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DICEMBRE 2010
TESTO ITALIANO
La presente norma sostituisce la UNI 8723:1986.
ICS 91.140.40
UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA
La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente
federato all’UNI
CIG - Comitato Italiano Gas
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
INDICE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
3.1 Definizioni generali ................................................................................................................................. 3
3.2 Definizioni relative all’aerazione e ventilazione....................................................................... 3
4 IMPIANTO INTERNO 4
4.1 Punto d’inizio ............................................................................................................................................... 4
figura 1a Schema gruppo di misura e collegamento all’impianto gas allacciato ad una rete
di distribuzione ............................................................................................................................................... 5
figura 1b Schema di collegamento di un impianto ed una linea di alimentazione gas asservita
ad una tipologia di utenza diversa funzionante alla medesima pressione di esercizio ......... 6
figura 1c Schema di collegamento di un impianto ed una linea di alimentazione gas asservita
ad una tipologia di utenza diversa funzionante con pressione di esercizio maggiore........... 6
4.2 Dimensionamento dell’impianto interno ...................................................................................... 7
4.3 Materiali .......................................................................................................................................................... 7
4.4 Posa in opera delle tubazioni gas costituenti l’impianto interno ...................................... 7
figura 2 Esempio di impianto .................................................................................................................................... 8
4.5 Collegamento delle apparecchiature alla tubazione costituente la parte fissa
dell’impianto interno ................................................................................................................................. 8
4.6 Collaudo e prova di tenuta dell’impianto interno .................................................................... 9
4.7 Controllo periodico dell’impianto interno .................................................................................. 10
BIBLIOGRAFIA 19
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 7129-1 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 1: Impianto interno
UNI 7129-2 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 2:
Installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e
aerazione dei locali di installazione
UNI 7129-3 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 3: Sistemi di
evacuazione dei prodotti della combustione
UNI 7131 Impianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione
UNI 9036 Gruppi di misura con contatori a pareti deformabili - Prescrizioni di
installazione
UNI 9165 Reti di distribuzione del gas - Condotte con pressione massima di
esercizio minore o uguale a 5 bar - Progettazione, costruzione,
collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento
UNI 10582 Prodotti di gomma - Guarnizioni di tenuta di gomma vulcanizzata
per tubi flessibili di allacciamento di apparecchi a gas per uso
domestico - Requisiti
UNI 10641 Canne fumarie collettive e camini a tiraggio naturale per
apparecchi a gas di tipo C con ventilatore nel circuito di
combustione - Progettazione e verifica
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni seguenti. Eventuali
termini posti tra parentesi ( ) si riferiscono a sinonimi:
3.1.5 impianto interno: Tubazione a valle del punto di consegna che termina al collegamento di
entrata degli apparecchi.
Nota L’impianto interno comprende le tubazioni installate sia nella parte interna che esterna dell’edificio.
3.1.6 calata impianto gas: Tratto di tubazione ad andamento prevalentemente verticale che
discende dal soffitto/parte alta del locale.
3.1.7 vano tecnico: Ai fini della presente norma, si definisce "vano tecnico":
- apposito vano,
- locale specifico,
- volume tecnico,
- armadio esterno e simile,
dedicati ed idonei a contenere apparecchi utilizzatori.
3.1.8 impianto termico: Impianto tecnologico destinato alla climatizzazione degli ambienti con o
senza produzione di acqua calda per usi igienici o sanitari o alla sola produzione
centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente i sistemi di produzione,
distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di utilizzazione e di controllo,
sono quindi compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre
non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, radiatori
individuali, scaldacqua unifamiliari.
3.2.1 aerazione: Ricambio dell’aria necessaria sia per lo smaltimento dei prodotti della
combustione, sia per evitare miscele con un tenore pericoloso di gas non combusti.
3.2.4 condotto collettivo per vapori: Condotto asservito a più apparecchi installati su diversi piani
di un edificio. Tale condotto può essere anche ramificato.
3.2.5 condotti di aerazione per vapori: Condotti verticali o orizzontali singoli o collettivi che
consentono di convogliare i vapori all’esterno.
