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caldaie

caldaia
murali
murale
a gasaagas
condensazione
ad alto rendimento
da incasso

manuale per l’uso destinato all’utente e all’installatore

iT
Baxi S.p.A., fra le aziende leader in Europa nella produzione di apparecchi termici e sanitari per l’uso domestico
(caldaie murali a gas, caldaie a terra e scaldacqua elettrici) ha ottenuto la certificazione CSQ secondo le norme UNI
EN ISO 9001. Questo attestato accerta che il Sistema di Qualità in uso presso Baxi S.p.A. di Bassano del Grappa,
dove è stata prodotta questa caldaia, soddisfa la più severa delle norme - la UNI EN ISO 9001 - che riguarda tutte
CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI
QUALITA' DELLE AZIENDE
le fasi organizzative ed i suoi protagonisti nel processo produttivo/distributivo.
UNI EN ISO 9001
Gentile Cliente,
la nostra Azienda ritiene che la Sua nuova caldaia soddisferà tutte le Sue esigenze.
L’acquisto di un prodotto Baxi garantisce quanto Lei si aspetta: un buon funzionamento
ed un uso semplice e razionale.
Quello che Le chiediamo è di non mettere da parte queste istruzioni senza averle prima
lette: esse contengono informazioni utili per una corretta ed efficiente gestione della Sua
caldaia.
Le parti dell’imballo (sacchetti in plastica, polistirolo ecc.) non devono essere lasciate alla portata dei bambini
in quanto potenziali fonti di pericolo.

BAXI S.p.A. dichiara che questi modelli di caldaie sono dotati di marcatura CE con-
formemente ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive:
- Direttiva gas 90/396/CEE
- Direttiva Rendimenti 92/42/CEE
- Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE
- Direttiva bassa tensione 2006/95/CE

indice

istruzioni destinate all’utente

1. Avvertenze prima dell’installazione 3


2. Avvertenze prima della messa in funzione 3
3. Messa in funzione della caldaia 4
4. Regolazione della temperatura dell’acqua sanitaria 4
5. Regolazione della temperatura ambiente 5
6. Riempimento impianto 5
7. Spegnimento della caldaia 5
8. Cambio gas 5
9. Arresto prolungato dell’impianto. Protezione al gelo (circuito di riscaldamento) 6
10. Segnalazioni-Intervento dispositivi di sicurezza 6
11. Istruzioni per l’ordinaria manutenzione 6

istruzioni destinate all’installatore

12. Avvertenze generali 7


13. Avvertenze prima dell’installazione 7
14. Installazione della caldaia 8
15. Dimensioni caldaia 8
16. Installazione dei condotti di scarico-aspirazione 9
17. Allacciamento elettrico 13
18. Collegamento del termostato ambiente 13
19. Modalità di cambio gas 14
20. Visualizzazione parametri della scheda elettronica sul display di caldaia (funzione “info”) 16
21. Dispositivi di regolazione e sicurezza 17
22. Regolazioni da effettuare sulla scheda elettronica 18
23. Posizionamento elettrodo di accensione e rivelazione di fiamma 18
24. Verifica dei parametri di combustione 18
25. Caratteristiche portata / prevalenza alla placca 19
26. Collegamento della sonda esterna 19
27. Collegamento di un’unità bollitore esterna 20
28. Pulizia dal calcare del circuito sanitario 21
29. Smontaggio dello scambiatore acqua-acqua 21
30. Pulizia del filtro acqua fredda 21
31. Schema funzionale circuiti 22-25
32. Schema collegamento connettori 26-29
33. Normativa 30
34. Caratteristiche tecniche 32

istruzioni destinate all’utente 924.671.3 - IT



1. avvertenze prima dell’installazione
Questa caldaia serve a riscaldare l’acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica.
Essa deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria, com-
patibilmente alle sue prestazioni ed alla sua potenza.
Prima di far allacciare la caldaia da personale professionalmente qualificato, secondo la Legge 5 marzo 1990 n° 46, far
effettuare:

a) Una verifica che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. Questo è rilevabile dalla
scritta sull’imballo e dalla targa presente sull’apparecchio.

b) Un controllo che il camino abbia un tiraggio adeguato, non presenti strozzature e non siano inseriti nella canna fumaria
scarichi di altri apparecchi, salvo che questa non sia realizzata per servire più utenze secondo le specifiche Norme e
prescrizioni vigenti.

c) Un controllo che, nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite poiché le
scorie, staccandosi dalle pareti durante il funzionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi.

d) Risulta inoltre indispensabile, al fine di preservare il corretto funzionamento e la garanzia dell’apparecchio, seguire le
seguenti precauzioni:

1. Circuito sanitario:

1.1. Se la durezza dell’acqua supera il valore di 20 °F (1 °F = 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua) si prescrive
l’installazione di un dosatore di polifosfati o di un sistema di pari effetto rispondente alle normative vigenti.

1.2. E’ necessario effettuare un lavaggio accurato dell’impianto dopo l’installazione dell’apparecchio e prima del suo
utilizzo.

2. Circuito di riscaldamento

2.1. impianto nuovo


Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere opportunamente pulito allo scopo di
eliminare residui di filettature, saldature ed eventuali solventi utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato
non acidi e non alcalini, che non attacchino i metalli, le parti in plastica e gomma. I prodotti raccomandati per la
pulizia sono:
SENTINEL X300 o X400 e FERNOX Rigeneratore per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti
seguire attentamente le istruzioni fornite con i prodotti stessi.

2.2. impianto esistente:


Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere completamente svuotato ed opportunamente
pulito da fanghi e contaminanti utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato citati al punto 2.1.
Per la protezione dell’impianto dall’incrostazioni è necessario l’utilizzo di prodotti inibitori quali SENTINEL X100 e
FERNOX Protettivo per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti seguire attentamente le istruzioni
fornite con i prodotti stessi.
Ricordiamo che la presenza di depositi nell’impianto di riscaldamento comporta dei problemi funzionali alla caldaia
(es. surriscaldamento e rumorosità dello scambiatore).

La mancata osservazione di queste avvertenze comporta il decadimento della garanzia dell’apparecchio.

2. avvertenze prima della messa in funzione


La prima accensione deve essere effettuata dal Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato che dovrà verificare:
a) Che i dati di targa siano rispondenti a quelli delle reti di alimentazione (elettrica, idrica, gas).
b) Che l’installazione sia conforme alle normative vigenti (UNI-CIG 7129, 7131, Regolamento di Attuazione della Legge 9
gennaio 1991 n° 10 ed in specie i Regolamenti Comunali) di cui riportiamo uno stralcio nel manuale tecnico destinato
all’installatore.
c) Che sia stato effettuato regolarmente il collegamento elettrico alla rete più terra.
I nominativi dei Centri di Assistenza Tecnica autorizzati sono rilevabili dal foglio allegato.
Il mancato rispetto di quanto sopra comporta il decadimento della garanzia.
Prima della messa in funzione togliere il film protettivo della caldaia. Non utilizzare per lo scopo utensili o materiali abrasivi
perché potrebbero danneggiare le parti verniciate.

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3. messa in funzione della caldaia
Procedere come di seguito descritto per le corrette operazioni di accensione:
1) alimentare la caldaia elettricamente;
2) aprire il rubinetto del gas;
3) ruotare la manopola del selettore predisponendo la caldaia in posizione Estate ( ) o Inverno ( ) (figura 2);
4) agire sulle manopole dei dispositivi di regolazione della temperatura del circuito di riscaldamento (2) e dell’acqua calda
sanitaria (1) in modo da accendere il bruciatore principale.
Per aumentare la temperatura ruotare la manopola in senso orario e viceversa per diminuirla.
In posizione Estate ( ) il bruciatore principale risulterà acceso solo in caso di prelievo di acqua calda sanitaria.

