Sei sulla pagina 1di 672

Guida al Sistema

Bassa Tensione
Guida
2017-2018

schneider-electric.com/it
Indice Generale Guida al Sistema Bassa Tensione

1 Introduzione 3

2 Le norme 11

3 Caratteristiche della rete 17

4 Protezione dei circuiti 37

Caratteristiche degli apparecchi di protezione 121


5
e manovra

Caratteristiche dei sistemi Home&Building 463


6
Automation a protocollo KNX

7 Protezione delle persone 491

Protezione degli apparecchi utilizzatori


8 529
e ambienti particolari

9 Quadri prefabbricati 581

10 Il sistema di installazione modulare 611

11 Illuminazione di emergenza 629

12 Introduzione all’efficienza energetica 655

1
Introduzione

2
Indice 1 - Introduzione

n Generalità pag. 4
n Studio di una installazione pag. 7

3
Introduzione Generalità

Scopo della Guida BT


La guida non vuol essere né un libro né un catalogo tecnico, ma uno strumento
di lavoro destinato a soddisfare molteplici esigenze.
L’obiettivo è quello di aiutare il progettista e l’utilizzatore di reti elettriche a scegliere
le apparecchiature che meglio si adattano all’impianto.
La complessità degli impianti di distribuzione di energia elettrica spesso rende
difficile questa scelta per la diversità dei problemi da risolvere e la varietà di materiali
elettrici che il progettista deve scegliere.
La guida è il complemento indispensabile ai cataloghi dei prodotti di bassa tensione.
Questo documento intende fornire informazioni pratiche e presenta, sotto forma
di tabelle sempre illustrate da uno o più esempi, i problemi che si pongono
al momento della definizione delle apparecchiature da installare.
Talvolta i dati presenti nelle tabelle di questa guida sono necessariamente
approssimati.
In ogni caso i risultati sono sempre in favore della sicurezza e rispettano quanto
indicato dalla norma CEI 64-8 VII Edizione.
Qualora si desideri un calcolo più preciso si consiglia l’impiego del Software I-project
MT/BT.

Contenuti della presente edizione


Il successo avuto dalle precedenti edizioni della Guida BT presso i nostri Clienti
ci ha motivati a preparare ed a pubblicare questa nuova edizione.
In essa, abbiamo provveduto ad aggiornare i contenuti tecnici legati all’evoluzione
della gamma di prodotti (miglioramento di prestazioni, nuovi prodotti, ecc.).
Il tutto è stato organizzato in uno spirito di continuità rispetto alle precedenti edizioni,
per fornire ai nostri Clienti informazioni teoriche e pratiche per l’uso coordinato
dei prodotti del Sistema BT di Schneider Electric, oltre che regole generali
di impiantistica di bassa tensione applicabili in un più ampio contesto.
In questa opera di aggiornamento, abbiamo spesso tenuto in evidenza
i suggerimenti che ci sono stati rivolti dai nostri Clienti, a cui vanno dunque
i nostri ringraziamenti.
La nostra speranza è che questa edizione venga accolta con favore, contribuendo
così a rinsaldare i legami di collaborazione con tutti i nostri Clienti.

Il Software i-project MT/BT


I concetti espressi nella Guida BT sono alla base della realizzazione del Software
i-project MT/BT.
La conoscenza della guida consentirà una migliore comprensione delle procedure
di calcolo messe in atto dal software e quindi un migliore sfruttamento pratico
dello stesso software per la progettazione rapida degli impianti in modo sicuro
ed economico.
Il Software i-proiect MT/BT è un programma destinato a chi opera nel settore
dell’impiantistica elettrica ed è di supporto allo studio dell’impianto elettrico
di media e bassa tensione e alla realizzazione del documento di progetto.

4
Funzione dell’interruttore automatico
L’interruttore svolge un ruolo determinante nell’impianto elettrico.
Le sue funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione
di una rete elettrica.
Una scelta appropriata dell’interruttore automatico garantisce una sicurezza globale
dei beni, delle persone e dei cicli produttivi.

Scelta dell’interruttore automatico


La scelta di un interruttore automatico deve essere fatta in funzione:
cc delle caratteristiche della rete sulla quale viene installato;
cc della continuità di servizio desiderata;
cc delle diverse regole di protezione da rispettare.

Caratteristiche della rete


Tensione
La tensione nominale dell’interruttore automatico deve essere maggiore
o uguale alla tensione tra le fasi della rete.
Frequenza
La frequenza nominale dell’interruttore automatico deve corrispondere
alla frequenza della rete.
Gli apparecchi funzionano indifferentemente alle frequenze di 50 o 60 Hz
(per impiego su reti a 400 Hz vedere a pag. 366, per impiego su reti a corrente
continua vedere a pag. 350).
Corrente di impiego/corrente nominale
La regolazione della protezione termica dello sganciatore dell’interruttore
automatico deve essere maggiore o uguale alla corrente d’impiego della linea sulla
quale è installato e deve essere minore o uguale alla corrente ammissibile (portata)
della conduttura.
Corrente di cortocircuito/potere di interruzione
Il potere di interruzione dell’interruttore automatico deve essere almeno uguale
alla massima corrente di cortocircuito che può verificarsi nel punto in cui esso
è installato.
A pag. 62 è proposto un metodo che permette di determinare la corrente
di cortocircuito in un punto qualsiasi dell’impianto.
Eccezione: il potere di interruzione dell’interruttore automatico può essere inferiore
alla corrente di cortocircuito,se a monte esiste un dispositivo:
cc che abbia il potere di interruzione corrispondente alla corrente di cortocircuito
nel punto della rete dove è installato;
cc che limiti l'energia specifica passante (I2t) e la corrente di cresta a valori inferiori
a quelli ammissibili dall’interruttore automatico a valle e dai conduttori
(vedere le curve di limitazione da pag. 267 e le tabelle di filiazione da pag. 278).
Numero di poli
Il sistema di distribuzione (TT, TN, IT) e la funzione richiesta (protezione, manovra,
sezionamento) determinano il numero dei poli degli apparecchi (vedere a pag. 22).

Continuità di servizio
In funzione delle esigenze di continuità di servizio di una rete (regolamenti
di sicurezza, vincoli di esercizio ecc.) il progettista può essere portato a scegliere
degli interruttori automatici che assicurino:
cc una selettività totale tra due apparecchi installati in serie;
cc una selettività parziale (vedere le tabelle di selettività a pag. 290).

5
Introduzione Generalità

Regole di protezione
Protezione delle persone contro i contatti indiretti
Le misure di protezione contro i contatti indiretti tramite interruzione automatica
del circuito dipendono dal sistema di distribuzione impiegato (vedere a pag. 18).
Nel sistema TT (schema caratteristico a pag. 23) la protezione è assicurata
dai dispositivi differenziali a corrente residua DDR (vedere a pag. 374).
Nel sistema IT o TN (schemi caratteristici a pag. 24 e 26) la protezione è in generale
assicurata dai dispositivi di protezione contro i cortocircuiti.
La corrente di regolazione magnetica di questi apparecchi permette di determinare,
nel rispetto della protezione delle persone, la lunghezza massima dei cavi in
funzione della loro sezione (vedere a pag. 397).
Inoltre nel sistema IT l’impianto deve essere costantemente sorvegliato da un
controllore permanente d’isolamento CPI (vedere a pag. 28).
Protezione dei cavi
cc L'interruttore automatico, in caso di sovraccarico, deve intervenire in tempi
compatibili con la caratteristica di sovraccaricabilità del cavo.
Questa verifica si effettua confrontando la corrente nominale dello sganciatore
con la portata del cavo (vedere a pag. 48).
cc L'interruttore automatico, in caso di cortocircuito, non deve lasciar passare
un'energia specifica superiore a quella che può essere sopportata dal cavo.
Questa verifica si effettua confrontando la caratteristica I2t del dispositivo di
protezione con l’energia specifica ammissibile del cavo K2S2 (vedere a pag. 76).
cc In casi particolari in cui la protezione termica dell'interruttore automatico è
sovradimensionata, oppure l'interruttore non è munito di sganciatori termici,
è necessario assicurarsi che la corrente di cortocircuito all'estremità più lontana
della linea provochi l'apertura dell'interruttore automatico per mezzo
degli sganciatori magnetici.
Ne risulta una lunghezza massima protetta in funzione della sezione del cavo
(vedere a pag. 79).
Protezione dei condotti sbarre
cc L’interruttore automatico posto a monte del condotto sbarre deve proteggere
lo stesso dagli effetti della corrente di corto circuito che si possono identificare
nell’effetto dinamico, con il valore della corrente di cresta, e dall’effetto termico
che a sua volta può essere identificato con la corrente di breve durata.
Questi due valori, riportati nelle caratteristiche tecniche dei condotti identificano,
per questi, il limite massimo di sopportabilità che non dovrà essere mai superato.
Il coordinamento della protezione con il condotto sta in questo, cioè l’interruttore
dovrà evitare di lasciare passare una corrente di cresta o di breve durata superiore
a quella del condotto.
cc Per la protezione alle persone la soglia magnetica dell’interruttore dovrà avere
una taratura tale che sia inferiore alla corrente di corto circuito di fondo linea .
Protezione dei diversi componenti elettrici
Alcune apparecchiature necessitano di protezioni con caratteristiche speciali.
È il caso dei motori (vedere a pag. 421) dei trasformatori BT/BT (vedere a pag. 435),
delle batterie di condensatori (vedere a pag. 439) e dei circuiti alimentati
dai generatori (vedere a pag. 433).

Realizzazione dei quadri elettrici


La recente evoluzione del concetto di sicurezza dei quadri elettrici ha posto
all’attenzione generale l’esigenza di realizzare quadri di bassa tensione
in conformità alle relative norme CEI.
A questo argomento è dedicato un capitolo (vedere a pag. 471) che fornisce i criteri
fondamentali per la corretta determinazione delle caratteristiche tecniche dei quadri,
sia nel campo delle applicazioni domestiche e similari che in quello industriale.

Avvertenze
La Guida BT e il Software i-project costituiscono un mezzo di ausilio per una
progettazione preliminare e veloce degli impianti elettrici di bassa tensione.
Tutti i rischi per ciò che concerne la progettazione sono assunti dall’utente.
L’utente dovrà inoltre controllare la rispondenza della guida e dei programmi
alle proprie esigenze, interpretando criticamente i risultati per verificare
la congruenza con le scelte progettuali utilizzate.
Schneider Electric si riserva di modificare il contenuto di questi documenti
in relazione all’evoluzione normativa e di prodotto.

6
Introduzione Studio di una installazione

Ci proponiamo di studiare il seguente Caratteristica dei cavi


impianto in un sistema di neutro TN. lunghezza [m] riferimento cavi Ib [A] modalità di posa
Tra ogni trasformatore e l’interruttore 40 S1 350 cavo unipolare PVC su passerella
di arrivo corrispondente ci sono 5 m perforata con 4 circuiti vicini
di cavo unipolare e tra un interruttore 35 S2 110 cavo multipolare XLPE
su passerella con 4 circuiti vicini
di arrivo e un interruttore di partenza 80 S3 29 cavo multipolare PVC
c’è 1 m di sbarre in rame. in canaletta con 2 circuiti vicini
Tutti i cavi sono in rame e la temperatura 30 S4 230 cavo multipolare XLPE
su passerella con 2 circuiti vicini
ambiente è di 40°C. 50 S5 65 cavo multipolare XLPE a parete
65 S6 22 cavo multipolare XLPE in tubo
10 S7 17 cavo multipolare PVC in tubo

2 x 800 kVA

20 kV/400 V

D0 D'0

PEN PEN
A

D1 D4 D7
S7
S1
S4 N
PE
PEN
B
Ausiliari
D2 D PE

S2
D5 D6

C PEN

S5 S6
D3

S3 PE PE
N P = 37 kW U Utilizzatori F.M. U P = 12 kW
PE

Illuminazione:
30 lampade fluorescenti per fase (2 x 58W)

Determinazione della corrente nominale


degli interruttori
La tabella di pag. 416 permette di determinare la corrente nominale dell’interruttore
terminale D3 di protezione al circuito d’illuminazione in funzione della potenza,
del tipo e del numero di lampade.
Per le altre partenze si considera la corrente nominale dell’interruttore di taglia
immediatamente superiore alla corrente d’impiego calcolata.
riferimento potenza corrente corrente
interruttori d’impiego [A] nominale [A]
D0 e D’0 800 kVA 1155 1250
D1 350 400
D2 110 125
D3 30 lampade/fase 2 x 58 W 29 32
D4 230 250
D5 65 80
D6 22 25
D7 17 20

Determinazione della sezione del cavo


Dalle tabelle a pag. 50 e seguenti si ricavano i coefficienti di correzione
in funzione delle modalità di posa e le rispettive sezioni minime dei cavi.
riferimento In interruttori coefficiente Iz sezione
cavi [A] Ktot [A] minima [mm2]
S1 400 0,64 373 300
S2 125 0,68 131 50
S3 32 0,61 38 16
S4 250 0,75 258 120
S5 80 0,91 98 16
S6 25 0,91 27 4
S7 20 0,87 21 2,5

7
Introduzione Studio di una installazione

Determinazione della caduta di tensione


Le tabelle da pag. 57 permettono di determinare la caduta di tensione
per i diversi cavi.
Il cos ϕ medio dell'installazione è 0,9. Occorre verificare in seguito,
che la somma delle cadute di tensione lungo la linea sia inferiore al 4%.
Calcolo della caduta di tensione dei diversi circuiti
cc Circuito di illuminazione
∆u = 0,65 + 0,78 + 1,33 = 2,76%
cc Circuito di forza motrice (65 A)
∆u = 0,63 + 1,86 = 2,49%
cc Circuito di forza motrice (22 A)
∆u = 0,63 + 3,15 = 3,78%
cc Circuito ausiliario
∆u = 0,60% = 0,6%
riferimento I d’impiego sezione lunghezza ∆u%
cavi [A] [mm2] [m]
S1 350 300 40 0,65
S2 110 50 35 0,78
S3 29 16 80 1,33
S4 230 120 30 0,63
S5 65 16 50 1,86
S6 22 4 65 3,15
S7 17 2,5 10 0,60

Determinazione della corrente di cortocircuito


La tabella a pag. 66 permette di ottenere il valore della corrente di cortocircuito
sulle sbarre di parallelo in funzione della potenza e del numero di trasformatori.
Le tabelle a pag. 68 permettono di determinare la corrente di cortocircuito
nei differenti punti in cui sono installate le protezioni.

riferimento sezione [mm2] lunghezza [m] Icc [kA]


A 45
B 300 40 27
C 50 35 13
D 120 30 23

Scelta del dispositivo di protezione


Per scegliere il dispositivo di protezione è sufficiente verificare che:
Pdi ≥ Icc.
Per la scelta dell'interruttore automatico si utilizzino le tabelle a pag. 128 e seguenti.
riferimento interruttore sganciatore
D0 e D’0 NS1250N Micrologic 2.0
D1 NSX400N Micrologic
D2 NSX160F TM125D
D3 iC60H C32
D4 NSX250N TM250D
D5 NSX100B TM80D
D6 iC60L C25
D7 NG125L C20

8
La selettività delle protezioni
Le tabelle di selettività da pag. 290 permettono di determinare i limiti di selettività
tra i diversi livelli di distribuzione. Per acquistare significato, i limiti di selettività
devono essere confrontati con i valori della corrente di cortocircuito calcolati
precedentemente.
I limiti di selettività tra gli interruttori D0-D1, D0-D4 e D0-D7 sono moltiplicati
per il numero di trasformatori in parallelo.
Esempio
La selettività tra un NS1250N e un NSX400N è totale.

2 x 800 kVA
20 kV / 400 V
D0
D0
NS1250N
NS1250N
Micrologic 2.0
Micrologic 2.0
45 kA
Totale
A PEN PEN Totale
totale
D4
D1 NSX250N D7
NSX400N TM250D NG125L
Micrologic S1 C20 N
27 kA S4 S7 PE
PEN
B Totale PE Totale
Totale 23 kA

D
D2
Ausiliari
NSX160F S2 D5
TM125D 13 kA NSX160B D6
10 kA TM80D iC60L
C PEN
C25
S5 S6
D3
iC60H PE PE
C32
S3

N U Utilizzatori U
PE

Applicazione della tecnica di filiazione


L’applicazione della tecnica di filiazione permette di installare interruttori con potere
di interruzione inferiore alla corrente di cortocircuito nel punto di installazione.
Le tabelle a pag. 278 permettono di effettuare il coordinamento tra due apparecchi.
Nel caso di trasformatori in parallelo si possono utilizzare le tabelle da pag. 72
per la scelta degli interruttori a valle delle sbarre di parallelo.
I limiti di selettività tra gli interruttori così scelti è in genere inferiore a quello ottenuto
con la soluzione standard.

2 x 800 kVA
20 kV / 400 V
D’0
D0
NS1250N
NS1250N
Micrologic
Micrologic
45 kA
Totale
A PEN PEN Totale
totale
D4
D1 NSX250N D7
NSX400F TM250D NG125L
Micrologic S1 C20 N
27 kA S4 S7 PE
PEN
B Totale PE Totale
Totale 23 kA

D
D2
Ausiliari
NSX160B S2 D5
TM125D 13 kA NSX100B D6
10 kA TM80D iC60N
C PEN
C25
S5 S6
D3
iC60N PE PE
C32
S3

N U Utilizzatori U
PE

9
Introduzione Studio di una installazione

Verifica della protezione delle persone


Nel sistema di distribuzione TN si deve verificare la massima lunghezza del cavo
protetto dal rispettivo interruttore automatico.
Le tabelle da pag. 397 indicano, in funzione della regolazione della protezione
magnetica, la lunghezza del cavo per la quale è assicurata la protezione delle
persone con SF = SPE.
L’esempio della tabella sottostante è basato sullo schema ottenuto
con il miglioramento della selettività.
riferimento interruttori sezione lunghezza lunghezza
cavi [mm2] [m] massima [m]
S1 NSX400N Micrologic 300 40 153
S2 NSX160F TM125D 50 35 141
S3 iC60H C32 16 80 170
S4 NSX250N TM250D 120 30 122
S5 NSX100B TM80D 16 50 69
S6 (1) iC60L C25 4 65 55
S7 NG125L C20 2,5 10 41
(1) La protezione delle persone non è assicurata per il cavo S6 di sezione 4 mm2.
Le soluzioni possibili sono:
cc aumentare la sezione del cavo a 6 mm2; così facendo la lunghezza massima protetta è di 82 m;
cc utilizzare un interruttore iC60L con sganciatore B25 che assicura una lunghezza massima
protetta di 109 m con il cavo da 4 mm2;
cc installare un dispositivo differenziale.

10
Indice 2 - Le norme

n Introduzione pag. 12

11
Le norme Introduzione

Gli impianti elettrici di bassa tensione Norme tecniche e norme di legge


sono regolamentati da un insieme di testi Il progetto di un impianto elettrico deve essere elaborato per soddisfare
che hanno l’obiettivo di definire le misure le esigenze di funzionamento e di servizio, nel rispetto dei fondamentali requisiti
della sicurezza.
per la protezione dei beni e delle persone. Il progetto è un documento di natura tecnica, regolamentato da testi normativi
Tale obiettivo, necessario per il corretto (tecnici) e legislativi.
funzionamento degli impianti, prevede Questi guidano alla scelta appropriata di apparecchiature che rispondono
l’utilizzo di apparecchi che rispondono ai requisiti di buona tecnica e ne definiscono le modalità di installazione e di utilizzo
per il corretto esercizio dell’impianto.
alle norme di costruzione e implica In Italia, il primo testo legislativo è costituito dal Decreto del Presidente
l’osservanza di regole che definiscono della Repubblica (DPR) n. 547 del 27/4/1955, che riguarda la prevenzione infortuni
le modalità di installazione di questi sul lavoro.
apparecchi. Esso è applicabile unicamente ai luoghi di lavoro, ove cioè esista la figura del datore
di lavoro e del lavoratore dipendente, non è quindi applicabile (salvo ulteriore
specifica):
cc nel settore Civile;
cc nel settore Scuola;
cc nel settore locali di Pubblico Spettacolo.

La legge n. 186 e la regola dell’arte


Un importante passo avanti è stato fatto, nel 1968, con l’emanazione
della legge n.186: "Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici".
La legge 186 è composta di due soli articoli qui riportati:
Art. 1. Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte.
Art. 2. I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano
si considerano costruiti a regola d’arte.
L’art. 1 ribadisce l’obiettivo che vengano realizzate opere "a regola d’arte";
l’art. 2 evidenzia l’intenzione del legislatore di fornire un riferimento preciso,
individuandolo nelle norme CEI. Ciò lascia al progettista la libertà (e la conseguente
responsabilità) di soluzioni alternative, che soddisfino comunque i fondamentali
requisiti di sicurezza; si possono cioè realizzare apparecchiature e impianti
a regola d’arte anche al di fuori della Normativa CEI, ma in tal caso si è tenuti
a dimostrare la rispondenza alla regola dell’arte medesima.
Di fatto quindi, le Norme CEI sono considerate una delle possibili forme di regola
dell’arte, sia per gli impianti che per i singoli componenti.
La legge n. 186, entro certi limiti, implica il superamento del DPR 547 in materia
elettrica in favore della Norma CEI, più affidabile, aggiornata e completa dal punto
di vista tecnico di quanto non possa essere la legge dello Stato di per sé generica e,
su certi punti, necessariamente obsoleta.
Inoltre, la sua applicazione non si limita agli ambienti di lavoro, ma si estende a tutti
gli impianti elettrici.

Le direttive comunitarie
Sono strumenti legislativi comunitari emanati dal Consiglio della Comunità
su proposta della Commissione Europea; l’iter di approvazione coinvolge
il Parlamento Europeo al fine di armonizzare la legislazione dei paesi membri,
che sono tenuti ad adottarle entro i termini stabiliti dalle Direttive stesse.
Lo scopo principale delle direttive è quello di eliminare gli ostacoli tecnici agli scambi
commerciali nell’ambiente del Mercato Unico Europeo, fissando per i diversi tipi
di prodotto i requisiti essenziali della sicurezza. Le Direttive prevedono l’applicazione
della marcatura CE da parte del costruttore, il quale attesta la rispondenza
del prodotto ai requisiti essenziali della sicurezza, riportati in tutte le DIRETTIVE
COMUNITARIE applicabili al prodotto in questione.
La marcatura CE è obbligatoria e rappresenta la condizione necessaria
per l’immissione dei prodotti sul mercato e la loro libera circolazione all’interno
della Comunità Europea.
La marcatura CE è un obbligo amministrativo ed è destinata al controllo
delle autorità (ad es. doganali); non è quindi un ‘marchio’ destinato all’utente
(ad es. il cittadino). I prodotti elettrici di Bassa Tensione utilizzati nella distribuzione
devono riportare la marcatura CE dal 1° Gennaio 1997.
Nota: la marcatura CE deve essere apposta dal fabbricante o dal suo mandatario
nella Comunità sul materiale elettrico o, in alternativa, sull’imballaggio, sulle avvertenze d’uso
o sul certificato di garanzia, in modo visibile, facilmente leggibile e indelebile.
Le Direttive Comunitarie applicabili (salvo alcune eccezioni) sono due, di seguito descritte.

12
Direttiva per il materiale elettrico di Bassa Tensione (2006/95/CE)
Annulla e sostituisce la legge 791 del 18/10/1977.
Si applica a tutti i prodotti elettrici di Bassa Tensione (tra 50 a 1000 VCA
e tra 75 e 1500 VCC), assicurandone un livello di sicurezza adeguato, stabilito
mediante i requisiti essenziali (minimi).
Assicura peraltro la libera circolazione dei prodotti elettrici in tutti gli Stati membri.
Nello stesso tempo demanda alle Norme tecniche il compito di prescrivere
le questioni specifiche conseguenti ai dettami della Direttiva stessa:
in particolare, condizione sufficiente perché un prodotto sia ritenuto sicuro secondo
la legge n.791, è la rispondenza alla Norma armonizzata del CENELEC recepita
dalla Comunità e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità o, in assenza
di questa, alle Norme CEE o IEC o, infine, alle Norme del paese di produzione
purché di sicurezza equivalente a quella richiesta in Italia.
Direttiva sulla Compatibilità Elettromagnetica (EMC) (2004/108/CE)
Annulla e sostituisce il Decreto Legislativo n.472 del 4/12/1992.
Si applica a tutte le apparecchiature elettrotecniche ed elettroniche, nonché
agli impianti ed installazioni che contengono componenti elettrici ed elettronici,
che possono creare perturbazioni elettromagnetiche o il cui funzionamento
possa venire influenzato da tali perturbazioni.
Tali apparecchiature devono essere costruite in modo che:
cc le perturbazioni elettromagnetiche generate siano limitate ad un livello
che consenta agli apparecchi radio, di telecomunicazione ed altri apparecchi
di funzionare in modo conforme alla loro destinazione;
cc abbiano un adeguato livello di immunità alle perturbazioni elettromagnetiche
che permetta loro di funzionare in modo conforme alla loro destinazione.

Decreto Ministeriale n.37 del 22-1-2008


(in vigore dal 27 marzo 2008)
L’obbligo alla sicurezza coinvolge, in un qualsiasi processo produttivo, tutti gli
operatori, ciascuno in misura dipendente dalle capacità decisionali o di intervento
che gli competono. è quindi compito di ognuno, per la propria parte, osservare leggi,
regolamenti e norme, applicandoli con diligenza, al fine di rendere l’impalcatura
normativa non fine a se stessa.
È a questo scopo che, anche se con grave ritardo, era uscita nel marzo del 1990 la
legge 46/90, che costituiva il primo testo legislativo a comprendere e disciplinare tutti
gli aspetti relativi alla sicurezza degli impianti e, in particolare, degli impianti elettrici.
Questa legge, nel quadro complessivo della regolamentazione degli impianti elettrici
ai fini della sicurezza, è risultata particolarmente importante, in quanto:
cc ribadiva la legge n. 186 del 1968, per cui il rispetto delle Norme CEI/UNI è
condizione sufficiente per la conformità alla regola dell’arte;
cc imponeva l’utilizzo dell’interruttore differenziale ad alta sensibilità
(IΔn ≤ 1 A, ved. Regolamento d’attuazione) e l’adeguamento degli impianti
esistenti.
cc inoltre aveva sancito:
vv la lotta all’abusivismo, ostacolando il lavoro di soggetti impreparati che potrebbero
realizzare impianti pericolosi, sia dal punto di vista dell’installazione,
sia per la qualità stessa dei materiali impiegati,
vv l’individuazione precisa e giuridica delle figure chiave, con relativi compiti e
responsabilità:
- Committente
- Progettista
- Installatore
- Collaudatore
vv l’obbligatorietà del progetto (ove richiesto), che costituisce il primo passo
nella direzione della sicurezza dell’impianto.
L’insieme di queste regole ha contribuito, in qualche modo e in qualche misura,
ad ottenere una maggiore sicurezza degli impianti., pur non risolvendo il problema
“prioritario” che è quello della mancanza di verifiche e controlli a valle della
realizzazione e della messa in esercizio.
Si era cercato di responsabilizzare tutti i protagonisti del processo produttivo ad
essere qualificati nel proprio lavoro, a partire dall’imprenditore (Committente) per la
sua parte di responsabilità per arrivare all’installatore, che deve comunque essere
professionalmente preparato, conoscere la normativa vigente e i materiali e non
essere solo un buon esecutore o, al più, un buon organizzatore dei lavori.
L’art. 9 della legge n. 46, in particolare, aveva imposto all’installatore il rilascio
della «dichiarazione di conformità» dell’impianto realizzato, in cui si assicura il
rispetto della regola dell’arte.
Ai fini del rispetto di questo obbligo e dell’assunzione delle responsabilità
conseguenti, nella maggioranza dei casi conviene all’installatore riferirsi
alle norme CEI, in quanto già di per sé regola dell’arte.

13
Le norme Introduzione

In pratica quindi, l’installatore deve dichiara la conformità dell’impianto


alle norme CEI.
Dopo quasi 20 anni di onorata carriera, la legge 46/90 è stata sostituita dal Decreto
Ministeriale 37/08, entrato in vigore il 27 marzo 2008.
Pur abrogando la Legge 46/90 (ad eccezione degli articoli 8 - Finanziamento delle
attività di normazione tecnica, 14 - Verifiche, 16 - Sanzioni) ed il DPR 447/91,
il nuovo decreto ministeriale ne ha mantenuto i principi generali ampliandone
il campo di applicazione.

DPR 462/01
Il Decreto si prefigge il compito di incrementare il processo di verifica periodica
e di regolamentare e semplificare il procedimento di denuncia dell’installazione
dei seguenti impianti:
cc impianto di protezione contro le scariche atmosferiche;
cc impianto di messa a terra finalizzati alla protezione dai contatti indiretti;
cc impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.
Per impianti di terra il DPR intende l’insieme di tutti i componenti dell’impianto
di terra (dispersori, collettori, conduttore di terra, conduttori di protezione
e conduttori equipotenziali) compresi i dispositivi di protezione contro i contatti
indiretti (controllori permanenti di isolamento, dispositivi di protezione contro
le sovracorrenti e a corrente differenziale).
Lo stesso concetto si applica agli impianti e ai dispositivi di protezione contro
i fulmini sia interni che esterni alla struttura dell’edificio.
Per gli impianti con rischio di esplosione la denuncia si riferisce a tutte le zone
di pericolo, con presenza di fluidi e polveri, e comprende la loro classificazione
ivi compresi i provvedimenti per eliminare i rischi connessi.
Solo dopo l’omologazione si potrà mettere in servizio l’impianto.
Per quanto riguarda la messa in servizio degli impianti elettrici di messa a terra
e dei dispositivi di protezione contro i fulmini la dichiarazione di conformità, rilasciata
dall’installazione, equivale a tutti gli effetti all’omologazione dell’impianto.
Per gli impianti con pericolo di esplosione, successivamente alla dichiarazione
di conformità da parte dell’installatore e alla denuncia dell’impianto da parte
del datore di lavoro, l’omologazione verrà effettuata dalle ASL o dall’ARPA
territorialmente competenti.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di denuncia degli impianti sopra indicati e l’obbligo
di richiedere la loro verifica agli organismi preposti al controllo, secondo la
periodicità
definita dallo stesso Decreto.
Tali organismi possono essere le ASL oppure gli Organismi Ispettivi di tipo A
indipendenti da attività di progettazione e/o di realizzazione degli impianti
e regolamentati dalla Norma CEI UNI 45004.
Il datore di lavoro è passibile di sanzioni in caso di inadempienza agli obblighi
di legge.

Le Norme CEI
cc Per quanto finora detto l’osservanza delle norme CEI diviene in pratica un obbligo
per il progettista e l’installatore medio che, in questa maniera, non hanno difficoltà a
dimostrare la regola dell’arte rispetto ad impianti realizzati secondo normative
differenti.

14
Norme riguardanti gli impianti elettrici
di bassa tensione
Costituiscono le regole di concezione e progettazione degli impianti.
Tra queste, la più importante è sicuramente la norma CEI 64-8 che riguarda
le regole generali degli impianti di Bassa Tensione.

Norme riguardanti le apparecchiature


di bassa tensione
Queste norme definiscono le caratteristiche delle apparecchiature elettriche
(dimensioni, prestazioni meccaniche ed elettriche ecc.).
Le norme di prodotto di maggiore interesse per il catalogo Schneider Electric sono,
per quanto riguarda gli interruttori automatici, le seguenti:
cc interruttori per applicazioni "domestiche e similari" che devono essere conformi
alla norma CEI EN 60898-1;
cc interruttori per applicazioni "industriali" che devono essere conformi alla norma
CEI EN 60947-2;
cc interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per
installazioni domestiche e similari conformi alla Norma CEI EN 61008-1;
cc interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per
installazioni domestiche e similari conformi alla Norma CEI EN 61009-1;
cc apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione
(quadri BT)
vv Parte 1: regole generali CEI EN 61439-1
vv Parte 2: quadri di potenza CEI EN 61439-2.
vv Prescrizioni particolari per i condotti sbarre CEI EN 60439-2;
cc prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione
per installazioni fisse per uso domestico e similari: CEI EN 23-51.
Tutti i dispositivi di protezione di nostra produzione sono conformi a queste norme.

Relazioni internazionali
Il CEI è membro, tra gli altri, dei seguenti organismi internazionali:
cc IEC (International Electrotechnical Commission): è l’organismo che prepara
norme tecniche su scala mondiale; costituito nel 1907, attualmente raggruppa i 41
paesi maggiormente industrializzati del mondo ed ha in catalogo più di 2200 norme.
L’Italia partecipa a tutti i Comitati Tecnici della IEC e utilizza le norme internazionali
come base per le norme italiane;
cc CENELEC (Comitè Européen de Normalisation Electrotechnique): è l’ente
normativo europeo avente lo scopo di armonizzare le norme nell’ambito europeo.
È costituito da 17 Comitati Tecnici nazionali. Il CENELEC agisce anche per incarico
della Comunità Europea con lo scopo di eliminare gli ostacoli agli scambi,
dovuti alle normative tecniche, e predisporre i documenti di armonizzazione destinati
a diventare, nei singoli Paesi, norme armonizzate ai sensi della Direttiva
Comunitaria per i materiali di bassa tensione n. 73/23/CEE.

Norme CEI di particolare rilevanza per impianti


e apparecchi di bassa tensione
Corrispondenza con le norme europee (CENELEC) ed internazionali (IEC)
cc La corrispondenza può essere totale o parziale: maggiori dettagli sono riportati
nel testo;
cc Sotto l'intestazione CENELEC sono riportate anche le corrispondenti
norme CEE.
Per informazioni supplementari e la ricerca delle norme di interesse si suggerisce
di visitare il sito www.ceiweb.it.

15
Le norme

16
Indice 3 - Caratteristiche della rete

n Sistemi di distribuzione pag. 18


n Protezione e sezionamento dei circuiti pag. 22
n La sicurezza nei sistemi TT pag. 23
n La sicurezza nei sistemi TN pag. 24
n La sicurezza nei sistemi IT pag. 26
n Ulteriori prescrizioni normative pag. 35

17
Caratteristiche Sistemi di distribuzione
della rete Sistemi TT e TN

Nelle reti BT si considerano tre modi Sistema TT: neutro collegato a terra
di collegamento a terra cc Neutro collegato direttamente a terra;
(detti anche sistemi di neutro): cc masse collegate a terra (solitamente interconnesse);
cc sgancio obbligatorio al primo guasto d’isolamento, eliminato tramite un dispositivo
ccsistema TT; differenziale a corrente residua posto a monte dell’installazione ed eventualmente
ccsistema TN in 3 varianti: TN-C, TN-S su ogni partenza per migliorare la selettività.
e TN-C-S; Considerazioni
ccsistema IT. cc Soluzione più semplice per l’installazione;
Essi differiscono per la messa a terra cc non necessita di manutenzioni frequenti (è necessario verificare periodicamente
il funzionamento del dispositivo differenziale mediante il tasto di test).
del neutro e per il tipo di collegamento
Impiego
a terra delle masse. Sistema elettrico in cui l’utenza è alimentata direttamente dalla rete pubblica
Gli schemi e le principali caratteristiche di distribuzione in bassa tensione (edifici residenziali e similari).
di questi tre sistemi sono indicati qui Nota 1: se le masse non sono collegate ad una terra comune, deve essere utilizzato un
dispositivo differenziale su ogni partenza.
di seguito. Gli apparecchi installati sulle reti
devono assicurare la protezione dei beni 1
2
e delle persone e soddisfare le esigenze 3
di continuità di servizio dell’impianto. N

PE

utilizzatori

Sistema TN: masse collegate al neutro


cc Neutro collegato direttamente a terra;
cc conduttore di neutro e conduttore di protezione comuni (PEN): sistema TN-C;
cc conduttore di neutro e conduttore di protezione separati (PE + N): TN-S;
cc masse collegate al conduttore di protezione, a sua volta collegato al punto
di messa a terra dell’alimentazione.
Si raccomanda di collegare il conduttore di protezione a terra in più punti;
cc sgancio obbligatorio al primo guasto d’isolamento, eliminato tramite i dispositivi
di protezione contro le sovracorrenti o tramite dispositivo differenziale.
Considerazioni
cc Il sistema TN-C consente risparmio sull’installazione (impiego di interruttori
tripolari e soppressione di un conduttore);
cc aumenta i rischi di incendio in caso di forti correnti di guasto;
cc la verifica dell’intervento della protezione deve essere effettuata, se possibile,
durante lo studio tramite calcoli, ed eventualmente al momento della messa
in funzione tramite strumenti di misura. Questa verifica è la sola garanzia di
funzionamento, sia al momento del collaudo, sia al momento dell’utilizzazione,
sia dopo qualsiasi modifica o ampliamento sulla rete.
Impiego
Sistema elettrico con propria cabina di trasformazione (stabilimenti industriali).
Nota 1: nel sistema TN-C il conduttore PEN e nel sistema TN-S il conduttore PE non devono
mai essere interrotti.
Nota 2: nel sistema TN-C le funzioni di protezione e di neutro sono assolte dallo stesso
conduttore. In particolare il conduttore PEN deve essere direttamente collegato al morsetto
di terra dell’utilizzatore e quindi, tramite un ponte, al morsetto di neutro.
Nota 3: i sistemi TN-C e TN-S possono essere utilizzati in una medesima installazione
(sistema TN-C-S).Il sistema TN-C deve obbligatoriamente trovarsi a monte del sistema TN-S.
Nota 4: per sezioni di fase <10 mm2 in Cu o < 16 mm2 in Al e in presenza di cavi flessibili
è sconsigliabile l’utilizzo di un sistema TN-C.
Nota 5: nel sistema TN-C il dispositivo di protezione differenziale non può essere utilizzato
sulle partenze con neutro distribuito.
Nota 6: in presenza di ambienti a maggior rischio in caso di incendio è vietato l’uso
del sistema TN-C .

1
2
3
PEN

Sistema TNC
utilizzatori

18
Sistema IT

1
2
3
N
PE

Sistema TNS
utilizzatori

Sistema IT: neutro isolato


cc Neutro isolato da terra o collegato a terra attraverso un'impedenza di valore
sufficientemente elevato (qualche centinaio di Ohm);
cc masse collegate a terra individualmente, per gruppi o collettivamente
(si raccomanda la messa a terra collettiva);
cc segnalazione obbligatoria al primo guasto d'isolamento tramite un controllore
permanente d'isolamento (CPI) installato tra neutro e terra;
cc sgancio non obbligatorio al primo guasto;
cc ricerca ed eliminazione del primo guasto;
cc sgancio obbligatorio al secondo guasto d'isolamento tramite i dispositivi
di protezione contro le sovracorrenti o tramite dispositivo differenziale.
Considerazioni
cc Necessita di personale qualificato per la manutenzione;
cc soluzione che assicura una migliore continuità di servizio;
cc richiede un buon livello d'isolamento della rete (implica la frammentazione
della rete se questa è molto estesa, e l'alimentazione degli apparecchi utilizzatori
con dispersioni elevate tramite trasformatori di separazione);
cc la verifica dello sgancio al secondo guasto deve essere effettuata durante lo studio
tramite calcoli ed eventualmente alla messa in funzione tramite strumenti di misura.
Impiego
Sistema elettrico con propria cabina di trasformazione (con necessità prioritaria
di continuità di servizio).
Nota 1: con le masse collegate a terra per gruppi o individualmente, verificare l’intervento dei
dispositivi automatici secondo la condizione richiesta per i sistemi TT (praticamente è sempre
necessaria l’installazione di un dispositivo differenziale).
Nota 2: con le masse collegate a terra collettivamente, verificare l’intervento del dispositivo
automatico secondo una condizione analoga a quella richiesta per i sistemi TN.
Nota 3: la norma raccomanda vivamente di non distribuire il neutro nei sistemi IT.

19
Caratteristiche Sistemi di distribuzione
della rete Separazione elettrica

Sistema di protezione per separazione elettrica


Un metodo di protezione contro i contatti indiretti previsto dalla norma CEI 64-8
e alternativo all’interruzione automatica dell’alimentazione è la separazione elettrica.
Con questo metodo l’alimentazione del circuito deve essere realizzata con un
trasformatore di isolamento o con una sorgente avente caratteristiche di sicurezza
equivalenti (es. gruppo motore-generatore con avvolgimenti separati in modo
equivalente a quelli del trasformatore).
La tensione nominale del circuito separato non deve superare 500 V.
Le parti attive del circuito separato non devono essere connesse in alcun punto
a terra e devono essere separate rispetto a quelle di altri circuiti con un isolamento
equivalente a quello esistente tra avvolgimento primario e secondario
del trasformatore di isolamento.
Le masse del circuito separato devono essere collegate tra loro mediante
collegamenti equipotenziali non connessi a terra ne a conduttori di protezione
o a masse di altri circuiti.
Le prese a spina devono avere un contatto di protezione per il collegamento
al conduttore equipotenziale così come i cavi che alimentano i componenti elettrici
devono possedere un conduttore di protezione.
Con questo metodo al verificarsi di un primo guasto nel circuito separato la corrente
di guasto non può praticamente circolare. Al secondo guasto su una polarità diversa
da quella interessata dal primo guasto deve intervenire una protezione automatica
secondo il criterio stabilito dalla norma per il sistema TN.

Sistemi a bassissima tensione


La norma CEI 64-8 individua due sistemi di distribuzione e le rispettive prescrizioni
costruttive per garantire la protezione contro i contatti diretti e indiretti.
I due sistemi sono denominati:
cc a bassissima tensione di sicurezza (SELV);
cc a bassissima tensione di protezione (PELV).
Inoltre se per ragioni funzionali si utilizzano bassissime tensioni, la norma prevede
un sistema denominato a bassissima tensione funzionale (FELV).
I circuiti SELV e PELV devono essere alimentati:
cc con tensioni non superiori a 50 V CA e 120 V CC non ondulata. In alcuni ambienti
a maggior rischio la tensione di alimentazione deve essere ridotta a 25 V CA
e 60 V CC;
cc da una delle seguenti sorgenti:
vv trasformatore di sicurezza (CEI EN 61558-2-6 (CEI 96-7),
vv da sorgente con grado di sicurezza equivalente,
vv da sorgenti elettrochimiche (batterie di accumulatori),
vv da dispositivi elettronici (gruppi statici).
Inoltre le parti attive devono essere protette contro i contatti diretti mediante
involucro con grado di protezione non inferiore a IPXXB o isolamento in grado di
sopportare una tensione di prova di 500 Veff. per 1 minuto (in ogni caso per PELV,
solo se Un > 25 VCA o 60 VCC per SELV).
Data la complessità della materia si consiglia di consultare la norma.

20
Sistemi a bassissima tensione

400 V Sistema SELV


Il sistema SELV garantisce un elevato livello di sicurezza verso il pericolo
di contatti diretti e indiretti e per questo motivo viene impiegato in ambiente
Circuiti a maggior rischio come luoghi conduttori ristretti, luoghi con pareti conduttrici
separati e luoghi con alto livello di umidità.
50 V max Condizioni di installazione
cc Masse non collegate né a terra né al conduttore di protezione o alle masse
di altri circuiti elettrici;
Trasformatore cc parti attive del circuito di alimentazione principale o di eventuali altri circuiti
di sicurezza a bassissima tensione PELV o FELV devono essere separate dal circuito SELV
Utilizzatore mediante schermo o guaina per garantire un livello di sicurezza non inferiore
a quello previsto per la sorgente di alimentazione;
cc prese a spina senza contatto per il conduttore di protezione di tipo tale
da non consentire l'introduzione di spine di altri sistemi elettrici;
cc le spine non devono poter entrare nelle prese di altri sistemi elettrici.

400 V Sistema PELV


Per soddisfare i criteri di sicurezza e affidabilità dei circuiti di comando
o per esigenze funzionali può essere necessario collegare a terra un punto
Circuiti del circuito attivo.
separati In tal caso viene utilizzato il sistema PELV che garantisce un livello di sicurezza
50 V max inferiore rispetto al sistema SELV in quanto non risulta completamente isolato
dal sistema esterno.
Un guasto verso terra del circuito primario potrebbe introdurre attraverso l’impianto
di terra delle tensioni pericolose sulle masse del sistema PELV, tale rischio
Trasformatore è accettabile per la presenza, sul circuito principale, dei dispositivi automatici atti
di sicurezza alla protezione contro i contatti indiretti.
Condizioni di installazione
Utilizzatore cc Masse collegate a terra (non obbligatorio);
cc parti attive del circuito di alimentazione principale separate dal circuito PELV
mediante schermo o guaina atti a garantire un livello di sicurezza non inferiore
a quello previsto per la sorgente di alimentazione;
cc prese a spina con o senza contatti per il conduttore di protezione, di tipo tale
da non consentire l’introduzione di spine di altri sistemi elettrici;
cc le spine non devono poter entrare nelle prese di altri sistemi elettrici.

400 V Sistema FELV


Il circuito FELV è un circuito alimentato, per ragioni funzionali, con un normale
trasformatore con tensione secondaria non superiore a 50 V.
Un guasto di isolamento tra primario e secondario del trasformatore può introdurre
tensioni pericolose per le persone senza che i dispositivi a monte del circuito FELV
intervengano. Il circuito FELV richiede l’utilizzo di dispositivi automatici
50 V max
di interruzione atti a garantire la protezione contro i contatti indiretti.
Trasformatore Condizioni di installazione
di isolamento cc Masse obbligatoriamente collegate a terra;
cc grado di isolamento dei componenti pari a quello del circuito primario;
cc prese a spina con contatto per il conduttore di protezione, di tipo tale da non
consentire l’introduzione delle spine del sistema FELV nelle prese alimentate con
altre tensioni e da non consentire l’introduzione di spine di altri circuiti nelle prese
Utilizzatore
del sistema FELV.
cc coordinamento del circuito di protezione con il dispositivo automatico
di interruzione previsto sul circuito principale per garantire la protezione contro
i contatti indiretti.

21
Caratteristiche Protezione e sezionamento
della rete dei circuiti
Numero di poli da interrompere e proteggere

Protezione e sezionamento dei circuiti


ll numero di poli indicato è valido per gli interruttori automatici che assicurano
contemporaneamente le funzioni di protezione, manovra e sezionamento.

sistema TT o TNS
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + N SN = SF: schemi B o C
SN < SF: schema C sotto la condizione 5
o schema B sotto le condizioni 1 e 2
fase + N schemi D o E
fase + fase schema E
sistema TNC
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + PEN SPEN = SF: schema F
SPEN < SF: schema F sotto la condizione 4
fase + PEN SPEN = SF: schema G
sistema IT
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + N schema C
fase + N schema E
fase + fase schema E

schema A schema B schema C schema D schema E schema F schema G

PEN PEN

Condizione 1
Il conduttore di neutro, di opportuna sezione, deve essere protetto contro
il cortocircuito dal dispositivo di protezione delle fasi.
Condizione 2
Solo in presenza di un sistema sostanzialmente equilibrato.
La massima corrente che può attraversare il conduttore di neutro è, in servizio
ordinario, nettamente inferiore alla portata di questo conduttore.
Condizione 3
Quando la protezione del neutro è già assicurata da un dispositivo di protezione
a monte contro il cortocircuito o quando il circuito è protetto da un dispositivo
a corrente differenziale residua che interrompe tutti i conduttori.
Condizione 4
Se non sono soddisfatte le condizioni 1 e 2 si deve disporre sul conduttore PEN
un dispositivo sensibile alle sovracorrenti che interrompa le fasi,
ma non il conduttore PEN.
Condizione 5
La protezione del neutro deve essere adatta alla sua sezione.
Nota 1: la norma CEI 64-8 raccomanda di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
Nota 2: il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione del conduttore di fase
in circuiti monofasi e in circuiti polifasi con sezione di fase ≤ 16 mm 2 (rame)
e ≤ 25 mm 2 (alluminio).

22
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi TT
della rete Presentazione
Prescrizioni per ambienti particolari

In un sistema TT, per garantire la protezione delle persone contro i contatti indiretti,
deve essere soddisfatta la seguente relazione:
RE x Idn < UL
dove:
cc Idn [A] è la corrente nominale differenziale;
cc UL [V] è la tensione di contatto limite convenzionale, pari a 50 V
(25 V in ambienti a maggior rischio);
cc RE [Ω] è la resistenza del dispersore.
Utilizzando un dispositivo differenziale ad alta sensibilità, il collegamento
RE delle masse con la terra può avere un valore di resistenza elevato (vedi tabella)
senza compromettere l’intervento del dispositivo.
L’impiego di un dispositivo differenziale consente di prevedere un impianto di terra
facile da realizzare ed affidabile nel tempo.
Il dispositivo differenziale può essere:
cc parte integrante del dispositivo di interruzione automatica. In questo caso
il dispositivo differenziale ha lo scopo di proteggere l'impianto dai guasti verso terra
e viene installato sugli interruttori generali;
cc direttamente associato al dispositivo di interruzione automatica (blocchi Vigi);
cc esterno al dispositivo di interruzione automatica (Vigirex).

valori massimi della resistenza di terra RE [Ω]


Idn [A] UL [V]
50 25
0,03 ≤ 1660 ≤ 830
0,3 ≤ 166 ≤ 83
0,5 ≤ 100 ≤ 50
3 ≤ 16 ≤8
10 ≤5 ≤ 2,5
30 ≤ 1,6 ≤ 0,8

23
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi TN
della rete Presentazione

In un sistema TN per garantire la protezione contro i contatti indiretti deve essere


soddisfatta la seguente relazione:
Ia ≤ Uo
Zs
dove:
NSX160
cc Ia [A] è la corrente che provoca l’apertura automatica del dispositivo di protezione
entro i tempi previsti dalla norma in funzione della tensione nominale verso terra
del sistema, indicati nella tabella sottostante.
tempi massimi di interruzione per i sistemi TN
U0 [V] tempi di interruzione [s]
120 0,8
230 0,4
400 0,2
>400 0,1
cc Uo [V] è la tensione nominale (valore efficace) tra fase e terra;
cc Zs [Ω] è l'impedenza dell'anello di guasto dalla sorgente di energia fino al punto
di guasto e comprende l'impedenza del conduttore di fase e di protezione
trascurando l'impedenza di guasto.
I dispositivi di interruzione automatica ammessi dalle norme sono il dispositivo
a corrente differenziale e il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti.

Che corrente di intervento utilizzare


Se si utilizza per la protezione delle persone lo stesso dispositivo impiegato
per la protezione contro le sovracorrenti, è consigliabile utilizzare, per la verifica
della relazione sopra riportata, la corrente di intervento della protezione magnetica
Im [A].
cc Il tempo di intervento della protezione magnetica è infatti inferiore ai tempi
massimi previsti della norma.
La relazione iniziale diventa:
Im ≤ Uo
Zs
Tuttavia si ricorda che per circuiti di distribuzione e per circuiti terminali protetti
con dispositivo di protezione contro le sovracorrenti con corrente nominale
o di regolazione superiore a 32A la norma ammette tempi di intervento inferiori
o uguali a 5 s.
Se il dispositivo di interruzione è equipaggiato con una protezione differenziale,
la corrente utilizzata per la verifica è la soglia di intervento nominale I∆n
del dispositivo differenziale:
I∆n ≤ Uo
Zs

Selettività differenziale
Per realizzare la selettività, tra protezioni differenziali disposte in serie, verificare
le relazioni riportate a pag. 382.
La norma ammette, l’impiego di dispositivi differenziali selettivi del tipo S oppure
di dispositivi differenziali regolabili in tempo e corrente.
Nota: i tempi massimi di interruzione indicati in tabella si applicano ai circuiti terminali protetti
con dispositivo di protezione contro le sovracorrenti aventi corrente nominale o regolabile
non superiore a 32 A.

24
Come ottenere la protezione contro i contatti
indiretti
Qualora la protezione contro i contatti indiretti non sia verificata utilizzando i comuni
dispositivi di protezione si possono impiegare i seguenti accorgimenti:
cc utilizzare uno sganciatore a soglia magnetica bassa:
vv interruttori modulari con curva di intervento tipo B,
vv interruttori scatolati con sganciatore magnetotermico tipo G,
vv interruttori equipaggiati con sganciatore elettronico tipo Micrologic.
Abbassando la soglia di intervento del relé magnetico è possibile proteggere contro
i contatti indiretti condutture di lunghezza maggiore.
In tal caso si consiglia di verificare i limiti di selettività determinati precedentemente.
cc Utilizzare un dispositivo differenziale. Il suo impiego permette di realizzare
la protezione contro i contatti indiretti in tutti quei casi dove l’intervento della
protezione magnetica non è assicurata:
vv circuiti soggetti a modifiche e ampliamenti importanti,
vv impedenze di guasto elevata o di difficile valutazione.
L’utilizzo del dispositivo differenziale, nella maggior parte dei casi, rende
la protezione indipendente dai parametri dell’impianto elettrico
(lunghezza e sezione dei cavi).
Esempio
Ad una soglia di intervento differenziale pari a 1 A corrisponde un’impedenza
dell’anello di guasto di 230 Ω.
Inoltre la soglia magnetica può essere regolata al valore massimo migliorando
così le condizioni richieste per la selettività in cortocircuito.
cc Aumentare la sezione del cavo.
Dove non sia possibile utilizzare interruttori con la soglia magnetica bassa:
vv richiesta di limiti di selettività elevati,
vv rischi di scatti intempestivi dovuti a correnti di avviamento importanti, e dove
non si possa o non si voglia utilizzare dispositivi differenziali, per assicurare
l’intervento della protezione è necessario aumentare la sezione del conduttore
di protezione o al limite la sezione del conduttore di fase.
Così facendo si riduce l’impedenza dell’anello di guasto e si eleva la corrente
di guasto verso terra migliorando le condizioni di intervento del dispositivo
di protezione.

25
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Presentazione

La particolare configurazione di questo Condizioni di sicurezza al primo guasto


sistema fa si che in caso di singolo guasto La corrente capacitiva di primo guasto si può determinare come segue:
I1°g = e . U . 2 . p . 50 . C . 10-6 . L . 10-3
a terra la corrente di guasto sia fortemente
Id
limitata dall’impedenza capacitiva verso
terra della linea e non richieda quindi
di essere interrotta tempestivamente

Id

impianto esercito con tensione nominale 230/400V (1)


sviluppo totale dei cavi [m] 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 10000 11000 12000 13000 14000 15000
corrente di primo guasto (2) [A] 0,065 0,131 0,196 0,261 0,326 0,392 0,457 0,522 0,587 0,653 0,718 0,783 0,848 0,914 0,979
resistenza di terra [W] tensione di contatto [V]
2 0,13 0,26 0,39 0,52 0,65 0,78 0,91 1,04 1,17 1,31 1,44 1,57 1,7 1,83 1,96
5 0,33 0,66 0,98 1,31 1,63 1,96 2,29 2,61 2,94 3,27 3,59 3,92 4,24 4,57 4,9
10 0,65 1,31 1,96 2,61 3,26 3,92 4,57 5,22 5,87 6,53 7,18 7,83 8,48 9,14 9,79
25 1,63 3,28 4,9 6,53 8,15 9,8 11,43 13,05 14,68 16,33 17,95 19,58 21,2 22,85 24,48
50 3,25 6,55 9,8 13,05 16,23 19,6 22,85 26,1 29,35 32,65 35,9 39,15 42,4 45,7 48,95
100 6,5 13,1 19,6 26,1 32,6 39,2 45,7 52,2 58,7 65,3 71,8 78,3 84,8 91,4 97,9
150 9,75 19,65 29,4 39,15 48,9 58,8 68,55 78,3 88,05 97,95 107,7 117,5 127,2 137,1 146,9
200 13 26,2 39,2 52,2 65,2 78,4 91,4 104,4 117,4 130,6 143,6 156,6 169,6 182,8 195,8
(1) La capacità relativa ai cavi in bassa tensione può essere presa pari a 0,3 μF/km
(2) Per sviluppo totale dei cavi si intende la lunghezza complessiva dei circuiti monofasi e tripolari con o senza neutro presenti.
Per impianti in bassa tensione la corrente capacitiva è circa pari a 65 mA x km.
Altra condizione riguarda la resistenza di terra a cui sono collegate le masse
e la tensione pericolosa che si introduce sulle masse stesse durante il primo guasto.
Tale condizione, nella maggior parte degli impianti in situazioni ordinarie,
è rispettata.
Uc = I1°g . RE ≤ UL
I simboli utilizzati nelle relazioni sopra indicate hanno il seguente significato.
I1°g = corrente verso terra di primo guasto, corrente capacitiva totale fornita
da tutta la rete di distribuzione [A]
U = tensione concatenata [V]
C = capacità verso terra della linea in BT, valore tipico [μF/km]
L = sviluppo totale dei cavi [m]
UL = tensione limite di contatto (50 V in ambiente ordinario, 25 V in ambienti
articolari)
RE = resistenza di messa a terra delle utenze o di gruppi di utenze [Ω]
UC = tensione di contatto che si manifesta sulle masse alla comparsa del primo
guasto di Isolamento [V].
Se si considera una resistenza di terra del dispersore pari a 10 Ω la lunghezza totale
dei cavi che da origine ad una tensione limite di contatto di 50 V è di circa 77 km.
Con una resistenza del dispersore di terra di 200 Ω (terreno con resistività elevata)
la lunghezza si riduce a 3,8 km. Qualora non sia possibile realizzare un impianto di
terra con resistenza idonea a limitare la tensione di contatto a valori inferiori a quelli
massimi previsti dalla norma, 50 V per impianti ordinari e 25 V per impianti per
applicazioni particolari, suddividere l’impianto in sezioni elettricamente indipendenti,
ciascuna alimentata da proprio trasformatore con neutro isolato. In caso di primo
guasto la tensione di terra dovrà essere inferiore alla tensione limite.
Non sarà necessario interrompere l’alimentazione ma è obbligatorio prevedere la
segnalazione guasto per prevenire l’insorgere di un secondo guasto di isolamento.
Per fare ciò si utilizza un controllore permanete di isolamento CPI (Vigilhom),
uno per ogni circuito indipendente separato galvanicamente dagli altri, che attiva
un allarme sonoro e visivo. È opportuno individuare ed eliminare il primo guasto
nel tempo più breve possibile. Per facilitare l’identificazione del punto di guasto
si possono utilizzare sistemi automatici di ricerca che prevedono un sistemi
di rilevamento associato a concentratori di segnale (as esempio XM200 + XD312)
o sistemi manuali portatili che utilizzano pinze amperometriche (XRM + pinza).
Per salvaguardare l’impianto dalle sovratensioni che possono provenire dalla rete
in MT (guasto di isolamento del trasformatore MT/BT) è consigliabile installare
degli scaricatori di sovratensione (Cardew-C) tra il centro stella del trasformatore,
oppure una fase, e la terra.

