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Acciaio per cemento armato

NORMA Giunzioni meccaniche per barre UNI 11240-1


ITALIANA Parte 1: Requisiti

AGOSTO 2007

Reinforcing steel
Mechanical splices for bars
Part 1: Requirements

La norma specifica i requisiti per le giunzioni meccaniche delle


barre di acciaio per cemento armato e la procedura per la valuta-
zione della conformità.

TESTO ITALIANO

ICS 77.140.15

UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
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UNI 11240-1:2007 Pagina I


PREMESSA
La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente
federato all’UNI
UNSIDER - Ente Italiano di Unificazione Siderurgica

La Commissione Centrale Tecnica dell’UNI ha dato la sua approva-


zione il 20 marzo 2007.

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è


entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 28 agosto 2007.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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INDICE

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 TERMINI E DEFINIZIONI 1

4 SIMBOLI 1
prospetto 1 Simboli e denominazioni ............................................................................................................................ 2

5 DATI DA FORNIRE DA PARTE DEL COMMITTENTE ALL'ORDINE 2

6 REQUISITI 2
6.1 Generalità...................................................................................................................................................... 2
6.2 Scorrimento differenziale (slip) .......................................................................................................... 2
6.3 Resistenza a trazione ............................................................................................................................. 3
6.4 Fatica (opzionale) ..................................................................................................................................... 3
6.5 Fatica oligociclica (opzionale) ............................................................................................................ 3

7 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ 3


7.1 Generalità...................................................................................................................................................... 3
7.2 Prove iniziali di tipo .................................................................................................................................. 4
7.3 Controllo della produzione in fabbrica ........................................................................................... 4
prospetto 2 Controllo della produzione in fabbrica ................................................................................................... 5

8 IDENTIFICAZIONE E MARCATURA 5

9 ISTRUZIONI PER L’ASSEMBLAGGIO E L'INSTALLAZIONE 5

10 TRATTAMENTO SUPERFICIALE 5

11 RECLAMI 5

APPENDICE A CONTROLLO ESEGUITO DA PARTE TERZA 6


(informativa)
prospetto A.1 Prove ................................................................................................................................................................. 6

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma specifica i requisiti per le giunzioni meccaniche delle barre di acciaio
per cemento armato e ne definisce le modalità per la valutazione della conformità.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 11025 Prodotti siderurgici - Formalizzazione e gestione delle
contestazioni tecniche per non conformità
UNI 11240-2 Acciaio per cemento armato - Giunzioni meccaniche per barre -
Parte 2: Metodi di prova
UNI EN ISO 9001 Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni seguenti.

3.1 manicotto: Elemento di forma cilindrica utilizzato per la giunzione di barre di acciaio per
cemento armato e adatto a trasferire le azioni fra le barre stesse.
Nota Sul mercato sono presenti vari tipi di manicotti: filettati, a compressione, con materiale di riempimento,
saldabili, ecc.

3.2 giunzione meccanica: Zona di unione di due barre d'armatura di acciaio per cemento
armato mediante un manicotto che ne garantisce la continuità.

3.3 lunghezza di una giunzione meccanica: Distanza tra le ultime variazioni visibili del profilo
delle barre in prossimità della connessione aumentata del doppio del diametro nominale
delle barre su entrambe le estremità.

4 SIMBOLI
Nel prospetto 1 sono riportati i simboli richiamati nella presente norma, le relative unità di
misura e le relative denominazioni.

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prospetto 1 Simboli e denominazioni

Simbolo Unità di misura Denominazione


A5 % Allungamento percentuale misurato dopo rottura su un elemento di lunghezza pari a 5 × d
A 10 % Allungamento percentuale misurato dopo rottura su un elemento di lunghezza pari a 10 × d
A gt % Allungamento percentuale totale misurato sotto carico massimo
Re MPa Carico unitario di snervamento della barra
Rm MPa Resistenza a trazione (carico di rottura)
N - Numero di cicli nella prova di fatica con carico assiale
R m, spec MPa Resistenza a trazione specificata per la barra
(R m /R e)spec - Rapporto resistenza a trazione/carico unitario di snervamento, specificato per la barra
2σ a MPa Variazione del carico per la prova di fatica
σ max MPa Carico massimo nella prova di fatica assiale
σ min MPa Carico minimo nella prova di fatica assiale
U 4, U 8, U 20 mm Deformazione residua dopo 4, 8, 20 cicli rispettivamente

5 DATI DA FORNIRE DA PARTE DEL COMMITTENTE ALL'ORDINE


Nella richiesta di offerta e nell'ordine, il committente deve indicare i dati seguenti:
a) diametro delle barre da giuntare;
b) tipo di acciaio delle barre da giuntare;
c) eventuali trattamenti superficiali.
Eventuali prove opzionali devono essere concordate all'atto della richiesta di offerta e
dell'ordine.