LEGENDA:
1 Manopola sanitario (A.C.S.) 3 Selettore (figura 2)

Funzionamento in riscaldamento 2 Manopola riscaldamento (C.H.) 4 Display

Presenza fiamma
(bruciatore acceso)

Perdita fiamma
(mancata accensione)

Funzionamento
in sanitario

Anomalia generica 0605_2201 / CG_1805

Avvertenza: In fase di prima accensione,


RESET finché non viene scaricata l’aria contenuta
nella tubazione del gas, si può verificare
la non accensione del bruciatore ed il
Mancanza acqua conseguente blocco della caldaia.
(Pressione impianto bassa) Si consiglia in questo caso di ripetere le
operazioni di accensione, fino all’arrivo
Segnalazione numerica del gas al bruciatore, posizionando il
(Temperatura, cod. anomalia, etc.) selettore in posizione ( - RESET), per
almeno 2 secondi.
Figura 1

Posizioni selettore Estate / Inverno / Reset / OFF

0503_1109/CG1659

Reset Inverno OFF Estate


Figura 2

4. regolazione della temperatura dell’acqua sanitaria


La valvola del gas è dotata di un dispositivo di modulazione elettronica della fiamma in funzione del posizionamento della
manopola (1) di regolazione dell’acqua sanitaria e della quantità d’acqua prelevata.
Questo dispositivo elettronico permette d’ottenere delle temperature dell’acqua, in uscita dalla caldaia, costanti anche
per piccole portate di prelievo.
Durante un prelievo il display visualizza la temperatura dell’acqua sanitaria.
Per aumentare la temperatura ruotare la manopola in senso orario e viceversa per diminuirla.

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5. regolazione della temperatura ambiente
L’impianto deve essere dotato di termostato ambiente (DPR 26 Agosto 1993 n° 412 articolo 7 comma 6) per il controllo
della temperatura nei locali.
In caso di temporanea assenza del termostato ambiente, nella fase di prima accensione, è possibile realizzare un controllo
della temperatura ambiente agendo sulla manopola (2).
Durante il funzionamento in riscaldamento il display visualizza la temperatura di mandata dell’impianto.
Per aumentare la temperatura ruotare la manopola in senso orario e viceversa per diminuirla. La modulazione elettronica
della fiamma permetterà alla caldaia di raggiungere la temperatura impostata adeguando la portata del gas al bruciatore
alle reali condizioni di scambio termico.

6. riempimento impianto
Importante: Verificare periodicamente che la pressione, letta sul manometro, ad impianto freddo, sia di 0,7 - 1,5 bar. In
caso di sovrapressione agire sul rubinetto di scarico caldaia, nel caso sia inferiore agire sul rubinetto di caricamento della
caldaia (figura 3).
E’ consigliabile che l’apertura di tale rubinetto sia effettuata molto lentamente in modo da facilitare lo sfiato dell’aria.
Durante questa operazione è necessario che il selettore Estate/Inverno di figura 2, sia in posizione OFF (0).

NOTA: Se si dovessero verificare frequenti diminuzioni di pressione chiedere l’intervento del Servizio di Assistenza
Tecnica autorizzato.

Rubinetto di caricamento impianto La caldaia è dotata di un pressostato idrau-


lico che, in caso di mancanza d’acqua, non
0603_1302/CG_1791

Manometro
consente il funzionamento della caldaia.

Rubinetto di
Figura 3
scarico impianto

7. spegnimento della caldaia


Per lo spegnimento della caldaia occorre togliere l’alimentazione elettrica dell’apparecchio. Con il selettore di figura 2
nella posizione 0 la caldaia rimane spenta (il display visualizza la scritta OFF), ma i circuiti elettrici restano in tensione ed
è attiva la funzione antigelo (paragrafo 9).

Nota: con il selettore in posizione “0” e sonda esterna collegata, il display visualizza la temperatura esterna
(°C).

8. cambio gas
Le caldaie possono funzionare sia a gas metano che a gas GPL.
Nel caso in cui si renda necessaria la trasformazione ci si dovrà rivolgere al Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato.

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9. arresto prolungato dell’impianto. protezione al gelo
E’ buona norma evitare lo svuotamento dell’intero impianto di riscaldamento poiché ricambi d’acqua portano anche ad
inutili e dannosi depositi di calcare all’interno della caldaia e dei corpi scaldanti. Se durante l’inverno l’impianto termico non
dovesse essere utilizzato, e nel caso di pericolo di gelo, è consigliabile miscelare l’acqua dell’impianto con idonee soluzioni
anticongelanti destinate a tale uso specifico (es. glicole propilenico associato ad inibitori di incrostazioni e corrosioni).
La gestione elettronica della caldaia è provvista di una funzione “antigelo” in riscaldamento che con temperatura di mandata
impianto inferiore ai 5 °C fa funzionare il bruciatore fino al raggiungimento in mandata di un valore pari a 30 °C.
Tale funzione è operativa se:
* la caldaia è alimentata elettricamente;
* c’è gas;
* la pressione dell’impianto è quella prescritta;
* la caldaia non è in blocco.

10. segnalazioni-intervento dispositivi di sicurezza


Le anomalie sono visualizzate sul display identificate da un codice di errore (es. E 01):

Per RESETTARE la caldaia, posizionare per almeno 2


0607_1205

secondi il selettore (figura 2) su “R”. In caso d’intervento


ripetuto di questo dispositivo, chiamare il centro di
assistenza tecnica autorizzato.

Nota: E’ possibile effettuare 5 tentativi consecutivi


di riarmo dopo dei quali la caldaia rimane in
blocco.
Per effettuare un nuovo tentativo di riarmo,
è necessario portare il selettore di figura 2 in
posizione OFF per qualche secondo.
Anomalie
RESETTABILI
Figura 4

Codice
ANOMALIA Intervento
visualizzato
Posizionare per almeno 2 secondi il selettore (figura 2) in “R”. In
E01 Blocco mancata accensione caso d’intervento ripetuto di questo dispositivo, chiamare il centro di
assistenza tecnica autorizzato.
Posizionare per almeno 2 secondi il selettore (figura 2) in “R”. In
E02 Blocco per intervento termostato sicurezza caso d’intervento ripetuto di questo dispositivo, chiamare il centro di
assistenza tecnica autorizzato.
E03 Intervento termostato fumi / pressostato fumi Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.
E05 Guasto sonda mandata Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.
E06 Guasto sonda sanitario Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.
Verificare che la pressione dell’impianto sia quella prescritta. Vedere
E10 Mancato consenso del pressostato idraulico paragrafo 6. Se l’anomalia persiste, chiamare il centro di assistenza
tecnica autorizzato.
Intervento di sicurezza per probabile pompa
E25 Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.
bloccata.
Posizionare per almeno 2 secondi il selettore (figura 2) in “R”. In
E35 Fiamma parassita (errore fiamma) caso d’intervento ripetuto di questo dispositivo, chiamare il centro di
assistenza tecnica autorizzato.

Nota: in caso di anomalia la retroilluminazione del display lampeggia in sincronia con il codice di errore visualizzato.

11. istruzioni per l’ordinaria manutenziOne


Per garantire alla caldaia una perfetta efficienza funzionale e di sicurezza è necessario, alla fine di ogni stagione, far ispe-
zionare la caldaia dal Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato (vedere DPR 26 Agosto 1993 n° 412).
Una manutenzione accurata è sempre motivo di risparmio nella gestione dell’impianto.
La pulizia esterna dell’apparecchio non deve essere effettuata con sostanze abrasive, aggressive e/o facilmente infiam-
mabili (es. benzina alcoli, ecc.) e comunque dev’essere effettuata con l’apparecchio non in funzione (vedi capitolo 7
“spegnimento della caldaia”).

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12. avvertenze generali

Attenzione: Con il selettore di figura 2 in posizione Inverno ( ), sono necessari alcuni minuti di attesa ad ogni intervento
del dispositivo di regolazione riscaldamento (2-figura 1) prima di avere una nuova accensione.
Tale attesa non riguarda la funzione sanitaria.
Per riavere immediatamente una nuova accensione spostare il selettore (figura 2) in posizione 0 e poi ancora in ( ).

Le note ed istruzioni tecniche che seguono sono rivolte agli installatori per dar loro la possibilità di effettuare una
perfetta installazione. Le istruzioni riguardanti l’accensione e l’utilizzo della caldaia sono contenute nella parte destinata
all’utente.
Si fa presente che le Norme Italiane che regolano l’installazione, la manutenzione e la conduzione degli impianti d’uso
domestico a gas sono contenute nei seguenti documenti:
• Norme UNI-CIG 7129-7131 e CEI 64-8
• Legge 9 gennaio 1991 n° 10 e relativo Regolamento d’Attuazione (DPR 26 Agosto 1993 n° 412).
• Disposizioni dei Vigili del Fuoco, dell’Azienda del gas ed in specie i Regolamenti Comunali.
Inoltre, il tecnico installatore dev’essere abilitato all’installazione degli apparecchi per riscaldamento secondo la Legge 5
marzo 1990 n° 46.
Oltre a ciò va tenuto presente che:
• La caldaia può essere utilizzata con qualunque tipo di piastra convettrice, radiatore, termoconvettore, alimentati a due
tubi o monotubo. Le sezioni del circuito saranno, in ogni caso, calcolate secondo i normali metodi, tenendo conto della
caratteristica portata-prevalenza disponibile alla placca e riportata al paragrafo 26.
• Le parti dell’imballo (sacchetti in plastica, polistirolo ecc.) non devono essere lasciate alla portata dei bambini in quanto
potenziali fonti di pericolo.
• La prima accensione deve essere effettuata dal Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato, rilevabile dal foglio
allegato.
Il mancato rispetto di quanto sopra comporta il decadimento della garanzia.