26
Nota 1: i tempi massimi di interruzione del guasto indicati
per il sistema TN sono applicabili ai sistemi IT con neutro
Secondo guasto
Al secondo guasto (guasto su una fase differente o sul neutro) la condizione
distribuito o non distribuito. Per il metodo pratico di verifica
dell’intervento della protezione contro le sovracorrenti di intervento delle protezioni è differente a secondo della modalità di connessione
si rimanda al capitolo “Protezione delle persone”. Quando a terra delle masse.
nel sistema IT la protezione contro le sovracorrenti interviene, cc Masse collegate ad una terra unica.
per doppio guasto a terra, in un tempo superiore a quello In questo caso il secondo guasto di isolamento dà origine ad un’anello di guasto
ammesso dalla norma, è necessario utilizzare un dispositivo
simile a quello di un sistema TN (la corrente verso terra circola attraverso
a corrente differenziale oppure effettuare, se praticamente
possibile, un collegamento equipotenziale non connesso il conduttore di protezione che unisce le due masse)
a terra tra le masse simultaneamente accessibili e con tutte cc Masse collegate a terra individualmente oppure a gruppi.
le masse estranee. Con questa modalità di connessione a terra l’anello di guasto è equiparabile a quello
Nota 2: tale dispositivo a corrente differenziale non deve di un sistema TT (la corrente di guasto interessa i dispersori delle due terre distinte).
intervenire in caso di primo guasto di isolamento per non
Con connessione ad una terra unica o a più terre distinte le masse devono essere
vanificare le caratteristiche di continuità di servizio del sistema
IT. La soglia della protezione differenziale deve essere comunque connesse tra loro mediante un conduttore di protezione.
superiore al seguente valore.
IDn ≤ I 1°g Condizione di intervento delle protezioni
K Dn
dove i simboli hanno il seguente significato In caso di terra unica si possono identificare due condizioni di guasto a secondo
IΔn = corrente nominale di intervento del dispositivo della presenza o no del conduttore di neutro.
differenziale. Si precisa che la norma raccomanda di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
KΔn = tolleranza della soglia di intervento del dispositivo Neutro non distribuito:
di protezione (valore normalizzato: 0,5 per dispositivi
differenziali Vigi, 0,8 per dispositivi differenziali Vigirex e VIGI Ia ≤ U . 1
di tipo “Si”) 2 ZS
Nota 3: in caso di primo guasto i carichi alimentati possono Neutro distribuito:
contribuire alla corrente capacitiva e tale contributo è di difficile Ia ≤ Uo . 1
valutazione. Per tale motivo si raccomanda di utilizzare un 2 Z’S
margine di sicurezza superiore a quello relativo alla sola dove:
tolleranza della soglia di intervento.
Nota 4: nei sistemi IT la protezione differenziale funziona
Ia = corrente di intervento del dispositivo di protezione [A]
correttamente solo nelle seguenti condizioni di guasto. I dispositivi ad interruzione automatica ammessi dalla norma sono il dispositivo
In definitiva il dispositivo a corrente differenziale posto di protezione contro il cortocircuito [Im] e il dispositivo a corrente differenziale [IΔn].
a monte di derivazione non interviene per doppio guasto Uo = tensione nominale tra fase e terra in valore efficace espressa in [V]
a terra sulle derivazioni stesse. U = tensione nominale tra fase e fase in valore efficace espressa in [V]
ZS = impedenza dell’anello di guasto comprendente il conduttore di fase
A e il conduttore di protezione espressa in [Ω]
Il dispositivo A Z’S = impedenza dell’anello di guasto comprendente il conduttore di neutro
non interviene e il conduttore di protezione espressa in [Ω]
Id

B C

I dispositivi B e
C intervengono NSX160

Condizione di doppio guasto sulle linee terminali

A B

I dispositivi A e
B intervengono

Passerella
metallica

C D

Condizione di doppio guasto sulle due linee di alimentazione


a monte delle linee terminali

27
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Controllori permanenti di isolamento
Caratteristiche

La scelta del controllore permanente


d’isolamento deve essere effettuata
in funzione dei seguenti parametri:
ccla tensione tra le fasi e il tipo di rete
da controllare;
ccl'estensione della rete da controllare;
ccaltri elementi quali installazione,
alimentazione ausiliaria, ecc.

tipo IM9 IM9-OL IM10-IM20(1) IM10H-IM20H


(motori fuori tensione) (ambiente ospedaliero)
tensione concatenata CA neutro accessibile 480 V max 690 VAC (fuori tensione) 480 VAC 230 VCA ±15%
CA neutro non accessibile
CC 690 Vcc (fuori tensione) 345 VCC
frequenza 45-440 Hz 45-440 Hz 45-440 Hz 50-60 Hz
principio di funzionamento: iniezione in CC segnalazione squilibrio AC AC
in tensione
soglia di funzionamento preallarme 2-500 kΩ 0,5-10 MΩ 1 kΩ-1 MΩ 50 kΩ-500 kΩ
guasto 1-250 kΩ 0,25-2 MΩ 0,5 kΩ-500 kΩ
campo lettura della resistenza 0,1 kΩ -10 MΩ 1 kΩ -10 MΩ
campo lettura della capacità 0,1 mF -40 mF
tensione ausiliaria CA 115/415 VCA 115/415 VCA 115/415 VCA 115/415 VCA
tensione ausiliaria CC 125/250 VCC 125/250 VCC 125/250 VCC 125/250 VCC
installazione incasso b b
guida DIN b b b b
grado di protezione parte frontale IP40 IP40 IP52 IP52
tipo XM200 XM300(1) XML308-XML316(2)
tensione concatenata CA neutro accessibile 440 VAC 690 VAC (fuori tensione) 480 VAC
CA neutro non accessibile 760 VAC
CC 500 VCC 690 VCC (fuori tensione) 345 VCC
frequenza 45-440 Hz 45-440 Hz 45-440 Hz
principio di funzionamento: iniezione in AC segnalazione squilibrio AC
in tensione
soglia di funzionamento preallarme 10 kΩ-100 kΩ 0,5-10 MΩ 1 kΩ-1 MΩ
guasto 0,1 kΩ-20 kΩ 0,25-2 MΩ 0,5 kΩ-500 kΩ
campo lettura della resistenza 0,1 kΩ -999 kΩ 0,1 kΩ -10 MΩ
campo lettura della capacità 0,1 mF -199 mF 0,1 mF -40 mF
tensione ausiliaria CA 115/127 VCA 115/127 VCA 115/127 VCA
220/240 VCA 220/240 VCA 220/240 VCA
380/415 VCA 380/415 VCA 380/415 VCA
tensione ausiliaria CC
installazione incasso b b b
guida DIN
grado di protezione parte frontale IP30 IP30 IP30
(1) IM20 con piastra HV-IM20 fino a 1700 VCA neutro accessibile, 1000 Vac neutro non accessibile.
(2) XM300c e XML con piastra PHT1000 fino a 1700 VCA neutro accessibile, 1000 VCA neutro non accessibile; 1200 VCC per reti in CC

28
caratteristiche industria e Marina
tipo di controllore IM9 IM9-OL IM10 IM20 XM200 XM300C XML308/
316 (CPI +
misura locale)

reti piccole reti IT reti medie e grandi (2) IT


isole IT/macchine motori fuori reti medie fino a 40 µF tete estesa >40 µFo localizzazione guasto
operatrici tensione + com. + com. e mis. locale
alimentazione ausiliaria 110 - 415 VCA 125/250 VCC 115/127 o 220/240 o 380/415 VCA
doppia soglia + (guasto + preallarme) sì sì sì sì sì sì sì
misura resistenza R no no sì sì sì sì sì
controllo rete CA sì sì sì sì sì sì sì
controllo rete CC o CA
no no sì sì sì sì sì
con componenti continue
comunicazione no no no sì no sì sì
localizzazione autom. del guasto no no no no sì sì sì
misura capacità C no no no sì sì sì sì
misura impedenza ZC no no no sì no no no
log allarme no no no sì no sì sì
piastra addizionale HV no no no sì no sì sì
motore fuori tensione no sì no no no no no
input inibizione iniezione di corr. no no no sì no no no
installazione guida DIN incasso o guida DIN incasso
dispositivi di localizzazione
automatica dei guasti senza misura XD301

no no no no

XD312/XD308C

dispositivi di localizzazione
automatica dei guasti XL308/316
con misura R e C locale no no no no no

interfaccia di comunicazione
modbus XLI300
no no no no no o XTU300

accessori (1) HV-IM20


PHT1000
limitatore di sovratensioni Cardew C - Resistenza di limitazione (ZX)
toroidi
localizzazione manuale dei guasti
(1) Tranne IM9-OL.
(2) Scelta tra IM10/IM20 e XM200: vedere pagina 33.

29
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Controllori permanenti di isolamento
Caratteristiche

Ai terminali del Scaricatore di sovratensione Cardew-C


trasformatore La funzione di questo componente è quella di scaricare verso terra le sovratensioni
a frequenza industriale (50Hz) che provengono dalla media tensione e quindi
salvaguardare l’installazione e l’integrità del controllore permanente di isolamento.
Lo scaricatore è collegato tra il centro stella del trasformatore e la terra o tra una fase
e il collettore di terra e deve essere in grado di sopportare:
cc la sovratensione permanente che si manifesta all’insorgere del primo guasto
di isolamento (U = 1,732 x Uo);
congiuntore cc la corrente dovuta al secondo guasto di isolamento.
CPI La corrente di doppio guasto, nelle condizioni di guasto più gravose, avrà il valore
della corrente di cortocircuito trifase se lo scaricatore è installato tra il centro stella
del trasformatore e la terra oppure sarà pari alla corrente di cortocircuito bifase
se il limitatore di sovratensioni è installato tra una fase e la terra.
Le sue principali caratteristiche sono:
cc tensione U di non innesco a 50 Hz: ≤ 1,6 x U;
cc tensione di innesco a 50 Hz: ≤ 2,5 x U (3 x U per tipo 250 V);
cc corrente massima dopo l’innesco: 40 kA x 0,2 s.
L’effettiva corrente sopportata dallo scaricatore dipende dal tempo di interruzione
arrivo del dispositivo di protezione come indicato nella tabella seguente.
tempo di eliminazione del guasto [s] 0,5 0,4 0,32 0,2 0,14 0,8
Icw Cardew-C [kA] x [s] 25,3 28,3 31,6 40 40 40
cc Resistenza di isolamento: > 1010 Ω.
cc Non ripristinabile.
Il suo intervento provoca la segnalazione continua del controllore permanente
di isolamento. Per facilitare l’identificazione della perdita di isolamento dello
scaricatore è consigliabile installare, sul collegamento a terra, un toroide e il relativo
dispositivo XD301 che segnala localmente e a distanza la presenza della corrente
di dispersione.
La scelta del Cardew-C dipende dai seguenti parametri:
cc tensione nominale della rete elettrica;
cc livello di isolamento dell’impianto e del controllore permanete di isolamento;
cc punto di collegamento a terra (neutro-terra o fase-terra).
Sezione del conduttore o della sbarra di collegamento.
La sezione dipende dalle seguenti caratteristiche/condizioni:
cc modalità di collegamento a terra dello scaricatore (neutro accessibile oppure
Al collettore non accessibile);
di cabina Collettore di terra di cabina cc tipo di conduttore (rame o alluminio);
cc tempo di eliminazione del guasto (la condizione più gravosa è generalmente
quella dovuta all’interruzione del guasto mediante interruttore a monte
Esempio di installazione di un limitatore di sovratensione del trasformatore MT/BT).
e del controllore permanente di isolamento all’interno Il conduttore è di fatto un conduttore PE e come tale può essere dimensionato
del quadro QGBT tipo P-Bloc. secondo i criteri indicati dalla norma CEI 64-8.
Nel caso in cui il guasto di isolamento sull’impianto avvenga La formula per il calcolo è la seguente.
quando il limitatore di sovratensione è in conduzione
e si manifesti in prossimità del punto di installazione SPE = Ig . tin
della Cardew-C (condizione peggiorativa) la corrente di doppio K
guasto corrisponde a quella che si avrebbe in cabina dove
(Icc trifase in caso di neutro distribuito e 0,866 x Icc trifase SPE = sezione del PE
in caso di assenza del conduttore di neutro). Ig = corrente di guasto a terra
t int = tempo di interruzione del guasto
K = fattore relativo a isolante e materiale conduttore:
cc per conduttore isolato in PVC K = 115 (K = 143 per T<30°C);
cc per conduttore isolato in EPR K = 143 (K = 176 per T<30°C).
Per temperatura si intende quella dell’aria circostante il conduttore.
Solitamente il cavo di collegamento del dispositivo di eliminazione delle
sovratensione dista dal collettore meno di 2 m.

30
tabella di scelta del limitatore di sovratensioni Cardew C
Un [V] neutro accessibile neutro non accessibile

MT BT MT BT

≤ 230 tipo 250 V tipo 250 V


230 ≤ U ≤ 400 tipo 250 V tipo 440 V
400 ≤ U ≤ 660 tipo 440 V tipo 660 V
660 ≤ U ≤ 1000 tipo 660 V tipo 1000 V
1000 ≤ U ≤ 1560 tipo 1000 V

tabella di scelta della sezione cavo di collegamento del Cardew-C (1) (2) (3)
trasformatore in resina [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250
VCC [%] 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6
sezione connessione [mm2] neutro accessibile 16 25 50 50 70 95 95 120 150
neutro non accessibile 16 25 35 50 70 70 95 120 150 185
trasformatore in olio [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250
VCC [%] 4 4 4 4 4 4 4 6 6 6
sezione connessione [mm2] neutro accessibile 25 50 70 70 95 120 150 120 150
neutro non accessibile 25 35 50 70 95 95 120 120 150 185
(1) Il cavo è isolato in PVC.
(2) Per cavi in alluminio moltiplicare la sezione del conduttore in rame per 1,5.
(3) Per cavi isolati in EPR moltiplicare la sezione del conduttore isolato in PVC per 0,8.

31
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Sicurezza minima

Segnalazione del primo guasto


La norma CEI 64-8 richiede l’inserimento di un controllore di isolamento (CPI)
MT/BT MT/BT
XLI300
per la segnalazione del primo guasto a terra.
Per una normale rete a 50 Hz si possono utilizzare sia controllori che iniettano
un segnale di tipo continuo che controllori che iniettano un segnale alternato a bassa
XML316 XML308
frequenza (2.5 Hz). Il secondo tipo di CPI può fungere anche da generatore
di segnale per la ricerca dei guasti.
Il controllore di isolamento può essere inserito in alternativa sul centro stella
del trasformatore o su una delle fasi; nel primo caso la tensione che è applicata
al CPI per un guasto a terra è la stellata mentre nel secondo caso è la concatenata.
Uno dei parametri di scelta di un CPI è proprio la tensione concatenata della rete
da controllare: infatti nel caso di neutro non accessibile (collegamento del CPI
su una fase) essa risulta 1/e volte inferiore rispetto al caso di neutro accessibile.
I CPI sono dotati di una soglia di allarme in kΩ al raggiungimento della quale
si ha l’accensione di una spia sul fronte degli apparecchi e la commutazione
di un contatto per la segnalazione a distanza.
La soglia di allarme deve essere impostata ad un valore di resistenza inferiore
Rete a configurazione variabile: un solo CPI deve essere al normale valore di resistenza di isolamento verso terra dell’impianto con tutti
collegato per ogni rete indipendente. i carichi inseriti. L’intervento delle protezioni è obbligatorio al secondo guasto.
Nel caso di reti TT o TN alimentate tramite UPS può verificarsi la situazione
in cui l'impianto a valle, in assenza di tensione di rete, riceva tensione dalla batteria.
Si ha quindi il passaggio da un sistema di neutro TT o TN ad un sistema IT, in quanto
la batteria funziona in isola. Considerando però la limitata estensione dei circuiti
alimentati dall'UPS ed il breve tempo per il quale l'UPS può funzionare in isola
(generalmente dell'ordine dell'ora), non si considera giustificato l'utilizzo
di un dispositivo di segnalazione del primo guasto in quanto risulta estremamente
improbabile l'insorgere, dopo un primo guasto, di un secondo guasto nel breve
tempo di funzionamento con alimentazione da batteria (si veda a questo proposito
il commento all'articolo 413.1.5.1 della nuova edizione della norma CEI 64-8).

Reti con più trasformatori


Bisogna sottolineare che non è corretto installare due o più CPI su una stessa rete
poiché se tra i due vi è continuità metallica le correnti iniettate si sovrappongono
e di conseguenza i dispositivi danno luogo a misurazioni errate che si traducono
in indicazioni inaffidabili del livello di isolamento. In base a quanto detto, se la rete
è alimentata da più trasformatori in parallelo va installato un solo CPI il quale
comunque controllerà l’isolamento del secondario dei trasformatori e di tutto
l’impianto a valle dei trasformatori stessi.

Reti a configurazione variabile


In questo caso le valutazioni da fare sono più complesse: bisogna considerare tutte
le configurazioni che può assumere l’impianto e verificare che in nessuna di esse vi
siano due o più CPI collegati alla stessa rete. Le manovre che portano a modifiche
della topologia della rete (ad esempio chiusura o apertura di congiuntori) devono
modificare opportunamente anche i collegamenti dei CPI per evitare di averne più
di uno collegato alla stessa parte di impianto o di lasciare parti di impianto prive
di controllo. Nel caso di due reti esercite indipendentemente in servizio normale
ma che possono essere comunque collegate (ad esempio per fuori servizio di un
trasformatore), è necessario che uno dei CPI venga scollegato nel funzionamento
con congiuntore chiuso. È necessario inoltre verificare che la regolazione
della soglia di intervento sia inferiore al livello di isolamento dell’impianto
a congiuntore chiuso e che il CPI sopporti la lunghezza totale dei cavi di tutto
l’impianto (ad esempio tale valore è di 30 km per l’XM200).

Conclusioni
L’installazione di un CPI in un impianto IT (peraltro imposta dalla norma CEI 64-8)
permette di mantenere nel tempo i vantaggi di questa tipologia di gestione del neutro:
è un dispositivo fondamentale dell’impianto da scegliere con cura e collegare
con oculatezza poichè scelte errate o collegamenti scorretti renderebbero l’impianto
inaffidabile e quindi inutili i costi sostenuti per realizzarlo.
Se associato ad una modalità di ricerca guasti tempestiva ed efficace, il CPI
permette di limitare l’eventualità di un doppio guasto simultaneo che causerebbe
sia il fuori servizio almeno delle utenze interessate dai guasti che possibilità
di danneggiamento delle stesse (un doppio guasto è, a tutti gli effetti, un
cortocircuito).
Ad esempio, ipotizzando che statisticamente ci possa essere un guasto ogni tre mesi
e che il servizio manutenzione sia in grado di eliminarlo entro 24 ore, si avrebbe
in media un doppio guasto circa ogni 22 anni.

32
Miglioramento delle condizioni di servizio

Criteri di scelta
Tranne in casi semplici, vi sono funzioni specifiche della rete da monitorare che
possono influenzare la scelta:
cc si tratta di una rete estesa ove è consigliabile misurare la resistenza di isolamento
e le capacità dell’impianto verso terra?
cc è necessario avere una soglia di preallarme che indichi l’abbassamento del valore
dell’isolamento al di sotto di una soglia non-critica impostata dall’operatore?
cc sulla rete sono presenti dei congiuntori?
sono presenti disturbi elettrici generati dalle utenze quali variatori di velocità, gruppi
di continuità UPS, ecc.?

Che tipo di rete?


cc Motori o reti di piccole dimensioni in corrente alternata: Vigilohm IM9.
cc Motori fuori tensione: Vigilohm IM9-OL.
cc Reti in corrente continua o alternata di piccole dimensioni: Vigilohm IM10 o IM20
(IM10-H o IM20-H per ambienti uso medico).
cc Reti più estese dove la localizzazione manuale di un guasto è difficilmente
realizzabile: XM200 + XD301/312.
cc Reti molto estese dove le misure sulle partenze principali sono un evidente
vantaggio: XML308/XML316 o XM300 + XL308/316.

Supervisione e log eventi


Scelta del sistema
I 3 passi per una corretta scelta del sistema:
1) Definire le esigenze: dimensioni della rete,
Stampante CC o CA, misura dell’isolamento, localizzazione
Supervisore automatica dei guasti, funzioni aggiuntive, ecc…

Modbus 2) Scegliere i rilevatori adatti (XD, XML o XL


con misura locale dell’isolamento).
Interfaccia di comunicazione
3) Verificare l’eventuale necessità di un’interfaccia
di comunicazione.

Modbus

Controllore permanente d’isolamento

Bus Vigilohm System

Rilevatori/localizzatori

Vigilohm un sistema che segue


Toroidi l’evoluzione dell’impianto.
e pinze È sufficiente aggiungere dispositivi e
apparecchi per adattare il sistema ai
cambiamenti della rete o alle nuove
esigenze di misura e supervisione.

33
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Rete in corrente continua isolata da terra

Le protezioni minime indispensabili


Segnalazione al primo guasto, permette di avere continuità di servizio
in condizioni normali di installazione.
Intervento della protezione obbligatorio al secondo guasto.
Per controllare l’isolamento della rete e segnalare un guasto verso massa utilizzare
le apparecchiature seguenti:
cc IM10 e IM20 sono la soluzione IT in CA e CC fino a 40 mF.
In questi apparecchi un dispositivo ad alta impedenza misura la variazione
di potenziale delle due polarità della rete con riferimento alla terra. Queste variazioni
IM10
vengono confrontate con la soglia impostata. Il limite di utilizzazione è la tensione
della rete da controllare, cioè 480 VCA - 345 VCC;
cc Opzioni aggintive disponibili a seconda del modello:
vv Visualizzazione del valore R per facilitare la manutenzione preventiva.
vv Visualizzazione del valore C della rete.
Piccole reti o isole IT
vv Collegamento seriale Modbus.
(C max = 40 µF)
vv Storico Allarmi.
cc Vigilohm System XM200 o XM300C su reti in corrente continua del tipo ondulata
(generatori in corrente continua, gruppi statici di conversione) o non ondulata.

Vantaggi dell’offerta Schneider Electric


Misura e visualizzazione di C
Il monitoraggio della capacità C è essenziale sulle reti di grandi dimensioni dal
momento che l’impedenza capacitiva può provocare il passaggio ad un sistema
TT che, in caso di guasto d’isolamento potrebbe generare una tensione di contatto
pericolosa ed un’elevata corrente di guasto.
XM200 I CPI Schneider Electric visualizzano il valore C.
Localizzazione dei guasti senza collegamento al CPI
Questa funzione può semplificare l’implementazione e l’utilizzo del sistema.
Toglie anche qualsiasi limite al numero di rilevatori XD301/312 installabili.

Miglioramento delle condizioni di servizio


Ricerca sotto tensione del guasto d’isolamento (Vigilohm System)
L’utilizzo di un Vigilohm System abbinato a dei rilevatori consente di effettuare
XD312 la ricerca sotto tensione del primo guasto, permettendo di ottenere
un miglioramento della continuità di servizio; questo è possibile grazie all’iniezione
Rete con molte partenze:
soluzione semplice di un segnale a bassa frequenza (2,5 Hz).
Il rilevatore portatile XRM con le relative pinze amperometriche è compatibile
con tutti i controllori della gamma Vigilohm system. Per interrompere il circuito è
possibile utilizzare un controllore d’isolamento che comanda l’apertura
dell’interruttore di protezione.
Nell’architettura dello schema seguente i controllori della serie XML integrano sia la
funzione di controllo isolamento che la funzione di misura partenza per partenza.
Tutte le misure e gli allarmi cronodatati sono accessibili tramite supervisore.
L’XLI300 integra un’interfaccia di comunicazione oltre alla funzione di esclusione
CPI in caso di XML316 chiusura del secondo interruttore.
Questa soluzione può essere associata anche alla funzione di localizzazione dei
guasti con rilevatore XD.
Interface Supervisor XML308/316

XAS
Printer
défaut
XML316

test

1 2 3 4 5 6 7 8

9 10 11 12 13 14 15 16 valeur d'isolement
040 K
TEST MENU

XL308/316

XL308c
test

1 2 3 4 5 6 7 8

9 10 11 12 13 14 15 16

test/reset

XD308c

XD308c

XD312
XRM
XD312 test

reset

P50
P12 P100

RM 10N

Localizzazione automatica dei guasti con una misura della resistenza e capacità d’isolamento
(R e C) partenza per partenza

34
Caratteristiche Ulteriori prescrizioni normative
della rete

Prescrizioni relative all’utilizzo di dispositivi a


corrente differenziale (Norma CEI 64-8 parte 4 e 5)
Protezione addizionale contro i contatti diretti
Il dispositivo di protezione a corrente differenziale con Idn non superiore a 30 mA
è riconosciuto dalla norma come protezione addizionale contro i contatti diretti
in aggiunta ai seguenti criteri di protezioni:
cc isolamento delle parti attive;
cc involucri (grado di protezione) e barriere;
cc ostacoli;
cc distanziamento.
Tale protezione addizionale è richiesta anche per i circuiti che alimentano prese
a spina:
cc con corrente nominale non superiore a 20 A nei locali ad uso abitativo;
cc con corrente nominale non superiore a 32 A destinati ad alimentare apparecchi
utilizzatori mobili usati all’esterno.
Condutture realizzate con cavi con conduttori piatti
Le condutture utilizzate solitamente sotto tappeti a posa fissa (moquette)
sono oggetto di prescrizioni allo studio. Per il momento devono essere protette
con dispositivo differenziale con Idn non superiore a 30 mA.
Legge 46/90
Per gli impianti realizzati in data successiva all’entrata in vigore della Legge 46/90,
l’uso di dispositivi differenziali associati a circuiti che non siano provvisti
di conduttore di protezione non deve essere considerato come una misura
di protezione sufficiente contro i contatti indiretti, anche se la corrente differenziale
nominale di intervento non supera 30 mA.
Catene luminarie
È consigliabile proteggere, con dispositivo a corrente differenziale con IDn
non superiore a 30 mA, le catene luminarie a portata di mano se il costruttore
non ne definisce le modalità di installazione e di protezione.
Impianto e gruppo generatore trasportabile o per utilizzo temporaneo.
In tale caso, qualunque sia il sistema di neutro, deve essere utilizzato un dispositivo
a corrente differenziale non superiore a 30 mA per l’interruzione automatica
dell’alimentazione.

Prescrizioni per ambienti particolari


(CEI 64-8 parte 7)
L’impiego del dispositivo di protezione a corrente differenziale con sensibilità
non superiore a 30 mA è obbligatorio nei seguenti casi.
Locali contenenti bagni o docce e per piscine e fontane
La protezione è richiesta secondo la disposizione delle utenze rispetto alle zone
0, 1 e 2 e in caso si utilizzino altri sistemi di sicurezza, ad esempio il sistema SELV
o a separazione elettrica, quando tali sorgenti vengano installate in zona 2.
Per maggiori dettagli si rimanda alla norma CEI 64-8.
Cantieri di costruzione e demolizione, Strutture adibite ad uso agricolo
o zootecnico
Per le prese a spina e gli apparecchi utilizzatori mobili in entrambi i casi con corrente
nominale non superiore a 32 A.
Aree di campeggio
Ogni presa a spina deve essere protetta da dispositivo differenziale.
Locali ad uso medico
I circuiti terminali nei locali appartenenti al gruppo 1 che alimentano prese a spina
fino a 32 A. Tutti i circuiti nei locali appartenenti al gruppo 2 che non siano alimentati
da sistema IT-M mediante trasformatore di isolamento.
Nei locali di gruppo 1 e 2 sono richiesti dispositivi a corrente differenziale di tipo A
o di tipo B in funzione del tipo di corrente di guasto.
Fiere e mostre
Tutti i circuiti che alimentano prese a spina fino a 32 A e tutti i circuiti terminali esclusi
quelli destinati all’illuminazione di sicurezza.
Illuminazione per esterni
Impianti di illuminazione fissi situati in area esterna per cabine telefoniche, pensiline
di fermata per mezzi di trasporto, insegne pubblicitarie, segnalazioni stradali
e mappe luminose.
Unità mobili e trasportabili
Come dispositivo di protezione quando si utilizzano sistemi TN e TT.

35
Caratteristiche Ulteriori prescrizioni normative
della rete

Come protezione addizionale per tutte le prese a spina, alimentate direttamente,


e destinate ad apparecchi utilizzatori situati al di fuori dell’unità.
Sistemi di riscaldamento per pavimenti e soffitti
Come dispositivo di protezione anche in presenza di componenti elettrici
di riscaldamento di classe II o con isolamento equivalente.
Luoghi a maggior rischio in caso di incendio (protezione contro gli incendi)
Per le condutture classificate di tipo C e in caso di sistemi TN o TT è richiesta
la protezione mediante dispositivo a corrente differenziale con soglia di intervento
non superiore a 300 mA, anche ritardato, e in caso di circuiti di distribuzione, dove
necessita il coordinamento selettivo, con soglia non superiore a 1 A anche ritardato.
La norma definisce le condutture di tipo C nel seguente modo:
cc cavo multipolare provvisto di conduttore di protezione;
cc cavo unipolare o multipolare sprovvisto di conduttore di protezione e installato
in tubi protettivi metallici con grado di protezione inferiore a IP4X;
cc cavo unipolare o multipolare sprovvisto di conduttore di protezione e installato
in tubi protettivi in materiale isolante, installato a vista e con grado di protezione
almeno IP4X;
cc condotto sbarre con grado di protezione almeno IP4X.

36
Indice 4 - Protezione dei circuiti

n Introduzione pag. 38
n Protezione contro i sovraccarichi pag. 41
n Installazione dei cavi pag. 45
n Portata dei cavi pag. 48
n Caduta di tensione pag. 57
n Protezione contro il cortocircuito pag. 62
n Protezione dei conduttori di protezione e di neutro pag. 80
n Dimensionamento rapido dei cavi pag. 82
n Condotti sbarre prefabbricati pag. 84
n Tabelle di coordinamento pag. 110

37
Protezione Introduzione
dei circuiti Definizioni

Impianto elettrico
Insieme di componenti elettrici associati al fine di soddisfare scopi specifici e aventi
caratteristiche coordinate. Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti
elettrici non alimentati tramite prese a spina; fanno parte dell’impianto elettrico
anche gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spina destinate
unicamente alla loro alimentazione.
Conduttore di neutro
Conduttore collegato al punto di neutro del sistema ed in grado di contribuire
alla trasmissione dell’energia elettrica.
Temperatura ambiente
Temperatura dell’aria o di altro mezzo nel luogo in cui il componente elettrico
deve essere utilizzato.
Tensione nominale
Tensione per cui un impianto o una sua parte è progettato.
Nota: la tensione reale può differire dalla nominale entro i limiti di tolleranza permessi.
In relazione alla loro tensione nominale i sistemi elettrici si dividono in:
cc sistemi di categoria 0, quelli a tensione nominale minore o uguale a 50 V
se a corrente alternata o a 120 V se a corrente continua (non ondulata);
cc sistemi di categoria I, quelli a tensione nominale da oltre 50 a fino 1000 V
compresi se a corrente alternata o da oltre 120 fino a 1500 V se a corrente continua;
cc sistemi di categoria II, quelli a tensione nominale oltre a 1000 V se a corrente
alternata o oltre 1500 V se a corrente continua, fino a 35 kV compreso;
cc sistemi di categoria III, quelli a tensione nominale maggiore di 35 kV.
Qualora la tensione nominale verso terra sia superiore alla tensione nominale
fra le fasi, agli effetti della classificazione del sistema si considera la tensione
nominale verso terra.
La tensione effettiva può variare entro le abituali tolleranze. I transitori non vengono
considerati. Questa classificazione non esclude l'introduzione nelle diverse
categorie di limiti intermedi per ragioni particolari.
Circuito elettrico
Insieme di componenti di un impianto alimentato da uno stesso punto e protetto
contro le sovraccorrenti da uno stesso dispositivo di protezione.
Circuito di distribuzione
Circuito che alimenta un quadro di distribuzione.
Circuito terminale
Circuito direttamente collegato agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina.
Corrente di impiego (IB)
Corrente che può fluire in un circuito nel servizio ordinario:
cc a livello dei circuiti terminali è la corrente corrispondente alla potenza apparente
dell'utilizzatore. In presenza di avviamento motori o messe in servizio frequenti
(ascensori o saldatrici a punti) è necessario tener conto delle correnti transitorie
se i loro effetti si accumulano;
cc a livello dei circuiti di distribuzione (principali e secondari) è la corrente
corrispondente alla potenza apparente richiesta da un gruppo di utilizzatori tenendo
conto del coefficiente di utilizzazione e di contemporaneità.
Portata in regime permanente di una conduttura (Iz)
Massimo valore della corrente che può fluire in una conduttura, in regime
permanente ed in determinate condizioni, senza che la sua temperatura superi
un valore specificato. È quindi la massima corrente che la conduttura può
sopportare senza pregiudicare la durata della sua vita.
Dipende da diversi parametri come ad esempio da:
cc costituzione del cavo e della canalizzazione;
vv materiale conduttore,
vv materiale isolante,
vv numero di conduttori attivi,
vv modalità di posa;
cc temperatura ambiente.
Sovraccorrente
Ogni corrente che supera il valore nominale. Per le condutture, il valore nominale
è la portata. Tale corrente dev’essere eliminata in tempi tanto più brevi quanto
più elevato è il suo valore.
Corrente di sovraccarico
Sovracorrente che si verifica in un circuito elettricamente sano.
Ad esempio la corrente di avviamento di un motore o il funzionamento momentaneo
di un numero di utilizzatori maggiore di quello previsto.

38
Corrente di cortocircuito (franco)
Sovracorrente che si verifica a seguito di un guasto di impedenza trascurabile
fra due punti tra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio.
Corrente di guasto
Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell’isolamento o quando
l’isolamento è cortocircuitato.
Corrente di guasto a terra
Corrente di guasto che si chiude attraverso l’impianto di terra. In determinate
configurazioni di impianto, sistema TN e IT, la corrente di guasto (di secondo guasto
per il sistema IT) che si richiude verso terra può assumere valori elevati,
paragonabili alle correnti di sovraccarico e di cortocircuito.
Corrente convenzionale di funzionamento (di un dispositivo di protezione) (If)
Valore specificato di corrente che provoca l’intervento del dispositivo di protezione
entro un tempo specificato, denominato tempo convenzionale.
Conduttura
Insieme costituito da uno o più conduttori elettrici e dagli elementi che assicurano
il loro isolamento, il loro supporto, il loro fissaggio e la loro eventuale protezione
meccanica.
Componente elettrico
Termine generale usato per indicare sia i componenti dell’impianto
sia gli apparecchi utilizzatori.
Apparecchio utilizzatore
Apparecchio che trasforma l’energia elettrica in un’altra forma di energia,
per esempio luminosa, calorica o meccanica.
Apparecchio utilizzatore trasportabile ed apparecchio utilizzatore mobile
Un apparecchio utilizzatore si definisce trasportabile se può essere spostato
facilmente, perché munito di apposite maniglie o perché la sua massa è limitata;
un apparecchio utilizzatore trasportabile si definisce apparecchio utilizzatore mobile
solo se deve essere spostato dall’utente per il suo funzionamento,
mentre è collegato al circuito di alimentazione.
Apparecchio utilizzatore portatile
Apparecchio mobile destinato ad essere sorretto dalla mano durante il suo impiego
ordinario, nel quale il motore, se esiste, è parte integrante dell’apparecchio.
Apparecchio utilizzatore fisso
Apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile, mobile o portatile.
Alimentazione dei servizi di sicurezza
Sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori
o di parti dell’impianto necessari per la sicurezza delle persone.
Il sistema include la sorgente, i circuiti e gli altri componenti elettrici.
Alimentazione di riserva
Sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori
o di parti dell’impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone.

39
Protezione Introduzione
dei circuiti Dimensionamento degli impianti

Nel dimensionamento di un impianto elettrico, ha un ruolo determinante la scelta


dei cavi e delle relative protezioni.
Per definire i due componenti sopra citati si può utilizzare il seguente schema
operativo utilizzato in questa guida:
cc calcolo delle correnti d’impiego delle condutture (IB). Per giungere
alla determinazione di questi valori si parte da una prima analisi riguardante
il censimento e la disposizione topografica dei carichi; questa prima analisi permette
di identificare i coefficienti di utilizzazione e di contemporaneità dei carichi
e di determinare le potenze e quindi le correnti che le condutture devono portare;
cc dimensionamento dei cavi a portata, tenendo conto delle modalità di posa
e delle caratteristiche costruttive dei cavi;
cc verifica della caduta di tensione ammessa;
cc calcolo della corrente di cortocircuito presunta ai vari livelli di sbarre;
cc scelta degli interruttori automatici in base alla corrente d’impiego delle condutture
da proteggere e al livello di cortocircuito nel punto in cui sono installati;
la scelta degli interruttori automatici può anche essere influenzata da esigenze
di selettività e filiazione;
cc verifiche di congruenza interruttore/cavo:
vv verifica della protezione contro il cortocircuito massimo, confrontando l’energia
specifica passante dell’interruttore automatico (I2t) con l’energia specifica
ammissibile del cavo (K2S2),
vv verifica della protezione contro i cortocircuiti a fondo linea. Il confronto tra
la corrente di cortocircuito minima a fondo linea (Iccmin) e la soglia di intervento
istantaneo Im dell’interruttore è necessario solo in presenza di sganciatore solo
magnetico o termico sovradimensionato (ad esempio circuiti di sicurezza),
vv verifica della protezione contro i contatti indiretti, confrontando le caratteristiche
di intervento del dispositivo di protezione (soglie di intervento istantaneo Im
o differenziale I∆n) con la corrente di guasto a terra Id; questa verifica cambia
in funzione del modo di collegamento a terra (TT, TN e IT) e delle condizioni
di installazione. Per quest'ultima verifica consultare il capitolo relativo alla protezione
delle persone.

Corrente d'impiego IB

pag. 48
aumento della sezione
Dimensionamento dei cavi a portata

pag. 57
No
Verifica caduta di tensione
(1)
Si
pag. 62

Calcolo del livello di cortocircuito sui quadri

pag. 127
(1)
Scelta interruttore automatico

pag. 76
2
kS
2
≥I t
2

pag. 76
No
Verifiche di congruenza Im ≤ Iccmin OK
interruttore/cavo
pag. 382

Im ≤ Id Si
fine
(1) In caso di verifica negativa è generalmente possibile intervenire in alternativa sulla sezione del cavo oppure sul tipo di interruttore automatico.

40
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
dei circuiti Determinazione della sezione
del conduttore di fase

Nota 1: la corrente di funzionamento del fusibile è pari La norma CEI 64.8 richiede che, per la protezione contro le correnti di sovraccarico,
a 1,6 volte la sua corrente nominale. si debbano rispettare le due condizioni seguenti:
Per tale motivo la portata della conduttura protetta
cc IB ≤ In ≤ Iz;
da sovraccarico (a pari condizioni di utilizzazione) sarà
differente a secondo del tipo di protezione adottato cc If ≤ 1,45 Iz;
(interruttore automatico oppure fusibile) e del relativo rapporto dove:
tra la corrente di funzionamento e la corrente nominale. vv IB è la corrente di impiego della conduttura,
cc Interruttore per uso industriale vv In è la corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione,
If = 1,3 x In In ≤ Iz;
vv Iz è la portata in regime permanente della conduttura che deve essere
cc interruttore per uso domestico o similare
If = 1,45 x In In ≤ Iz; determinata
cc fusibile (con In > 4 A) in riferimento alle effettive condizioni di funzionamento.
If = (1,6 ÷ 1,9) x In In ≤ (0,9 ÷ 0,76) x Iz. Praticamente si deve determinare la sezione di cavo che abbia la portata effettiva
L’interruttore automatico permette di sfruttare totalmente superiore a In, If è la corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione.
la portata ammessa dalla conduttura.
Il coordinamento tra un cavo ed un interruttore automatico deve quindi iniziare
Si fa notare che per la protezione delle linee di alimentazione
del quadro di controllo delle pompe del sistema antincendio dalla scelta di un interruttore automatico che abbia una corrente nominale superiore
la norma UNI 9490 prevede l’utilizzo di fusibili allo scopo alla corrente di impiego della conduttura riservandosi poi di scegliere un cavo
di garantire il non intervento della protezione in caso di portata adeguata.
di sovraccarico. Per quando riguarda il rispetto della seconda condizione nel caso di interruttori
La lettera di chiarimento del Ministero degli Interni/ Direzione
automatici non è necessaria alcuna verifica, in quanto la corrente di funzionamento
Generale Protezione Civile emessa in data 23 aprile 1998
e indirizzata all’Ispettorato Regionale VV.F per il Veneto è rispettivamente:
e il Trentino Alto Adige precisa quanto segue. cc 1,45 In per interruttori per uso domestico conformi alla norma CEI EN 60898-1;
“Al riguardo, sulla scorta del competente parere del Centro cc 1,3 In per interruttori per uso industriale conformi alla norma CEI EN 60947-2.
Studi Esperienze, si ritiene che gli obbiettivi di sicurezza Tale verifica è indispensabile quando il dispositivo di protezione è un fusibile.
imposti dalla norma CEI 64-8 debbono essere rispettati anche
Il metodo utilizzato in questa guida prende come riferimento la pubblicazione
se in disaccordo con la specifica prescrizione della norma
UNI 9490/ 4.9.4.3”. CEI-UNEL 35024/1 per quanto riguarda le pose non interrate e la pubblicazione
In conclusione le soluzioni previste dalla norma CEI 64-8, CEI-UNEL 35026 per le pose interrate.
come l’utilizzo di interruttori automatici, sono ammesse
con le raccomandazioni di non proteggere il circuito contro
il sovraccarico e di prevedere un sistema di segnalazione
del sovraccarico in atto.
Nota 2: il metodo utilizzato serve per la determinazione
della portata a regime permanente.
Nota 3: le portate si riferiscono a condizioni di posa senza
variazioni lungo il percorso della conduttura. In caso fosse
necessario, per ragioni di protezione meccanica, modificare
la modalità di posa del cavo lungo il percorso, considerare
l’installazione con le condizioni di utilizzo più gravose.
Se per proteggere un cavo viene utilizzato un tubo o una canala
per un tratto di conduttura inferiore al metro, non è necessario
ridurre la portata.

Utilizzatore Conduttura

Co
rr
en
te Iz
a
di at Iz
im rt 45
pi Po 1,
eg
o
I
B

IB Iz 1,45 I z

In If

Zona a Zona b Zona b

e
al le e
on na ibil
nz I f tico
i
i o
e le

e to a s
nz fu
on na

nv en om ve to
nI
zi i

co am aut
la om

n n
te n e co me
go n

en zio tor
re nte

r n te na
or n t e o
di e

C i fu erru rr nzi
o orr

d nt Co i fu
C

i d

Dispositivo di protezione

41
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
dei circuiti Determinazione della sezione
del conduttore di fase

Misura di protezione contro i sovraccarichi


La norma CEI 64-8 obbliga ad attuare la protezione contro il sovraccarico
delle condutture secondo il criterio sopra esposto e con le eccezioni riportate
nel capitolo “Cortocircuito a fondo linea” a pag 76.
In pratica la protezione contro i sovraccarichi è obbligatoria nei seguenti casi:
cc condutture che alimentano derivazioni per le quali in sede di progetto è stato
previsto un fattore di contemporaneità (KC) inferiore a 1;
cc condutture che alimentano carichi per i quali in sede di progetto è stato previsto
un fattore di utilizzazione (KU) inferiore a 1;
cc condutture che alimentano carichi che possono dare origine a sovraccarichi
(motori, prese a spina non dedicate ad utenze specifiche);
cc condutture in sistemi IT sempre protette se non è presente un dispositivo
a corrente differenziale.
cc impianti in luoghi a maggior rischio in caso di incendio;
cc impianti in luoghi con pericolo di esplosione;
Negli impianti indicati agli ultimi due punti, la protezione contro i sovraccarichi
deve essere sempre presente e installata all’inizio della conduttura.

42
Sigle di designazione dei cavi
A livello nazionale le sigle di designazione dei cavi sono indicate nella norma
CEI 20-27 (CENELEC HD361).
Tali regole si applicano solo per i cavi armonizzati dal CENELEC e per quei cavi
nazionali per i quali il CENELEC ha concesso espressamente l’uso.

sigla di designazione CEI 20-27 (HD361)


riferimento del cavo armonizzato H
cavo nazionale riconosciuto dal Cenelec N
tensione nominale Uo/U 100/100 V 01
300/300 V 03
300/500 V 05
450/750 V 07
600/1000 V 1
materiale isolante gomma di etilpropilene ordinario R
cloruro di polivinile V
mescola reticolata a base di poliolefine a bassa emissione di gas tossici e corrosivi Z
mescola termoplastica a base di poliolefine a bassa emissione di gas tossici e corrosivi Z1
rivestimenti metallici conduttore di rame concentrico C
schermo di rame in treccia sull’insiema delle anime C4
guaina non metallica gomma di etilpropilene ordinario R
cloruro di polivinile V
mescola reticolata a base di poliolefine a bassa emissione di gas tossici e corrosivi Z
mescola termoplastica a base di poliolefine a bassa emissione di gas tossici e corrosivi Z1
policloroprene o equivalente N
mescola speciale di policloroprene resistente all’acqua N8
componenti costruttivi cavi piatti divisibili H
cavi piatti non divisibili H2
materiale conduttore rame -
alluminio A
forma del conduttore (1) conduttore flessibile per l’uso in cavi per saldatrici ad arco -D
conduttore flessibilissimo per l’uso in cavi per saldatrici ad arco -E
conduttore flessibile di un cavo flessibile (classe 5) -F
conduttore flessibilissimo di un cavo flessibile (classe 6) -H
conduttore flessibile di un cavo per installazione fissa -K
conduttore rigido, rigido, rotondo, a corda (classe 2) -R
conduttore rigido, rotondo, a filo unico (classe 1) -U
conduttore in similrame -Y
numero e dimensioni del conduttore numero delle anime n
simbolo moltiplicativo in caso di cavo senza anima gilallo/verde X
simbolo moltiplicativo in caso di cavo con anima gilallo/verde G
sezione del conduttore s
per un conduttore in similrame di sezione non precisata Y

Esempio
H 07 V V K 3X 3S

Sezione

Numero anime

Flessibilità

Guaina

Isolamento

Tensione nominale
Cavo armonizzato

Cavo armonizzato, con tensione 450/700 V, isolato in cloruro di polivinile (PVC)


rivestito con guaina in cloruro di polivinile (PVC), con conduttore in rame a corda
essibile per installazione fissa, composto da 3 cavi da 35mm2 senza conduttore
di protezione. Temperatura nominale di funzionamento 70°C, temperatura massima
in cortocircuito 160°C.
Nota: alcuni cavi in commercio sono identificati in modo diverso secondo la designazione
CEI-UNEL 35011.
(1) Nella designazione del cavo, prima della forma del conduttore occorre inserire un trattino.

43
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
dei circuiti

Impiego dei principali tipi di cavi


(estratto dalla Guida CEI 64-50)
Nella seguente tabella vengono riportati i modi di posa consigliati per i principali
tipi di cavi.

sigla di designazione impiego consigliato


N07V-U Installazione entro tubi protettivi in vista od incassati, o entro sistemi chiusi similari, per impianti per i quali
N07V-R le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio.
N07V-K
N07G9-K Installazione entro tubi protettivi in vista od incassati, o entro sistemi chiusi similari, per impianti per i quali
FM9-450/750 V le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio e basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi.
N1VV-K ccInstallazione in ambienti interni o esterni, anche bagnati;
ccposa fissa su muratura o su strutture metalliche;
ccposa interrata (ammessa);
ccper impianti per i quali le Norme CEI prevedono vaci non propaganti l’incendio.
FG7(O)R-0,6/1 kV ccInstallazione in ambienti interni o esterni, anche bagnati;
ccposa fissa su muratura o su strutture metalliche;
ccposa interrata (ammessa);
ccper impianti per i quali le Norme CEI prevedono vaci non propaganti l’incendio.
FG7(O)M1-0,6/1 kV Installazioni come per i cavi FG7(O)R-0,6/1 kV, in impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio
e a basso sviluppo di fumi e gas, tossici e corrosivi (CEI 20-13).
FG10(O)M1-0,6/1 kV Installazioni come per i cavi FG7(O)R-0,6/1 kV, in impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio,
a basso sviluppo di fumi e gas, tossici e corrosivi.
FG10(O)M1-0,6/1 kV CEI 20-45 Installazioni come per i cavi FG7(O)R-0,6/1 kV, in impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l’incendio
e a basso sviluppo di fumi e gas, tossici e corrosivi, e con una resistenza al fuoco in accordo con la Norma CEI 20-36 e
20-45.
cavi con isolamento minerale Installazione dove si vogliano evitare fumi e gas tossici e si richieda una resistenza al fuoco in accordo con
CEI 20-39 provvisti o sprovvisti la Norma CEI 20-36.
di guaina supplementare non
metallica
FROR 450/750 Installazione all’interno, in ambienti secchi o umidi; all’esterno, solo per uso temporaneo.
FROH 2R-450/750 V Adatto per servizio mobile e per posa fissa non propaganti l’incendio.
H07RN-F Installazione in locali secchi o bagnati, anche all’aperto, in officine industriali, in luoghi agricoli ed in cantieri edili.
Questo cavo è adatto per essere usato su apparecchi di riscaldamento e di sollevamento, su grosse macchine utensili
e su parti mobili di macchine.
H07RN8-F Per installazione sommersa per fontane, piscine, pompe sommerse, ecc. (in conformità alla Norma CEI 20-19/16).
H05VVC4V5-K Installazione entro tubi protettivi in vista od incassati, o entro sistemi chiusi similari, per impianti destinati a locali ad uso
medico, quando sono previsti cavi adatti ad evitare interferenze elettromagnetiche.
Nota: Ulteriori informazioni sono date nella Tabella 2 della Guida CEI 20-67 e nella Guida CEI 20-40.

44
Protezione Installazione dei cavi
dei circuiti Tipi di cavi ammessi e tipi di posa ammissibili

La parte 5 della norma CEI 64-8 è interamente dedicata alla scelta e all’installazione
dei componenti elettrici.
In questo ambito vengono definiti i tipi di cavi ammessi in funzione dei tipi di posa
ed i tipi di posa ammissibili per le varie ubicazioni. La seguente tabella ne dà una
rappresentazione sintetica.
modalità di posa
senza fissaggio fissaggio diretto tubi protettivi tubi protettivi canali, elementi passerelle su isolatore
circolari non circolari scanalati o mensole

tipo di conduttore
conduttori nudi no no no no no no si

cavi unipolari senza guaina no no si si si (1) no si

cavi unipolari con guaina (2)


si si si si si (2)

cavi multipolari si si si si si si (2)

ubicazione
entro cavità di struttura (4) si (2)
si si no si (2)

entro cunicolo (4) si si si si si si (2)

interrata si (2)
si si no (2) (2)

incassata nella struttura no (3) no (3) si si no (3) (2) (2)

montaggio sporgente no si si si si si (2)

(1) L’installazione è ammessa se i canali sono provvisti di coperchio asportabile mediante attrezzo e con gradi di protezione IP4X o IPXXD o grado di protezione
inferiore ma con installazione fuori dalla portata di mano.
(2) Non applicabile o non utilizzato in generale nella pratica.
(3) Solo per cavi con isolamento minerale e guaina aggiuntiva in materiale non metallico. La norma raccomanda, per altri tipi di cavi, di realizzare l’installazione
in modo da permettere la sostituzione degli stessi in caso di deterioramento.
(4) Per cavità si intende lo spazio ricavato in strutture di un edificio e accessibile solo in punti determinati. Per cunicolo si intende un involucro che permette
l’accesso ai cavi lungo tutto il percorso. Per galleria si intende un luogo dove sono installati conduttori secondo le modalità di posa indicate in tabella e in modo
tale da permettere la libera circolazione di persone.

45
Protezione Installazione dei cavi
dei circuiti Modalità di posa previste
dalla norma CEI 64-8

esempio riferimento descrizione esempio riferimento descrizione


1 cavi senza guaina in tubi protettivi 17 cavi unipolari con guaina (o multipolari)
circolari posati entro muri termicamente sospesi a od incorporati in fili o corde di
isolati supporto

2 cavi multipolari in tubi protettivi circolari 18 conduttori nudi o cavi senza guaina
posati entro muri termicamente isolati su isolanti

21 cavi multipolari (o unipolari con guaina)


3 cavi senza guaina in tubi protettivi in cavità di strutture
circolari posati su o distanziati da pareti

22 cavi unipolari senza guaina in tubi


3A cavi multipolari in tubi protettivi circolari protettivi non circolari posati in cavità
posati su o distanziati da pareti di strutture

22A cavi multipolari (o unipolari con guaina)


4 cavi senza guaina in tubi protettivi non in tubi protettivi circolari posati in cavità
circolari posati su pareti di strutture

23 cavi unipolari senza guaina in tubi


protettivi non circolari posati in cavità
4A cavi multipolari in tubi protettivi non di strutture
circolari posati su pareti

24 cavi unipolari senza guaina in tubi


protettivi non circolari annegati nella
5 cavi senza guaina in tubi protettivi muratura
annegati nella muratura

24A cavi multipolari (o unipolari con guaina),


in tubi protettivi non circolari annegati
nella muratura
5A cavi multipolari in tubi protettivi annegati
nella muratura

25 cavi multipolari (o unipolari con guaina)


posati in:
cccontrosoffitti
11 cavi multipolari (o unipolari con guaina), ccpavimenti sopraelevati
con o senza armatura, posati su o
distanziati da pareti
31 cavi senza guaina e cavi multipolari
(o unipolari con guaina) in canali posati
su parete con percorso orizzontale
11A cavi multipolari (o unipolari con guaina)
con o senza armatura fissati su soffitti
32 cavi senza guaina e cavi multipolari
(o unipolari con guaina) in canali posati
su parete con percorso verticale
12 cavi multipolari (o unipolari con guaina),
con o senza armatura, su passerelle
non perforate 33 cavi senza guaina posati in canali
incassati nel pavimento

13 cavi multipolari (o unipolari con guaina),


con o senza armatura, su passerelle 33A cavi multipolari posati in canali incassati
perforate con percorso orizzontale o nel pavimento
verticale

14 cavi multipolari (o unipolari con guaina),


con o senza armatura, su mensole 34 cavi senza guaina in canali sospesi

15 cavi multipolari (o unipolari con guaina),


con o senza armatura, fissati da collari 34A cavi multipolari (o unipolari con guaina)
in canali sospesi

16 cavi multipolari (o unipolari con guaina), 41 cavi senza guaina e cavi multipolari
con o senza armatura, su passerelle a (o cavi unipolari con guaina) in tubi
traversini protettivi circolari posati entro cunicoli
chiusi, con percorso orizzontale
o verticale

46
Modalità di posa previste
dalla norma CEI 64-8 e CEI 11-17

Per le pose dei cavi interrati la norma CEI 64-8 non dà nessuna indicazione.
Queste vengono individuate nella norma CEI 11-17 in cui vengono definite le seguenti tipologie di pose

esempio riferimento descrizione esempio riferimento descrizione


42 cavi senza guaina in tubi protettivi L cavi direttamente interrati senza
circolari posati entro cunicoli ventilati protezione meccanica supplementare
incassati nel pavimento
43 cavi unipolari con guaina
e multipolari posati in cunicoli aperti
o ventilati con percorso orizzontale
e verticale M-1 cavi direttamente interrati con
51 cavi multipolari (o cavi unipolari protezione meccanica
con guaina) posati direttamente entro supplementare, lastra piena
pareti termicamente isolanti

52 cavi multipolari (o cavi unipolari con


guaina) posati direttamente nella
muratura senza protezione M-2 cavi direttamente interrati con
meccanica addizionale protezione meccanica
supplementare, con apposito legolo
53 cavi multipolari (o cavi unipolari con
guaina) posati nella muratura con
protezione meccanica addizionale

61 cavi unipolari con guaina e multipolari N cavo in tubo interrato


in tubi protettivi interrati
od in cunicoli interrati

62 cavi multipolari (o unipolari con


guaina) interrati senza protezione
meccanica addizionale
O-1 cavo in condotti: condotti non apribili,
manufatti gettati in opera

63 cavi multipolari (o unipolari con


guaina) interrati con protezione O-2 cavi in condotti: condotti apribili,
meccanica addizionale manufatti prefabbricati

P-1 cavi in cunicolo affiorante: ventilato


71 cavi senza guaina posati in elementi
scanalati

P-2 cavi in cunicolo affiorante: chiuso


riempito
72 cavi senza guaina (o cavi unipolari
con guaina o cavi multipolari) posati in
canali provvisti di elementi di
separazione:
P-3 cavi in cunicolo affiorante: chiuso
cccircuiti per cavi per comunicazione
riempito
e per elaborazione dati
73 cavi senza guaina in tubi protettivi
o cavi unipolari con guaina
(o multipolari) posati in stipiti di porte Q cavo in cunicolo interrato
74 cavi senza guaina in tubi protettivi
o cavi unipolari con guaina
(o multipolari) posati in stipiti
di finestre
75 cavi senza guaina, cavi multipolari
o cavi unipolari con guaina in canale
incassato R-1 cavo in acqua posato sul fondo
81 cavi multipolari immersi in acqua

R-2 cavo in acqua interrato sul fondo

47
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata

Calcolo della sezione di cavi isolati in PVC ed EPR


Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi in rame isolati
con materiale elastomerico o termoplastico in questa guida si applica un metodo
che fa riferimento alla norma CEI-UNEL 35024/1.
Il procedimento è il seguente:
cc si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1 e k2,
dove:
vv k1 è il fattore di correzione da applicare se la temperatura ambiente è diversa
da 30°C (tabella T1A),
vv k2 è il fattore di correzione per i cavi installati in fascio o in strato (tabella T2),
o per i cavi installati in strato su più supporti secondo le modalità di posa 13, 14, 15,
16 e 17 della CEI 64-8 (tabella T3 per cavi multipolari, T4 per cavi unipolari);
cc si divide il valore della corrente nominale dell’interruttore (In) o della corrente di
regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando così il valore In’ (Ir’):
In’ = In/ktot
cc in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dell’isolante e del numero di
conduttori attivi si individua sulla tabella T-A per i cavi unipolari con e senza guaina
e sulla tabella T-B per i cavi multipolari:
vv la portata Iz’ che rispetta la condizione Iz’ ≥ In’,
vv la corrispondente sezione del conduttore di fase.
La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz’ × ktot.

Determinazione del coefficiente ktot


Il coefficiente ktot caratterizza l’influenza delle differenti condizioni di installazione
e si ottiene moltiplicando i fattori correttivi k1e k2 dedotti dalle tabelle T1, T2, T3
e T4.
Tabella T1A: valori di k1
Il fattore correttivo k1 tiene conto dell’influenza della temperatura ambiente
in funzione del tipo di isolante per temperature diverse da 30°C.
Tabella T2: valori di k2
Il fattore correttivo k2 considera la diminuzione di portata di un cavo posato nelle
vicinanze di altri cavi per effetto del mutuo riscaldamento tra di essi.
Il fattore k2 è riferito a cavi posati in modo ravvicinato, in fascio o strato.
cc Per strato si intende un gruppo di cavi affiancati disposti in orizzontale
o in verticale. I cavi su strato sono installati su muro, passerella, soffitto, pavimento
o su scala portacavi. Per fascio si intende un raggruppamento di cavi non distanziati
e non posti in strato. Più strati sovrapposti su un unico supporto (es. passarella)
sono considerati un fascio.
cc Due cavi unipolari posati in strato si possono considerare distanziati se la distanza
tra loro supera di due volte il diametro del cavo di sezione maggiore.
Due cavi multipolari posati in strato si possono considerare distanziati se la distanza
tra loro è almeno uguale al diametro esterno del cavo di sezione maggiore.
Con posa distanziata il fattore k2 è sempre uguale a 1.
cc Il fattore k2 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili,
cioè rientranti nelle tre sezioni adiacenti unificate (es. 10 – 16 – 25 mm2) e sono
uniformemente caricati.
cc Conduttori di sezione non simile. In presenza di fascio o strato composto da cavi
di sezione non simile (es. 10-16-50 mm2) si applica il seguente fattore correttivo
in sostituzione del fattore k2:
F= 1
n
dove n è il numero di cavi che compongono il fascio.
n 1 2 3 4 5 6 7 8
F 1 0,71 0,57 0,5 0,44 0,41 0,37 0,35

Applicando questo fattore si riduce il rischio di sovratemperatura dei cavi di sezione


minore (funzionamento ad una temperatura superiore a quella nominale)
ma ciò comporta la sotto-utilizzazione dei cavi di sezione maggiore.
Nota: nelle tabelle delle portate T-A e T-B è indicato il numero Per evitare questo problema si può :
di conduttori caricati, cioè dei conduttori effettivamente percorsi vv suddividere il fascio ad esempio in due fasci contenente sezioni simili;
da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. vv applicare la Guida CEI 20-65 “Metodo di verifica termica (portata) per cavi
Nei circuiti trifase con neutro con carichi equilibrati
o lievemente squilibrati, oppure in assenza di armoniche raggruppati in fascio contenete conduttori di sezione differente”.
che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo cc Conduttori debolmente caricati. Per fasci e strati di cavi simili (composti
quadripolare si calcola considerando tre conduttori caricati. da n circuiti) i circuiti in numero di m che conducono una corrente di impiego non
Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato superiore al 30% della portata,determinata mediante i fattori correttivi di temperatura
o in presenza di forti componenti armoniche sul neutro occorre e di vicinanza (per n circuiti), possono essere trascurati nel contributo al
considerare 4 conduttori caricati. Poiché nelle tabelle T-A e T-B
il numero di conduttori caricati è soltanto 2 o 3, in caso di 4 riscaldamento del fascio intero.
conduttori caricati si trova la portata relativa a due conduttori In questo caso il fattore correttivo k2 sarà relativo ad un numero di circuiti pari a n-m.
e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione
relativo a due circuiti o cavi multipolari.

48
cc Fascio di cavi con differente tipo di isolamento. Per gruppi contenente cavi con
isolamento differente (PVC e EPR), la portata di tutti i cavi del gruppo deve essere
valutata considerando tutto il fascio composto da cavi con isolamento avente
temperatura di funzionamento nominale inferiore (PVC).
cc Conduttore di neutro carico. Il numero di conduttori che partecipano
al riscaldamento sono due nei circuiti monofasi, tre nei circuiti trifasi e sempre
tre nei circuiti trifasi con neutro quando i carichi sono distribuiti equamente sulle tre
fasi. Quando il conduttore di neutro porta una corrente senza una corrispondente
riduzione della corrente di fase, nel dimensionamento a portata dei cavi che
costituiscono il circuito, si deve utilizzare un opportuno fattore riduttivo. Le correnti
di neutro possono essere dovuta ad armoniche di ordine tre e multiple di tre.
cc In tale caso si può procedere in uno dei modi seguenti:
vv considerare il circuito trifase con neutro carico come composto da due circuiti
monofasi. In tale caso il fattore di vicinanza (k2 oppure F) dovrà essere determinato
in corrispondenza del numero di circuiti posizionati vicini più uno.
vv utilizzare, in aggiunta agli altri fattori, un fattore riduttivo pari a 0,84
(Norma NF C 15-100).
cc Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano
n circuiti tripolari.
Se un sistema consiste sia di cavi bipolari sia tripolari, il numero di circuiti è preso
pari al numero di cavi e il corrispondente fattore è applicato alle tabelle di portata per
due conduttori caricati per i cavi bipolari e a quelle per tre conduttori caricati per cavi
tripolari. Un fascio o strato costituito da n cavi unipolari caricati, si può cosiderare
come n/2 circuiti bipolari per sistemi F-F o F-N o n/3 circuiti tripolari per sistemi
trifase.
Tabelle T3 e T4: valori di k2 in alternativa a quelli della tabella T2
In caso di installazione di cavi in strato su più supporti (passerelle orizzontali
o verticali) il fattore correttivo k2 si deduce dalle tabelle T3 o T4, rispettivamente
per cavi multipolari e unipolari, e non dalla tabella T2. Questi valori sono applicabili
a cavi simili uniformemente caricati.
Nel caso di passerelle orizzontali i valori indicati si riferiscono a distanze verticali
tra le passerelle di 300 mm. Per distanze verticali inferiori i fattori dovrebbero essere
ridotti. Nel caso di passerelle verticali i valori indicati si riferiscono a distanze
orizzontali tra le passerelle di 225 mm, con passerelle montate dorso a dorso.
Per distanze inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti.

