Bassa Tensione
Guida
2017-2018
schneider-electric.com/it
Indice Generale Guida al Sistema Bassa Tensione
1 Introduzione 3
2 Le norme 11
1
Introduzione
2
Indice 1 - Introduzione
n Generalità pag. 4
n Studio di una installazione pag. 7
3
Introduzione Generalità
4
Funzione dell’interruttore automatico
L’interruttore svolge un ruolo determinante nell’impianto elettrico.
Le sue funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione
di una rete elettrica.
Una scelta appropriata dell’interruttore automatico garantisce una sicurezza globale
dei beni, delle persone e dei cicli produttivi.
Continuità di servizio
In funzione delle esigenze di continuità di servizio di una rete (regolamenti
di sicurezza, vincoli di esercizio ecc.) il progettista può essere portato a scegliere
degli interruttori automatici che assicurino:
cc una selettività totale tra due apparecchi installati in serie;
cc una selettività parziale (vedere le tabelle di selettività a pag. 290).
5
Introduzione Generalità
Regole di protezione
Protezione delle persone contro i contatti indiretti
Le misure di protezione contro i contatti indiretti tramite interruzione automatica
del circuito dipendono dal sistema di distribuzione impiegato (vedere a pag. 18).
Nel sistema TT (schema caratteristico a pag. 23) la protezione è assicurata
dai dispositivi differenziali a corrente residua DDR (vedere a pag. 374).
Nel sistema IT o TN (schemi caratteristici a pag. 24 e 26) la protezione è in generale
assicurata dai dispositivi di protezione contro i cortocircuiti.
La corrente di regolazione magnetica di questi apparecchi permette di determinare,
nel rispetto della protezione delle persone, la lunghezza massima dei cavi in
funzione della loro sezione (vedere a pag. 397).
Inoltre nel sistema IT l’impianto deve essere costantemente sorvegliato da un
controllore permanente d’isolamento CPI (vedere a pag. 28).
Protezione dei cavi
cc L'interruttore automatico, in caso di sovraccarico, deve intervenire in tempi
compatibili con la caratteristica di sovraccaricabilità del cavo.
Questa verifica si effettua confrontando la corrente nominale dello sganciatore
con la portata del cavo (vedere a pag. 48).
cc L'interruttore automatico, in caso di cortocircuito, non deve lasciar passare
un'energia specifica superiore a quella che può essere sopportata dal cavo.
Questa verifica si effettua confrontando la caratteristica I2t del dispositivo di
protezione con l’energia specifica ammissibile del cavo K2S2 (vedere a pag. 76).
cc In casi particolari in cui la protezione termica dell'interruttore automatico è
sovradimensionata, oppure l'interruttore non è munito di sganciatori termici,
è necessario assicurarsi che la corrente di cortocircuito all'estremità più lontana
della linea provochi l'apertura dell'interruttore automatico per mezzo
degli sganciatori magnetici.
Ne risulta una lunghezza massima protetta in funzione della sezione del cavo
(vedere a pag. 79).
Protezione dei condotti sbarre
cc L’interruttore automatico posto a monte del condotto sbarre deve proteggere
lo stesso dagli effetti della corrente di corto circuito che si possono identificare
nell’effetto dinamico, con il valore della corrente di cresta, e dall’effetto termico
che a sua volta può essere identificato con la corrente di breve durata.
Questi due valori, riportati nelle caratteristiche tecniche dei condotti identificano,
per questi, il limite massimo di sopportabilità che non dovrà essere mai superato.
Il coordinamento della protezione con il condotto sta in questo, cioè l’interruttore
dovrà evitare di lasciare passare una corrente di cresta o di breve durata superiore
a quella del condotto.
cc Per la protezione alle persone la soglia magnetica dell’interruttore dovrà avere
una taratura tale che sia inferiore alla corrente di corto circuito di fondo linea .
Protezione dei diversi componenti elettrici
Alcune apparecchiature necessitano di protezioni con caratteristiche speciali.
È il caso dei motori (vedere a pag. 421) dei trasformatori BT/BT (vedere a pag. 435),
delle batterie di condensatori (vedere a pag. 439) e dei circuiti alimentati
dai generatori (vedere a pag. 433).
Avvertenze
La Guida BT e il Software i-project costituiscono un mezzo di ausilio per una
progettazione preliminare e veloce degli impianti elettrici di bassa tensione.
Tutti i rischi per ciò che concerne la progettazione sono assunti dall’utente.
L’utente dovrà inoltre controllare la rispondenza della guida e dei programmi
alle proprie esigenze, interpretando criticamente i risultati per verificare
la congruenza con le scelte progettuali utilizzate.
Schneider Electric si riserva di modificare il contenuto di questi documenti
in relazione all’evoluzione normativa e di prodotto.
6
Introduzione Studio di una installazione
2 x 800 kVA
20 kV/400 V
D0 D'0
PEN PEN
A
D1 D4 D7
S7
S1
S4 N
PE
PEN
B
Ausiliari
D2 D PE
S2
D5 D6
C PEN
S5 S6
D3
S3 PE PE
N P = 37 kW U Utilizzatori F.M. U P = 12 kW
PE
Illuminazione:
30 lampade fluorescenti per fase (2 x 58W)
7
Introduzione Studio di una installazione
8
La selettività delle protezioni
Le tabelle di selettività da pag. 290 permettono di determinare i limiti di selettività
tra i diversi livelli di distribuzione. Per acquistare significato, i limiti di selettività
devono essere confrontati con i valori della corrente di cortocircuito calcolati
precedentemente.
I limiti di selettività tra gli interruttori D0-D1, D0-D4 e D0-D7 sono moltiplicati
per il numero di trasformatori in parallelo.
Esempio
La selettività tra un NS1250N e un NSX400N è totale.
2 x 800 kVA
20 kV / 400 V
D0
D0
NS1250N
NS1250N
Micrologic 2.0
Micrologic 2.0
45 kA
Totale
A PEN PEN Totale
totale
D4
D1 NSX250N D7
NSX400N TM250D NG125L
Micrologic S1 C20 N
27 kA S4 S7 PE
PEN
B Totale PE Totale
Totale 23 kA
D
D2
Ausiliari
NSX160F S2 D5
TM125D 13 kA NSX160B D6
10 kA TM80D iC60L
C PEN
C25
S5 S6
D3
iC60H PE PE
C32
S3
N U Utilizzatori U
PE
2 x 800 kVA
20 kV / 400 V
D’0
D0
NS1250N
NS1250N
Micrologic
Micrologic
45 kA
Totale
A PEN PEN Totale
totale
D4
D1 NSX250N D7
NSX400F TM250D NG125L
Micrologic S1 C20 N
27 kA S4 S7 PE
PEN
B Totale PE Totale
Totale 23 kA
D
D2
Ausiliari
NSX160B S2 D5
TM125D 13 kA NSX100B D6
10 kA TM80D iC60N
C PEN
C25
S5 S6
D3
iC60N PE PE
C32
S3
N U Utilizzatori U
PE
9
Introduzione Studio di una installazione
10
Indice 2 - Le norme
n Introduzione pag. 12
11
Le norme Introduzione
Le direttive comunitarie
Sono strumenti legislativi comunitari emanati dal Consiglio della Comunità
su proposta della Commissione Europea; l’iter di approvazione coinvolge
il Parlamento Europeo al fine di armonizzare la legislazione dei paesi membri,
che sono tenuti ad adottarle entro i termini stabiliti dalle Direttive stesse.
Lo scopo principale delle direttive è quello di eliminare gli ostacoli tecnici agli scambi
commerciali nell’ambiente del Mercato Unico Europeo, fissando per i diversi tipi
di prodotto i requisiti essenziali della sicurezza. Le Direttive prevedono l’applicazione
della marcatura CE da parte del costruttore, il quale attesta la rispondenza
del prodotto ai requisiti essenziali della sicurezza, riportati in tutte le DIRETTIVE
COMUNITARIE applicabili al prodotto in questione.
La marcatura CE è obbligatoria e rappresenta la condizione necessaria
per l’immissione dei prodotti sul mercato e la loro libera circolazione all’interno
della Comunità Europea.
La marcatura CE è un obbligo amministrativo ed è destinata al controllo
delle autorità (ad es. doganali); non è quindi un ‘marchio’ destinato all’utente
(ad es. il cittadino). I prodotti elettrici di Bassa Tensione utilizzati nella distribuzione
devono riportare la marcatura CE dal 1° Gennaio 1997.
Nota: la marcatura CE deve essere apposta dal fabbricante o dal suo mandatario
nella Comunità sul materiale elettrico o, in alternativa, sull’imballaggio, sulle avvertenze d’uso
o sul certificato di garanzia, in modo visibile, facilmente leggibile e indelebile.
Le Direttive Comunitarie applicabili (salvo alcune eccezioni) sono due, di seguito descritte.
12
Direttiva per il materiale elettrico di Bassa Tensione (2006/95/CE)
Annulla e sostituisce la legge 791 del 18/10/1977.
Si applica a tutti i prodotti elettrici di Bassa Tensione (tra 50 a 1000 VCA
e tra 75 e 1500 VCC), assicurandone un livello di sicurezza adeguato, stabilito
mediante i requisiti essenziali (minimi).
Assicura peraltro la libera circolazione dei prodotti elettrici in tutti gli Stati membri.
Nello stesso tempo demanda alle Norme tecniche il compito di prescrivere
le questioni specifiche conseguenti ai dettami della Direttiva stessa:
in particolare, condizione sufficiente perché un prodotto sia ritenuto sicuro secondo
la legge n.791, è la rispondenza alla Norma armonizzata del CENELEC recepita
dalla Comunità e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità o, in assenza
di questa, alle Norme CEE o IEC o, infine, alle Norme del paese di produzione
purché di sicurezza equivalente a quella richiesta in Italia.