13. avvertenze prima dell’installazione


Questa caldaia serve a riscaldare l’acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica.
Essa deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria, com-
patibilmente alle sue prestazioni ed alla sua potenza.
Prima di collegare la caldaia è indispensabile effettuare:

a) Una verifica che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. Questo è rilevabile dalla
scritta sull’imballo e dalla targa presente sull’apparecchio.
b) Un controllo che il camino abbia un tiraggio adeguato, non presenti strozzature e non siano inseriti nella canna fumaria
scarichi di altri apparecchi, salvo che questa non sia realizzata per servire più utenze secondo le specifiche Norme e
prescrizioni vigenti.
c) Un controllo che, nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite poiché le
scorie, staccandosi dalle pareti durante il funzionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi.

Risulta inoltre indispensabile, al fine di preservare il corretto funzionamento e la garanzia dell’apparecchio, seguire le
seguenti precauzioni:

1. Circuito sanitario:
1.1. Se la durezza dell’acqua supera il valore di 20 °F (1 °F = 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua) si prescrive
l’installazione di un dosatore di polifosfati o di un sistema di pari effetto rispondente alle normative vigenti.
1.2. E’ necessario effettuare un lavaggio accurato dell’impianto dopo l’installazione dell’apparecchio e prima del suo
utilizzo.

2. Circuito di riscaldamento
2.1. impianto nuovo
Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere opportunamente pulito allo scopo di
eliminare residui di filettature, saldature ed eventuali solventi utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato
non acidi e non alcalini, che non attacchino i metalli, le parti in plastica e gomma. I prodotti raccomandati per la
pulizia sono:
SENTINEL X300 o X400 e FERNOX Rigeneratore per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti
seguire attentamente le istruzioni fornite con i prodotti stessi.
2.2. impianto esistente:
Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere completamente svuotato ed opportunamente
pulito da fanghi e contaminanti utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato citati al punto 2.1.
Per la protezione dell’impianto dall’incrostazioni è necessario l’utilizzo di prodotti inibitori quali SENTINEL X100 e
FERNOX Protettivo per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti seguire attentamente le istruzioni
fornite con i prodotti stessi.
Ricordiamo che la presenza di depositi nell’impianto di riscaldamento comporta dei problemi funzionali alla caldaia
(es. surriscaldamento e rumorosità dello scambiatore).

La mancata osservazione di queste avvertenze comporta il decadimento della garanzia dell’apparecchio.

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT



14. installazione della caldaia
Determinata l’esatta ubicazione della caldaia fissare la dima alla parete.
Eseguire la posa in opera dell’impianto partendo dalla posizione degli attacchi idrici e gas presenti nella traversa inferiore
della dima stessa. E’ consigliabile installare, sul circuito di riscaldamento, due rubinetti d’intercettazione (mandata e ri-
torno) G3/4, disponibili a richiesta, che permettono, in caso d’interventi importanti, di operare sen­za dover svuotare tutto
l’impianto di riscaldamento. Nel caso di impianti già esistenti e nel caso di sostituzioni è consigliabile, oltre a quanto citato,
prevedere sul ritorno alla caldaia ed in basso un vaso di decantazione destinato a raccogliere i depositi o scorie presenti
anche dopo il lavaggio e che nel tempo possono essere messi in circolazione. Fissata la caldaia alla parete effettuare il
collegamento ai condotti di scarico e aspirazione, forniti come accessori, come descritto nei successivi capitoli.
In caso d’installazione della caldaia a tiraggio naturale modello 240 i - 1.240 i effettuare il collegamento al camino me-
diante un tubo metallico resistente nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all’azione dei prodotti di
combustione e delle loro eventuali condense.

1.240 i - 1.240 Fi 240 i - 240 Fi


0512_0504/CG1769
= LARGHEZZA CALDAIA 450 =

PUNTO AGGANCIO CALDAIA

: mandata/ritorno impianto di riscaldamento G 3/4 : mandata/ritorno impianto di riscaldamento G 3/4

: riempimento impianto G 1/2 : uscita/entrata acqua calda sanitaria G 1/2


ALTEZZA CALDAIA 780

: entrata gas alla caldaia G 3/4 : entrata gas alla caldaia G 3/4

0710_2501 / CG1769

Figura 5 0512_0505/CG1769

15. dimensioni caldaia


240 i . 1. 240 i 240 Fi - 1. 240 Fi
minimo
0606_2602

0606_2603

Figura 6

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT



16. INSTALLAZIONE DEI CONDOTTI DI SCARICO - ASPIRAZIONE
Modello 240 Fi - 1.240 Fi
L’installazione della caldaia può essere effettuata con
facilità e flessibilità grazie agli accessori forniti e dei quali
successivamente è riportata una descrizione.
La caldaia è, all’origine, predisposta per il collegamento ad
un condotto di scarico - aspirazione di tipo coassiale, ver-
ticale o orizzontale. Per mezzo dell’accessorio sdoppiatore

0503_0905/CG1638
è possibile l’utilizzo anche dei condotti separati.

Devono essere utilizzati, per l’installazione, esclusiva-


mente accessori forniti dal co­struttore!

Figura 7

… condotto di scarico - aspirazione coassiale (concentrico)

Questo tipo di condotto permette lo scarico dei combusti e l’aspirazione dell’aria comburente sia all’esterno dell’edificio,
sia in canne fumarie di tipo LAS.
La curva coassiale a 90° permette di collegare la caldaia ai condotti di scarico-aspirazione in qualsiasi direzione grazie alla
possibilità di rotazione a 360°. Essa può essere utilizzata anche come curva supplementare in abbinamento al condotto
coassiale o alla curva a 45°.

In caso di scarico all’esterno il condotto scarico-aspirazione


0511_2701/CG1750

deve fuoriuscire dalla parete per almeno 18 mm per permettere


il posizionamento del rosone in alluminio e la sua sigillatura
onde evitare le infiltrazioni d’acqua.
La pendenza minima verso l’esterno di tali condotti deve
essere di 1 cm per metro di lunghezza.

Giunto di fissaggio • L’inserimento di una curva a 90° riduce la lunghezza


totale del condotto di 1 metro.
B
A
• L’inserimento di una curva a 45° riduce la lunghezza
totale del condotto di 0,5 metri.
Raccordo concentrico

La prima curva 90° non rientra nel calcolo della lunghezza


Figura 8
massima disponibile.

Utilizzo DIAFRAMMA Utilizzo DIAFRAMMA


Modello
su ASPIRAZIONE su SCARICO
caldaia Lunghezza (m)
B A

0÷1 Si
240 Fi Si
1÷2 No
1.240 Fi
2÷5 No No

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT



16.1 esempi d’installazione con condotti orizzontali

L max = 5 m
L max = 5 m

0512_2001
L max = 4 m
L max = 4 m

16.2 esempi d’installazione con canne fumarie di tipo las


0503_0907/CG1640

L max = 5 m

16.3 esempi d’installazione con condotti verticali


L’installazione può essere eseguita sia con tetto inclinato che con tetto piano utilizzando l’accessorio camino e l’apposita
tegola con guaina disponibile a richiesta.
0503_0908/CG1641

L max = 4 m L max = 4 m L max = 2 m L max = 3 m

Per istruzioni più dettagliate sulle modalità di montaggio degli accessori vedere le notizie tecniche che accompagnano
gli accessori stessi.