Calcolo della sezione di cavi con isolamento


minerale
Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi con isolamento
minerale in questa guida si applica un metodo che fa riferimento alla norma
CEI UNEL 35024/2. Il procedimento è analogo a quello utilizzato per la
determinazione della sezione di fase dei cavi con isolamento in PVC ed EPR:
cc si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1 e k2,
dove:
vv k1 è il fattore di correzione da applicare se la temperatura ambiente è diversa
da 30 °C, che assume valori diversi a seconda che il cavo sia non esposto o esposto
al tocco (tabella T1B);
vv k2 è il fattore di correzione per i cavi installati in fascio o in strato (tabella T2),
o per i cavi installati in strato su più supporti secondo le modalità di posa 13, 14,
15 e 16 della CEI 64-8 (tabella T3 per cavi multipolari, T4 per cavi unipolari);
cc si divide il valore della corrente nominale dell’interruttore (In) o della corrente
di regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando così il valore
In’ (Ir’):
I’n = In
K tot
cc in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dell’isolante e del numero
di conduttori attivi si individua sulla tabella T-C per i cavi unipolari con e senza guaina
e sulla tabella T-D per i cavi multipolari:
vv la portata Iz’ che rispetta la condizione Iz’≥In’,
vv la corrispondente sezione del conduttore di fase.
La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz’ × ktot.

49
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata

tabella T1A - tabella T1B - influenza della temperatura fattore k1


influenza della temperatura fattore k1 isolamento minerali
temperatura ambiente tipo di isolamento cavo nudo o ricoperto in cavo nudo non
PVC EPR materiale termoplastico esposto al tocco
esposto al tocco
10 1,22 1,15
temp. max della guaina metallica 70° C 105° C
15 1,17 1,12
temperatura ambiente
20 1,12 1,08
10 1,26 1,14
25 1,06 1,04
15 1,2 1,11
35 0,94 0,96
20 1,14 1,07
40 0,87 0,91
25 1,07 1,04
45 0,79 0,87
35 0,93 0,96
50 0,71 0,82
40 0,85 0,92
55 0,61 0,76
45 0,76 0,88
60 0,5 0,71
50 0,67 0,84
65 0,65
55 0,57 0,8
70 0,58
60 0,45 0,75
75 0,5
65 - 0,7
80 0,41
70 - 0,65
75 - 0,6
80 - 0,54
85 - 0,47
90 - 0,4
95 - 0,32

tabella T2 - circuiti realizzati con cavi installati in fascio o strato fattore k2


n° di posa CEI 64-8 disposizione numero di circuiti o di cavi multipolari
1 2 3 4 5 6 7 8 9 12 16 20
tutte le altre pose raggruppati a fascio, 1 0,8 0,7 0,65 0,6 0,57 0,54 0,52 0,5 0,45 0,41 0,38
annegati
11/12/25 singolo strato su muro, 1 0,85 0,79 0,75 0,73 0,72 0,72 0,71 0,7 nessuna ulteriore
pavimento o passerelle riduzione per più di 9
non perforate circuiti o cavi multipolari
11A strato a soffitto 0,95 0,81 0,72 0,68 0,66 0,64 0,63 0,62 0,61
13 strato su passerelle 1 0,88 0,82 0,77 0,75 0,73 0,73 0,72 0,72
perforate orizzontali
o verticali (perforate
o non perforate)
14-15-16-17 strato su scala posa cavi 1 0,87 0,82 0,8 0,8 0,79 0,79 0,78 0,78
o graffato ad un sostegno

tabella T3 - circuiti realizzati con cavi multipolari in strato su più supporti (es. passerelle) fattore k2
n° posa CEI 64-8 metodo di installazione numero di cavi per ogni supporto
numero di passerelle 1 2 3 4 6 9
13 passerelle posa ravvicinata 2 1,00 0,87 0,80 0,77 0,73 0,68
perforate 3 1,00 0,86 0,79 0,76 0,71 0,66
orizzontali posa distanziata 2 1,00 0,99 0,96 0,92 0,87
3 1,00 0,98 0,95 0,91 0,85
13 passerelle posa ravvicinata 2 1,00 0,88 0,81 0,76 0,71 0,70
perforate verticali posa distanziata 2 1,00 0,91 0,88 0,87 0,85
14-15-16-17 scala posa posa ravvicinata 2 1,00 0,86 0,80 0,78 0,76 0,73
cavi elemento 3 1,00 0,85 0,79 0,76 0,73 0,70
di sostegno posa distanziata 2 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96
3 1,00 0,98 0,97 0,96 0,93
Nota 1: per posa distanzianta si intendono cavi posizionati:
ccad una distanza almeno doppia del loro diametro in caso di cavi unipolari
ccad una distanza almeno pari al loro diametro in caso di cavi multipolari.
Se i cavi sono installati ad una distanza superiore a quella sopra indicata il fattore correttivo per circuiti vicini (tabella T2) non si applica (K2 = 1).
Nota 2: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore
o uguale a 20 mm.

50
tabella T4 - circuiti realizzati con cavi unipolari in strato su più supporti fattore k2
n° posa CEI 64-8 metodo di installazione numero di passerelle numero di circuiti trifasi utilizzato per
1 2 3
13 passerelle perforate 2 0,96 0,87 0,81 3 cavi in formazione orizzontale
3 0,95 0,85 0,78
13 passerelle perforate 2 0,95 0,84 3 cavi in formazione verticale
14-15-16-17 scala posa cavi o elemento di sostegno 2 0,98 0,93 0,89 3 cavi in formazione orizzontale
3 0,97 0,90 0,86
13 passerelle perforate 2 0,97 0,93 0,89 3 cavi in formazione a trefolo
3 0,96 0,92 0,86
13 passerelle perforate 2 1,00 0,90 0,86
14-15-16-17 scala posa cavi 2 0,97 0,95 0,93
o elemento di sostegno 3 0,96 0,94 0,9
Nota: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore
o uguale a 20 mm. Le terne di cavi in formazione a trefolo si intendono disposte ad una distanza maggiore di due volte il diametro del singolo cavo unipolare.

Determinazione della sezione del conduttore di fase


tabella T-A - cavi unipolari con e senza guaina con isolamento in PVC o EPR (1)
metodologia altri tipi di tipo di numero portata [A]
tipica di posa della isolamento cond. sezione [mm2]
installazione CEI 64-8 caricati
1 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
cavi in tubo 1-51-71-73-74 PVC 2 14,5 19,5 26 34 46 61 80 99 119 151 182 210 240 273 320
incassato in 3 13,5 18 24 31 42 56 73 89 108 136 164 188 216 245 286
parete isolante
EPR 2 19,0 26 36 45 61 81 106 131 158 200 241 278 318 362 424
3 17,0 23 31 40 54 73 95 117 141 179 216 249 285 324 380
cavi in tubo 3-4-5-22-23 PVC 2 13,5 17,5 24 32 41 57 76 101 125 151 192 232 269 309 353 415
in aria 24-31-32-33 3 12 15,5 21 28 36 50 68 89 110 134 171 207 239 275 314 369
34-41-42-72
EPR 2 17 23,0 31 42 54 75 100 133 164 198 253 306 354 402 472 555
3 15 20,0 28 37 48 66 88 117 144 175 222 269 312 355 417 490
cavi in aria 18 PVC 2 19,5 26 35 46 63 85 112 138 168 213 258 299 344 392 461
libera in 3 15,5 21 28 36 57 76 101 125 151 192 232 269 309 353 415
posizione
EPR 2 24,0 33 45 58 80 107 142 175 212 270 327
non a portata
di mano 3 20,0 28 37 48 71 96 127 157 190 242 293
cavi in aria 11-12-21-25 PVC 3 19,5 26 35 46 63 85 110 137 167 216 264 308 356 409 485 561
libera a 43-52-53 EPR 3 24 33 45 58 80 107 135 169 207 268 328 383 444 510 607 703
trifoglio

cavi in aria 13-14-15-16- PVC 2 22 30 40 52 71 96 131 162 196 251 304 352 406 463 546 629
libera in piano 17 3 19,5 26 35 46 63 85 114 143 174 225 275 321 372 427 507 587
a contatto
EPR 2 27 37 50 64 88 119 161 200 242 310 377 437 504 575 679 783
3 24 33 45 58 80 107 141 176 216 279 342 400 464 533 634 736
cavi in aria 14-15-16 PVC 2 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709
libera 3 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709
distanziati
EPR 2 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902
su un piano
orizzontale(2) 3 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902
cavi in aria 13-14-15-16 PVC 2 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659
libera 3 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659
distanziati
EPR 2 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833
su un piano
verticale (2) 3 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 °C).
EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 °C)
(2) I cavi unipolari affiancati che compongono il circuito trifase si considerano distanziati se posati in modo che la distanza tra di essi sia superiore o uguale
a due volte il diametro esterno del singolo cavo unipolare.

51
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata

tabella T-B: cavi multipolari con isolamento in PVC o EPR (1)


metodologia altri tipi di tipo di numero portata [A]
tipica di posa della isolamento cond. sezione [mm2]
installazione CEI 64-8 caricati 1 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
cavo in tubo 2-51-73-74 PVC 2 14,0 18,5 25 32 43 57 75 92 110 139 167 192 219 248 291 334
incassato in 3 13,0 17,5 23 29 39 52 68 83 99 125 150 172 196 223 261 298
parete isolante EPR 2 18,5 25,0 33 42 57 76 99 121 145 183 220 253 290 329 386 442
3 16,5 22,0 30 38 51 68 89 109 130 164 197 227 259 295 346 396
cavo in tubo 3A-4A-5A-21 PVC 2 13,5 16,5 23,0 30 38 52 69 90 111 133 168 201 232 258 294 344 394
in aria 22A-24A-25 3 12,0 15,0 20,0 27 34 46 62 80 99 118 149 176 206 225 255 297 339
33A-31-34A EPR 2 17,0 22,0 30,0 40 51 69 91 119 146 175 221 265 305 334 384 459 532
43-32
3 15,0 19,5 26,0 35 44 60 80 105 128 154 194 233 268 300 340 398 455
cavo in aria 13-14-15-16-17 PVC 2 15,0 22,0 30,0 40 51 70 94 119 148 180 232 282 328 379 434 514 593
libera, distanziato 3 13,6 18,5 25,0 34 43 60 80 101 126 153 196 238 276 319 364 430 497
dalla parete/soffitto EPR 2 19,0 26,0 36,0 49 63 86 115 149 185 225 289 352 410 473 542 641 741
o su passerella
3 17,0 23,0 32,0 42 54 75 100 127 158 192 246 298 346 399 456 538 621
cavo in aria 11-11A-52-53- PVC 2 15,0 19,5 27,0 36 46 63 85 112 138 168 213 258 299 344 392 461 530
libera, fissato 12 3 13,5 17,5 24,0 32 41 57 76 96 119 144 184 223 259 299 341 403 464
alla parete/ EPR 2 19,0 24,0 33,0 45 58 80 107 138 171 209 269 328 382 441 506 599 693
soffitto
3 17,0 22,0 30,0 40 52 71 96 119 147 179 229 278 322 371 424 500 576
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 °C).
EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 °C).

Esempio:
Un cavo in rame trifase isolato in EPR è posato su una passerella perforata
in vicinanza di tre circuiti costituiti da:
cc un cavo trifase (1° circuito);
cc 3 cavi unipolari (2° circuito);
cc 6 cavi unipolari (3° circuito).
Il circuito, costituito da 2 conduttori in parallelo per fase, è equivalente a 2 circuiti trifasi.
Sulla passerella in totale si considerano perciò posati 5 circuiti. La temperatura
ambiente è di 40°C. Il cavo deve trasportare una corrente di impiego IB di 23 A.
La sezione del cavo si determina nel modo seguente:
cc scelta dell'interruttore automatico:
l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente
di impiego della conduttura IB;
utilizzando un interruttore modulare si avrà:
In = 25 A;
cc determinazione del coefficiente correttivo ktot:
vv temperatura ambiente tab T1: k1 = 0,91,
vv posa ravvicinata tab T2: k2 = 0,75,
ktot = k1 . k2 = 0,68;
cc determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura:
In' = In/ktot = 36,8 A;
cc determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-B):
vv n° posa: 13,
vv isolante EPR,
vv n° di conduttori attivi: 3,
vv materiale conduttore: rame.
La sezione, con portata teorica Iz' immediatamente superiore alla minima portata
teorica In', è di 4 mm2 (42 A), come evidenziato nella tabella T-B.
Determinazione della portata effettiva della conduttura:
la portata effettiva Iz di un cavo da 4 mm2 nelle condizioni di posa considerate
è pari a:
Iz = I’z . ktot = 28,5 A.

52
tabella T-C: cavi ad isolamento minerale unipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V;
serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
metodologia altri tipi di tipo di num. portata [A]
tipica di posa della isolamento cond. sezione [mm2]
installazione CEI 64-8 caricati 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240
cavi in aria 13 - 14 serie L (1) 3 21 28 37
libera 15 - 16 serie L (2) 3 26 35 46
a trifoglio serie H (1) 3 22 30 40 51 69 92 120 147 182 223 267 308 352 399 466
serie H (2) 3 28 38 50 64 87 115 150 184 228 279 335 385 441 500 584
cavi in aria 13 - 14 serie L (1) 2 25 33 44
libera in piano 15 - 16 3 23 31 41
a contato serie L (2) 2 31 41 54
3 29 39 51
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 26 34 45 57 77 102 132 161 198 241 289 331 377 426 496
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 32 43 56 71 96 127 164 200 247 300 359 411 469 530 617
cavi in aria 14-15-16 serie L (1) 2 25 33 44
libera distanziati 3 29 39 51
su un piano serie L (2) 2 31 41 54
orizzontale
3 37 49 64
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 32 43 56 71 95 125 162 197 242 294 351 402 454 507 565
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 40 54 70 89 120 157 204 248 304 370 441 505 565 629 704
cavi in aria 14-15-16 serie L (1) 2 25 33 44
libera distanziati 3 26 34 45
su un piano serie L (2) 2 31 41 54
verticale
3 33 43 56
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 28 37 49 62 84 110 142 173 213 259 309 353 400 446 497
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 35 47 61 78 105 137 178 216 266 323 385 441 498 557 624
cavi in aria 11 - 11A serie L (1) 2 23 31 40
libera, fissati 3 21 29 38
sulla parete serie L (2) 2 28 38 51
o soffitto
3 27 36 47
serie H (1) 2 25 34 45 57 77 102 133 163 202 247 296 340 388 440 514
3 23 31 41 52 70 92 120 147 181 221 264 303 346 392 457
serie H (2) 2 31 42 55 70 96 127 166 203 251 307 369 424 485 550 643
3 30 41 53 67 91 119 154 187 230 280 334 383 435 492 572
cavi a trifoglio 11 - 11A serie L (1) 3 19 26 35
in aria libera serie L (2) 3 24 33 44
fissati sulla serie H (1) 3 21 28 37 48 65 86 112 137 169 207 249 286 327 371 434
parete o soffitto
serie H (2) 3 26 35 47 59 81 107 140 171 212 260 312 359 410 465 544
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70°C).
Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9.
(2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105°C).

53
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata

tabella T-D: cavi ad isolamento minerale multipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V;
serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
metodologia altri tipi di tipo di numero portata [A]
tipica di posa della isolamento cond. sezione [mm2]
installazione CEI 64-8 caricati 1,5 2,5 4 6 10 16 25
cavo in aria 13 -14 serie L (1) 2 25 33 44
libera, 15 - 16 3 21 28 37
distanziato serie L (2) 2 31 41 54
dalla parete
o soffitto 3 26 35 46
o su passerella serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142
3 22 30 40 51 69 92 120
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179
3 28 38 50 64 87 115 150
cavo in aria 11 - 11A serie L (1) 2 23 31 40
libera, fissato 3 19 26 35
sulla parete serie L (2) 2 28 38 51
o soffitto
3 24 33 44
serie H (1) 2 25 34 45 57 77 102 133
3 21 28 37 48 65 86 112
serie H (2) 2 31 42 55 70 96 127 166
3 26 35 47 59 81 107 140
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70°C).
Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9.
(2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105°C).

54
Posa interrata

tabella T5: influenza della Posa interrata


temperatura del terrreno fattore k1 Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi in rame isolati con
materiale elastomerico o termoplastico interrati, in questa guida si applica il metodo
temperatura tipo di isolamento che fa riferimento alla tabella CEI-UNEL 35026. Il procedimento è il seguente:
del terreno [°C] PVC EPR cc si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1, k2, k3
10 1,1 1,07 e k4, dove:
15 1,05 1,04 vv k1 è il fattore di correzione da applicare se la temperatura del terreno è diversa
20 1 1 da 20°C (tabella T5);
25 0,95 0,96 vv k2 è il fattore di correzione per gruppi di più circuiti installati sullo stesso piano
30 0,89 0,93 (tabella T6);
35 0,84 0,89 vv k3 è il fattore di correzione per profondità di interramento diversa dal valore preso
40 0,77 0,85 come riferimento, pari a 0,8 m (tabella T7);
45 0,71 0,8 vv k4 è il fattore di correzione per resistività termica diversa dal valore preso come
50 0,63 0,76 riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cioè terreno secco (tabella T8).
55 0,55 0,71 vv si divide il valore della corrente nominale dell’interruttore (In) o della corrente di
60 0,45 0,65 regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando così il valore In’ (Ir’):
65 0,6
70 0,53 I’n = In
ktot
75 0,46
80 0,38 vv in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dell’isolante e del numero
di conduttori attivi si individua sulla tabella T-E:
vv la portata Iz’ che rispetta la condizione Iz’ ≥ In’,
tabella T6: gruppi di più circuiti vv la corrispondente sezione del conduttore di fase.
installati sullo stesso piano fattore k2 La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz’ × ktot.
Nota:
un cavo multipolare per ciascun tubo cci valori di portata indicati si riferiscono alle seguenti condizioni di posa:
n. circuiti distanza fra i circuiti [m] vv temperatura terreno = 20°C
a contatto 0,25 0,5 1 vv profondità di posa = 0,8 m
2 0,85 0,9 0,95 0,95 vv resistività termica del terreno = 1,5 K x m/W
3 0,75 0,85 0,9 0,95 nella tabella delle portate T-E è indicato il numero di conduttori caricati, cioè dei conduttori
effettivamente percorsi da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. Nei circuiti trifase
4 0,7 0,8 0,85 0,9 con neutro con carichi equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in assenza di armoniche
5 0,65 0,8 0,85 0,9 che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo quadripolare si calcola
6 0,6 0,8 0,8 0,9 considerando tre conduttori caricati.
un cavo unipolare per ciascun tubo Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato o in presenza di forti componenti armoniche
n. cavi distanza fra i circuiti [m] sul neutro occorre considerare 4 conduttori caricati. Poiché nella tabella T-E il numero
di conduttori caricati è soltanto 2 o 3, in caso di 4 conduttori caricati si trova la portata relativa
a contatto 0,25 0,5 1 a due conduttori e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione relativo a due circuiti
2 0,8 0,9 0,9 0,95 o cavi multipolari.
3 0,7 0,8 0,85 0,9 ccNella tabella T-E sono indicate le portate relative a cavi interrati posati in tubo; nel caso di cavi
4 0,65 0,75 0,8 0,9 direttamente interrati (pose 62 e 63 della norma CEI 64-8), essendo più favorevoli le condizioni
5 0,6 0,7 0,8 0,9 di scambio termico, la portata aumenta di un fattore, dipendente dalla tipologia e dalle dimensioni
dei cavi, che indicativamente può essere considerato pari a 1,15.
6 0,6 0,7 0,8 0,9

Determinazione del coefficiente ktot


Il coefficiente ktot caratterizza l’influenza delle differenti condizioni di installazione
e si ottiene moltiplicando i fattori correttivi k1, k2, k3 e k4 dedotti dalle tabelle T5, T6,
T7 e T8.
Tabella T5: valori di k1
Il fattore correttivo k1 tiene conto dell’influenza della temperatura del terreno
per temperature di quest’ultimo diverse da 20°C.
Tabella T6: valori di k2
Il fattore correttivo k2 considera la diminuzione di portata di un cavo unipolare
o multipolare in tubo interrato, posato sullo stesso piano di altri cavi, per effetto
del mutuo riscaldamento tra di essi. Il fattore k2 è riferito a cavi posati ad una
distanza inferiore a 1 m; per distanze superiori a 1m il fattore k2 è sempre uguale a 1.
Il fattore k2 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili,
cioè rientranti nelle tre sezioni adiacenti unificate (es. 10 - 16 - 25 mm2).
Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano
n circuiti tripolari.
Tabella T7: valori di k3
Il fattore correttivo k3 considera la variazione di portata per profondità
di interramento diversa dal valore preso come riferimento, pari a 0,8 m.
Tabella T8: valori di k4
Il fattore correttivo k4 considera la variazione di portata del cavo per resistività
termica diversa dal valore preso come riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cioè terreno
secco.

Distanza fra i circuiti

55
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa interrata

tabella T7: influenza della profondità tabella T8:


di posa fattore k3 influenza della resistività termica del terreno fattore k4
profondità di posa [m] 0,5 0,8 1 1,2 1,5 cavi unipolari
fattore di correzione 1,02 1 0,98 0,96 0,94 resistività del terreno 1 1,2 1,5 2 2,5
(K x m/W)
fattore di correzione 1,08 1,05 1 0,9 0,82
cavi multipolari
resistività del terreno 1 1,2 1,5 2 2,5
(K x m/W)
fattore di correzione 1,06 1,04 1 0,91 0,84

tabella T-E : cavi unipolari con e senza guaina e cavi multipolari (1) (2)
metodologia altri tipi tipo n. portata [A]
tipica di di posa di cond. sezione [mm2]
installazione della CEI 64-8 isolam. 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 400 500 630
cavi unipolari PVC 2 22 29 38 47 63 82 105 127 157 191 225 259 294 330 386
in tubi interrati 3 20 26 34 43 57 74 95 115 141 171 201 231 262 293 342
a contatto EPR 2 26 34 44 54 73 95 122 148 182 222 261 301 343 385 450 509 592 666 759
(1 cavo per tubo)
3 23 31 40 49 67 85 110 133 163 198 233 268 304 340 397 448 519 583 663
cavi unipolari 61 PVC 2 21 27 36 45 61 78 101 123 153 187 222 256 292 328 385
in tubo 3 18 23 30 38 51 66 86 104 129 158 187 216 246 277 325
interrato EPR 2 24 32 41 52 70 91 118 144 178 218 258 298 340 383 450 510 595 671 767
3 21 27 35 44 59 77 100 121 150 184 217 251 287 323 379 429 500 565 645
cavi 61 PVC 2 19 25 33 41 56 73 94 115 143 175 208 240 273 307 360
multipolari 3 16 21 28 35 47 61 79 97 120 148 175 202 231 259 304
in tubo EPR 2 23 30 39 49 66 86 111 136 168 207 245 284 324 364 428
interrato
3 19 25 32 41 55 72 93 114 141 174 206 238 272 306 360
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70°C; EPR: mescola elastomerica reticolata a base
di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90°C)
(2) Per posa direttamente interrata con o senza protezione meccanica (posa 62 e 63), applicare il fattore correttivo1,15 unitamente ai fattori correttivi K1, k2, k3, e k4.
Esempio:
Dimensionamento di un circuito trifase in condotto interrato in terreno secco e alla
temperatura di 25°C. Il cavo multipolare, isolato in PVC, alimenta un carico trifase
da 100 kW (400 V) e fattore di potenza 0,88 ed è posato a contatto con un altro cavo
multipolare.
La sezione del cavo si determina nel modo seguente:
cc scelta dell'interruttore automatico:
l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla
corrente di impiego della conduttura IB:
IB = 100000 = 164 A;
0,88 . e . 400
sarà possibile utilizzare un interruttore Compact NSX da 250 A con sganciatore
TM200D regolato a 180 A; per il dimensionamento del cavo si potrà dunque
considerare In = 180 A;
cc determinazione del coefficiente correttivo ktot:
vv temperatura del terreno: k1 = 0,95,
vv posa ravvicinata, 2 circuiti: k2 = 0,85,
vv profondità di posa 0,8 m: k3 = 1,
vv natura del terreno: secco, k4 = 1, ktot= k1 . k2 . k3 . k4 = 0,8
cc determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura:
I'n= In/ktot = 225 A;
cc determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-E):
vv isolante: PVC,
vv n° conduttori attivi: 3,
vv materiale conduttore: rame.
La sezione con portata teorica I'z immediatamente superiore alla minima portata
teorica I’n è di 150 mm2 (231 A), come evidenziato nella tabella T-E.
Determinazione della portata effettiva della conduttura:
la portata effettiva Iz di un cavo da 150 mm2 nelle condizioni di posa considerate
è pari a: Iz = I’z . ktot = 184,8 A.

56
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Presentazione

In un qualsiasi impianto di bassa tensione La Norma CEI 64-8 raccomanda una caduta di tensione tra l’origine dell’impianto
è necessario valutare la caduta di tensione elettrico e qualunque apparecchio utilizzatore non superiore in pratica al 4%
della tensione nominale dell’impianto. In un impianto di forza motrice una caduta
tra l’origine dell’installazione e il punto di tensione superiore al 4% può essere eccessiva per le seguenti ragioni:
di utilizzazione dell’energia elettrica. cc il corretto funzionamento, in regime permanente, dei motori è generalmente
Una eccessiva caduta di tensione influenza garantito per tensioni comprese tra il ± 5% della tensione nominale;
negativamente il funzionamento cc la corrente di avviamento di un motore può raggiungere o anche superare
il valore di 5 ÷ 7 In.
delle apparacchiature. Se la caduta di tensione è pari al 6% in regime permanente, essa probabilmente
raggiungerà, al momento dell’avviamento, un valore molto elevato.
Questo provoca:
cc un cattivo funzionamento delle utenze più sensibili;
cc difficoltà di avviamento del motore.
Ad una caduta di tensione del 15% corrisponde una riduzione della coppia di spunto
pari circa al 28%. Durante la fase di avviamento, si consiglia di non superare
la caduta di tensione percentuale del 10% sul cavo del motore. La caduta di tensione
è sinonimo di perdite in linea e quindi di una cattiva ottimizzazione dell’impianto
di trasmissione dell’energia elettrica. Per questi motivi è consigliabile non
raggiungere mai la caduta di tensione massima ammessa. Il valore della caduta
di tensione [V] può essere determinato mediante la seguente formula:
∆U = k . IB . L . (r . cos ϕ + x . sen ϕ)
ed in percentuale
∆u% = DU . 100
Un
dove:
IB [A] è la corrente nel cavo,
k è un fattore di tensione pari a 2 nei sistemi monofase e bifase e nei sistemi
trifase,
L [km] è la lunghezza della linea,
r [Ω/km] è la resistenza di un chilometro di cavo,
x [Ω/km] è la reattanza di un chilometro di cavo,
Un [V] è la tensione nominale dell’impianto,
cosϕ è il fattore di potenza del carico.

resistenza e reattanza specifica dei cavi unificati (Tabella UNEL 35023-70) (1) (2)
sez. [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
cavo unipolare
r [mΩ/m] 14,8 8,91 5,57 3,71 2,24 1,41 0,889 0,641 0,473 0,328 0,236 0,188 0,153 0,123 0,0943 0,0761
x [mΩ/m] 0,168 0,156 0,143 0,135 0,119 0,112 0,106 0,101 0,101 0,0965 0,0975 0,0939 0,0928 0,0908 0,0902 0,0895
cavo bipolare, tripolare
r [mΩ/m] 15,1 9,08 5,68 3,78 2,27 1,43 0,907 0,654 0,483 0,334 0,241 0,191 0,157 0,125 0,0966 0,0780
x [mΩ/m] 0,118 0,109 0,101 0,0955 0,0861 0,0817 0,0813 0,0783 0,0779 0,0751 0,0762 0,0740 0,0745 0,0742 0,0752 0,0750
Materiale conduttore: rame, temperatura di riferimento 80°C.
(1)
(2) La tabella fornisce i valori della resistenza e della reattanza dei cavi per unità di lunghezza (Ω/km corrispondenti a mΩ/m) in funzione della sezione dei conduttori.

Esempio
In un impianto del tipo in figura occorre effettuare una verifica della caduta
di tensione della partenza in cavo, la cui sezione è stata dimensionata a portata.
Il dimensionamento a portata ha condotto ad una sezione di 50 mm2.
È imposta una caduta di tensione del 2%.
Dalla tabella della resistenza e reattanza specifica dei cavi si ha:
S = 50 mm2, cavo multipolare,
r = 0,483 Ω/km,
cavo multipolare Cu/EPR x = 0,0779 Ω/km.
posa in aria libera ravvicinata Calcoliamo ora la caduta di tensione con la formula (NB: la lunghezza del cavo deve
su passerella non perforata essere in km):
S = 50 mm2 ∆U = k . IB . L . (r . cos ϕ + x . sen ϕ) = 8,52 V
L = 70 m Utilizzando quindi la formula della caduta di tensione percentuale si ottiene:
IB = 150 A
∆u% = DU . 100 = 2,13%
cos ϕ = 0,9 Un
essendo ∆u% > del 2% occorre scegliere una sezione superiore:
S = 70 mm2, cavo multipolare,
r = 0,334 Ω/km,
x = 0,0751 Ω/km.
Utilizzando questi dati otteniamo quindi:
∆U = k . lB . L . (r . cosϕ + x . senϕ) = 6 V,

∆u% = DU . 100 = 1,5%
Un
La caduta di tensione risulta verificata (<2%).
La sezione adottata è dunque 70 mm2 in cavo multipolare.

57
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Calcolo della caduta di tensione

Calcolo della caduta di tensione


Le tabelle di seguito riportate forniscono i valori di ∆U% per diversi valori del fattore
potenza, nelle seguenti ipotesi:
cc tensione nominale: 400 V;
cc lunghezza cavo: 100 m;
cc cavi unipolari conformi alle tabelle UNEL 35023-70;
cc distribuzione trifase.
La ∆U% effettiva del cavo si ottiene nel seguente modo:
∆U%eff = ∆U%tab x (L/100) x (Ib/Ibtab)
dove:
L [m] è la lunghezza della linea,
Ib è la reale corrente d’impiego della linea Ibtab è il valore nella prima colonna della
tabella immediatamente superiore a Ib,
∆U%tab è il valore di caduta di tensione percentuale fornito dalla tabella in
corrispondenza di Ibtab.
Nota: In caso di distribuzione monofase, moltiplicare il valore in tabella per 2.
Nel caso di più conduttori in parallelo per fase si considera il valore di ∆U% in corrispondenza
della sezione del singolo conduttore, ad una corrente pari a Ib/n° conduttori in parallelo.

tabella 1: caduta di tensione % a cos ϕ = 0.8 per 100 m di cavo


sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,07 1,25 0,79 0,53 0,32 0,21 0,13
6 3,10 1,88 1,18 0,79 0,48 0,31 0,20 0,15 0,11
10 5,17 3,13 1,97 1,32 0,81 0,52 0,34 0,25 0,19 0,14 0,11
16 8,27 5,00 3,15 2,11 1,29 0,83 0,54 0,40 0,30 0,22 0,17 0,14 0,12 0,11
20 10,34 6,25 3,93 2,64 1,61 1,04 0,67 0,50 0,38 0,28 0,21 0,18 0,15 0,13 0,11
25 12,93 7,82 4,92 3,30 2,02 1,29 0,84 0,62 0,48 0,35 0,27 0,22 0,19 0,17 0,14 0,12
32 10,01 6,29 4,22 2,58 1,66 1,07 0,79 0,61 0,44 0,34 0,29 0,25 0,21 0,18 0,16
40 7,87 5,28 3,23 2,07 1,34 0,99 0,76 0,55 0,43 0,36 0,31 0,26 0,22 0,20
50 9,83 6,60 4,03 2,59 1,68 1,24 0,95 0,69 0,54 0,45 0,39 0,33 0,28 0,25
63 8,32 5,08 3,26 2,11 1,56 1,20 0,87 0,67 0,56 0,49 0,42 0,35 0,31
80 10,56 6,46 4,14 2,68 1,99 1,52 1,11 0,86 0,72 0,62 0,53 0,45 0,40
90 7,26 4,66 3,02 2,23 1,71 1,25 0,96 0,81 0,69 0,60 0,50 0,45
100 8,07 5,18 3,35 2,48 1,90 1,39 1,07 0,90 0,77 0,66 0,56 0,50
125 6,47 4,19 3,10 2,38 1,73 1,34 1,12 0,96 0,83 0,70 0,62
150 7,76 5,03 3,72 2,85 2,08 1,61 1,34 1,16 0,99 0,84 0,74
175 9,06 5,87 4,35 3,33 2,43 1,87 1,57 1,35 1,16 0,98 0,87
200 10,35 6,71 4,97 3,80 2,77 2,14 1,79 1,54 1,32 1,12 0,99
225 7,55 5,59 4,28 3,12 2,41 2,01 1,73 1,49 1,26 1,12
250 6,21 4,75 3,47 2,68 2,24 1,93 1,65 1,40 1,24
275 5,23 3,81 2,94 2,46 2,12 1,82 1,54 1,36
300 4,16 3,21 2,69 2,31 1,99 1,68 1,49
325 3,48 2,91 2,51 2,15 1,82 1,61
350 3,13 2,70 2,32 1,96 1,74
375 2,89 2,48 2,10 1,86
400 2,65 2,24 1,98
450 2,52 2,23
500 2,48

58
tabella 2: caduta di tensione % a cos ϕ = 0,85 per 100 m di cavo
sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,19 1,33 0,83 0,56 0,34 0,22 0,14
6 3,29 1,99 1,25 0,84 0,51 0,33 0,21 0,16 0,12
10 5,49 3,32 2,08 1,40 0,85 0,54 0,35 0,26 0,20 0,14 0,11
16 8,78 5,30 3,33 2,23 1,36 0,87 0,56 0,41 0,32 0,23 0,17 0,14 0,12 0,11
20 10,97 6,63 4,17 2,79 1,70 1,09 0,70 0,52 0,39 0,29 0,22 0,18 0,15 0,13 0,11
25 13,71 8,29 5,21 3,49 2,13 1,36 0,88 0,65 0,49 0,36 0,27 0,23 0,19 0,16 0,14 0,12
32 10,61 6,66 4,47 2,73 1,74 1,12 0,83 0,63 0,46 0,35 0,29 0,25 0,21 0,18 0,15
40 8,33 5,59 3,41 2,18 1,41 1,04 0,79 0,57 0,44 0,36 0,31 0,26 0,22 0,19
50 10,41 6,98 4,26 2,72 1,76 1,29 0,99 0,71 0,55 0,45 0,39 0,33 0,28 0,24
63 8,80 5,37 3,43 2,21 1,63 1,24 0,90 0,69 0,57 0,49 0,42 0,35 0,31
80 11,17 6,81 4,36 2,81 2,07 1,58 1,14 0,87 0,72 0,62 0,53 0,44 0,39
90 7,66 4,90 3,16 2,33 1,77 1,28 0,98 0,82 0,70 0,59 0,50 0,44
100 8,52 5,45 3,51 2,59 1,97 1,43 1,09 0,91 0,77 0,66 0,55 0,48
125 6,81 4,39 3,24 2,46 1,78 1,36 1,13 0,97 0,82 0,69 0,61
150 8,17 5,27 4,88 2,96 2,14 1,64 1,36 1,16 0,99 0,83 0,73
175 9,53 6,15 4,53 3,45 2,50 1,91 1,59 1,36 1,15 0,97 0,85
200 10,89 7,03 5,18 3,94 2,85 2,18 1,81 1,55 1,32 1,11 0,97
225 7,91 5,83 4,44 3,21 2,46 2,04 1,74 1,48 1,24 1,09
250 6,47 4,93 3,57 2,73 2,27 1,94 1,65 1,38 1,21
275 5,42 3,93 3,00 2,49 2,13 1,81 1,52 1,33
300 4,28 3,27 2,72 2,32 1,98 1,66 1,45
325 3,55 2,95 2,52 2,14 1,80 1,57
350 3,17 2,71 2,31 1,94 1,70
375 2,91 2,47 2,07 1,82
400 2,64 2,21 1,94
450 2,49 2,18
500 2,42
tabella 3: caduta di tensione % a cos ϕ = 0,9 per 100 m di cavo
sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,32 1,40 0,88
6 3,48 2,10 1,32 0,88 0,54 0,34 0,22 0,16 0,12
10 5,80 3,50 2,20 1,47 0,90 0,57 0,37 0,27 0,20 0,15 0,11
16 9,28 5,60 3,52 2,35 1,43 0,91 0,59 0,43 0,33 0,23 0,18 0,15 0,12 0,10
20 11,60 7,00 4,40 2,94 1,79 1,14 0,73 0,54 0,41 0,29 0,22 0,18 0,15 0,13 0,11
25 14,50 8,75 5,49 3,68 2,24 1,43 0,92 0,67 0,51 0,37 0,28 0,23 0,19 0,16 0,13 0,12
32 11,21 7,03 4,71 2,87 1,83 1,17 0,86 0,65 0,47 0,35 0,29 0,25 0,21 0,17 0,15
40 8,79 5,89 3,58 2,28 1,47 1,08 0,81 0,58 0,44 0,36 0,31 0,26 0,22 0,19
50 7,36 4,48 2,85 1,83 1,34 1,02 0,73 0,55 0,45 0,39 0,33 0,27 0,23
63 5,64 3,60 2,31 1,69 1,28 0,92 0,70 0,57 0,49 0,41 0,34 0,29
80 7,16 4,57 2,93 2,15 1,63 1,17 0,88 0,73 0,62 0,52 0,43 0,37
90 8,06 5,14 3,30 2,42 1,83 1,31 0,99 0,82 0,69 0,59 0,48 0,42
100 8,95 5,71 3,66 2,69 2,03 1,46 1,10 0,91 0,77 0,65 0,54 0,47
125 7,13 4,58 3,36 2,54 1,83 1,38 1,14 0,96 0,81 0,67 0,58
150 8,56 5,50 4,03 3,05 2,19 1,66 1,36 1,16 0,98 0,81 0,70
175 9,99 6,41 4,71 3,56 2,56 1,93 1,59 1,35 1,14 0,94 0,81
200 11,41 7,33 5,38 4,07 2,92 2,21 1,82 1,54 1,30 1,08 0,93
225 8,25 6,05 4,58 3,29 2,48 2,05 1,74 1,46 1,21 1,05
250 6,72 5,09 3,65 2,76 2,27 1,93 1,63 1,34 1,16
275 5,59 4,02 3,04 2,50 2,12 1,79 1,48 1,28
300 4,38 3,31 2,73 2,31 1,95 1,61 1,40
325 3,59 2,96 2,51 2,12 1,75 1,51
350 3,18 2,70 2,28 1,88 1,63
375 2,89 2,44 2,02 1,75
400 2,60 2,15 1,86
450 2,42 2,09
500 2,33

59
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Calcolo della caduta di tensione durante
l’avviamento di motori

Affinché l’avviamento avvenga in modo Caduta di tensione in avviamento sulla linea a monte della partenza motore
regolare e con tempi contenuti è necessario In presenza di un regime transitorio di avviamento di un motore la caduta di tensione
aumenta:
che la coppia di avviamento non sia
cc a monte della partenza motore (ΔUAB). Tale riduzione di tensione può influenzare
inferiore a 1,7 volte la coppia resistente sia il funzionamento del motore sia il funzionamento delle utenze alimentate
della macchina operatrice. dallo stesso sistema sbarre.
Per tale motivo è buona regola limitare cc sulla stessa linea di alimentazione del motore (ΔUBC).
La caduta di tensione ΔUAB deve essere valutata in modo che le perturbazioni
la caduta di tensione durante l’avviamento
provocate sulle utenze siano trascurabili. La caduta di tensione ΔUAC deve essere
ad un valore massimo del 10% dal punto valutata in modo che l’avviamento della macchina operatrice avvenga
di alimentazione dell’impianto fino correttamente. La tabella seguente permette di valutare, con buona
ai terminali del motore. approssimazione, la caduta di tensione ΔUAB al momento dell’avviamento
del motore. Il fattore KV1, scelto in funzione del rapporto tra la corrente/potenza
della sorgente di alimentazione e la corrente/potenza del motore in fase di
avviamento, si applica alla caduta di tensione determinata mediante le tabelle 1, 2, 3.

Coefficiente KV1 di maggiorazione della caduta di tensione


a monte della partenza motore durante l’avviamento
avviamento stella - triangolo diretto
avv/In 2 3 4 5 6 7 8
sorgente/avv 2 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50
4 1,25 1,50 1,75 2,00 2,25 2,50 2,75
6 1,17 1,34 1,50 1,67 1,84 2,00 2,17
DUAB a regime = 2,4% 8 1,13 1,25 1,38 1,50 1,63 1,75 1,88
10 1,10 1,23 1,34 1,45 1,56 1,67 1,78
DUAB in avviamento = 3,05%
15 1,07 1,14 1,20 1,27 1,34 1,40 1,47
I valori riportati in tabella sono stati determinati trascurando il fattore di potenza
transitorio durante l’avviamento del motore. Tuttavia il metodo permette di ottenere
una buona approssimazione.
Quando la corrente/potenza della sorgente di alimentazione è pari a 2 volte
la corrente/potenza del motore in fase di avviamento, per un calcolo più preciso
occorre considerare l’effettivo fattore di potenza durante la fase transitoria
1° passo
Determinazione della caduta di tensione ΔUAB all’avviamento del motore.
I sorgente / I avv = 2310 / 175 = 13,2 (approssimato a 15)
Esempio di utilizzazione della tabella
Iavv / In = 5
Caratteristiche della sorgente di alimentazione
Potenza trasformatore = 1600 kVA In corrispondenza dei due rapporti sopra determinati in tabella
Tensione nominale = 400 V si legge un fattore KV1 = 1,27
Corrente nominale = 2310 A La caduta di tensione sulla linea a monte della partenza motore diventa
Caratteristiche del motore ΔUAB = 2,4 . 1,27 = 3,05%
Potenza = 18,5 kW
La caduta di tensione è inferiore al valore ammesso pari al 4%.
Corrente nominale = 35 A
Potenza in avviamento (1) = 122 kVA
Corrente avviamento = 175 A (5 x In)
Tipo di avviamento = diretto

(1) Pavviamento = Pnominale . Iavv/ (In . η . cosjnominale)


La caduta in tensione ΔUAB in regime permanente è 2,4%.

60
coefficiente KV2 per il calcolo della caduta di tensione sulla linea di alimentazione del motore (2)
conduttore in rame conduttore in alluminio
S [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 10 16 25 35 50 70 95 120 150
cosj motore
all’avviamento
0,35 2,43 1,45 0,93 0,63 0,39 0,26 0,18 0,14 0,11 0,085 0,072 0,064 0,058 0,61 0,39 0,26 0,20 0,15 0,12 0,09 0,082 0,072
0,45 3,11 1,88 1,19 0,80 0,49 0,32 0,22 0,16 0,12 0,098 0,081 0,071 0,063 0,77 0,49 0,33 0,24 0,18 0,14 0,11 0,094 0,082
a regime (1)
0,85 5,83 3,81 2,20 1,47 0,89 0,56 0,37 0,27 0,19 0,144 0,111 0,092 0,077 1,41 0,89 0,58 0,42 0,30 0,22 0,17 0,135 0,112
(1) L’ultima riga della tabella permette di determinare la caduta di tensione in regime nominale (fattore di potenza pari a 0,85) con la stessa relazione sopra indicata
ma utilizzando invece della corrente di avviamento (Iavv) la corrente nominale del motore (In).
(2) Il coefficiente KV2 è fornito come caduta di tensione percentuale per 1 km di cavo e 1 A di corrente d’impiego. Per un corretto utilizzo fare riferimento all’esempio
sottostante.

2° passo
Determinazione della caduta di tensione ΔUBC sulla partenza motore durante
l’avviamento.
La tabella del coefficiente KV2 sopra riportata fornisce la caduta di tensione in valore
percentuale, per 1 km di cavo, per 1 A di corrente di impiego, in funzione della
sezione del cavo e del fattore di potenza del motore in avviamento.
La caduta di tensione riportata alle reali condizioni di utilizzazione si determina come
segue:
ΔU = KV2 . Iavv . L
dove:
ΔU = caduta di tensione espressa in valore percentuale (%)
KV2 = caduta di tensione specifica (%)
Iavv = corrente di avviamento in (A)
L = lunghezza della linea in (km)

3° passo
Determinazione della caduta di tensione ΔUAC a regime e durante l’avviamento
del motore.
cc Caduta di tensione a regime (quarta riga della tabella):
cosj = 0,85; sezione 10 mm2
Caratteristiche del motore ΔUBC = 0,89 . 35 . 0,072 = 2,24%
Potenza = 18,5 kW ΔUAC = ΔUAB + ΔUBC = 2,4 + 2,24 = 4,64%
Corrente nominale = 35 A Il valore è corretto in quanto inferiore alla massima caduta di tensione ammessa
Potenza in avviamento (1) = 122 kVA dal motore (5%).
Corrente avviamento = 175 A (5 x In)
Fattore di potenza di avv = 0,45 cc Caduta di tensione in avviamento (terza riga della tabella)
Tipo di avviamento = diretto ΔUBC = 0,49 . 175 . 0,072 = 6,17%
Linea di alimentazione del motore ΔUAC = ΔUAB . KV1+ ΔUBC = 2,4 . 1,27 + 6,17 = 9,22%
Sezione = 10 mm2 (per KV1 vedere tabella precedente)
Tipo cavo = tripolare Il valore è corretto in quanto inferiore alla massima caduta di tensione ammessa
Lunghezza = 72 m
dal motore durante la fase di avviamento (10%).
(1) Pavviamento = Pnominale . Iavv/ (In . η . cosjnominale)

La seguente tabella indica la corrente nominale dei motori asincroni in funzione della loro potenza e della tensione nominale.

distribuzione trifase (230 o 400 V)


potenza nominale [kW] 0,37 0,55 0,75 1,1 1,5 2,2 3 4 5,5 7,5 11 15 18,5 22
potenza nominale [CV] 0,5 0,75 1 1,5 2 3 4 5,5 7,5 10 15 20 25 30
corrente 230 V 2 2,8 5 6,5 9 15 20 28 39 52 64 75
nominale [A] 400 V 1,2 1,6 2 2,8 5,3 7 9 12 16 23 30 37 43
potenza nominale [kW] 25 30 37 45 55 75 90 110 132 147 160 200 220 250
potenza nominale [CV] 35 40 50 60 75 100 125 150 180 200 220 270 300 340
corrente 230 V 85 100 180 360 427
nominale [A] 400 V 59 72 85 105 140 170 210 250 300 380 420 480
Nota: per la scelta dei dispositivi di protezione e comando e per approfondimenti sugli effetti della caduta di tensione durante la fase di avviamento del motore
si rimanda al capitolo “Protezione degli apparecchi utilizzatori” pag. 421.

61
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Calcolo della corrente di cortocircuito

Determinazione della corrente di cortocircuito Icc


in un punto dell’impianto
La conoscenza delle correnti di cortocircuito in un impianto elettrico è necessaria
per i seguenti scopi:
cc determinare i poteri di interruzione e di chiusura degli interruttori da installare;
cc verificare la tenuta elettrodinamica dei punti critici dell’impianto
(es. supporti sbarre);
cc verificare la tenuta termica dei cavi;
cc determinare la regolazione dei relé di protezione.
In un impianto elettrico di bassa tensione il guasto trifase è quello che dà luogo
nella maggior parte dei casi ai valori più elevati della corrente di cortocircuito.
Il calcolo delle correnti di cortocircuito si basa sul principio che la corrente di guasto
è uguale a quella attribuibile ad un generatore equivalente, la cui forza elettromotrice
uguaglia la tensione nominale della rete nel punto di guasto, che alimenti un circuito
avente un’impedenza unica equivalente a tutte le impedenze della rete a monte,
comprese tra i generatori ed il punto di guasto considerato.

Determinazione delle correnti di guasto


Le seguenti indicazioni si riferiscono a guasti che si manifestano a valle di un
trasformatore. Per la valutazione della corrente di cortocircuito a valle di un punto
dell’impianto di cui si conosce la Icc si rimanda a pagina 66.
Per la valutazione delle correnti di cortocircuito e di guasto a valle dei generatori
sincroni si rimanda al capitolo dedicato a questi sistemi di alimentazione.

Guasto trifase
La corrente di cortocircuito trifase è generalmente il valore massimo che si può avere
sugli impianti in caso di alimentazione tramite trasformatore.
Tale corrente si determina nel modo seguente.
Icc3F = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase)2 + (XMt + XTr + XFase)2
I valori di resistenza e di reattanza comprendono tutti i componenti dal punto
di alimentazione, trasformatore MT/BT, fino al punto di guasto. I valori di resistenza
dei cavi sono relativi ad una temperatura di 20°C (condizione di cortocircuito alla
messa in servizio dell’impianto). Il fattore di tensione previsto dalla norma CEI 11-25,
per tenere conto delle variazioni (+5%) a cui può essere soggetta la tensione
di esercizio dell’impianto in bassa tensione, è c = 1,05.

Guasto bifase
La corrente di cortocircuito dovuta ad un guasto tra due fasi si determina a partire
dal valore di corrente di cortocircuito trifase nel modo seguente.
Icc2F = c.U = 0,866 . Icc3F
2. (RMt + RTr + R Fase)2 + (XMt + XTr + XFase)2
In prossimità del trasformatore la soglia di intervento di corto ritardo delle protezioni
deve essere tarata al di sotto della corrente di cortocircuito bifase che può essere
inferiore alla corrente di guasto verso terra e di guasto fase neutro.

Guasto fase-neutro
In caso di guasto monofase la corrente può essere valutata, in qualunque punto
dell’impianto, nel seguente modo.
IccFN = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase + Rneutro)2 + (XMt + XTr + XFase + Xneutro)2
I valori di resistenza e di reattanza dell’anello di guasto comprendono tutti
i componenti dal punto di alimentazione (trasformatore MT/BT) fino al punto
di guasto. Nel caso si debba determinare la corrente massima per la scelta
dell’interruttore e per la verifica di tenuta del cavo al cortocircuito, i valori
di resistenza devono essere riportati a 20°C e il fattore di tensione deve essere pari
a 1,05. Questa relazione può essere utilizzata anche per valutare la corrente
di cortocircuito minima a fondo linea quando richiesto dalla norma (vedi pagina 76).
In tale, caso per tenere conto dell’incremento della resistenza dei cavi durante
il guasto, si maggiora il valore delle resistenze con un fattore pari a 1,5 (norma
CEI 64-8). La norma CEI 11-25 indica il fattore di tensione pari a 0,95 previsto
per tenere conto della variazione di tensione (-5%) a cui può essere soggetta
la tensione di esercizio dell’impianto.

Guasto fase-terra
Per guasto a terra tra fase e PE, la corrente può essere valutata, in qualunque punto
dell’impianto, nel seguente modo:
IccFPF = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase + RPE)2 + (XMt + XTr + XFase + XPE)2

62
Anche in questo caso i valori di resistenza e di reattanza dell’anello di guasto
comprendono tutti i componenti dal punto di alimentazione (trasformatore MT/BT)
fino al punto di guasto. Questo valore di corrente serve per regolare correttamente
le protezioni in modo che intervengano nei tempi previsti secondo il sistema
di neutro attuato. Durante il guasto la temperatura del conduttore aumenta a causa
della corrente di guasto. Per tenere conto dell’incremento della resistenza dei cavi
si maggiora il valore, determinato a 20°C, con un fattore pari a 1,5 e si applica
il fattore di tensione c = 0,95 per tenere conto della variazione (-5%) a cui è soggetta
la tensione di esercizio dell’impianto. Per la valutazione della corrente di guasto
verso terra mediante il metodo semplificato indicato dalla norma CEI 64-8 e al fine
di verificare l’intervento della protezione, si rimanda a pag 397.

Determinazione delle resistenze e delle reattanze


dei componenti dell’impianto
Rete a monte
In un impianto con consegna in media tensione la capacità della rete a monte
di contribuire al cortocircuito, funzione dell’impedenza della rete stessa, è espressa
mediante la potenza di cortocircuito SCC (MVA) o la corrente di cortocircuito; questi
dati devono essere forniti dall’ente distributore.
L’impedenza equivalente della rete a monte è data dalla seguente espressione:
VBT
2
ZMBT = . 10-3 [mW]
SCC
Il fattore di potenza in cortocircuito della rete a monte (cos ϕcc) può variare
tra 0.15 e 0.2, da cui si ricavano i valori di RMBT e XMBT.
Trasformatori
L’impedenza del trasformatore è ricavabile dai seguenti dati di targa:
cc Pcu [kW]: sono le perdite nel rame a pieno carico, alla temperatura normale
di funzionamento del trasformatore (ad esempio 75°C per il trasformatore in olio);
cc ucc%: tensione di cortocircuito percentuale alla temperatura normale
di funzionamento del trasformatore;
cc Sn [kVA]: potenza nominale del trasformatore.
A partire da questi dati si ricavano i seguenti valori:
. 2 .
R = Pcu U [mW]
S n2
. 2
Z = Vcc% U . [mW]
100 . Sn
X = Z2 - R2 . [mW]
dove U [V] è la tensione nominale del trasformatore, Pcu e Sn sono espressi
rispettivamente in kW e in kVA. Il valore di R è calcolato alla temperatura nominale
di funzionamento del trasformatore. Nelle tabelle allegate sono riportate
le caratteristiche tipiche di trasformatori standard MT/BT in olio ed in resina.
In queste tabelle sono riportati i valori di corrente di cortocircuito trifase ai morsetti
del trasformatore, nell’ipotesi che la rete a monte abbia una potenza di cortocircuito
di 500 MVA. Inoltre è poi indicato il tipo di condotto sbarre utilizzabile
per il collegamento tra il trasformatore e l’interruttore automatico generale, tenendo
conto della corrente di cortocircuito ai morsetti del trasformatore e della corrente
nominale secondaria del trasformatore.

Cavi e condotti sbarre


Le reattanze dei cavi dipendono principalmente dalla distanza tra i conduttori;
un valore più preciso può essere ottenuto dal costruttore. Valori tipici sono:
cc cavo tripolare: X = 0.08 mΩ/m;
cc cavo unipolare: X = 0.10 ÷ 0.20 mΩ/m a seconda della distanza tra i conduttori;
cc collegamenti in sbarre: X3 = 0,15 L.
La resistenza è data dalla formula
R = r . L [mW]
S
dove:
L = lunghezza [m]
S = sezione [mm2]
Nota 1: la tensione U è la tensione nominale della rete
di distribuzione pari a 400 V in caso di distribuzione in BT
r = resistività = 18 (Cu), 27 (Al) mΩ × mm2/m
(230 V/400 V). In presenza di più conduttori in parallelo per fase, occorre dividere la resistenza
Nota 2: i valori di corrente sono espressi in kA utilizzando e la reattanza di un conduttore per il numero di conduttori. I valori di resistenza
la tensione in [V] e l’impedenza di guasto in [mΩ]. e reattanza dei condotti sbarre sono forniti dai costruttori nella loro documentazione
Nota 3: RMt e XMt componente resistiva e induttiva tecnica.
dell’impedenza equivalente della rete in media tensione.
RTr e XTr componente resistiva e induttiva dell’impedenza
del trasformatore MT/BT. Interruttori
Nel calcolo delle Icc presunte le impedenze degli interruttori si devono trascurare.

63
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Calcolo della corrente di cortocircuito

esempio
componenti dell’impianto resistenze [mΩ] reattanze [mΩ]

R1 = 400 . 0,15 . 10-3 X1 = 400 . 0,98 . 10-3


2 2
rete a monte
Pcc= 500 MVA 500 500
R1 = 0,04 X1 = 0,31

.
R2 = 6,5 400
2
trasformatore
)
4 . 4002 2- (2,622)
Sn= 630 kVA 6302 X2 =
)
ucc= 4 % R2 = 2,62 100 630
U= 400 V X2 = 9,81
Pcu= 6,5 kW

collegamento R3 = 1 . 18 . 3 X3 = 1 . 0,12 . 3
trasf./int. 3 150 3
(cavo) R3 = 0,12 X3 = 0,12
3 x (1 x 150 mm2)
Cu per fase
L= 3 m
M1
interruttore M1 R4= 0 X4= 0

collegamento 2 X5= 0,15x2


R5 = 27 . ____
1 2 3 interruttore M1 200 X5= 0,30
partenza M2
(sbarre AI) R5 = 0,11
1 x 100 x 5 mm2
L = 2 m per fase

interruttore M2 R6 = 0 X6= 0
M2

70 X7 = 0,12 . 70
collegamento quadro R7 = 18 . ____
generale BT/quadro 185 X7 = 8,40
secondario
M3
(cavo) R7 = 6,81
1 x (1 x 185 mm2)
Cu per fase
L= 70 m

calcolo delle correnti di cortocircuito


resistenze [mΩ] reattanze [mΩ] Icc [kA]
M1 Rt1 = R1 + R2 + R3 Xt1 = X1 + X2 + X3 400 = 21,76 kA
Rt1 = 2,78 Xt1 = 10,24
e (2,782 + 10,242)
M2 Rt2 = Rt1 + R4 + R5 Xt2 = Xt1 + X4 + X5 400 = 21,13 kA
Rt2 = 2,89 Xt2 = 10,54
e (2,892 + 10,542)
M3 Rt3 = Rt2 + R6 + R7 Xt3 = Xt2 + X6 + X7 400 = 10,85 kA
Rt3 = 9,7 Xt3 = 18,94
e (9,72 + 18,942)
Nota: la resistenza del cavo è determinata alla temperatura ambiente di 20°C.