Direttiva sulla Compatibilità Elettromagnetica (EMC) (2004/108/CE)
Annulla e sostituisce il Decreto Legislativo n.472 del 4/12/1992.
Si applica a tutte le apparecchiature elettrotecniche ed elettroniche, nonché
agli impianti ed installazioni che contengono componenti elettrici ed elettronici,
che possono creare perturbazioni elettromagnetiche o il cui funzionamento
possa venire influenzato da tali perturbazioni.
Tali apparecchiature devono essere costruite in modo che:
cc le perturbazioni elettromagnetiche generate siano limitate ad un livello
che consenta agli apparecchi radio, di telecomunicazione ed altri apparecchi
di funzionare in modo conforme alla loro destinazione;
cc abbiano un adeguato livello di immunità alle perturbazioni elettromagnetiche
che permetta loro di funzionare in modo conforme alla loro destinazione.
13
Le norme Introduzione
DPR 462/01
Il Decreto si prefigge il compito di incrementare il processo di verifica periodica
e di regolamentare e semplificare il procedimento di denuncia dell’installazione
dei seguenti impianti:
cc impianto di protezione contro le scariche atmosferiche;
cc impianto di messa a terra finalizzati alla protezione dai contatti indiretti;
cc impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.
Per impianti di terra il DPR intende l’insieme di tutti i componenti dell’impianto
di terra (dispersori, collettori, conduttore di terra, conduttori di protezione
e conduttori equipotenziali) compresi i dispositivi di protezione contro i contatti
indiretti (controllori permanenti di isolamento, dispositivi di protezione contro
le sovracorrenti e a corrente differenziale).
Lo stesso concetto si applica agli impianti e ai dispositivi di protezione contro
i fulmini sia interni che esterni alla struttura dell’edificio.
Per gli impianti con rischio di esplosione la denuncia si riferisce a tutte le zone
di pericolo, con presenza di fluidi e polveri, e comprende la loro classificazione
ivi compresi i provvedimenti per eliminare i rischi connessi.
Solo dopo l’omologazione si potrà mettere in servizio l’impianto.
Per quanto riguarda la messa in servizio degli impianti elettrici di messa a terra
e dei dispositivi di protezione contro i fulmini la dichiarazione di conformità, rilasciata
dall’installazione, equivale a tutti gli effetti all’omologazione dell’impianto.
Per gli impianti con pericolo di esplosione, successivamente alla dichiarazione
di conformità da parte dell’installatore e alla denuncia dell’impianto da parte
del datore di lavoro, l’omologazione verrà effettuata dalle ASL o dall’ARPA
territorialmente competenti.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di denuncia degli impianti sopra indicati e l’obbligo
di richiedere la loro verifica agli organismi preposti al controllo, secondo la
periodicità
definita dallo stesso Decreto.
Tali organismi possono essere le ASL oppure gli Organismi Ispettivi di tipo A
indipendenti da attività di progettazione e/o di realizzazione degli impianti
e regolamentati dalla Norma CEI UNI 45004.
Il datore di lavoro è passibile di sanzioni in caso di inadempienza agli obblighi
di legge.
Le Norme CEI
cc Per quanto finora detto l’osservanza delle norme CEI diviene in pratica un obbligo
per il progettista e l’installatore medio che, in questa maniera, non hanno difficoltà a
dimostrare la regola dell’arte rispetto ad impianti realizzati secondo normative
differenti.
14
Norme riguardanti gli impianti elettrici
di bassa tensione
Costituiscono le regole di concezione e progettazione degli impianti.
Tra queste, la più importante è sicuramente la norma CEI 64-8 che riguarda
le regole generali degli impianti di Bassa Tensione.
Relazioni internazionali
Il CEI è membro, tra gli altri, dei seguenti organismi internazionali:
cc IEC (International Electrotechnical Commission): è l’organismo che prepara
norme tecniche su scala mondiale; costituito nel 1907, attualmente raggruppa i 41
paesi maggiormente industrializzati del mondo ed ha in catalogo più di 2200 norme.
L’Italia partecipa a tutti i Comitati Tecnici della IEC e utilizza le norme internazionali
come base per le norme italiane;
cc CENELEC (Comitè Européen de Normalisation Electrotechnique): è l’ente
normativo europeo avente lo scopo di armonizzare le norme nell’ambito europeo.
È costituito da 17 Comitati Tecnici nazionali. Il CENELEC agisce anche per incarico
della Comunità Europea con lo scopo di eliminare gli ostacoli agli scambi,
dovuti alle normative tecniche, e predisporre i documenti di armonizzazione destinati
a diventare, nei singoli Paesi, norme armonizzate ai sensi della Direttiva
Comunitaria per i materiali di bassa tensione n. 73/23/CEE.
15
Le norme
16
Indice 3 - Caratteristiche della rete
17
Caratteristiche Sistemi di distribuzione
della rete Sistemi TT e TN
Nelle reti BT si considerano tre modi Sistema TT: neutro collegato a terra
di collegamento a terra cc Neutro collegato direttamente a terra;
(detti anche sistemi di neutro): cc masse collegate a terra (solitamente interconnesse);
cc sgancio obbligatorio al primo guasto d’isolamento, eliminato tramite un dispositivo
ccsistema TT; differenziale a corrente residua posto a monte dell’installazione ed eventualmente
ccsistema TN in 3 varianti: TN-C, TN-S su ogni partenza per migliorare la selettività.
e TN-C-S; Considerazioni
ccsistema IT. cc Soluzione più semplice per l’installazione;
Essi differiscono per la messa a terra cc non necessita di manutenzioni frequenti (è necessario verificare periodicamente
il funzionamento del dispositivo differenziale mediante il tasto di test).
del neutro e per il tipo di collegamento
Impiego
a terra delle masse. Sistema elettrico in cui l’utenza è alimentata direttamente dalla rete pubblica
Gli schemi e le principali caratteristiche di distribuzione in bassa tensione (edifici residenziali e similari).
di questi tre sistemi sono indicati qui Nota 1: se le masse non sono collegate ad una terra comune, deve essere utilizzato un
dispositivo differenziale su ogni partenza.
di seguito. Gli apparecchi installati sulle reti
devono assicurare la protezione dei beni 1
2
e delle persone e soddisfare le esigenze 3
di continuità di servizio dell’impianto. N
PE
utilizzatori
1
2
3
PEN
Sistema TNC
utilizzatori
18
Sistema IT
1
2
3
N
PE
Sistema TNS
utilizzatori
19
Caratteristiche Sistemi di distribuzione
della rete Separazione elettrica
20
Sistemi a bassissima tensione
21
Caratteristiche Protezione e sezionamento
della rete dei circuiti
Numero di poli da interrompere e proteggere
sistema TT o TNS
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + N SN = SF: schemi B o C
SN < SF: schema C sotto la condizione 5
o schema B sotto le condizioni 1 e 2
fase + N schemi D o E
fase + fase schema E
sistema TNC
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + PEN SPEN = SF: schema F
SPEN < SF: schema F sotto la condizione 4
fase + PEN SPEN = SF: schema G
sistema IT
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + N schema C
fase + N schema E
fase + fase schema E
PEN PEN
Condizione 1
Il conduttore di neutro, di opportuna sezione, deve essere protetto contro
il cortocircuito dal dispositivo di protezione delle fasi.
Condizione 2
Solo in presenza di un sistema sostanzialmente equilibrato.
La massima corrente che può attraversare il conduttore di neutro è, in servizio
ordinario, nettamente inferiore alla portata di questo conduttore.
Condizione 3
Quando la protezione del neutro è già assicurata da un dispositivo di protezione
a monte contro il cortocircuito o quando il circuito è protetto da un dispositivo
a corrente differenziale residua che interrompe tutti i conduttori.
Condizione 4
Se non sono soddisfatte le condizioni 1 e 2 si deve disporre sul conduttore PEN
un dispositivo sensibile alle sovracorrenti che interrompa le fasi,
ma non il conduttore PEN.
Condizione 5
La protezione del neutro deve essere adatta alla sua sezione.
Nota 1: la norma CEI 64-8 raccomanda di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
Nota 2: il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione del conduttore di fase
in circuiti monofasi e in circuiti polifasi con sezione di fase ≤ 16 mm 2 (rame)
e ≤ 25 mm 2 (alluminio).
22
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi TT
della rete Presentazione
Prescrizioni per ambienti particolari
In un sistema TT, per garantire la protezione delle persone contro i contatti indiretti,
deve essere soddisfatta la seguente relazione:
RE x Idn < UL
dove:
cc Idn [A] è la corrente nominale differenziale;
cc UL [V] è la tensione di contatto limite convenzionale, pari a 50 V
(25 V in ambienti a maggior rischio);
cc RE [Ω] è la resistenza del dispersore.
Utilizzando un dispositivo differenziale ad alta sensibilità, il collegamento
RE delle masse con la terra può avere un valore di resistenza elevato (vedi tabella)
senza compromettere l’intervento del dispositivo.
L’impiego di un dispositivo differenziale consente di prevedere un impianto di terra
facile da realizzare ed affidabile nel tempo.
Il dispositivo differenziale può essere:
cc parte integrante del dispositivo di interruzione automatica. In questo caso
il dispositivo differenziale ha lo scopo di proteggere l'impianto dai guasti verso terra
e viene installato sugli interruttori generali;
cc direttamente associato al dispositivo di interruzione automatica (blocchi Vigi);
cc esterno al dispositivo di interruzione automatica (Vigirex).
23
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi TN
della rete Presentazione
Selettività differenziale
Per realizzare la selettività, tra protezioni differenziali disposte in serie, verificare
le relazioni riportate a pag. 382.
