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caldaia
murali
murale
a gasaagas
condensazione
ad alto rendimento
da incasso
iT
Baxi S.p.A., fra le aziende leader in Europa nella produzione di apparecchi termici e sanitari per l’uso domestico
(caldaie murali a gas, caldaie a terra e scaldacqua elettrici) ha ottenuto la certificazione CSQ secondo le norme UNI
EN ISO 9001. Questo attestato accerta che il Sistema di Qualità in uso presso Baxi S.p.A. di Bassano del Grappa,
dove è stata prodotta questa caldaia, soddisfa la più severa delle norme - la UNI EN ISO 9001 - che riguarda tutte
CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI
QUALITA' DELLE AZIENDE
le fasi organizzative ed i suoi protagonisti nel processo produttivo/distributivo.
UNI EN ISO 9001
Gentile Cliente,
la nostra Azienda ritiene che la Sua nuova caldaia soddisferà tutte le Sue esigenze.
L’acquisto di un prodotto Baxi garantisce quanto Lei si aspetta: un buon funzionamento
ed un uso semplice e razionale.
Quello che Le chiediamo è di non mettere da parte queste istruzioni senza averle prima
lette: esse contengono informazioni utili per una corretta ed efficiente gestione della Sua
caldaia.
Le parti dell’imballo (sacchetti in plastica, polistirolo ecc.) non devono essere lasciate alla portata dei bambini
in quanto potenziali fonti di pericolo.
BAXI S.p.A. dichiara che questi modelli di caldaie sono dotati di marcatura CE con-
formemente ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive:
- Direttiva gas 90/396/CEE
- Direttiva Rendimenti 92/42/CEE
- Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE
- Direttiva bassa tensione 2006/95/CE
indice
a) Una verifica che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. Questo è rilevabile dalla
scritta sull’imballo e dalla targa presente sull’apparecchio.
b) Un controllo che il camino abbia un tiraggio adeguato, non presenti strozzature e non siano inseriti nella canna fumaria
scarichi di altri apparecchi, salvo che questa non sia realizzata per servire più utenze secondo le specifiche Norme e
prescrizioni vigenti.
c) Un controllo che, nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite poiché le
scorie, staccandosi dalle pareti durante il funzionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi.
d) Risulta inoltre indispensabile, al fine di preservare il corretto funzionamento e la garanzia dell’apparecchio, seguire le
seguenti precauzioni:
1. Circuito sanitario:
1.1. Se la durezza dell’acqua supera il valore di 20 °F (1 °F = 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua) si prescrive
l’installazione di un dosatore di polifosfati o di un sistema di pari effetto rispondente alle normative vigenti.
1.2. E’ necessario effettuare un lavaggio accurato dell’impianto dopo l’installazione dell’apparecchio e prima del suo
utilizzo.
2. Circuito di riscaldamento
LEGENDA:
1 Manopola sanitario (A.C.S.) 3 Selettore (figura 2)
Presenza fiamma
(bruciatore acceso)
Perdita fiamma
(mancata accensione)
Funzionamento
in sanitario
0503_1109/CG1659
6. riempimento impianto
Importante: Verificare periodicamente che la pressione, letta sul manometro, ad impianto freddo, sia di 0,7 - 1,5 bar. In
caso di sovrapressione agire sul rubinetto di scarico caldaia, nel caso sia inferiore agire sul rubinetto di caricamento della
caldaia (figura 3).
E’ consigliabile che l’apertura di tale rubinetto sia effettuata molto lentamente in modo da facilitare lo sfiato dell’aria.
Durante questa operazione è necessario che il selettore Estate/Inverno di figura 2, sia in posizione OFF (0).
NOTA: Se si dovessero verificare frequenti diminuzioni di pressione chiedere l’intervento del Servizio di Assistenza
Tecnica autorizzato.
Manometro
consente il funzionamento della caldaia.
Rubinetto di
Figura 3
scarico impianto
Nota: con il selettore in posizione “0” e sonda esterna collegata, il display visualizza la temperatura esterna
(°C).
8. cambio gas
Le caldaie possono funzionare sia a gas metano che a gas GPL.
Nel caso in cui si renda necessaria la trasformazione ci si dovrà rivolgere al Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato.