64
Caratteristiche elettriche
trasformatori MT/BT in olio e resina

trasformatori isolati in resina - tensione di isolamento primaria da 17,5 kV a 24 kV - classificazione AoAk


potenza nominale [kVA] 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150
frequenza nominale [Hz] 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50
livello di isolamento [kV] 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24
tensione secondaria [V] 400 400 400 400 400 400 400 400 400 400 400 400
prese di tensione [%] ±5 ±5 ±5 ±5 ±5 ±5 ±5 ±5 ±5 ±5 ±5 ±5
gruppo vettoriale Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn
perdite a vuoto [W] 520 620 750 900 1100 1300 1550 1800 2200 2600 3100 3800
perdite a carico a 120°C [W] 3400 3900 4500 5630 7100 8000 9000 11000 13000 16000 19000 22000
tensione di corto circuito [%] 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6
altitudine massima [m] 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
massima temperatura ambiente [°C] 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
I trasformatori isolati in resina sono conformi a:
• Norme IEC 60076-11, EN 50588
• Direttiva Europea “Ecodesign” EU 548-2014

trasformatori isolati in olio - tensione di isolamento primaria fino a 24 kV - classificazione AoAk


potenza nominale [kVA] 50 100 160 200 250 315 400 500
frequenza nominale [Hz] 50 50 50 50 50 50 50 50
livello di isolamento [kV] 24 24 24 24 24 24 24 24
tensione secondaria [V] 400 400 400 400 400 400 400 400
prese di tensione [%] ±2x2,5 ± 2x2,5 ±2x2,5 ±2x2,5 ±2x2,5 ± 2x2,5 ±2x2,5 ± 2x2,5
gruppo vettoriale Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn
perdite a vuoto [W] 90 145 210 250 300 360 430 510
perdite a carico a 75°C [W] 875 1475 2000 2350 2750 3250 3850 4600
tensione di corto circuito [%] 4 4 4 4 4 4 4 4
altitudine massima [m] 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
massima temperatura ambiente [°C] 40 40 40 40 40 40 40 40
trasformatori isolati in olio - tensione di isolamento primaria fino a 24 kV - classificazione AoAk
potenza nominale [kVA] 630 800 1000 1250 1600 2000 2500
frequenza nominale [Hz] 50 50 50 50 50 50 50
livello di isolamento [kV] 24 24 24 24 24 24 24
tensione secondaria [V] 400 400 400 400 400 400 400
prese di tensione [%] ± 2x2,5 ± 2x2,5 ± 2x2,5 ± 2x2,5 ± 2x2,5 ± 2x2,5 ± 2x2,5
gruppo vettoriale Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn Dyn
perdite a vuoto [W] 600 650 770 950 1200 1450 1750
perdite a carico a 75°C [W] 5400 7000 9000 11000 14000 18000 22000
tensione di corto circuito [%] 4 4 4 4 4 4 4
altitudine massima [m] 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
massima temperatura ambiente [°C] 40 40 40 40 40 40 40
I trasformatori isolati in olio sono conformi a:
• Norme IEC 60076-11, IEC 60296, EN 50588
• Direttiva Europea “Ecodesign” EU 548-2014

65
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori
secondari e terminali

Determinazione dell’Icc a valle di un cavo in funzione


dell’Icc a monte
Le tabelle qui riportate permettono di determinare il valore della corrente
di cortocircuito trifase in un punto della rete a valle di un cavo, conoscendo:
cc la corrente di cortocircuito trifase a monte del cavo;
cc la lunghezza e la sezione del cavo (supposto in rame).
Determinato il valore di corrente di cortocircuito a valle, è possibile dimensionare
correttamente l’interruttore automatico (Pdi > Icc). Se si desidera ottenere valori
più precisi, è possibile effettuare un calcolo dettagliato (vedere pag. 62) o utilizzare
il programma Software i-project.
Inoltre, la tecnica di filiazione permette di installare a valle interruttori con potere
di interruzione inferiore alla corrente di cortocircuito presunta (vedere pag. 278).
In entrambi i casi l’Icc a valle individuata è superiore a quella effettiva,
l’approssimazione è dunque nel senso della maggiore sicurezza.
Nota: Nel caso in cui i valori della Icc a monte e della lunghezza del cavo non risultino in tabella
considerare i seguenti valori:
ccIcc a monte: valore immediatamente superiore;
cclunghezza cavo: valore immediatamente inferiore.

determinazione della corrente di cortocircuito trifase


sezione dei cavi [mm2] lunghezza dei cavi [m]
1,5 1,2 1,7 2,3 3,3 4,6 6,4 8,9 12,4
2,5 1 1,4 1,9 2,6 3,9 5,2 6,2 10,4 12,8 15,6
4 1,2 1,6 2,3 3 4,1 6,2 8,2 9,9 16,6 20,4 24,9
6 1,2 1,7 2,4 3,4 4,5 6,1 9,2 12,3 14,8 24,8 30,3 37,3
10 1 1,4 2 2,8 3,9 5,6 7,4 10,1 15,3 20,5 24,7 41,3 49,8 62,1
16 1,1 1,6 2,2 3,1 4,4 6,1 8,8 11,8 16 24,3 32,7 39,3 65,9 70,3 99,1
25 1,2 1,6 2,3 3,3 4,7 6,7 9,4 13,6 18,3 24,8 37,8 50,7 61,1 102,5 123,3 154,2
35 1 1,5 2,1 3,1 4,5 6,4 9,2 12,9 18,8 25,3 34,4 52,4 70,5 84,9 142,6 173,7 214,6
50 esempio 1,3 2 2,8 4,1 6,1 8,8 12,7 17,9 26,2 35,4 48,2 73,8 99,3 119,6 201,1 242,1 303
70 1,6 2,5 3,6 5,4 8 11,6 17 24,2 35,5 48,2 65,8 101 136,1 164,1 276,3 331,6
95 1,9 2,9 4,3 6,5 10 14,6 21,6 31 45,8 62,4 85,6 131,8 177,9 214,7 362,1 434,5
120 2,1 3,3 4,9 7,6 11,7 17,3 25,8 37,2 55,3 75,6 103,9 160,4 216,7 261,8
150 2,3 3,6 5,4 8,4 13,2 19,7 29,7 43,2 64,6 88,7 122,2 189,2 256,1 309,5
185 2,4 3,9 5,8 9,2 14,6 22 33,5 49 73,7 101,5 140,3 217,7 295,1 357
240 2,6 4,1 6,3 10 16 24,4 37,4 55,3 83,7 115,8 160,6 250,1 339,5
300 2,7 4,3 6,6 10,6 17,1 26,3 40,6 60,3 91,7 127,3 176,9 276,1 375,3
2x120 4,2 6,6 9,7 15,1 23,3 34,5 51,5 74,3 110,5 151,2 207,8 320,7
2x150 4,5 7,2 10,7 16,8 26,3 39,3 59,3 86,3 129,1 177,3 244,4 378,3
2x185 4,8 7,7 11,6 18,4 29,1 44 66,9 97,9 147,3 202,9 280,5
3x120 6,2 9,9 14,6 22,6 34,9 51,7 77,2 111,5 165,8 226,7 311,6
3x150 6,7 10,8 16,1 25,2 39,4 59 89 129,5 193,7 265,9 366,6
3x185 7,2 11,6 17,4 27,6 43,6 65,9 100,3 146,9 221 304,4
Icc a monte [kA] Icc a valle [kA]
100 91 86 80 71 60 49 38 29 21 16 12 8 6 5 3 3 2
90 83 79 74 67 57 47 37 29 21 16 12 8 6 5 3 3 2
80 75 72 68 61 53 45 36 28 21 16 12 8 6 5 3 3 2
70 66 64 61 55 49 42 34 27 20 16 12 8 6 5 3 3 2
60 57 55 53 49 44 38 32 25 19 15 12 8 6 5 3 3 2
50 48 47 45 42 38 34 29 24 18 15 11 8 6 5 3 3 2
45 44 43 41 39 36 32 27 23 18 14 11 8 6 5 3 3 2
40 39 38 37 35 32 29 25 21 17 14 11 8 6 5 3 3 2
35 34 34 33 31 29 27 23 20 16 13 11 8 6 5 3 3 2
30 esempio 30 29 29 27 26 24 21 18 15 13 10 7 6 5 3 3 2
25 25 25 24 23 22 21 19 17 14 12 10 7 6 5 3 3 2
22 22 22 21 21 20 19 17 15 13 11 9 7 6 5 3 3 2
15 15 15 15 15 14 13 13 12 10 9 8 6 5 4 3 3 2
10 10 10 10 10 10 10 9 9 8 7 6 5 4 4 3 3 2
7 7 7 7 7 7 7 7 7 6 6 5 4 4 4 3 3 2
5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 4 4 4 3 3 2 2 2
4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 3 3 3 2 2 2
Nota 1: la tabella è stata calcolata considerando:
cctensione trifase: 400 V;
cccavi tripolari in rame;
cctemperatura del rame: 20°C.
Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per e = 1,732.
Nota 3: nel caso di cavi in parallelo (non compresi nella tabella) dividere la lunghezza per il numero di cavi in parallelo.

66
400 V Esempio:
Si consideri la rete rappresentata qui a lato:
Icc = 28 kA cc tensione 400 V;
cc cavo con sezione 50 mm2 in rame e lunghezza 10 m. Procedere sulla riga relativa
al cavo utilizzato fino a trovare la corrispondente lunghezza approssimata per difetto
(8,8 m);
A cc corrente di cortocircuito a monte 28 kA. Identificare la riga corrispondente alla Icc
a monte approssimata per eccesso (30 kA);
cc determinare la corrente di cortocircuito a valle individuando l'intersezione tra:
50 mm2, vv la colonna della lunghezza cavo 8,8 m,
Cu 10 m
vv la riga relativa a Icc a monte 30 kA.
La corrente di cortocircuito a valle è di 24 kA.
Icc = ? Scelta degli interruttori:
cc interruttore A: Compact NSX250F TM250D Pdi 36 kA;
B C cc interruttore B: Acti 9 iC60L Pdi 15 kA, con Pdi "rinforzato per filiazione" 30 kA;
cc interruttore C: Compact NSX160B TM160D Pdi 25 kA.
IB IB

67
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori
secondari e terminali

Determinazione della corrente di cortocircuito monofase


(cavo multipolare) (per linee in partenza da quadro generale BT)

400 V

230 V

trasformatore in olio
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
100 2,5 2,6 2,1 1,3 1 0,7 0,6 0,5
Icc3F = 3,6 kA 4 3 2,6 1,8 1,4 1,1 0,9 0,8 0,7
6 3,3 2,9 2,3 1,8 1,5 1,3 1,1 1 0,9
10 3,5 3,2 2,8 2,4 2 1,8 1,6 1,4 1,3 1,2
16 3,6 3,4 3,1 2,8 2,5 2,3 2,1 1,9 1,8 1,6 1,5
25 3,6 3,5 3,3 3,1 2,9 2,7 2,5 2,4 2,2 2,1 2 1,8 1,6
160 2,5 3,5 2,5 1,5 1 0,8 0,6 0,5
Icc3F = 5,7 kA 4 4,3 3,4 2,1 1,5 1,2 1 0,8 0,7
6 4,8 4,1 2,8 2,1 1,7 1,4 1,2 1 0,9
10 5,3 4,8 3,8 3 2,5 2,1 1,8 1,6 1,5 1,3
16 5,5 5,2 4,5 3,8 3,3 2,9 2,6 2,3 2,1 1,9 1,8
25 5,7 5,5 5 4,5 4 3,7 3,4 3,1 2,8 2,6 2,5 2,2 1,9
250 2,5 4,2 2,8 1,5 1,1 0,8 0,6 0,5
Icc3F = 8,9 kA 4 5,5 4,1 2,3 1,6 1,3 1 0,9 0,7
6 6,6 5,2 3,3 2,3 1,8 1,5 1,3 1,1 1
10 7,7 6,6 4,7 3,5 2,8 2,3 2 1,7 1,5 1,4
16 8,3 7,5 5,9 4,8 4 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1 1,9
25 8,6 8,1 7 6 5,2 4,6 4 3,6 3,3 3 2,8 2,4 2,1
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
400 2,5 4,7 3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 14,2 kA 4 6,7 4,6 2,5 1,7 1,3 1 0,9 0,7
6 8,6 6,3 3,6 2,5 1,9 1,5 1,3 1,1 1
10 10,8 8,6 5,4 3,9 3 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 12,2 10,5 7,4 5,6 4,5 3,7 3,2 2,8 2,4 2,2 2
25 13,1 11,9 9,4 7,6 6,3 5,3 4,6 4,1 3,6 3,3 3 2,5 2,2
630 2,5 5,1 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 22,1 kA 4 7,6 4,9 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,7
6 10,3 6,9 3,7 2,6 1,9 1,6 1,3 1,1 1
10 14 10,3 5,9 4,1 3,1 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 17 13,6 8,6 6,2 4,8 3,9 3,3 2,9 2,5 2,2 2
25 19,1 16,4 11,6 8,8 7 5,8 5 4,3 3,8 3,4 3,1 2,6 2,3
800 2,5 5,1 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 18,8 kA 4 7,5 4,9 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,8
6 10 6,9 3,7 2,6 1,9 1,6 1,3 1,1 1
10 13,3 10 5,9 4,1 3,1 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 15,6 12,8 8,4 6,1 4,8 3,9 3,3 2,9 2,5 2,2 2
25 17 15,1 11,2 8,6 6,9 5,8 4,9 4,3 3,8 3,4 3,1 2,6 2,3
1000 2,5 5,2 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 23,3 kA 4 7,8 5 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,8
6 10,8 7,2 3,8 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 14,9 10,7 6,1 4,2 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,4
16 18,1 14,3 8,9 6,3 4,9 4 3,4 2,9 2,5 2,3 2
25 20,4 17,5 12,2 9,1 7,2 6 5,1 4,4 3,9 3,5 3,2 2,7 2,3
1250 2,5 5,3 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =28,9 kA 4 8,1 5,1 2,6 1,7 1,3 1,1 0,9 0,8
6 11,4 7,3 3,8 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 16,3 11,3 6,2 4,2 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 20,6 15,6 9,3 6,5 5 4 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 23,9 19,8 13,1 9,5 7,5 6,1 5,2 4,5 3,9 3,5 3,2 2,7 2,3

68
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
1600 2,5 5,3 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =36,6 kA 4 8,3 5,1 2,6 1,7 1,3 1,1 0,9 0,8
6 11,8 7,5 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 17,6 11,8 6,3 4,3 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 23,3 16,8 9,6 6,6 5 4,1 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 28,1 22,2 13,8 9,9 7,6 6,2 5,2 4,5 4 3,6 3,2 2,7 2,3
2000 2,5 5,4 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =45,2 kA 4 8,4 5,2 2,6 1,8 1,3 1,1 0,9 0,8
6 12,1 7,6 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 18,5 12,1 6,4 4,3 3,3 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 25,4 17,7 9,8 6,7 5,1 4,1 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 31,8 24,1 14,4 10,1 7,8 6,3 5,3 4,6 4 3,6 3,2 2,7 2,3
2500 2,5 5,4 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =55,7 kA 4 8,5 5,2 2,6 1,8 1,3 1,1 0,9 0,8 0,7
6 12,4 7,7 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1 0,9
10 19,3 12,4 6,4 4,3 3,3 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 27,3 18,4 9,9 6,8 5,1 4,1 3,4 3 2,6 2,3 2,1
25 35,5 25,9 14,8 10,3 7,9 6,4 5,3 4,6 4 3,6 3,2 2,7 2,3
Nota 1: nel caso in cui la lunghezza della linea non sia Esempio 1
presente in tabella utilizzare il valore subito inferiore. Per una Si considera un circuito monofase (230 V) che alimenta il quadro di alimentazione
valutazione più precisa utilizzare il Software i-project.
Nota 2: le correnti di cortocircuito dei trasformatori sono state
di tutto il sistema ausiliario di cabina.
determinate considerando una potenza di cortocircuito Il circuito è composto da cavi di sezione 4 mm2 con conduttore in rame e lunghezza
a monte di 500 MVA. 11 m con corrente di impiego massima di 20 A.
Nota 3: la corrente di cortocircuito è stata determinata Il trasformatore MT/BT ha potenza pari a 1000 kVA (Icc3f = 23,3 kA).
considerando linee con cavi multipolari. Dispositivo di protezione a monte della linea: iC60H (Icu = 30 kA a 230 V)
curva C 25 A 2P. La corrente di cortocircuito monofase massima a valle del cavo
in corrispondenza del dispositivo generale di sezionamento del sottoquadro sarà
pari a 2,6 kA. Il quadro e i suoi componenti verranno dimensionato sulla base
di tale corrente.
Dispositivo generale di sezionamento: interruttore di manovra-sezionatore I 20 A
che coordinato con l’interruttore a monte iC60H è protetto fino a 6,5 kA.
Dispositivi di protezione delle partenze: C40a (Icu = 6 kA) curva C 1P+N
con blocco Vigi A si da 30 mA e corrente nominale compatibile con la corrente
di impiego delle linee in partenza.
Esempio 2
Si considera un circuito trifase (230/400V) che alimenta il quadro generale
della centrale per il condizionamento dei locali dell’edificio. Il circuito è composto
da cavi di sezione 10 mm2 con conduttore in rame e lunghezza 20 m con corrente
di impiego massima di 35 A. Il trasformatore MT/BT ha potenza pari a 1000 kVA
(Icc3f = 23,3 kA).
Dispositivo di protezione a monte della linea: NSA160NE (Icu = 25 kA a 400 V)
TM50D 3P. La corrente di cortocircuito trifase massima a valle del cavo
in corrispondenza del dispositivo generale di sezionamento del sottoquadro
e delle partenze trifasi sarà pari a 8 kA (Tabella pag 66).
La corrente di cortocircuito monofase massima a valle del cavo in corrispondenza
dei dispositivi di protezione delle partenze monofasi del sottoquadro sarà pari
a 3,2 kA. Il quadro e i suoi componenti verranno dimensionato sulla base di tali
correnti.
Dispositivo generale di sezionamento: interruttore di manovra-sezionatore INS40
(Icw = 3 kA x 1s) che coordinato con ‘interruttore a monte NSA160NE è protetto fino
a 25 kA.
Dispositivi di protezione delle partenze trifasi: C40a (Icu = 6 kA) curva C 3P+N
con blocco Vigi 300 mA e corrente nominale compatibile con la corrente di impiego
delle linee in partenza.
Dispositivi di protezione delle partenze monofasi: C40a (Icu = 6 kA) curva C
1P+N con blocco Vigi 30 mA e corrente nominale compatibile con la corrente
di impiego delle linee in partenza.

69
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori
secondari e terminali

Determinazione della corrente di cortocircuito monofase


(utilizzare solo in caso di linee distanti dal trasformatore)

400 V

230 V

Icc FN lunghezza [m]


3F sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
25 2,5 4,6 3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
4 6,4 4,5 2,5 1,7 1,3 1 0,9 0,7
6 8 6 3,5 2,5 1,9 1,5 1,3 1,1 1
10 9,7 8 5,2 3,8 3 2,4 2,1 1,8 1,6 1,4
16 10,7 9,5 7 5,4 4,4 3,6 3,1 2,7 2,4 2,2 2
25 11,3 10,5 8,6 7,1 6 5,1 4,5 4 3,6 3,2 2,9 2,5 2,2
22 2,5 4,5 3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
4 6,1 4,3 2,4 1,7 1,3 1 0,9 0,7
6 7,5 5,7 3,4 2,4 1,9 1,5 1,3 1,1 1
10 8,9 7,4 5 3,7 2,9 2,4 2 1,8 1,6 1,4
16 9,7 8,7 6,6 5,2 4,2 3,6 3,1 2,7 2,4 2,1 1,9
25 10,1 9,5 7,9 6,7 5,7 4,9 4,3 3,9 3,5 3,2 2,9 2,5 2,2
15 2,5 3,9 2,7 1,5 1 0,8 0,6 0,5
4 5 3,8 2,3 1,6 1,2 1 0,8 0,7
6 5,8 4,7 3,1 2,3 1,8 1,5 1,2 1,1 0,9
10 6,5 5,7 4,3 3,3 2,7 2,3 1,9 1,7 1,5 1,4
16 6,8 6,4 5,3 4,4 3,7 3,2 2,8 2,5 2,2 2 1,9
25 7,1 6,7 6 5,3 4,7 4,2 3,8 3,4 3,1 2,9 2,6 2,3 2
10 2,5 3 2,3 1,4 1 0,8 0,6 0,5
4 3,6 3 2 1,4 1,1 0,9 0,8 0,7
6 4 3,5 2,5 2 1,6 1,3 1,1 1 0,9
10 4,4 4 3,2 2,7 2,3 1,9 1,7 1,5 1,4 1,2
16 4,6 4,3 3,8 3,3 2,9 2,6 2,3 2,1 1,9 1,8 1,6
25 4,7 4,6 4,1 3,8 3,5 3,2 2,9 2,7 2,5 2,4 2,2 2 1,8
Icc FN lunghezza [m]
3F sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
8 2,5 2,8 2 1,3 0,9 0,7 0,6 0,5
4 3 2,4 1,7 1,3 1,1 0,9 0,8 0,7
6 3,2 2,7 2,1 1,7 1,4 1,2 1,1 0,9 0,8
10 3,3 3 2,6 2,2 1,9 1,7 1,5 1,4 1,3 1,2
16 3,4 3,2 2,9 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,7 1,6 1,5
25 3,4 3,3 3,1 2,9 2,7 2,5 2,4 2,2 2,1 2 1,9 1,7 1,6
6 2,5 2,1 1,5 1,1 0,8 0,7 0,6 0,5
4 2,4 1,8 1,4 1,1 0,9 0,8 0,7 0,6
6 2,6 2 1,6 1,4 1,2 1 0,9 0,8 0,8
10 2,7 2,2 1,9 1,7 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 1
16 2,8 2,3 2,1 1,9 1,8 1,7 1,6 1,5 1,4 1,3 1,2
25 2,9 2,4 2,2 2,1 2 1,9 1,8 1,7 1,6 1,6 1,5 1,4 1,3
4 2,5 1,6 1,3 1 0,8 0,6 0,5 0,5
4 1,7 1,5 1,2 1 0,9 0,7 0,7 0,6
6 1,8 1,7 1,4 1,2 1,1 1 0,9 0,8 0,7
10 1,9 1,8 1,6 1,5 1,3 1,2 1,1 1 1 0,9
16 1,9 1,9 1,7 1,6 1,5 1,4 1,4 1,3 1,2 1,2 1,1
25 1,9 1,9 1,8 1,7 1,7 1,6 1,5 1,5 1,4 1,4 1,3 1,2 1,1
Nota 1: nel caso in cui la lunghezza della linea non sia presente in tabella utilizzare il valore subito inferiore. Per una valutazione più precisa utilizzare
il software i-project.
Nota 2: la corrente di cortocircuito è stata determinata considerando linee con cavi multipolari.
Nota 3: La sezione del conduttore di neutro a monte della linea monofase è stata presa pari alla sezione di fase.
Esempio 1
Si considera una cabina MT/BT del Distributore
(corrente di cortocircuito dichiarata di 22 kA) che Nota bene: Se sono noti i seguenti dati:
alimenta il locale contatori di un’area con piccole attività cclunghezza e sezione della conduttura del Distributore;
commerciali. La lunghezza del montante dal punto di cccorrente di cortocircuito trifase a livello di cabina MT/BT del Distributore, si può determinare
installazione del contatore (GIS) fino al quadro l’effettiva corrente di cortocircuito nel punto di installazione dei contatori di energia utilizzando
le tabelle a pag. 65 relative a circuiti trifase a valle di trasformatori MT/BT.
generale della singola attività di vendita è di 10 m, la Ad esempio per una lunghezza di 20 m e una sezione del montante trifase del distributore
sua sezione è 4 mm2. La corrente di cortocircuito nel di sezione 10 mm2 la corrente di cortocircuito in corrispondenza del contatore di energia è di 6 kA
punto di installazione del quadro generale è pari a 2,4 kA. a fronte di una corrente di cortocircuito a monte di 22 kA.

70
Contributo dei motori asincroni alla corrente
di cortocircuito
In presenza di un cortocircuito su una partenza il motore alimentato dallo stesso
sistema sbarre contribuisce alla corrente di cortocircuito fornita dal trasformatore.
La norma CEI 11-25 definisce i limiti di potenza dei motori il cui contributo
è trascurabile.
KC . SI tM ≤ 0,01 . IccTR
dove
KC = fattore di contemporaneità dei motori alimentati dallo stesso sistema sbarre
Fig. a SItM = somma delle correnti nominali dei motori
IccTR = corrente di cortocircuito dovuta al trasformatore
La stessa norma inoltre definisce un metodo rigoroso per la determinazione
della sua corrente di cortocircuito in funzione dei parametri del motore e del tempo
di intervento della protezione.
Un criterio semplificato per la sua valutazione può essere quello di considerare
il contributo del motore pari a 4-5 volte la corrente nominale del motore equivalente.
IccM = (4 ÷ 5) . KC . SItM
La tabella seguente identifica i casi in cui è necessario maggiorare la corrente
di cortocircuito a secondo della corrente di cortocircuito presunta sull’impianto.

contributo dei motori asincroni alla corrente di corto circuito


ambito residenziale
Fig. b
di applicazione terziario
industriale
Nota 1: La norma identifica il valore di cresta della corrente
di cortocircuito contributo dei motori in bassa tensione P motori I motori [A] Icc m [kA] Icc trifase [kA]
connessi a linee in cavo. Il suo valore massimo è eq [kW] K contemporaneità
IccM = 1,84 . (4 ÷ 5) . KC . InM 1 0,7 1 0,7 4,5 6 10 15 20 25 30 40 50 60
dove le correnti sono relative ad uno o più motori con fattore 5,5 11,5 8,1 0,06 0,04
di contemporaneità effettivo Kc. 7,5 15,5 10,9 0,08 0,06
Nota 2: In caso di avviamento effettuato mediante avviatori
progressivi (elettronici) il motore non fornisce contributi alla 11 22 15,4 0,11 0,08
rete di alimentazione. 15 30 21 0,15 0,11
Nota 3: In realtà la linea di alimentazione del motore partecipa 18,5 37 25,9 0,19 0,13
a ridurre la corrente dovuta alla motore asincrono. In prima 22 44 30,8 0,22 0,15
approssimazione si può considerare l’abbattimento della 30 60 42 0,3 0,21
corrente , in valore percentuale, pari a quello della corrente
di cortocircuito del trasformatore sulla stessa linea. 37 72 50,4 0,36 0,25
Nota 4: Il contributo dei motori non deve essere considerato 45 85 59,5 0,43 0,3
nella valutazione della corrente di cortocircuito minima 55 105 73,5 0,53 0,37
e della corrente di guasto verso terra. 75 138 96,6 0,69 0,48
Nota 5: In presenza di motori, con contributo alla Icc 90 170 119 0,85 0,6
non trascurabile, è consigliabile non coordinare i dispositivi
di protezione in filiazione (protezione di sostegno) se disposti 110 205 143,5 1,03 0,72
sullo stesso sistema sbarre che alimenta i motori (fig. a) 132 245 171,5 1,23 0,86
Nota 6: In caso di coordinamento selettivo tra due interruttori 160 300 210 1,5 1,05
posti a valle del sistema sbarre da cui vengono alimentati 200 370 259 1,85 1,3
i motori, confrontare il limite di selettività con la corrente 220 408 285,6 2,04 1,43
di cortocircuito dovuta al contributo del trasformatore
e dei motori (fig. b). 250 460 322 2,3 1,61
Nota 7: In presenza di azionamenti di pompe e qualora fosse 500 925,2 647,6 4,63 3,24
necessario coordinare in selettività cronometrica le protezioni, 750 1388 971,5 6,94 4,86
si raccomanda di limitare il tempo senza sgancio 1000 1851 1295 9,25 6,48
delle protezioni di corto ritardo sulla linea a monte a non più 1250 2313 1619 11,57 8,1
di 140 ms per permettere la riaccellerazione del motore.
In ogni caso verificare il comportamento dell’insieme motore 1500 2776 1943 13,88 9,72
macchina operatrice. Il contributo del/dei motori è trascurabile
Nota 8: La costante di tempo di smorzamento della corrente Contributo dovuto a singolo motore o gruppo di motori con fattore di contemporaneità
di cortocircuito dovuta ad un motore asincrono ha, pari a 1
generalmente, i seguenti valori.
cc20 ms per motori a semplice gabbia con potenza Contributo dovuto a singolo motore o gruppo di motori con fattore di contemporaneità
non superiore a 100 kW pari a 0,7 (numero di motori da 6 a 9)
cc30 ms per motori a doppia gabbia e per potenze superiori
a 100 kW. In conclusione
In linea generale si può dire che il contributo dei motori non è trascurabile,
o perlomeno è necessario prendere in considerazione il problema, nei seguenti casi:
cc impianti dove gli azionamenti hanno potenza elevata rispetto a quella
del trasformatore come ad esempio in presenza di quadri MCC;
cc potere di interruzione dei dispositivi di protezione (Icu) molto vicino alla corrente
di cortocircuito presunta (Icct);
cc in presenza di molti motori di media/grossa potenza. Se i motori sono di potenza
ridotta i cavi di collegamento, di piccola sezione, abbattono la corrente
di cortocircuito in modo sensibile;
cc limite di selettività molto vicino alla corrente di cortocircuito presunta.

71
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori alimentati
da uno o più trasformatori MT/BT

1 2 3 Scelta degli interruttori di arrivo e di partenza


La scelta dell’interruttore di protezione di un circuito dipende principalmente:
Icc1 A1 Icc2 Icc3 cc dalla corrente nominale dei trasformatori o degli apparecchi utilizzatori che
determinano le correnti nominali degli interruttori;
cc dalla corrente di cortocircuito massima nel punto considerato, che determina
il potere d'interruzione minimo che deve possedere l'apparecchio di protezione.
B1
Nel caso di più trasformatori in parallelo:
cc gli interruttori di arrivo devono possedere un potere di interruzione superiore
ad entrambi i seguenti valori:
vv Icc1 (caso di cortocircuito in B1),
vv Icc2 + Icc3 (caso di cortocircuito in A1);
cc gli interruttori di partenza devono possedere un potere di interruzione superiore
a Icc1 + Icc2 + Icc3.
La tabella permette di determinare per una rete a 400 V:
cc l'interruttore di alimentazione in funzione del numero e della potenza dei
trasformatori di alimentazione;
limite cc l'interruttore di partenza in funzione del numero e della potenza dei trasformatori
in parallelo e della corrente nominale della partenza (gli interruttori indicati nella
tabella possono essere sostituiti con altri coordinati in filiazione, se si desidera
utilizzare questa tecnica).

Dati di base
La seguente tabella è stata elaborata considerando:
cc La potenza di cortocircuito della rete a monte è di 500 MVA;
cc i trasformatori hanno caratteristiche standard (vedere pag. 66);
cc i trasformatori sono in olio e resina;
cc tra ogni trasformatore e l’interruttore corrispondente ci sono 5 m di condotto
sbarre prefabbricato della gamma Canalis;
cc tra un interruttore di alimentazione e un interruttore di partenza è previsto 1 m
di sbarre;
cc la temperatura di funzionamento degli interruttori all’interno dei quadri è di 40°C.
Nota: Per accoppiare più trasformatori in parallelo, occorre soddisfare le seguenti condizioni:
ccstessa ucc% Ie;
ccstesso rapporto di trasformazione a vuoto;
ccil rapporto delle potenze tra 2 trasformatori non superiore a 2;
ccavvolgimenti appartenenti allo stesso gruppo orario.
Esempio:
L’impianto è composto da:
cc 2 trasformatori in resina 20 kV/400 V da 1000 kVA ciascuno (In = 1444 A);
cc 8 partenze:
vv 4 da 150 A (Tipo A),
vv 2 da 220 A (Tipo B),
vv 1 da 60 A (Tipo C),
vv 1 da 540 A (Tipo D).
Scelta degli interruttori:
cc Interruttori di arrivo:
vv NW16N1 o NT16H1 o NS1600N,
cc Interruttori di partenza:
vv tipo A: NSX160H,
vv tipo B: NSX250H,
vv tipo C: NG125L,
vv tipo D: NSX630N.

72
tabella di scelta 1A (1)
trasformatori Icu interruttore di arrivo Icu interruttori di partenza
in olio minimo tipo sganciatore minimo sganciatori istantanei (2) sganciatori ritardabili
potenza In n° interr. interr. <63 A(3) 100 A 160 A 250 A 400 A 630 A(4) 800 A 1000 A 1250 A
[kVA] [A] arrivo partenza
[kA] [kA]
100 145 1 3,6 NSX160E TM-D / 3,6 iC60N NSX160E NSX160E
Micrologic
2 3,6 NSX160E TM-D / 7,1 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
Micrologic
3 7,1 NSX160E TM-D / 10,6 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F
Micrologic
160 231 1 5,7 NSX250B TM-D / 5,7 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
Micrologic
2 5,7 NSX250B TM-D / 11,3 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F
Micrologic
3 11,5 NSX250B TM-D / 16,9 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F
Micrologic
iC60L
<40A
250 361 1 8,9 NSX400F Micrologic 8,9 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
2 8,9 NSX400F Micrologic 17,6 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F
iC60L
<40A
3 17,7 NSX400F Micrologic 26,1 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N
400 578 1 14,1 NSX630F Micrologic 14,1 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F NSX630F
NW08N1 / NG125a
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
2 14,1 NSX630F Micrologic 27,8 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW08N1 /
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
3 27,2 NSX630F Micrologic 40,8 NG125L NSX160N NSX160N NS250SX NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW08N1 /
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
500 722 1 17,6 NS800N Micrologic 17,6 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N
NW10N1 / iC60L NG125N
NT10H1 <40A
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
2 17,6 NS800N Micrologic 34,4 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
3 33,5 NS800N Micrologic 50,3 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
630 910 1 22 NS1000N Micrologic 22 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N
NW10N1 / iC60L NG125N
NT10H1 <25A
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
2 22 NS1000N Micrologic 42,8 NSX160N NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW10N1 / NG125L
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
3 41,5 NS1000N Micrologic 62,3 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
(1) Limite di potenza dei trasformatori.
In caso di fornitura in MT da Distributore con linea di alimentazione uscente direttamente dalla cabina primaria, la Norma CEI 0-16 chiede che i trasformatori
abbiano le seguenti potenze massime:
cc1600 kVA a 15 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 36,3 kA
cc2000 kVA a 20 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 45,2 kA
Eventuali trasformatori collegati in parallelo dovranno avere potenza e tensione di cortocircuito tali da non superare i limiti di Icc sopra indicati.
(2) Utilizzando interruttori fortemente limitatori sulle partenze (fino a NSX630) si migliora la selettività tra le partenze, l’interruttore in MT e interruttore
generale BT.
(3) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva.
(4) Se per ragioni di selettività con gli interruttori a valle è richiesto un interruttore in categoria B (ritardabile), la scelta cade sull’interruttore NS630b N fino a 50 kA,
H fino a 70 kA, L per correnti superiori a 70 kA.

73
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori alimentati
da uno o più trasformatori MT/BT

tabella di scelta 1B (1)


trasformatori Icu interruttore di arrivo Icu interruttori di partenza
in resina minimo tipo sganciatore minimo sganciatori istantanei (2) sganciatori ritardabili
potenza In n° interr. interr. <63 A(3) 100 A 160 A 250 A 400 A 630 A(4) 800 A 1000 A 1250 A
[kVA] [A] arrivo partenza
[kA] [kA]
100 145 1 2,4 NSX160E TM-D / 2,4 iC60N NSX160E NSX160E
Micrologic
2 2,4 NSX160E TM-D / 4,8 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
Micrologic
3 4,8 NSX160E TM-D / 7,2 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F
Micrologic
160 231 1 3,8 NSX250B TM-D / 3,8 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
Micrologic
2 3,8 NSX250B TM-D / 7,6 iC60Hi NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F
Micrologic
3 7,6 NSX250B TM-D / 11,4 NG125N NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F NSX630F
Micrologic
iC60L
<40A
250 361 1 6 NSX400F Micrologic 6 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
2 6 NSX400F Micrologic 11,8 NG125N NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F NSX630F
iC60L
<40A
3 11,7 NSX400F Micrologic 17,6 NG125L NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N
400 578 1 9,5 NSX630F Micrologic 9,5 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F NSX630F
NW08N1 / NG125a
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
2 9,5 NSX630F Micrologic 18,7 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW08N1 /
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
3 18,5 NSX630F Micrologic 27,8 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW08N1 /
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
500 722 1 11,8 NS800N Micrologic 11,8 NG125N NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F NSX630F NS800N
NW10N1 / iC60L NG125N
NT10H1 <40A
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
2 11,8 NS800N Micrologic 23,3 NG125L NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
3 23 NS800N Micrologic 34,4 NS160SX NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800H NS1000H NS1250H
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
630 910 1 14,8 NS1000N Micrologic 14,8 NG125N NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N
NW10N1 / iC60L NG125N
NT10H1 <25A
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
2 14,8 NS1000N Micrologic 29 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
3 28,5 NS1000N Micrologic 42,8 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800H NS1000H NS1250H
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1

(1) Limite di potenza dei trasformatori.


In caso di fornitura in MT da Distributore con linea di alimentazione uscente direttamente dalla cabina primaria, la Norma CEI 0-16 chiede che i trasformatori
abbiano le seguenti potenze massime:
cc1600 kVA a 15 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 36,3 kA
cc2000 kVA a 20 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 45,2 kA
Eventuali trasformatori collegati in parallelo dovranno avere potenza e tensione di cortocircuito tali da non superare i limiti di Icc sopra indicati.
(2) Utilizzando interruttori fortemente limitatori sulle partenze (fino a NSX630) si migliora la selettività tra le partenze, l’interruttore in MT e interruttore
generale BT.
(3) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva.
(4) Se per ragioni di selettività con gli interruttori a valle è richiesto un interruttore in categoria B (ritardabile), la scelta cade sull’interruttore NS630b N fino a 50 kA,
H fino a 70 kA, L per correnti superiori a 70 kA.

74
tabella di scelta 2 (1)
trasformatori Icu interruttore di arrivo Icu interruttori di partenza
in olio + resina minimo tipo sganc. minimo sganciatori istantanei (2) sganciatori ritardabili
potenza In n° interr. interr. <63 A(3) 100 A 160 A 250 A 400 A 630 A(4) 800 A 1000 A 1250 A
[kVA] [A] arrivo partenza
[kA] [kA]
800 1155 1 18,7 NS1250N Micrologic 18,7 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW12N1 / iC60L NG125N
NT12H1 <40A
MTZ1-12 H1
MTZ2-12 N1
2 18,7 NS1250N Micrologic 36,5 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW12N1 /
NT12H1
MTZ1-12 H1
MTZ2-12 N1
3 35,6 NS1250N Micrologic 53,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW12N1 /
NT12H1
MTZ1-12 H1
MTZ2-12 N1
1000 1444 1 22,3 NS1600N Micrologic 22,3 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW16N1 / iC60L NG125N
NT16H1 <25A
MTZ1-16 H1
MTZ2-16 N1
2 22,3 NS1600N Micrologic 45 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW16N1 /
NT16H1
MTZ1-16 H1
MTZ2-16 N1
3 43,7 NS1600N Micrologic 65,6 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW16H1
MTZ2-16 H1
1250 1804 1 29 NS2000N Micrologic 29 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW20N1
MTZ2-20 N1
2 29 NS2000N Micrologic 55,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800N NS1000N NS1250N
NW20N1
MTZ2-20 N1
3 53,5 NS2000N Micrologic 80,2 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800H NS1000H NW12H2a
NW20H1 MTZ2-12 H1b
MTZ2-20 H1
1600 2310 1 36,6 NW25H1 Micrologic 36,6 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NS2500N
MTZ2-25 H1
2 36,6 NW25H1 Micrologic 68,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800N NS1000N NS1250N
NS2500N
MTZ2-25 H1
3 66,4 NW25H2A Micrologic 99,6 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800H NS1000H NW12H2a
NS2500N MTZ2-12 H1b
MTZ2-25 H1b
2000 2887 1 44,7 NW32H1 Micrologic 44,7 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NS3200N
MTZ-32 H1
2 44,7 NW32H1 Micrologic 83,3 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800L NS1000L NW12H2a
NS3200N MTZ2-12 H1b
MTZ-32 H1
3 80,3 NW32H2a Micrologic 120,3 NSX160L NSX160L NSX160L NSX250L NSX400L NSX630L NS800L NS1000L NW12L1
NS320H MTZ2-12 L1
MTZ-32 H1b

(1) Limite di potenza dei trasformatori.


In caso di fornitura in MT da Distributore con linea di alimentazione uscente direttamente dalla cabina primaria, la Norma CEI 0-16 chiede che i trasformatori
abbiano le seguenti potenze massime:
cc1600 kVA a 15 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 36,3 kA
cc2000 kVA a 20 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 45,2 kA
Eventuali trasformatori collegati in parallelo dovranno avere potenza e tensione di cortocircuito tali da non superare i limiti di Icc sopra indicati.
(2) Utilizzando interruttori fortemente limitatori sulle partenze (fino a NSX630) si migliora la selettività tra le partenze, l’interruttore in MT e interruttore
generale BT.
(3) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva.
(4) Se per ragioni di selettività con gli interruttori a valle è richiesto un interruttore in categoria B (ritardabile), la scelta cade sull’interruttore NS630b N fino a 50 kA,
H fino a 70 kA, L per correnti superiori a 70 kA.

75
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Protezione dei cavi a inizio linea
e a fondo linea

Cortocircuito ad inizio linea


Un cavo si considera protetto contro il cortocircuito ad inizio linea se:
I2t ≤ K2S2
dove:
cc I2t, espressa in A2s, è l’energia specifica (per unità di resistenza) lasciata passare
dall’interruttore;
cc K è una costante caratteristica dei cavi che dipende sia dal materiale conduttore
che dal tipo di isolante (vedere tabella qui di seguito);
cc S è la sezione del cavo in mm2.
Il valore di I2t deve essere fornito dal costruttore (vedere curve al capitolo
“Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra”) per gli interruttori
di tipo limitatore.
Nel caso di interruttori ad intervento ritardato, il valore di I2t deve essere calcolato
come prodotto del quadrato del valore efficace della corrente di cortocircuito
per il tempo totale di apertura.

costante K conduttore
rame alluminio
isolante PVC 115 74
EPR/XLPE 143 87

I valori di K indicati in tabella sono validi per cortocircuiti di durata inferiore a 5


secondi, per i quali si considera che il riscaldamento dei conduttori avvenga senza
trasmissione di calore all’isolante ed alle parti circostanti (riscaldamento adiabatico
dei conduttori).

Energia specifica ammissibile dei cavi


La tabella seguente indica le sollecitazioni termiche ammissibili K2S2 per i cavi
secondo l’isolante, il materiale conduttore e la sezione. I valori di K sono tratti
dalla norma CEI 64-8.
Gli stessi valori di K2S2 per i soli cavi in rame isolati in PVC ed EPR/XLPE sono
indicati anche a fianco delle curve di limitazione dell’energia specifica passante
al capitolo “Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra”.
Esempio 1
In una rete trifase a 400 V, un cavo Cu/PVC di sezione 1,5 mm2 può essere protetto
da un C60L di corrente nominale 16 A se nel punto di installazione il livello
di cortocircuito è 20 kA?
Risposta: L’energia specifica lasciata passare dal iC60L in corrispondenza
di una corrente di cortocircuito di 20 kA è pari a 7.104 A2s (vedasi curva di limitazione
I2t a pag. 101); questo valore è superiore all’energia specifica ammissibile del cavo
con sezione 1,5 mm2. Bisognerà usare un cavo di sezione 2,5 mm2.
Esempio 2
Un cavo Cu/PVC di sezione 300 mm2 può essere protetto da un Masterpact
NW12H1 con intervento di corto ritardo tarato sul primo gradino (tempo massimo
di interruzione 140 ms), se nel punto di installazione il livello di cortocircuito è 50 kA?
Risposta: L’energia specifica lasciata passare è: I2t = (50.103)2.0,14 = 3,5.108 A2s
L’energia specifica ammissibile del cavo è: K2S2 = 1152.3002 = 1,19.109 A2s.
Il cavo risulta quindi protetto.

valori di K2S2 [A2s]


cavo sezione [mm2]
1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50
PVC Cu 2,97.104 8,26.104 2,11.105 4,76.105 1,32.106 3,38.106 8,26.106 1,62.107 3,30.107
Al 1,23.104 3,42.104 8,76.104 1,97.105 5,47.105 1,40.106 3,42.106 6,70.106 1,36.107
EPR Cu 4,60.104 1,27.105 3,27.105 7,36.105 2,04.106 5,23.106 1,27.107 2,50.107 5,11.107
XLPE Al 1,70.104 4,73.104 1,21.105 2,72.105 7,56.105 1,93.106 4,73.106 9,27.106 1,89.107

Cortocircuito a fondo linea


La protezione contro i sovraccarichi, posta all’inizio della linea e che soddisfa
la relazione In o Ir ≤ IZ, garantisce anche la protezione contro il cortocircuito
a fondo linea. La norma CEI 64-8 identifica i casi in cui non è necessario oppure
è raccomandato non proteggere la conduttura dai sovraccarichi.
Quando la protezione contro i sovraccarichi non è presente oppure
è sovradimensionata, la stessa norma prescrive che l’intervento della protezione
contro il cortocircuito debba essere verificato anche in caso di cortocircuito a fondo
linea.
Nota: la sezione della derivazione deve essere comunque protetta contro il cortocircuito inizio
linea.

76
Negli schemi sotto riportati il simbolo PSC corrisponde alla protezione contro
sovraccarichi e cortocircuiti mentre il simbolo PC corrisponde alla sola protezione
contro il cortocircuito.
L’omissione della protezione contro i sovraccarichi è ammessa nei seguenti
casi:
cc condutture a valle di variazioni di sezione ed effettivamente protette contro
il sovraccarico da dispositivo di protezione posto a monte.

cc condutture che alimentano un utilizzatore con incorporato il proprio dispositivo


di protezione (A) e siano rispettate le condizioni di protezione dal sovraccarico.

cc Condutture che alimentano apparecchi utilizzatori che non possono dare origine
a sovraccarichi (la corrente di impiego della conduttura deve essere comunque
inferiore alla sua portata).
Esempi di carichi che non possono dare luogo a sovraccarico sono:
vv apparecchi termici (scaldacqua, cucine, sistemi di riscaldamento),
vv motori con corrente a rotore bloccato (corrente di avviamento) non superiore
alla portata della conduttura,
vv apparecchi di illuminazione,

cc condutture di alimentazione di due o più derivazioni protette individualmente per


sovraccarico e con la somma delle correnti nominali non superiore alla sua portata.

cc Condutture che alimentano circuiti di telecomunicazione, segnalazione e simili.


La norma precisa che le condizioni di protezione contro i sovraccarichi di questi
circuiti sono allo studio.
Nota 1: nei luoghi con pericolo di esplosione e a maggior rischio in caso di incendio la protezione
contro i sovraccarichi deve essere installata all’inizio della conduttura, al di fuori delle aree
pericolose.
Nota 2: nei sistemi IT è obbligatorio installare la protezione contro i sovraccarichi a meno che
ogni circuito non protetto conto il sovraccarico sia protetto con dispositivo a corrente
differenziale.
Nota 3: per quanto riguarda la protezione contro i sovraccarichi del montante di alimentazione
delle unità abitative, si richiama l’attenzione sul fatto che i contatori di ultima generazione (GIS)
sono provvisti di interruttore automatico con corrente nominale di 63 A.
Per tale motivo la linea montante è protetta contro i sovraccarichi dall’interruttore installato
sul quadro dell’unità abitativa ma potrebbe non essere protetta per cortocircuito a fondo linea.

77
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Protezione dei cavi a inizio linea
e a fondo linea

L’omissione della protezione contro i sovraccarichi.


L’omissione della protezione contro i sovraccarichi è raccomandata, per ragioni
di sicurezza, per i circuiti che alimentano apparecchi utilizzatori in cui l’apertura
intempestiva potrebbe essere causa di pericolo.
In tale caso è raccomandato l’utilizzo di dispositivi di allarme che segnalano
la presenza dell’eventuale sovraccarico.
Esempi di circuiti che rientrano nei casi sopra indicati:
cc circuiti di eccitazione delle macchine rotanti;
cc circuiti di alimentazione degli elettromagneti di sollevamento;
cc circuiti secondari dei trasformatori di corrente;
cc circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell’incendio.
L’omissione della protezione contro il sovraccarico si può ottenere anche
sovradimensionando la protezione termica rispetto alle condizioni più gravose
di funzionamento del circuito.
Nota 4: le prescrizioni sopra indicate non sono applicabili nei luoghi classificati a maggior rischio
in caso di incendio o con pericolo di esplosione.

Protezione per cortocircuito a fondo linea


Nei casi in cui venga a mancare la protezione contro il sovraccarico la norma
richiede di verificare l’intervento della protezione magnetica in caso di cortocircuito
a fondo linea.
In questo caso la verifica da eseguire, indicata dalla norma CEI 64-8, è la seguente
Iccmin ≥ Im
Il calcolo della corrente minima si può ottenere nei modi seguenti:

quando il conduttore di neutro non è distribuito

quando il conduttore di neutro è distribuito


Legenda dei simboli:
ICCmin = valore della corrente di cortocircuito presunta in fondo alla linea. In caso di circuito trifase
con neutro la corrente corrisponde alla ICC-FN, in caso di assenza del neutro la corrente
corrisponde alla ICC-2F
Im = soglia di intervento della protezione magnetica
U [V] = tensione nominale del circuito (concatenata)
UO [V] = tensione nominale verso terra del circuito (di fase)
0,8 = fattore che tiene conto della riduzione di tensione di alimentazione, durante il cortocircuito,
a monte della conduttura protetta
SF = sezione del conduttore di fase
1,5 = fattore che tiene conto dell’aumento del 50% della resistenza del circuito, rispetto al valore
a 20°C, dovuta al riscaldamento del conduttore durante il cortocircuito
ρ = resistività a 20°C del materiale conduttore
L = lunghezza della conduttura protetta
m = rapporto tra la sezione del conduttore di fase e la sezione del conduttore di neutro quando
i due conduttori sono realizzati con lo stesso materiale conduttore
KX = fattore riduttivo della corrente di cortocircuito che tiene conto della componente induttiva
dell’impedenza del cavo che costituisce la conduttura da proteggere. Per sezioni non superiori
a 95mm2 l’errore non è sensibile.
Kx
sezione cavo [mm2] 120 150 185 240 300
fattore Kx 0,95 0,9 0,8 0,75 0,72

KPAR = fattore che tiene conto dell’impedenza del circuito di guasto in caso di conduttori
in parallelo

KPAR
n° cavi in parallelo 1 2 3 4 5
fattore KPAR 1 2 2,65 3 3,2

78
Lunghezza massima protetta

Lunghezza massima protetta


Utilizzando le formule della pagina precedente è possibile determinare la tabella
delle lunghezze massime protette dei cavi in funzione dei valori di corrente
di regolazione magnetica.
Questa tabella si deve utilizzare quando non è presente la protezione termica.
Le tabelle delle lunghezze massime protette tengono conto di un coefficiente
di tolleranza di intervento della soglia magnetica pari a 1,2.

fattori di correzione da applicare alle lunghezze massime


S fase S fase =2
=1
S neutro S neutro
trifase 400 V o bifase 400 V senza neutro 1
trifase 400 V + neutro 0,58 0,39
monofase 230 V fase + neutro 0,58

protezione del cavo - lunghezza massima protetta [m]


sez. regolazione magnetica [A]
[mm2] 20 30 40 50 60 70 80 90 100 120 140 160 180 200 240 280 320 400 440 480 520
1,5 370 247 185 148 123 106 93 82 74 62 53 46 41 37 31 26 23 19 17 15 14
2,5 617 412 309 247 206 176 154 137 123 103 88 77 69 62 51 44 39 31 28 26 24
4 658 494 395 329 282 247 219 198 165 141 123 110 99 82 71 62 49 45 41 38
6 741 593 494 423 370 329 296 247 212 185 165 148 123 106 93 74 67 62 57
10 705 617 549 494 412 353 309 274 247 206 176 154 123 112 103 95
16 790 658 564 494 439 395 329 282 247 198 180 165 152
25 772 686 617 514 441 386 309 281 257 237
35 720 617 540 432 393 360 332
50 772 617 561 514 475
70 786 720 665
95
120
150
185
240
300

protezione del cavo - lunghezza massima protetta [m]


sez. regolazione magnetica [A]
[mm2] 560 600 650 700 800 900 1000 1100 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 8000 10000 12500
1,5
2,5
4 35 33 30 28 25 22 20
6 53 49 46 42 37 33 30 27
10 88 82 76 71 62 55 49 45 40 31 25 20
16 141 132 122 113 99 88 79 72 63 49 40 32 25 20
25 220 206 190 176 154 137 123 112 99 77 62 49 39 31 25 20 15 12 10
35 309 288 266 247 216 192 173 157 138 108 86 69 54 43 35 27 22 17 14
50 441 412 380 353 309 274 247 224 198 154 123 99 77 62 49 39 31 25 20
70 617 576 532 494 432 384 346 314 277 216 173 138 108 86 69 55 43 35 28
95 670 586 521 469 426 375 293 235 188 147 117 94 74 59 47 38
120 667 593 533 485 427 333 267 213 167 133 107 85 67 53 43
150 630 572 504 394 315 252 197 157 126 100 79 63 50
185 664 585 457 365 292 228 183 146 116 91 73 58
240 556 444 356 278 222 178 141 111 89 71
300 667 533 427 333 267 213 169 133 107 85

Esempio 1
Rete trifase 400 V senza neutro. Protezione assicurata con un interruttore NSX630F
munito di sganciatore solo magnetico tipo Micrologic 1.3M da 500 A, regolato
a 4000 A (precisione ± 20%). Sezione delle fasi: 120 mm2.
Il cavo è protetto da cortocircuito in fondo alla conduttura se la sua lunghezza
è inferiore a 133 m.
Esempio 2
Rete monofase 230 V (fase + neutro). Protezione assicurata tramite un interruttore
NS80H sganciatore solo magnetico, tipo MA, da 50 A, regolato a 500 A
(precisione ± 20%). Sezione delle fasi e del neutro: 10 mm2.
Sulla tabella si considera la regolazione a 520 A (più cautelativa di 500 A)
da cui si ottiene 95 m. Applicando il fattore 0,58 si ottiene una lunghezza di 55 m.
Il cavo è protetto da cortocircuito in fondo alla linea se la sua lunghezza è inferiore
a 55 m.

79
Protezione Protezione dei conduttori
dei circuiti di protezione e di neutro
Sezione del conduttore di protezione
e di neutro

Il conduttore di protezione realizza Il conduttore di protezione deve sopportare le sollecitazioni termiche dovute
il collegamento delle masse all’impianto alla corrente di guasto a terra ed essere dimensionato in modo da permettere
l’intervento delle protezioni contro i contatti indiretti.
di terra. La sua funzione primaria è quella Qui di seguito vengono riportati due metodi per il solo dimensionamento termico
di permettere la circolazione della corrente del conduttore.
di guasto verso terra e, unitamente Nota 1: il conduttore di protezione deve essere identificato con colorazione giallo/verde.
Se il conduttore svolge anche la funzione di conduttore di neutro (PEN), prevedere fascettatura
all’interruttore automatico, di garantire di colore blu alle sue estremità. La colorazione delle anime dei cavi multipolari è indicata
la protezione contro i contatti indiretti. nella tabella sottostante (norma CEI 64-8)

numero colore delle anime dei cavi (b)


di anime conduttore conduttori di fase/neutro
di protezione neutro fase fase fase
3 giallo-verde blu marrone
4 giallo-verde marrone nero grigio
4 (a) giallo-verde blu marrone nero
5 giallo-verde blu marrone nero grigio

(a) Solo per applicazioni particolari


(b) In questa tabella un conduttore concentrico non isolato, tipo guaina metallica, fili armati
o schermati, non è considerato un’anima. Un conduttore concentrico è identificato dalla sua
posizione e, pertanto, non necessita di essere identificato dal colore.
Nota 2: connessione e posa
ccnon deve essere in nessun caso interrotto da dispositivi di protezione, e sezionamento;
ccle masse devono essere collegate al conduttore di protezione tramite l'apposito morsetto
di terra, in parallelo e non in serie;
ccdeve essere posato in prossimità dei conduttori di fase e senza interposizione di materiale
ferromagnetico (sistemi TN e IT).
ccper ulteriori informazioni consultare il capitolo riguardante i sistemi di neutro.
Metodo semplificato
Il dimensionamento viene effettuato in funzione della sezione del conduttore
di fase.
Nota: le sezioni riportate in tabella sono valide soltanto se i conduttori di protezione
sono costituiti dallo stesso materiale dei conduttori di fase.
sezione di fase sezione minima del conduttore di protezione [mm2]
[mm2] Cu Al
PE PEN PE PEN
≤ 16 SF SF SF SF
25-35 16 16 16 25
> 35 SF/2 SF/2 SF/2 SF/2

Nota 1: quando il conduttore di protezione non fa parte Metodo adiabatico (economico)


della conduttura di alimentazione non deve essere, Questo metodo conduce a sezioni notevolmente inferiori a quelle indicate
in ogni caso, inferiore a:
nella tabella del metodo semplificato.
cc2,5 mm2 se è prevista una protezione meccanica;
cc4 mm2 se non è prevista una protezione meccanica. La sezione del conduttore di protezione SPE deve rispettare la seguente relazione:
Nota 2: le apparecchiature di elaborazione dati con correnti
SPE ≥ I2t
di dispersione che superano 10 mA devono essere collegate KPE2
a terra con una delle seguenti configurazioni: dove:
cccavo unipolare di sezione non inferiore a 10 mm2 o due cavi
I2t è l’energia specifica lasciata passare dall’interruttore automatico durante
in parallelo ciascuno di sezione non inferiore a 4 mm2 con
terminali indipendenti; l’interruzione del guasto.
ccanima di cavo multipolare con sezione non inferiore a 2,5 mm2. Tale valore si ricava dalle curve di energia specifica passante fornite dal costruttore
La sezione complessiva del cavo multipolare non deve essere dell’interruttore.
inferiore a 10 mm2 in modo da rendere minimi i danni provocati In caso di interruttore automatico ritardato, l’energia in gioco può essere determinata
da eventuali sollecitazioni meccaniche;
come il prodotto del quadrato della corrente di guasto presunta per il tempo totale
cc2 cavi in parallelo di sezione non inferiore a 2,5 mm2
in componenti protettivi metallici. di interruzione.
KPE è un fattore il cui valore dipende dal materiale conduttore, dal materiale isolante
e dal tipo di conduttore utilizzato.
In tabella sono riportate le configurazioni più diffuse.

valori del fattore KPE valori del fattore KPE


tipo conduttore isolante ambito di utilizzo a vista in locali ambienti ordinari ambienti a maggior
PVC/ EPR/HEPR accessibili solo rischio in caso di
termoplastici - XEPR a personale incendio
addestrato (1)

cavo unipolare Cu 143 176


conduttore Cu 228 159 138
Al 95 116 nudo Al 125 105 91
Fe 52 64
Fe 82 58 50
cavo nudo a Cu 143 176
(1) i valori di temperatura raggiunti (500° per il rame e 300° per l’alluminio) sono validi solo se non
contatto con Al 95 116 compromettono la qualità delle connessioni.
cavo isolato
Fe 52 64
anima di cavo Cu 115 143
multipolare Al 76 94

80
Sezione del conduttore di neutro
Il conduttore di neutro contribuisce alla trasmissione dell’energia elettrica e viene
utilizzato in presenza di carichi monofasi.
In queste condizioni, il conduttore di neutro è percorso da una corrente
la cui intensità dipende dal grado di squilibrio dei carichi.
L’eventuale conduttore di neutro deve avere la stessa sezione dei conduttori
di fase:
cc nei circuiti monofasi a due fili, qualunque sia la sezione dei conduttori;
cc nei circuiti polifasi, quando la dimensione dei conduttori di fase sia inferiore
od uguale a 16 mm2 se in rame o a 25 mm2 se in alluminio.
Nei circuiti polifasi i cui conduttori di fase abbiano una sezione superiore a 16 mm2
se in rame o a 25 mm2 se in alluminio il conduttore di neutro può avere una sezione
inferiore a quella dei conduttori di fase se sono soddisfatte contemporaneamente
le seguenti condizioni:
cc la corrente massima, comprese le eventuali armoniche, che si prevede possa
percorrere il conduttore di neutro durante il servizio ordinario, non sia superiore
alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore
di neutro;
cc la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16 mm2 se in rame
e 25 mm2 se in alluminio.
sezione fase minima sezione neutro
[mm2] [mm2]
Cu ≤ 16 SF
> 16 16
Al ≤ 25 SF
> 25 25
Nota 1: il conduttore di neutro deve essere identificato con la colorazione blu.
Nota 2: sistema TN-C
Il conduttore di neutro svolge anche la funzione prioritaria di conduttore di protezione e come
tale non può essere interrotto. Per il suo corretto dimensionamento consultare il paragrafo
relativo al conduttore di protezione e rispettare le considerazioni riguardanti le minime sezioni
del conduttore di neutro.
Nota 3: sistema IT
La norma sconsiglia di distribuire il neutro. Dove è necessaria la distribuzione valgono
le condizioni già esposte.

dimensionamento neutro in presenza di armoniche(5)


tipologia TDi ≤ 15% TDi > 15% TDi > 33% (2)
circuiti/cavo TDi ≤ 33% (1)
trifase + neutro Sneutro = Sfase Sneutro = Sfase (3) Ineutro = 1,45 x Ifase
cavo multipolare Sneutro = Sfase (3) (4)
Sfase ≤ 16mm2
trifase + neutro Sneutro = Sfase Sneutro = Sfase (3) Ineutro = 1,45 x Ifase
cavo multipolare Sneutro = Sfase (3) (4)
Sfase > 16mm2
trifase + neutro Sneutro = Sfase Sneutro = Sfase (3) Ineutro = 1,45 x Ifase
cavo unipolare Sneutro > Sfase (3)
Sfase > 16mm2
La tabella è stata estratta dalla guida francese UTE 15-105 "Dimensionamento della sezione
dei conduttori e scelta dei dispositivi di protezione. Metodo pratico"
(1) In presenza di sistema di illuminamento costituito da lampade a scarica (tubi fluorescenti)
in uffici, laboratori, grandi superfici.
(2) In caso di PC, apparecchi elettronici, CED, banche, centri commerciali, depositi
automatizzati, etc.
(3) La linea è composta da quattro conduttori carichi. Per il dimensionamento a portata del cavo
si può utilizzare un fattore correttivo 0,84 in aggiunta ai fattori già previsti dalla norma per circuiti
trifasi con neutro non carico.
(4) Nel caso in cui il cavo multipolare abbia anime di pari sezione, la sezione del neutro definisce
anche la sezione di fase.
(5) In caso di tasso armonico superiore al 15% scegliere correttamente la taratura della
protezione installata sul conduttore di neutro in modo da evitare il suo intevento intempestivo.