La norma ammette, l’impiego di dispositivi differenziali selettivi del tipo S oppure
di dispositivi differenziali regolabili in tempo e corrente.
Nota: i tempi massimi di interruzione indicati in tabella si applicano ai circuiti terminali protetti
con dispositivo di protezione contro le sovracorrenti aventi corrente nominale o regolabile
non superiore a 32 A.
24
Come ottenere la protezione contro i contatti
indiretti
Qualora la protezione contro i contatti indiretti non sia verificata utilizzando i comuni
dispositivi di protezione si possono impiegare i seguenti accorgimenti:
cc utilizzare uno sganciatore a soglia magnetica bassa:
vv interruttori modulari con curva di intervento tipo B,
vv interruttori scatolati con sganciatore magnetotermico tipo G,
vv interruttori equipaggiati con sganciatore elettronico tipo Micrologic.
Abbassando la soglia di intervento del relé magnetico è possibile proteggere contro
i contatti indiretti condutture di lunghezza maggiore.
In tal caso si consiglia di verificare i limiti di selettività determinati precedentemente.
cc Utilizzare un dispositivo differenziale. Il suo impiego permette di realizzare
la protezione contro i contatti indiretti in tutti quei casi dove l’intervento della
protezione magnetica non è assicurata:
vv circuiti soggetti a modifiche e ampliamenti importanti,
vv impedenze di guasto elevata o di difficile valutazione.
L’utilizzo del dispositivo differenziale, nella maggior parte dei casi, rende
la protezione indipendente dai parametri dell’impianto elettrico
(lunghezza e sezione dei cavi).
Esempio
Ad una soglia di intervento differenziale pari a 1 A corrisponde un’impedenza
dell’anello di guasto di 230 Ω.
Inoltre la soglia magnetica può essere regolata al valore massimo migliorando
così le condizioni richieste per la selettività in cortocircuito.
cc Aumentare la sezione del cavo.
Dove non sia possibile utilizzare interruttori con la soglia magnetica bassa:
vv richiesta di limiti di selettività elevati,
vv rischi di scatti intempestivi dovuti a correnti di avviamento importanti, e dove
non si possa o non si voglia utilizzare dispositivi differenziali, per assicurare
l’intervento della protezione è necessario aumentare la sezione del conduttore
di protezione o al limite la sezione del conduttore di fase.
Così facendo si riduce l’impedenza dell’anello di guasto e si eleva la corrente
di guasto verso terra migliorando le condizioni di intervento del dispositivo
di protezione.
25
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Presentazione
Id
26
Nota 1: i tempi massimi di interruzione del guasto indicati
per il sistema TN sono applicabili ai sistemi IT con neutro
Secondo guasto
Al secondo guasto (guasto su una fase differente o sul neutro) la condizione
distribuito o non distribuito. Per il metodo pratico di verifica
dell’intervento della protezione contro le sovracorrenti di intervento delle protezioni è differente a secondo della modalità di connessione
si rimanda al capitolo “Protezione delle persone”. Quando a terra delle masse.
nel sistema IT la protezione contro le sovracorrenti interviene, cc Masse collegate ad una terra unica.
per doppio guasto a terra, in un tempo superiore a quello In questo caso il secondo guasto di isolamento dà origine ad un’anello di guasto
ammesso dalla norma, è necessario utilizzare un dispositivo
simile a quello di un sistema TN (la corrente verso terra circola attraverso
a corrente differenziale oppure effettuare, se praticamente
possibile, un collegamento equipotenziale non connesso il conduttore di protezione che unisce le due masse)
a terra tra le masse simultaneamente accessibili e con tutte cc Masse collegate a terra individualmente oppure a gruppi.
le masse estranee. Con questa modalità di connessione a terra l’anello di guasto è equiparabile a quello
Nota 2: tale dispositivo a corrente differenziale non deve di un sistema TT (la corrente di guasto interessa i dispersori delle due terre distinte).
intervenire in caso di primo guasto di isolamento per non
Con connessione ad una terra unica o a più terre distinte le masse devono essere
vanificare le caratteristiche di continuità di servizio del sistema
IT. La soglia della protezione differenziale deve essere comunque connesse tra loro mediante un conduttore di protezione.
superiore al seguente valore.
IDn ≤ I 1°g Condizione di intervento delle protezioni
K Dn
dove i simboli hanno il seguente significato In caso di terra unica si possono identificare due condizioni di guasto a secondo
IΔn = corrente nominale di intervento del dispositivo della presenza o no del conduttore di neutro.
differenziale. Si precisa che la norma raccomanda di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
KΔn = tolleranza della soglia di intervento del dispositivo Neutro non distribuito:
di protezione (valore normalizzato: 0,5 per dispositivi
differenziali Vigi, 0,8 per dispositivi differenziali Vigirex e VIGI Ia ≤ U . 1
di tipo “Si”) 2 ZS
Nota 3: in caso di primo guasto i carichi alimentati possono Neutro distribuito:
contribuire alla corrente capacitiva e tale contributo è di difficile Ia ≤ Uo . 1
valutazione. Per tale motivo si raccomanda di utilizzare un 2 Z’S
margine di sicurezza superiore a quello relativo alla sola dove:
tolleranza della soglia di intervento.
Nota 4: nei sistemi IT la protezione differenziale funziona
Ia = corrente di intervento del dispositivo di protezione [A]
correttamente solo nelle seguenti condizioni di guasto. I dispositivi ad interruzione automatica ammessi dalla norma sono il dispositivo
In definitiva il dispositivo a corrente differenziale posto di protezione contro il cortocircuito [Im] e il dispositivo a corrente differenziale [IΔn].
a monte di derivazione non interviene per doppio guasto Uo = tensione nominale tra fase e terra in valore efficace espressa in [V]
a terra sulle derivazioni stesse. U = tensione nominale tra fase e fase in valore efficace espressa in [V]
ZS = impedenza dell’anello di guasto comprendente il conduttore di fase
A e il conduttore di protezione espressa in [Ω]
Il dispositivo A Z’S = impedenza dell’anello di guasto comprendente il conduttore di neutro
non interviene e il conduttore di protezione espressa in [Ω]
Id
B C
I dispositivi B e
C intervengono NSX160
A B
I dispositivi A e
B intervengono
Passerella
metallica
C D
27
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Controllori permanenti di isolamento
Caratteristiche
28
caratteristiche industria e Marina
tipo di controllore IM9 IM9-OL IM10 IM20 XM200 XM300C XML308/
316 (CPI +
misura locale)
no no no no
XD312/XD308C
dispositivi di localizzazione
automatica dei guasti XL308/316
con misura R e C locale no no no no no
interfaccia di comunicazione
modbus XLI300
no no no no no o XTU300
29
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Controllori permanenti di isolamento
Caratteristiche
30
tabella di scelta del limitatore di sovratensioni Cardew C
Un [V] neutro accessibile neutro non accessibile
MT BT MT BT
tabella di scelta della sezione cavo di collegamento del Cardew-C (1) (2) (3)
trasformatore in resina [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250
VCC [%] 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6
sezione connessione [mm2] neutro accessibile 16 25 50 50 70 95 95 120 150
neutro non accessibile 16 25 35 50 70 70 95 120 150 185
trasformatore in olio [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250
VCC [%] 4 4 4 4 4 4 4 6 6 6
sezione connessione [mm2] neutro accessibile 25 50 70 70 95 120 150 120 150
neutro non accessibile 25 35 50 70 95 95 120 120 150 185
(1) Il cavo è isolato in PVC.
(2) Per cavi in alluminio moltiplicare la sezione del conduttore in rame per 1,5.
(3) Per cavi isolati in EPR moltiplicare la sezione del conduttore isolato in PVC per 0,8.
31
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Sicurezza minima
Conclusioni
L’installazione di un CPI in un impianto IT (peraltro imposta dalla norma CEI 64-8)
permette di mantenere nel tempo i vantaggi di questa tipologia di gestione del neutro:
è un dispositivo fondamentale dell’impianto da scegliere con cura e collegare
con oculatezza poichè scelte errate o collegamenti scorretti renderebbero l’impianto
inaffidabile e quindi inutili i costi sostenuti per realizzarlo.
Se associato ad una modalità di ricerca guasti tempestiva ed efficace, il CPI
permette di limitare l’eventualità di un doppio guasto simultaneo che causerebbe
sia il fuori servizio almeno delle utenze interessate dai guasti che possibilità
di danneggiamento delle stesse (un doppio guasto è, a tutti gli effetti, un
cortocircuito).
Ad esempio, ipotizzando che statisticamente ci possa essere un guasto ogni tre mesi
e che il servizio manutenzione sia in grado di eliminarlo entro 24 ore, si avrebbe
in media un doppio guasto circa ogni 22 anni.
32
Miglioramento delle condizioni di servizio
Criteri di scelta
Tranne in casi semplici, vi sono funzioni specifiche della rete da monitorare che
possono influenzare la scelta:
cc si tratta di una rete estesa ove è consigliabile misurare la resistenza di isolamento
e le capacità dell’impianto verso terra?
cc è necessario avere una soglia di preallarme che indichi l’abbassamento del valore
dell’isolamento al di sotto di una soglia non-critica impostata dall’operatore?
cc sulla rete sono presenti dei congiuntori?
sono presenti disturbi elettrici generati dalle utenze quali variatori di velocità, gruppi
di continuità UPS, ecc.?