6 REQUISITI

6.1 Generalità
I requisiti che devono essere soddisfatti dalle giunzioni meccaniche trattate nella presente
norma riguardano:
a) lo scorrimento differenziale (slip);
b) la resistenza a trazione;
c) la fatica (opzionale);
d) la fatica oligociclica (opzionale).
Nota Il committente può concordare eventuali prove addizionali all'atto della richiesta d'offerta e dell'ordine.

6.2 Scorrimento differenziale (slip)

6.2.1 Generalità
Lo scorrimento differenziale corrisponde all'estensione permanente non lineare di una
giunzione meccanica sotto carico.
Esso deve essere misurato fra le due estremità della giunzione meccanica sottoposta ad
un carico equivalente a 0,6 volte il carico unitario di snervamento (R e) della barra.
Nel caso in cui la giunzione è tra più elementi che trasferiscono il carico, e dove non si
utilizza un dado di serraggio, si rende necessaria un'ulteriore misurazione dello
scorrimento differenziale tra ciascuno degli elementi atti a trasferire il carico.

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6.2.2 Requisiti dello scorrimento differenziale
Lo scorrimento differenziale misurato tra le estremità della giunzione meccanica non deve
essere maggiore di 0,10 mm.
Per diametri maggiori di 40 mm può essere concordato fra le parti uno scorrimento
differenziale maggiore di 0,10 mm.

6.3 Resistenza a trazione


La resistenza a trazione di una giunzione meccanica deve essere almeno pari al 95% del
carico di rottura effettivo misurato sulla barra. Nel caso in cui la giunzione accoppia due
barre di diametro differente, è necessario considerare il carico di rottura misurato sulla
barra di diametro inferiore.
L'allungamento percentuale totale A gt misurato sulle barre al di fuori della giunzione
meccanica deve essere maggiore di 0,6 × A gt spec caratteristico delle barre. Quando nelle
norme di riferimento delle barre l'A gt non è specificato, è necessario raggiungere un
allungamento minimo del 2% sulle barre al di fuori della giunzione meccanica prima della
rottura del provino.
Nota Il valore di A gt specificato per le barre è generalmente un valore caratteristico. Poiché per le giunzioni
meccaniche non è pratico specificare un valore caratteristico, è specificato un valore minimo.

6.4 Fatica (opzionale)


La giunzione meccanica deve sopportare un carico di fatica non minore di 2 milioni di cicli
con intervallo di valori di sforzi 2σ a di 60 MPa.

6.5 Fatica oligociclica (opzionale)


Esistono due metodi di prova per verificare il carico di fatica oligociclica: il primo
corrisponde a un terremoto di media intensità, il secondo a un terremoto di alta intensità.
Se concordato in precedenza fra le parti, è possibile applicare entrambi i metodi.
I parametri relativi al comportamento di una giunzione meccanica soggetta a prova di
trazione e compressione in caso di simulazione di terremoto di media intensità, devono
avere le caratteristiche seguenti:
- resistenza a trazione ≥ R m specificato o R e × (R m/R e) specificato;
- deformazione residua: U 20 ≤0,3 mm.
I parametri relativi al comportamento di una giunzione meccanica soggetta a prova di
trazione e compressione in caso di simulazione di terremoto di alta intensità devono avere
le caratteristiche seguenti:
- resistenza a trazione ≥ R m specificato o R e × (R m/R e) specificato;
- deformazione residua: U 4 ≤0,3 mm, U 8 ≤0,6 mm.