81
Protezione Dimensionamento rapido dei cavi
dei circuiti Linee monofasi

I metodi di calcolo della sezione dei cavi Metodo rapido


proposti in questo capitolo e quelli di verifica Il metodo che viene qui proposto in forma tabellare non richiede calcoli né verifiche,
descritti nei capitoli successivi sono poiché le sezioni dei cavi indicate sono precalcolate.
Tuttavia, affinché le sezioni suggerite risultino comunque rispondenti alle norme,
rigorosamente rispondenti alle norme CEI. in qualche applicazione impiantistica la sezione può risultare leggermente
La loro applicazione porta all’ottimizzazione sovrabbondante.
della sezione dei cavi (sezione minima
possibile) con conseguente minimizzazione Campo di applicazione
dei costi di acquisto e di installazione. La scelta dei cavi effettuata con questo metodo è particolarmente mirata per impianti
nel campo domestico e del piccolo terziario, con sistema di distribuzione TT e posa
Per contro, questo procedimento richiede dei cavi in tubi incassati nei muri.
attenzione e tempo per la progettazione. Per impianti con sistema TN ed altre modalità di posa dei cavi, il metodo può essere
Può perciò risultare utile fare riferimento utilizzato con i seguenti accorgimenti:
al metodo rapido che viene descritto cc corrente di cortocircuito all’origine dell’impianto BT non superiore a 15 kA;
cc sezione del conduttore di protezione PE ricavato dalla seguente tabella A.
qui di seguito.
Tabella A
Sezioni del conduttore di protezione SPE in funzione della sezione del conduttore
di fase SF
SF [mm2] rame SPE [mm2] rame
≤ 16 SF
25-35 16
> 35 SF/2

Determinazione rapida della sezione dei cavi


Linee monofase
Le tabelle 1, 2, 3, 4, 5 forniscono le lunghezze massime dei cavi in funzione
della corrente nominale dell’interruttore, della sezione dei cavi e della caduta di
tensione massima ammissibile nel circuito in esame.
La determinazione della sezione adatta all’applicazione in esame si farà scegliendo
la sezione avente lunghezza massima ammissibile immediatamente superiore
a quella del circuito in esame.
Esempio
Una linea monofase di 35 m di lunghezza, protetta da un interruttore da 16 A,
con una caduta di tensione massima ammissibile del 3%. Dalla tabella 5, con 16 A,
si determina la sezione di 4 mm2 (lunghezza massima ammissibile 38,6 m).
Tabella 1
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie dell’1%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 7,7 12,8 20,6 30,9
In interr. 16 A 8,0 12,8 19,3 32,0
In interr. 20 A 10,3 15,4 25,5 40,5

Tabella 2
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie dell'1,5%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 11,6 19,3 30,9 46,4
In interr. 16 A 12,0 19,3 29,0 48,0
In interr. 20 A 15,4 23,2 38,4 61,0
Tabella 3
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 2%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 15,5 25,7 41,2 61,9
In interr. 16 A 16,0 25,7 38,7 64,1
In interr. 20 A 20,6 30,9 51,2 81,3

Tabella 4
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 2,5%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 19,4 32,2 51,6 77,4
In interr. 16 A 20,1 32,2 48,4 80,2
In interr. 20 A 25,8 38,7 64,1 101,8
Tabella 5
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 3%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 23,2 38,6 61,9 92,8
In interr. 16 A 24,1 38,6 58,0 96,1
In interr. 20 A 30,9 46,4 76,8 122,1

82
Linee monofasi
Linee trifasi

Determinazione rapida della sezione dei cavi


Linee monofasi costituite da tratti di diversa sezione
Nella distribuzione terminale, è abbastanza frequente realizzare circuiti che abbiano
diverse derivazioni, che a volte possono avere sezioni di fase (e neutro) diverse
da quelle del cavo da cui sono derivate.
Le tabelle 6 e 7 forniscono le lunghezze dei tratti di circuito di diversa sezione
in funzione della lunghezza totale della tratta alimentata con interruttore da 10 A
(tabella 6) o da 16 A (tabella 7).
Entrambe le tabelle fanno riferimento ad una caduta di tensione massima del 2,5%
(caratteristica di un’appartamento in cui sul montante tra il contatore
e l’appartamento si preveda una caduta di tensione inferiore all’1,5%).
Esempio: un circuito di distribuzione monofase di 25 m di lunghezza alimentato
da un interruttore da 10 A. Dalla tabella 6 si ottengono due tratti, 15 m da 2,5 mm2
e 10 m da 1,5 mm2.
Linee trifasi
La tabella 8 fornisce le lunghezze massime dei cavi in funzione della corrente
nominale dell’interruttore, della sezione dei cavi e della caduta di tensione massima
ammissibile nel circuito in esame (1% per i circuiti di distribuzione e 3% per i circuiti
terminali). La determinazione della sezione adatta all’applicazione in esame si fa
scegliendo la sezione avente lunghezza massima ammissibile immediatamente
superiore a quella del circuito in esame.
Esempio: una linea trifase di un circuito terminale (∆u massima 3%) di 100 m
di lunghezza protetta da un interruttore da 25 A. Dalla tabella 8, con 25 A e ∆u 3%
si determina la sezione di 10 mm2 (lunghezza massima ammissibile 133 m).
Tabella 6
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con ∆u%
Ie del 2,5%.

In interruttore 10 A
lunghezza totale linee [m] ­-19 20 25 30 35 40 45 50
lunghezza 4 mm2 20 25 10 25 33 35 41 50
singoli tratti [m] 2,5 mm2 5 15 30 25 15 10
1,5 mm2 19 15 10 10 10 7 4
Tabella 7
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con ∆u%
Ie del 2,5%.

In interruttore 16 A
lunghezza totale linee [m] ­-20 25 30 35 40 45 48
lunghezza 6 mm2 10 13 25 10 34 23 39 48
singoli tratti [m] 4 mm2 15 25 25 17 6
2,5 mm2 20 10 15 5 17 10 6
Tabella 8
Dimensionamento delle linee di distribuzione trifasi con ∆u%Ie dell'1%
(circuiti di distribuzione) e del 3% (circuiti terminali).
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35
I max [m] ∆u 1% In interr. 6 A 28,6 47,5 75,6 113
In interr. 10 A 17,2 28,5 45,4 67,9
In interr. 16 A 17,8 28,3 42,4 69,6
In interr. 20 A 22,7 33,9 55,7 87,4
In interr. 25 A 27,1 44,6 69,9 108
In interr. 32 A 34,8 54,6 84,8 116
I max [m] ∆u 3% In interr. 6 A 85 142 227 339
In interr. 10 A 51 85 136 203
In interr. 16 A 53 85 127 209
In interr. 20 A 68 101 167 262
In interr. 25 A 81 133 209 266
In interr. 32 A 104 163 207 234
Nota: in caso di utilizzo di interruttori scatolati o modulari con curva D, K e MA per sistemi TN
verificare la lunghezza massima per la protezione delle persone.

83
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Introduzione

gamma Canalis in sintesi Generalità


Canalis In [A] n. conduttori grado di
Le funzioni principali delle canalizzazioni elettriche prefabbricate sono il trasporto
protezione IP e la distribuzione dell’energia da una sorgente ad un punto di utilizzo.
KDP 20 2/4 55 È inoltre possibile realizzare altre funzioni come il comando dei circuiti
KBA 25-40 2/4 55 di illuminazione e l’integrazione di circuiti ausiliari o di emergenza.
KBB 25-40 2÷8 55 Per trasporto di energia si intendono i collegamenti trasformatore-quadro
KNA 40-63-100-160 4 55 e quadro-quadro caratterizzati da elevate correnti nominali (800-5000 A)
KNT 40-63-100-160 4+3 55 con soluzioni standard o personalizzate.
KS 100÷1000 4 55 La distribuzione dell’energia comprende un campo applicativo più ampio
KTA 1000÷4000 3/4/5 55 (correnti nominali da 20 a 5000 A) ed è da intendersi come l’insieme delle soluzioni
KTC 1000÷5000 3/4/5 55 tecniche realizzabili per alimentare direttamente impianti industriali e del terziario
fino agli utilizzatori (macchine utensili, motori, corpi illuminanti).
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate indipendentemente dalla loro corrente
nominale sono composte da 4 elementi fondamentali:
cc alimentazioni:
inserite in testa o centralmente alla canalizzazione ne assicurano l’alimentazione.
Per correnti nominali elevate sono disponibili testate di alimentazione dedicate
per quadri tipo Prisma e per trasformatori (resina e olio);
cc elementi rettilinei:
costituenti la linea che permette il trasporto dell’energia dal punto sorgente al punto
di utilizzo;
cc dispositivi di fissaggio:
per il fissaggio della canalizzazione a muro o in sospensione e per il sostegno
dei corpi illuminanti ove necessario;
cc spine e cassette di derivazione:
consentono l’alimentazione diretta di lampade o macchine operatrici
con la protezione integrata tramite fusibili, interruttori modulari (serie Acti 9)
o scatolati (serie Compact NSX).

La gamma Canalis
cc Serie illuminazione
Caratterizzate da correnti nominali di piccola intensità (20-40 A) e dal grado
di protezione fino ad IP55, le canalizzazioni Canalis KDP KBA e KBB sono dedicate
alla distribuzione e al comando dei circuiti di illuminazione. Sono disponibili
in versione bipolare e tetrapolare, con possibile scelta della lunghezza degli elementi
rettilinei (2 o 3 m per condotti KBA e KBB) o della bobina (24 o 192 m per condotti
KDP) e del numero di derivazioni presenti (2 o 3 per condotti KBA e KBB
e ogni 1,5 o 3 m per condotti KDP).
La tecnologia adottata per le giunzioni, di tipo rapido, e per i dispositivi di fissaggio
(staffe autobloccanti) consente l’installazione in tempi estremamente ridotti.
cc Serie piccola e media potenza
Dedicate alla distribuzione della forza motrice per l’alimentazione diretta dei carichi,
le canalizzazioni Canalis KNA, KNT e KS raggiungono correnti nominali di 1000 A
in versione tetrapolare.
Si distinguono per le dimensioni ridotte dell’involucro e per la facilità di montaggio
grazie anche alle giunzioni prive di bulloni, in grado di assorbire le dilatazioni
dei conduttori, e per la disponibilità nella versione KNT di 3 conduttori supplementari,
integrati d’origine nella canalizzazione, per circuiti ausiliari o di telecomando.
cc Serie forte potenza
Le canalizzazioni Canalis KTA e KTC si collocano nel settore trasporto
e distribuzione ad elevate correnti nominali (fino a 5000 A) e trovano la migliore
applicazione nelle cabine di trasformazione per il collegamento trasformatore-
quadro o come distribuzione principale nelle industrie o negli insediamenti
commerciali e nel terziario. Sono caratterizzate da un ingombro molto ridotto
data la disposizione a sandwich dei conduttori, utile anche a ridurre gli sforzi
elettrodinamici in caso di cortocircuito, e dalla disponibilità di elementi su misura
(rettilinei, curve o alimentazioni).

La soluzione prefabbricata
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate nascono come alternativa al tradizionale
impianto realizzato in cavo, rispetto al quale, proprio per il fatto di nascere
come prodotto prefabbricato, evidenziano una maggiore flessibilità di gestione
degli impianti con larga possibilità di riutilizzo dei materiali.
I tempi di posa sono ridotti grazie alla maggior facilità di installazione: il costo globale
dell’impianto è sensibilmente ridotto. Le canalizzazioni elettriche prefabbricate
Canalis coprono un panorama completo di applicazioni, dall’illuminazione di uffici
ai grossi impianti in cabine di trasformazione.
Tutti i prodotti sono conformi alla norma CEI EN 60439-2 ed offrono quindi
una maggior sicurezza, garantita da Schneider Electric che ne certifica la
rispondenza alla norma.

84
Prescrizioni normative

Introduzione
Dovendo realizzare impianti secondo la regola dell’arte, per quanto detto in altre
parti di questa guida, è spesso interessante per l’installatore fare riferimento
a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione
e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati.
Ciò, anche in virtù dell’art. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale
i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici
ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti
«a regola d’arte”. Per quanto riguarda i condotti sbarre prefabbricati, la norma
di riferimento è la CEI EN 60439-2.
Questa norma rappresenta un’evoluzione rispetto alla precedente CEI 17-13
(Parte 2) del 1980, soprattutto per ciò che concerne gli aspetti legati
all’industrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne
le prestazioni.

La norma CEI EN 60439-2: presentazione


La norma si applica ai condotti sbarre, apparecchiature costituite da un sistema
di conduttori comprendente una o più sbarre distanziate e sostenute da materiali
isolanti (isolatori), il tutto contenuto in un involucro (condotto) al quale possono
essere applicati dispositivi di derivazione ed apparecchiature di protezione,
e ai loro accessori; si applica inoltre ai condotti sbarre destinati ad alimentare
apparecchi di illuminazione mediante unità di derivazione.
Un condotto sbarre prefabbricato è composto da un’unità principale (elemento
rettilineo) alla quale sono successivamente collegati dispositivi atti ad assolvere
differenti funzioni: cassette di alimentazione, dispositivi di fissaggio (staffe murali
o a sospensione), dispositivi di derivazione (spine precablate o a morsetti), cassette
per interruttori modulari, scatolati o per fusibili), elementi complementari
per il cambio di direzione (elementi flessibili, elementi a T, Z, X).
I condotti sbarre, se non diversamente specificato all’interno del testo normativo,
devono essere conformi a tutte le prescrizioni riportate nella EN 60439-1
già applicabile per i quadri elettrici (ad es. di distribuzione) di bassa tensione.
La norma CEI EN 60439-2 deve essere letta congiuntamente alla EN 60439-1
(2000) "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione
(quadri BT), Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie
(ANS)", che si applica integralmente, ove la prima non contenga articoli o paragrafi
specifici che ne modifichino o sostituiscano il contenuto.
I condotti sbarre trattati dalla norma sono "Apparecchiature costruite in serie (AS)",
cioè conformi alla definizione: "Apparecchiatura di protezione e manovra conforme
ad un tipo o ad un sistema prestabilito senza scostamenti tali da modificarne in modo
determinante le prestazioni rispetto all’apparecchiatura tipo provata secondo quanto
prescritto nella presente Norma".
In pratica, la norma richiede che ogni condotto sbarre costruito sia conforme
ad un ben identificato prototipo, già sottoposto a tutte le prove di tipo da essa
previste.
Questa precisa prescrizione serve a limitare, per quanto possibile, l’improvvisazione
che può caratterizzare la realizzazione dei condotti sbarre, e lo fa richiedendo
ai vari costruttori una standardizzazione sempre più spinta del proprio prodotto.
Le prove di tipo che la norma richiede di eseguire sui condotti sbarre per dimostrarne
la rispondenza alle sue prescrizioni sono numerose e, in qualche caso, gravose
sia tecnicamente che economicamente.
La nuova edizione della norma CEI EN 60439-2, di recente pubblicazione,
prevede la possibilità che le unità di derivazione, più suscettibili di adattamenti
e personalizzazioni da parte dell’installatore, siano "Apparecchiature costruite
non in serie (ANS)" e, quindi, non completamente conformi al prototipo
di riferimento.
Per i prodotti ANS (e, quindi, anche per le derivazioni dei condotti sbarre),
la norma ammette che alcune delle prove di tipo non vengano effettuate, purché
le relative prestazioni siano comunque verificate attraverso estrapolazioni, calcoli
o altri metodi che il costruttore dimostri validi a tal fine; a tale scopo, la verifica va
fatta per confronto con i risultati omogenei ottenuti durante le prove di tipo
che l’apparecchiatura di serie (AS) di riferimento ha superato (ad esempio,
per il riscaldamento, la derivazione non deve essere in condizioni peggiori rispetto
alla derivazione provata di riferimento, e, analogamente, si devono studiare
accorgimenti perché la tenuta al cortocircuito sia almeno equivalente
a quella del prototipo).

85
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative

Le prestazioni dei condotti e le relative prove


La richiesta pressante del mercato per prodotti di bassa tensione rispondenti
alla norma induce qualche costruttore (principalmente per i fattori tecnici
ed economici succitati) ad estendere certificazioni relative a configurazioni
e prestazioni di condotti sbarre provati, anche a prodotti di concezione
e caratteristiche molto diverse da quelle del prototipo di riferimento,
andando in tal modo al di là delle estrapolazioni consentite dalla norma.
I rapporti di prova realizzati dal costruttore per specifici prodotti o configurazioni
non sono validi e applicabili per tutta la gamma della sua produzione.
L’acquirente ed utilizzatore di condotti sbarre si deve quindi rivolgere a costruttori
in grado di dimostrare la rispondenza alle norme dell’intera gamma di loro
produzione, per le varie configurazioni e prestazioni dichiarate.
Tra i documenti che il costruttore deve esibire, la norma CEI EN 60439-1
(e, di conseguenza, la 60439-2) non fa distinzione riguardo all’ente emittente,
che può, pertanto, essere un laboratorio del costruttore stesso oppure un laboratorio
o istituto indipendente dal costruttore e/o ufficialmente riconosciuto come ente
certificatore.

Condotti sbarre industrializzati in forma


di componenti
Le norme CEI EN 60439-1/2 ammettono che alcune fasi del montaggio dei condotti
vengano eseguite fuori dall’officina del costruttore, purché siano realizzate secondo
le sue istruzioni. Ciò è in accordo con lo spirito della norma, che tende a conferire
al condotto sbarre di bassa tensione le caratteristiche di prodotto industrializzato
che si traducono poi in significativi vantaggi per l’utilizzatore finale, non ultimo
quello della maggiore affidabilità e del conseguente aumento del livello di sicurezza
ottenibile.
L’installatore è dunque autorizzato e in qualche modo indirizzato dalla norma CEI
ad utilizzare prodotti commercializzati in forma di pezzi sciolti da comporre
correttamente per la costruzione, volta per volta, dello specifico impianto.
L’utilizzazione di questo tipo di prodotto pone, inoltre, il problema della suddivisione
(condivisione) di responsabilità nel garantire la rispondenza alla norma del prodotto
finale. Infatti, né il costruttore dei pezzi sciolti, né l’installatore hanno la possibilità
di controllare completamente l’iter realizzativo del prodotto e di garantire quindi
la rispondenza alla norma, in particolare per la parte di realizzazione del condotto
sbarre non di propria competenza.
Tuttavia, è la norma stessa che indica una soluzione razionale a questo problema;
riferendosi in particolare alla tabella 7: "Elenco delle verifiche e prove da eseguire
sull’apparecchiatura AS ed ANS".
Questa tabella definisce sia le prove di tipo che le prove individuali che devono
essere effettuate per garantire la rispondenza del condotto sbarre alla norma.
Le prove di tipo hanno lo scopo di verificare la rispondenza del prototipo al progetto,
in conformità alle prescrizioni della norma; in generale dovrà essere il costruttore
dei pezzi sciolti a farsene carico ed a garantire di conseguenza il prodotto
commercializzato. Inoltre, lo stesso costruttore dovrà fornire adeguate istruzioni
per la scelta dei componenti da utilizzare, per il montaggio e l’installazione
del condotto sbarre. Nel caso dei condotti sbarre, il costruttore dei pezzi sciolti
effettua anche le prove individuali in fabbrica sui singoli componenti, per i quali
garantisce quindi la corretta costruzione e la mancanza di difetti nei materiali.
L’installatore ha, dall’altra parte, la responsabilità di una scelta oculata
dei componenti e di un montaggio accurato, effettuati seguendo scrupolosamente
le istruzioni del costruttore dei componenti. L’installatore ha inoltre l’obbligo
di garantire la conformità alla norma delle modifiche effettuate sul prodotto finito
(possibili, come abbiamo visto, soltanto per le unità di derivazione del condotto).
Infine, l’installatore dovrà eseguire le verifiche impiantistiche (ad esempio,
come previste dalla Norma CEI 64-8 parte 6) per assicurarsi del buon esito
del montaggio e dell’installazione del condotto completo.

86
Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte dell’installatore, per poter garantire
e documentare opportunamente la conformità del condotto sbarre alla norma
si possono così sintetizzare:
cc scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l’esecuzione delle prove
di tipo sui prototipi;
cc effettuare la scelta dei componenti del condotto sbarre in stretta osservanza
dei cataloghi del fornitore;
cc montare il condotto seguendo scrupolosamente le istruzioni del fornitore
dei pezzi sciolti e degli apparecchi;
cc verificare, tramite prove di tipo o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali
modifiche sostanziali (ad esempio, sulle unità di derivazione) apportate rispetto
alle configurazioni "tipo" garantite dal costruttore;
cc installare correttamente il condotto sbarre effettuando le ulteriori necessarie
verifiche elettriche o meccaniche;
cc conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove di tipo
ed alle prove impiantistiche sul condotto installato;
cc redigere la dichiarazione di conformità dell’impianto ed allegare alla relazione
tecnica le caratteristiche e la documentazione di riferimento per il condotto sbarre
installato.

87
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative

In sintesi, si tratta di una serie di azioni Prove di tipo previste dalla norma CEI EN 60439-2
abbastanza semplici di cui uno degli aspetti Come già ricordato in precedenza, lo scopo delle prove di tipo è di verificare
la conformità di un dato tipo di apparecchiatura (con le prestazioni dichiarate
più importanti è quello della scelta
dal costruttore) alle prescrizioni della presente Norma.
del fornitore dei componenti, per la quale Le prove di tipo vanno effettuate, per iniziativa del costruttore, su un esemplare
l’installatore deve agire con cautela di apparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo
per poter correttamente e con poche lo stesso progetto o secondo progetti simili.
Le prove di tipo, previste dalla Norma CEI EN 60439-2, comprendono:
ulteriori attenzioni rispondere cc verifica dei limiti di sovratemperatura;
alle prescrizioni delle norme e regole cc verifica delle proprietà dielettriche;
vigenti. cc verifica della tenuta al cortocircuito;
cc verifica dell’efficienza del circuito di protezione;
cc verifica delle distanze in aria e superficiali;
cc verifica del funzionamento meccanico;
cc verifica del grado di protezione.
cc verifica dei valori di resistenza, reattanza e impedenza in condizioni normali
ed in condizioni di guasto;
cc verifica della solidità della costruzione;
cc verifica della durata di vita del condotto con mezzi di derivazione mediante carrello
collettore;
cc verifica della resistenza allo schiacciamento;
cc verifica della resistenza dei materiali isolanti al calore anormale;
cc verifica della non propagazione alla fiamma;
cc verifica di barriere tagliafuoco alla penetrazione del fuoco di edifici.
Queste prove possono essere effettuate in qualsiasi ordine di successione
e/o su esemplari diversi del medesimo tipo di apparecchiatura. Una modifica
costruttiva sostanziale rispetto al prototipo provato comporta, per i condotti sbarre
(AS), l’obbligo di eseguire nuovamente le prove di tipo da parte del costruttore.
La descrizione delle principali prove di tipo è fornita sul Documento prove Condotti
sbarre, unitamente alla raccolta dei certificati di prova.
Nella struttura delle nuove Norme, la CEI EN 60439-2 sarà sostituita
dalla CEI EN 61439-6. Non si segnalano particolari novità rispetto alla norma attuale,
se non per alcune prove aggiuntive rese obbligatorie sui condotti sbarre da effettuare
a carico del costruttore

Il rischio d’incendio
Nella progettazione di un impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso
d’incendio, la prima cosa da considerare è la riduzione della probabilità che accada
l’evento. Il pericolo d’incendio in un locale dipende da molti fattori e, in generale:
cc dalla natura e dal volume di combustibile in grado d’alimentare l’incendio;
cc dalla presenza di una sorgente di calore anomala, che può essere l’origine
di un principio d’incendio.
Il rischio, anche se non può mai essere nullo, deve tuttavia essere ridotto il più
possibile in funzione del danno. Un aspetto importante da affrontare consiste, perciò,
nel conoscere il comportamento dei materiali durante una loro eventuale esposizione
al fuoco, per essere certi che il pubblico possa evacuare gli immobili in tutta sicurezza
e che i sistemi di detenzione, allarme e spegnimento degli incendi, installati negli
edifici, funzionino correttamente.

Le norme impiantistiche
Oggi il DM 37/08 e, fino a ieri, la legge 46/90 richiedono che gli impianti siano costruiti
a "regola d’arte", condizione questa soddisfatta dal rispetto delle norme CEI.
In ambienti con particolari problemi per l’incendio si deve ridurre al minimo
la probabilità che l’impianto elettrico sia causa d’innesco o di propagazione; quindi,
anche le apparecchiature elettriche devono essere scelte ed installate in modo
da impedire che eventuali archi o scintille diano origine ad un incendio.
L’individuazione degli ambienti a maggior rischio d’incendio dipende da una
molteplicità di parametri che devono essere attentamente valutati in fase di progetto.
Tali parametri, richiamati nella norma tecnica degli impianti CEI 64-8, possono
dipendere da diversi fattori come, ad esempio:
cc la densità d’affollamento o la capacità di deflusso e sfollamento dell’ambiente;
cc l’entità del possibile danno alle persone, animali, e/o cose;
cc il comportamento al fuoco delle strutture dell’edificio;
cc la presenza di materiale combustibile e/o esplosivo;
cc la destinazione d’uso dei locali, ecc.
Le prescrizioni per questi luoghi sono più severe rispetto a quelle per gli ambienti
ordinari ed, in particolare, sono richiamate nelle seguenti norme impiantistiche:
vv CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori",
vv Capitolo 751 (Ambienti a maggior rischio d’incendio),
vv Capitolo 752 (Luoghi di pubblico spettacolo e d’intrattenimento);
cc CEI EN 60079-10 e 14 "Impianti elettrici nei luoghi con pericolo d’esplosione".

88
Comportamento al fuoco dei cavi
Per "ambienti ordinari", la Norma CEI 64-8, nella sezione 422 relativa
alla protezione contro gli incendi, prescrive che tutti i componenti elettrici
degli impianti non devono costituire un pericolo per l’innesco o la propagazione
di un incendio per gli altri materiali adiacenti.
Per gli isolanti, una caratteristica comune è quella di non provocare incendi
in caso di riscaldamento eccessivo dovuto ad un guasto. A tal fine si devono
rispettare le condizioni e le temperature di prova col filo incandescente indicate
nella CEI 64-8 e si devono osservare le misure più appropriate per l’installazione,
in modo da evitare questo rischio.
Per "ambienti di pubblico spettacolo e di intrattenimento", la non propagazione
alla fiamma è il minimo requisito richiesto dalla Norma CEI 64-8, sez. 752,
per le canalizzazioni e per i cavi. In particolare, viene prescritto che, per i circuiti
a tensione nominale non superiore a 230/400 V, i cavi devono avere una tensione
nominale di isolamento non inferiore a 450/750 V, mentre per i circuiti
di segnalazione e comando la tensione nominale d’isolamento non deve essere
inferiore a 300/500 V. Inoltre, è previsto che i circuiti di sicurezza funzionino durante
l’incendio e debbano essere resistenti al fuoco ed ai danneggiamenti meccanici
in relazione al tempo di funzionamento che è stato previsto.
Negli "ambienti a maggior rischio in caso di incendio", la Norma CEI 64-8,
sez. 751, richiede che sia ridotta al minimo la probabilità che l’impianto elettrico
e, quindi anche i componenti, possano innescare e propagare gli incendi.
Le condutture ed i cavi devono avere specifiche caratteristiche di resistenza
al fuoco, nei modi di realizzazione indicati dalla Norma, ed inoltre, in tutti
gli attraversamenti, come solai o pareti che delimitano il compartimento antincendio,
si devono prevedere barriere tagliafiamma con il grado di resistenza all’incendio
(REI) richiesto per l’elemento costruttivo dell’edificio in cui si prevede
l’attraversamento. Per i cavi e le canalizzazioni usate a questo scopo è richiesta
anche un’otturazione per il grado REI previsto.
Negli "impianti che richiedono i massimi requisiti di sicurezza negli incendi"
come quelli per la rilevazione automatica, spegnimento dell’incendio, apertura
di porte automatiche per i sistemi di aerazione e per altri circuiti di emergenza,
le caratteristiche dei materiali richieste dalla Norma impianti, per il comportamento
al fuoco, sono più severe.
Per i cavi e le canalizzazioni, oltre alla non propagazione della fiamma, è prevista
anche una resistenza al fuoco al fine di assicurare, entro determinati tempi,
una continuità di servizio durante l’incendio. Questi circuiti devono garantire
la funzione principale di sicurezza prevista, per permettere d’evacuare rapidamente
le persone e consentire al personale preposto di intervenire nella maniera più rapida
possibile. Si utilizzano, perciò, alcuni tipi di cavi che rilasciano nella combustione
una ridottissima quantità di fumi opachi e che non contengono gas tossici, nocivi
alle persone, e gas corrosivi, che possono deteriorare i componenti elettrici/
elettronici e le parti metalliche con le quali vengono a contatto.

Comportamento al fuoco dei condotti sbarre


Nei condotti sbarre Canalis, la qualità dei contatti elettrici, grazie alla scelta
dei materiali conduttori e dei sistemi di serraggio, assicura il buon funzionamento
e la massima affidabilità nel tempo.
Queste prestazioni danno la garanzia che, sia nelle condizioni normali sia in quelle
più gravose di installazione e di utilizzo, non si possa mai generare un punto caldo,
origine di un principio d’incendio.
La nuova edizione della norma CEI EN 60439-2 introduce una serie di prove di tipo
per verificare il comportamento al fuoco dei condotti sbarre.

Resistenza dei materiali al calore anomalo


Tutti i materiali isolanti che entrano nella composizione dei condotti sono sottoposti
alla prova denominata "del filo incandescente”, in conformità alla norma
CEI EN 60695-2-11.
Le temperature minime di prova per i materiali isolanti sono:
cc per parti di materiale isolante a contatto con parti attive, necessarie a tenere
in posizione elementi sotto tensione: 850 °C ± 15 °C;
cc per parti di materiale isolante non a contatto con parti attive e non necessarie
a tenere in posizione elementi sotto tensione: 650 °C ± 10°C.
La maggior parte dei materiali isolanti utilizzati nei condotti sbarre Canalis
sono stati verificati a 960°C.
La prova deve essere effettuata su un campione al quale è applicato
il filo incandescente per un tempo di 30 secondi.
Il risultato è positivo quando nessuna fiamma visibile, o alcun prolungamento
di incandescenza, appare sul campione 30 secondi dopo la rimozione del filo
e quando questo non ha provocato né l’accensione, né la bruciatura di una tavola
posta a contatto durante la prova.

89
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative

Non propagazione della fiamma, non propagazione


dell’incendio
Nel caso in cui un’installazione, eseguita con i condotti sbarre prefabbricati, possa
essere sottoposta al fuoco, si verifica il suo comportamento realizzando la prova
che si avvicina maggiormente alle condizioni reali di un incendio. Il test, effettuato
secondo la norma IEC 60332-3, consiste nel sottoporre uno spezzone di condotto
di almeno 3 m alla fiamma di un bruciatore, la cui temperatura può raggiungere
più di 800 °C, per un tempo di 40 minuti. Il condotto è posto in posizione verticale.
L’esito è soddisfacente il condotto in prova non si è incendiato o se la parte
carbonizzata o bruciata per effetto della fiamma non raggiunge un’altezza superiore
a 2,5 metri dall’estremità della bruciatura.
Ciò è stato verificato da Telemecanique senza alcun problema, anche perché tutti
i materiali che compongono i condotti sbarre sono classificati come non infiammabili.

Segregazione dell’incendio
Un condotto sbarre per barriere tagliafuoco deve essere previsto per prevenire
la propagazione del fuoco per un determinato tempo, in condizioni d’incendio,
quando il condotto sbarre passa attraverso le divisioni orizzontali o verticali
di un edificio (ad esempio pareti o pavimento).
La prova è effettuata secondo la ISO 834 per tempi di resistenza all’incendio di 60,
120, 180 o 240 minuti. La prova è effettuata solo su unità di condotto rettilinee
installate come nella situazione reale, cioè fatte passare attraverso un pavimento
di prova in calcestruzzo, il cui spessore è stabilito secondo il tempo di resistenza
all’incendio previsto. Un sigillante di tenuta al fuoco deve essere usato per riempire
il vuoto tra l’involucro del condotto ed il foro del pavimento di prova in cui passa
il condotto.
I condotti sbarre Canalis sono stati sottoposti con successo alle prove descritte
dalla ISO 834 ed è stata verificata la loro capacità di tenuta alle fiamme, ai gas
ed alla penetrazione del fuoco in una barriera tagliafuoco, per una durata minima
di 2 ore. Per i condotti compatti del tipo KT, questa proprietà è stata verificata su tutti
gli elementi standard della gamma.

Continuità di servizio in caso di incendio


È la caratteristica principalmente richiesta, necessaria per realizzare i circuiti
di sicurezza (es. ascensori, condotti di ventilazione, illuminazione di sicurezza, ecc.)
ed agevolare i passaggi delle linee elettriche nei locali più a rischio (parcheggi,
sale caldaie). Vi sono due soluzioni per rispondere al bisogno di continuità di servizio
nelle condizioni di incendio:
cc l’uso di cavi speciali che soddisfano tali proprietà, secondo la norma IEC 331;
cc l’installazione in un involucro, esso stesso refrattario al fuoco, secondo la norma
ISO 1182.
I condotti sbarre devono essere collocati all’interno di un’armatura in materiale
refrattario che permette loro di garantire la funzione di alimentazione dei circuiti
(in generale quelli di sicurezza) quando una parte della linea è sottoposta
all’incendio. Il tempo minimo per il quale deve essere assicurata la continuità
di servizio della linea, dipende dalla natura e dallo spessore di tale armatura.
Per esempio, con un’armatura realizzata con peltro di 50 mm di spessore,
il condotto sbarre assicura la funzione di alimentazione dei circuiti per due
ore in condizioni di incendio.

Fumi non opachi, non tossici e non corrosivi


I condotti sbarre sottoposti alla prova relativa ai fumi fanno registrare una ridotta
emissione.
In effetti, a causa del basso volume di materiale combustibile, i fumi prodotti sono
quasi nulli e ciò è ulteriormente giustificato nei condotti sbarre compatti. In questi
prodotti, infatti, il volume d’aria è nullo, escludendo così ogni eventuale possibilità
di ventilazione e combustione dei materiali.
Inoltre, il tipo di isolante dei condotti per distribuzione illuminazione, piccola media
e forte potenza non contiene alcun composto alogeno ed il suo degrado
per effetto dell’azione di pirolisi non produce, dunque, danni tossici o corrosivi.

Le prove individuali
Le prove individuali hanno lo scopo di rivelare difetti inerenti ai materiali e alla
fabbricazione.
Le prove individuali comprendono:
cc il controllo visivo dell’apparecchiatura, ivi compreso il controllo del cablaggio,
e, se necessario, una prova di funzionamento elettrico;
cc una prova dielettrica;
cc la verifica dei mezzi di protezione e della efficienza elettrica del circuito
di protezione.

90
Queste prove sono eseguite in fabbrica sui singoli componenti; ciò garantisce
l’installatore nell’utilizzo di prodotti conformi alla Norma, ma non lo esonera
dall’obbligo di realizzare ulteriori verifiche e prove dopo il trasporto e,
soprattutto, dopo l’installazione.

Verifiche dopo il montaggio e l’installazione del condotto


sbarre
Al termine del montaggio il condotto sbarre deve essere sottoposto alle verifiche
finali (per quanto applicabili) previste dalla norma CEI 64-8/Parte 6:
verifiche, e successivamente descritte e spiegate in dettaglio all’interno della Guida
CEI 64-14.
La verifica è l’insieme delle operazioni mediante le quali si accerta la rispondenza
alle prescrizioni della Norma dell’impianto elettrico.
La verifica comprende un esame a vista e delle prove.

Esami a vista
L’esame a vista deve precedere le prove e deve essere effettuato, di regola,
con l’intero impianto fuori tensione.
L’esame a vista deve accertare che i componenti elettrici (singoli componenti
dei condotti sbarre) siano:
cc conformi alle prescrizioni di sicurezza delle relative Norme (per i condotti sbarre,
la CEI EN 60439-2), con la conseguenza automatica di conformità alle Direttive
applicabili; questo può essere accertato dall’esame di marchiature o di certificazioni
e, comunque, dalla targhetta del prodotto apposta dal costruttore (una dichiarazione
di conformità del costruttore, ad esempio all’interno del catalogo anche può essere
considerata valida ai fini dell’accertamento). Inoltre, la marcatura CE sul prodotto
indica la rispondenza ai requisiti essenziali delle Direttive ad esso applicabili;
cc scelti correttamente e messi in opera in accordo con le prescrizioni della norma
e con le istruzioni del costruttore (ad esempio, si può verificare che le connessioni
siano state fatte correttamente, che i morsetti non risultino allentati, che non ci sia
la mancanza di targhe o che ci siano involucri rotti);
cc non danneggiati visibilmente in modo tale da compromettere la sicurezza.
L’esame a vista può riguardare, a seconda del tipo di impianto, le seguenti
condizioni:
cc la protezione contro i contatti diretti ed indiretti;
cc la protezione dagli effetti termici e dall’incendio;
cc la protezione delle condutture dalle sovracorrenti;
cc i dispositivi di sezionamento;
cc altro.
Il tutto deve essere verificato controllando la conformità alle prescrizioni relative
ai punti elencati e contenute nel progetto dell’impianto elettrico.
Gli impianti, infatti, devono essere corredati di tutta la documentazione necessaria
per una loro corretta identificazione e valutazione; la documentazione non solo
serve alla persona che effettua le verifiche, ma deve essere allegata
alla dichiarazione di conformità.

Prove
Devono essere eseguite, per quanto applicabili, e preferibilmente nell’ordine
indicato, le seguenti prove:
cc continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali
e supplementari;
cc resistenza di isolamento dell’impianto elettrico;
cc protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione (su questa prova
vedasi il paragrafo che ne richiama in dettaglio le modalità).
Nel caso in cui qualche prova indichi la presenza di un difetto, tale prova e ogni altra
prova precedente che possa essere stata influenzata dal difetto segnalato devono
essere ripetute dopo l’eliminazione del difetto stesso.
L’avere effettuato le prove sul condotto sbarre a montaggio avvenuto è una garanzia
per il cliente finale che è sicuro di ricevere un prodotto (o un impianto), non solo
rispondente alle proprie richieste, ma anche alle prescrizioni normative e legislative.
Inoltre le prove servono all’installatore per verificare e a volte migliorare
il funzionamento ed il risultato della propria attività e, in alcuni casi, permettono
di evitare costi indesiderati dovuti a difetti di fabbricazione.
È indubbio che riscontrare un difetto, anche se minimo, in sede di assemblaggio
del condotto sbarre o durante i collaudi piuttosto che immediatamente prima
della consegna dell’impianto, evita ulteriori trasporti e lavorazioni a carico
dell’installatore.
Inoltre, un perfetto controllo sull’operato umano nelle fasi di montaggio della struttura
e di tutto quello che le sta intorno, nelle fasi di cablaggio e sui materiali utilizzati
(apparecchi, strumenti, conduttori e carpenteria) può essere effettuato solamente
con il collaudo finale ed è appunto il motivo per cui risulta fondamentale adempiere
alle richieste normative, anche in questa fase.

91
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti elettrica dell’illuminazione
Canalis KDP - 20 A IP55

Caratteristiche degli elementi di linea KDP


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] 20
conformità alle norme CEI EN 60439-2
grado di protezione IP 55
tenuta meccanica IK 07
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 20
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 690
tensione nominale [V] Ue 230...400
tensione ad impulso [kV] Uimp 4
frequenza nominale [Hz] f 50/60
caratteristiche dei conduttori
conduttori attivi
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] R20 6,80
resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] R1 8,30
reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,02
impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 8,30
conduttore di protezione (PE)
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] 7,25
caratteristiche dell’anello di guasto
metodo delle Ph/N a 35°C resistenza media R0 ph/N 27,21
componenti reattanza media X0 ph/N 0,85
simmetriche
impedenza media Z0 ph/N 27,22
[mW/m]
Ph/PE a 35°C resistenza media R0 ph/PE 27,21
reattanza media X0 ph/PE 0,85
impedenza media Z0 ph/PE 27,22
metodo delle A 20°C resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 13,61
impedenze Ph/N Rb0 ph/N 13,61
[mW/m]
Ph/PE Rb0 ph/PE 13,61
con Inc resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 16,60
a 35°C Ph/N Rb0 ph/N 16,60
Ph/PE Rb0 ph/PE 16,60
con Inc reattanza media Ph/Ph Xb ph/ph 0,04
a 35°C e Ph/N Xb ph/N 0,04
50 Hz
Ph/PE Xb ph/PE 0,04
altre caratteristiche
tenuta alle correnti di corto-circuito
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 3,6
limite termico massimo I2t [A2s] 120x103
corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] Icw 0,34
campo magnetico irradiato
campo magnetico irradiato a 1 metro dalla canalizzazione [mT] B < 2x103

92
Canalis KBA - 25 e 40 A IP55

Caratteristiche degli elementi di linea KBA


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] 25 40
conformità alle norme CEI EN 60439-2 CEI EN 60439-2
grado di protezione IP 55 55
tenuta meccanica IK 06 06
numero di conduttori attivi 2o4 2o4
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 25 40
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 690 690
tensione nominale [V] Ue 230...400 230...400
tensione ad impulso [kV] Uimp 6 6
frequenza nominale [Hz] f 50/60 50/60
caratteristiche dei conduttori
conduttori attivi
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] R20 6,80 2,83
resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] R1 8,30 3,46
reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,02 0,02
impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 8,33 3,46
conduttore di protezione (PE)
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] 1,57 1,57
caratteristiche dell’anello di guasto
metodo delle Ph/N a 35°C resistenza media R0 ph/N 27,21 19,40
componenti reattanza media X0 ph/N 0,85 0,38
simmetriche
impedenza media Z0 ph/N 27,22 19,41
[mW/m]
Ph/PE a 35°C resistenza media R0 ph/PE 19,40 13,83
reattanza media X0 ph/PE 0,38 0,73
impedenza media Z0 ph/PE 19,41 13,85
metodo delle A 20°C resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 13,61 5,68
impedenze Ph/N Rb0 ph/N 13,61 5,68
[mW/m]
Ph/PE Rb0 ph/PE 11,01 7,66
con Inc resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 16,60 6,91
a 35°C Ph/N Rb0 ph/N 16,60 6,91
Ph/PE Rb0 ph/PE 12,50 8,70
con Inc reattanza media Ph/Ph Xb ph/ph 0,04 0,90
a 35°C e Ph/N Xb ph/N 0,04 0,90
50 Hz
Ph/PE Xb ph/PE 0,035 0,035
altre caratteristiche
tenuta alle correnti di corto-circuito
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 4,40 9,60
limite termico massimo I2t [A2s] 195x103 900x103
corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] Icw 0,44 0,94
campo magnetico irradiato
campo magnetico irradiato a 1 metro dalla canalizzazione [mT] B < 2x103 < 2x103

93
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti elettrica dell’illuminazione
Canalis KBB - 25 e 40 A IP55

Caratteristiche degli elementi di linea KBB


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] 25 40
conformità alle norme CEI EN 60439-2 CEI EN 60439-2
grado di protezione IP 55 55
tenuta meccanica IK 06 06
numero di conduttori attivi 2o4 4+2 4+4 2o4 4+2 4+4
numero di circuiti 1 2 2 1 2 2
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 25 25 25 40 40 38
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 690 690
tensione nominale [V] Ue 230...400 230...400
tensione ad impulso [kV] Uimp 6 6
frequenza nominale [Hz] f 50/60 50/60
caratteristiche dei conduttori
conduttori attivi
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] R20 6,80 2,83
resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] R1 8,30 3,46
reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,02 0,02
impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 8,33 3,46
conduttore di protezione (PE)
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] 0,80 0,80
caratteristiche dell’anello di guasto
metodo delle Ph/N a 35°C resistenza media R0 ph/N 27,21 17,28
componenti reattanza media X0 ph/N 0,85 5,25
simmetriche
impedenza media Z0 ph/N 27,22 18,06
[mW/m]
Ph/PE resistenza media R0 ph/PE 17,28 13,83
a 35°C reattanza media X0 ph/PE 5,25 0,73
impedenza media Z0 ph/PE 18,06 13,85
metodo delle A 20°C resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 13,61 5,68
impedenze Ph/N Rb0 ph/N 13,61 5,68
[mW/m]
Ph/PE Rb0 ph/PE 10,26 6,92
con Inc resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 16,59 6,92
a 35°C Ph/N Rb0 ph/N 16,59 6,92
Ph/PE Rb0 ph/PE 11,77 7,14
con Inc reattanza media Ph/Ph Xb ph/ph 0,35 0,90
a 35°C Ph/N Xb ph/N 0,35 0,90
e 50 Hz
Ph/PE Xb ph/PE 0,07 1,85
altre caratteristiche
tenuta alle correnti di corto-circuito
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 4,40 9,60
limite termico massimo I2t [A2s] 195x103 900x103
corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] Icw 0,44 0,94
campo magnetico irradiato
campo magnetico irradiato a 1 metro dalla canalizzazione [mT] B < 2x103 < 2x103

94
Protezione Spine di derivazione KBC
dei circuiti Elementi di collegamento KDP
Canalis KDP e KBC

Caratteristiche delle spine di derivazione


caratteristiche generali
tipo di spine KBC 10 KBC 10 KBC 16CB KBC 16CF
comando
illuminazione
conformità alle norme CEI EN 60439-2
grado di protezione IP 55 55 55 55
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 10 10 16 16
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 690 400 690 400
tensione nominale [kV] Ue 230...400 230...400 230...400 230...400
frequenza nominale [Hz] f 50/60 50/60 50/60 50/60

Caratteristiche dei collegamenti KDP


caratteristiche generali
conformità alle norme IEC 61535 e CEI EN 60320, per il cavo H05WF: IEC 227-53
grado di protezione IP 40 40 40 40
numero di conduttori attivi 2 2 2 2
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 16 16 16 16
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 250 250 250 250
tensione nominale [kV] Ue 250 250 250 250
frequenza nominale [Hz] F 50 50 50 50
caratteristiche dei conduttori
conduttori attivi
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] R20 12,4 12,4 12,4 12,4
resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] R1 14,5 14,5 14,5 14,5
reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 3,1 3,1 3,1 3,1
conduttore di protezione (PE)
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] 12,4 12,4 12,4 12,4

95
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di piccola potenza
Canalis KN da 40 a 160 A IP55

Caratteristiche degli elementi di linea KN


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] 40 63 100 160
conformità alle norme CEI EN 60439-2
grado di protezione IP 55 55 55 55
tenuta meccanica IK 08 08 08 08
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 40 63 100 160
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 500 500 500 500
tensione nominale [V] Ue 500 500 500 500
tensione ad impulso [kV] Uimp 6 6 6 6
frequenza nominale [Hz] f 50/60 50/60 50/60 50/60
caratteristiche dei conduttori
conduttori attivi
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] R20 4,97 2 0,85 0,61
resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] R1 5,96 2,4 1,02 0,79
reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,24 0,24 0,25 0,24
impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 5,96 2,41 1,05 0,83
conduttore di protezione (PE)
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] 1,09 1,09 1,09 1,09

caratteristiche dell’anello di guasto


metodo delle Ph/N a 35°C resistenza media R0 ph/N 19,96 8,16 3,72 2,67
componenti reattanza media X0 ph/N 0,17 1,64 1,56 1,4
simmetriche impedenza media Z0 ph/N 20,03 8,33 4,03 3,01
[mW/m]
Ph/PE resistenza media R0 ph/PE 8,43 5,23 3,84 3,34
a 35°C reattanza media X0 ph/PE 2,31 2 1,66 1,29
impedenza media Z0 ph/PE 8,74 5,6 4,18 3,58
metodo delle A 20°C resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 9,93 4,01 1,71 1,21
impedenze Ph/N Rb0 ph/N 9,95 4,1 1,73 1,24
[mW/m] Ph/PE Rb0 ph/PE 6,245 3,24 2,03 1,71
con Inc resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 11,88 4,81 2,05 1,58
a 35°C Ph/N Rb0 ph/N 11,9 4,83 2,07 1,61
Ph/PE Rb0 ph/PE 6,24 3,89 2,43 2,22
con Inc reattanza media Ph/Ph Xb ph/ph 0,48 0,5 0,52 0,79
a 35°C Ph/N Xb ph/N 0,79 0,78 0,78 0,75
e 50 Hz Ph/PE Xb ph/PE 1,13 1,05 0,96 0,84
altre caratteristiche
tenuta alle correnti di corto-circuito
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 6 11 14 20
limite termico massimo I2t [A2s] 0,29 x 106 1,8 x 106 8 x 106 8 x 106
corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] Icw 0,5 1,3 2,8 2,8
campo magnetico irradiato
campo magnetico irradiato a 1 metro dalla canalizzazione [mT] B 0,04 0,06 0,11 0,19

Caratteristiche delle spine e delle cassette di derivazione KN


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] 40 63 100 160
grado di protezione IP 55 55 55 55
tenuta meccanica IK 08 08 08 08
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione
tensione nominale [V] Ue 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione
tensione ad impulso [kV] Uimp 4,6 4,6 4,6 4,6
frequenza nominale [Hz] f 50/60 50/60 50/60 50/60

96
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di media potenza
Canalis KS da 100 a 1000 A IP55

Caratteristiche degli elementi di linea KS


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] 100 160 250 400 500 630 800 1000
conformità alle norme CEI EN 60439-2
grado di protezione IP 55 55 55 55 55 55 55 55
tenuta meccanica IK 08 08 08 08 08 08 08 08
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 100 160 250 400 500 630 800 1000
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 690 690 690 690 690 690 690 690
tensione nominale [V] Ue 690 690 690 690 690 690 690 690
tensione ad impulso [kV] Uimp 8 8 8 8 8 8 8 8
frequenza nominale [Hz] f 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60
caratteristiche dei conduttori
conduttori attivi
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] R20 1,19 0,55 0,28 0,15 0,11 0,09 0,06 0,04
resistenza media con Inc a 35°C [mW/m] R1 1,59 1,395 0,39 0,21 0,15 0,13 0,09 0,06
reattanza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,15 0,457 0,16 0,14 0,07 0,07 0,06 0,06
impedenza media con Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 1,6 0,79 0,42 0,25 0,16 0,15 0,11 0,09
conduttore di protezione (PE)
resistenza media per conduttore a freddo 20°C [mW/m] 0,42 0,42 0,35 0,19 0,07 0,07 0,07 0,06
caratteristiche dell’anello di guasto
metodo delle Ph/N a 35°C resistenza media R0 ph/N 4,85 1,1 1,28 0,74 0,5 0,45 0,32 0,23
componenti reattanza media X0 ph/N 0,95 0,22 0,86 0,67 0,36 0,35 0,31 0,27
simmetriche impedenza media Z0 ph/N 4,94 1,12 1,54 1 0,62 0,57 0,45 0,36
[mW/m]
Ph/PE resistenza media R0 ph/PE 2,75 2,01 1,34 0,88 0,4 0,51 0,35 0,32
a 35°C reattanza media X0 ph/PE 1,11 0,93 0,7 0,67 0,48 0,55 0,43 0,4
impedenza media Z0 ph/PE 2,96 2,22 1,51 1,11 0,63 0,75 0,56 0,51
metodo delle A 20°C resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 2,4 1,15 0,65 0,41 0,25 0,23 0,18 0,15
impedenze Ph/N Rb0 ph/N 2,44 1,21 0,74 0,51 0,3 0,28 0,23 0,2
[mW/m] Ph/PE Rb0 ph/PE 1,87 1,3 0,78 0,57 0,35 0,32 0,25 0,21
con Inc resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 3,19 1,55 0,78 0,7 0,41 0,39 0,32 0,28
a 35°C Ph/N Rb0 ph/N 3,21 1,57 0,82 0,57 0,35 0,32 0,25 0,21
Ph/PE Rb0 ph/PE 2,38 1,46 0,91 0,56 0,28 0,26 0,22 0,2
con Inc reattanza media Ph/Ph Xb ph/ph 0,31 0,31 0,32 0,28 0,14 0,14 0,13 0,12
a 35°C Ph/N Xb ph/N 0,45 0,45 0,45 0,39 0,2 0,2 0,18 0,17
e 50 Hz Ph/PE Xb ph/PE 0,58 0,42 0,42 0,39 0,24 0,24 0,23 0,22

altre caratteristiche
tenuta alle correnti di corto-circuito
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 15,7 22 28 49,2 55 67,5 78,7 78,7
limite termico massimo I2t (t = 1b s) [A2s . 106] 6,8 20,2 100 354 733 1225 1758 1758
corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] Icw 2,6 4,45 10 18,8 26,2 32,1 37,4 37,4
campo magnetico irradiato
campo magnetico irradiato a 1 metro B 0,19 0,31 0,52 0,89 0,50 0,66 0,88 1,21
dal condotto sbarre [mT]

Caratteristiche delle spine e delle cassette di derivazione


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] 100 160 250 400 500 630 800 1000
grado di protezione IP 55 55 55 55 55 55 55 55
tenuta meccanica IK 08 08 08 08 08 08 08 08
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione
tensione nominale [V] Ue 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione
tensione ad impulso [kV] Uimp 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8
frequenza nominale [Hz] f 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60

97
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Canalis KS per la distribuzione in colonna
montante

Generalità
Il condotto sbarre Canalis Tipo KS permette di realizzare la distribuzione di energia
elettrica a ciascun piano di edifici a sviluppo verticale (uffici, hotel, ospedali,
parcheggi, navi).
Il condotto KS mantiene i suoi principi costruttivi:
cc sbarre in alluminio con punti di giunzione e derivazione in bimetallo alluminio/rame
argentato;
cc un blocco di giunzione che garantisce la resistenza meccanica, permette
le dilatazioni termiche assicura la continuità elettrica dei conduttori attivi,
del conduttore di protezione e del suo collegamento con l’involucro;
cc prese di derivazione con sportello otturatore automatico;
cc grado di protezione IP55.

Come realizzare una colonna montante


A. Utilizzare una cassetta di alimentazione ad una estremità mantenendo
il conduttore di neutro a destra.
Per i supporti sono possibili due soluzioni:
B1. Supporto alla base del montante fissato al muro. L’altezza massima
del montante che il supporto può reggere dipende dalla corrente nominale
del condotto.
In [A] altezza max consigliata peso max per supporto
100 e 250 40 m 680 kg
400 30 m 680 kg
500 70 m 1760 kg
630 50 m 1760 kg
800 50 m 1760 kg
1000 40 m 1760 kg
B2. Supporto di piano che permette di sostenere il montante a ciascun piano
e di garantire l’adattamento dell’assetto del condotto durante la costruzione
dell’edificio.
In [A] altezza max consigliata peso max per supporto
tutti 150 m 440 kg
Per lunghezze maggiori di 100 m non è possibile utilizzare componenti curvilinei.
Si raccomanda di realizzare le derivazioni in cavo.
C. Utilizzare elementi tagliafuoco su misura per garantire la non propagazione
dell’incendio tra i piani. Con tali elementi (conforme alla norma ISO834) l’effetto
di un eventuale incendio viene contenuto per una durata di 2 ore (REI 120).
Le parti isolanti del condotto non contengono alogeni e sono prive di PVC.
In caso di incendio si ha un ridotta emissione di fumi e non si sprigionano gas
tossici.
D. Utilizzare elementi rettilinei standard di 2 oppure 2,5 m.
L’associazione elementi di distribuzione/elementi tagliafuoco è la seguente.

Nella soluzione 1 si possono istallare fino a 3 cassette di derivazione, nella soluzione


2 le casette sono al massimo in numero di 4.
Le cassette possono contenere interruttori da 25A a 400 A.
E. Utilizzare le staffe di fissaggio nel tratto da piano a piano per mantenere allineato
il condotto.

98
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di forte potenza
Canalis KTC da 1000 a 5000 A

Caratteristiche degli elementi di linea


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] KTC10 KTC13 KTC16 KTC20 KTC25 KTC32 KTC40 KTC50
conformità alle norme CEI EN 60439-2
grado di protezione IP 55
tenuta meccanica IK 08
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 1000 1350 1600 2000 2500 32000 4000 5000
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 1000
tensione nominale [V] Ue 1000
frequenza nominale [Hz] f c 50/60 (per 60 a 400 Hz alternata o continua, consultarci)
tenuta alle correnti di corto-circuito
versione standard 3L + N + PE e 3L + PE
corrente nominale di breve durata ammessa (t = 1 s) [kA] Icw 50 50 65 70 80 86 90 95
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 110 110 143 154 176 189 198 209
limite termico massimo I2t (t = 1s) [A2s . 106] I2t 2500 2500 4225 4900 6400 7396 8100 9025
versione rinforzata 3L + N + PER
corrente nominale ammissibile di breve durata (t = 1s) [kA] Icw 65 65 85 110 113 113 120 120
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 143 143 187 242 248 248 264 264
limite termico massimo I2t (t = 1s) [A2s . 106] I2t 4225 4225 7225 12100 12769 12769 14400 14400
caratteristiche dei conduttori
conduttori attivi
resistenza media a temperatura ambiente 20°C [mW/m] R20 0,041 0,029 0,024 0,018 0,014 0,012 0,009 0,030
resistenza media a Inc a 35°C [mW/m] R1 0,049 0,035 0,029 0,022 0,018 0,015 0,012 0,039
reattanza media a Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,022 0,016 0,015 0,013 0,011 0,008 0,007 0,007
impedenza media a Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 0,054 0,039 0,033 0,026 0,021 0,017 0,014 0,039
conduttore di protezione (PE)
resistenza media a temperatura ambiente 20°C [mW/m] 0,203 0,178 0,164 0,143 0,126 0,113 0,093 0,080

caratteristiche dell’anello di guasto


metodo delle resistenza media R0 ph/N 0,192 0,138 0,116 0,089 0,071 0,062 0,046 0,037
componenti reattanza media X0 ph/N 0,124 0,089 0,075 0,058 0,044 0,040 0,030 0,024
simmetriche impedenza media Z0 ph/N 0,229 0,164 0,138 0,106 0,084 0,074 0,055 0,044
[mW/m]
resistenza media R0 ph/PE 0,688 0,566 0,509 0,435 0,378 0,335 0,279 0,238
reattanza media X0 ph/PE 0,666 0,489 0,410 0,315 0,247 0,196 0,147 0,113
impedenza media Z0 ph/PE 0,958 0,748 0,654 0,537 0,452 0,388 0,315 0,263
metodo delle resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 0,078 0,056 0,047 0,036 0,029 0,025 0,019 0,015
impedenze Ph/N Rb0 ph/N 0,080 0,057 0,048 0,037 0,029 0,026 0,019 0,015
[mW/m] Ph/PE Rb0 ph/PE 0,439 0,351 0,298 0,239 0,199 0,170 0,135 0,110
resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 0,094 0,068 0,057 0,044 0,036 0,032 0,024 0,019
Ph/N Rb0 ph/N 0,096 0,070 0,059 0,045 0,036 0,032 0,024 0,020
Ph/PE Rb0 ph/PE 0,527 0,428 0,364 0,292 0,247 0,214 0,173 0,141
reattanza media Ph/Ph Xb ph/ph 0,040 0,029 0,024 0,019 0,015 0,013 0,010 0,008
Ph/N Xb ph/N 0,065 0,047 0,040 0,030 0,024 0,021 0,016 0,013
Ph/PE Xb ph/PE 0,426 0,329 0,275 0,212 0,170 0,141 0,106 0,084
altre caratterisiche
conduttore di protezione
involucro sezione equivalente rame [mm2] 120 130 140 155 165 180 190 200
conduttore supplementare in rame sezione PER [mm2] 210 300 360 480 600 720 960 1200
peso medio
3L + PE [kg/m] 19 25 29 36 44 51 66 82
3L + N + PE [kg/m] 23 31 35 45 55 64 84 104
3L + N + PER [kg/m] 25 33 39 49 60 71 92 114

Caratteristiche delle cassette di derivazione


caratteristiche generali
grado di protezione IP 55
tenuta meccanica IK 07
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione
tensione nominale [V] Ue
frequenza nominale [Hz] f 50/60

99
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di forte potenza
Canalis KTA da 1000 a 4000 A

Caratteristiche degli elementi di linea


caratteristiche generali
corrente nominale del condotto sbarre [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
conformità alle norme CEI EN 60439-2
grado di protezione IP 55
tenuta meccanica IK 08
corrente nominale a temperatura ambiente 35°C [A] Inc 1000 1250 1600 2000 2500 32000 4000
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 100
tensione nominale [V] Ue 100
frequenza nominale [Hz] f ⎓ 50/60 (per 60 a 400 Hz alternata o continua, consultarci)
tenuta alle correnti di corto-circuito
versione standard 3L + PE e 3L + N + PE (1)
corrente nominale di breve durata ammessa (t = 1 s) [kA] Icw 50 50 65 70 80 86 90
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 110 110 143 154 176 189 198
limite termico massimo I2t (t = 1s) [A2s . 106] I2t 2500 2500 4225 4900 6400 7396 8100
versione rinforzata 3L + N + PER
corrente nominale ammissibile di breve durata (t = 1s) [kA] Icw 65 65 85 110 113 113 120
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 143 143 187 242 248 248 264
limite termico massimo I2t (t = 1s) [A2s . 106] I2t 4225 4225 7225 12100 12769 12769 14400
caratteristiche dei conduttori
conduttori attivi
resistenza media a temperatura ambiente 20°C [mW/m] R20 0,057 0,046 0,035 0,028 0,023 0,017 0,014
resistenza media a Inc a 35°C [mW/m] R1 0,069 0,056 0,042 0,034 0,028 0,021 0,017
reattanza media a Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] X1 0,016 0,015 0,013 0,011 0,008 0,007 0,007
impedenza media a Inc a 35°C e 50 Hz [mW/m] Z1 0,071 0,058 0,044 0,035 0,029 0,022 0,018
conduttore di protezione (PE)
resistenza media a temperatura ambiente 20°C [mW/m] 0,178 0,164 0,143 0,126 0,113 0,093 0,080
caratteristiche dell’anello di guasto
metodo delle resistenza media R0 ph/N 0,248 0,209 0,159 0,128 0,111 0,083 0,066
componenti reattanza media X0 ph/N 0,103 0,087 0,067 0,054 0,046 0,035 0,028
simmetriche impedenza media Z0 ph/N 0,269 0,226 0,172 0,139 0,120 0,090 0,072
[mW/m]
resistenza media R0 ph/PE 0,676 0,587 0,490 0,420 0,370 0,303 0,256
reattanza media X0 ph/PE 0,586 0,478 0,364 0,286 0,231 0,170 0,131
impedenza media Z0 ph/PE 0,895 0,757 0,610 0,508 0,436 0,347 0,288
metodo delle resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 0,115 0,097 0,073 0,059 0,051 0,038 0,031
impedenze Ph/N Rb0 ph/N 0,115 0,097 0,074 0,059 0,052 0,039 0,031
[mW/m] Ph/PE Rb0 ph/PE 0,440 0,353 0,281 0,231 0,197 0,154 0,125
resistenza media Ph/Ph Rb0 ph/ph 0,140 0,120 0,091 0,075 0,066 0,049 0,039
Ph/N Rb0 ph/N 0,140 0,120 0,092 0,075 0,066 0,049 0,039
Ph/PE Rb0 ph/PE 0,535 0,438 0,348 0,292 0,252 0,197 0,160
reattanza Ph/Ph Xb ph/ph 0,029 0,024 0,019 0,015 0,013 0,010 0,008
media Ph/N Xb ph/N 0,047 0,040 0,030 0,024 0,021 0,016 0,013
Ph/PE Xb ph/PE 0,086 0,275 0,212 0,170 0,141 0,106 0,084
altre caratterisiche
conduttore di protezione
involucro sezione equivalente rame [mm2] 130 140 155 165 180 190 200
conduttore supplementare in rame sezione PER [mm2] 300 360 480 600 720 960 1200
peso medio
3L + PE [kg/m] 14 16 19 22 25 31 38
3L + N + PE [kg/m] 16 18 22 26 30 37 45
3L + N + PER [kg/m] 19 21 26 31 36 46 56
(1) I condotti KTA 2000 A e KTA 2500 A in versione standard 3L+PE hanno gli stessi valori di tenuta al corto-circuito della versione rinforzata.