Modbus
Rilevatori/localizzatori
33
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Rete in corrente continua isolata da terra
XAS
Printer
défaut
XML316
test
1 2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15 16 valeur d'isolement
040 K
TEST MENU
XL308/316
XL308c
test
1 2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15 16
test/reset
XD308c
XD308c
XD312
XRM
XD312 test
reset
P50
P12 P100
RM 10N
Localizzazione automatica dei guasti con una misura della resistenza e capacità d’isolamento
(R e C) partenza per partenza
34
Caratteristiche Ulteriori prescrizioni normative
della rete
35
Caratteristiche Ulteriori prescrizioni normative
della rete
36
Indice 4 - Protezione dei circuiti
n Introduzione pag. 38
n Protezione contro i sovraccarichi pag. 41
n Installazione dei cavi pag. 45
n Portata dei cavi pag. 48
n Caduta di tensione pag. 57
n Protezione contro il cortocircuito pag. 62
n Protezione dei conduttori di protezione e di neutro pag. 80
n Dimensionamento rapido dei cavi pag. 82
n Condotti sbarre prefabbricati pag. 84
n Tabelle di coordinamento pag. 110
37
Protezione Introduzione
dei circuiti Definizioni
Impianto elettrico
Insieme di componenti elettrici associati al fine di soddisfare scopi specifici e aventi
caratteristiche coordinate. Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti
elettrici non alimentati tramite prese a spina; fanno parte dell’impianto elettrico
anche gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spina destinate
unicamente alla loro alimentazione.
Conduttore di neutro
Conduttore collegato al punto di neutro del sistema ed in grado di contribuire
alla trasmissione dell’energia elettrica.
Temperatura ambiente
Temperatura dell’aria o di altro mezzo nel luogo in cui il componente elettrico
deve essere utilizzato.
Tensione nominale
Tensione per cui un impianto o una sua parte è progettato.
Nota: la tensione reale può differire dalla nominale entro i limiti di tolleranza permessi.
In relazione alla loro tensione nominale i sistemi elettrici si dividono in:
cc sistemi di categoria 0, quelli a tensione nominale minore o uguale a 50 V
se a corrente alternata o a 120 V se a corrente continua (non ondulata);
cc sistemi di categoria I, quelli a tensione nominale da oltre 50 a fino 1000 V
compresi se a corrente alternata o da oltre 120 fino a 1500 V se a corrente continua;
cc sistemi di categoria II, quelli a tensione nominale oltre a 1000 V se a corrente
alternata o oltre 1500 V se a corrente continua, fino a 35 kV compreso;
cc sistemi di categoria III, quelli a tensione nominale maggiore di 35 kV.
Qualora la tensione nominale verso terra sia superiore alla tensione nominale
fra le fasi, agli effetti della classificazione del sistema si considera la tensione
nominale verso terra.
La tensione effettiva può variare entro le abituali tolleranze. I transitori non vengono
considerati. Questa classificazione non esclude l'introduzione nelle diverse
categorie di limiti intermedi per ragioni particolari.
Circuito elettrico
Insieme di componenti di un impianto alimentato da uno stesso punto e protetto
contro le sovraccorrenti da uno stesso dispositivo di protezione.
Circuito di distribuzione
Circuito che alimenta un quadro di distribuzione.
Circuito terminale
Circuito direttamente collegato agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina.
Corrente di impiego (IB)
Corrente che può fluire in un circuito nel servizio ordinario:
cc a livello dei circuiti terminali è la corrente corrispondente alla potenza apparente
dell'utilizzatore. In presenza di avviamento motori o messe in servizio frequenti
(ascensori o saldatrici a punti) è necessario tener conto delle correnti transitorie
se i loro effetti si accumulano;
cc a livello dei circuiti di distribuzione (principali e secondari) è la corrente
corrispondente alla potenza apparente richiesta da un gruppo di utilizzatori tenendo
conto del coefficiente di utilizzazione e di contemporaneità.
Portata in regime permanente di una conduttura (Iz)
Massimo valore della corrente che può fluire in una conduttura, in regime
permanente ed in determinate condizioni, senza che la sua temperatura superi
un valore specificato. È quindi la massima corrente che la conduttura può
sopportare senza pregiudicare la durata della sua vita.
Dipende da diversi parametri come ad esempio da:
cc costituzione del cavo e della canalizzazione;
vv materiale conduttore,
vv materiale isolante,
vv numero di conduttori attivi,
vv modalità di posa;
cc temperatura ambiente.
Sovraccorrente
Ogni corrente che supera il valore nominale. Per le condutture, il valore nominale
è la portata. Tale corrente dev’essere eliminata in tempi tanto più brevi quanto
più elevato è il suo valore.
Corrente di sovraccarico
Sovracorrente che si verifica in un circuito elettricamente sano.
Ad esempio la corrente di avviamento di un motore o il funzionamento momentaneo
di un numero di utilizzatori maggiore di quello previsto.
38
Corrente di cortocircuito (franco)
Sovracorrente che si verifica a seguito di un guasto di impedenza trascurabile
fra due punti tra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio.
Corrente di guasto
Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell’isolamento o quando
l’isolamento è cortocircuitato.
Corrente di guasto a terra
Corrente di guasto che si chiude attraverso l’impianto di terra. In determinate
configurazioni di impianto, sistema TN e IT, la corrente di guasto (di secondo guasto
per il sistema IT) che si richiude verso terra può assumere valori elevati,
paragonabili alle correnti di sovraccarico e di cortocircuito.
Corrente convenzionale di funzionamento (di un dispositivo di protezione) (If)
Valore specificato di corrente che provoca l’intervento del dispositivo di protezione
entro un tempo specificato, denominato tempo convenzionale.
Conduttura
Insieme costituito da uno o più conduttori elettrici e dagli elementi che assicurano
il loro isolamento, il loro supporto, il loro fissaggio e la loro eventuale protezione
meccanica.
Componente elettrico
Termine generale usato per indicare sia i componenti dell’impianto
sia gli apparecchi utilizzatori.
Apparecchio utilizzatore
Apparecchio che trasforma l’energia elettrica in un’altra forma di energia,
per esempio luminosa, calorica o meccanica.
Apparecchio utilizzatore trasportabile ed apparecchio utilizzatore mobile
Un apparecchio utilizzatore si definisce trasportabile se può essere spostato
facilmente, perché munito di apposite maniglie o perché la sua massa è limitata;
un apparecchio utilizzatore trasportabile si definisce apparecchio utilizzatore mobile
solo se deve essere spostato dall’utente per il suo funzionamento,
mentre è collegato al circuito di alimentazione.
Apparecchio utilizzatore portatile
Apparecchio mobile destinato ad essere sorretto dalla mano durante il suo impiego
ordinario, nel quale il motore, se esiste, è parte integrante dell’apparecchio.
Apparecchio utilizzatore fisso
Apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile, mobile o portatile.
Alimentazione dei servizi di sicurezza
Sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori
o di parti dell’impianto necessari per la sicurezza delle persone.
Il sistema include la sorgente, i circuiti e gli altri componenti elettrici.
Alimentazione di riserva
Sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori
o di parti dell’impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone.
39
Protezione Introduzione
dei circuiti Dimensionamento degli impianti
Corrente d'impiego IB
pag. 48
aumento della sezione
Dimensionamento dei cavi a portata
pag. 57
No
Verifica caduta di tensione
(1)
Si
pag. 62
pag. 127
(1)
Scelta interruttore automatico
pag. 76
2
kS
2
≥I t
2
pag. 76
No
Verifiche di congruenza Im ≤ Iccmin OK
interruttore/cavo
pag. 382
Im ≤ Id Si
fine
(1) In caso di verifica negativa è generalmente possibile intervenire in alternativa sulla sezione del cavo oppure sul tipo di interruttore automatico.
40
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
dei circuiti Determinazione della sezione
del conduttore di fase
Nota 1: la corrente di funzionamento del fusibile è pari La norma CEI 64.8 richiede che, per la protezione contro le correnti di sovraccarico,
a 1,6 volte la sua corrente nominale. si debbano rispettare le due condizioni seguenti:
Per tale motivo la portata della conduttura protetta
cc IB ≤ In ≤ Iz;
da sovraccarico (a pari condizioni di utilizzazione) sarà
differente a secondo del tipo di protezione adottato cc If ≤ 1,45 Iz;
(interruttore automatico oppure fusibile) e del relativo rapporto dove:
tra la corrente di funzionamento e la corrente nominale. vv IB è la corrente di impiego della conduttura,
cc Interruttore per uso industriale vv In è la corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione,
If = 1,3 x In In ≤ Iz;
vv Iz è la portata in regime permanente della conduttura che deve essere
cc interruttore per uso domestico o similare
If = 1,45 x In In ≤ Iz; determinata
cc fusibile (con In > 4 A) in riferimento alle effettive condizioni di funzionamento.
If = (1,6 ÷ 1,9) x In In ≤ (0,9 ÷ 0,76) x Iz. Praticamente si deve determinare la sezione di cavo che abbia la portata effettiva
L’interruttore automatico permette di sfruttare totalmente superiore a In, If è la corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione.
la portata ammessa dalla conduttura.
Il coordinamento tra un cavo ed un interruttore automatico deve quindi iniziare
Si fa notare che per la protezione delle linee di alimentazione
del quadro di controllo delle pompe del sistema antincendio dalla scelta di un interruttore automatico che abbia una corrente nominale superiore
la norma UNI 9490 prevede l’utilizzo di fusibili allo scopo alla corrente di impiego della conduttura riservandosi poi di scegliere un cavo
di garantire il non intervento della protezione in caso di portata adeguata.
di sovraccarico. Per quando riguarda il rispetto della seconda condizione nel caso di interruttori
La lettera di chiarimento del Ministero degli Interni/ Direzione
automatici non è necessaria alcuna verifica, in quanto la corrente di funzionamento
Generale Protezione Civile emessa in data 23 aprile 1998
e indirizzata all’Ispettorato Regionale VV.F per il Veneto è rispettivamente:
e il Trentino Alto Adige precisa quanto segue. cc 1,45 In per interruttori per uso domestico conformi alla norma CEI EN 60898-1;
“Al riguardo, sulla scorta del competente parere del Centro cc 1,3 In per interruttori per uso industriale conformi alla norma CEI EN 60947-2.