3.2.6 condotti di ventilazione: Condotti verticali o orizzontali, singoli o collettivi, che consentono
di convogliare l’aria per la combustione dall’esterno al locale di installazione di un
apparecchio utilizzatore.
3.2.7 locale aerabile: Locale dotato di dispositivi che consentono l’aerazione su necessità. Tali
dispositivi possono essere costituiti da generiche aperture apribili e comunicanti
direttamente con l’esterno, quali ad esempio, porte, finestre, portefinestre e lucernari. Si
definiscono altresì aerabili i locali d’installazione dotati di più aperture (porte, finestre,
aperture permanenti) non direttamente comunicanti con l’esterno, ma comunicanti con
almeno due locali dotati di aperture apribili e comunicanti direttamente con l’esterno.
3.2.10 vapori di cottura: Insieme dei prodotti della combustione e/o dei vapori/esalazioni risultanti
dalla cottura dei cibi.
3.2.11 vapori: Insieme dei prodotti della combustione e/o dei vapori/esalazioni risultanti da
processi di lavaggio, asciugatura e affini e/o dei vapori di cottura.
4 IMPIANTO INTERNO
La presa di pressione deve essere posta a valle del dispositivo d’intercettazione che
costituisce il punto d’inizio (vedere figura 1a, 1b, 1c) oppure, può essere compresa nel
dispositivo di intercettazione stesso.
figura 1a Schema gruppo di misura e collegamento all’impianto gas allacciato ad una rete di distribuzione
Legenda
1 Dispositivo di intercettazione ingresso contatore/misuratore (in genere di competenza del
distributore)
2 Codolo di ingresso
3 Contatore/Misuratore
4 Eventuale presa pressione del contatore/misuratore; potrebbe essere prevista anche nel
dispositivo di intercettazione (1), oppure direttamente nella mensola di fissaggio o sul codolo
di uscita
5 Punto d’inizio e dispositivo di intercettazione (di competenza del cliente)
6 Presa di pressione completa di tappo. Potrebbe essere prevista anche direttamente nel
dispositivo di intercettazione (5) (di competenza del cliente)
7 Codolo di uscita
8 Mensola di fissaggio
9 Gas
figura 1b Schema di collegamento di un impianto ed una linea di alimentazione gas asservita ad una tipologia
di utenza diversa funzionante alla medesima pressione di esercizio
Legenda
1 Gruppo di misura
2 Linea principale di alimentazione gas alle utenze
3 Punto d’inizio e rubinetto di intercettazione generale
4 Presa di pressione
5 Utenze diverse
6 Utenza professionale
7 Eventuale giunto dielettrico in caso di tubazioni metalliche
figura 1c Schema di collegamento di un impianto ed una linea di alimentazione gas asservita ad una tipologia
di utenza diversa funzionante con pressione di esercizio maggiore
Legenda
1 Gruppo di misura
2 Linea principale di alimentazione gas alle utenze
3 Dispositivo di intercettazione
4 Riduttore di pressione
5 Punto d’inizio e rubinetto di intercettazione generale
6 Presa di pressione
7 Utenze diverse
8 Utenza professionale
9 Eventuale giunto dielettrico in caso di tubazioni metalliche
4.2.1 Generalità
Per il dimensionamento di tratti di tubazioni che costituiscono l’impianto interno si rimanda
alla UNI 7129-11). In presenza di progetto è consentito ricorrere a procedure di
dimensionamento diverse purché sia garantito un risultato equivalente.
Le sezioni delle tubazioni costituenti l'impianto devono essere tali da garantire una
fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta limitando la perdita di pressione
fra il contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione a valori non maggiori di:
- 0,5 mbar per i gas della 1a famiglia (gas manifatturato);
- 1,0 mbar per i gas della 2a famiglia (gas naturale);
- 2,0 mbar per i gas della 3a famiglia (GPL).
Qualora a monte del contatore sia installato un regolatore di pressione, si ammettono
perdite di carico doppie rispetto a quelle sopra riportate.
4.3 Materiali
4.3.1 Generalità
I materiali da utilizzare per la realizzazione degli impianti devono essere integri, privi di
danni visibili cagionati da trasporto, stoccaggio o da particolari eventi.