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


10
… condotti di scarico-aspirazione separati

Questo tipo di condotto permette lo scarico dei combusti sia all’esterno dell’edificio, sia in canne fumarie singole.
L’aspirazione dell’aria comburente può essere effettuata in zone diverse rispetto a quelle dello scarico.
L’accessorio sdoppiatore è costituito da un raccordo riduzione scarico (100/80) e da un raccordo aspirazione aria.
La guarnizione e le viti del raccordo aspirazione aria da utilizzare sono quelle tolte in precedenza dal tappo.

Il diaframma presente in caldaia (figura 8) va tolto quando L1 + L2 > 4m.

Utilizzo DIAFRAMMA
Modello
Posizione (condotto di scarico) CO2 %
caldaia (L1+L2)
registro A
G20 G31
0÷4 3 Si
240 Fi
4 ÷ 15 1 6,4 7,3
1.240 Fi
15 ÷ 25 2 No
25 ÷ 40 3

La prima curva 90° non rientra nel calcolo della lunghezza massima disponibile.

La curva a 90° permette di collegare la caldaia ai condotti di scarico e di aspirazione in qualsiasi direzione grazie alla
possibilità di rotazione a 360°. Essa può essere utilizzata anche come curva supplementare in abbinamento al condotto
o alla curva a 45°.

• L’inserimento di una curva a 90° riduce la lunghezza totale del condotto di 0,5 metri.
• L’inserimento di una curva a 45° riduce la lunghezza totale del condotto di 0,25 metri.

Regolazione registro aria per scarico


sdoppiato

La regolazione di questo registro risulta


essere necessaria per l’ottimizzazione
del rendimento e dei parametri della
combustione.
Ruo­tan­do il raccordo aspirazione aria,
che può essere montato sia a destra sia
a sinistra del condotto di scarico, viene
regolato opportunamente l’eccesso
d’aria in funzione della lunghezza totale
dei condotti di scarico ed aspirazione 0512_1402/CG1776

dell’aria comburente.
Ruotare questo registro in senso orario
per diminuire l’eccesso di aria com­bu­
rente e viceversa per aumentarlo.
Per una maggiore ottimiz­zazione è pos-
sibile misurare, mediante l’utilizzo di un
analizzatore dei prodotti di combustione,
il tenore di CO2 nei fumi alla massima
portata termica, e regolare gradualmente
il registro d’aria fino a rilevare il tenore
di CO2 riportato nella tabella seguente,
se dall’analisi viene rilevato un valore
inferiore.
Per il corretto montaggio di questo di-
spositivo vedere anche le istruzioni che
accompagnano l’accessorio stesso.
Figura 9

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


11
16.4 ingombro scarichi separati

0504_1806/CG_1794
16.5 esempi d’installazione con condotti separati orizzontali

Importante - La pendenza minima, verso l’esterno, del condotto di scarico deve essere di 1 cm per metro di lunghezza.
In caso d’installazione del kit raccogli condensa la pendenza del condotto di scarico deve essere rivolta verso la caldaia.

0503_2201/CG1643
L max = 10 m (L1 + L2) max = 40 m

NB: Per la tipologia C52 i terminali per l’aspirazione dell’aria comburente e per l’evacuazione dei prodotti della combustione non devono
essere previsti su muri opposti all’edificio.
Il condotto di aspirazione deve avere una lunghezza massima di 10 metri per gli scarichi fumi di tipo C52.

In caso di lunghezza del condotto di scarico superiore ai 6 metri è necessario installare, in prossimità della caldaia, il kit raccogli
condensa fornito come accessorio.

16.6 esempi d’installazione con condotti separati verticali


0503_0911/CG1644

L max = 15m L max = 14 m

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


12
Importante: il condotto singolo per scarico combusti deve essere opportunamente coibentato, nei punti dove lo stesso viene
in contatto con le pareti dell’abitazione, con un adeguato isolamento (esempio materassino in lana di vetro).
Per istruzioni più dettagliate sulle modalità di montaggio degli accessori vedere le notizie tecniche che accompagnano gli
accessori stessi.

17. allacciamento elettrico


La sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente colle­ga­to ad un efficace
impianto di messa a terra, e­se­guito come previsto dalle vigenti Norme di sicu­­rezza sugli impianti (Legge 5 marzo 1990
n° 46).
La caldaia va collegata elettricamente ad una rete di alimentazione 230 V monofase + terra mediante il cavo a tre fili in
dotazione rispettando la polarità LINEA - NEUTRO.
L’allacciamento dev’essere effettuato tramite un interruttore bipolare con apertura dei contatti di almeno 3 mm.
In casi di sostituzione del cavo di alimentazione dev’essere utilizzato un cavo armonizzato “HAR H05 VV-F” 3x0,75 mm2
con diametro massimo di 8 mm.

…Accesso alla morsettiera di alimentazione

• togliere tensione alla caldaia mediante l’interruttore bipolare;


• svitare le due viti di fissaggio del pannello comandi alla caldaia;
• ruotare il pannello comandi;
• togliere il coperchio ed ac­cedere alla zona collegamenti elettrici (figura 10).

Il fusibile, del tipo rapido da 2A, è incorporato nel­la morsettiera di alimentazione (estrarre il por­ta­fu­sibile colore nero per
il controllo e/o la sostituzione).

IMPORTANTE: rispettare la polarità in alimentazione L (LINEA) - N (NEUTRO).

(L) = Linea (marrone)


(N) = Neutro (celeste)
( ) = Terra (giallo-verde)
(1) (2) = Contatto per termostato ambiente

0607_2301 / CG_1806

morsettiera m1

Figura 10

18. collegamento del termostato ambiente


(Vedere DPR 26 Agosto 1993 n° 412)
• accedere alla morsettiera di alimentazione (figura 10) come descritto al capitolo precedente;
• togliere il ponticello presente sui morsetti (1) e (2);
• introdurre il cavo a due fili attraverso il passacavo e collegarlo a questi due morsetti.

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


13
19. modalità di cambio gas
La caldaia può essere trasformata per l’uso a gas metano (G. 20) o a gas liquido (G. 31) a cura del Servizio di Assistenza
Tecnica autorizzato.

La caldaia può essere trasformata per l’uso a gas metano (G. 20) o a gas liquido (G. 31) a cura del Servizio di Assistenza
Tecnica autorizzato.

Le modalità di taratura del regolatore di pressione sono leggermente differenti a seconda del tipo di valvola del gas utilizzata
(honeywell o SIT vedi figura 12).

Le operazioni da eseguire in sequenza sono le seguenti:

A) sostituzione degli ugelli del bruciatore principale;


B) cambio tensione al modulatore;
C) nuova taratura max e min del regolatore di pressione.

A) Sostituzione degli ugelli

• sfilare con cura il bruciatore principale dalla sua sede;


• sostituire gli ugelli del bru­ciatore principale aven­do cura di bloccarli a fondo onde evitare fughe di gas. Il diametro degli
ugelli è riportato nella tabella 2.

B) Cambio tensione al modulatore


Valvola Honeywell
• togliere le 2 viti di fissaggio del coperchio del pannello mod. VK 4105 M
comandi e ruotarlo verso l’alto;
• posizionare il ponticello o lo switch, a seconda del tipo di
gas utilizzato, come descritto nel capitolo 22.

C) Taratura del regolatore di pressione

• collegare la presa di pressione positiva di un manometro


differenziale, possibilmente ad acqua, alla presa di pres-
sione (Pb) della valvola del gas (Figura 12). Collegare,
solo per i modelli a camera stagna, la presa negativa dello
stesso manometro ad un apposito “T” che permetta di
collegare insieme la presa di compensazione della caldaia,
0207_0406

la presa di compensazione della valvola del gas (Pc) ed il


manometro stesso. (Una pari misura può essere effettuata
collegando il manometro alla presa di pressione (Pb) e
senza il pannello frontale della camera stagna);
Una misura della pressione ai bruciatori effettuata con
metodi diversi da quelli descritti potrebbe risultare falsata
in quanto non terrebbe conto della depressione creata dal
ventilatore nella camera stagna. Valvola SIT
mod. SIGMA 845
Pc
C1) Regolazione alla potenza nominale:
• aprire il rubinetto gas e ruotare la manopola predisponen- Pb
do la caldaia in posizione Inverno ( ) (Figura 2);
• aprire il rubinetto di prelievo dell’acqua sanitaria ad una
portata di almeno 10 litri al minuto o comunque assicurarsi
che ci sia massima richiesta di calore;
• togliere il coperchio del modulatore;
• regolare la vite in ottone (a) di Fig. 13 fino ad ottenere i
valori di pressione indicati nella ta­bella 1;
• verificare che la pressione dinamica di alimentazione della
9912221500

caldaia, misurata alla presa di pressione (Pa) del­la valvola


del gas (Figura 12) sia quella corretta (37 mbar per il gas
pro­pano o 20 mbar per il gas naturale).