Studi Esperienze, si ritiene che gli obbiettivi di sicurezza Tale verifica è indispensabile quando il dispositivo di protezione è un fusibile.
imposti dalla norma CEI 64-8 debbono essere rispettati anche
Il metodo utilizzato in questa guida prende come riferimento la pubblicazione
se in disaccordo con la specifica prescrizione della norma
UNI 9490/ 4.9.4.3”. CEI-UNEL 35024/1 per quanto riguarda le pose non interrate e la pubblicazione
In conclusione le soluzioni previste dalla norma CEI 64-8, CEI-UNEL 35026 per le pose interrate.
come l’utilizzo di interruttori automatici, sono ammesse
con le raccomandazioni di non proteggere il circuito contro
il sovraccarico e di prevedere un sistema di segnalazione
del sovraccarico in atto.
Nota 2: il metodo utilizzato serve per la determinazione
della portata a regime permanente.
Nota 3: le portate si riferiscono a condizioni di posa senza
variazioni lungo il percorso della conduttura. In caso fosse
necessario, per ragioni di protezione meccanica, modificare
la modalità di posa del cavo lungo il percorso, considerare
l’installazione con le condizioni di utilizzo più gravose.
Se per proteggere un cavo viene utilizzato un tubo o una canala
per un tratto di conduttura inferiore al metro, non è necessario
ridurre la portata.
Utilizzatore Conduttura
Co
rr
en
te Iz
a
di at Iz
im rt 45
pi Po 1,
eg
o
I
B
IB Iz 1,45 I z
In If
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n n
te n e co me
go n
en zio tor
re nte
r n te na
or n t e o
di e
C i fu erru rr nzi
o orr
d nt Co i fu
C
i d
Dispositivo di protezione
41
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
dei circuiti Determinazione della sezione
del conduttore di fase
42
Sigle di designazione dei cavi
A livello nazionale le sigle di designazione dei cavi sono indicate nella norma
CEI 20-27 (CENELEC HD361).
Tali regole si applicano solo per i cavi armonizzati dal CENELEC e per quei cavi
nazionali per i quali il CENELEC ha concesso espressamente l’uso.
Esempio
H 07 V V K 3X 3S
Sezione
Numero anime
Flessibilità
Guaina
Isolamento
Tensione nominale
Cavo armonizzato
43
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
dei circuiti
44
Protezione Installazione dei cavi
dei circuiti Tipi di cavi ammessi e tipi di posa ammissibili
La parte 5 della norma CEI 64-8 è interamente dedicata alla scelta e all’installazione
dei componenti elettrici.
In questo ambito vengono definiti i tipi di cavi ammessi in funzione dei tipi di posa
ed i tipi di posa ammissibili per le varie ubicazioni. La seguente tabella ne dà una
rappresentazione sintetica.
modalità di posa
senza fissaggio fissaggio diretto tubi protettivi tubi protettivi canali, elementi passerelle su isolatore
circolari non circolari scanalati o mensole
tipo di conduttore
conduttori nudi no no no no no no si
ubicazione
entro cavità di struttura (4) si (2)
si si no si (2)
interrata si (2)
si si no (2) (2)
(1) L’installazione è ammessa se i canali sono provvisti di coperchio asportabile mediante attrezzo e con gradi di protezione IP4X o IPXXD o grado di protezione
inferiore ma con installazione fuori dalla portata di mano.
(2) Non applicabile o non utilizzato in generale nella pratica.
(3) Solo per cavi con isolamento minerale e guaina aggiuntiva in materiale non metallico. La norma raccomanda, per altri tipi di cavi, di realizzare l’installazione
in modo da permettere la sostituzione degli stessi in caso di deterioramento.
(4) Per cavità si intende lo spazio ricavato in strutture di un edificio e accessibile solo in punti determinati. Per cunicolo si intende un involucro che permette
l’accesso ai cavi lungo tutto il percorso. Per galleria si intende un luogo dove sono installati conduttori secondo le modalità di posa indicate in tabella e in modo
tale da permettere la libera circolazione di persone.
45
Protezione Installazione dei cavi
dei circuiti Modalità di posa previste
dalla norma CEI 64-8
2 cavi multipolari in tubi protettivi circolari 18 conduttori nudi o cavi senza guaina
posati entro muri termicamente isolati su isolanti
16 cavi multipolari (o unipolari con guaina), 41 cavi senza guaina e cavi multipolari
con o senza armatura, su passerelle a (o cavi unipolari con guaina) in tubi
traversini protettivi circolari posati entro cunicoli
chiusi, con percorso orizzontale
o verticale
46
Modalità di posa previste
dalla norma CEI 64-8 e CEI 11-17
Per le pose dei cavi interrati la norma CEI 64-8 non dà nessuna indicazione.
Queste vengono individuate nella norma CEI 11-17 in cui vengono definite le seguenti tipologie di pose
47
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata
48
cc Fascio di cavi con differente tipo di isolamento. Per gruppi contenente cavi con
isolamento differente (PVC e EPR), la portata di tutti i cavi del gruppo deve essere
valutata considerando tutto il fascio composto da cavi con isolamento avente
temperatura di funzionamento nominale inferiore (PVC).
cc Conduttore di neutro carico. Il numero di conduttori che partecipano
al riscaldamento sono due nei circuiti monofasi, tre nei circuiti trifasi e sempre
tre nei circuiti trifasi con neutro quando i carichi sono distribuiti equamente sulle tre
fasi. Quando il conduttore di neutro porta una corrente senza una corrispondente
riduzione della corrente di fase, nel dimensionamento a portata dei cavi che
costituiscono il circuito, si deve utilizzare un opportuno fattore riduttivo. Le correnti
di neutro possono essere dovuta ad armoniche di ordine tre e multiple di tre.
cc In tale caso si può procedere in uno dei modi seguenti:
vv considerare il circuito trifase con neutro carico come composto da due circuiti
monofasi. In tale caso il fattore di vicinanza (k2 oppure F) dovrà essere determinato
in corrispondenza del numero di circuiti posizionati vicini più uno.
vv utilizzare, in aggiunta agli altri fattori, un fattore riduttivo pari a 0,84
(Norma NF C 15-100).
cc Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano
n circuiti tripolari.
Se un sistema consiste sia di cavi bipolari sia tripolari, il numero di circuiti è preso
pari al numero di cavi e il corrispondente fattore è applicato alle tabelle di portata per
due conduttori caricati per i cavi bipolari e a quelle per tre conduttori caricati per cavi
tripolari. Un fascio o strato costituito da n cavi unipolari caricati, si può cosiderare
come n/2 circuiti bipolari per sistemi F-F o F-N o n/3 circuiti tripolari per sistemi
trifase.
Tabelle T3 e T4: valori di k2 in alternativa a quelli della tabella T2
In caso di installazione di cavi in strato su più supporti (passerelle orizzontali
o verticali) il fattore correttivo k2 si deduce dalle tabelle T3 o T4, rispettivamente
per cavi multipolari e unipolari, e non dalla tabella T2. Questi valori sono applicabili
a cavi simili uniformemente caricati.
Nel caso di passerelle orizzontali i valori indicati si riferiscono a distanze verticali
tra le passerelle di 300 mm. Per distanze verticali inferiori i fattori dovrebbero essere
ridotti. Nel caso di passerelle verticali i valori indicati si riferiscono a distanze
orizzontali tra le passerelle di 225 mm, con passerelle montate dorso a dorso.
Per distanze inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti.
49
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata
tabella T3 - circuiti realizzati con cavi multipolari in strato su più supporti (es. passerelle) fattore k2
n° posa CEI 64-8 metodo di installazione numero di cavi per ogni supporto
numero di passerelle 1 2 3 4 6 9
13 passerelle posa ravvicinata 2 1,00 0,87 0,80 0,77 0,73 0,68
perforate 3 1,00 0,86 0,79 0,76 0,71 0,66
orizzontali posa distanziata 2 1,00 0,99 0,96 0,92 0,87
3 1,00 0,98 0,95 0,91 0,85
13 passerelle posa ravvicinata 2 1,00 0,88 0,81 0,76 0,71 0,70
perforate verticali posa distanziata 2 1,00 0,91 0,88 0,87 0,85
14-15-16-17 scala posa posa ravvicinata 2 1,00 0,86 0,80 0,78 0,76 0,73
cavi elemento 3 1,00 0,85 0,79 0,76 0,73 0,70
di sostegno posa distanziata 2 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96
3 1,00 0,98 0,97 0,96 0,93
Nota 1: per posa distanzianta si intendono cavi posizionati:
ccad una distanza almeno doppia del loro diametro in caso di cavi unipolari
ccad una distanza almeno pari al loro diametro in caso di cavi multipolari.
Se i cavi sono installati ad una distanza superiore a quella sopra indicata il fattore correttivo per circuiti vicini (tabella T2) non si applica (K2 = 1).
Nota 2: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore
o uguale a 20 mm.