Codice
ANOMALIA Intervento
visualizzato
Posizionare per almeno 2 secondi il selettore (figura 2) in “R”. In
E01 Blocco mancata accensione caso d’intervento ripetuto di questo dispositivo, chiamare il centro di
assistenza tecnica autorizzato.
Posizionare per almeno 2 secondi il selettore (figura 2) in “R”. In
E02 Blocco per intervento termostato sicurezza caso d’intervento ripetuto di questo dispositivo, chiamare il centro di
assistenza tecnica autorizzato.
E03 Intervento termostato fumi / pressostato fumi Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.
E05 Guasto sonda mandata Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.
E06 Guasto sonda sanitario Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.
Verificare che la pressione dell’impianto sia quella prescritta. Vedere
E10 Mancato consenso del pressostato idraulico paragrafo 6. Se l’anomalia persiste, chiamare il centro di assistenza
tecnica autorizzato.
Intervento di sicurezza per probabile pompa
E25 Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.
bloccata.
Posizionare per almeno 2 secondi il selettore (figura 2) in “R”. In
E35 Fiamma parassita (errore fiamma) caso d’intervento ripetuto di questo dispositivo, chiamare il centro di
assistenza tecnica autorizzato.
Nota: in caso di anomalia la retroilluminazione del display lampeggia in sincronia con il codice di errore visualizzato.
Attenzione: Con il selettore di figura 2 in posizione Inverno ( ), sono necessari alcuni minuti di attesa ad ogni intervento
del dispositivo di regolazione riscaldamento (2-figura 1) prima di avere una nuova accensione.
Tale attesa non riguarda la funzione sanitaria.
Per riavere immediatamente una nuova accensione spostare il selettore (figura 2) in posizione 0 e poi ancora in ( ).
Le note ed istruzioni tecniche che seguono sono rivolte agli installatori per dar loro la possibilità di effettuare una
perfetta installazione. Le istruzioni riguardanti l’accensione e l’utilizzo della caldaia sono contenute nella parte destinata
all’utente.
Si fa presente che le Norme Italiane che regolano l’installazione, la manutenzione e la conduzione degli impianti d’uso
domestico a gas sono contenute nei seguenti documenti:
• Norme UNI-CIG 7129-7131 e CEI 64-8
• Legge 9 gennaio 1991 n° 10 e relativo Regolamento d’Attuazione (DPR 26 Agosto 1993 n° 412).
• Disposizioni dei Vigili del Fuoco, dell’Azienda del gas ed in specie i Regolamenti Comunali.
Inoltre, il tecnico installatore dev’essere abilitato all’installazione degli apparecchi per riscaldamento secondo la Legge 5
marzo 1990 n° 46.
Oltre a ciò va tenuto presente che:
• La caldaia può essere utilizzata con qualunque tipo di piastra convettrice, radiatore, termoconvettore, alimentati a due
tubi o monotubo. Le sezioni del circuito saranno, in ogni caso, calcolate secondo i normali metodi, tenendo conto della
caratteristica portata-prevalenza disponibile alla placca e riportata al paragrafo 26.
• Le parti dell’imballo (sacchetti in plastica, polistirolo ecc.) non devono essere lasciate alla portata dei bambini in quanto
potenziali fonti di pericolo.
• La prima accensione deve essere effettuata dal Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato, rilevabile dal foglio
allegato.
Il mancato rispetto di quanto sopra comporta il decadimento della garanzia.
a) Una verifica che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. Questo è rilevabile dalla
scritta sull’imballo e dalla targa presente sull’apparecchio.
b) Un controllo che il camino abbia un tiraggio adeguato, non presenti strozzature e non siano inseriti nella canna fumaria
scarichi di altri apparecchi, salvo che questa non sia realizzata per servire più utenze secondo le specifiche Norme e
prescrizioni vigenti.
c) Un controllo che, nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite poiché le
scorie, staccandosi dalle pareti durante il funzionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi.
Risulta inoltre indispensabile, al fine di preservare il corretto funzionamento e la garanzia dell’apparecchio, seguire le
seguenti precauzioni:
1. Circuito sanitario:
1.1. Se la durezza dell’acqua supera il valore di 20 °F (1 °F = 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua) si prescrive
l’installazione di un dosatore di polifosfati o di un sistema di pari effetto rispondente alle normative vigenti.
1.2. E’ necessario effettuare un lavaggio accurato dell’impianto dopo l’installazione dell’apparecchio e prima del suo
utilizzo.