7 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

7.1 Generalità
La conformità delle giunzioni meccaniche ai requisiti della presente norma deve essere
dimostrata attraverso:
- le prove iniziali di tipo;
- il controllo della produzione in fabbrica.
Si raccomanda che questa valutazione della conformità sia eseguita da terzi in conformità
all'appendice A.

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7.2 Prove iniziali di tipo

7.2.1 Prove di tipo di riferimento


Ogni tipologia di giunzione meccanica deve essere sottoposta una prima volta alle
verifiche seguenti:
- lo scorrimento differenziale (vedere punto 6.2);
- la resistenza a trazione (vedere punto 6.3).
Tali verifiche devono essere eseguite su 3 campioni della misura più grande e più piccola
di ogni tipologia di giunzione meccanica tramite prove da eseguire secondo quanto
previsto nella UNI 11240-2 per ognuna delle prove indicate.
I campioni da sottoporre a prova devono essere rappresentativi della produzione
corrente.
I risultati delle prove devono soddisfare tutti i requisiti pertinenti della presente norma.
La presente procedura deve inoltre essere applicata nel caso in cui la progettazione sia in
seguito modificata strutturalmente o i materiali siano modificati.

7.2.2 Prove opzionali


Quando concordato all'atto della richiesta d'offerta e dell'ordine, la giunzione meccanica
può essere sottoposta alle prove seguenti:
- di fatica (vedere punto 6.4);
- di fatica oligociclica (vedere punto 6.5).
Il numero dei campioni da sottoporre a prova e le condizioni di prova, se non
diversamente specificato, deve essere concordato all'atto della richiesta d'offerta e
dell'ordine.
Le prove devono essere eseguite secondo quanto previsto nella UNI 11240-2 e devono
soddisfare tutti i requisiti pertinenti della presente norma.

7.2.3 Documentazione
I risultati delle prove di tipo devono essere registrati, mantenuti e resi disponibili a
chiunque ne faccia richiesta per un periodo di almeno 10 anni dalla data in cui l'ultimo
prodotto corrispondente a quello delle prove di tipo sia stato fornito.

7.3 Controllo della produzione in fabbrica

7.3.1 Generalità
Il fabbricante deve stabilire, mantenere e documentare un sistema di controllo della
produzione in fabbrica che garantisca che i prodotti finiti soddisfino tutti i requisiti
pertinenti della presente norma.
Tale sistema deve prevedere un piano della qualità riportante le ispezioni da effettuare
durante la produzione e sul prodotto finito. Oltre all'aspetto relativo alle ispezioni, il piano
di qualità deve contenere anche il metodo e la frequenza delle ispezioni e la relativa
documentazione. Il prospetto 2 riporta il modello di schema di controllo della produzione
ed elenca le voci minime da considerare.
Inoltre il fabbricante deve stabilire e mantenere procedure scritte relative a:
- controllo dei documenti;
- controllo dei prodotti non conformi (stoccaggio, manipolazione e marcatura);
- taratura e controllo delle apparecchiature di misurazione e di prova;
- trattamento dei reclami dei clienti.

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prospetto 2 Controllo della produzione in fabbrica

Voce da verificare Frequenza di controllo Metodo di prova Criterio d'accettazione


Materiali Ad ogni consegna Documento di conformità del fornitore Corrispondenza all'ordine
Aspetto Ogni pezzo Esame visivo Conformità al disegno
Dimensioni All'inizio ed alla fine della lavorazione Misurazione Conformità al disegno
di ogni lotto1)
Resistenza a trazione Uno per ogni 1 000 pezzi di ogni UNI 11240-2 punto 5.4 Punto 6.3
lotto2) 3)
Marcatura Campionamento casuale nella Esame visivo Punto 8
produzione
1) Per lotto si intende una produzione continua di pezzi della stessa tipologia e dimensione provenienti dalla stessa colata.
2) Nel caso in cui il lotto sia composto da un quantitativo minore di 1 000 pezzi il controllo deve essere effettuato su un solo campione.
3) Qualora il risultato della prova sia negativo, la stessa deve essere ripetuta su altri 3 campioni prelevati dallo stesso lotto. Qualora il risultato delle
riprove sia positivo il lotto è da considerarsi conforme. In caso contrario il lotto è da considerasi non conforme.