50
tabella T4 - circuiti realizzati con cavi unipolari in strato su più supporti fattore k2
n° posa CEI 64-8 metodo di installazione numero di passerelle numero di circuiti trifasi utilizzato per
1 2 3
13 passerelle perforate 2 0,96 0,87 0,81 3 cavi in formazione orizzontale
3 0,95 0,85 0,78
13 passerelle perforate 2 0,95 0,84 3 cavi in formazione verticale
14-15-16-17 scala posa cavi o elemento di sostegno 2 0,98 0,93 0,89 3 cavi in formazione orizzontale
3 0,97 0,90 0,86
13 passerelle perforate 2 0,97 0,93 0,89 3 cavi in formazione a trefolo
3 0,96 0,92 0,86
13 passerelle perforate 2 1,00 0,90 0,86
14-15-16-17 scala posa cavi 2 0,97 0,95 0,93
o elemento di sostegno 3 0,96 0,94 0,9
Nota: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore
o uguale a 20 mm. Le terne di cavi in formazione a trefolo si intendono disposte ad una distanza maggiore di due volte il diametro del singolo cavo unipolare.
cavi in aria 13-14-15-16- PVC 2 22 30 40 52 71 96 131 162 196 251 304 352 406 463 546 629
libera in piano 17 3 19,5 26 35 46 63 85 114 143 174 225 275 321 372 427 507 587
a contatto
EPR 2 27 37 50 64 88 119 161 200 242 310 377 437 504 575 679 783
3 24 33 45 58 80 107 141 176 216 279 342 400 464 533 634 736
cavi in aria 14-15-16 PVC 2 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709
libera 3 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709
distanziati
EPR 2 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902
su un piano
orizzontale(2) 3 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902
cavi in aria 13-14-15-16 PVC 2 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659
libera 3 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659
distanziati
EPR 2 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833
su un piano
verticale (2) 3 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 °C).
EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 °C)
(2) I cavi unipolari affiancati che compongono il circuito trifase si considerano distanziati se posati in modo che la distanza tra di essi sia superiore o uguale
a due volte il diametro esterno del singolo cavo unipolare.
51
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata
Esempio:
Un cavo in rame trifase isolato in EPR è posato su una passerella perforata
in vicinanza di tre circuiti costituiti da:
cc un cavo trifase (1° circuito);
cc 3 cavi unipolari (2° circuito);
cc 6 cavi unipolari (3° circuito).
Il circuito, costituito da 2 conduttori in parallelo per fase, è equivalente a 2 circuiti trifasi.
Sulla passerella in totale si considerano perciò posati 5 circuiti. La temperatura
ambiente è di 40°C. Il cavo deve trasportare una corrente di impiego IB di 23 A.
La sezione del cavo si determina nel modo seguente:
cc scelta dell'interruttore automatico:
l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente
di impiego della conduttura IB;
utilizzando un interruttore modulare si avrà:
In = 25 A;
cc determinazione del coefficiente correttivo ktot:
vv temperatura ambiente tab T1: k1 = 0,91,
vv posa ravvicinata tab T2: k2 = 0,75,
ktot = k1 . k2 = 0,68;
cc determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura:
In' = In/ktot = 36,8 A;
cc determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-B):
vv n° posa: 13,
vv isolante EPR,
vv n° di conduttori attivi: 3,
vv materiale conduttore: rame.
La sezione, con portata teorica Iz' immediatamente superiore alla minima portata
teorica In', è di 4 mm2 (42 A), come evidenziato nella tabella T-B.
Determinazione della portata effettiva della conduttura:
la portata effettiva Iz di un cavo da 4 mm2 nelle condizioni di posa considerate
è pari a:
Iz = I’z . ktot = 28,5 A.
52
tabella T-C: cavi ad isolamento minerale unipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V;
serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
metodologia altri tipi di tipo di num. portata [A]
tipica di posa della isolamento cond. sezione [mm2]
installazione CEI 64-8 caricati 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240
cavi in aria 13 - 14 serie L (1) 3 21 28 37
libera 15 - 16 serie L (2) 3 26 35 46
a trifoglio serie H (1) 3 22 30 40 51 69 92 120 147 182 223 267 308 352 399 466
serie H (2) 3 28 38 50 64 87 115 150 184 228 279 335 385 441 500 584
cavi in aria 13 - 14 serie L (1) 2 25 33 44
libera in piano 15 - 16 3 23 31 41
a contato serie L (2) 2 31 41 54
3 29 39 51
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 26 34 45 57 77 102 132 161 198 241 289 331 377 426 496
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 32 43 56 71 96 127 164 200 247 300 359 411 469 530 617
cavi in aria 14-15-16 serie L (1) 2 25 33 44
libera distanziati 3 29 39 51
su un piano serie L (2) 2 31 41 54
orizzontale
3 37 49 64
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 32 43 56 71 95 125 162 197 242 294 351 402 454 507 565
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 40 54 70 89 120 157 204 248 304 370 441 505 565 629 704
cavi in aria 14-15-16 serie L (1) 2 25 33 44
libera distanziati 3 26 34 45
su un piano serie L (2) 2 31 41 54
verticale
3 33 43 56
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 28 37 49 62 84 110 142 173 213 259 309 353 400 446 497
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 35 47 61 78 105 137 178 216 266 323 385 441 498 557 624
cavi in aria 11 - 11A serie L (1) 2 23 31 40
libera, fissati 3 21 29 38
sulla parete serie L (2) 2 28 38 51
o soffitto
3 27 36 47
serie H (1) 2 25 34 45 57 77 102 133 163 202 247 296 340 388 440 514
3 23 31 41 52 70 92 120 147 181 221 264 303 346 392 457
serie H (2) 2 31 42 55 70 96 127 166 203 251 307 369 424 485 550 643
3 30 41 53 67 91 119 154 187 230 280 334 383 435 492 572
cavi a trifoglio 11 - 11A serie L (1) 3 19 26 35
in aria libera serie L (2) 3 24 33 44
fissati sulla serie H (1) 3 21 28 37 48 65 86 112 137 169 207 249 286 327 371 434
parete o soffitto
serie H (2) 3 26 35 47 59 81 107 140 171 212 260 312 359 410 465 544
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70°C).
Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9.
(2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105°C).
53
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata
tabella T-D: cavi ad isolamento minerale multipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V;
serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
metodologia altri tipi di tipo di numero portata [A]
tipica di posa della isolamento cond. sezione [mm2]
installazione CEI 64-8 caricati 1,5 2,5 4 6 10 16 25
cavo in aria 13 -14 serie L (1) 2 25 33 44
libera, 15 - 16 3 21 28 37
distanziato serie L (2) 2 31 41 54
dalla parete
o soffitto 3 26 35 46
o su passerella serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142
3 22 30 40 51 69 92 120
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179
3 28 38 50 64 87 115 150
cavo in aria 11 - 11A serie L (1) 2 23 31 40
libera, fissato 3 19 26 35
sulla parete serie L (2) 2 28 38 51
o soffitto
3 24 33 44
serie H (1) 2 25 34 45 57 77 102 133
3 21 28 37 48 65 86 112
serie H (2) 2 31 42 55 70 96 127 166
3 26 35 47 59 81 107 140
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70°C).
Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9.
(2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105°C).
54
Posa interrata
55
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa interrata
tabella T-E : cavi unipolari con e senza guaina e cavi multipolari (1) (2)
metodologia altri tipi tipo n. portata [A]
tipica di di posa di cond. sezione [mm2]
installazione della CEI 64-8 isolam. 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 400 500 630
cavi unipolari PVC 2 22 29 38 47 63 82 105 127 157 191 225 259 294 330 386
in tubi interrati 3 20 26 34 43 57 74 95 115 141 171 201 231 262 293 342
a contatto EPR 2 26 34 44 54 73 95 122 148 182 222 261 301 343 385 450 509 592 666 759
(1 cavo per tubo)
3 23 31 40 49 67 85 110 133 163 198 233 268 304 340 397 448 519 583 663
cavi unipolari 61 PVC 2 21 27 36 45 61 78 101 123 153 187 222 256 292 328 385
in tubo 3 18 23 30 38 51 66 86 104 129 158 187 216 246 277 325
interrato EPR 2 24 32 41 52 70 91 118 144 178 218 258 298 340 383 450 510 595 671 767
3 21 27 35 44 59 77 100 121 150 184 217 251 287 323 379 429 500 565 645
cavi 61 PVC 2 19 25 33 41 56 73 94 115 143 175 208 240 273 307 360
multipolari 3 16 21 28 35 47 61 79 97 120 148 175 202 231 259 304
in tubo EPR 2 23 30 39 49 66 86 111 136 168 207 245 284 324 364 428
interrato
3 19 25 32 41 55 72 93 114 141 174 206 238 272 306 360
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70°C; EPR: mescola elastomerica reticolata a base
di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90°C)
(2) Per posa direttamente interrata con o senza protezione meccanica (posa 62 e 63), applicare il fattore correttivo1,15 unitamente ai fattori correttivi K1, k2, k3, e k4.
Esempio:
Dimensionamento di un circuito trifase in condotto interrato in terreno secco e alla
temperatura di 25°C. Il cavo multipolare, isolato in PVC, alimenta un carico trifase
da 100 kW (400 V) e fattore di potenza 0,88 ed è posato a contatto con un altro cavo
multipolare.
La sezione del cavo si determina nel modo seguente:
cc scelta dell'interruttore automatico:
l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla
corrente di impiego della conduttura IB:
IB = 100000 = 164 A;
0,88 . e . 400
sarà possibile utilizzare un interruttore Compact NSX da 250 A con sganciatore
TM200D regolato a 180 A; per il dimensionamento del cavo si potrà dunque
considerare In = 180 A;
cc determinazione del coefficiente correttivo ktot:
vv temperatura del terreno: k1 = 0,95,
vv posa ravvicinata, 2 circuiti: k2 = 0,85,
vv profondità di posa 0,8 m: k3 = 1,
vv natura del terreno: secco, k4 = 1, ktot= k1 . k2 . k3 . k4 = 0,8
cc determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura:
I'n= In/ktot = 225 A;
cc determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-E):
vv isolante: PVC,
vv n° conduttori attivi: 3,
vv materiale conduttore: rame.