2. Circuito di riscaldamento
2.1. impianto nuovo
Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere opportunamente pulito allo scopo di
eliminare residui di filettature, saldature ed eventuali solventi utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato
non acidi e non alcalini, che non attacchino i metalli, le parti in plastica e gomma. I prodotti raccomandati per la
pulizia sono:
SENTINEL X300 o X400 e FERNOX Rigeneratore per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti
seguire attentamente le istruzioni fornite con i prodotti stessi.
2.2. impianto esistente:
Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere completamente svuotato ed opportunamente
pulito da fanghi e contaminanti utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato citati al punto 2.1.
Per la protezione dell’impianto dall’incrostazioni è necessario l’utilizzo di prodotti inibitori quali SENTINEL X100 e
FERNOX Protettivo per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti seguire attentamente le istruzioni
fornite con i prodotti stessi.
Ricordiamo che la presenza di depositi nell’impianto di riscaldamento comporta dei problemi funzionali alla caldaia
(es. surriscaldamento e rumorosità dello scambiatore).
: entrata gas alla caldaia G 3/4 : entrata gas alla caldaia G 3/4
0710_2501 / CG1769
Figura 5 0512_0505/CG1769
0606_2603
Figura 6
0503_0905/CG1638
è possibile l’utilizzo anche dei condotti separati.
Figura 7
Questo tipo di condotto permette lo scarico dei combusti e l’aspirazione dell’aria comburente sia all’esterno dell’edificio,
sia in canne fumarie di tipo LAS.
La curva coassiale a 90° permette di collegare la caldaia ai condotti di scarico-aspirazione in qualsiasi direzione grazie alla
possibilità di rotazione a 360°. Essa può essere utilizzata anche come curva supplementare in abbinamento al condotto
coassiale o alla curva a 45°.
0÷1 Si
240 Fi Si
1÷2 No
1.240 Fi
2÷5 No No
L max = 5 m
L max = 5 m
0512_2001
L max = 4 m
L max = 4 m
L max = 5 m
Per istruzioni più dettagliate sulle modalità di montaggio degli accessori vedere le notizie tecniche che accompagnano
gli accessori stessi.
Questo tipo di condotto permette lo scarico dei combusti sia all’esterno dell’edificio, sia in canne fumarie singole.
L’aspirazione dell’aria comburente può essere effettuata in zone diverse rispetto a quelle dello scarico.
L’accessorio sdoppiatore è costituito da un raccordo riduzione scarico (100/80) e da un raccordo aspirazione aria.
La guarnizione e le viti del raccordo aspirazione aria da utilizzare sono quelle tolte in precedenza dal tappo.
Utilizzo DIAFRAMMA
Modello
Posizione (condotto di scarico) CO2 %
caldaia (L1+L2)
registro A
G20 G31
0÷4 3 Si
240 Fi
4 ÷ 15 1 6,4 7,3
1.240 Fi
15 ÷ 25 2 No
25 ÷ 40 3
La prima curva 90° non rientra nel calcolo della lunghezza massima disponibile.
La curva a 90° permette di collegare la caldaia ai condotti di scarico e di aspirazione in qualsiasi direzione grazie alla
possibilità di rotazione a 360°. Essa può essere utilizzata anche come curva supplementare in abbinamento al condotto
o alla curva a 45°.
• L’inserimento di una curva a 90° riduce la lunghezza totale del condotto di 0,5 metri.
• L’inserimento di una curva a 45° riduce la lunghezza totale del condotto di 0,25 metri.
dell’aria comburente.
Ruotare questo registro in senso orario
per diminuire l’eccesso di aria combu
rente e viceversa per aumentarlo.
Per una maggiore ottimizzazione è pos-
sibile misurare, mediante l’utilizzo di un
analizzatore dei prodotti di combustione,
il tenore di CO2 nei fumi alla massima
portata termica, e regolare gradualmente
il registro d’aria fino a rilevare il tenore
di CO2 riportato nella tabella seguente,
se dall’analisi viene rilevato un valore
inferiore.
Per il corretto montaggio di questo di-
spositivo vedere anche le istruzioni che
accompagnano l’accessorio stesso.
Figura 9
0504_1806/CG_1794
16.5 esempi d’installazione con condotti separati orizzontali
Importante - La pendenza minima, verso l’esterno, del condotto di scarico deve essere di 1 cm per metro di lunghezza.