C2) Regolazione alla potenza ridotta: Pa


• scollegare il cavetto di alimentazione del modulatore e svitare
la vite (b) di Fig. 13 fino a raggiungere il valore di pressione
corrispondente alla potenza ridotta (vedi tab. 1);
• ricollegare il cavetto;
Figura 12
• montare il coperchio del modulatore e sigillare.

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


14
C3) Verifiche conclusive
• applicare la targhetta aggiuntiva, in dotazione alla trasformazione, con specificato il tipo di gas e la taratura effettua-
ta.

valvola Honeywell valvola Sit

0605_1502
0605_1701

Figura 13 b

Tabella ugelli bruciatore



240 i - 1.240 i 240 Fi - 1.240 Fi
tipo di gas G20 G31 G20 G31
diametro ugelli (mm) 1,18 0,74 1,18 0,74
Pressione bruciatore (mbar*) 1.9 4,7 1,9 4,9
POTENZA RIDOTTA
Pressione bruciatore (mbar*) 10,0 26 11,3 29,4
POTENZA NOMINALE
N° ugelli 15

* 1 mbar = 10,197 mm H2O

Tabella 1

Consumo 15°C-1013 mbar 240 i - 1.240 i 240 Fi - 1.240 Fi


G20 G31 G20 G31
Potenza nominale 2,78 m3/h 2,04 kg/h 2,73 m3/h 2,00 kg/h
Potenza ridotta 1,13 m /h
3
0,83 kg/h 1,13 m /h 3
0,83 kg/h
p.c.i. 34,02 MJ/m3 46,3 MJ/kg 34,02 MJ/m3 46,3 MJ/kg

Tabella 2

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


15
20. visualizzazione parametri sul display (funzione “info”)
Per visualizzare sul display situato sul pannello frontale della caldaia alcune informazioni di funzionamento della caldaia,
procedere come di seguito descritto:

IMPORTANTE: la sequenza di seguito descritta (figura 14), deve essere eseguita in rapida successione in un tempo breve
(~ 4 secondi) senza effettuare pause durante il movimento della manopola:

1) con la manopola ( ) in una qualsiasi posizione compiere una rapida rotazione al valore minimo;
2) effettuare una rapida rotazione in senso orario ~ 1/4 di giro;
3) ruotare nuovamente la manopola al valore minimo;
4) successivamente riportarla alla posizione di partenza.
0505_3001/CG1696

Figura 14

Nota : quando la funzione “INFO” è attiva, sul display (4 - figura 1) è visualizzata la scritta “A00” che si alterna nella
visualizzazione, al valore di temperatura di mandata della caldaia:

0605_2204 / CG_1808

• ruotare la manopola ( ) per visualizzare le seguenti informazioni:

A00: valore (°C) attuale della temperatura sanitaria (A.C.S.);


A01: valore (°C) attuale della temperatura esterna (con sonda esterna collegata);
A02: valore (%) della corrente al modulatore (100% = 230 mA METANO - 100% = 310 mA GPL);
A03: valore (%) del range di potenza (MAX R);
A04: valore (°C) di temperatura del set-point riscaldamento;
A05: valore (°C) attuale della temperatura di mandata riscaldamento;
A07: valore (µA) attuale della corrente di ionizzazione x 10.

Nota: le righe di visualizzazione A06 - A08 - A09 non sono utilizzate.

• Tale funzione rimane attiva per un tempo di 3 minuti. E’ possibile interrompere anticipatamente la funzione “INFO”
ripetendo la sequenza di attivazione come descritto ai punti 1...4 oppure togliendo tensione alla caldaia.

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


16
21. dispositivi di regolazione e sicurezza
La caldaia è costruita per soddisfare a tutte le prescrizioni delle Normative europee di riferimento, in particolare è dotata di:

• Manopola di regolazione riscaldamento ( )


Questo dispositivo definisce la temperatura massima dell’acqua di mandata del circuito di riscaldamento. Può essere impostato da
un minimo di 30 °C ad un massimo di 85 °C.
Per aumentare la temperatura ruotare la manopola (2 - figura 1) in senso orario e viceversa per diminuirla.

• Manopola di regolazione acqua sanitaria ( )


Questo dispositivo definisce la temperatura massima dell’acqua sanitaria. Può essere impostato da un minimo di 35 °C ad un massimo
di 60 °C a seconda della portata acqua di prelievo.
Per aumentare la temperatura ruotare la manopola (1 - figura 1) in senso orario e viceversa per diminuirla.

Nota: qualora dovesse guastarsi la sonda NTC del circuito sanitario,la produzione di acqua calda sanitaria è comunque assicurata.
Il controllo della temperatura viene in questo caso, effettuato mediante la sonda di mandata.

• Pressostato aria (modello 240 Fi - 1.240 Fi)


Questo dispositivo permette l’accensione del bruciatore solo in caso di perfetta efficienza del circuito di scarico dei fumi.
Con la presenza di una di queste anomalie:
• terminale di scarico ostruito
• venturi ostruito
• ventilatore bloccato
• collegamento venturi - pressostato interrotto (16-17 figura 20)
la caldaia rimane in attesa segnalando il codice di errore E03 (vedere tabella paragrafo 10).

• Termostato fumi (modello 240 i - 1.240 i)


Questo dispositivo, il cui sensore è posizionato sulla parte sinistra della cappa fumi, interrompe l’afflusso del gas al bruciatore principale
in caso di camino ostruito e/o mancanza di tiraggio.
In queste condizioni la caldaia va in blocco segnalando il codice di errore E03 (paragrafo 10).
Per riavere subito una nuova accensione, dopo aver rimosso la causa dell’intervento, spostare momentaneamente (almeno 2 secondi)
il selettore di figura 2 in posizione (0).

E’ vietato mettere fuori servizio questo dispositivo di sicurezza

• Termostato di sicurezza
Questo dispositivo, il cui sensore è posizionato sulla mandata del riscaldamento, interrompe l’afflusso del gas al bruciatore in caso di
surriscaldamento dell’acqua contenuta nel circuito primario. In queste condizioni la caldaia va in blocco e solo dopo aver rimosso la
causa dell’intervento è possibile ripetere l’accensione ruotando il selettore di figura 2 in posizione ( ), per almeno 2 secondi.

E’ vietato mettere fuori servizio questo dispositivo di sicurezza

• Rivelatore a ionizzazione di fiamma


L’elettrodo di rivelazione, posto nella parte destra del bruciatore, garantisce la sicurezza in caso di mancanza gas o interaccensione
incompleta del bruciatore.
In queste condizioni la caldaia va in blocco dopo 3 tentativi.
É necessario ruotare il selettore di figura 2 in posizione ( ), per almeno 2 secondi, per ristabilire le normali condizioni di funzionamen-
to.

• Pressostato idraulico
Questo dispositivo permette l’accensione del bruciatore principale solamente se la pressione dell’impianto è superiore a 0,5 bar.

• Postcircolazione pompa circuito riscaldamento


La postcircolazione della pompa, ottenuta elettronicamente, ha una durata di 180 secondi e viene attivata, nella funzione riscaldamento,
dopo lo spegnimento del bruciatore per l’intervento del termostato ambiente.

• Postcircolazione pompa per circuito sanitario


La postcircolazione della pompa, ottenuta elettronicamente, ha una durata di 30 secondi e viene attivata, in modo sanitario, dopo lo
spegnimento del bruciatore per l’intervento della sonda.

• Dispositivo antigelo (circuito riscaldamento e sanitario)


La gestione elettronica della caldaia è provvista di una funzione “antigelo” in riscaldamento che con temperatura di mandata impianto
inferiore ai 5 °C fa funzionare il bruciatore fino al raggiungimento in mandata di un valore pari a 30 °C.
Tale funzione è operativa se la caldaia è alimentata elettricamente, se c’è gas e se la pressione dell’impianto è quella prescritta.

• Mancanza circolazione acqua su circuito primario (probabile pompa bloccata)


In caso di mancanza o insufficienza di circolazione d’acqua nel circuito primario, la caldaia và in blocco segnalando il codice di errore
E25 (paragrafo 10).