Caratteristiche delle cassette di derivazione


caratteristiche generali
grado di protezione IP 55
tenuta meccanica IK 07
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 400, 500 o 690 in base al dispositivo di protezione
tensione nominale [V] Ue
frequenza nominale [Hz] f 50/60

100
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Influenza delle temperatura ambiente
e della presenza di armoniche

Influenza della temperatura ambiente


I condotti sbarre Canalis sono dimensionati per funzionare ad una temperatura
ambiente di 35°C come previsto dalla norma CEI EN 60439-2.
I condotti devono essere declassati oltre la temperatura di riferimento.
Esempio
Tipo condotto: Canalis KTC 1350 A,
installazione: all’interno,
temperatura ambiente: 45 °C,
corrente nominale massima: 1215 A.
Corrente regolata del dispositivo di protezione contro i sovraccarichi: 1215 A.
Ib ≤ Ir ≤ K1 . In
dove
Ib = corrente di impiego della conduttura,
Ir = corrente di regolazione della protezione contro i sovraccarichi,
K1 = fattore di declassamento per temperatura superiore a 35°C,
In = corrente nominale del condotto a 35°C.

declassamento in temperatura dei condotti sbarre. fattore HT


tipo di temperatura ambiente [°C]
condotto ≤ 35 40 45 50 55
KDP 1 0,93 0,85 0,76 0,66
KBA 1 0,96 0,93 0,89 0,85
KBB 1 0,96 0,93 0,89 0,85
KN 1 0,97 0,94 0,91 0,87
KS 1 0,97 0,94 0,91 0,87
KTA (1) 1 0,97 0,93 0,9 0,86
KTC (1) 1 0,95 0,9 0,84
(1) Consultateci in caso di condotto sbarre installato:
ccall’esterno sotto tetto in alluminio;
ccin involucri di protezione contro gli incendi.

Influenza della presenza di armoniche


Le correnti armoniche sono generate da carichi non lineari collegati alla rete
di distribuzione.
Gli esempi classici di carichi non lineari sono:
cc elettronica di potenza (raddrizzatori e convertitori, carica batterie);
cc lampade fluorescenti e al sodio ad alta pressione;
cc apparecchi elettronici per ufficio (PC) o per residenziale (TV, forni a microonde).
In impianti con neutro distribuito, gli apparecchi che producono armoniche di ordine
3° e multiplo, possono causare, sulla barra di neutro, correnti di intensità pari
alla corrente di fase.
Il tasso armonico può essere determinato nel modo seguente:
dove:
THDi = tasso armonico relativo ad armoniche di ordine 3-6-9-12-15,
In = corrente armonica corrispondente all’armonica di ordine n

(es 25% della fondamentale),


I1 = corrente fondamentale a 50Hz.
Solitamente il THDi può essere determinato con buona approssimazione
considerando solo le armoniche di ordine 3° (preponderante rispetto alle altre
armoniche).
La corrente risultante sulla barra di neutro è pari a 3 volte il THDI della singola fase.
Per i motivi sopra esposti, quando il tasso armonico è superiore al 15% il condotto
sbarre deve essere declassato secondo i fattori indicati nelle tabelle della pagina
seguente.

101
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Influenza delle temperatura ambiente
e della presenza di armoniche

utilizzo di condotti KDP, KBA, KBB, KN e KS. Corrente di


impiego in presenza di armoniche di 3° ordine e multipli
tipo condotto In [A] tasso armonico
inferiore al 15% dal 15% al 33% oltre il 33%
KDP 20 20 16 14
KBA 25 25 20 16
40 40 32 25
KBB 25 25 20 16
40 40 32 25
KN 40 40 32 25
63 63 50 40
100 100 80 63
160 160 125 100
KS 100 100 80 63
160 160 125 100
250 250 200 160
400 400 315 250
500 500 400 315
630 630 500 400
800 800 630 500
1000 1000 800 630

utilizzo di condotti KTA e KTC in presenza di armoniche


di 3° ordine e multipli
tipo condotto In [A] tasso armonico
inferiore al 15% dal 15% al 33% oltre il 33%
KTA 1000 1000 800 630
1250 1250 1000 800
1600 1600 1250 1000
2000 2000 1600 1250
2500 2500 2000 1600
3200 3200 2500 2000
4000 4000 3200 2500
KTC 1000 1000 4000 3200
1350 1350 1000 4000
1600 1600 1350 1000
2000 2000 1600 1350
2500 2500 2000 1600
3200 3200 2500 2000
4000 4000 3200 2500
5000 5000 4000 3200

102
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Generalità

Caduta di tensione
La caduta di tensione in un tratto di condotto sbarre senza derivazioni si calcola
con la seguente formula:
∆U = k • Ib • L • (rc cos ϕ + xc sen ϕ)
ed in percentuale:
∆U% = ∆U . 100
Un
dove:
cc Ib [A] è la corrente d’impiego del tratto di condotto;
cc L[m] è la lunghezza del tratto;
cc rc[mΩ/m] è la resistenza di un metro di condotto;
cc xc[mΩ/m] è la reattanza di un metro di condotto;
cc Un è la tensione nominale dell’impianto;
cc cos ϕ è il fattore di potenza del carico;
cc k è un fattore che tiene conto del tipo di distribuzione in condotto k = 2 per sistemi
monofase e bifase; k = e per sistemi trifase.
Le tabelle alle pagine seguenti (1A, 2A, 1B, 2B, 1C, 2C) forniscono i valori di ∆U%
nei condotti Canalis per diversi valori di cos ϕ. Per il calcolo di questi valori sono state
assunte le seguenti ipotesi:
cc tensione nominale del sistema pari a 400 V;
cc condotti trifasi con carico equilibrato sulle tre fasi;
cc resistenza del condotto considerata a temperatura ambiente pari a 35°C
e condotto percorso dalla corrente nominale (anche nel caso in cui la corrente
d’impiego del condotto è inferiore alla corrente nominale del condotto);
Per tutti i condotti KDP, KBA, KBB, KN, KS, KTA e KTC è stata ipotizzata
la condizione di carico uniformemente distribuito lungo il condotto di lunghezza L.
Nota 1: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore
di caduta di tensione letto in tabella per 2.
Nota 2: in caso di corrente d’impiego inferiore alla corrente nominale del condotto
per determinare il valore della caduta di tensione nel tratto di condotto occorre moltiplicare il dato
della tabella per il rapporto Ib/Inc.

Esempi di calcolo della caduta di tensione nei condotti


Si consideri un condotto KN40 avente le seguenti caratteristiche d’impiego:
cc rete trifase:
vv cos ϕ = 0.9,
vv Ib condotto = 36 A,
vv Ib I° derivazione = 20 A,
vv Ib II° derivazione = 16 A,
vv L I° tratto = 30 m,
vv L II° tratto = 20 m.

Per il calcolo della ∆U% si fa riferimento alla tabella 3A.


∆U% I° tratto = (36/40) . 1,42 x 2 = 2.55%
∆U% II° tratto = (16/40) . 0,95 x 2 = 0.76%
∆U% = ∆U% I° tratto + ∆U% II° tratto = 3,31%

103
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo

tabella 1A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,7


tensione 400 V / carico uniformemente distribuito
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KDP 20 10 0,06 0,13 0,19 0,25 0,31 0,38 0,44 0,5 0,56 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25
16 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2
20 0,13 0,25 0,38 0,5 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25 1,5 1,75 2 2,25 2,5
KBA e KBB 25 10 0,07 0,14 0,21 0,28 0,34 0,41 0,48 0,55 0,62 0,69 0,83 0,96 1,1 1,24 1,38
16 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2
20 0,14 0,28 0,41 0,55 0,69 0,83 0,96 1,1 1,24 1,38 1,65 1,93 2,2 2,48 2,75
25 0,17 0,34 0,52 0,69 0,86 1,03 1,2 1,38 1,55 1,72 2,06 2,41 2,75 3,09 3,44
KBA e KBB 40 16 0,04 0,09 0,13 0,18 0,22 0,26 0,31 0,35 0,4 0,44 0,53 0,62 0,7 0,79 0,88
20 0,06 0,11 0,17 0,22 0,28 0,33 0,39 0,44 0,5 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1
25 0,07 0,14 0,21 0,28 0,34 0,41 0,48 0,55 0,62 0,69 0,83 0,96 1,1 1,24 1,38
32 0,09 0,18 0,26 0,35 0,44 0,53 0,62 0,7 0,79 0,88 1,06 1,23 1,41 1,58 1,76
40 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2
KN 40 40 0,19 0,38 0,56 0,75 0,94 1,13 1,32 1,5 1,69 1,88 2,26 2,63 3,01 3,38 3,76
KN 63 63 0,13 0,25 0,38 0,5 0,63 0,76 0,88 1,01 1,13 1,26 1,51 1,76 2,02 2,27 2,52
KN 100 100 0,1 0,19 0,29 0,39 0,48 0,58 0,67 0,77 0,87 0,96 1,16 1,35 1,54 1,73 1,93
KN 160 160 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,7 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,86 2,09 2,32
Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore
di tabella per 2.

tabella 1B - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,7


tensione 400 V / carico all’estremità
tipo condotto Inc [A] Ib [A] Lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KS 100 100 0,27 0,53 0,8 1,06 1,33 1,59 1,86 2,12 2,39 2,65 3,18 3,71 4,24 4,77 5,3
160 160 0,22 0,46 0,67 0,9 1,12 1,34 1,57 1,79 2,02 2,24 2,69 3,14 3,58 4,03 4,48
250 250 0,21 0,43 0,64 0,85 1,06 1,28 1,49 1,7 1,91 2,13 2,55 2,98 3,4 3,83 4,25
400 400 0,21 0,42 0,63 0,84 1,05 1,26 1,47 1,68 1,89 2,1 2,52 2,94 3,36 3,78 4,2
500 500 0,16 0,33 0,49 0,65 0,81 0,98 1,14 1,3 1,46 1,63 1,95 2,28 2,6 2,93 3,25
630 630 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,13 1,32 1,51 1,7 1,89 2,27 2,65 3,02 3,4 3,78
800 800 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
1000 1000 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 2,4 2,8 3,2 3,6 4
KTA 800 800 0,14 0,28 0,41 0,55 0,69 0,83 0,97 1,1 1,24 1,38 1,66 1,93 2,21 2,48 2,76
1000 1000 0,13 0,26 0,39 0,52 0,65 0,78 0,91 1,04 1,17 1,3 1,56 1,82 2,08 2,34 2,6
1250 1250 0,13 0,27 0,4 0,54 0,67 0,81 0,94 1,08 1,21 1,34 1,61 1,88 2,15 2,42 2,69
1600 1600 0,14 0,27 0,41 0,54 0,68 0,82 0,95 1,09 1,22 1,36 1,63 1,9 2,18 2,45 2,72
2000 2000 0,14 0,27 0,41 0,54 0,68 0,81 0,95 1,08 1,22 1,35 1,62 1,89 2,16 2,43 2,7
2500 2500 0,14 0,28 0,41 0,55 0,69 0,83 0,96 1,1 1,24 1,38 1,65 1,93 2,2 2,48 2,75
3200 3200 0,14 0,27 0,41 0,54 0,68 0,82 0,95 1,09 1,22 1,36 1,63 1,9 2,18 2,45 2,72
4000 4000 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
KTC 1000 1000 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2
1350 1350 0,1 0,21 0,31 0,42 0,52 0,63 0,73 0,84 0,94 1,05 1,26 1,46 1,67 1,88 2,09
1600 1600 0,11 0,22 0,32 0,43 0,54 0,65 0,76 0,86 0,97 1,08 1,3 1,51 1,73 1,94 2,16
2000 2000 0,11 0,21 0,32 0,42 0,53 0,63 0,74 0,84 0,95 1,05 1,26 1,47 1,68 1,89 2,1
2500 2500 0,11 0,23 0,34 0,45 0,56 0,68 0,79 0,9 1,01 1,13 1,35 1,58 1,8 2,03 2,25
3200 3200 0,12 0,24 0,36 0,48 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
4000 4000 0,12 0,24 0,36 0,48 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
5000 5000 0,35 0,7 1,05 1,4 1,75 2,1 2,45 2,8 3,15 3,5 4,2 4,9 5,6 6,3 7
Nota: in caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2.

104
tabella 2A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,8
tensione 400 V / carico uniformemente distribuito
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KDP 20 10 0,07 0,15 0,22 0,29 0,36 0,44 0,51 0,58 0,65 0,73 0,87 1,02 1,16 1,31 1,45
16 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,7 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,86 2,09 2,32
20 0,15 0,29 0,44 0,58 0,73 0,87 1,02 1,16 1,31 1,45 1,74 2,03 2,32 2,61 2,9
KBA e KBB 25 10 0,08 0,15 0,23 0,31 0,38 0,46 0,53 0,61 0,69 0,76 0,92 1,07 1,22 1,37 1,53
16 0,12 0,24 0,37 0,49 0,61 0,73 0,85 0,98 1,1 1,22 1,46 1,71 1,95 2,2 2,44
20 0,15 0,31 0,46 0,61 0,76 0,92 1,07 1,22 1,37 1,53 1,83 2,14 2,44 2,75 3,05
25 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,14 1,33 1,53 1,72 1,91 2,29 2,67 3,05 3,43 3,81
KBA e KBB 40 16 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 0,45 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
20 0,06 0,13 0,19 0,25 0,31 0,38 0,44 0,5 0,56 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25
25 0,08 0,16 0,23 0,31 0,39 0,47 0,55 0,63 0,7 0,78 0,94 1,09 1,25 1,41 1,56
32 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2
40 0,13 0,25 0,38 0,5 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25 1,5 1,75 2 2,25 2,5
KN 40 40 0,21 0,43 0,64 0,85 1,06 1,28 1,49 1,7 1,91 2,13 2,55 2,98 3,4 3,83 4,25
KN 63 63 0,14 0,28 0,42 0,56 0,7 0,85 0,99 1,13 1,27 1,41 1,69 1,97 2,26 2,54 2,82
KN 100 100 0,11 0,21 0,32 0,42 0,53 0,63 0,74 0,84 0,95 1,05 1,26 1,47 1,68 1,89 2,1
KN 160 160 0,13 0,27 0,4 0,54 0,67 0,8 0,94 1,07 1,21 1,34 1,61 1,88 2,14 2,41 2,68
Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore
di tabella per 2.

tabella 2B - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,8


tensione 400 V / carico all’estremità
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KS 100 100 0,3 0,59 0,89 1,18 1,48 1,77 2,07 2,36 2,66 2,95 3,54 4,13 4,72 5,31 5,9
160 160 0,24 0,49 0,73 0,98 1,22 1,46 1,71 1,95 2,2 2,44 2,93 3,42 3,9 4,39 4,88
250 250 0,22 0,44 0,66 0,88 1,09 1,31 1,53 1,75 1,97 2,19 2,63 3,06 3,5 3,94 4,38
400 400 0,22 0,44 0,66 0,88 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2 2,64 3,08 3,52 3,96 4,4
500 500 0,18 0,35 0,53 0,7 0,88 1,05 1,23 1,4 1,58 1,75 2,1 2,45 2,8 3,15 3,5
630 630 0,2 0,41 0,61 0,82 1,02 1,23 1,43 1,64 1,84 2,05 2,46 2,87 3,28 3,69 4,1
800 800 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
1000 1000 0,18 0,35 0,53 0,7 0,88 1,05 1,23 1,4 1,58 1,75 2,1 2,45 2,8 3,15 3,5
KTA 800 800 0,15 0,3 0,46 0,61 0,76 0,91 1,06 1,22 1,37 1,52 1,82 2,13 2,43 2,74 3,04
1000 1000 0,14 0,28 0,42 0,56 0,7 0,84 0,98 1,12 1,26 1,4 1,68 1,96 2,24 2,52 2,8
1250 1250 0,18 0,29 0,44 0,59 0,73 0,88 1,03 1,18 1,32 1,47 1,76 2,06 2,35 2,64 2,94
1600 1600 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
2000 2000 0,15 0,29 0,44 0,58 0,73 0,87 1,02 1,16 1,31 1,45 1,74 2,03 2,32 2,61 2,9
2500 2500 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
3200 3200 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
4000 4000 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
KTC 1000 1000 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,69 0,81 0,92 1,04 1,15 1,38 1,61 1,84 2,07 2,3
1350 1350 0,11 0,22 0,33 0,45 0,56 0,67 0,78 0,89 1 1,11 1,34 1,56 1,78 2 2,23
1600 1600 0,11 0,22 0,34 0,45 0,56 0,67 0,78 0,9 1,01 1,12 1,34 1,57 1,79 2,02 2,24
2000 2000 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2
2500 2500 0,11 0,23 0,34 0,45 0,56 0,68 0,79 0,9 1,01 1,13 1,35 1,58 1,8 2,03 2,25
3200 3200 0,12 0,24 0,36 0,48 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
4000 4000 0,12 0,24 0,36 0,48 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
5000 5000 0,38 0,75 1,13 1,5 1,88 2,25 2,63 3 3,38 3,75 4,5 5,25 6 6,75 7,5
Nota: in caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2.

105
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo

tabella 3A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,9


tensione 400 V / carico uniformemente distribuito
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KDP 20 10 0,08 0,16 0,24 0,33 0,41 0,49 0,57 0,65 0,73 0,81 0,98 1,14 1,3 1,46 1,63
16 0,13 0,26 0,39 0,52 0,65 0,78 0,91 1,04 1,17 1,3 1,56 1,82 2,08 2,34 2,6
20 0,16 0,33 0,49 0,65 0,81 0,98 1,14 1,3 1,46 1,63 1,95 2,28 2,6 2,93 3,25
KBA e KBB 25 10 0,08 0,17 0,25 0,34 0,42 0,5 0,59 0,67 0,75 0,84 1,01 1,17 1,34 1,51 1,68
16 0,13 0,27 0,4 0,54 0,67 0,8 0,94 1,07 1,21 1,34 1,61 1,88 2,14 2,41 2,68
20 0,17 0,34 0,5 0,67 0,84 1,01 1,17 1,34 1,51 1,68 2,01 2,35 2,68 3,02 3,35
25 0,21 0,42 0,63 0,84 1,05 1,26 1,47 1,68 1,88 2,09 2,51 2,93 3,35 3,77 4,19
KBA e KBB 40 16 0,06 0,11 0,17 0,22 0,28 0,34 0,39 0,45 0,5 0,56 0,67 0,78 0,9 1,01 1,12
20 0,07 0,14 0,21 0,28 0,35 0,42 0,49 0,56 0,63 0,7 0,84 0,98 1,12 1,26 1,4
25 0,09 0,18 0,26 0,35 0,44 0,53 0,61 0,7 0,79 0,88 1,05 1,23 1,4 1,58 1,75
32 0,11 0,22 0,34 0,45 0,56 0,67 0,78 0,9 1,01 1,12 1,34 1,57 1,79 2,02 2,24
40 0,14 0,28 0,42 0,56 0,7 0,84 0,98 1,12 1,26 1,4 1,68 1,96 2,24 2,52 2,8
KN 40 40 0,24 0,47 0,71 0,95 1,19 1,42 1,66 1,9 2,13 2,37 2,84 3,32 3,79 4,27 4,74
KN 63 63 0,15 0,31 0,46 0,62 0,77 0,93 1,08 1,23 1,39 1,54 1,85 2,16 2,47 2,78 3,09
KN 100 100 0,11 0,22 0,33 0,45 0,56 0,67 0,78 0,89 1 1,11 1,34 1,56 1,78 2 2,23
KN 160 160 0,14 0,28 0,43 0,57 0,71 0,85 0,99 1,14 1,28 1,42 1,7 1,99 2,27 2,56 2,84
Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore
di tabella per 2.

tabella 3B - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,9


tensione 400 V / carico all’estremità
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KS 100 100 0,33 0,65 0,98 1,3 1,63 1,95 2,28 2,6 2,93 3,25 3,9 4,55 5,2 5,85 6,5
160 160 0,26 0,53 0,79 1,06 1,32 1,58 1,85 2,11 2,38 2,64 3,17 3,7 4,22 4,75 5,28
250 250 0,23 0,45 0,68 0,9 1,13 1,35 1,58 1,8 2,03 2,25 2,7 3,15 3,6 4,05 4,5
400 400 0,22 0,44 0,66 0,88 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2 2,64 3,08 3,52 3,96 4,4
500 500 0,18 0,35 0,53 0,7 0,88 1,05 1,23 1,4 1,58 1,75 2,1 2,45 2,8 3,15 3,5
630 630 0,2 0,41 0,61 0,82 1,02 1,23 1,43 1,64 1,84 2,05 2,46 2,87 3,28 3,69 4,1
800 800 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
1000 1000 0,18 0,35 0,53 0,7 0,88 1,05 1,23 1,4 1,58 1,75 2,1 2,45 2,8 3,15 3,5
KTA 800 800 0,16 0,32 0,49 0,65 0,81 0,97 1,13 1,3 1,46 1,62 1,94 2,27 2,59 2,92 3,24
1000 1000 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
1250 1250 0,16 0,31 0,47 0,63 0,78 0,94 1,09 1,25 1,41 1,56 1,88 2,19 2,5 2,81 3,13
1600 1600 0,15 0,3 0,46 0,61 0,76 0,91 1,06 1,22 1,37 1,52 1,82 2,13 2,43 2,74 3,04
2000 2000 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
2500 2500 0,16 0,31 0,47 0,63 0,78 0,94 1,09 1,25 1,41 1,56 1,88 2,19 2,5 2,81 3,13
3200 3200 0,15 0,3 0,46 0,61 0,76 0,91 1,06 1,22 1,37 1,52 1,82 2,13 2,43 2,74 3,04
4000 4000 0,16 0,32 0,48 0,64 0,8 0,96 1,12 1,28 1,44 1,6 1,92 2,24 2,56 2,88 3,2
KTC 1000 1000 0,12 0,24 0,35 0,47 0,59 0,71 0,82 0,94 1,06 1,18 1,41 1,65 1,88 2,12 2,35
1350 1350 0,11 0,23 0,34 0,46 0,57 0,69 0,8 0,92 1,03 1,15 1,38 1,61 1,84 2,07 2,3
1600 1600 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,7 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,86 2,09 2,32
2000 2000 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2
2500 2500 0,11 0,23 0,34 0,45 0,56 0,68 0,79 0,9 1,01 1,13 1,35 1,58 1,8 2,03 2,25
3200 3200 0,12 0,24 0,36 0,48 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
4000 4000 0,12 0,24 0,36 0,48 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
5000 5000 0,41 0,83 1,24 1,65 2,06 2,48 2,89 3,3 3,71 4,13 4,95 5,78 6,6 7,43 8,25
Nota: in caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2.

106
tabella 4A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 1
tensione 400 V / carico uniformemente distribuito
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KDP 20 10 0,09 0,18 0,27 0,36 0,45 0,54 0,63 0,72 0,81 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8
16 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
20 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
KBA e KBB 25 10 0,09 0,18 0,27 0,36 0,45 0,54 0,63 0,72 0,81 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8
16 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
20 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
25 0,23 0,45 0,68 0,9 1,13 1,35 1,58 1,8 2,03 2,25 2,7 3,15 3,6 4,05 4,5
KBA e KBB 40 16 0,06 0,12 0,18 0,24 0,3 0,36 0,42 0,48 0,54 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2
20 0,08 0,15 0,23 0,3 0,38 0,45 0,53 0,6 0,68 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5
25 0,09 0,19 0,28 0,38 0,47 0,56 0,66 0,75 0,84 0,94 1,13 1,31 1,5 1,69 1,88
32 0,12 0,24 0,36 0,48 0,06 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
40 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
KN 40 40 0,26 0,52 0,77 1,03 1,29 1,55 1,81 2,06 2,32 2,58 3,1 3,61 4,13 4,64 5,16
KN 63 63 0,16 0,33 0,49 0,66 0,82 0,98 1,15 1,31 1,47 1,64 1,97 2,29 2,62 2,95 3,28
KN 100 100 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2
KN 160 160 0,14 0,27 0,41 0,54 0,68 0,82 0,95 1,09 1,22 1,36 1,63 1,9 2,18 2,45 2,72
Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore
di tabella per 2.

tabella 4B - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 1


tensione 400 V / carico all’estremità
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KS 100 100 0,35 0,69 1,04 1,38 1,73 2,07 2,42 2,76 3,11 3,45 4,14 4,83 5,52 6,21 6,9
160 160 0,27 0,54 0,8 1,07 1,34 1,61 1,88 2,14 2,41 2,68 3,22 3,75 4,29 4,82 5,36
250 250 0,21 0,43 0,64 0,85 1,06 1,28 1,49 1,7 1,91 2,13 2,55 2,98 3,4 3,83 4,25
400 400 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
500 500 0,16 0,33 0,49 0,65 0,81 0,98 1,14 1,3 1,46 1,63 1,95 2,28 2,6 2,93 3,25
630 630 0,17 0,35 0,52 0,69 0,87 1,04 1,21 1,39 1,56 1,73 2,08 2,43 2,77 3,12 3,47
800 800 0,16 0,32 0,48 0,64 0,8 0,96 1,12 1,28 1,44 1,6 1,92 2,24 2,56 2,88 3,2
1000 1000 0,13 0,25 0,38 0,5 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25 1,5 1,75 2 2,25 2,5
KTA 800 800 0,17 0,33 0,5 0,66 0,83 1 1,16 1,33 1,49 1,66 1,99 2,32 2,66 2,99 3,32
1000 1000 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
1250 1250 0,15 0,31 0,46 0,61 0,77 0,92 1,07 1,23 1,38 1,53 1,84 2,14 2,45 2,76 3,06
1600 1600 0,15 0,3 0,44 0,59 0,74 0,89 1,04 1,18 1,33 1,48 1,78 2,07 2,37 2,66 2,96
2000 2000 0,15 0,29 0,44 0,58 0,73 0,87 1,02 1,16 1,31 1,45 1,74 2,03 2,32 2,61 2,9
2500 2500 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
3200 3200 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
4000 4000 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
KTC 1000 1000 0,11 0,22 0,32 0,43 0,54 0,65 0,75 0,86 0,97 1,08 1,29 1,51 1,72 1,94 2,15
1350 1350 0,1 0,21 0,31 0,42 0,52 0,63 0,73 0,84 0,94 1,05 1,26 1,46 1,67 1,88 2,09
1600 1600 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2
2000 2000 0,1 0,19 0,29 0,38 0,48 0,57 0,67 0,76 0,86 0,95 1,14 1,33 1,52 1,71 1,9
2500 2500 0,09 0,19 0,28 0,38 0,47 0,56 0,66 0,75 0,84 0,94 1,13 1,31 1,5 1,69 1,88
3200 3200 0,1 0,21 0,31 0,42 0,52 0,62 0,73 0,83 0,94 1,04 1,25 1,46 1,66 1,87 2,08
4000 4000 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2
5000 5000 0,41 0,83 1,24 1,65 2,06 2,48 2,89 3,3 3,71 4,13 4,95 5,78 6,6 7,43 8,25
Nota: in caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore di tabella per 2.

107
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo

Determinazione dell’Icc a valle di un tratto


di condotto sbarre prefabbricato in funzione
dell’Icc a monte
Le tabelle qui riportate permettono di determinare il valore della corrente
di cortocircuito trifase in un punto della rete a valle di un tratto di condotto sbarre,
conoscendo:
cc la corrente di cortocircuito trifase a monte del condotto;
cc la lunghezza del tratto di condotto ed il tipo di condotto.
Determinato il valore di corrente di cortocircuito a valle, è possibile dimensionare
correttamente l’interruttore automatico a valle del tratto di condotto (Pdi > Icc)
Nota: Nel caso in cui i valori della Icc a monte e verificare che quest’ultimo protegga contro il cortocircuito l’eventuale cavo,
e della lunghezza del tratto di condotto non risultino in tabella condotto o sistema sbarre che si trova a valle dell’interruttore stesso.
considerare i seguenti valori: Nel caso di condotto con molte linee in derivazione protette da interruttori automatici
ccIcc a monte: valore immediatamente superiore; è preferibile dal punto di vista della sicurezza e della semplicità di calcolo scegliere
cclunghezza tratto condotto: valore immediatamente inferiore.
In entrambi i casi l’Icc a valle individuata è superiore a quella il potere d’interruzione degli interruttori in derivazione sulla base della corrente
effettiva, l’approssimazione è dunque nel senso di cortocircuito all’inizio del condotto e non della corrente di cortocircuito nel punto
della maggiore sicurezza. in cui si ha la derivazione.
tipo di condotto lunghezza del condotto [m]
KDP20 2,9 4,0 5,5 6,6 11,1 16,3
KBA25/KBB25 1,6 2,0 2,9 4,0 5,5 6,6 11,1 16,8
KBA40/KBB40 2,6 3,9 4,8 6,8 9,7 13,1 15,8 26,7 40,4
KN40 1,5 2,2 2,7 4,0 5,5 7,4 9,0 15,2 22,9
KN63 1,3 1,8 2,5 3,5 5,2 6,5 9,4 13,3 18,2 22,0 37,3 56,5
KN100 2,6 3,6 5,1 7,2 11,1 14,1 20,6 29,6 40,5 50,0 84,1 127,5
KN160 2,0 3,2 4,5 6,6 9,4 14,5 18,6 27,4 40,0 54,3 66,0 113,2 171,9
KS100 1,4 2,2 3,0 4,2 5,8 8,7 10,9 15,7 22,4 30,5 37,0 62,7 94,3
KS160 1,0 1,6 2,6 4,0 5,6 8,0 11,3 17,5 22,1 32,1 46,1 63,1 76,7
KS250 1,3 2,2 3,6 5,8 8,4 12,5 18,0 28,4 37,0 54,2 78,9 109,0 133,0
KS400 1,1 1,7 2,9 4,9 8,1 11,8 18,0 26,5 42,4 55,1 82,6 121,2
KS500 2,0 3,0 5,2 8,7 14,0 20,3 30,0 44,0 69,5 89,7 133,3 194,2
KS630 2,1 3,2 5,5 9,3 15,1 22,1 33,0 48,6 77,7 100,7 150,4 219,9
KS800 2,6 4,0 6,9 11,7 19,2 28,2 42,8 63,0 101,8 132,4 199,0
KS1000 2,8 4,3 7,5 12,8 21,1 31,3 47,9 71,3 116,2 152,0 230,0
KTC-1000 6,0 9,0 15,4 25,7 41,0 59,1 87,5 126,3 198,5 256,0 380,0
KTC-1350 8,3 12,6 21,4 35,7 57,2 83,0 122,3 176,5 278,0
KTC-1600 9,2 14,0 24,0 40,0 64,6 93,7 139,6 202,5
KTC-2000 11,1 16,9 29,1 48,9 79,2 115,3 173,1 254,0
KTC-2500 13,4 20,5 35,3 59,5 96,7 141,3 212,5
KTC-3000 17,6 26,8 46,0 77,2 124,6 181,2 271,0
KTC-4000 21,1 32,1 55,2 93,2 151,4 221,3
KTC-5000 12,6 18,8 31,0 49,7 76,3 106,5
KTA800 4,8 7,2 11,9 19,0 29,2 40,6 58,1 81,3 124,0 158,0
KTA-1000 6,1 9,5 15,2 25,0 38,2 53,6 77,2 109,0 168,0
KTA-1200 7,1 11,0 17,7 29,0 45,1 63,7 92,2 130,0 202,0
KTA-1600 8,7 13,1 22,0 36,0 56,5 80,3 117,0 167,0 257,0
KTA-2000 10,8 16,0 26,7 43,9 69,1 98,4 144,0 205,0
KTA-2500 14,0 20,5 34,5 56,3 88,2 124,8 182,0 258,0
KTA-3000 17,0 26,0 43,0 70,8 111,7 159,3 233,2
KTA-4000 18,4 28,0 47,0 78,0 125,0 180,0 265,0
Icc a monte [kA] Icc a valle [kA]
100 92,6 89 82 72,6 61,4 51,5 40,8 31,5 21,9 17,6 12,4 8,7 6,4 5,3 3,1 2,1
90 84 81 75,2 67,2 57,5 48,8 39,1 30,5 21,4 17,3 12,2 8,6 6,4 5,3 3,1 2,1
80 75,2 72,9 68,2 61,5 53,3 45,7 37,1 29,3 20,8 16,9 12 8,5 6,3 5,2 3,1 2,1
70 66,4 64,5 60,9 55,5 48,7 42,3 34,8 27,9 20,1 16,5 11,8 8,4 6,2 5,2 3,1 2,1
60 57,3 56 53,2 49,2 43,8 38,6 32,3 26,2 19,2 15,9 11,5 8,3 6,2 5,1 3,1 2
50 48 47 45 42 38 34 29 24 18 15 11 8 6 5 3 2
45 43,4 42,6 41 38,5 35,2 31,8 27,5 23 17,5 14,7 10,9 8 6 5 3 2
40 38,7 38,1 36,8 34,8 32,2 29,3 25,7 21,9 17 14,3 10,6 7,9 5,9 5 3 2
35 34 33,6 32,6 31 28,9 26,7 23,9 20,6 16,3 13,9 10,4 7,8 5,9 4,9 3 2
30 esempio 29,3 28,9 28,2 27,1 25,5 23,8 21,7 19,1 15,4 13,3 10,1 7,6 5,8 4,9 3 2
25 24,5 24,3 23,8 23 21,9 20,7 19,2 17,2 14,3 12,5 9,7 7,4 5,7 4,8 3 2
22 21,6 21,4 21 20,4 19,6 18,6 17,5 15,9 13,4 11,9 9,4 7,3 5,6 4,8 2,9 2
15 14,8 14,7 14,5 14,2 13,8 13,3 12,8 12 10,7 9,7 8,1 6,5 5,2 4,5 2,8 2
10 9,9 9,9 9,8 9,6 9,4 9,1 8,8 8,3 7,6 7,1 6,2 5,3 4,4 3,9 2,6 1,8
7 7 7 6,9 6,8 6,7 6,6 6,4 6,2 5,8 5 5 4,4 3,8 3,4 2,4 1,8
5 5 5 5 4,9 4,9 4,8 4,7 4,5 4,3 4,1 3,8 3,4 3 2,8 2,1 1,6
4 4 4 4 4 3,9 3,9 3,8 3,7 3,5 3,4 3,2 2,9 2,6 2,5 1,9 1,5
Nota 1: la tabella è stata calcolata considerando:
cctensione trifase: 400 V;
cccondotti sbarre alla temperatura ambiente di 20°C
Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per 1,732.

108
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 415 V

La scelta di un interruttore per la protezione di un condotto sbarre prefabbricato


deve essere fatta tenendo conto:
cc delle regole abituali per la taratura del relé termico dell'interruttore, quindi:
IB ≤ Ir ≤ Inc
dove:
vv IB è la corrente d’impiego,
vv Ir è la corrente di regolazione termica dell’interruttore,
vv Inc è la corrente nominale del condotto;
cc della tenuta elettrodinamica del condotto, cioè la corrente di cresta limitata Icr
dall'interruttore deve essere inferiore alla tenuta elettrodinamica
(o corrente di cresta ammissibile) del condotto;
cc del limite termico massimo [A2s] ammissibile dal condotto, che deve essere
superiore all’energia specifica [I2t] lasciata passare dall’interruttore.

Tabelle di coordinamento
Le tabelle di coordinamento degli interruttori Schneider Electric con i condotti
Canalis forniscono direttamente, in funzione del tipo di condotto prefabbricato
e del tipo di interruttore di protezione, la corrente di cortocircuito massima
alla quale il condotto Canalis è protetto.

KDP20
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
interruttore C60 C60N10/16/20 C60H10/16/20 C60L10/16/20
iC60 iC60N10/16/20 iC60H10/16/20 iC60L10/16/20
NG125 NG125N10/16/20
KBA25
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
interruttore C60 C60N10/.../25 C60H10/.../25 C60L10/.../25 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../25 iC60H10/.../25 iC60L10/.../25 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../25
KBB25
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
interruttore C60 C60N10/.../25 C60H10/.../25 C60L10/.../25 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../25 iC60H10/.../25 iC60L10/.../25 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../25
KBA40
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 50 kA
interruttore C60 C60N10/.../40 C60H10/.../40 C60L40 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../40 iC60H10/.../40 iC60L40 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../40 NG125L10/.../40
KBB40
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 50 kA
interruttore C60 C60N10/.../40 C60H10/.../40 C60L40 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../40 iC60H10/.../40 iC60L40 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../40 NG125L10/.../40

109
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 415 V

KNA40
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
interruttore C60 C60N40 C60H40 C60L40
iC60 iC60N40 iC60H40 iC60L40
NG125 NG125N10/…/40
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L 40A
KNA63
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 25 kA 50 kA
interruttore C60 C60N63 C60H63
iC60 iC60N63 iC60H63
C120 C120N
NG125 NG125N 63 NG125L 63
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
KNA100
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 25 kA
interruttore C120 C120N
NG125 NG125N 100
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
NSX160B/F/N/H/S/L
KNA160
corrente di corto circuito condizionata [kA] 25 kA 36 kA 50 kA
interruttore NG125 NG125N125
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L NSX100B/F/N/H/S/L NSX100N/H/S/L
NSX160B/F/N/H/S/L NSX160B/F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250B/F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L

110
KSA100
corrente di corto circuito 25 kA
condizionata [kA]
interruttore NG125 NG125N 100
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
KSA160
corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 90 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L NSX100F/N/H/S/L NSX100N/H/S/L NSX100S/L
NSX100H/S/L
NSX160B/F/N/H/S/L NSX160F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L
NSX160H/S/L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L
KSA250
corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX160B/F/N/H/S/L NSX160F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L NSX160H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L NSX250H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX400N/H/S/L
KSA400
corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L NSX250H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX400N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630F/N/H/S/L NSX630N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630S/L NSX630L
Compact NS NS630b N/H/L NS630b L NS630b L
KSA500
corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX400F NSX400F NSX400N NSX400H NSX400S NSX400L
NSX630F NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630b N NS630b N NS630b L
KSA630
corrente di corto circuito y 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX400F NSX400F NSX400N NSX400H NSX400S NSX400L
NSX630F NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630b N NS630b L NS630b L NS630bL NS630bL
NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
Masterpact NT NT06H1 NT06L1
NT08H1 NT08L1
Masterpact MTZ1 MTZ1-06 H1 MTZ1-06 L1
MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
KSA800
corrente di corto circuito 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630bN NS630bL NS630bL NS630bL NS630bL
NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
Masterpact NT NT06H1 NT06L1
NT08H1 NT08L1
NT10H1 NT10L1
Masterpact MTZ1 MTZ1-06 H1 MTZ1-06 L1
MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
KSA1000
corrente di corto circuito 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
NS1250N
Masterpact NT NT08H1 NT08L1 NT08L1 NT08L1 NT08L1
NT10H1 NT10L1 NT10L1 NT10L1 NT10L1
NT12H1
Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1

111
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 415 V

KTA1000 / KTC1000
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS800N NS800L
NS1000N NS1000L
NS1250N
Masterpact NT NT08H1 NT08H2 NT08L1
NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS800N NS800H NS800L
NS1000N NS1000H NS1000L
NS1250H
Masterpact NT NT08H1 NT08H2 NT08L1
NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1 NW08L1
NW10N1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12L1
KTA1250 / KTC1350
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
NS1250N
NS1600N
Masterpact NT NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
NW16N1 NW16H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS1000N NS1000H NS1000L
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
Masterpact NT NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
KTA1600 / KTC1600
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW12N1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20L1

112
KTA1600 rinforzato/ KTC1600 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Compact NS NS1250N NS1250H NS1600bH
NS1600H NS2000H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW12N1 NW1H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20L1
KTA2000 / KTC2000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Compact NS NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1
NW 16 L1
NW20H1 NW20H1
NW20L1
NW25H1 NW25H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Compact NS NS1600bN NS1600bH
NS2000N NS2000H
Masterpact NT NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H1 NW25H2
KTA2500 / KTC2500
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 80 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
KTA2500 rinforzato/ KTC2500 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 80 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
KTA3200 / KTC3200
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW25H2
NW25H1
NW32H2
NW32H1
NW40H2
NW40H1
NW40bH1
KTA3200 rinforzato/ KTC3200 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW25H1 NW25H2 NW32H3
NW32H1 NW32H2 NW40H3
NW40H1 NW40H2 NW40bH2
NW40bH1
KTA4000 / KTC4000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 90 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40bH1 NW40bH1
NW50H1 NW50H1
KTA4000 rinforzato/ KTC4000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1 NW40bH1 NW40bH2
NW50H1 NW50H1 NW50H2
KTC5000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 95 kA
Iinterruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2
NW40bH1
NW50H1
NW63H1
KTC5000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 95 kA 120 kA
interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1 NW40bH1 NW40bH2
NW50H1 NW50H1 NW50H2
NW63H1 NW63H1 NW63H2

113
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 690 V

KSA100
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
interruttore Compact NSX NSX100N/H/S/L NSX100S/L NSX100L
NSX160N/H/S/L NSX160S/L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L
KSA160
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
interruttore Compact NSX NSX100N/H/S/L NSX100S/L NSX100L
NSX160N/H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
KSA250
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX160N/H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400/S/L NSX400L
KSA400
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN
KSA500
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN
NS800N
KSA630
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN NS630bH
NS800N NS800H

KSA800
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630/S/L
Compact NS NS630bN NS630bH
NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
KSA1000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
Iinterruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1
NW10N1
NW12N1
Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1
MTZ1-10 H1
MTZ1-12 H1
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1
MTZ2-10 N1
MTZ2-12 N1

114
KTA1000 / KTC1000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1250 / KTC1350
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H

Masterpact NT NT10H1/H2
NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
NW16N1 NW16H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN NS1600bN
Masterpact NT NT10H1/H2
NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16H1 NW16L1
KTA1600 / KTC1600
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW12N1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20 L1
KTA1600 rinforzato / KTC1600 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW12H1 NW12H2 NW12L1
NW12N1
NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW16N1
NW20H1 NW20H2 NW20L1

115
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 690 V

KTA2000 / KTC2000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1600N NS1600H NS1600bN
NS2000N
NS2500N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20L1
NW25H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1600N NS1600H NS1600bN
NS2000N
NS2500N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW20H1 NW20H2 NW20H3
NW25H1 NW25H2 NW25H3
KTA2500 / KTC2500
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 80 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS2000N
NS2500N
NS3200N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
KTA2500 rinforzato / KTC2500 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 80 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS2000N
NS2500N
NS3200N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20H3
NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
KTA3200 / KTC3200
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS2500N
NS3200N
Masterpact NW NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40b H1/H2
KTA3200 rinforzato / KTC3200 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS2500N
NS3200N
Masterpact NW NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/2
KTA4000 / KTC4000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS3200N
Masterpact NW NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40bH1/H2
NW50 H1/H2
KTA4000 rinforzato / KTC4000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS3200N
Masterpact NW NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
KTC5000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 95 kA
interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
NW63H1/H2
KTC5000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
NW63H1/H2

116
Tabelle di coordinamento
Masterpact MTZ
Ue = 415 V

KSA630
corrente di corto circuito condizionata [kA] ≤ 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-06 H1 MTZ1-06 L1
MTZ1-08 H1 MTZ1-06 L1
KSA800
corrente di corto circuito condizionata [kA] ≤ 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-06 H1 MTZ1-06 L1
MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
KSA1000
corrente di corto circuito condizionata [kA] ≤ 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1
KTA/KTC1000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1 MTZ1-08 H2/H3 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 H2/H3 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1 MTZ2-08 H1
MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1 MTZ2-08 H1 MTZ2-08 L1
MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1 MTZ2-10 L1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
KTA1250 / KTC1350
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-10 H1 MTZ1-10 H2/H3 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-10 H1 MTZ1-10 H2/H3 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1 MTZ2-10 L1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
KTA1600 / KTC1600
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 N1 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 L1
KTA1600 rinforzato/ KTC1600 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 H2 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 H2 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1
KTA2000 / KTC2000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 L1
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 H2 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2

117
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Masterpact MTZ
Ue = 415 V

KTA2500 / KTC2500
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ2 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
KTA2500 rinforzato/ KTC2500 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20L1(150kA)
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2 MTZ2-25 H3
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-32 H3
KTA3200 / KTC3200
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2
MTZ3-40 H1
KTA3200 rinforzato/ KTC3200 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2 MTZ2-32 H3
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-40 H3
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ3-40 H2
MTZ3-40 H1
KTA4000 / KTC4000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 90 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2
MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H1
MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H1
KTA4000 rinforzato/ KTC4000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 90 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-32 H3
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ2-40 H3
MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H2
MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H2
KTC5000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 95 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2
MTZ3-40 H1
MTZ3-50 H1
MTZ3-63 H1
KTC5000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 95 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ2-40 H3
MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H2
MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H2
MTZ3-63 H1 MTZ3-63 H1 MTZ3-63 H2

118
Tabelle di coordinamento
Masterpact MTZ
Ue = 690 V

KSA1000
corrente di corto circuito 30 kA 35 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1/H2/H3
MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1
MTZ2-10 N1
MTZ2-12 N1
KTA/KTC1000
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1/H2/H3
MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1 MTZ2-08 H1
MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1/H2/H3
MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1 MTZ2-08 H1
MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
KTA1250 / KTC1350
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
MTZ1-16 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
MTZ1-16 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1 MTZ2-10 L1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
KTA1600 / KTC1600
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-12 H1/H2
MTZ1-16 H1/H2
Masterpact MTZ2 MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 L1
KTA1600 rinforzato/ KTC1600 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-12 H1/H2/H3
MTZ1-16 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 H2 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 H2 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1
KTA2000 / KTC2000
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1/H2
Masterpact MTZ2 MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 L1
MTZ2-25 H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1/H2
Masterpact MTZ2 MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 H2 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 H3
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2 MTZ2-25 H3

119
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Masterpact MTZ
Ue = 690 V

KTA2500 / KTC2500
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1/H2

Masterpact MTZ2 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1


MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
KTA2500 rinforzato/ KTC2500 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1/H2

Masterpact MTZ2 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 H3


MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2 MTZ2-25 H3
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-32 H3
KTA3200 / KTC3200
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2
MTZ2/MTZ3 MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2
MTZ3-40 H1/H2
KTA3200 rinforzato/ KTC3200 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2 MTZ2-25 H3
MTZ2/MTZ3 MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-32 H3
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ2-40 H3
MTZ3-40 H1/H2
KTA4000 / KTC4000
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
MTZ2/MTZ3 MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2
MTZ3-40 H1/H2
MTZ3-50 H1/H2
KTA4000 rinforzato/ KTC4000 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-32 H3
MTZ2/MTZ3 MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ2-40 H3
MTZ3-40 H1/H2
MTZ3-50 H1/H2
KTC5000
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ2-40 H3
MTZ2/MTZ3 MTZ3-40 H1/H2
MTZ3-50 H1/H2
MTZ3-63 H1/H2
KTC5000 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ2-40 H3
MTZ2/MTZ3 MTZ3-40 H1/H2
MTZ3-50 H1/H2
MTZ3-63 H1/H2

120
Indice 5 - Caratteristiche degli apparecchi
di protezione e manovra

n Definizioni pag. 122


n Tipi di protezioni pag. 127
n Tipi di sganciatori pag. 128
n Caratteristiche elettriche interruttori automatici pag. 132
n Curve di intervento pag. 200
n Declassamento in temperatura pag. 226
n Comando e sezionamento pag. 236
n Potenze dissipate pag. 270
n Curve di limitazione pag. 274
n Filiazione pag. 291
n Selettività pag. 302
n Selettività rinforzata pag. 438
n Impiego in corrente continua pag. 445
n Impiego a 400 Hz pag. 460

121
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra

Interruttori automatici
Corrente nominale di impiego (In)
È la corrente che l’interruttore può portare in servizio ininterrotto, considerando cioè
la corrente costante, sempre circolante, pari al suo valore nominale In,
per intervalli di tempo superiori a 8 ore: settimane, mesi o anche anni.
La corrente nominale dell’interruttore è uguale alla sua corrente termica
convenzionale in aria libera (Irth), che rappresenta il valore massimo di corrente che
l’interruttore è destinato a portare, in conformità alle prescrizioni sui limiti di
sovratemperatura che le relative Norme di prodotto impongono.
La Norma CEI EN 60898-1 fissa i valori preferenziali della corrente nominale:
6-10-13-16-20-25-32-40-50-63-80-100-125 A.
Tensione nominale di impiego (Ue)
È il valore di tensione che il costruttore specifica per l’apparecchio unitamente alla
corrente nominale di impiego, garantendone le prestazioni dichiarate.
Allo stesso interruttore possono essere assegnati diversi valori di tensione nominale
di impiego, alle quali corrispondono servizi e prestazioni diversi dell’interruttore
stesso, specificati dal costruttore. I valori normali della tensione nominale di impiego
stabiliti dalla Norma CEI EN 60898-1 sono:
cc 230 V per interruttori unipolari e bipolari;
cc 230/400 V per interruttori unipolari;
cc 400 V per interruttori bipolari, tripolari e tetrapolari.
Tensione nominale di isolamento (Ui)
È il valore di tensione per il quale è dimensionato l’isolamento elettrico
dell’interruttore (verificato da prove dielettriche ed assicurato da adeguate distanze
di isolamento superficiali). Evidentemente, il massimo valore di tensione nominale
di impiego non può essere superiore al valore della tensione nominale di isolamento;
inoltre, se per un apparecchio non viene specificato il valore della tensione di
isolamento, si considera come tensione nominale di isolamento la sua più alta
tensione nominale di impiego.
Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp)
È il valore di picco di una tensione ad impulso (con forma d’onda definita
da 1,2/50 µs) che l’apparecchio può sopportare senza guasti in condizioni
specificate di prova: ad interruttore aperto non si devono verificare scariche tra
i contatti di una stessa fase né tra fase e massa. Tale valore se dichiarato dal
costruttore, deve essere utilizzato ai fini del coordinamento dell’isolamento
dell’impianto, che fornisce le prescrizioni per la tenuta dielettrica degli apparecchi
nei confronti delle sovratensioni, soprattutto di origine atmosferica; in particolare, la
tensione nominale di tenuta ad impulso di un apparecchio deve essere uguale o
superiore ai valori specificati per le sovratensioni transitorie che possono verificarsi
nel circuito in cui l’apparecchio è inserito. Le Norme prevedono anche valori minimi
di Uimp in funzione della tensione nominale di impiego dell’apparecchio.
Corrente convenzionale di non intervento (Inf)
Valore specificato di corrente che l’interruttore o lo sganciatore è in grado di portare
per un tempo stabilito (tempo convenzionale) senza operare lo sgancio.
Corrente convenzionale di intervento (If)
Valore specificato di corrente che determina lo sgancio dell’interruttore entro un
limite di tempo stabilito (tempo convenzionale).
Il legame tra In, If, Inf e tempo convenzionale dipende dalla Norma di riferimento
(Norma domestica CEI EN 60898-1 e Norma industriale CEI EN 60947-2).
norma Inf If
CEI EN 60898-1 1,13 In 1,45 In
CEI EN 60947-2 1,05 In 1,30 In

Il tempo convenzionale vale 1h per In < 63A e 2h per In ≥ 63A.


Potere di interruzione nominale estremo in cortocircuito (Icu)
(Norma CEI EN 60947-2)
È il valore della massima corrente di cortocircuito che l’interruttore è in grado
di interrompere per 2 volte (secondo il ciclo O-CO), alla corrispondente tensione
nominale di impiego. Le condizioni previste per la verifica dell’interruttore dopo il
ciclo di interruzione O-CO “non includono” l’attitudine dell’interruttore stesso a
portare con continuità la sua corrente nominale.
Esso è espresso come il valore della corrente di cortocircuito presunta interrotta,
in kA (per la corrente alternata è il valore efficace della componente simmetrica).
Allo stesso apparecchio il costruttore può assegnare diversi valori di Icu,
corrispondenti a valori diversi di tensione nominale di impiego Ur.
Potere di interruzione nominale di servizio in cortocircuito (Ics)
(Norma CEI EN 60947-2)
È il valore della massima corrente di cortocircuito che l’interruttore è in grado
di interrompere per 3 volte (secondo il ciclo O-CO-CO), alla corrispondente tensione

122
nominale di impiego. Le condizioni previste per la verifica dell’interruttore dopo
il ciclo di interruzione O-CO-CO “includono” l’attitudine dell’interruttore stesso a
portare con continuità la sua corrente nominale.
Esso è espresso come il valore della corrente di cortocircuito presunta interrotta,
in kA (per la corrente alternata è il valore efficace della componente simmetrica).
Esso viene normalmente dichiarato dal costruttore utilizzando valori percentuali
del potere di interruzione nominale estremo di cortocircuito Icu (come suggerito
dalla Norma CEI EN 60947-2).
Potere di interruzione nominale in cortocircuito (Icn)
(Norma CEI EN 60898-1)
È il valore della massima corrente di cortocircuito assegnato dal costruttore
che l’interruttore è in grado in interrompere per 2 volte (secondo il ciclo O-CO),
sotto specifiche condizioni; queste non comprendono, dopo la prova, l’attitudine
dell’interruttore a portare una corrente di carico.
Un interruttore avente un dato potere di interruzione nominale di cortocircuito Icn deve
avere un corrispondente potere di cortocircuito di servizio Ics, secondo la seguente
tabella ricavata dalla Norma CEI EN 60898-1 .
potere di interruzione in kA
Icn 1,5 3 4,5 6 10 15 20 25
Ics 1,5 3 4,5 6 7,5 7,5 10 12,5

Rapporto n tra potere di chiusura e potere Potere di chiusura nominale in cortocircuito (Icm)
di interruzione in cortocircuito e fattore di potenza (Norma CEI EN 60947-2)
relativo (interruttori per c.a.) È il valore della massima corrente di cortocircuito, assegnato dal costruttore, che
Pdi in fattore di valore minimo del fattore l’interruttore automatico è in grado di stabilire alla tensione nominale di impiego
cortocircuito potenza potere di chiusura ed in condizioni specificate. Il potere di chiusura nominale in cortocircuito di un
[kA] n= interruttore non deve essere inferiore al suo potere di interruzione nominale estremo
potere di interruzione
(valore efficace) in cortocircuito Icu, moltiplicato per il fattore n riportato dalla sottostante tabella tratta
in cortocircuito
4,5 ≤ Icu ≤ 6 0,7 1,5 dalla norma CEI EN 60947-2; il suo valore è espresso come il massimo picco della
6 < Icu ≤ 10 0,5 1,7 corrente presunta.
10 < Icu ≤ 20 0,3 2,0 Categoria di utilizzazione
20 < Icu ≤ 50 0,25 2,1 (Norma CEI EN 60947-2)
50 < Icu 0,2 2,2 La categoria di utilizzazione di un apparecchio ne definisce le possibili applicazioni,
in conformità a quanto previsto dalle relative norme di prodotto.
Per gli interruttori automatici sono definite due categorie di utilizzazione.
cc categoria A: gli interruttori classificati in questa categoria non sono previsti
per realizzare la selettività cronometrica, in condizioni di cortocircuito, rispetto ad altri
dispositivi di protezione posti in serie, lato carico; non hanno quindi ritardo
intenzionale applicabile all’intervento dello sganciatore di cortocircuito.
Conseguentemente essi non prevedono una corrente nominale ammissibile di breve
durata;
cc categoria B: gli interruttori classificati in questa categoria sono previsti
per realizzare la selettività cronometrica in condizioni di cortocircuito (non
necessariamente fino al potere di interruzione nominale estremo dell’interruttore),
rispetto ad altri dispositivi di protezione posti in serie lato carico; hanno un ritardo
intenzionale (talvolta regolabile) applicabile all’intervento dello sganciatore
di cortocircuito. Tra le loro caratteristiche tecniche, il costruttore deve garantire
il valore di corrente nominale di breve durata ammissibile (Icw).
Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw)
(Norma CEI EN 60947-2)
È il valore di corrente, dichiarato dal costruttore, che l’interruttore può portare senza
danneggiamenti per tutta la durata del tempo di ritardo previsto (dichiarata dal
costruttore). Tale valore è il valore efficace, in corrente alternata, della corrente
di cortocircuito presunta, considerata costante per tutta la durata del tempo di ritardo
previsto. I valori minimi della corrente nominale ammissibile di breve durata richiesti
per gli interruttori di categoria di utilizzazione B sono:
In ≤ 2500 A Icw è il maggior valore tra 12 In e 5 kA
In ≥ 2500 A Icw = 30 kA

I valori preferenziali di tempo di ritardo previsto sono: 0,05 - 0,1 - 0,25 - 0,5 - 1 s.
Sezionamento
Il sezionamento secondo la norma CEI 64-8 è quella funzione che contribuisce
a garantire la sicurezza del personale avente il compito di svolgere lavori, riparazioni,
localizzazione di guasti o sostituzione di apparecchi, su od in vicinanza di parti attive.
La norma stabilisce che ogni circuito debba poter essere sezionato all’alimentazione.
È anche possibile sezionare con un unico dispositivo più circuiti.
Gli apparecchi di manovra per poter essere definiti anche come sezionatori devono
essere conformi ad una norma che garantisca la loro attitudine al sezionamento,
come ad esempio la CEI EN 60947-1/3 per gli apparecchi previsti per uso in
ambiente industriale. Gli interruttori automatici di bassa tensione Schneider Electric
a norma industriale garantiscono anche la funzione di sezionamento.

123
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra

Per i dispositivi che non rispondono a norme CEI specifiche, sono fornite nella parte
commenti della norma CEI 64-8 le minime distanze d’isolamento tra i contatti in
posizione di aperto, riferite alla tensione nominale dell’impianto:
cc 230/400 V: 4 mm;
cc 400/690 V: 8 mm;
cc 1000 V: 12 mm.
Secondo la norma CEI 64-8, anche gli interruttori automatici e gli interruttori
differenziali rispondenti alle norme domestiche (CEI EN 60898-1,
CEI EN 61008-61009) assicurano la funzione di sezionamento, nonostante per
questi apparecchi, al momento attuale, non siano previste prescrizioni e prove
aggiuntive in merito.
Sezionamento visualizzato
La norma CEI EN 60947-1 (“Apparecchiature a bassa tensione - Parte 1: Regole
generali“) stabilisce delle prescrizioni a cui devono soddisfare gli interruttori adatti
al sezionamento.
Essi devono assicurare in posizione di aperto una distanza tra contatto fisso e mobile
conforme ai requisiti necessari a soddisfare la funzione di isolamento e devono
essere muniti di un dispositivo che indichi la posizione dei contatti mobili.
Questo indicatore di posizione deve essere connesso ai contatti mobili in modo
affidabile, ovvero deve indicare la posizione di aperto solo se i contatti sono
effettivamente separati. Questa funzione è detta “sezionamento visualizzato”.
Secondo la norma, l’attitudine di un interruttore al sezionamento visualizzato
si verifica con una prova di robustezza meccanica: mantenendo forzatamente chiusi
i contatti (ricorrendo a imbullonamento o saldatura), si sottopone l’organo di manovra
ad una forza pari a 3 volte lo sforzo necessario alla manovra.
Durante l’applicazione dello sforzo, non deve essere possibile bloccare l’organo
di manovra mediante lucchetto.
Al termine della prova, rilasciato l’organo di manovra, questo non deve indicare
la posizione di aperto.

Interruttori differenziali
Corrente nominale differenziale di intervento (I∆n)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
È il valore di corrente differenziale assegnato dal costruttore all’interruttore
differenziale, per il quale l’interruttore deve funzionare in condizioni specificate.
I valori normali di corrente nominale differenziale di intervento sono:
0,01-0,03-0,1-0,3-0,5A.
Corrente nominale differenziale di non intervento (I∆no)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
È il valore di corrente differenziale assegnato dal costruttore all’interruttore
differenziale, per il quale l’interruttore non deve funzionare in condizioni specificate.
Il valore normale di corrente nominale differenziale di non intervento è 0,5 I∆n.
Potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale (I∆m)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
È il valore efficace della componente alternata della corrente presunta differenziale,
assegnato dal costruttore, che un interruttore differenziale può stabilire, portare
ed interrompere in condizioni specificate.
Il valore minimo del potere nominale differenziale di chiusura e di interruzione (I∆m)
è 10 In oppure 500 A, scegliendo il valore più elevato.
Potere di chiusura e di interruzione nominale (Im)
(Norma CEI EN 61008-1)
È il valore efficace della componente alternata della corrente presunta, assegnato
dal costruttore, che un interruttore differenziale può stabilire, portare ed interrompere
in condizioni specificate.
Il valore minimo del potere nominale di chiusura e di interruzione Im è 10 In oppure
500 A, scegliendo il valore più elevato.
Corrente di cortocircuito nominale condizionale (Inc)
(Norma CEI EN 61008-1)
È il valore efficace di corrente presunta, assegnato dal costruttore, che un
interruttore differenziale, protetto da un dispositivo di protezione dal cortocircuito
(interruttore automatico o fusibile), può sopportare in condizioni specificate senza
subire alterazioni che ne compromettano la funzionalità.
Fino a 10 kA compresi, i valori della corrente nominale condizionale di cortocircuito
Inc sono normalizzati e sono:
3-4,5-6-10 kA; oltre 10 kA fino a 25 kA, il valore preferenziale è 20 kA.
Corrente di cortocircuito nominale condizionale differenziale (I∆c)
(Norma CEI EN 61008-1)
È il valore di corrente presunta differenziale, assegnato dal costruttore, che un
interruttore differenziale, protetto dal dispositivo di protezione dal cortocircuito, può
sopportare in condizioni specificate senza subire alterazioni che ne compromettano
la funzionalità. I valori normali di I∆c sono gli stessi di Inc.