La sezione con portata teorica I'z immediatamente superiore alla minima portata
teorica I’n è di 150 mm2 (231 A), come evidenziato nella tabella T-E.
Determinazione della portata effettiva della conduttura:
la portata effettiva Iz di un cavo da 150 mm2 nelle condizioni di posa considerate
è pari a: Iz = I’z . ktot = 184,8 A.
56
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Presentazione
In un qualsiasi impianto di bassa tensione La Norma CEI 64-8 raccomanda una caduta di tensione tra l’origine dell’impianto
è necessario valutare la caduta di tensione elettrico e qualunque apparecchio utilizzatore non superiore in pratica al 4%
della tensione nominale dell’impianto. In un impianto di forza motrice una caduta
tra l’origine dell’installazione e il punto di tensione superiore al 4% può essere eccessiva per le seguenti ragioni:
di utilizzazione dell’energia elettrica. cc il corretto funzionamento, in regime permanente, dei motori è generalmente
Una eccessiva caduta di tensione influenza garantito per tensioni comprese tra il ± 5% della tensione nominale;
negativamente il funzionamento cc la corrente di avviamento di un motore può raggiungere o anche superare
il valore di 5 ÷ 7 In.
delle apparacchiature. Se la caduta di tensione è pari al 6% in regime permanente, essa probabilmente
raggiungerà, al momento dell’avviamento, un valore molto elevato.
Questo provoca:
cc un cattivo funzionamento delle utenze più sensibili;
cc difficoltà di avviamento del motore.
Ad una caduta di tensione del 15% corrisponde una riduzione della coppia di spunto
pari circa al 28%. Durante la fase di avviamento, si consiglia di non superare
la caduta di tensione percentuale del 10% sul cavo del motore. La caduta di tensione
è sinonimo di perdite in linea e quindi di una cattiva ottimizzazione dell’impianto
di trasmissione dell’energia elettrica. Per questi motivi è consigliabile non
raggiungere mai la caduta di tensione massima ammessa. Il valore della caduta
di tensione [V] può essere determinato mediante la seguente formula:
∆U = k . IB . L . (r . cos ϕ + x . sen ϕ)
ed in percentuale
∆u% = DU . 100
Un
dove:
IB [A] è la corrente nel cavo,
k è un fattore di tensione pari a 2 nei sistemi monofase e bifase e nei sistemi
trifase,
L [km] è la lunghezza della linea,
r [Ω/km] è la resistenza di un chilometro di cavo,
x [Ω/km] è la reattanza di un chilometro di cavo,
Un [V] è la tensione nominale dell’impianto,
cosϕ è il fattore di potenza del carico.
resistenza e reattanza specifica dei cavi unificati (Tabella UNEL 35023-70) (1) (2)
sez. [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
cavo unipolare
r [mΩ/m] 14,8 8,91 5,57 3,71 2,24 1,41 0,889 0,641 0,473 0,328 0,236 0,188 0,153 0,123 0,0943 0,0761
x [mΩ/m] 0,168 0,156 0,143 0,135 0,119 0,112 0,106 0,101 0,101 0,0965 0,0975 0,0939 0,0928 0,0908 0,0902 0,0895
cavo bipolare, tripolare
r [mΩ/m] 15,1 9,08 5,68 3,78 2,27 1,43 0,907 0,654 0,483 0,334 0,241 0,191 0,157 0,125 0,0966 0,0780
x [mΩ/m] 0,118 0,109 0,101 0,0955 0,0861 0,0817 0,0813 0,0783 0,0779 0,0751 0,0762 0,0740 0,0745 0,0742 0,0752 0,0750
Materiale conduttore: rame, temperatura di riferimento 80°C.
(1)
(2) La tabella fornisce i valori della resistenza e della reattanza dei cavi per unità di lunghezza (Ω/km corrispondenti a mΩ/m) in funzione della sezione dei conduttori.
Esempio
In un impianto del tipo in figura occorre effettuare una verifica della caduta
di tensione della partenza in cavo, la cui sezione è stata dimensionata a portata.
Il dimensionamento a portata ha condotto ad una sezione di 50 mm2.
È imposta una caduta di tensione del 2%.
Dalla tabella della resistenza e reattanza specifica dei cavi si ha:
S = 50 mm2, cavo multipolare,
r = 0,483 Ω/km,
cavo multipolare Cu/EPR x = 0,0779 Ω/km.
posa in aria libera ravvicinata Calcoliamo ora la caduta di tensione con la formula (NB: la lunghezza del cavo deve
su passerella non perforata essere in km):
S = 50 mm2 ∆U = k . IB . L . (r . cos ϕ + x . sen ϕ) = 8,52 V
L = 70 m Utilizzando quindi la formula della caduta di tensione percentuale si ottiene:
IB = 150 A
∆u% = DU . 100 = 2,13%
cos ϕ = 0,9 Un
essendo ∆u% > del 2% occorre scegliere una sezione superiore:
S = 70 mm2, cavo multipolare,
r = 0,334 Ω/km,
x = 0,0751 Ω/km.
Utilizzando questi dati otteniamo quindi:
∆U = k . lB . L . (r . cosϕ + x . senϕ) = 6 V,
∆u% = DU . 100 = 1,5%
Un
La caduta di tensione risulta verificata (<2%).
La sezione adottata è dunque 70 mm2 in cavo multipolare.
57
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Calcolo della caduta di tensione
58
tabella 2: caduta di tensione % a cos ϕ = 0,85 per 100 m di cavo
sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,19 1,33 0,83 0,56 0,34 0,22 0,14
6 3,29 1,99 1,25 0,84 0,51 0,33 0,21 0,16 0,12
10 5,49 3,32 2,08 1,40 0,85 0,54 0,35 0,26 0,20 0,14 0,11
16 8,78 5,30 3,33 2,23 1,36 0,87 0,56 0,41 0,32 0,23 0,17 0,14 0,12 0,11
20 10,97 6,63 4,17 2,79 1,70 1,09 0,70 0,52 0,39 0,29 0,22 0,18 0,15 0,13 0,11
25 13,71 8,29 5,21 3,49 2,13 1,36 0,88 0,65 0,49 0,36 0,27 0,23 0,19 0,16 0,14 0,12
32 10,61 6,66 4,47 2,73 1,74 1,12 0,83 0,63 0,46 0,35 0,29 0,25 0,21 0,18 0,15
40 8,33 5,59 3,41 2,18 1,41 1,04 0,79 0,57 0,44 0,36 0,31 0,26 0,22 0,19
50 10,41 6,98 4,26 2,72 1,76 1,29 0,99 0,71 0,55 0,45 0,39 0,33 0,28 0,24
63 8,80 5,37 3,43 2,21 1,63 1,24 0,90 0,69 0,57 0,49 0,42 0,35 0,31
80 11,17 6,81 4,36 2,81 2,07 1,58 1,14 0,87 0,72 0,62 0,53 0,44 0,39
90 7,66 4,90 3,16 2,33 1,77 1,28 0,98 0,82 0,70 0,59 0,50 0,44
100 8,52 5,45 3,51 2,59 1,97 1,43 1,09 0,91 0,77 0,66 0,55 0,48
125 6,81 4,39 3,24 2,46 1,78 1,36 1,13 0,97 0,82 0,69 0,61
150 8,17 5,27 4,88 2,96 2,14 1,64 1,36 1,16 0,99 0,83 0,73
175 9,53 6,15 4,53 3,45 2,50 1,91 1,59 1,36 1,15 0,97 0,85
200 10,89 7,03 5,18 3,94 2,85 2,18 1,81 1,55 1,32 1,11 0,97
225 7,91 5,83 4,44 3,21 2,46 2,04 1,74 1,48 1,24 1,09
250 6,47 4,93 3,57 2,73 2,27 1,94 1,65 1,38 1,21
275 5,42 3,93 3,00 2,49 2,13 1,81 1,52 1,33
300 4,28 3,27 2,72 2,32 1,98 1,66 1,45
325 3,55 2,95 2,52 2,14 1,80 1,57
350 3,17 2,71 2,31 1,94 1,70
375 2,91 2,47 2,07 1,82
400 2,64 2,21 1,94
450 2,49 2,18
500 2,42
tabella 3: caduta di tensione % a cos ϕ = 0,9 per 100 m di cavo
sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,32 1,40 0,88
6 3,48 2,10 1,32 0,88 0,54 0,34 0,22 0,16 0,12
10 5,80 3,50 2,20 1,47 0,90 0,57 0,37 0,27 0,20 0,15 0,11
16 9,28 5,60 3,52 2,35 1,43 0,91 0,59 0,43 0,33 0,23 0,18 0,15 0,12 0,10
20 11,60 7,00 4,40 2,94 1,79 1,14 0,73 0,54 0,41 0,29 0,22 0,18 0,15 0,13 0,11
25 14,50 8,75 5,49 3,68 2,24 1,43 0,92 0,67 0,51 0,37 0,28 0,23 0,19 0,16 0,13 0,12
32 11,21 7,03 4,71 2,87 1,83 1,17 0,86 0,65 0,47 0,35 0,29 0,25 0,21 0,17 0,15
40 8,79 5,89 3,58 2,28 1,47 1,08 0,81 0,58 0,44 0,36 0,31 0,26 0,22 0,19
50 7,36 4,48 2,85 1,83 1,34 1,02 0,73 0,55 0,45 0,39 0,33 0,27 0,23
63 5,64 3,60 2,31 1,69 1,28 0,92 0,70 0,57 0,49 0,41 0,34 0,29
80 7,16 4,57 2,93 2,15 1,63 1,17 0,88 0,73 0,62 0,52 0,43 0,37
90 8,06 5,14 3,30 2,42 1,83 1,31 0,99 0,82 0,69 0,59 0,48 0,42
100 8,95 5,71 3,66 2,69 2,03 1,46 1,10 0,91 0,77 0,65 0,54 0,47
125 7,13 4,58 3,36 2,54 1,83 1,38 1,14 0,96 0,81 0,67 0,58
150 8,56 5,50 4,03 3,05 2,19 1,66 1,36 1,16 0,98 0,81 0,70
175 9,99 6,41 4,71 3,56 2,56 1,93 1,59 1,35 1,14 0,94 0,81
200 11,41 7,33 5,38 4,07 2,92 2,21 1,82 1,54 1,30 1,08 0,93
225 8,25 6,05 4,58 3,29 2,48 2,05 1,74 1,46 1,21 1,05
250 6,72 5,09 3,65 2,76 2,27 1,93 1,63 1,34 1,16
275 5,59 4,02 3,04 2,50 2,12 1,79 1,48 1,28
300 4,38 3,31 2,73 2,31 1,95 1,61 1,40
325 3,59 2,96 2,51 2,12 1,75 1,51
350 3,18 2,70 2,28 1,88 1,63
375 2,89 2,44 2,02 1,75
400 2,60 2,15 1,86
450 2,42 2,09
500 2,33
59
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Calcolo della caduta di tensione durante
l’avviamento di motori
Affinché l’avviamento avvenga in modo Caduta di tensione in avviamento sulla linea a monte della partenza motore
regolare e con tempi contenuti è necessario In presenza di un regime transitorio di avviamento di un motore la caduta di tensione
aumenta:
che la coppia di avviamento non sia
cc a monte della partenza motore (ΔUAB). Tale riduzione di tensione può influenzare
inferiore a 1,7 volte la coppia resistente sia il funzionamento del motore sia il funzionamento delle utenze alimentate
della macchina operatrice. dallo stesso sistema sbarre.