• Antibloccaggio pompa
In caso di mancanza di richiesta di calore, in riscaldamento, per un tempo di 24 ore consecutive la pompa si mette in funzione auto-
maticamente per 10 secondi.
Tale funzione è operativa se la caldaia è alimentata elettricamente.

• Antibloccaggio valvola a tre vie


In caso di mancanza di richiesta calore in riscaldamento per un tempo di 24 ore la valvola a tre vie effettua una commutazione com-
pleta. Tale funzione è operativa se la caldaia è alimentata elettricamente.

• Valvola di sicurezza idraulica (circuito di riscaldamento)


Questo dispositivo, tarato a 3 bar, è a servizio del circuito di riscaldamento.

E’ consigliabile raccordare la valvola di sicurezza ad uno scarico sifonato. E’ vietato utilizzarla come mezzo di svuotamento del circuito
di riscaldamento.

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


17
22. regolazioni da effettuare sulla scheda elettronica

Con ponticelli in posizione OFF (fig. 15a) si ha:

0503_0912/CG1645
MET funzionamento dell’apparecchio con gas META-
NO
T.Risc range di temperatura della caldaia in riscaldamento
di 30 - 85°C
T-off tempo di attesa in riscaldamento di 150 secondi.

Figura 15a

Con ponticelli in posizione ON (fig. 15b) si ha:

0503_0913/CG1645
GPL funzionamento dell’apparecchio con gas GPL
T.Risc range di temperatura della caldaia in riscaldamento
di 30 - 45°C
T-off tempo di attesa in riscaldamento di 30 secondi.

Figura 15b

NB. Le regolazioni descritte devono essere effettuate con caldaia non alimentata elettricamente.

23. posizionamento elettrodo di accensione e rivelazione di fiamma

9912070100

Figura 16

24. verifica dei parametri di combustione


Per la misura in opera del rendimento di combustione e dell’igienicità dei prodotti di combustione, come disposto dal DPR
26 Agosto 1993 n° 412, la caldaia è dotata di due prese destinate a tale uso specifico.
Una presa è collegata al circuito scarico dei fumi mediante la quale è possibile rilevare l’igienicità dei prodotti della com-
bustione ed il rendimento di combustione.
L’altra è collegata al circuito di aspirazione dell’aria comburente nella quale è possibile verificare l’eventuale ricircolo dei
prodotti della combustione nel caso di condotti coassiali.
Nella presa collegata al circuito dei fumi possono essere rilevati i seguenti parametri:
• temperatura dei prodotti della combustione;
• concentrazione di ossigeno (O2) od in alternativa di anidride carbonica (CO2);
• concentrazione di ossido di carbonio (CO).
La temperatura dell’aria comburente deve essere rilevata nella presa collegata al circuito di aspirazione dell’aria, inserendo
la sonda di misura per circa 3 cm.

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


18
Per i modelli di caldaie a tiraggio naturale è necessario realizzare un foro sul condotto di scarico dei fumi ad una distanza
dalla caldaia di 2 volte il diametro interno del condotto stesso.
Mediante tale foro possono essere rilevati i seguenti parametri:
• temperatura dei prodotti della combustione;
• concentrazione di ossigeno (O2) od in alternativa di anidride carbonica (CO2);
• concentrazione di ossido di carbonio (CO).
La misurazione della temperatura dell’aria comburente deve essere effettuata nei pressi dell’ingresso dell’aria nella cal-
daia.
Il foro, che deve essere realizzato dal responsabile dell’impianto in occasione della prima messa in servizio, deve essere chiuso
in modo da garantire la tenuta del condotto di evacuazione dei prodotti della combustione durante il normale funzionamento.

25. caratteristiche portata/prevalenza alla placca


La pompa utilizzata è del tipo ad alta prevalenza adatta all’uso su qualsiasi tipo di impianto di riscaldamento mono o a due
tubi. La valvola automatica sfogo aria incorporata nel corpo della pompa permette una rapida disaerazione dell’impianto
di riscaldamento.

0603_0304
PREVALENZA mH2O

PORTATA l/h
Grafico 1

26. collegamento della sonda esterna


La caldaia è predisposta per il collegamento di una sonda esterna fornita come accessorio.
Per il collegamento vedere la figura sottostante oltre alle istruzioni fornite con la sonda stessa.
0711_2206 / CG_1988

Collegare il cavetto, fornito come accessorio insieme alla


sonda esterna, al connettore CN10 della scheda elettro-
nica della caldaia come illustrato nella figura 17

Figura 17

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


19
Con sonda esterna collegata il selettore di regolazione della temperatura del circuito di riscaldamento (2 - Figura 1) svolge
la funzione di regolazione del coefficiente di dispersione Kt (figura 18).
Le figure sottostanti evidenziano la corrispondenza tra le posizioni della manopola e le curve impostate. Possono essere
impostate anche curve intermedie a quelle rappresentate.

0503_3102/CG1672

0505_3002
TM

Te
TM = Range temperature mandata
Figura 18 Te = temperatura esterna

IMPORTANTE: il valore della temperatura di mandata TM dipende dal posizionamento del ponticello o switch T.RISC.
(vedere capitolo 23). La temperatura max impostabile può essere, infatti, di 85 o 45°C.

27. collegamento di un’unità bollitore esterna


Modello 1.240 Fi - 1.240 i
IMPORTANTE: il ponticello sul jumper CN7 deve essere presente (vedere paragrafo 31).

La caldaia è predisposta per il collegamento di un bollitore esterno.


Collegare idraulicamente il bollitore come in figura 19.
Collegare la sonda NTC di precedenza sanitario, fornita come accessorio, ai morsetti della morsettiera dopo aver rimosso
la resistenza elettrica presente. L’elemento sensibile della sonda NTC deve essere inserito sull’apposito pozzetto previsto
sul bollitore stesso. La regolazione della temperatura dell’acqua sanitaria (5°...60 °C) può essere effettuata direttamente sul
pannello comandi della caldaia tramite la manopola (1 - Figura 1).
Legenda

0504_1404
UB unità bollitore
UR unità riscaldamento Morsettiera 5 poli sonda
bollitore e V3V
V3V valvola tre vie esterna
M2 morsettiera di collegamento
SB sonda bollitore di precedenza sanitario
MR mandata riscaldamento
MB mandata bollitore
RR ritorno riscaldamento/bollitore
RB resistenza elettrica da togliere

Collegamento elettrico V3V

Figura 19

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


20
28. Pulizia dal calcare del circuito sanitario
Non previsto sui modelli 1.240 Fi - 1.240 i

La pulizia del circuito sanitario può essere effettuata senza togliere dalla sua sede lo scambiatore acqua-acqua se la placca
è stata provvista inizialmente dello specifico rubinetto (a richiesta) collocato sull’uscita dell’acqua calda sanitaria.

Per le operazioni di pulizia è necessario:


• Chiudere il rubinetto d’entrata dell’acqua sanitaria
• Svuotare dall’acqua il circuito sanitario mediante un rubinetto utilizzatore
• Chiudere il rubinetto d’uscita dell’acqua sanitaria
• Svitare i due tappi presenti sui rubinetti d’intercettazione
• Togliere i filtri

Nel caso non vi fosse la specifica dotazione è necessario smontare lo scambiatore acqua-acqua, come descritto al pa-
ragrafo successivo, e pulirlo isolatamente. Si consiglia di pulire dal calcare anche la sede e relativa sonda NTC posta sul
circuito sanitario.
Per la pulizia dello scambiatore e/o del circuito sanitario è consigliabile l’utilizzo di Cillit FFW-AL o Benckiser HF-AL.

29. Smontaggio dello scambiatore acqua-acqua


Non previsto sui modelli 1.240 Fi - 1.240 i

Lo scambiatore acqua-acqua, del tipo a piastre in acciaio inox, può essere facilmente smon­tato con l’utilizzo di un normale
cacciavite procedendo come di seguito descritto:
• svuotare l’impianto, se possibile limitatamente alla caldaia, mediante l’apposito rubinetto di scarico;
• svuotare l’acqua contenuta nel circuito sanitario;
• togliere le due viti, visibili frontalmente, di fissaggio dello scambiatore acqua-acqua e sfilarlo dalla sua sede (fig. 19).