124
Apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-3
Interruttore di manovra
È un dispositivo di manovra, in grado di stabilire, portare ed interrompere correnti
in condizioni normali del circuito ed anche di portare per un tempo specificato correnti
di cortocircuito. Un interruttore di manovra può essere in grado di stabilire, ma non
interrompere, correnti di cortocircuito.
Sezionatore
È un dispositivo di manovra in grado di aprire e chiudere un circuito in assenza
di corrente e che in posizione di aperto soddisfa le prescrizioni specificate
per la funzione di sezionamento.
Interruttore di manovra-sezionatore
È un interruttore di manovra che, in posizione di aperto, soddisfa le prescrizioni
di sezionamento specificate per un sezionatore.
Interruttore di manovra con fusibile
È un interruttore di manovra nel quale uno o più poli hanno un fusibile in serie
in una unità combinata.
Interruttore di manovra-fusibile
È un interruttore di manovra nel quale un fusibile o un porta fusibile con fusibile forma
il contatto mobile.
Sezionatore con fusibile
È un sezionatore nel quale uno o più poli hanno un fusibile in serie in una unità
combinata.
Sezionatore-fusibile
È un sezionatore nel quale un fusibile o un porta-fusibile con fusibile forma il contatto
mobile.
Interruttore di manovra-sezionatore con fusibile
È un interruttore di manovra-sezionatore nel quale uno o più poli hanno un fusibile
in serie in una unità combinata.
Interruttore di manovra-sezionatore-fusibile
È un interruttore di manovra-sezionatore nel quale un fusibile o un portafusibile
con fusibile forma il contatto mobile.
Nella tabella a pagina seguente sono indicate le caratteristiche elettriche in corrente
richieste ai vari tipi di apparecchiatura conformi alla norma CEI EN 60947-3.

125
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra

Parametri elettrici in corrente relativi agli


apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-3
Potere di chiusura e di interruzione nominale
Sono i valori di corrente che un apparecchio può rispettivamente stabilire
ed interrompere in modo soddisfacente in condizioni specificate di chiusura
ed interruzione, espressi con riferimento alla tensione nominale d’impiego,
alla corrente nominale d’impiego ed alla categoria di utilizzazione
(si veda a questo proposito il paragrafo dedicato agli interruttori di manovra-
sezionatori).
Sono valori che si riferiscono alla manovra di questi apparecchi sotto carico.
Corrente nominale ammissibile di breve durata
È la corrente, espressa in valore efficace, che un interruttore di manovra,
un sezionatore o un interruttore di manovra-sezionatore può sopportare senza danni
per un tempo specificato dal costruttore.
Il valore della corrente di breve durata nominale ammissibile deve essere
non inferiore a 12 volte la corrente nominale massima dichiarata dal costruttore.
Potere di chiusura nominale su cortocircuito
È il valore della massima corrente (espresso in kA di cresta) che un interruttore
di manovra o un interruttore di manovra-sezionatore è in grado di stabilire alla
tensione nominale d’impiego e ad uno specificato valore del fattore di potenza
di cortocircuito.
Questa grandezza si riferisce quindi alla manovra di chiusura dell’interruttore
in condizioni di cortocircuito.
Corrente nominale condizionale di cortocircuito
È il valore della corrente presunta che l’apparecchio può sopportare se protetto
da un dispositivo di protezione contro il cortocircuito specificato dal costruttore.

Elenco delle caratteristiche elettriche in corrente richiesta ad una determinata apparecchiatura conforme alla norma CEI EN 60947-3
prova interruttore interruttore interruttore sezionatore sezionatore sezionatore interruttore interruttore interruttore
di manovra di manovra di manovra con fusibile fusibile di manovra di manovra di manovra
fusibile con fusibile sezionatore sezionatore sezionatore
con fusibile fusibile

poteri di interruzione c c c c v v c c c
e di chiusura nominali
(in sovraccarico)
tenuta alla corrente c v v c v v c v v
di breve durata
potere di chiusura c v v v v v c v v
nominale su cortocircuito
corrente condizionale c c c c c c c c c
di cortocircuito
c Caratteristica richiesta.
v Caratteristica non richiesta.

126
Caratteristiche Tipi di protezioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra

Denominazioni Generalità
Unità di controllo Micrologic per Compact NSX La funzione principale di un interruttore automatico è quella di assicurare
Le unità di controllo per gli interruttori di potenza sono la protezione dei circuiti che alimenta.
designate dalle seguenti sigle: Esso può inoltre assicurare funzioni di sezionamento e di manovra.
La protezione dei circuiti deve essere assicurata contro:
5.2 A cc i sovraccarichi; questa funzione è realizzata mediante sganciatori termici
x.yz bimetallici o mediante sganciatori statici a tempo inverso associati all’interruttore
automatico;
X: soglie disponibili cc i cortocircuiti; questa funzione è realizzata mediante sganciatori magnetici
cc 1 I o mediante sganciatori statici a tempo indipendente, istantanei o con breve ritardo,
cc 2 L / So / I associati all’interruttore automatico;
cc 5 L / S / I (protezione selettiva) cc i guasti verso terra; questa funzione è realizzata mediante blocchi differenziali
cc 6 L / S / I / G (protezione selettiva e di terra) associati meccanicamente agli interruttori, mediante sganciatori elettronici con
opzioni specifiche o mediante relé separati che impiegano bobine di sgancio
Y: tipo di protezione per determinare l’apertura degli interruttori.
cc 2 per NSX 100/160/250 L’associazione di sganciatori termici bimetallici con sganciatori magnetici dà luogo
cc 3 per NSX 400/630 agli sganciatori comunemente chiamati magnetotermici.
Gli sganciatori statici, che normalmente prevedono sia la protezione contro
Z: tipo di impiego/misura i sovraccarichi che contro i cortocircuiti, vengono comunemente chiamati elettronici.
cc G generatori Correnti operanti negli sganciatori
cc M motori La corrente che passa nell’interruttore è direttamente utilizzata per il funzionamento
cc A amperometro degli sganciatori magnetotermici negli interruttori aventi correnti nominali basse
cc E energia o medie (fino a 250 A).
cc Z utilizzo a 16 Hz 2/3 Negli interruttori aventi correnti nominali superiori ed in quelli equipaggiati con relé
elettronici gli sganciatori vengono alimentati mediante appositi trasformatori
di corrente integrati nello sganciatore; per questa ragione essi non sono adatti
Unità di controllo Micrologic per Compact
al funzionamento in corrente continua.
NS630b/3200 e Masterpact NT ed NW
Le unità di controllo Micrologic per i nuovi interruttori Tipi di interruttori e relativi sganciatori
di potenza sono designate dalle seguenti sigle: cc Gli interruttori di tipo modulare (serie Acti 9) sono equipaggiati con sganciatori
di tipo magnetotermico integrati nella struttura dell’interruttore e pertanto
2.0 A non intercambiabili.
Xy Z Gli sganciatori di questi interruttori non hanno possibilità di regolazione delle correnti
di intervento da parte degli utilizzatori, ma sono disponibili in una larga gamma
X: tipo di protezione di correnti di intervento tali da coprire tutti i bisogni applicativi.
cc 2 per una protezione di base; Sono disponibili sganciatori aventi diverse tipologie di curve di intervento in relazione
cc 5 per una protezione selettiva; ai diversi possibili impieghi;
cc 6 per una protezione selettiva + “guasto a terra”; cc gli interruttori di tipo scatolato fino a 630 A di corrente nominale (serie Compact)
cc 7 per una protezione selettiva + differenziale. possono essere equipaggiati sia con sganciatori di tipo magnetotermico che con
sganciatori elettronici per correnti fino a 250 A, solo con sganciatori elettronici per
Y: versione del modulo di controllo Identificazione correnti maggiori di 250 A. In entrambi i casi è possibile la regolazione delle soglie
delle diverse versioni. Lo 0 indica la 1a versione di intervento, con un campo di regolazione più ristretto per gli sganciatori
realizzata. magnetotermici e più ampio per gli sganciatori elettronici.
Gli sganciatori magnetotermici sono disponibili con diverse tipologie di curve
Z: tipo di misura di intervento, mentre gli sganciatori elettronici possono essere adattati alle
cc A per “amperometro”; caratteristiche dei diversi circuiti da proteggere grazie all’ampiezza dei loro campi
cc E per “energia”; di regolazione;
cc H per “armoniche”. cc gli interruttori scatolati da 630 A fino a 3200 A e gli interruttori di tipo aperto
Masterpact NT, NW e MTZ sono equipaggiati con unità di controllo, denominate
Micrologic che, oltre alle funzioni di protezione con ampi campi di regolazione delle
Unità di controllo Micrologic X per Masterpact MTZ correnti e dei tempi di intervento, offrono delle funzioni evolute gestite da un
Le unità di controllo Micrologic X per i nuovi interruttori microprocessore indipendente, come le misure delle diverse grandezze elettriche
di potenza sono designate dalle seguenti sigle: delle reti o funzioni di protezione o di sorveglianza aggiuntive (es. squilibrio di
corrente, minima tensione, massima tensione, ritorno di potenza ecc…).
2.0 X In particolare, l’uso di interruttori di tipo aperto e delle relative unità di controllo
Zy X consente di ottenere la selettività cronometrica tra diversi interruttori mantenendo
il ritardo di intervento molto contenuto anche per gli interruttori installati a monte
Z: tipo di protezione degli impianti.
cc 2 per una protezione di base;
cc 5 per una protezione selettiva;
cc 6 per una protezione selettiva + “guasto a terra”;
cc 7 per una protezione selettiva + differenziale.

Y: versione del modulo di controllo


cc Identificazione delle diverse versioni.
Lo 0 indica la 1a versione realizzata.

X: tipo di misura.
cc Micrologic X è sempre fornito di un contatore
integrato in Classe 1 per la misura della potenza attiva
e dell’energia.

127
Caratteristiche Tipi di sganciatori
degli apparecchi Informazioni generali
di protezione
e manovra

Il sistema Acti 9
Le norme CEI che regolano la progettazione, le prestazioni e le prove
degli interruttori automatici per protezione contro sovracorrenti sono due.
La norma CEI EN 60947-2 costituisce il testo di riferimento per i prodotti
per applicazioni “industriali”, con elevati valori di potere di interruzione
e caratteristiche rispondenti alle esigenze di sicurezza e di corretto esercizio
di moderni impianti elettrici nel settore produttivo.
La norma CEI EN 60898-1 si applica agli interruttori automatici per usi domestici
e similari di tipo ordinario, intendendo incluse le applicazioni per uffici, alberghi,
scuole, ecc., cioè il settore comunemente chiamato “terziario”.
Nella tabella sono riportate le caratteristiche di intervento magnetico dei diversi tipi
di sganciatore, con riferimento alle norme e inoltre si sono riportate le applicazioni
“standard” dei diversi tipi di protezione.
Schneider Electric offre a catalogo interruttori automatici modulari rispondenti a tutte
le diverse esigenze d’installazione e di esercizio sopra elencate.

tipi di sganciatori e loro applicazioni


tipo intervento secondo norma di riferimento protezione
CEI EN 60947-2 CEI EN 60898-1 (CEI 23-3)
Im 3,2 ÷ 4,8 In (4 In ± 20%) Im 3 ÷ 5 In di generatori, delle persone e di grandi lunghezze di cavi
Sovraccarico: termici standard

curva B
Im 6,4 ÷ 9,6 In (8 In ± 20%) Im 5 ÷ 10 In di cavi e impianti che alimentano apparecchi utilizzatori
classici. Sovraccarico: termici standard

curva C
Im 9,6 ÷ 14,4 In (1) (12 In ± 20%) Im 10 ÷ 14 In di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente
di avviamento. Sovraccarico: termici standard

curva D
Im 9,6 ÷ 14,4 In (1) di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente
di avviamento. Sovraccarico: termici standard

curva K
Im 2,4 ÷ 3,6 In dei circuiti elettronici

curva Z
Im 12 In (2) (12 In ± 20%) dei motori (senza protezione termica)

curva MA
(1) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di
funzionamento If = 1,2 In (K); If = 1,3 In (D). tabella di scelta
(2) Tolleranza ammessa ± 20%.

Nella tabella a fianco sono riportati i prodotti tipo curva B curva C curva D curva K curva Z curva MA
a catalogo con le rispettive caratteristiche C40a n n

d’intervento, a seconda del settore di applicazione. C40N n n

iC60a n

iC60N n n n

iC60H n n

iC60L n n n n

iC60L-MA n

C120N n n n

NG125a n

NG125N n n n

NG125L n n n

NG125L-MA n

C60H-DC n

128
Compact NSA 160 e NSC100N
Gli interruttori della serie Compact NSA ed NSC100N sono equipaggiati con uno
sganciatore di tipo magnetotermico non intercambiabile con soglie di intervento
termico e magnetico fisse.
La soglia di intervento dello sganciatore magnetico varia da 10 a 16 In a seconda
della corrente nominale. Questi interruttori possono quindi adattarsi bene a reti
di tipo standard.

Compact NSX
Gli interruttori della gamma Compact NSX presentano il vantaggio di avere
la possibilità di montare diversi tipi di sganciatore in funzione del tipo di protezione
da realizzare e della corrente nominale richiesta.
Nella tabella sottostante sono riportate le caratteristiche dei diversi tipi di sganciatori
con le applicazioni per le quali sono normalmente utilizzati.
tipi di sganciatori e loro applicazioni
tipo protezione protezione contro applicazioni
contro cortocircuiti
sovraccarichi
TM-D regolabile non regolabile, soglie protezione di reti di tipo standard
elevate (1)
TM-G (2) regolabile non regolabile, soglie protezione di reti alimentate
basse da generatori e reti con cavi
molto lunghi
MA (2) non presente regolabile protezione contro il cortocircuito
di linee che alimentano motori
(1) Regolabile da 5 a 10 In per TM200D e TM250D.
(2) Solo per interruttori Compact NSX.

Sganciatori elettronici
Di seguito sono sintetizzate le principali caratteristiche e le possibilità di regolazione
degli sganciatori elettronici che equipaggiano gli interruttori scatolati Compact NSX,
delle unità di controllo che equipaggiano gli interruttori scatolati
Compact NS630b/3200 e gli interruttori aperti Masterpact NT ed NW.
Le possibilità di regolazione di ciascuno sganciatore elettronico sono mostrate
nella parte di questo capitolo dedicata alle curve d’intervento degli sganciatori.

Compact NSX 100/160/250


unità di controllo lungo ritardo [L] corto ritardo [So] corto ritardo [S] istantanea [ I ] guasto a terra [G]
soglie regolabili corrente tempo classe corrente tempo corrente tempo corrente tempo corrente tempo
[Ir] [tr] termico [Iso] [tso] [Is] [ts] [Ii] [ti] [Ig] [tg]
Micrologic 2.2 n fissa - n fissa - - - - - -
Micrologic 2.2 G n fissa - n fissa - - fissa fissa - -
Micrologic 2.2 M n n 5-10-20 n fissa - - fissa fissa - -
Micrologic 5.2 A n n - - - n n n fissa - -
Micrologic 5.2 E n n - - - n n n fissa - -
Micrologic 5.2 A-Z n n - - - n n n fissa - -
Micrologic 6.2 A n n - - - n n n fissa n n

Micrologic 6.2 E n n - - - n n n fissa n n

Micrologic 6.2 E-M n n - n fissa - - fissa fissa n n

Compact NSX 400/630


Micrologic 2.3 n fissa - n fissa - - - - - -
Micrologic 1.3 M - - - - - n fissa fissa fissa - -
Micrologic 2.3 M n n 5-10-20 n fissa - - fissa fissa - -
Micrologic 5.3 A n n - - - n n n fissa - -
Micrologic 5.3 E n n - - - n n n fissa - -
Micrologic 5.3 A-Z n n - - n n n fissa - -
Micrologic 6.3 A n n - - n n n fissa n n

Micrologic 6.3 E n n - - n n n fissa n n

Micrologic 6.3 E-M n n n fissa - - fissa fissa n n

Le lettere hanno il seguente significato:


G = protezione generatori
M = protezione solo magnetica
A = misura delle correnti
E = misura delle correnti e dell’energia
Z = impiego per reti a 16 Hz 2/3.

129
Caratteristiche Tipi di sganciatori
degli apparecchi Informazioni generali
di protezione
e manovra

Compact NS 630b/3200, Masterpact NT e NW


unità di controllo lungo ritardo [L] corto ritardo [Sd] istantanea [ I ] guasto a terra [G]
soglie regolabili corrente tempo corrente tempo corrente tempo corrente tempo
[Ir] [tr] [ISD] [tSD] [Ii] [Ig] [tg]
interruttori NS NT e NW
Micrologic 2.0 n - n n - - n fissa - -
Micrologic 5.0 n - n n n n n fissa - -
Micrologic 2.0 A n - n n - - n fissa - -
Micrologic 5.0 A n - n n n n n fissa - -
Micrologic 6.0 A n - n n n n n fissa n n

Micrologic 7.0 A n - n n n n n fissa n n

Micrologic 2.0 E n n n n - - n fissa - -


Micrologic 5.0 E n n n n n n n fissa - -
Micrologic 6.0 E n n n n n n n fissa n n

Micrologic 7.0 E n n n n n n n fissa n n

Micrologic 5.0 H n(1) n n n n n n fissa - -


Micrologic 6.0 H n(1) n n n n n n fissa n n

Micrologic 7.0 H n(1) n n n n n n fissa n n

(1) Solo per NS630b - 1600.


Le lettere hanno il seguente significato:
A = misura delle correnti e regolazione delle protezioni mediante trimer
E = misura delle energie e regolazione delle protezioni tramite trimer
H = misura delle potenze e delle armoniche e regolazione delle protezioni mediante tastiera.

Masterpact MTZ
unità di controllo lungo ritardo [L] corto ritardo [Sd] istantanea [ I ] guasto a terra [G]
soglie regolabili corrente tempo corrente tempo corrente tempo corrente tempo
[Ir] [tr] [ISD] [tSD] [Ii] [Ig] [tg]
interruttori MTZ
Micrologic 2.0 X n n n - - n fissa - -
Micrologic 5.0 X n n n n n n fissa - -
Micrologic 6.0 X n n n n n n fissa n n

Micrologic 7.0 X n n n n n n fissa n n

130
Selettività senza pari
Selettività
NS400 NSX250 Gli interruttori Compact NSX garantiscono continuità di servizio e notevoli risparmi
grazie ad un livello di selettività senza pari:
n grazie alla precisione di misura la selettività in sovraccarico viene garantita
anche per correnti nominali molto vicine
n in caso di cortocircuito la rapidità di calcolo dei Micrologic consente all'apparecchio
a monte di anticipare la reazione dell'apparecchio a valle. L'interruttore posizionato
NS160 NSX100 a monte regola nuovamente la sua temporizzazione di sgancio per garantire
[100 A] la selettività
n per i cortocircuiti più elevati, l’energia d’arco dissipata dal cortocircuito
nell'interruttore a valle provoca l'intervento dello sgancio riflesso. La corrente rilevata
dall'apparecchio a monte è fortemente limitata. L’energia è insufficiente a provocare
Acti 9 lo sgancio dell'interruttore, si verifica selettività qualsiasi sia il livello di cortocircuito.
Per disporre di una selettività totale su tutti i guasti possibili, dalla soglia
Lungo ritardo Ir fino alla corrente di cortocircuito estrema Icu, deve essere rispettato
Compact NSX100 con Micrologic: selettività totale con Acti 9 un rapporto di calibro pari a 2,5 tra l'apparecchio a monte e quello a valle.
di corrente nominale ≤ 40 A - Un miglior coordinamento delle
protezioni consente di ridurre la differenza di calibro necessaria Questo rapporto è necessario per garantire lo sgancio selettivo riflesso nella zona
ad una selettività totale. interessata dai cortocircuiti elevati.

codifica delle unità di controllo Micrologic


esempi protezione interruttore misura applicazioni
1: I 2: NSX100/160/250 A: Amperometro distribuzione, oppure
2: LSoI G: Generatore
5: LSI M: Motori
6: LSIG Z: 16 Hz 2/3

I : Istantanea 3: NSX400/630 E: Energie


L : Lungo ritardo
So: Corto ritardo (1)
(a temporizzazione fissa)
S: Corto ritardo
G: Terra

Micrologic 1.3 solo istantanea 400 o 630 A distribuzione


Micrologic 2.3 LSoI 400 o 630 A distribuzione
Micrologic 5.2 A LSI 100, 160 o 250 A amperometro distribuzione
Micrologic 6.3 E-M LSIG 400 o 630 A energie motore
(1) La protezione LSoI è standard nel Micrologic 2. Per garantire la selettività, integra un corto ritardo So a temporizzazione non regolabile e una istantanea.

131
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra

tipo DomA45/42/47 C40a C40N


norme CEI EN 60898-1 CEI EN 60898-1/ CEI EN 60947-2 CEI EN 60898-1/ CEI EN 60947-2
numero di poli 1P+N, 2P 1P+N 3P+N 1P+N 3P+N
blocco Vigi di protezione differenziale – cc cc

ausiliari elettrici per segnalazione a distanza – cc cc

caratteristiche elettriche
curve C B, C B, C
corrente nominale [A] In da 6 a 32 da 1 a 40 da 1 a 40
tensione d’impiego massima [V] Ue CA (50/60 Hz) 230 415 415
max CC – – –
tensione d’impiego minima [V] Ue CA (50/60 Hz) – 12 12
min CC – 12 12
tensione d’isolamento [V CA] Ui 440 440 440
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 4 4 4
classe di limitazione fino a 40 A (CEI EN 60898-1) 3 3 3
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...60 V – – –

12...133 V – – –

100...133 V – – –

220...240 V – 6 15 10 15

380...415 V – 2 (1) 6 2 (1) 10

440 V – – –

Ics – – –

CEI EN 60898-1 [A] Icn 240/415 V 4500 4500 4500 6000 6000
- 230/400 V
potere d’interruzione CC Ue CC
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...48 V (1P) – – –
72 V (1P) – – –
100...133 V (2P) – – –
100...133 V (3P) – – –
220...250 V (4P) – – –
Ics – – –
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 – – –
temperatura di riferimento CEI EN 60947-2 – – –
visualizzazione intervento su guasto – – –
sezionamento visualizzato cc cc cc

chiusura rapida cc cc cc
grado di protezione IP solo interruttore IP20 IP20 IP20
interruttore in IP40 IP40 IP40
quadro modulare classe d'isolamento II classe d'isolamento II
(1) Potere d’interruzione con 1 polo in sistema di neutro isolato (caso di guasto doppio).

132
iC60a iC60N iC60H iC60L
CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1
1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P
cc cc cc cc
cc cc cc cc

C B, C, D C, D B, C, K, Z
da 6 a 40 da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC) da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC) da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC)
440 440 440 240/415, 440
250 250 250 250
12 12 12 12
12 12 12 12
500 500 500 500
6 6 6 6
– – – –

– – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
36 (da 6 a 63 A) 42 (da 6 a 63 A) 70 (da 6 a 63 A) 80 (da 6 a 63 A)
– – – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – –
36 (da 6 a 63 A) 42 (da 6 a 63 A)
– – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
20 (da 6 a 63 A) 30 (da 6 a 63 A) 50 (da 6 a 25 A) 70 (da 6 a 63 A)
36 (32/40 A)
30 (50/63 A)
6 10 50 (da 0.5 a 4 A) 50 (da 0.5 a 4 A) 70 (da 0.5 a 4 A) 70 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
10 (da 6 a 63 A) 20 (da 6 a 63 A) 15 (da 6 a 63 A) 30 (da 6 a 63 A) 25 (da 6 a 25 A) 50 (da 6 a 25 A)
20 (32/40 A) 36 (32/40 A)
15 (50/63 A) 30 (50/63 A)
– 6 – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A)
10 (da 6 a 63 A) 15 (da 6 a 63 A) 25 (da 6 a 25 A)
20 (32/40 A)
15 (50/63 A)
– – – 25 (da 0.5 a 4 A) – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A)
6 (da 6 a 63 A) 10 (da 6 a 63 A) 20 (da 6 a 25 A)
15 (32/40 A)
10 (50/63 A)
100 % di Icu 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A) 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A) 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A)
75 % di Icu (da 6 a 63 A) 50 % di Icu (da 6 a 63 A) 50 % di Icu (da 6 a 63 A) (2)
4500 4500 6000 6000 10000 10000 15000 15000

– – 15 – 20 – 25 –
– – 6 – 10 – 15 –
– – – 6 – 10 – 15
– – – 15 – 20 – 25
– – – 6 – 10 – 15
– – 100 % di Icu 100 % di Icu 100 % di Icu

cc cc cc cc

50°C 50°C 50°C 50°C


si si si si
cc cc cc cc
cc cc cc cc
IP20 IP20 IP20 IP20
IP40 IP40 IP40 IP40
classe d'isolamento II classe d'isolamento II classe d'isolamento II vlasse d'isolamento II
(2) 100 % di Icu per In da 6 a 25 A a Ue da 100 a 133 V CA e Ue da 12 a 60 V CA.

133
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra

tipo C60H-DC C60PV-DC C120N


norme CEI EN 60947-2 CEI EN 60947-2 CEI EN 60898-1, CEI EN 60947-2
numero di poli 1P 2P 2P 1P 2, 3, 4P
blocco Vigi di protezione differenziale – – cc

ausiliari elettrici per segnalazione a distanza cc cc cc

caratteristiche elettriche
curve C B, C B, C, D
corrente nominale [A] In da 0.5 a 63 da 5 a 25 80, 100, 125
tensione d’impiego massima [V] Ue CA (50/60 Hz) – 240/415, 440 240/415, 440
max CC 250 V CC 500 V CC 800 V CC 125 per polo
tensione d’impiego minima [V] Ue CA (50/60 Hz) – – 12
min CC 24 – 12
tensione d’isolamento [V CA] Ui 500 V CC 1000 V CC 500
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6 6 6
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 110...130 V – – – – –
130 V – – – 20 –
220...240 V – – – 10 20
380...415 V – – – 3 (1) 10
440 V – – – – 6
500 V – – – – –
Ics – – 75 % di Icu
CEI EN 60898-1 [A] Icn 230/400 V – – 10000 10000
potere d’interruzione CC Ue CC
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 60 V – – – 10 –
125 V – – – 10 –
250 V 6 20 – – 10
500 V – 6 – – –
650 V – – 3 – –
800 V – – 1,5 – –
Ics 75 % di Icu 100 % di Icu 75 % di Icu
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 cc cc cc
temperatura di riferimento CEI EN 60947-2 – 25°C –
visualizzazione intervento su guasto – – –

sezionamento visualizzato cc cc cc

chiusura rapida cc cc cc

grado di protezione IP solo interruttore IP20 IP20 IP20


interruttore in IP40 IP40 IP40
quadro modulare
(1) Potere d’interruzione con 1 polo in sistema di neutro isolato (caso di guasto doppio).

134
NG125a NG125N NG125L
CEI EN 60947-2 CEI EN 60947-2 CEI EN 60947-2
3, 4P 1P 2, 3, 3P+N, 4P 1P 2, 3, 4P
cc cc cc
cc cc cc

C B, C, D B, C, D
da 80 a 125 da 10 a 125 da 10 a 80
500 500 500
– 125 per polo 125 per polo
12 12 12
– 12 12
690 690 690
8 8 8

– 50 – 100 –
– – – – –
– 25 50 50 100
16 6 25 6 50
– – 20 – 40
8 – 10 – 15
75 % di Icu 75 % di Icu 75 % di Icu
– – – – –

– 25 (1 P) – 50 (1 P) –
– 25 (1 P) – 50 (1 P) –
– – 25 (2 P) – 50 (2 P)
20 (4 P) – 25 (4 P) – 50 (4 P)

100 % di Icu 100 % di Icu 100 % di Icu

cc cc cc

40°C 40°C 40°C


cc posizione leva di comando cc posizione leva di comando cc posizione leva di comando
cc indicatore rosso cc indicatore rosso cc indicatore rosso
cc cc cc

cc cc cc

IP20 IP20 IP20


IP40 IP40 IP40

135
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra

tipo iC60LMA NG125LMA


norme CEI EN 60947-2 CEI EN 60947-2
numero di poli 2, 3P 2, 3P
blocco Vigi di protezione differenziale cc cc

ausiliari elettrici per segnalazione a distanza cc cc

caratteristiche elettriche
curve MA (Im = 12 In) MA (Im = 12 In)
corrente nominale [A] In da 1,6 a 40 da 4 a 63
tensione d’impiego massima [V] Ue max CA (50/60 Hz) 440 500
CC 250 –
tensione d’impiego minima [V] Ue min CA (50/60 Hz) 12 12
CC 12 –
tensione d’isolamento [V CA] Ui 500 690
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6 8
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...60 V – –
12...133 V – –
100...133 V – –
110...130 V – –
130 V – –
220...240 V 40 (da 1,6 a 16 A) 100
30 (da 25 a 40 A)
230/400 V – –
380...415 V 20 (da 1,6 a 16 A) 50
15 (da 25 a 40 A)
400/415 V – –
440 V 15 (da 1,6 a 16 A) 40
10 (da 25 a 40 A)
500 V – 15
Ics 50 % di Icu (da 1,6 a 40 A) 75 % di Icu
CEI EN 60898-1 [kA] Icn 230/400 V – –
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 cc cc

temperatura di riferimento CEI EN 60947-2 50°C 40°C


visualizzazione intervento su guasto si cc Posizione leva di comando
cc Indicatore rosso
sezionamento visualizzato cc cc

chiusura rapida cc cc

grado di protezione IP solo interruttore IP20 IP20


interruttore in IP40 IP40
quadro modulare Classe d'isolamento II

136
tipo P25M
norme CEI EN 60947-2 e CEI EN 60947-4-1
numero di poli 3P
blocco Vigi di protezione differenziale –
ausiliari elettrici per segnalazione a distanza cc

caratteristiche elettriche
curve Im = 12 In (± 20 %)
corrente nominale [A] In da 0,16 a 25 (63 A con blocco limitatore)
tensione d’impiego massima [V] Ue max CA (50/60 Hz) 690
CC –
tensione d’impiego minima [V] Ue min CA (50/60 Hz) 230
CC –
tensione d’isolamento [V CA] Ui 690
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz) corrente da 0,16 2.5 4 6,3 10 14 18 23 25
nominale a 1,6
[A]

CEI EN 60947-2 [kA] Icu 230...240 V illimitato 50 50


Ics – 100 % di Icu
Icu 400...415 V illimitato 15 15 15 15
Ics – 50 % di Icu 40 % di Icu
Icu 440 V illimitato 50 15 8 8 8 8
Ics – 100 % di Icu 50 % di Icu
Icu 500 V illimitato 50 10 6 6 4 4
Ics – 100 % di Icu 75 % di Icu
Icu 690 V illimitato 3 3 3 3 3 3 3 3
Ics – 75 % di Icu
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 cc

visualizzazione intervento su guasto –


sezionamento visualizzato –
chiusura rapida –
grado di protezione IP solo interruttore IP20
interruttore in IP40
quadro modulare

137
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra

tipo Reflex iC60N Reflex iC60H


corrente nominale [A] In 10÷63 10÷40
tensione nominale d’impiego circuito di potenza [V] Ue CA 400 400
tensione minima d’impiego [V] Ue min CA-CC
tensione d’isolamento [V] Ui 500 500
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6 (interruttore aperto) 6 (interruttore aperto)
frequenza [Hz] 50/60 50/60
comando tramite ordine mantenuto
tensione di comando [V] CA 220 / 240; 24÷48 con iMDU 220 / 240; 24÷48 con iMDU
CC 24÷48 con iMDU 24÷48 con iMDU
comando tramite ordine impulsivo
tensione di comando [V] CA 220 / 240; 24÷48 con iMDU 220 / 240; 24÷48 con iMDU
CC 24÷48 con iMDU 24÷48 con iMDU
numero di poli 2, 3, 4 P 2, 3, 4 P
CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
Icu 130
240 20 30
415 10 15
440
500
690
Ics 75% Icu (50% solo per In = 63 A) 50% Icu
chiusura rapida cc cc

sezionamento visualizzato cc cc

blocco Vigi adattabile cc cc

blocco a lucchetto integrato cc cc

ausiliari elettrici iOF, iSD


iOF+iOF/iSD, iOF+SD24
iMN, iMNs, iMX+OF
iMSU
iMDI, iMDU

138
RCA ARA
0,5÷63 0,5÷63
230 230
– –
400 400
6 6
50/60 50/60

1, 2, 3, 4 P 1, 2, 3, 4 P

dati dell’interruttore associato

cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc

139
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema di comunicazione Acti 9
e manovra

L'Acti 9 Smartlink permette di trasmettere i dati dagli interruttori Acti 9 ad un


controllore programmabilie o ad un sistema di supervisione attraverso la rete di
comunicazione Modbus.

Funzioni
Trasmissione dati tra rete Modbus e apparecchi Acti 9
cc Interruttori, interruttori e dispositivi di protezione differenziale:
vv stato aperto/chiuso
vv stato sganciato
vv numero di manovre di apertura/chiusura
vv numero di interventi.
cc Contattori, relè ad impulsi:
vv comando apertura
vv comando chiusura
vv stato aperto/chiuso
vv numero di cicli
vv tempo totale di funzionamento del carico (interruttore chiuso).
cc Interruttore con comando a distanza/Reflex iC60:
vv comando apertura
vv comando chiusura
vv stato aperto/chiuso
vv stato sganciato
vv numero di cicli
vv tempo totale di funzionamento del carico.
cc Power Meter:
vv numero di impulsi registrati
vv valore di regolazione impulso (es. kWh)
vv consumo totale registrato
vv consumo stimato.
Tutti i dati vengono salvati in memoria: numero di cicli, consumo, tempo di funzionamento,
anche in caso di guasto o interruzione dell'alimentazione.
L'Acti 9 Smartlink permette anche lo scambio di dati con qualsiasi apparecchio con
ingressi/uscite digitali 24 V CC.
Non è necessaria alcuna configurazione dei prodotti collegati.
La funzione di comunicazione si adatta automaticamente ai parametri di comunicazione
della stazione master Modbus (PLC, supervisore).

Installazione
cc Montaggio in quadri:
vv larghezza 24 moduli per fila;
vv distanza minima tra le guide 150 mm.

Connettore Ti24 I/O Modbus connector


11 vie I/O ccPin 1: D1 Modbus
Protetti all'ingresso contro le ccPin 2: D0 Modbus
inversioni di tensione ccPin 3: shielding
Protetti all'uscita mediante
Connettore cc Pin 4: common/0 V
limitazione di corrente
alimentazione 24 V CC
cc Pin 1: 0 V
Protetti contro le
cc Pin 2: I1 Ingresso 1
inversioni di tensione
cc Pin 3: I2 Ingresso 2
cc Pin 4: O Uscita
cc Pin 5: +24 V

ccSegnalazione del Selettori


funzionamento del sistema cc Impostazione
di comunicazione e dello dell'indirizzo su rete
stato dell'Acti 9 Smartlink Modbus

140
caratteristiche tecniche
caratteristiche del collegamento Modbus
collegamento Modbus, RTU, RS485 seriale
trasmissione velocità 9600 baud ... 19200 baud, autoadattabile
mezzo cavo schermato, doppino twistato
struttura tipo Modbus.org
metodo Master/Slave
tipo di apparecchio Slave
configurazione indirizzamento Modbus dell'Acti 9 numero max di stazioni slave 99
Smartlink per un master Modbus
lunghezza max del bus 1000 m
tipo di connettore bus connettore 4-pin
alimentazione
corrente nominale 24 V CC ± 20 %
corrente d'ingresso max 1.5 A
corrente di spunto max 3A
misura
capacità 232 impulsi per ingresso
caratteristiche ingressi
tipo di ingresso collettore corrente Tipo 1 IEC 61131-2
numero di vie 11 vie 2-ingressi
tensione nominale 24 V
limiti di tensione 24 V CC ± 20 %
corrente nominale 2.5 mA
corrente max 5 mA
tempo di filtraggio stato 1 1 ms
stato 0 1 ms
isolamento nessun isolamento tra porte
protezione tensione sequenza negativa sì
caratteristiche uscite
numero di vie di uscita 11
tipo di uscita alimentazione corrente 24 V CC 0.1 A
tensione nominale tensione 24 V
corrente max 100 mA
caduta di tensione (tensione stato 1) 1 V max
corrente di spunto max 500 mA
corrente di perdita 0.1 mA
protezione sovratensione 33 V CC
caratteristiche generali
temperatura funzionamento -25°C ... +60°C in caso di montaggio verticale limitato a 50°C
immagazzinaggio -40°C…+80°C
tropicalizzazione trattamento 2 (umidità relativa 93% a 40°C)
resistenza alle cadute di tensione 10 ms, classe 3 secondo IEC 61000-4-29
grado di protezione IP20
grado di inquinamento 3
altitudine funzionamento 0 … 2000 m
tenuta alle vibrazioni secondo IEC 60068.2.6 1 g / ± 3.5 mm - da 5 Hz a 300 Hz - 10 cicli
resistenza agli urti secondo IEC 60068.2.2 7 15 g / 11 ms
immunità alle scariche elettrostatiche secondo IEC 61000-4-2 aria: 8 kV
contatto: 4 kV
immunità ai campi magnetici irradiati secondo IEC 61000-4-3 10 V/m - 80 MHz a 3 GHz
immunità ai transitori rapidi secondo IEC 61000-4-4 1 kV per ingressi/uscite e comunicazione Modbus.
2 kV per alimentazione 24 CC - 5 kHz - 100 kHz
immunità ai campi magnetici condotti secondo IEC 61000-4-6 10 V da 150 kHz a 80 MHz
immunità ai campi magnetici alle frequenze di rete secondo IEC 61000-4-8 30 A/m
resistenza alle atmosfere corrosive secondo IEC 60721-3-3 livello 3C2 su H2S / SO2/ NO2 / Cl2
resistenza al fuoco parti attive a 960°C 30 s / 30 s secondo IEC 60 695-2-10 e IEC 60 695-2-11
altre parti a 650°C 30 s / 30 s secondo IEC 60 695-2-10 e IEC 60 695-2-11
test di corrosione (salt spray test) secondo IEC 60068.2.52 severità 2
ambiente in conformità con la direttiva RoHS

141
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSC100, NSA160
e manovra

interruttore Compact tipo NSC100N (1) NSA160


numero di poli 3,4 3,4
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40 °C 100 160
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 750 800
tensione nominale tenuta ad impulso [kV] Uimp 8 8
N E NE N
potere di interruzione Icu 50/60 Hz 220 / 240 V 42 25 40 50
nominale estremo [kA eff.] 380 / 415 V 18 16 25 36
440 V 18 10 16 22
500 / 525 V 10 8 10 15
potere di interruzione Ics 100 % 75% 75% 75%
nominale di servizio (% Icu)
attitudine al sezionamento n n

categoria di utilizzazione A A
durata (cicli CO) meccanica 20000 10000
elettrica (In - 440 V) / (In/2-440V) 7000 / 10000 5000
caratteristiche elettriche secondo UL508
potere di interruzione [kA] AC 50/60 Hz 240 V 42
480 V 18
600 V 10
protezione
sganciatore magnetotermico integrato n n

TM-D n n

dispositivo differenziale blocco Vigi n n

relé Vigirex n n

dimensioni e pesi
dimensioni Compact 3P 90 x 120 x 100 90 x 120 x 82,5
L x H x P [mm] 4P 120 x 120 x 100 120 x 120 x 82,5
Vigicompact 3P 210 x 120 x 100 210 x 120 x 82,5
4P 240 x 120 x 100 240 x 120 x 82,5
peso [kg] Compact 3P 1 1,1
4P 1,3 1,4
Vigicompact 3P 2,5 2,6
4P 3 3,1
(1) L’interruttore NSC100N è conforme alle norme UL508, CSA22-2 N°14 relative a quadri bordo macchina, garantendo i seguenti valori di potere di interruzione
estremo [kA eff]:
n 240 V: 42;
n 480 V: 18;
n 600 V: 10.

Protezione contro le sovracorrenti


NSC100N
corrente nominale In a 40°C [A] 16 20 25 32 40 50 63 70 80 100
NSC100 n n n n n n n n n n

protezione contro i sovraccarichi (termico)


soglia di Ir fissa
intervento [A] 16 20 25 32 40 50 63 70 80 100
protezione contro i cortocircuiti (magnetico)
soglia di Im fissa
intervento [A] 600 600 600 600 1000 1000 1000 1000 1000 1250
NSA160
corrente nominale In a 40°C [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
NSA160 n n n n n n n n n n

protezione contro i sovraccarichi (termico)


soglia di Ir fissa
intervento [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
protezione contro i cortocircuiti (magnetico)
soglia di Im fissa
intervento [A] 600 600 600 600 600 800 800 1000 1250 1250

142
Compact NS80H

interruttore Compact tipo NS80H


numero di poli 3
caratteristiche elettriche secondo IEC 947-2 e CEI EN 60947.2
corrente nominale [A] In 65°C 80
tensione nominale di isolamento [V] Ui 750
tensione nominale tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
tensione nominale d’impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
CC 500
potere di interruzione nominale estremo Icu CA 50/60 Hz 220/240 V 100
[kA eff.] 380/415 V 70
440 V 65
500 V 25
525 V 25
660/690 V 6
potere di interruzione nominale di servizio Ics (% Icu) 100%
attitudine al sezionamento n

categoria di utilizzazione A
durata (cicli CO) meccanica 20000
elettrica 400 V - In/2 10000
400 V - In 7000
caratteristiche secondo Nema AB1
potere di interruzione [kA eff.] 240 V 100
480 V 65
600 V 25
protezione
sganciatore magnetico MA integrato n

taglia [A] In min/max 1,5/80


protezione cortocircuito Im regolabile 6÷14 In
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT 90 x 120 x 80
peso [kg] 3 poli fisso ANT 0,98

Protezione contro i cortocircuiti


taglia [A] In 65°C 1,5 2,5 6,3 12,5 25 50 80
soglia di intervento regolabile [A] Im = 9÷21 15÷35 38÷88 75÷175 150÷350 300÷700 480÷1120
6÷14xIn

143
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSX100/630
e manovra

interruttori automatici
livelli di potere d'interruzione
caratteristiche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40 °C
numero di poli
potere d'interruzione nominale esterno [kA eff]
lcu (3) CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500 V
525 V
660/690 V
potere d'interruzione nominale di servizio [kA eff]
lcs CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500 V
525 V
660/690 V
durata (cicli C-0) meccanica
elettrica 440 V In/2
In
690 V In/2
In
caratteristiche secondo NEMA-AB1
potere d'interruzione [kA eff] CA 50/60 Hz 240 V
480 V
600 V
caratteristiche secondo UL508
potere d'interruzione [kA eff] CA 50/60 Hz 240 V
480 V
600 V
protezioni e misure
protezione contro i cortocircuiti solo magnetica
protezione contro i sovraccarichi/cortocircuiti magnetotermica
elettronica
con protezione del neutro (Off-0,5-1-OSN) (1)
con protezione della terra
con selettività ZSI (2)
visualizzazione / misura I, U, f, P, E, THD / misura della corrente interrotta
opzioni display fronte quadro FDM121
aiuto all'impiego e alla manutenzione
contamanovre
report cronologici e allarmi
segnalazioni misura
segnalazioni stati dell'apparecchio/comando
protezione differenziale con blocco Vigi
con relè Vigirex associato
installazione / collegamenti
dimensioni e peso
dimensioni [mm] fisso, attacchi anteriori 3P
LxHxP 4P
peso [kg] fisso, attacchi anteriori 3P
4P
collegamenti
distanziatore poli passo polare [mm] senza/con distanziatori
cavi Cu o Al [mm²]
(grosse sezioni)
(1) OSN: "Over Sized Neutral Protection" (protezione neutro sovradimensionato).
(2) ZSI: "Zone Selectivity Interlocking" (selettività logica).

144
NSX100 NSX160 NSX250
B F N H S L R HB1 HB2 B F N H S L B F N H S L R HB1 HB2

100 100 160 250 250


2, 3, 4 3,4 2, 3, 4 2, 3, 4 3, 4

40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
25 36 50 70 100 150 200 - - 25 36 50 70 100 150 25 36 50 70 100 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 200 - - 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 200 - -
15 25 36 50 65 70 80 85 100 15 30 36 50 65 70 15 30 36 50 65 70 80 85 100
- 22 35 35 40 50 65 80 100 - 22 35 35 40 50 - 22 35 35 40 50 65 80 100
- 8 10 10 15 20 45 75 100 - 8 10 10 15 20 - 8 10 10 15 20 45 75 100

40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
25 36 50 70 100 150 200 - - 25 36 50 70 100 150 25 36 50 70 100 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 200 - - 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 200 - -
7,5 12,5 36 50 65 70 80 85 100 15 30 36 50 65 70 15 30 36 50 65 70 80 85 100
- 11 35 35 40 50 65 80 100 - 22 35 35 40 50 - 22 35 35 40 50 65 80 100
- 4 10 10 15 20 45 75 100 - 8 10 10 15 20 - 8 10 10 15 20 45 75 100
50000 20000 40000 20000 20000
50000 20000 40000 20000 20000
30000 10000 20000 10000 10000
20000 10000 15000 10000 10000
10000 5000 7500 5000 5000

40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 150 85 100 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 150 85 100
- 8 20 35 40 50 50 75 100 - 20 20 35 40 50 - 20 20 35 40 50 50 75 100

- 85 85 85 - - - - - - 85 85 85 - - - 85 85 85 - - - - -
- 25 50 65 - - - - - - 35 50 65 - - - 35 50 65 - - - - -
- 10 10 10 - - - - - - 10 10 10 - - - 15 15 15 - - - - -

n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n

105 x 161 x 86 105 x 161 x 86 105 x 161 x 86 105 x 161 x 86


140 x 161 x 86 140 x 161 x 86 140 x 161 x 86 140 x 161 x 86
2,05 2,4 2,2 2,4
2,4 2,8 2,6 2,8

35/45 35/45 35/45 35/45


300 300 300 300

caratteristiche comuni
tensioni nominali
d’isolamento [V] Ui 800
di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2 sì
categoria di utilizzazione A
grado di inquinamento CEI EN 60664-1 3

145
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSX100/630
e manovra

interruttori automatici

livelli di potere d'interruzione


caratteristiche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40 °C
numero di poli
potere d'interruzione nominale esterno [kA eff]
lcu (3) CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500 V
525 V
660/690 V
potere d'interruzione nominale di servizio [kA eff]
lcs CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500 V
525 V
660/690 V
durata (cicli C-0) meccanica
elettrica 440 V In/2
In
690 V In/2
In
caratteristiche secondo NEMA-AB1
potere d'interruzione [kA eff] CA 50/60 Hz 240 V
480 V
600 V
caratteristiche secondo UL508
potere d'interruzione [kA eff] CA 50/60 Hz 240 V
480 V
600 V
protezioni e misure
protezione contro i cortocircuiti solo magnetica
protezione contro i sovraccarichi/cortocircuiti magnetotermica
elettronica
con protezione del neutro (Off-0,5-1-OSN) (1)
con protezione della terra
con selettività ZSI (2)
visualizzazione / misura I, U, f, P, E, THD / misura della corrente interrotta
opzioni display fronte quadro FDM121
aiuto all'impiego e alla manutenzione
contamanovre
report cronologici e allarmi
segnalazioni misura
segnalazioni stati dell'apparecchio/comando
protezione differenziale con blocco Vigi
con relè Vigirex associato
installazione / collegamenti
dimensioni e peso
dimensioni [mm] fisso, attacchi anteriori 3P
LxHxP 4P
peso [kg] fisso, attacchi anteriori 3P
4P
collegamenti
distanziatore poli passo polare [mm] senza/con distanziatori
cavi Cu o Al [mm²]
(grosse sezioni)

(1) OSN: "Over Sized Neutral Protection" (protezione neutro sovradimensionato).


(2) ZSI: "Zone Selectivity Interlocking" (selettività logica).

146
NSX400 NSX630
Ir = 225 - 500 A Ir = 501 - 630 A
F N H S L R HB1 HB2 F N H S L R HB1 HB2 R HB1 HB2

400 400 630 630


3, 4 3,4 3, 4 3, 4

40 85 100 120 150 200 - - 40 85 100 120 150 200 - - 200 - -


36 50 70 100 150 200 - - 36 50 70 100 150 200 - - 200 - -
30 42 65 90 130 200 - - 30 42 65 90 130 200 - - 200 - -
25 30 50 65 70 80 85 100 25 30 50 65 70 80 85 100 80 85 100
20 22 35 40 50 65 80 100 20 22 35 40 50 65 80 100 65 80 100
10 10 20 25 35 45 75 100 10 10 20 25 35 45 75 100 45 75 100

40 85 100 120 150 200 - - 40 85 100 120 150 200 - - 200 - -


36 50 70 100 150 200 - - 36 50 70 100 150 200 - - 200 - -
30 42 65 90 130 200 - - 30 42 65 90 130 200 - - 200 - -
25 30 50 65 70 80 85 100 25 30 50 65 70 80 85 100 80 85 100
10 11 11 12 12 65 80 100 10 11 11 12 12 65 80 100 - - -
10 10 10 12 12 45 75 100 10 10 10 12 12 45 75 100 - - -
15000 15000 15000 15000
12000 12000 8000 8000
6000 6000 4000 4000
6000 6000 6000 6000
3000 3000 2000 2000

40 85 100 120 150 200 - - 40 85 100 120 150 200 - - 200 - -


30 42 65 90 130 150 85 100 30 42 65 90 130 150 85 100 150 85 100
- 20 35 40 50 50 75 100 - 20 35 40 50 50 75 100 50 75 100

85 85 85 - - - - - 85 85 85 - - - - - - - -
35 50 65 - - - - - 35 50 65 - - - - - - - -
20 10 20 - - - - - 20 20 20 - - - - - - - -

n n

- -
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n

140 x 255 x 110 105 x 181 x 86 140 x 255 x 110


185 x 255 x 110 140 x 161 x 86 185 x 255 x 110
6,05 6,05 6,2
7,90 7,90 8,13

45/52,5 - 45/70 45/52,5 - 45/70 45/52,5 - 45/70


4 x 240 4 x 240 4 x 240

caratteristiche comuni
tensioni nominali
d’isolamento [V] Ui 800
di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2 sì
categoria di utilizzazione A
grado di inquinamento CEI EN 60664-1 3

147
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Sganciatori per Compact NSX
e manovra

sganciatori magnetotermici TM da 16D a 250D TM da 16G a 63G


corrente nominale In a 40°C (1) [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250 16 25 40 63
interruttore Compact NSX100 n n n n n n n n - - - - n n n n

Compact NSX160 n n n n n n n n n n - - n n n n

Compact NSX250 n n n n n n n n n n n n n n n n

protezione termica
soglia [A] intervento tra Ir = In x... regolabile in Ampère da 0,7 a 1 x In
1,05 e 1,20 Ir
temporizzazione [s] tr non regolabile non regolabile
tr a 1,5 x In da 120 a 400 da 120 a 400
tr a 6 x Ir 15 -
protezione magnetica
soglia [A] Im fissa regolabile
fissa
precisione ±20% Compact NSX100 190 300 400 500 500 500 640 800 63 80 80 125
Compact NSX160/250 190 300 400 500 500 500 640 800 1250 1250 da 5 a 10xIn 63 80 80 125
temporizzazione [ms] tm fissa
protezione del neutro
neutro non protetto 4P 3R senza protezione nessuna versione 4P 3R
neutro protetto 4P 4R 1 x Ir 1 x Ir
al 100%

Tutti gli interruttori Compact NSX100/160/250 possono essere equipaggiati


di sganciatori magnetici MA che vengono utilizzati per realizzare soluzioni
di partenze motore a 3 apparecchi. Sono adatti a proteggere i motori fino a 110 kW
a 400 V.

Sganciatori magnetici MA

Gli interruttori con sganciatore MA sono associati ad un relè termico e ad un


contattore o avviatore.

Protezioni
Protezione magnetica (Im)
Protezione contro i cortocircuiti mediante dispositivo magnetico a soglia regolabile
Im che provoca uno sgancio istantaneo in caso di superamento della soglia.
cc Im = In x ... è regolabile mediante commutatore in multiplo del calibro sganciatore:
vv da 6 a 14 x In (da 2,5 a 100 A),
vv da 9 a 14 x In (da 150 a 200 A).
Versione protezione
cc Tripolare (3P 3R): interruttore 3 poli (3P) protetti (3R).
cc Tetrapolare (4P 3R): interruttore 4 poli (4P) di cui 3 poli protetti (3R).

sganciatori magnetici MA 2,5 a 220


calibri [A] In a 65°C 2,5 6,3 12,5 25 50 100 (2) 150 220
interruttore Compact NSX100 n n n n n n - -

Compact NSX160 - - - n n n n -

Compact NSX250 - - - - - n n n

protezione magnetica istantanea


soglia [A] Im In x... regolabile in Ampère regolabile in Ampère
precisione ±20% da 6 a 14 x In (9 gradini) da 9 a 14 x In (6 gradini)
temporizzazione [ms] tm senza
(1) In caso di utilizzo ad una temperatura superiore a 40°C, l’aumento di temperatura provocherà una modifica della regolazione della soglia Ir, vedere tabelle
di declassamento.
(2) Gli sganciatori MA100 nella versione 4 poli hanno una regolazione da 9 a 14 x In.

148
Unità di controllo Micrologic 2

Tutti gli interruttori Compact NSX Micrologic 2


da 100 a 630 A possono essere equipaggiati
di unità di controllo Micrologic 2 per:
n la protezione standard dei cavi
della distribuzione
n la segnalazione:
q dei sovraccarichi, mediante LED
q dell'intervento su sovraccarico mediante Gli interruttori dotati di unità di controllo Micrologic 2 garantiscono la protezione
modulo relè SDx. delle reti di distribuzione alimentate mediante trasformatore. Per i generatori e i cavi
di grande lunghezza gli sganciatori Micrologic 2-G offrono soluzioni più adatte
a soglie basse.

Protezioni
Le regolazioni si effettuano mediante commutatore con possibilità di regolazione "fine".
Sovraccarico: Lungo ritardo (Ir)
Protezione termica con curva dell’intervento a tempo inverso: soglia di corrente di
sovraccarico Ir regolabile mediante commutatore, temporizzazione tr, non regolabile.
Cortocircuito: Corto ritardo a temporizzazione fissa (Isd)
Protezione a soglia regolabile Isd. Per garantire la selettività con l’apparecchio
a valle, all’intervento viene associato un piccolo ritardo.
Cortocircuito: Istantanea non regolabile
Protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa.
Protezione del neutro
cc Con gli interruttori tripolari la protezione del neutro non è possibile.
cc Con gli interruttori tetrapolari la protezione del neutro può essere selezionata.
cc Mediante commutatore a 3 posizioni:
vv 4P 3R: neutro non protetto
vv 4P 3R + N/2: neutro protetto al 50% del valore delle fasi, ovvero 0,5 x Ir
vv 4P 4R: neutro protetto al 100% a Ir.

Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
cc LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) quando la funzione
di protezione dell’interruttore è correttamente funzionante.
cc LED pre-allarme di sovraccarico arancione: si accende (fisso) quando I > 90 % Ir.
cc LED allarme di sovraccarico rosso: si accende (fisso) quando I > 105 % Ir.

Segnalazione a distanza
L’informazione di intervento su sovraccarico può essere riportata a distanza
installando un modulo relè SDx all’interno dell’interruttore.Questo modulo riceve
l’informazione dall’unità di controllo Micrologic mediante collegamento a infrarossi
e la rende disponibile a morsettiera. La richiusura dell’interruttore annulla
l’informazione.

149
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic 2
e manovra

Micrologic 2
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250 400 630
interruttore Compact NSX100 n n - - - -
Compact NSX160 n n n - - -
Compact NSX250 n n n n - -
Compact NSX400 - - - n n -
Compact NSX630 - - - n n n

lungo ritardo
soglia [A] Io valore in base alla corrente nominale dello sganciatore (In) e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A (NSX250) Io = 100 110 125 140 160 175 200 225 250
In = 250 A (NSX250) Io = 70 100 125 140 160 175 200 225 250
In = 400 A Io = 160 180 200 230 250 280 320 360 400
In = 630 A Io = 250 280 320 350 400 450 500 570 630
Ir = Io x ... regolazione fine da 0,9 a 1 in 9 gradini (0,9 - 0,92 - 0,93 - 0,94 - 0,95 - 0,96 - 0,97 - 0,98 - 1)
per ciascun valore di Io
temporizzazione [s] tr non regolabile
secondo classe 1,5 x Ir 400
di intervento scelta 6 x Ir 16
7,2 x Ir 11
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione fissa
soglia [A] Isd = Ir x ... 1,5 2 3 4 5 6 7 8 10
precisione ±10 %
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 20
tempo max di interruzione 80
Istantanea
soglia [A] Ii non regolabile 600 1500 2400 3000 4800 6900
precisione ±15 % tempo di non intervento 10 ms
tempo max di interruzione 50 ms per I > 1,5 li
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici dell’apparecchio:
vedere tabella di declassamento.

150
Unità di controllo Micrologic 5/6 A o E

Tutti gli interruttori Compact NSX Protezioni


da 100 a 630 A possono essere Possibilità di doppia regolazione mediante commutatore e/o tastiera.
equipaggiati con i Micrologic 5 / 6 A La tastiera permette una regolazione "fine" con intervalli di 1 A al di sotto del valore
massimo, impostato mediante commutatore. La modifica delle regolazioni
(Amperometro) o E (Energie). Queste unità da tastiera è bloccata da un microswitch che comanda una funzione lucchetto
di controllo possono associare alla visualizzata sul display. Il lucchetto si blocca automaticamente dopo un periodo
protezione di base LSI (Micrologic 5), di inattività di 5 minuti.
la protezione di Terra G (Micrologic 6). L’accesso al microswitch è protetto da una calotta piombabile trasparente. Anche
con la calotta chiusa è possibile visualizzare le regolazioni e le misure utilizzando
Integrano inoltre funzioni di misura, la tastiera.
allarme e comunicazione. Sovraccarico: Lungo ritardo (Ir)
Protezione secondo una curva d’intervento a tempo inverso, a soglia regolabile Ir
mediante commutatore o tastiera con regolazione "fine".
Temporizzazione tr regolabile tramite tastiera.
Cortocircuito: Corto ritardo (Isd)
Protezione a soglia Isd regolabile e temporizzazione tsd regolabile, con possibilità
di inserire una porzione di curva a tempo inverso (I2t On).
Cortocircuito: Istantanea (Ii)
Protezione istantanea a soglia Ii regolabile.
Protezione complementare di Terra (Ig) su Micrologic 6
Protezione di tipo “residual”, a soglia regolabile Ig (con posizione Off) e
temporizzazione tg regolabile. Possibilità di inserire una porzione di curva a tempo
inverso (I2t On).
Protezione del neutro
Percorso dei menu. cc Sugli interruttori tetrapolari è possibile impostare i parametri della protezione
cc mediante tastiera:
vv Off: neutro non protetto
vv 0.5: neutro protetto al 50% del valore delle fasi, ossia 0,5 x Ir
vv 1.0: neutro protetto al 100% a Ir
vv OSN: protezione del neutro sovradimensionato a 1,6 volte la protezione di fase.
Utilizzata in caso di forte tasso di armoniche di 3° ordine e suoi multipli che si
accumulano nel neutro creando una corrente elevata. In questo caso l’utilizzo
dell’apparecchio deve essere limitato a Ir = 0,63 x In, per la regolazione max
sul neutro di 1,6 x Ir.
cc Sugli interruttori tripolari la protezione del neutro è possibile anche installando
un TA di neutro esterno con uscita (T1, T2) collegata all’unità di controllo.
Selettività logica (ZSI)
Una morsettiera ZSI consente il cablaggio di più Micrologic per realizzare una
Visualizzazione di corrente interrotta.
selettività logica per la protezione corto ritardo (Isd) e la protezione di Terra (Ig)
senza temporizzazione. Per gli interruttori Compact NSX da 100 a 250 la funzione
ZSI funziona solo con un interruttore installato a monte (ZSI out).

Segnalazione dei guasti


In caso di intervento dell’interruttore vengono visualizzati l’origine del guasto
(Ir, Isd, Ii, Ig), la fase in guasto e la corrente interrotta. È necessaria un’alimentazione
esterna.

Segnalazioni
Segnalazione sul fronte

cc LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) quando la funzione


di protezione dell’interruttore è correttamente funzionante.
cc LED di pre-allarme di sovraccarico (arancione): si accende (fisso)
quando I > 90 % Ir.
cc LED di allarme sovraccarico (rosso): si accende (fisso) quando I > 105 % Ir.
Segnalazione a distanza
Un modulo relè SDx installato all’interno dell’interruttore permette la segnalazione:
cc di un’informazione d’intervento su sovraccarico
cc di una seconda informazione: pre-allarme di sovraccarico (Micrologic 5),
intervento su guasto di Terra (Micrologic 6).
Questo modulo riceve l’informazione dall’unità di controllo Micrologic mediante
collegamento a infrarossi e la rende disponibile a morsettiera.
La chiusura dell’interruttore annulla l’informazione.
È possibile riprogrammare queste uscite per assegnarle ad un altro tipo d’intervento
o allarme.

