigillato e resistente all’azione di gas corrosivi (l’at-
tacco del tubo da parte dei gas fluoridrici è considerato trascurabile).
Il sistema di riscaldamento deve essere dotato di:
a) un dispositivo in grado di regolare efficacemente la temperatura fino a
1000 °C;
b) una coppia termoelettrica chromel-alumel (essa deve essere posizionata nel
piano mediano del tubo ed in corrispondenza della parte della navicella in
cui è situato il provino onde misurarne la temperatura di combustione).
Il tubo di quarzo in cui avviene le combustione deve avere una lunghezza
1000 ± 10 mm e diametro interno medio 40 ± 2 mm; il volume utile del tubo è di
circa 1,5 dm3.
A monte del tubo si colloca un dispositivo destinato a fornire aria secca e priva di
polvere.
A valle del forno, sull’estremità del tubo, viene fissato un dispositivo che serve a
convogliare lo sviluppo gassoso ed inoltre permette di collocare un tampone di
ovatta di quarzo da 0,05 a 0,1 grammi facilmente rimuovibile, destinato a tratte-
nere le particelle solide dei fumi e degli aerosol liquidi dal flusso gassoso.
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5.1.5 Sacche per gas
Una sacca per gas della capacità di 40 dm3 viene posta all’estremità del circuito
per raccogliere la miscela gassosa per le determinazioni analitiche complementari
da eseguire tramite l’analizzatore di spettro infrarosso, i tubi rivelatori, la croma-
tografia in fase gassosa o l’analisi spettrofotometrica dopo l’assorbimento dei gas
solubili per gorgogliamento.
La sacca viene sostituita con un’altra sacca della stessa capacità dopo 20 min di
prova. Il volume totale prelevato, contenuto nelle sacche a gas, è di 80 dm 3.
In alternativa alla raccolta dei gas nella sacca è possibile analizzare in continuo
gli ossidi di carbonio mediante un analizzatore specifico, purché ciò non com-
porti una variazione del flusso dell’aria.
5.3.1 Provino
La prova deve essere condotta separatamente su ogni singolo componente com-
bustibile costituente il cavo.
Il provino deve essere pesato prima della combustione. La sua massa deve essere
prossima al grammo.
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Alla fine del circuito i gas, dopo gorgogliamento, vengono raccolti nella sacca per
gas. Qualunque sia la temperatura specificata, la pirolisi e la combustione vengo-
no mantenute per 20 min, poi la navicella viene ritirata dal tubo di combustione
anche qualora pirolisi o combustione non siano terminate; il dispositivo viene
quindi alimentato con circa 40 dm3 d’aria. Al termine della prova si provvede a
spurgare il dispositivo mediante lavaggio con circa 40 dm3 d’aria.
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5.4.6 Ossidi di azoto
Gli ossidi di azoto, raccolti nella sacca per gas, vengono determinati quantitativa-
mente mediante tubo rivelatore.
Generalmente le sensibilità utilizzate sono le seguenti:
da 0,5 a 10 x 10-6 (vol/vol)
da 5 a 100 x 10-6 (vol/vol)
da 20 a 500 x 10-6 (vol/vol)
da 500 a 5000 x 10-6 (vol/vol)
L’apparecchio rivelatore è adattato sulla sacca per gas per mezzo di un tubo ap-
propriato.
5.4.7 Ammoniaca
L’ammoniaca deve essere raccolta in 50 cm3 di una soluzione di acido
solforico (H2S04) 0,1 N.
La determinazione quantitativa deve essere effettuata per via spettrofotometrica
con il metodo di Nessler.
5.4.8 Acrilonitrile
L’acrilonitrile deve essere raccolto su carbone attivo e successivamente estratto
con una miscela di solfuro di carbonio e acetone.
La determinazione quantitativa deve essere eseguita per via gascromatografica.
Viste le interferenze del metodo di misura è allo studio una procedura per deter-
minare la concentrazione dell’acrilonitrile.
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Fig. 1 Schema di montaggio degli apparecchi
Fine Documento
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni
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