30. Pulizia del filtro acqua fredda


Non previsto sui modelli 1.240 Fi - 1.240 i

La caldaia è dotata di un filtro acqua fredda situato sul gruppo idraulico. Per la pulizia procedere come di seguito descrit-
to:
• Svuotare l’acqua contenuta nel circuito sanitario.
• Svitare il dado presente sul gruppo sensore di flusso (figura 19).
• Sfilare dalla sua sede il sensore con relativo filtro.
• Eliminare le eventuali impurità presenti.

Importante: in caso di sostituzione e/o pulizia degli anelli “OR” del gruppo idraulico non utilizzare come lubrificanti olii o
grassi ma esclusivamente Molykote 111.

dado fissaggio sensore di flusso


0606_2703 / CG_1839

Figura 19
viti fissaggio scambiatore acqua-acqua

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


21
31. schema funzionale circuiti

240 fi

CAMERA STAGNA

0509_2604/CG1646

mandata uscita gas entrata ritorno


riscaldamento sanitario sanitario riscaldamento
Figura 20

Legenda:
1 Sensore di precedenza sanitario 15 Pressostato aria
2 By-pass automatico 16 Presa di pressione positiva
3 Pressostato idraulico 17 Presa di pressione negativa
4 Valvola a tre vie 18 Elettrodo di relevazione di fiamma
5 Sonda NTC sanitario 19 Bruciatore
6 Sensore di flusso con filtro e limitatore di portata acqua 20 Rampa gas con ugelli
7 Motore valvola tre vie 21 Vaso espansione
8 Valvola del gas 22 Scambiatore acqua - acqua a piastre
9 Elettrodo di accensione 23 Valvola automatica sfogo aria
10 Sonda NTC riscaldamento 24 Pompa con separatore d’aria
11 Termostato di sicurezza 25 Rubinetto caricamento caldaia
12 Scambiatore acqua fumi 26 Rubinetto di scarico caldaia
13 Convogliatore fumi 27 Manometro
14 Ventilatore 28 Valvola di sicurezza

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


22
240 i

0503_0916/CG1647

mandata uscita gas entrata ritorno


riscaldamento sanitario sanitario riscaldamento
Figura 21

Legenda:
1 Sensore di precedenza sanitario 15 Elettrodo di rilevazione di fiamma
2 By-pass automatico 16 Bruciatore
3 Pressostato idraulico 17 Rampa gas con ugelli
4 Valvola a tre vie 18 Vaso espansione
5 Sonda NTC sanitario 19 Scambiatore acqua - acqua a piastre
6 Sensore di flusso con filtro e limitatore di portata acqua 20 Valvola automatica sfogo aria
7 Motore valvola tre vie 21 Pompa con separatore d’aria
8 Valvola del gas 22 Rubinetto caricamento caldaia
9 Elettrodo di accensione 23 Rubinetto di scarico caldaia
10 Sonda NTC riscaldamento 24 Manometro
11 Termostato di sicurezza 25 Valvola di sicurezza idraulica
12 Scambiatore acqua fumi
13 Convogliatore fumi
14 Termostato fumi

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


23
1.240 fi

CAMERA STAGNA

0509_2605/CG1654

mandata gas entrata ritorno


riscaldamento sanitario riscaldamento
Figura 22

Legenda:
1 Pressostato idraulico 14 Bruciatore
2 By-pass automatico 15 Rampa gas con ugelli
3 Valvola del gas 16 Vaso espansione
4 Elettrodo di accensione 17 Valvola automatica sfogo aria
5 Sonda NTC riscaldamento 18 Pompa con separatore d’aria
6 Termostato di sicurezza 19 Rubinetto di scarico caldaia
7 Scambiatore acqua fumi 20 Manometro
8 Convogliatore fumi 21 Valvola di sicurezza
9 Ventilatore
10 Pressostato aria
11 Presa di pressione positiva
12 Presa di pressione negativa
13 Elettrodo di relevazione di fiamma

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


24
1.240 i

0503_0917/CG1655

mandata gas entrata ritorno


riscaldamento sanitario riscaldamento
Figura 23

Legenda:
1 Pressostato idraulico 14 Valvola automatica sfogo aria
2 By-pass automatico 15 Pompa con separatore d’aria
3 Valvola del gas 16 Rubinetto di scarico caldaia
4 Elettrodo di accensione 17 Manometro
5 Sonda NTC riscaldamento 18 Valvola di sicurezza
6 Termostato di sicurezza
7 Scambiatore acqua fumi
8 Convogliatore fumi
9 Termostato fumi
10 Elettrodo di relevazione di fiamma
11 Bruciatore
12 Rampa gas con ugelli
13 Vaso espansione

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


25
32. schema collegamento connettori

240 Fi

PREdisposizione
sonda esterna

0711_2207 / CG_1801_1

Colore cavetti LEGENDA

C = Celeste P2: Potenziometro sanitario


M = Marrone P3: Selettore E/I/OFF
N = Nero P4: Potenziometro riscaldamento
R = Rosso P5: Trimmer regolazione potenza in
G/V = Giallo/Verde riscaldamento
B = Bianco RB: Resistenza elettrica da togliere
V = Verde con bollitore

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


26
240 i

PREdisposizione
sonda esterna

0803_1005 / CG_1802_2

Colore cavetti LEGENDA

C = Celeste P2: Potenziometro sanitario


M = Marrone P3: Selettore E/I/OFF
N = Nero P4: Potenziometro riscaldamento
R = Rosso P5: Trimmer regolazione potenza in
G/V = Giallo/Verde riscaldamento
B = Bianco RB: Resistenza elettrica da togliere
V = Verde con bollitore

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


27
1.240 Fi

PREdisposizione
sonda esterna

0711_2209 / CG_1981

Colore cavetti LEGENDA

C = Celeste P2: Potenziometro sanitario


M = Marrone P3: Selettore E/I/OFF
N = Nero P4: Potenziometro riscaldamento
R = Rosso P5: Trimmer regolazione potenza in
G/V = Giallo/Verde riscaldamento
B = Bianco RB: Resistenza elettrica da togliere
V = Verde con bollitore

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


28
1.240 i

PREdisposizione

0711_2210 / CG_1982
sonda esterna

Colore cavetti LEGENDA

C = Celeste P2: Potenziometro sanitario


M = Marrone P3: Selettore E/I/OFF
N = Nero P4: Potenziometro riscaldamento
R = Rosso P5: Trimmer regolazione potenza in
G/V = Giallo/Verde riscaldamento
B = Bianco RB: Resistenza elettrica da togliere
V = Verde con bollitore

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


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33. normativa
Devono essere osservate le disposizioni dei Vigili del Fuoco, quelle dell’azienda del gas e quanto richiamato nella Legge 9 gennaio 1991
n. 10 e relativo Regolamento ed in specie i Regolamenti Comunali.

Le norme italiane che regolano l’installazione, la manutenzione e la conduzione delle caldaie a gas sono contenute nei seguenti documenti:
* Tabella UNI-CIG n. 7129
* Tabella UNI-CIG n. 7131

Si riporta, qui di seguito, uno stralcio delle norme 7129 e 7131.


Per tutte le indicazioni qui non riportate è necessario consultare le norme suddette.
Le sezioni delle tubazioni costituenti l’impianto devono essere tali da garantire una fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta,
limitando la perdita di pressione tra il contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione non maggiore di:
- 1,0 mbar per i gas della seconda famiglia (gas naturale)
- 2,0 mbar per i gas della terza famiglia (GPL)
Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di Acciaio, Rame o Polietilene.
a) I tubi di acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale. Le giunzioni dei tubi di acciaio devono essere
realizzate mediante raccordi con filettatura conforme alla norma UNI ISO 7/1 o a mezzo saldatura di testa per fusione. I raccordi ed i
pezzi speciali devono essere realizzati di acciaio oppure di ghisa malleabile.
E’ assolutamente da escludere, come mezzo di tenuta, l’uso di biacca minio o altri materiali simili.
b) I tubi di rame devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla UNI 6507. Per le tubazioni di
rame interrato lo spessore non deve essere minore di 2,0 mm.
Le giunzioni dei tubi in rame devono essere realizzate mediante saldatura di testa o saldatura a giunzione ca­pillare od anche per giun-
zione meccanica tenendo presente che tale giunzione non deve essere impiegata nelle tubazioni sottotraccia ed in quelle interrate.
c) I tubi di polietilene, da impiegare unicamente per le tubazioni interrate, devono avere caratteristiche qualitative non minori di quelle
prescritte dalla UNI ISO 4437, con spessore minimo di 3 mm.
I raccordi ed i pezzi speciali dei tubi di polietilene devono essere realizzati anch’essi di polietilene. Le giun­zioni devono essere realizzate
mediante saldatura di testa per fusione a mezzo di elementi riscaldanti o mediante saldatura per elettrofusione.