151
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic 5/6 A o E
e manovra

protezioni Micrologic 5 / 6 A o E
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250 400 630
interruttore Compact NSX100 n n n - - -
Compact NSX160 n n n n - -
Compact NSX250 n n n n - -
Compact NSX400 - - - - n n

Compact NSX630 - - - - - n

lungo ritardo
soglia [A] Ir = ... mediante commutatore valore in base alla corrente nominale dello sganciatore (In) e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A Io = 100 110 125 140 150 175 200 225 250
In = 400 A Io = 160 180 200 230 250 280 320 360 400
In = 630 A Io = 250 280 320 350 400 450 500 570 630
tramite tastiera passo di regolazione di 1 A, con max per la posizione del commutatore
temporizzazione [s] tr = ... tramite tastiera 0,5 1 2 4 8 16
precisione ±10 % 1,5 x Ir 15 25 50 100 200 400
6 x Ir 0,5 1 2 4 8 16
7,2 x Ir 0,35 0,7 1,4 2,8 5,5 11
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione regolabile
soglia [A] Isd = Ir x ... mediante commutatore 1,5 2 3 4 5 6 7 8 10
precisione ±10 % passo di regolazione di 0,5 x Ir tramite tastiera
temporizzazione [s] tsd = ... con tastiera I2Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I2On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tempo di non intervento [ms] 20 80 140 230 350
tempo max di interruzione [ms] 80 140 200 320 500
istantanea
soglia [A] Ii = In x con tastiera passo di regolazione di 0,5 x In nell’intervallo da 1,5 x In a: 15 x In (NSX100/160),
precisione ±15 % 12 x In (NSX250/400), 11 x In (NSX630)
tempo di non intervento 10 ms
tempo max di interruzione 50 ms per I > li
guasto a terra - per Micrologic 6 Ao E
soglia [A] Ig = In x ... mediante commutatore
precisione ±10 % In = 40 A 0,4 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 Off
In > 40 A 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 1 Off
passo di regolazione di 0,05 x In tramite tastiera
temporizzazione [s] tg = ... con tastiera I2Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I2On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tempo di non intervento 20 80 140 230 350
tempo max di interruzione 80 140 200 320 500
test funzione Ig integrato
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici dell’apparecchio:
vedere tabella di declassamento.

152
Soluzioni Compact NSX per partenze motore

Gli interruttori automatici Compact NSX Gamma delle protezioni motore Compact NSX
consentono di realizzare le seguenti Gli interruttori Compact NSX offrono una gamma di sganciatori che consentono
soluzioni partenze motore: di realizzare soluzioni di partenze motore a 2 o 3 apparecchi.
Le protezioni sono adatte ad un funzionamento permanente a 65 °C.
n tre apparecchi: con sganciatore
solo magnetico MA o 1.3-M Soluzioni a 3 apparecchi
cc 1 interruttore NSX con sganciatore MA o Micrologic 1.3-M;
n due apparecchi: con sganciatore cc 1 contattore;
magnetotermico TM-D o 2-M. cc 1 relè termico.
Sono adatti ad un'associazione con Soluzioni a 2 apparecchi
contattori in categoria di utilizzo AC3 cc 1 interruttore Compact NSX:
(80% dei casi), che garantiscono un vv con unità di controllo Micrologic 2.2-M o 2.3-M,
vv o unità di controllo Micrologic 6 E-M.
coordinamento di tipo 2 interruttore- Questa versione integra inoltre protezioni supplementari e funzioni "Power Meter".
contattore. Per la categoria di utilizzo AC4, cc 1 contattore.
le difficili condizioni di esercizio impongono
generalmente un sovradimensionamento
dell'interruttore di protezione rispetto
alla categoria AC3.
tipo di protezione motore 3 apparecchi 2 apparecchi
interruttore Compact NSX NSX100/160/250 NSX400/630 NSX 100/630
coordinamento di tipo 2 contattore + relè termico contattore
con
sganciatore tipo MA Micrologic 1.3-M Micrologic 2-M Micrologic 6 E-M
tecnologia magnetico elettronico elettronico elettronico

relè termico separato n n

integrato di classe 5 n n

10 n n

20 n n

30 n

protezioni garantite dall'interruttore Compact NSX


cortocircuiti n n n n

sovraccarichi n n

guasto a terra n

specifiche squilibrio di fase n n


motori blocco rotore n

basso carico n

avviamento prolungato n

funzioni integrate Power Meter


I, U, energie n

aiuto all'impiego e alla manutenzione


contatori (manovre, n
interventi, allarmi, orario)
indicatore di usura n
dei contatti
profilo di carico n
e immagine termica

153
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Funzioni specifiche

Caratteristiche tecniche complementari


Squilibrio di fase
Lo squilibrio del sistema trifase si osserva quando le tre tensioni non sono uguali
in ampiezza e/o sono sfasate tra loro di 120°. Questo è essenzialmente dovuto
ai carichi monofase mal ripartiti sulla rete che squilibrano le tensioni tra le fasi.
Questo squilibrio genera delle correnti inverse che provocano delle coppie
di frenatura e il riscaldamento delle macchine asincrone, provocando l’usura precoce
Squilibrio di correnti e tensioni di fase. delle macchine.
Perdita di fase
Zona di arresto La perdita di fase è un caso particolare di squilibrio di fase.
motore cc In regime stabilito ha gli effetti sopra riportati e richiede quindi un intervento dopo
da 1 a 200 s 4 secondi.
cc In fase di avviamento l’assenza di una fase può provocare la rotazione inversa
del motore: è il carico da azionare che forza il senso di rotazione e questo impone
2o superamento un intervento quasi immediato (0,7 secondi).
Durata soglia
di avviamento
Durata avviamento conforme alla classe (Micrologic 2-M)
prolungato L’acquisizione di un avviamento normale del motore mediante Micrologic 2-M
è caratterizzata dalla verifica delle seguenti condizioni rispetto alla soglia Ir
di protezione termica (lungo ritardo)
Durata di
avviamento cc corrente > 10 % x Ir (limite motore arrestato)
cc superamento di una soglia 1,5 x Ir quindi ritorno al di sotto della suddetta soglia
prima della fine di una temporizzazione di 10 s.
1o superamento Se una di queste condizioni non viene soddisfatta, l’intervento della protezione
termica avviene dopo un tempo massimo pari a quello della classe scelta.
10 % Ir Ir La soglia Ir deve essere stata precedentemente regolata (corrente) sulla targa dati
1,5 Ir (Micrologic 2-M)
o Ilong (Micrologic 6 E-M) motore.
Avviamento motore e avviamento prolungato. Avviamento prolungato (Micrologic 6 E-M)
Quando questa funzione non è attiva le condizioni di avviamento sono quelle sopra
riportate.
Quando viene attivata la protezione interviene in associazione a quella termica
(classe).
Un avviamento prolungato provoca uno sgancio e si caratterizza per:
cc corrente > 10 % x Ir (limite motore fermo) con:
cc superamento della soglia Ilong (da 1 a 8 x Ir) senza ritorno al di sotto della suddetta
soglia prima della fine della temporizzazione tlong (da 1 a 200 secondi).
cc o non superamento della soglia Ilong (da 1 a 8 x Ir) prima della fine di tlong
(da 1 a 200 secondi).
La soglia Ir deve essere stata precedentemente regolata (corrente) sulla targa dati
motore.
Si consiglia di coordinare questa protezione con la classe scelta.

154
Protezione dei motori
Unità di controllo Micrologic 1.3-M

Le unità di controllo Micrologic 1.3-M Unità di controllo Micrologic 1.3-M


vengono utilizzate per realizzare soluzioni
di partenze motore a 3 apparecchi con
interruttori Compact NSX400/630.
Sono adatti a proteggere i motori
fino a 250 kW a 400 V. Offrono i vantaggi
della tecnologia elettronica:
n precisione della regolazione
n possibilità di test
n segnalazione LED "Ready". Gli interruttori con Micrologic 1.3-M sono associati ad un relè termico
e ad un contattore.

Protezioni
Le protezioni sono regolabili tramite commutatori.
Cortocircuito: corto ritardo (Isd)
Protezione a soglia regolabile Isd. Un corto ritardo viene associato alla soglia Isd
per evitare l'intervento dell'interruttore durante l'avviamento del motore.
cc Isd è regolabile mediante commutatore in Ampere, da 5 a 13 x In, ossia:
vv da 1600 a 4160 A (per corrente nominale da 320 A).
vv da 2500 a 6500 A (per corrente nominale da 500 A).
Cortocircuito: istantanea (Ii) non regolabile
Protezione istantanea a soglia Ii non regolabile.
Versione protezione
cc Tripolare (3P 3R): interruttore 3 poli (3P) protetti (3R).

Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
cc LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) quando la funzione
di protezione dell'interruttore è correttamente funzionante.

Micrologic 1.3-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 320 500
interruttore Compact NSX400 n -
Compact NSX630 n n

corto ritardo
soglia [A] Isd regolabile direttamente in Ampere
precisione ±15 % 9 gradini: 1600, 1920, 2440, 2560, 9 gradini: 2500, 3000, 3500, 4000, 4500, 5000, 5500, 6000,
2880, 3200, 3520, 3840, 4160 A 6500 A
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 20
tempo max di interruzione 60
istantanea
soglia [A] Ii non regolabile 4800 6500
precisione ±15 % tempo di non intervento 0
tempo max di interruzione 30 ms
(1) Le norme motori impongono un funzionamento a 65 °C. Le correnti nominali degli interruttori vengono declassate per tenerne conto.

155
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Unità di controllo Micrologic 2-M

Tutti gli interruttori Compact NSX


da 100 a 630 possono essere equipaggiati
di unità di controllo Micrologic 2-M con
protezione magnetica e termica integrata.
Sono adatti a realizzare soluzioni
di partenze motore a 2 apparecchi.
Assicurano la protezione dei motori Gli interruttori con unità di controllo Micrologic 2.2 / 2.3-M integrano una protezione
fino a 315 kW a 400 V contro: termica a tempo inverso. Sono associati ad un contattore.
n i cortocircuiti
n i sovraccarichi, con possibilità di selezione
Protezioni
Le protezioni sono regolabili tramite commutatori.
della classe di intervento (5, 10 o 20) Sovraccarico: lungo ritardo e classe di intervento lungo ritardo (Ir)
n gli squilibri di fase. Protezione termica a tempo inverso contro le sovracorrenti a soglia regolabile Ir.
Le regolazioni sono in Ampere. La curva di intervento della protezione lungo ritardo
che fornisce la temporizzazione tr prima dello sgancio, è definita dalla classe
di intervento scelta.
Classe di intervento
Selezionata in funzione della normale durata di avviamento del motore:
cc classe 5: avviamento inferiore ai 5 s
cc classe 10: avviamento inferiore ai 10 s
cc classe 20: avviamento inferiore ai 20 s.
Per la classe scelta è necessario assicurarsi che l'insieme dei componenti
della partenza motore sia dimensionato in modo tale da supportare la corrente
di avviamento a 7,2 Ir senza riscaldamento eccessivo per l'intervallo di tempo
corrispondente alla classe.
Cortocircuito: corto ritardo (Isd)
Protezione a soglia regolabile Isd. Un piccolo ritardo viene associato alla soglia Isd
per evitare l'intervento dell'interruttore durante l'avviamento del motore.
Cortocircuito: istantanea (Ii) non regolabile
Protezione istantanea a soglia Ii non regolabile.
Squilibrio di fase e perdita di fase ( )
Il dispositivo provoca l’apertura dell'interruttore in caso di squilibrio di fase:
cc superiore ad una soglia Iunbal fissa del 30 %
cc dopo una temporizzazione Tunbal non regolabile di:
vv 0,7 s in fase di avviamento
vv 4 s in funzionamento normale.
La perdita di fase è un caso estremo di squilibrio che porta all'intervento nelle stesse
condizioni.

Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) se l'interruttore è correttamente
funzionante
LED rosso di allarme associato al funzionamento motore: si accende (fisso)
quando l’immagine termica del rotore o dello statore è > 95 % del riscaldamento
ammesso.
Segnalazione a distanza mediante modulo SDTAM
Gli interruttori Compact NSX con Micrologic 2 possono essere dotati di un modulo
SDTAM dedicato all’applicazione motore e consentono mediante un contatto di:
cc segnalare il sovraccarico dell'interruttore
cc comandare l'apertura del contattore. In caso di sovraccarico o squilibrio di fase,
questa uscita viene attivata 400 ms prima dello sgancio dell'interruttore, evitando
l’apertura di quest'ultimo.
Questo modulo viene alloggiato al posto degli sganciatori voltmetrici MN/MX
e di un contatto OF.

Nota: Tutti gli sganciatori e le unità di controllo hanno una calotta piombabile trasparente che
protegge l’accesso alle regolazioni.

156
Micrologic 2.2 / 2.3-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 25 50 100 150 220 320 500
interruttore Compact NSX100 n n n - - - -
Compact NSX160 n n n n - - -
Compact NSX250 n n n n n - -
Compact NSX400 - - - - - n -
Compact NSX630 - - - - - n n

sovraccarico: lungo ritardo e classe di intervento


soglia [A] Ir valore in base alla corrente nominale dello sganciatore [In] e al gradino del commutatore
intervento tra In = 25 A Ir = 12 14 16 18 20 22 23 24 25
1,05 e 1,20 Ir In = 50 A Ir = 25 30 32 36 40 42 45 47 50
In = 100 A Ir = 50 60 70 75 80 85 90 95 100
In = 150 A Ir = 70 80 90 100 110 120 130 140 150
In = 220 A Ir = 100 120 140 155 170 185 200 210 220
In = 320 A Ir = 160 180 200 220 240 260 280 300 320
In = 500 A Ir = 250 280 320 350 380 400 440 470 500
classe di intervento secondo CEI EN 60947-4-1 5 10 20
temporizzazione [s] tr 1,5 x Ir 120 240 480 valori a caldo
secondo classe 6 x Ir 6,5 13,5 26 valori a freddo
di intervento scelta 7,2 x Ir 5 10 20 valori a freddo
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
ventilatore di raffreddamento non regolabile - motore autoventilato
cortocircuito: corto ritardo a temporizzazione fissa
soglia [A] Isd = Ir x ... 5 6 7 8 9 10 11 12 13
precisione ±15 %
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 20
tempo max di interruzione 60
cortocircuito: istantanea non regolabile
soglia [A] Ii non regolabile 425 750 1500 2250 3300 4800 6500
precisione ±15 %
temporizzazione [ms] tempo di non intervento 0
tempo max di interruzione 30
squilibrio di fase / perdita di fase
soglia [A] Iunbal in % corrente media (2) > 30 %
precisione ±15 %
temporizzazione [ms] non regolabile 0,7 s in fase di avviamento
4 s in funzionamento normale
(1) Le norme motori impongono un funzionamento a 65 °C. Le correnti nominali degli interruttori vengono declassate per tenerne conto.
(2) Il tasso di squilibrio è misurato per la fase più squilibrata rispetto alla corrente media.

157
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Unità di controllo Micrologic 6 E-M

L’unità di controllo Micrologic 6.E-M viene Protezioni


utilizzata per realizzare soluzioni partenze Le protezioni sono le stesse dell’unità di controllo Micrologic 2-M, con possibilità
motore a 2 apparecchi. di regolazione "fine" mediante tastiera. La modifica delle regolazioni dalla tastiera
è bloccata mediante microswitch che comanda una funzione lucchetto.
Offre le medesime protezioni Il lucchetto si richiude automaticamente dopo un periodo di inattività di 5 minuti.
del Micrologic 2-M contro: L’accesso al microswitch è protetto da una calotta piombabile trasparente. Anche
n i cortocircuiti con la calotta chiusa è possibile visualizzare le regolazioni e le misure, utilizzando
n i sovraccarichi con possibilità di selezione la tastiera.
delle stesse classi di intervento 5,10, 20, Sovraccarico, cortocircuito, classe
Protezioni lungo ritardo, corto ritardo e istantanea uguali a quelle del Micrologic 2-M.
oltre alla classe 30 (avviamento macchine Offre inoltre la classe 30 per il lungo ritardo e la possibilità di configurazione dei
a grande inerzia). parametri motore ventilato o moto-ventilato.
Integra inoltre protezioni motore specifiche, Protezione di Terra (Ig)
configurabili mediante tastiera. Di tipo "residual", a soglia regolabile Ig (con posizione Off) e temporizzazione
tg regolabile.
Squilibrio di fase o perdita di fase (I Squilibrio)
Il dispositivo provoca l’apertura dell’interruttore in caso di squilibrio di fase:
cc superiore ad una soglia Iunbal regolabile tra il 10 e il 40 % (default 30 %),
con regolazione fine
cc dopo una temporizzazione tunbal:
vv 0,7 s in fase di avviamento
vv regolabile da 1 a 10 s (default 4 s) in funzionamento normale.
La perdita di fase è un caso estremo di squilibrio che, nelle stesse condizioni,
provoca l’intervento dell’interruttore.
Blocco rotore (Ijam)
Questo tipo di protezione rileva il blocco dell’albero motore causato dal carico.
In fase di avviamento del motore è inibita.
Provoca l’intervento dell’interruttore:
cc al di sopra della soglia Ijam regolabile da 1 a 8 x Ir, con regolazione fine
cc associato ad una temporizzazione tjam con regolazione da 1 a 30 s.
Basso carico (minimo di corrente) (Iund)
Questo tipo di protezione rileva il funzionamento a vuoto del motore causato
da un carico troppo basso (es.: distacco pompa). È sensibile ad un valore minimo
della corrente di fase.
In fase di avviamento del motore è sempre attiva.
Provoca l’intervento dell’interruttore:
cc al di sotto di una soglia Iund regolabile da 0,3 a 0,9 x Ir, con regolazione fine
cc associato ad una temporizzazione tund con regolazione da 1 a 200 s.
Avviamento prolungato (Ilong)
Questo tipo di protezione interviene in associazione alla protezione termica (classe).
Permette di adattare al meglio la protezione ai parametri di avviamento.
Rileva un avviamento anomalo di un motore: la corrente di avviamento rimane
troppo elevata o troppo bassa rispetto ad una soglia e ad una temporizzazione.
Provoca l’intervento dell’interruttore:
cc rispetto ad una soglia Ilong regolabile da 1 a 8 x Ir, con regolazione fine
cc associato ad una temporizzazione tlong con regolazione da 1 a 200 s.

Segnalazione dei guasti


In caso di intervento dell’interruttore vengono visualizzati l’origine del guasto
(Ir, Isd, Ii, Ig, Iunbal, Ijam), la fase in guasto e la corrente interrotta.

Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
cc LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) se l’interruttore è correttamente
funzionante
cc LED rosso di allarme associato al funzionamento motore: si accende (fisso)
quando l’immagine termica del rotore o dello statore è > 95 % del riscaldamento
ammesso.
Segnalazione a distanza possibile tramite i moduli relé SDx e SDtam.

Nota: Tutti gli sganciatori e le unità di controllo hanno una calotta piombabile trasparente che
protegge l’accesso alle regolazioni.

158
Micrologic 6.2 / 6.3 E-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 25 50 80 150 220 320 500
interruttore Compact NSX100 n n n - - - -
Compact NSX160 n n n n - - -
Compact NSX250 n n n n n - -
Compact NSX400 - - - - - n -
Compact NSX630 - - - - - n n

sovraccarico: lungo ritardo


soglia [A] Irmediante commutatore valore in base alla corrente nominale dello sganciatore [In] e al gradino del commutatore
intervento tra In = 25 A Ir = 12 14 16 18 20 22 23 24 25
1,05 e 1,20 Ir In = 50 A Ir = 25 30 32 36 40 42 45 47 50
In = 80 A Ir = 35 42 47 52 57 60 65 72 80
In = 150 A Ir = 70 80 90 100 110 120 130 140 150
In = 220 A Ir = 100 120 140 155 170 185 200 210 220
In = 320 A Ir = 160 180 200 220 240 260 280 300 320
In = 500 A Ir = 250 280 320 350 380 400 440 470 500
mediante tastiera passo di regolazione di 1 A, con max per la posizione del commutatore
classe di intervento secondo CEI EN 60947-4-1 5 10 20 30
temporizzazione [s] tr 1,5 x Ir 120 240 480 720 valori a caldo
secondo la classe 6 x Ir 6,5 13,5 26 38 valori a freddo
di intervento scelta 7,2 x Ir 5 10 20 30 valori a freddo
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
ventilatore di raffreddamento configurazione parametri motore autoventilato o motoventilato
cortocircuito: corto ritardo a temporizzazione fissa
soglia [A] Isd = Ir x ... 5 6 7 8 9 10 11 12 13
precisione ±15 %
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 20
tempo max di interruzione 60
cortocircuito: istantanea non regolabile
soglia [A] Ii non regolabile 425 750 1200 2250 3300 4800 6500
precisione ±15 % tempo di non intervento 0 ms
tempo max di interruzione 30 ms
guasto a terra
soglia [A] Ig = In x ... mediante commutatore
precisione ±10 % In = 25 A Ig = 0,6 0,6 0,6 0,6 0,7 0,8 0,9 1 off
In = 50 A Ig = 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 off
In > 50 A Ig = 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 1 off
passo di regolazione di 0,05 x In
temporizzazione [ms] tg 0 0,1 0,2 0,3 0,4
tempo di non intervento 20 80 140 230 350
tempo max di interruzione 80 140 200 320 500
squilibrio di fase o perdita di fase
soglia [A] Iunbal = in % corrente media (2) regolabile dal 10 al 40 % - regolazione di default 30 %
precisione ±20 % passo di regolazione dell'1 % mediante tastiera
attiva in fase di avviamento del motore
temporizzazione [s] tunbal 0,7 s in fase di avviamento
da 1 a 10 s in funzionamento normale - regolazione di default = 4 s
passo di regolazione di 1 s mediante tastiera
blocco rotore
soglia [A] Ijam = Ir x ... da 1 a 8 x Ir con posizione off - regolazione di default = off
precisione ±10 % passo di regolazione di Ir x 0,1 mediante tastiera
inibita in fase di avviamento del motore
temporizzazione [s] tjam = da 1 a 30 s
passo di regolazione di 1 s mediante tastiera - regolazione di default = 5 s
basso carico (minimo di corrente)
soglia [A] Iund = Ir x ... da 0,3 a 0,9 x Ir con con posizione off - regolazione di default = off
precisione ±10 % passo di regolazione di Ir x 0,01 mediante software RSU
attiva in fase di avviamento del motore
temporizzazione [s] tund = da 1 a 200 s
passo di regolazione di 1 s mediante software RSU - regolazione di default = 10 s
avviamento prolungato
soglia [A] Ilong = Ir x ... da 1 a 8 x Ir con con posizione off - regolazione di default = off
precisione ±10 % passo di regolazione di Ir x 0,01 mediante software RSU
attiva in fase di avviamento del motore
temporizzazione [s] tlong = da 1 a 200 s
passo di regolazione di 1 s mediante software RSU - regolazione di default = 10 s
(1) Le norme motori impongono un funzionamento a 65 °C. Le correnti nominali degli interruttori vengono declassate per tenerne conto.
(2) Il tasso di squilibrio è misurato per la fase più squilibrata rispetto alla corrente media.

159
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Applicazioni speciali
e manovra Protezione dei generatori, Micrologic 2.2-G

Le unità di controllo Micrologic di tipo G


vengono utilizzate per la protezione
dei circuiti alimentati da un generatore,
o in caso di presenza di cavi di grande
lunghezza.
Possono essere montate su tutti gli
interruttori Compact NSX100/160/250.
Grazie alle ampie possibilità di regolazione, Gli interruttori dotati di unità di controllo Micrologic G consentono la protezione
dei circuiti alimentati da generatori (corrente di cortocircuito più bassa che con
le unità Micrologic 5 consentono di trasformatore) e dalle reti di distribuzione con cavi di grande lunghezza
realizzare le stesse funzioni da 100 a 630 A. (guasto limitato dall’impedenza del cavo).
Per gli interruttori Compact
NSX100/160/250 è inoltre disponibile Protezioni
uno sganciatore magnetotermico Le regolazioni si effettuano mediante commutatore con possibilità di regolazione
"fine".
(vedere pagina 142).
Sovraccarico: lungo ritardo (Ir)
Protezione termica con curva d’intervento a tempo inverso: soglia di corrente
di sovraccarico Ir regolabile mediante commutatore, temporizzazione tr non
regolabile molto corta: 15 s a 1,5 Ir.
Cortocircuito: corto ritardo (Isd) a temporizzazione fissa
Protezione contro i cortocircuiti a soglia regolabile Isd, temporizzata a 200 ms,
conforme alle regolamentazioni delle società di classificazione marina.
Cortocircuito: istantanea (Ii) non regolabile
Protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa bassa necessaria
per la protezione del generatore.
Protezione del neutro
cc Con gli interruttori tripolari la protezione del neutro non è possibile.
cc Con gli interruttori tetrapolari la protezione del neutro può essere regolata
mediante commutatore a 3 posizioni:
vv 4P 3R: neutro non protetto
vv 4P 3R + N/2: neutro protetto al 50% del valore delle fasi, ovvero 0,5 x Ir
vv 4P 4R: neutro protetto al 100% a Ir

Segnalazioni
Segnalazione sul fronte

cc LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) quando l'interruttore funziona


correttamente.
cc LED pre-allarme di sovraccarico arancione: si accende (fisso) quando I > 90 % Ir
cc LED allarme di sovraccarico rosso: si accende (fisso) quando I > 105 % Ir.
Segnalazione a distanza
Un modulo relè SDx installato all'interno dell'interruttore consente il report di
un'informazione di sgancio su sovraccarico. Questo modulo riceve l’informazione
dall'unità Micrologic mediante collegamento ottico e la rende disponibile a livello
della morsettiera. La chiusura dell'interruttore annulla questa informazione.

160
Micrologic 2.2-G
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250
interruttore Compact NSX100 n n - -
Compact NSX160 n n n -
Compact NSX250 n n n n

lungo ritardo
soglia [A] Io valore in base alla corrente nominale dello sganciatore [In] e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A (NSX250) Io = 100 110 125 140 150 176 200 225 250
Ir = Io x ... regolazione fine da 0,9 a 1 in 9 gradini per ciascun valore di Io
temporizzazione [s] tr non regolabile
precisione 0 a -20 % 1,5 x Ir 15
6 x Ir 0,5
7,2 x Ir 0,35
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione fissa
soglia [A] Isd = Ir x ... 1,5 2 2,5 3 4 5 6 7 8 9
precisione ±10 %
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 140
tempo max di interruzione 200
istantanea non regolabile
soglia [A] Ii non regolabile 600 1500 2400 3000
precisione ±15 % tempo di non intervento 15 ms
tempo max di interruzione 50 ms
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici
dell’apparecchio: vedere tabella di declassamento.

161
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NS400 1000V
e manovra

interruttori Compact
numero di poli
calibro dei TA [A]
comando manuale comando diretto
manovra rotativa diretta o rinviata
elettrico
versioni fisso attacchi anteriori
attacchi posteriori
rimovibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
estraibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
caratteristiche elettriche
tensione nominale d’impiego [V] Ue CA 50/60 Hz
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] lcu CA 1000 V
potere di interruzione nominale di servizio [kA eff] lcs % Icu
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40°C
tensione nominale di isolamento [V] Ui
tensione di tenuta ad impulso kV] Uimp
tensione nominale d’impiego [V] Ue CA 50/60 Hz
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] lcu CA 1000 V
potere di interruzione nominale di servizio lcs % Icu
attitudine al sezionamento
corrente nom. di breve durata ammissibile [kA eff] lcw 0,5 s
V CA 50/60 Hz 1s
categoria di utilizzazione
durata (cicli CO) meccanica
elettrica 1000 V In/2
In
grado di inquinamento
protezioni e misure
sganciatori elettronici intercambiabili
protezioni contro i sovraccarichi lungo ritardo Ir (In x …)
protezioni contro i cortocircuiti corto ritardo Isd (Ir x …)
istantanea Ii (In x …)
protezione di terra lg (In x …)
protezioni differenziale residua I∆n
selettività logica ZSI
protezione del neutro
protezione differenziale con relé Vigirex associato
misura delle correnti
ausiliari di segnalazione e comando
contatti di segnalazione
sganciatori voltmetrici sganciatore a lancio di corrente MX
sganciatore di minima tensione MN
comunicazione a distanza tramite bus
segnalazioni dello stato dell’interruttore
comando a distanza dell’interruttore
trasmissione delle regolazioni dello sganciatore
segnalazione e identificazione delle protezione e degli allarmi
trasmissione delle correnti misurate
installazione
accessori attacchi e distanziatore poli
coprimorsetti e separatori di fase
mostrine
dimensioni [mm] fisso 3P
LxHxP 4P
peso [kg] fisso 3P
4P
commutatori di rete
interblocchi

162
NS400 1000V
3
150, 250, 400
n
n
n
n

consultateci
consultateci
consultateci
consultateci
consultateci

1150
10
100%

150, 250, 400


1250
8
1000
10
100%
n

normalizzata
normalizzata
A
15000
4000
2000
III

STR23SP
n
n
n

-
n

-
-
n

n
n
n

n
n

-
-
-

n
n
n

140x480x110
-
13
-

consultateci

163
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Interruttori Compact NS630b/3200
e manovra

interruttori Compact NS630b NS800 NS1000


numero di poli 3, 4 3, 4
comando manuale comando diretto b b
manovra rotativa diretta o rinviata b b
elettrico b(tranne LB) b
tipo di interruttore N H L LB N H L
versioni fisso attacchi anteriori b b b - b b b
attacchi posteriori b b b b b b b
attacchi anteriori con cavi nudi b b - - b b -
estraibile attacchi anteriori b b b b b b b
attacchi posteriori b b b b b b b
caratteristiche elettriche secondo Nema AB1 N H L LB N H L
potere di interruzione a 60 Hz [kA] 240 V 50 65 125 200 50 65 125
480 V 35 50 100 200 35 50 100
600 V 25 50 - 100 25 50 -
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 50 °C 630 800 1000
65 °C (1) 630 800 1000
tensione nominale di isolamento [V] Ui 800 800
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8 8
tensione nominale di impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690 690
tipo di interruttore N H L LB N H L
potere di interruzione manuale lcu CA 220/240 V 85 85 150 20 0 85 85 150
estremo [kA eff.] e di 50/60 Hz 380/415 V 50 70 150 200 50 70 150
servizio [kA eff.] (2) 440 V 50 65 130 200 50 65 130
500/525 V 40 50 100 100 40 50 100
660/690 V 30 42 - 75 30 42 -
lcs CA 220/240 V 50 52 150 200 50 52 150
50/60 Hz 380/415 V 50 52 150 200 50 52 150
440 V 50 48 130 200 50 48 130
500/525 V 40 37 100 100 40 37 100
660/690 V 30 31 - 75 30 31 -
elettrico lcu CA 220/240 V 50 70 150 - 50 70 150
50/60 Hz 380/415 V 50 70 150 - 50 70 150
440 V 50 65 130 - 50 65 130
500/525 V 40 50 100 - 40 50 100
660/690 V 30 42 - - 30 42 -
lcs CA 220/240 V 37 35 150 - 37 35 150
50/60 Hz 380/415 V 37 35 150 - 37 35 150
440 V 37 32 130 - 37 32 130
500/525 V 30 25 100 - 30 25 100
660/690 V 22 21 - - 22 21 -
corrente nominale di breve durata lcw CA 1s 19,2 19,2 - - 19,2 19,2 -
ammissibile (kA eff.) 50/60 Hz 3s - - - - - - -
protezione istantanea integrata kA di picco ±10 % 40 40 - - 40 40 -
attitudine al sezionamento b b
categoria di utilizzazione B B A A B B A
durata (cicli CO) meccanica 10000 10000
elettrica 440 V In/2 6000 6000 4000 4000 6000 6000 4000
In 5000 5000 3000 3000 5000 5000 3000
690 V In/2 4000 4000 3000 3000 4000 4000 3000
In 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000
grado di inquinamento 3 3
protezioni e misure Micrologic
unità di controllo intercambiabili 2.0 5.0 2.0 A 5.0 A 6.0 A
protezione da sovraccarico Lungo Ritardo Ir (In x …) b b b b b
protezione da cortocircuito Corto Ritardo Isd (Ir x …) - b - b b
istantanea Ii (In x …) b b b b b
protezione dai guasti a terra lg (In x …) - - - - b
protezione differenziale I∆n - - - - -
selettività logica ZSI - - b b b
protezione del neutro b b b b b
misure di corrente - - b b b
misure di potenza - - - - -
protezioni avanzate e misura delle armoniche - - - - -
vista rapida - - - - -
comunicazione a distanza mediante bus
segnalazione stati interruttore b b b b b
comando a distanza interruttore b b b b b
trasmissione delle impostazioni - - b b b
segnalazione ed identificazione di dispositivi di protezione ed allarmi - - b b b
trasmissione dei valori di corrente misurati - - b b b
ausiliari di segnalazione e comando
contatti di segnalazione b
bobine di sgancio bobina a lancio di corrente MX/bobina di minima tensione MN b
Installazione
accessori attacchi complementari e distanziatori di poli b
coprimorsetti e separatori di fase b
mostrine b
dimensioni dispositivi fissi, collegamento frontale [mm] 3P 327 x 210 x 147
HxLxP 4P 327 x 280 x 147
peso dispositivi fissi, collegamento frontale [kg] 3P 14
4P 18
commutatori di rete (vedere capitolo "Commutatori di rete")
commutatori di rete manuali, telecomandati e automatici b

(1) 65 °C con attacchi verticali. Per altri tipi di collegamenti, vedere le tabelle di declassamento in temperatura.
(2) Ics: 100% Icu a 440 V/500 V/660 V Ics: 75% Icu a 220 V/380 V.

164
NS1250 NS1600 NS2000 NS2500 NS3200
3, 4 3, 4 3, 4
b b b
b b -
b b -
N H N H N H
b b b b b b
b b b b - -
b b - - - -
b b b b - -
b b b b - -
N H N H N H
50 65 50 65 85 125
35 50 35 50 65 85
25 50 25 50 50 -

1250 1600 2000 2500 3200


1250 1510 1900 2500 2970
800 800 800
8 8 8
690 690 690
N H N H N H
85 85 85 85 85 125
50 70 50 70 70 85
50 65 50 65 65 85
40 50 40 50 65 -
30 42 30 42 65 -
50 52 37 37 65 94
50 52 37 37 52 64
50 48 25 32 65 64
40 37 20 25 65 -
30 31 15 21 65 -
50 70 50 70 -
50 70 50 70
50 65 50 65
40 50 40 50
30 42 30 42
37 35 37 35 -
37 35 37 35
37 32 37 32
30 25 30 25
22 21 22 21
19,2 19,2 19,2 19,2 -
- - - - 32
40 40 40 40 130
b b b
B B B B B
10000 10000 5000
5000 5000 3000
4000 2000 2000
3000 2000 2000
2000 1000 1000
3 3 3

7.0 A 2.0 E 5.0 E 6.0 E 5.0 H (3) 6.0 H (3) 7.0 H (3)
b b b b b b b
b - b b b b b
b b b b b b b
- - - b - b -
b - - - - - b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
- b b b b b b
- - - - b b b
- b b b - - -

b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b

b
b

-
b
b
350 x 420 x 160
350 x 535 x 160
24
36

-
(3)Tranne per NS2000/3200.

165
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione e non automatici
e manovra Masterpact NT

caratteristiche comuni
numero di poli 3/4
tensione nominale di isolamento [V] Ui 1000
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 12
tensione nominale di impiego [V CA 50/60 Hz] Ue 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2
grado di inquinamento IEC 60664-1 3

interruttori automatici secondo norma CEI EN 60947-2 NT08 NT10


corrente nominale [A] In a 40 °C/50 °C(1) 800 1000
portata del 4º polo [A] 800 1000
portata dei TA [A] da 400 a 800 da 400 a 1000
tipo di interruttore automatico H1 H2 L1
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] Icu 220/415 V 42 50 150
V CA 50/60 Hz 440 V 42 50 130
525 V 42 42 100
690 V 42 42 25
potere di interruzione nominale di servizio [kA eff] Ics % Icu 100 %
categoria d’impiego B B A
corrente di breve durata ammissibile nominale Icw 0,5 s 42 36 10
[kA eff] V CA 50/60 Hz 1s 42 36 -
3s 24 20 -
protezione istantanea integrata [kA picco ±10 %] - 90 10 x In
potere di chiusura nominale [kA picco] Icm 220/415 V 88 105 330
V CA 50/60 Hz 440 V 88 105 286
525 V 88 88 220
690 V 88 88 52
durata interruzione [ms] 25 25 9
durata di chiusura [ms] < 50
interruttori automatici secondo norma NEMA AB1
potere di interruzione [kA] 240 V 42 50 150
V CA 50/60 Hz 480 V 42 50 100
600 V 42 42 25
interruttori non automatici secondo norma CEI EN 60947-3
tipo di interruttore HA
potere di chiusura nominale [kA picco] Icm 220/415 V 75
V CA 50/60 Hz 440 V 75
525/690 V 75
corrente di breve durata ammissibile nominale [kA eff] Icw 0,5 s 36
V CA 50/60 Hz 1s 36
3s 20
potere di interruzione Icu [kA eff] con un relè di protezione esterno 690 V 36
temporizzazione massima: 350 ms
durata meccanica e elettrica secondo norma CEI EN 60947-2/3 a In/Ie
durata meccanica senza manutenzione 12.5
cicli C/O x 1000
tipo di interruttore automatico H1 H2 L1
corrente nominale In [A] da 800 a 1000 A
durata elettrica senza manutenzione 440 V 6 6 3
cicli C/O x 1000 690 V 3 3 2
CEI EN 60947-2 - - -
tipo di interruttore automatico o non automatico H1/H2/HA
corrente di impiego nominale Ie [A] AC23A 800 1000
durata elettrica senza manutenzione 440 V 6 6
cicli C/O x 1000 690V 3 3
IEC 60947-3

tipo di interruttore automatico o non automatico H1/H2/HA


corrente di impiego nominale Ie [A] AC3(2) 630 800
comando motori potenza motore 380/415 V [kW] da 250 a 335 da 335 a 450
440 V [kW] da 400 a 500 da 400 a 500
durata elettrica senza manutenzione 440 V 6
cicli C/O x 1000
IEC 60947-3 Allegato M/IEC 60947-4-1
(1) Con attacchi posteriori verticali.
(2) Adatto al comando dei motori per avviamento diretto.

166
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
portata [A] 400 630 800 1000 1250 1600
regolazione della soglia Ir [A] da 160 a 400 da 250 a 630 da 320 a 800 da 400 a 1000 da 500 a 1250 da 640 a 1600

NT12 NT16
1250 1600
1250 1600
da 630 a 1250 da 800 a 1600
H1 H2
42 50
42 50
42 42
42 42
100 %
B B
42 36
42 36
24 20
- 90
88 105
88 105
88 88
88 88
25 25
< 50

42 50
42 50
42 42

HA
75
75
75
36
36
20
36

H1 H2
da 1250 a 1600 A
6 6
3 3
- -
H1/H2/HA
1250 1600
6 6
3 3

H1/H2/HA
1000 1000
da 450 a 560 da 450 a 560
da 500 a 630 da 500 a 630

167
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi Interruttori automatici
di protezione e non automatici
e manovra Da NW08 a NW63

caratteristiche comuni
numero di poli 3/4
tensione nominale di isolamento [V] Ui 1000/1250
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 12
tensione nominale di impiego [V CA 50/60 Hz] Ue 690/1150
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2
grado di inquinamento IEC 60664-1 4 (1000 V) /
3 (1250 V)

interruttori automatici secondo norma CEI EN 60947-2 NW08 NW10 NW12 NW16
corrente nominale [A] In a 40 °C/50 °C(1) 800 1000 1250 1600
portata del 4º polo [A] 800 1000 1250 1600
portata dei TA [A] da 400 da 400 da 630 da 800
a 800 a 1000 a 1250 a 1600
tipo di interruttore N1 H1 H2a H2 L1 H10
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] Icu 220/415 V 42 65 85 100 150 -
V CA 50/60 Hz 440 V 42 65 85 100 150 -
525 V 42 65 65 85 130 -
690 V 42 65 65 85 100 -
1150 V - - - - - 50
potere di interruzione nominale di servizio [kA eff] Ics % Icu 100 %
categoria d'impiego B
corrente di breve durata ammissibile nominale [kA eff] Icw 1s 42 65 85 85 30 50
V CA 50/60 Hz 3s 22 36 50 50 30 50
tenuta elettrodinamica [kA picco] 88 143 187 187 63 105
protezione istantanea integrata [kA picco ±10 %] - - 190 190 80 -
potere di chiusura nominale [kA picco] Icm 220/415 88 143 220 220 330 -
V CA 50/60 Hz 440 V 88 143 220 220 330 -
525 V 88 143 187 187 286 -
690 V 88 143 187 187 220 -
1150 V - - - - - 105
durata di interruzione [ms] 25 25 25 25 10 25
durata di chiusura [ms] < 70
interruttori automatici secondo norma NEMA AB1
potere di interruzione [kA] 240 V 42 65 85 100 150 -
V CA 50/60 Hz 480 V 42 65 85 100 150 -
600 V 42 65 65 85 100 -
interruttori non automatici secondo norma CEI EN 60947-3
tipo di interruttore NA HA HF HA10
potere di chiusura nominale [kA picco] Icm 220/415 V 88 105 187 -
VCA 50/60 Hz 440 V 88 105 187 -
500/690 V 88 105 187 -
1150 V - - - 105
corrente breve durata ammissibile nominale [kA eff] Icw 1s 42 50 85 50
VCA 50/60 Hz 3s - 36 75 50
potere di interruzione Icu [kA eff] con un relè di protezione esterno 42 50 85 50
temporizzazione massima: 350 ms
durata meccanica e elettrica secondo norma CEI EN 60947-2/3 a In/Ie
durata meccanica con manutenzione 25
cicli C/O x 1000 senza manutenzione 12,5
tipo di interruttore automatico o non automatico N1/H1/H2a/H2 L1 H10
corrente nominale In [A] da 800 a 1600 A
durata elettrica senza manutenzione 440 V 10 3 -
cicli C/O x 1000 690 V 10 3 -
CEI EN 60947-2 1150 V - - 0,5
tipo di interruttore automatico o non automatico N1/H1/H2a/H2/NA/HA/HF
corrente di impiego nominale Ie [A] AC23A da 800 a 1600 A
durata Cicli C/O x 1000 elettrica senza manutenzione 440 V 10
CEI EN 60947-3 690 V 10
tipo di interruttore automatico o non automatico H1/H2a/H2/HA/HF
corrente di impiego nominale Ie (A) AC3 (2) 800 1000 1250 1600
comando motori potenza motore 380/415 V [kW] da 335 da 450 da 5600 da 670
a 450 a 560 a 670 a 90 0
440 V [kW] da 400 da 500 da 500 da 800
a 500 a 630 a 800 a 1000
690 V [kW] y 800 da 800 da 1000 da 1250
a 1000 a 1250 a 1600
durata Cicli C/O x 1000 elettrica senza manutenzione 440/690 V 6
CEI EN 60947-3 allegato M / CEI EN 60947-4-1
(1) Con attacchi posteriori verticali.
(2) Adatto al comando dei motori per avviamento diretto.

168
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
portata [A] 400 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
regolazione della soglia Ir [A] da 160 da 250 da 320 da 400 da 500 da 630 da 800 da 1000 da 1250 da 1600 da 2000 da 2500
a 400 a 630 a 800 a 1000 a 1250 a 1600 a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 5000 a 6300

NW20 NW25 NW32 NW40 NW40b NW50 NW63


2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
da 1000 a 2000 da 1250 da 1600 da 2000 a 4000 da 2000 da 2500 da 3200
a 2500 a 3200 a 4000 a 5000 a 6300
N1 H1 H2a H2 H3 L1 H10 H1 H2a H2 H3 H10 H1 H2
42 65 85 100 150 150 - 65 85 100 150 - 100 150
42 65 85 100 150 150 - 65 85 100 150 - 100 150
42 65 65 85 130 130 - 65 65 85 130 - 100 130
42 65 65 85 100 100 - 65 65 85 100 - 100 100
- - - - - - 50 - - - - 50 - -
100 % 100 % 100 %
B B B
42 65 85 85 65 30 50 65 85 85 65 50 100 100
22 36 50 75 65 30 50 36 50 75 65 50 100 100
88 143 187 187 143 63 105 143 187 187 190 210 220 220
- - 190 190 150 80 - - 190 190 150 - - 270
88 143 220 220 330 330 - 143 220 220 330 - 220 330
88 143 220 220 330 330 - 143 220 220 330 - 220 330
88 143 187 187 286 286 - 143 187 187 286 - 220 286
88 143 187 187 220 220 - 143 187 187 220 - 220 220
- - - - - - 105 - - - - 105 - -
25 25 25 25 25 10 25 25 25 25 25 25 25 25
< 70 < 70 < 80

42 65 85 100 150 150 - 65 85 100 150 - 100 150


42 65 85 100 150 150 - 65 85 100 150 - 100 150
42 65 65 85 100 100 - 65 65 85 100 - 100 100

HA HF HA10 HA HF HA10 HA
105 187 - 121 187 - 187
105 187 - 121 187 - 187
105 187 - 121 187 - 187
- - 105 - - 105 -
50 85 50 55 85 50 85
36 75 50 55 75 50 85
50 85 50 55 85 50 85

20 20 10
10 10 5
N1/H1/H2a/H2 L1 H10 H1/H2a/H2 H3 H10 H1/H2
2000 A da 2500 a 4000 A da 4000b a 6300 A
3 - 5 1,25 - 1,5
3 - 2,5 1,25 - 1,5
- 0,5 - - 0,5 -
N1/H1/H2a/H2/H3/HA/HF H1/H2a/H2/H3/HA/HF H1/H2/HA
2000 A da 2500 a 4000 A da 4000b a 6300 A
8 5 1,5
6 2,5 1,5
H1/H2/H3/HA/HF
2000
da 900
a 1150
da 1000
a 1300
da 1600
a 2000

169
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi Interruttori automatici
di protezione Masterpact MTZ
e manovra

caratteristiche comuni MTZ1 MTZ2 e MTZ3 MTZ2 H10


numero di poli 3/4 3/4 3/4
tensione di isolamento nominale [V] Ui 1000 1000 1250
tensione di tenuta agli impulsi [kV] Uimp 12 12 12
tensione operativa nominale Ue 690 690 1150
[VCA 50/60 Hz]
attitudine al sezionamento IEC/EN 60947-2
grado di inquinamento IEC/EN 60664-1 3 3 3

interruttore automatico secondo IEC/EN 60947-2 MTZ1


06 08 10 12 16
corrente nominale [A] In a 40/50 °C [1] 630 800 1000 1250 1600
corrente nominale [A] 400 400 400 630 800
a 630 a 800 a 1000 a 1250 a 1600
portata dei TA [A] da 630 a 1600
tipo di interruttore automatico H1 H2 H3 L1[2] H1 H2 H3
potere di interruzione estremo [kA eff.] Icu 220/415 V 42 50 66 150 42 50 66
VCA 50/60 Hz 440 V 42 50 66 130 42 50 66
500/525 V 42 42 - 100 42 42 -
660/690 V 42 42 - 25 42 42 -
1150 V - - - - - - -
potere di interruzione di servizio nominale [kA eff.] Ics % Icu 100 100 75(4) 100 100 100 75(4)
categoria di selettività [3] B B B A B B B
corrente di tenuta nominale di breve durata [kA eff.] Icw 0,5 s 42 42 50 10 42 42 50
VCA 50/60 Hz 1s 42 42 50 - 42 42 50
3s 24 24 30 - 24 24 30
potere di chiusura nominale [kA] Icm 220/415 V 88 105 145 330 88 105 145
VCA 50/60 Hz 440 V 88 105 145 286 88 105 145
525 V 88 88 - 220 88 88 -
690 V 88 88 - 52 88 88 -
1150 V - - - - - - -
protezione istantanea integrata (DIN kA istantanea ±10%)(3) - 90 110 10 In - 90 105
intervallo tra l'ordine di sgancio e l'estinzione dell'arco [ms] 25 25 25 9 25 25 25
tempo di chiusura (ms) < 50 < 50
durata meccanica(6) e elettrica secondo IEC/EN 60947-2/3
tipo di interruttore automatico MTZ1 06/10 MTZ1 12/16
durata meccanica, cicli C/A x 1000 con manutenzione 12,5 12,5 10 12,5 12,5 12,5 10
preventiva periodica
tipo di interruttore automatico H1 H2 H3 L1 H1 H2 H3

corrente nominale [A] In da 630 a 1000 da 1250 a 1600


durata elettrica, cicli C/A x 1000 senza manutenzione 440 V 6 6 6 3 6 6 6
IEC/EN 60947-2 690 V 3 3 - 2 3 3 -
1150 V - - - - - -
tipo di interruttore automatico MTZ1 06/12 MTZ1 16
H1 H2 H3 H1 H2 H3
corrente operativa nominale [A] Ie in AC23A(3) da 630 a 1250 1600
durata elettrica, cicli C/A x 1000 senza manutenzione 440 V 6 6 6 6 6 6
IEC/EN 60947-3 690 V 3 3 - 3 3 -
1150 V - - - - - -
tipo di interruttore automatico MTZ1 06/10
H1/H2/H3
corrente operativa nominale [A] Ie in AC3A(3) 500 630 800 1000
potenza motore [kW] 380/415 V y 250 da 250 a 335 da 335 a 450 da 450 a 560
440 V y 300 da 300 a 400 da 400 a 500 da 500 a 630
690 V - - - -
durata elettrica, cicli C/A x 1000 senza manutenzione 440 V 6
IEC/EN 60947-3 e IEC/EN 60947-4-1 690 V -
(1) 5
 0 °C: con attacchi verticali posteriori. Per gli altri tipi di attacco, consultare le tabelle di declassamento in temperatura.
(2) Consultare le curve di limitazione della corrente nella sezione "Caratteristiche aggiuntive".
(3) Per i dettagli sulle categorie di utilizzazione AC3 e AC23A, fare riferimento al catalogo Masterpact MTZ.
(4) Ics: 50 kA per 415-440 V.
(5) MTZ2 H10 dedicato a sistemi da 1250 V.
(6) Con il termine "durata" si intende il numero previsto di cicli di manovra che possono essere eseguiti dal dispositivo.

170
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
corrente nominale [A] 400 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
impostazione soglia Ir [A] da 160 da 250 da 320 da 400 da 500 da 630 da 800 da 1000 da 1250 da 1600 da 2000 da 2500
a 400 a 630 a 800 a 1000 a 1250 a 1600 a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 5000 a 6300

MTZ2 MTZ3
08 10 12 16 20 20 25 32 40 40 50 63
800 1000 1250 1600 2000 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
400 400 630 800 1000 1000 1250 1600 2000 2000 2500 3200
a 800 a 1000 a 1250 a 1600 a 2000 a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 4000 a 5000 a 6300
da 800 a 4000 da 4000 a 6300
N1 H1 H1b H2 L1(2) H10(5) H3 H1 H1b H2 H3 H10 (5) H1 H2
42 66 85 100 150 - 150 66 85 100 150 - 100 150
42 66 85 100 150 - 150 66 85 100 150 - 100 150
42 66 85 85 130 - 130 66 85 85 130 - 100 130
42 66 85 85 100 - 100 66 85 85 100 - 100 100
- - - - - 50 - - - - - 50 - -
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
B B B B B B B B B B B B B B
42 66 85 85 30 50 66 66 85 85 66 50 100 100
42 66 85 85 30 50 66 66 85 85 66 50 100 100
22 36 50 50 30 50 66 66 75 75 66 50 100 100
88 145 187 220 330 - 330 145 187 220 330 - 220 330
88 145 187 220 330 - 330 145 187 220 330 - 220 330
88 145 187 187 286 - 286 145 187 187 286 - 220 286
88 145 187 187 220 - 220 145 187 187 220 - 220 220
- - - - - 105 - - - - - 105 - -
- - - 190 80 - 150 - - 190 150 - - 270
25 25 25 25 10 25 25 25 25 25 25 25 25 25
< 70 < 70 < 70 < 80

MTZ2 08/16 MTZ2 20 MTZ2 25/40 MTZ3 40/63


25 20 20 10

N1/H1/H1b/H2 L1 H10 N1/H1/H1b/ H3 L1 H10 H1/H1b/ H3 H10 H1 H2


H2 H2
da 800 a 1600 2000 da 2500 a 4000 da 4000 a 6300
10 3 - 8 2 3 - 5 1,25 - 1,5 1,5
10 3 - 6 2 3 - 2,5 1,25 - 1,5 1,5
- 0,5 - - - 0,5 - - 0,5 - -
MTZ2 08/16 MTZ2 25/40 MTZ3 40/63
H1/H1b/H2 H10 H1/H1b/H2/H3 H10 H1/H1b/H2/H3 H10 H1 H2
da 800 a 1600 2000 da 2500 a 4000 da 4000 a 6300
10 - 8 - 5 - 1,5 1,5
10 - 6 - 2,5 - 1,5 1,5
- 0,5 - - - 0,5 - - 0,5 - -
MTZ2 08/16 MTZ2 20
H1/H1b/H2 H1/H1b/H2/H3
800 1000 1250 1600 (2000)
da 335 a 450 da 450 a 560 da 560 a 670 da 670 a 900 da 900 a 1150 -
da 400 a 500 da 500 a 630 da 500 a 800 da 800 a 1000 da 1000 a 1300 -
y 800 da 800 a 1000 da 1000 a 1250 da 1250 a 1600 da 1600 a 2000 -
6 6 -
6 6 -

171
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi Interruttori sezionatori
di protezione Masterpact MTZ
e manovra

caratteristiche comuni MTZ1 MTZ2 e MTZ3 MTZ2 H10


numero di poli 3/4 3/4 3/4
tensione di isolamento nominale [V] Ui 1000 1000 1250
tensione di tenuta agli impulsi [kV] Uimp 12 12 12
tensione operativa nominale Ue 690 690 1150
[VCA 50/60 Hz]
attitudine al sezionamento IEC/EN 60947-2
grado di inquinamento IEC/EN 60664-1 3 3 3

interruttore sezionatore secondo IEC/EN 60947-2 MTZ1


e Allegato A
06 08 10 12 16
corrente nominale [A] In a 40/50 °C (1) 630 800 1000 1250 1600
portata dei TA [A] da 630 a 1600
tipo di interruttore sezionatore HA HA
potere di chiusura nominale [kA] Icm 220...690 V 75 75
categoria AC23A/AC3 VCA 50/60 Hz 1150 V - -
corrente di tenuta nominale di breve durata [kA eff.] Icw 0,5 s 36
categoria AC23A/AC3 VCA 50/60 Hz 1s 36
3s 20
interruttore automatico non protetto - sgancio a lancio di corrente secondo IEC 60947-2
tipo di interruttore sezionatore
potere di interruzione estremo CA 50/60 Hz [kA eff.] Icu 0,5 s -
potere di interruzione di servizio nominale [kA eff.] Ics % Icu -
corrente di tenuta nominale di breve durata [kA eff.] Icw 1s -
3s -
potere di chiusura nominale VCA 50/60 Hz [kA] Icm 220...690 V -
protezione da sovraccarico e cortocircuito -
relè di protezione esterno: protezione da
cortocircuito, temporizzazione massima: 400 ms [2]
durata meccanica(4) e elettrica secondo IEC/EN 60947-2/3
tipo di interruttore sezionatore MTZ1 06/10 MTZ1 12/16
durata meccanica, cicli C/A x 1000 con manutenzione 12,5 12,5
preventiva periodica
tipo di interruttore sezionatore MTZ1 06/12 MTZ1 16
HA
corrente operativa nominale [A] Ie in AC23A(3) da 630 a 1000 1250 1600
durata elettrica, cicli C/A x 1000 senza manutenzione 440 V 6 6 6
IEC/EN 60947-2 690 V 3 3 3
1150 V - - -
tipo di interruttore sezionatore MTZ1 06/10

corrente operativa nominale [A] Ie in AC3A(3) 500 630 800 1000


potenza motore (kW) 380/415 V y 250 da 250 a 335 da 335 a 450 da 450 a 560
440 V y 300 da 300 a 400 da 400 a 500 da 500 a 630
690 V - - - -
durata elettrica, cicli C/A x 1000 440 V 6
IEC/EN 60947-3 e IEC/EN 60947-4-1 690 V -
(1) 50 °C: con attacchi verticali posteriori. Per gli altri tipi di attacco, consultare le tabelle di declassamento in temperatura.
(2) La
 protezione esterna deve essere conforme ai vincoli termici ammissibili dell'interruttore automatico (consultare SE).
Nessuna indicazione di sgancio per guasto mediante SDE o pulsante di reset.
(3) Per i dettagli sulle categorie di utilizzazione AC3 e AC23A, fare riferimento al catalogo Masterpact MTZ.
(4) Con il termine "durata" si intende il numero previsto di cicli di manovra che possono essere eseguiti dal dispositivo.

172
MTZ2 MTZ3

08 10 12 16 20 25 32 40 40 50 63
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
da 800 a 4000 da 4000 a 6300
NA HA HA10 HA H10 HA
88 145 - 145 - 187
- - 105 - 105 -
-
42 66 50 66 50 85
- 36 50 66 50 85

HA HA10 HA H10 HA
66 - 66 - 85
100% - 100% - 100%
66 - 66 - 85
36 - 55 - 85
145 - 145 - 187
- - - - -

MTZ2 08/16 MTZ2 20 MTZ2 25/40 MTZ3 40/63


25 20 20 10

MTZ2 08/16 MTZ2 20 MTZ2 25/40 MTZ3 40/63


NA HA HA10 HA H10 HA H10 HA
da 800 a 1600 2000 da 2500 a 4000 da 4000 a 6300
10 10 - 8 - 5 - 0,5
10 10 - 6 - 2,5 - 0,5
- - 0,5 - 0,5 - 0,5 -
MTZ2 08/16 MTZ2 20

800 1000 1250 1600 2000


da 335 a 450 da 450 a 560 da 560 a 670 da 670 a 900 da 900 a 1150 -
da 400 a 500 da 500 a 630 da 500 a 800 da 800 a 1000 da 1000 a 1300 -
y 800 da 800 a 1000 da 1000 a 1250 da 1250 a 1600 da 1600 a 2000 -
6 6 -
6 6 -

173
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic
e manovra senza funzioni di misura

Le unità di controllo Micrologic 2.0 e 5.0 Regolazione delle protezioni


proteggono i circuiti di potenza e i carichi. Appositi commutatori consentono la regolazione dei valori di soglia e
L’unità Micrologic 5.0 permette di realizzare temporizzazione delle protezioni.
La precisione delle regolazioni può essere aumentata mediante sostituzione del
la selettività cronometrica in caso "plug" Lungo Ritardo, con un campo di regolazione limitato.
di cortocircuito.
Protezione contro i sovraccarichi
Protezione Lungo Ritardo riferita al valore efficace della corrente (RMS).
Memoria termica: immagine termica prima e dopo lo sgancio.
Protezione contro i cortocircuiti
Protezioni Corto Ritardo (valore efficace RMS) e protezione Istantanea.
Scelta del tipo di I2t (On o Off) su temporizzazione Corto Ritardo.
Protezione del neutro
Sugli interruttori tripolari non è disponibile la funzione di protezione del neutro.
Sugli interruttori tetrapolari è possibile scegliere il tipo di protezione del neutro con
un commutatore a tre posizioni: neutro non protetto (4P/3R), neutro protetto a 0,5lr
(4P/3R + N/2), neutro protetto a Ir (4P/4R).

Segnalazione di sovraccarico
Il LED giallo (alarm) acceso fisso segnala il superamento della soglia di intervento
Lungo Ritardo.

Test
La presa test sul fronte dell’unità di controllo permette il collegamento di una
valigetta di prova o una unità test per verificare il corretto funzionamento
dell’assieme unità di controllo + blocco interruttore.
Nota: le unità di controllo Micrologic senza misura sono dotate anche nella versione standard di
una calotta di protezione trasparente.

1 soglia e temporizzazione protezione Lungo Ritardo


2 LED di segnalazione sovraccarico
3 soglia e temporizzazione protezione Corto Ritardo
4 soglia regolabile protezione Istantanea
5 vite di fissaggio plug Lungo Ritardo
6 presa test

174
protezioni Micrologic 2.0
lungo ritardo (RMS) t

DB128031
soglia Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
intervento da 1.05 a 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -30% 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600 tr
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7 (1) 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -20% 7,2 x Ir 0,7 (2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio Isd
istantanea
0 I
soglia Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: ±10 %
temporizzazione fissa: 20 ms
tempo max di interruzione: 80 ms

protezioni Micrologic 5.0


lungo ritardo (RMS)
t

DB128032
soglia Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
intervento da 1.05 a 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug I2t on
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24 tr
precisione: da 0 a -30 % 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600 I2t off
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7(1) 1 2 4 8 12 16 20 24 Isd
precisione: da 0 a -20% 7,2 x Ir 0,7(2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6 tsd
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
Ii
corto ritardo (RMS)
soglia Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10 0 I
precisione: ±10 %
temporizzazione [ms] gradini di regolazione I2t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
a 10 Ir I2t On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tsd (non intervento) 20 80 140 230 350
(I2t Off o I2t On) tsd (max di interruzione) 80 140 200 320 500
istantanea
soglia II = In x … 2 3 4 6 8 10 12 15 off
precisione: ±10 %
temporizzazione tempo senza sgancio: 20 ms
tempo max di interruzione: 50 ms
(1) Da 0 a -40%.
(2) Da 0 a -60%.

175
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic A "amperometro"
e manovra

Le unità di controllo Micrologic A integrano Misure "Amperometro"


le funzioni di misura, segnalazione, Le unità di controllo Micrologic A misurano il valore efficace (RMS) delle correnti.
comunicazione e valori di corrente Forniscono una misura permanente delle correnti da 0,2 a 20 x In con una precisione
di 1,5% (TA inclusi).
massima. La versione 6 integra la Un display digitale LCD visualizza in permanenza il valore di corrente della fase più
protezione guasto a terra, mentre la carica (Imax) e consente, tramite successive pressioni su un tasto, la lett