In caso d’installazione del kit raccogli condensa la pendenza del condotto di scarico deve essere rivolta verso la caldaia.
0503_2201/CG1643
L max = 10 m (L1 + L2) max = 40 m
NB: Per la tipologia C52 i terminali per l’aspirazione dell’aria comburente e per l’evacuazione dei prodotti della combustione non devono
essere previsti su muri opposti all’edificio.
Il condotto di aspirazione deve avere una lunghezza massima di 10 metri per gli scarichi fumi di tipo C52.
In caso di lunghezza del condotto di scarico superiore ai 6 metri è necessario installare, in prossimità della caldaia, il kit raccogli
condensa fornito come accessorio.
Il fusibile, del tipo rapido da 2A, è incorporato nella morsettiera di alimentazione (estrarre il portafusibile colore nero per
il controllo e/o la sostituzione).
0607_2301 / CG_1806
morsettiera m1
Figura 10
La caldaia può essere trasformata per l’uso a gas metano (G. 20) o a gas liquido (G. 31) a cura del Servizio di Assistenza
Tecnica autorizzato.
Le modalità di taratura del regolatore di pressione sono leggermente differenti a seconda del tipo di valvola del gas utilizzata
(honeywell o SIT vedi figura 12).
0605_1502
0605_1701
Figura 13 b
Tabella 1
Tabella 2
IMPORTANTE: la sequenza di seguito descritta (figura 14), deve essere eseguita in rapida successione in un tempo breve
(~ 4 secondi) senza effettuare pause durante il movimento della manopola:
1) con la manopola ( ) in una qualsiasi posizione compiere una rapida rotazione al valore minimo;
2) effettuare una rapida rotazione in senso orario ~ 1/4 di giro;
3) ruotare nuovamente la manopola al valore minimo;
4) successivamente riportarla alla posizione di partenza.
0505_3001/CG1696
Figura 14
Nota : quando la funzione “INFO” è attiva, sul display (4 - figura 1) è visualizzata la scritta “A00” che si alterna nella
visualizzazione, al valore di temperatura di mandata della caldaia:
0605_2204 / CG_1808
• Tale funzione rimane attiva per un tempo di 3 minuti. E’ possibile interrompere anticipatamente la funzione “INFO”
ripetendo la sequenza di attivazione come descritto ai punti 1...4 oppure togliendo tensione alla caldaia.
Nota: qualora dovesse guastarsi la sonda NTC del circuito sanitario,la produzione di acqua calda sanitaria è comunque assicurata.
Il controllo della temperatura viene in questo caso, effettuato mediante la sonda di mandata.
• Termostato di sicurezza
Questo dispositivo, il cui sensore è posizionato sulla mandata del riscaldamento, interrompe l’afflusso del gas al bruciatore in caso di
surriscaldamento dell’acqua contenuta nel circuito primario. In queste condizioni la caldaia va in blocco e solo dopo aver rimosso la
causa dell’intervento è possibile ripetere l’accensione ruotando il selettore di figura 2 in posizione ( ), per almeno 2 secondi.
• Pressostato idraulico
Questo dispositivo permette l’accensione del bruciatore principale solamente se la pressione dell’impianto è superiore a 0,5 bar.
• Antibloccaggio pompa
In caso di mancanza di richiesta di calore, in riscaldamento, per un tempo di 24 ore consecutive la pompa si mette in funzione auto-
maticamente per 10 secondi.
Tale funzione è operativa se la caldaia è alimentata elettricamente.
E’ consigliabile raccordare la valvola di sicurezza ad uno scarico sifonato. E’ vietato utilizzarla come mezzo di svuotamento del circuito
di riscaldamento.
0503_0912/CG1645
MET funzionamento dell’apparecchio con gas META-
NO
T.Risc range di temperatura della caldaia in riscaldamento
di 30 - 85°C
T-off tempo di attesa in riscaldamento di 150 secondi.
Figura 15a
0503_0913/CG1645
GPL funzionamento dell’apparecchio con gas GPL
T.Risc range di temperatura della caldaia in riscaldamento
di 30 - 45°C
T-off tempo di attesa in riscaldamento di 30 secondi.
Figura 15b
NB. Le regolazioni descritte devono essere effettuate con caldaia non alimentata elettricamente.