4.3.2 Tubazioni
Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di:
- acciaio non legato (UNI EN 10255);
- acciaio non legato a parete sottile (UNI EN 10305-3);
- acciaio inossidabile a parete sottile (UNI EN 10312);
- rame (UNI EN 1057);
- polietilene (UNI EN 1555-2).
1) Alla data di pubblicazione della presente norma, il dimensionamento è indicato nell’appendice A della UNI 7129-1:2008.
L’allacciamento all’impianto degli apparecchi montati in modo fisso deve essere eseguito
con raccordi rigidi che non devono provocare sollecitazioni di alcun genere agli
apparecchi stessi o con tubi metallici flessibili secondo la UNI EN 14800 o la UNI 11353.
Gli apparecchi mobili da banco possono essere collegati con tubi flessibili non metallici
conformi alla UNI EN 1762 per una lunghezza massima pari a 2 000 mm, dotati di raccordi
filettati assemblati dal fabbricante del tubo e corredati di dichiarazione di durabilità rilasciata
dal fabbricante stesso. Le guarnizioni di tenuta devono essere conformi alla UNI 10582.
I tubi flessibili non metallici devono essere posti in opera in modo tale che:
- in nessun punto possano superare la temperatura di 50 °C, salvo che il prodotto sia
dichiarato idoneo dal fabbricante per temperature superiori;
- non siano soggetti a danneggiamenti e urti accidentali;
- non siano soggetti ad alcun sforzo di torsione e dispongano di dispositivi o sistemi
che ne evitino la trazione o gli strappi;
- non presentino strozzature e siano ispezionabili per tutta la loro lunghezza;
- non vengano a contatto con corpi taglienti, spigoli vivi e simili.
Il collegamento tra l’apparecchio e la parte fissa dell’impianto deve essere realizzato solo
all’interno del locale di installazione.
In presenza di apparecchiature a gas con organi in movimento si devono adottare
accorgimenti tali da evitare la trasmissione di significative sollecitazioni e/o vibrazioni
all’impianto.
4.6.2 Prova di tenuta nei casi di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione straordinaria
Nel caso di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione straordinaria di impianti
esistenti la prova di tenuta deve essere eseguita come segue:
4.7.1 Generalità
Il controllo periodico deve essere eseguito nei tempi e con le modalità previste dalla
UNI 11137-1, anche per impianti alimentati a GPL. Per quanto concerne i valori di perdita
massima ammessa e di pressione di prova, fare riferimento al punto 4.6.2.
5.3.2.2 È vietata l’installazione di apparecchi utilizzatori all’interno di locali con pericolo incendio
(per esempio: autorimesse, box). Tale limitazione deve essere applicata anche ai canali
da fumo, ai condotti di scarico fumi e ai condotti di aspirazione dell’aria comburente.
Tuttavia, i locali di installazione degli impianti alimentati a gas naturale (metano) e degli
apparecchi di portata termica nominale massima non maggiore di 35 kW possono
comunicare direttamente con le autorimesse fino a 9 posti auto e non oltre il secondo
piano interrato (compresi i singoli box) purché la comunicazione sia protetta da porte
aventi caratteristiche di resistenza al fuoco E 120.
6.1 Generalità
Di seguito sono indicate alcune prescrizioni generali inerenti la ventilazione e l’aerazione
dei locali di installazione definite in relazione alla tipologia di apparecchi installati.
In presenza di sistemi di aerazione o ventilazione naturale, il calcolo della sezione utile
netta delle aperture è riportato nei punti successivi.
Nel caso di ventilazione indiretta del locale di installazione di apparecchi utilizzatori a gas,
la circolazione dell’aria tra locali comunicanti può essere assicurata mediante più aperture
di transito dell'aria, purché ognuna di esse abbia sezione netta non minore di 100 cm2 e
purché la somma delle sezioni nette di tali aperture sia non minore della sezione utile
netta calcolata 6 cm2/kW. Tali aperture possono essere realizzate nella muratura o nelle
porte delle pareti comuni ai locali interessati, oppure possono essere ricavate
maggiorando la fessura tra le porte interne e il pavimento dei locali medesimi, purché sia
garantito il libero passaggio dell’aria e la sezione netta sia misurabile.