Un sistema di controllo della produzione che è conforme ai requisiti della UNI EN ISO 9001
ed è stabilito sulla base dei requisiti della presente norma, deve essere considerato come
soddisfacente dei sopra indicati requisiti.

8 IDENTIFICAZIONE E MARCATURA
Ciascun manicotto deve essere marcato in modo indelebile (per esempio stampigliatura)
per motivi di rintracciabilità, con:
a) il marchio del fabbricante;
b) il diametro nominale della barra a cui è destinato;
c) l'identificazione del lotto di produzione.
Identiche indicazioni devono essere riportate su eventuali imballaggi e/o contenitori.

9 ISTRUZIONI PER L’ASSEMBLAGGIO E L'INSTALLAZIONE


Il fabbricante deve rilasciare un documento contenente istruzioni per l'assemblaggio e
l'installazione che siano chiare e comprensibili. Le attività necessarie per l'assemblaggio
e l'installazione devono essere facilmente eseguibili nel luogo di impiego.

10 TRATTAMENTO SUPERFICIALE
Eventuali trattamenti superficiali (zincatura, verniciatura, ecc.) possono essere concordati
all'atto dell'offerta e dell'ordine.

11 RECLAMI
Eventuali reclami devono essere trattati in conformità alla UNI 11025.

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APPENDICE A CONTROLLO ESEGUITO DA PARTE TERZA
(informativa)

A.1 Generalità
Lo scopo del controllo eseguito da parte terza consiste nel dimostrare la capacità del
fabbricante di realizzare i prodotti che soddisfano costantemente i requisiti della presente
norma e nel fornire la certificazione indipendente a tali prodotti.

A.2 Procedimento del controllo eseguito da parte terza


Il controllo eseguito da parte terza è costituito da:
- approvazione delle prove iniziali di tipo (vedere punto 7.2);
- valutazione generale degli impianti e delle apparecchiature di produzione e di prova,
nonché della capacità del personale di produrre in modo continuo e corretto;
- verifica ed approvazione del sistema e dei risultati del controllo di fabbricazione;
- prove iniziali di tipo indipendenti eseguite su ogni tipologia di prodotti finiti che
coprono gli aspetti indicati nel prospetto A.1;
- valutazione della completezza e dell'applicabilità delle istruzioni di assemblaggio.
prospetto A.1 Prove

Tipo di prova Numero di campioni Metodi di prova Criterio d'accettazione


Scorrimento differenziale 3 per tipologia UNI 11240-2 punto 5.3 punto 6.2
Resistenza a trazione 3 per tipologia UNI 11240-2 punto 5.4 punto 6.3

Se uno dei campioni indicati nel prospetto A.1 si rileva non conforme, devono essere
prelevati altri sei prodotti della stessa tipologia e dimensione e sottoposti alla prova
risultata non conforme. Se uno solo dei campioni risulta non conforme, la produzione
connessa alla tipologia e dimensione non conforme deve essere esclusa dalla consegna
fino all'esito di un nuovo controllo. Entro un periodo di 4 settimane il fabbricante è oggetto
di una nuova valutazione relativamente alla tipologia e dimensione risultata non
conforme, sottoponendo a prova di carico 6 campioni della stessa tipologia e dimensione.
Se il risultato di queste prove è soddisfacente, il fabbricante può riprendere la consegna
del prodotto.
Le visite ispettive di controllo eseguite da parte terza hanno luogo, a intervalli regolari, una
volta l'anno.

A.3 Certificato redatto da parte terza


Sulla base dei risultati delle verifiche la parte terza rilascia al fabbricante un certificato di
conformità alla presente norma del prodotto verificato. Tale certificato, specifico
documento numerato, deve contenere almeno i dati seguenti:
a) il nome del fabbricante;
b) la dichiarazione di conformità alla UNI 11240-1;
c) il grado delle barre d'armatura per il quale è valido il documento;
d) il tipo e le dimensioni della giunzione, incluse le principali dimensioni del manicotto
(lunghezza e larghezza);
e) altre informazioni se richieste (per esempio resistenza a fatica e/o a fatica
oligociclica);
f) i termini di validità del certificato.

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A.4 Documentazione
L'organismo di certificazione accreditato deve prendere visione e valutare le istruzioni
relative all'assemblaggio e all'installazione secondo il punto 9 della presente norma.

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UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
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