9912070100
Figura 16
0603_0304
PREVALENZA mH2O
PORTATA l/h
Grafico 1
Figura 17
0503_3102/CG1672
0505_3002
TM
Te
TM = Range temperature mandata
Figura 18 Te = temperatura esterna
IMPORTANTE: il valore della temperatura di mandata TM dipende dal posizionamento del ponticello o switch T.RISC.
(vedere capitolo 23). La temperatura max impostabile può essere, infatti, di 85 o 45°C.
0504_1404
UB unità bollitore
UR unità riscaldamento Morsettiera 5 poli sonda
bollitore e V3V
V3V valvola tre vie esterna
M2 morsettiera di collegamento
SB sonda bollitore di precedenza sanitario
MR mandata riscaldamento
MB mandata bollitore
RR ritorno riscaldamento/bollitore
RB resistenza elettrica da togliere
Figura 19
La pulizia del circuito sanitario può essere effettuata senza togliere dalla sua sede lo scambiatore acqua-acqua se la placca
è stata provvista inizialmente dello specifico rubinetto (a richiesta) collocato sull’uscita dell’acqua calda sanitaria.
Nel caso non vi fosse la specifica dotazione è necessario smontare lo scambiatore acqua-acqua, come descritto al pa-
ragrafo successivo, e pulirlo isolatamente. Si consiglia di pulire dal calcare anche la sede e relativa sonda NTC posta sul
circuito sanitario.
Per la pulizia dello scambiatore e/o del circuito sanitario è consigliabile l’utilizzo di Cillit FFW-AL o Benckiser HF-AL.
Lo scambiatore acqua-acqua, del tipo a piastre in acciaio inox, può essere facilmente smontato con l’utilizzo di un normale
cacciavite procedendo come di seguito descritto:
• svuotare l’impianto, se possibile limitatamente alla caldaia, mediante l’apposito rubinetto di scarico;
• svuotare l’acqua contenuta nel circuito sanitario;
• togliere le due viti, visibili frontalmente, di fissaggio dello scambiatore acqua-acqua e sfilarlo dalla sua sede (fig. 19).
La caldaia è dotata di un filtro acqua fredda situato sul gruppo idraulico. Per la pulizia procedere come di seguito descrit-
to:
• Svuotare l’acqua contenuta nel circuito sanitario.
• Svitare il dado presente sul gruppo sensore di flusso (figura 19).
• Sfilare dalla sua sede il sensore con relativo filtro.
• Eliminare le eventuali impurità presenti.
Importante: in caso di sostituzione e/o pulizia degli anelli “OR” del gruppo idraulico non utilizzare come lubrificanti olii o
grassi ma esclusivamente Molykote 111.
Figura 19
viti fissaggio scambiatore acqua-acqua
240 fi
CAMERA STAGNA
0509_2604/CG1646
Legenda:
1 Sensore di precedenza sanitario 15 Pressostato aria
2 By-pass automatico 16 Presa di pressione positiva
3 Pressostato idraulico 17 Presa di pressione negativa
4 Valvola a tre vie 18 Elettrodo di relevazione di fiamma
5 Sonda NTC sanitario 19 Bruciatore
6 Sensore di flusso con filtro e limitatore di portata acqua 20 Rampa gas con ugelli
7 Motore valvola tre vie 21 Vaso espansione
8 Valvola del gas 22 Scambiatore acqua - acqua a piastre
9 Elettrodo di accensione 23 Valvola automatica sfogo aria
10 Sonda NTC riscaldamento 24 Pompa con separatore d’aria
11 Termostato di sicurezza 25 Rubinetto caricamento caldaia
12 Scambiatore acqua fumi 26 Rubinetto di scarico caldaia
13 Convogliatore fumi 27 Manometro
14 Ventilatore 28 Valvola di sicurezza
0503_0916/CG1647
Legenda:
1 Sensore di precedenza sanitario 15 Elettrodo di rilevazione di fiamma
2 By-pass automatico 16 Bruciatore
3 Pressostato idraulico 17 Rampa gas con ugelli
4 Valvola a tre vie 18 Vaso espansione
5 Sonda NTC sanitario 19 Scambiatore acqua - acqua a piastre
6 Sensore di flusso con filtro e limitatore di portata acqua 20 Valvola automatica sfogo aria
7 Motore valvola tre vie 21 Pompa con separatore d’aria
8 Valvola del gas 22 Rubinetto caricamento caldaia
9 Elettrodo di accensione 23 Rubinetto di scarico caldaia