Posa in opera dell’impianto


E’ vietato installare impianti per gas aventi densità relativa maggiore di 0,80 in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna.
Le tubazioni possono essere collocate in vista, sottotraccia ed interrate.
Non è ammessa la posa in opera dei tubi del gas a contatto con tubazioni dell’acqua.
E’ vietato l’uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di impianti e apparecchiature elettri-
che, telefono compreso.
E’ inoltre vietata la collocazione delle tubazioni del gas nelle canne fumarie, nei condotti per lo scarico delle immondizie, nei vani per
ascensori o in vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici e telefonici.
A monte di ogni derivazione di apparecchio di utilizzazione e cioè a monte di ogni tubo flessibile o rigido di collegamento fra l’apparecchio
e l’impianto deve essere sempre inserito un rubinetto di intercettazione, posto in posizione visibile e facilmente accessibile.
Se il contatore è situato all’esterno dell’abitazione bisogna anche inserire un analogo rubinetto immediatamente all’interno dell’alloggio.
I bidoni di GPL devono essere collocati in modo da non essere soggetti all’azione diretta di sorgenti di calore, capaci di portarli a tempe-
rature maggiori di 50 °C.
Ogni locale contenente bidoni di gas GPL deve essere aerabile mediante finestre, porte e altre aperture verso l’esterno.
In ogni locale adibito ad abitazione con cubatura fino a 20 m3 non si può tenere più di un bidone per un contenuto di 15 kg. In locali con
cubatura fino a 50 m3 non si devono tenere installati più di due bidoni per un contenuto complessivo di 30 kg. L’installazione di recipienti
di contenuto globale superiore a 50 kg deve essere fatta all’esterno.

Posa in opera degli apparecchi

L’installatore deve controllare che l’apparecchio di utilizzazione sia idoneo per il tipo di gas con il quale verrà alimentato.

Gli apparecchi fissi devono essere collegati all’impianto con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile di acciaio inossidabile a
parete continua.

Caldaie a flusso forzato

Da norma UNI 7129 (gennaio 1992).


Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione.

Posizionamento del terminale Distanza Apparecchi oltre 16


fino a 35 kW
mm

Sotto finestra A 600


Sotto apertura di aerazione B 600
Sotto gronda C 300
Sotto balcone D 300
Da una finestra adiacente E 400
Da un’apertura di aerazione adiacente F 600
Da tubazione scarichi verticali od orizzontali G 300
Da un angolo dell’edificio H 300
Da una rientranza dell’edificio I 300
Dal suolo o da altro piano di calpestio L 2500
Fra due terminali in verticale M 1500
Fra due terminali in orizzontale N 1000
Da una superficie frontale prospiciente
senza aperture e terminale
entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi O 2000
Idem, ma con aperture e terminale
entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi P 3000

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


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Scarico dei prodotti di combustione per apparecchi tipo B

Gli apparecchi gas, muniti di attacco per tubo di scarico dei fumi, devono avere un collegamento diretto ai camini o canne fumarie di
sicura efficienza: solo in mancanza di questi è consentito che gli stessi scarichino i prodotti della combustione direttamente all’esterno.

Il collegamento al camino e/o alle canne fumarie (Fig. A) deve:


* essere a tenuta e realizzato in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore, all’azione dei
prodotti della combustione e delle loro eventuali condense;
* avere cambiamenti di direzione in numero non superiore a tre, compreso il raccordo di imbocco al camino e/o alla canna fumaria,
realizzati con angoli interni maggiori di 90°. I cambiamenti di direzione devono essere realizzati unicamente mediante l’impiego di
elementi curvi;
* avere l’asse del tratto terminale d’imbocco perpendicolare alla parete interna opposta del camino o della canna fumaria;
* avere, per tutta la sua lunghezza, una sezione non minore di quella dell’attacco del tubo di scarico dell’apparecchio;
* non avere dispositivi d’intercettazione (serrande).

Per lo scarico diretto all’esterno (fig. B) non si devono avere più di due cambiamenti di direzione.

Ventilazione dei locali per apparecchi tipo B

E’ indispensabile che nei locali in cui sono installati gli apparecchi a gas possa affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla
regolare combustione del gas e dalla ventilazione del locale.
L’afflusso naturale dell’aria de­ve avvenire per via diretta attraverso:
- aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare che danno verso l’esterno;
- condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi, ramificati.
Le aperture su pareti esterne del locale da ventilare devono rispondere ai seguenti requisiti:
a) avere sezione libera totale netta al passaggio di almeno 6 cm2 per ogni kW di portata termica installata con un minimo di 100 cm2;
b) essere realizzate in modo che le bocche di apertura, sia all’interno che all’esterno della parete, non possono venire ostruite;
c) essere protette ad esempio con griglie, reti metalliche, ecc. in modo peraltro da non ridurre la sezione utile sopra indicata;
d) essere situate ad una quota prossima al livello del pavimento e tali da non provocare disturbo al corretto funzionamento dei dispositivi
di scarico dei prodotti della combustione; ove questa posizione non sia possibile si dovrà aumentare almeno del 50% la sezione delle
aperture di ventilazione.
oce.9306231145

O
N C
E F M
P

A D L
B
I H

Figura A oce.9402251015 Figura B oce.9402251030

istruzioni destinate all’installatore 924.671.3 - IT


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34. CARATTERISTICHE TECNICHE
Modello ECO3 240 Fi 1.240 Fi 240 i 1.240 i
Categoria II2H3P II2H3P II2H3P II2H3P
Portata termica nominale kW 25,8 25,8 26,3 26,3
Portata termica ridotta kW 10,6 10,6 10,6 10,6
Potenza termica nominale kW 24 24 24 24
kcal/h 20.600 20.600 20.600 20.600
Potenza termica ridotta kW 9,3 9,3 9,3 9,3
kcal/h 8.000 8.000 8.000 8.000
Rendimento secondo la direttiva 92/42/CEE — ★★★ ★H★ ★★ ★★
Pressione massima acqua circuito termico bar 3 3 3 3
Capacità vaso espansione l 8 8 8 8
Pressione del vaso d’espansione bar 0,5 0,5 0,5 0,5

Pressione massima acqua circuito sanitario bar 8 - 8 -


Pressione minima dinamica acqua circuito sanitario bar 0,5 - 0,5 -
Portata minima acqua sanitaria l/min 2,0 - 2,0 -
Produzione acqua sanitaria con ∆T=25 °C l/min 13,7 - 13,7 -
Produzione acqua sanitaria con ∆T=35 °C l/min 9,8 - 9,8 -
Portata specifica (*) l/min 10,7 - 10,7 -
Tipo — C12-C32-C42-C52-C82-B22 B11BS B11BS

Diametro condotto di scarico concentrico mm 60 60 - -


Diametro condotto di aspirazione concentrico mm 100 100 - -
Diametro condotto di scarico sdoppiato mm 80 80 - -
Diametro condotto di aspirazione sdoppiato mm 80 80 - -
Diametro condotto di scarico mm - - 120 120
Portata massica fumi max kg/s 0,016 0,016 0,021 0,019
Portata massica fumi min. kg/s 0,015 0,015 0,018 0,017
Temperatura fumi max °C 135 135 110 110
Temperatura fumi min. °C 100 100 85 85
Classe NOx — 3 3 3 3

Tipo di gas — G20 G20 G20 G20


— G31 G31 G31 G31
Pressione di alimentazione gas metano mbar 20 20 20 20
Pressione di alimentazione gas propano mbar 37 37 37 37

Tensione di alimentazione elettrica V 230 230 230 230


Frequenza di alimentazione elettrica Hz 50 50 50 50
Potenza elettrica nominale W 135 135 80 80

Peso netto kg 38 32 33 28
Dimensioni altezza mm 763 763 763 763
larghezza mm 450 450 450 450
profondità mm 345 345 345 345
Grado di protezione contro l’umidità
e la penetrazione dell’acqua (**) IP X5D IP X5D IP X5D IP X5D

(*) secondo EN 625


(**) secondo EN 60529

ed. 4 - 06/08 924.671.3

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