Esso deve rispondere alle caratteristiche come ai punti 7.1 e 7.2 e inoltre soddisfare le
seguenti condizioni:
- avere sezione interna di forma circolare, ovale o almeno quadrangolare (in questo caso
gli spigoli devono essere arrotondati con raggio di curvatura non minore di 20 mm);
sezioni idraulicamente equivalenti sono ammesse purché il rapporto tra il lato
maggiore e quello minore del rettangolo circoscritto alla sezione stessa non sia
maggiore di 1,5;
- in ogni condizione di funzionamento e nelle varie possibili configurazioni, in
particolare anche con uno o più apparecchi spenti, non deve sussistere un ritorno di
prodotti della combustione nel locale di installazione;
- gli apparecchi collegati devono essere collocati nello stesso locale qualora il
collettore abbia sviluppo verticale; se il collettore ha sviluppo orizzontale è
consentito l’attraversamento di un solo locale. Se gli apparecchi collegati sono a
tiraggio naturale, in questo ultimo caso i locali devono avere le stesse caratteristiche
di pressione statica;
- i collettori, se non forniti dal fabbricante degli apparecchi, devono essere
dimensionati secondo UNI EN 13384-2.
7.5.1 Generalità
Un sistema intubato (nel seguito denominato "sistema") può essere realizzato con
condotti per intubamento funzionanti con pressione positiva o negativa rispetto
all’ambiente. I sistemi intubati devono essere progettati.
7.5.2 Requisiti
Oltre ai requisiti generali di cui al punto 7.1, devono essere soddisfatti i seguenti requisiti:
- il sistema deve consentire le previste operazioni di pulizia e di manutenzione
ordinaria e straordinaria;
- il sistema può essere protetto con accessori e dispositivi che impediscano la
penetrazione degli agenti atmosferici. Nel caso in cui non sia dotato di tali dispositivi,
il sistema deve essere di classe W ed avere, in prossimità della base, un dispositivo
di raccolta e smaltimento dell'eventuale acqua piovana e/o neve. Inoltre si deve
evitare la penetrazione dell’acqua piovana e/o neve negli apparecchi/cappe collegati
al sistema;
- il sistema deve essere dotato, nel caso di funzionamento ad umido, di un dispositivo
per il drenaggio delle condense, che comunque ne garantisca la tenuta, per esempio
mediante un apposito sifone collegato allo scarico fognario. Lo smaltimento dei reflui
(condensa, acqua piovana) deve essere trattato secondo la UNI 11071;
- il sistema deve permettere le normali dilatazioni senza compromettere i suoi requisiti
tecnici;
- devono essere adottati opportuni accorgimenti affinché, lungo lo sviluppo dei
condotti, venga evitato il ristagno delle eventuali condense;
- il sistema non deve presentare ostruzioni o restringimenti tali da pregiudicarne il
funzionamento termofluidodinamico (qualora ciò sia rilevante ai fini della sicurezza);
- i giunti dei condotti e i distanziatori utilizzati per il fissaggio o la centratura del
condotto all’interno del camino/canna fumaria/vano tecnico esistente dell’edificio,
non devono ridurre in nessun punto la sezione dell’intercapedine minima di
ventilazione di oltre il 10%;
- il fabbricante dei condotti, dei componenti e accessori per l’intubamento deve inoltre
fornire le prescrizioni per l’installazione ed il corretto utilizzo, nonché le indicazioni
relative alle eventuali operazioni di manutenzione ordinaria.
Non è consentito l’utilizzo di condotti e accessori non espressamente previsti per lo
scopo medesimo;
BIBLIOGRAFIA
UNI 7128 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di
distribuzione - Termini e definizioni
UNI 10642 Apparecchi a gas - Classificazione in funzione del metodo di
prelievo dell'aria comburente e di evacuazione dei prodotti della
combustione
UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
di Unificazione
Via Sannio, 2
20137 Milano, Italia