10 Sonda NTC riscaldamento 24 Manometro
11 Termostato di sicurezza 25 Valvola di sicurezza idraulica
12 Scambiatore acqua fumi
13 Convogliatore fumi
14 Termostato fumi
CAMERA STAGNA
0509_2605/CG1654
Legenda:
1 Pressostato idraulico 14 Bruciatore
2 By-pass automatico 15 Rampa gas con ugelli
3 Valvola del gas 16 Vaso espansione
4 Elettrodo di accensione 17 Valvola automatica sfogo aria
5 Sonda NTC riscaldamento 18 Pompa con separatore d’aria
6 Termostato di sicurezza 19 Rubinetto di scarico caldaia
7 Scambiatore acqua fumi 20 Manometro
8 Convogliatore fumi 21 Valvola di sicurezza
9 Ventilatore
10 Pressostato aria
11 Presa di pressione positiva
12 Presa di pressione negativa
13 Elettrodo di relevazione di fiamma
0503_0917/CG1655
Legenda:
1 Pressostato idraulico 14 Valvola automatica sfogo aria
2 By-pass automatico 15 Pompa con separatore d’aria
3 Valvola del gas 16 Rubinetto di scarico caldaia
4 Elettrodo di accensione 17 Manometro
5 Sonda NTC riscaldamento 18 Valvola di sicurezza
6 Termostato di sicurezza
7 Scambiatore acqua fumi
8 Convogliatore fumi
9 Termostato fumi
10 Elettrodo di relevazione di fiamma
11 Bruciatore
12 Rampa gas con ugelli
13 Vaso espansione
240 Fi
PREdisposizione
sonda esterna
0711_2207 / CG_1801_1
PREdisposizione
sonda esterna
0803_1005 / CG_1802_2
PREdisposizione
sonda esterna
0711_2209 / CG_1981
PREdisposizione
0711_2210 / CG_1982
sonda esterna
Le norme italiane che regolano l’installazione, la manutenzione e la conduzione delle caldaie a gas sono contenute nei seguenti documenti:
* Tabella UNI-CIG n. 7129
* Tabella UNI-CIG n. 7131
L’installatore deve controllare che l’apparecchio di utilizzazione sia idoneo per il tipo di gas con il quale verrà alimentato.
Gli apparecchi fissi devono essere collegati all’impianto con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile di acciaio inossidabile a
parete continua.
Gli apparecchi gas, muniti di attacco per tubo di scarico dei fumi, devono avere un collegamento diretto ai camini o canne fumarie di
sicura efficienza: solo in mancanza di questi è consentito che gli stessi scarichino i prodotti della combustione direttamente all’esterno.
Per lo scarico diretto all’esterno (fig. B) non si devono avere più di due cambiamenti di direzione.
E’ indispensabile che nei locali in cui sono installati gli apparecchi a gas possa affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla
regolare combustione del gas e dalla ventilazione del locale.
L’afflusso naturale dell’aria deve avvenire per via diretta attraverso:
- aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare che danno verso l’esterno;
- condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi, ramificati.
Le aperture su pareti esterne del locale da ventilare devono rispondere ai seguenti requisiti:
a) avere sezione libera totale netta al passaggio di almeno 6 cm2 per ogni kW di portata termica installata con un minimo di 100 cm2;
b) essere realizzate in modo che le bocche di apertura, sia all’interno che all’esterno della parete, non possono venire ostruite;
c) essere protette ad esempio con griglie, reti metalliche, ecc. in modo peraltro da non ridurre la sezione utile sopra indicata;
d) essere situate ad una quota prossima al livello del pavimento e tali da non provocare disturbo al corretto funzionamento dei dispositivi
di scarico dei prodotti della combustione; ove questa posizione non sia possibile si dovrà aumentare almeno del 50% la sezione delle
aperture di ventilazione.
oce.9306231145
O
N C
E F M
P
A D L
B
I H
Peso netto kg 38 32 33 28
Dimensioni altezza mm 763 763 763 763
larghezza mm 450 450 450 450
profondità mm 345 345 345 345
Grado di protezione contro l’umidità
e la penetrazione dell’acqua (**) IP X5D IP X5D IP X5D IP X5D