Per tale motivo è buona regola limitare cc sulla stessa linea di alimentazione del motore (ΔUBC).
La caduta di tensione ΔUAB deve essere valutata in modo che le perturbazioni
la caduta di tensione durante l’avviamento
provocate sulle utenze siano trascurabili. La caduta di tensione ΔUAC deve essere
ad un valore massimo del 10% dal punto valutata in modo che l’avviamento della macchina operatrice avvenga
di alimentazione dell’impianto fino correttamente. La tabella seguente permette di valutare, con buona
ai terminali del motore. approssimazione, la caduta di tensione ΔUAB al momento dell’avviamento
del motore. Il fattore KV1, scelto in funzione del rapporto tra la corrente/potenza
della sorgente di alimentazione e la corrente/potenza del motore in fase di
avviamento, si applica alla caduta di tensione determinata mediante le tabelle 1, 2, 3.
60
coefficiente KV2 per il calcolo della caduta di tensione sulla linea di alimentazione del motore (2)
conduttore in rame conduttore in alluminio
S [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 10 16 25 35 50 70 95 120 150
cosj motore
all’avviamento
0,35 2,43 1,45 0,93 0,63 0,39 0,26 0,18 0,14 0,11 0,085 0,072 0,064 0,058 0,61 0,39 0,26 0,20 0,15 0,12 0,09 0,082 0,072
0,45 3,11 1,88 1,19 0,80 0,49 0,32 0,22 0,16 0,12 0,098 0,081 0,071 0,063 0,77 0,49 0,33 0,24 0,18 0,14 0,11 0,094 0,082
a regime (1)
0,85 5,83 3,81 2,20 1,47 0,89 0,56 0,37 0,27 0,19 0,144 0,111 0,092 0,077 1,41 0,89 0,58 0,42 0,30 0,22 0,17 0,135 0,112
(1) L’ultima riga della tabella permette di determinare la caduta di tensione in regime nominale (fattore di potenza pari a 0,85) con la stessa relazione sopra indicata
ma utilizzando invece della corrente di avviamento (Iavv) la corrente nominale del motore (In).
(2) Il coefficiente KV2 è fornito come caduta di tensione percentuale per 1 km di cavo e 1 A di corrente d’impiego. Per un corretto utilizzo fare riferimento all’esempio
sottostante.
2° passo
Determinazione della caduta di tensione ΔUBC sulla partenza motore durante
l’avviamento.
La tabella del coefficiente KV2 sopra riportata fornisce la caduta di tensione in valore
percentuale, per 1 km di cavo, per 1 A di corrente di impiego, in funzione della
sezione del cavo e del fattore di potenza del motore in avviamento.
La caduta di tensione riportata alle reali condizioni di utilizzazione si determina come
segue:
ΔU = KV2 . Iavv . L
dove:
ΔU = caduta di tensione espressa in valore percentuale (%)
KV2 = caduta di tensione specifica (%)
Iavv = corrente di avviamento in (A)
L = lunghezza della linea in (km)
3° passo
Determinazione della caduta di tensione ΔUAC a regime e durante l’avviamento
del motore.
cc Caduta di tensione a regime (quarta riga della tabella):
cosj = 0,85; sezione 10 mm2
Caratteristiche del motore ΔUBC = 0,89 . 35 . 0,072 = 2,24%
Potenza = 18,5 kW ΔUAC = ΔUAB + ΔUBC = 2,4 + 2,24 = 4,64%
Corrente nominale = 35 A Il valore è corretto in quanto inferiore alla massima caduta di tensione ammessa
Potenza in avviamento (1) = 122 kVA dal motore (5%).
Corrente avviamento = 175 A (5 x In)
Fattore di potenza di avv = 0,45 cc Caduta di tensione in avviamento (terza riga della tabella)
Tipo di avviamento = diretto ΔUBC = 0,49 . 175 . 0,072 = 6,17%
Linea di alimentazione del motore ΔUAC = ΔUAB . KV1+ ΔUBC = 2,4 . 1,27 + 6,17 = 9,22%
Sezione = 10 mm2 (per KV1 vedere tabella precedente)
Tipo cavo = tripolare Il valore è corretto in quanto inferiore alla massima caduta di tensione ammessa
Lunghezza = 72 m
dal motore durante la fase di avviamento (10%).
(1) Pavviamento = Pnominale . Iavv/ (In . η . cosjnominale)
La seguente tabella indica la corrente nominale dei motori asincroni in funzione della loro potenza e della tensione nominale.
61
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Calcolo della corrente di cortocircuito
Guasto trifase
La corrente di cortocircuito trifase è generalmente il valore massimo che si può avere
sugli impianti in caso di alimentazione tramite trasformatore.
Tale corrente si determina nel modo seguente.
Icc3F = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase)2 + (XMt + XTr + XFase)2
I valori di resistenza e di reattanza comprendono tutti i componenti dal punto
di alimentazione, trasformatore MT/BT, fino al punto di guasto. I valori di resistenza
dei cavi sono relativi ad una temperatura di 20°C (condizione di cortocircuito alla
messa in servizio dell’impianto). Il fattore di tensione previsto dalla norma CEI 11-25,
per tenere conto delle variazioni (+5%) a cui può essere soggetta la tensione
di esercizio dell’impianto in bassa tensione, è c = 1,05.
Guasto bifase
La corrente di cortocircuito dovuta ad un guasto tra due fasi si determina a partire
dal valore di corrente di cortocircuito trifase nel modo seguente.
Icc2F = c.U = 0,866 . Icc3F
2. (RMt + RTr + R Fase)2 + (XMt + XTr + XFase)2
In prossimità del trasformatore la soglia di intervento di corto ritardo delle protezioni
deve essere tarata al di sotto della corrente di cortocircuito bifase che può essere
inferiore alla corrente di guasto verso terra e di guasto fase neutro.
Guasto fase-neutro
In caso di guasto monofase la corrente può essere valutata, in qualunque punto
dell’impianto, nel seguente modo.
IccFN = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase + Rneutro)2 + (XMt + XTr + XFase + Xneutro)2
I valori di resistenza e di reattanza dell’anello di guasto comprendono tutti
i componenti dal punto di alimentazione (trasformatore MT/BT) fino al punto
di guasto. Nel caso si debba determinare la corrente massima per la scelta
dell’interruttore e per la verifica di tenuta del cavo al cortocircuito, i valori
di resistenza devono essere riportati a 20°C e il fattore di tensione deve essere pari
a 1,05. Questa relazione può essere utilizzata anche per valutare la corrente
di cortocircuito minima a fondo linea quando richiesto dalla norma (vedi pagina 76).
In tale, caso per tenere conto dell’incremento della resistenza dei cavi durante
il guasto, si maggiora il valore delle resistenze con un fattore pari a 1,5 (norma
CEI 64-8). La norma CEI 11-25 indica il fattore di tensione pari a 0,95 previsto
per tenere conto della variazione di tensione (-5%) a cui può essere soggetta
la tensione di esercizio dell’impianto.
Guasto fase-terra
Per guasto a terra tra fase e PE, la corrente può essere valutata, in qualunque punto
dell’impianto, nel seguente modo:
IccFPF = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase + RPE)2 + (XMt + XTr + XFase + XPE)2
62
Anche in questo caso i valori di resistenza e di reattanza dell’anello di guasto
comprendono tutti i componenti dal punto di alimentazione (trasformatore MT/BT)
fino al punto di guasto. Questo valore di corrente serve per regolare correttamente
le protezioni in modo che intervengano nei tempi previsti secondo il sistema
di neutro attuato. Durante il guasto la temperatura del conduttore aumenta a causa
della corrente di guasto. Per tenere conto dell’incremento della resistenza dei cavi
si maggiora il valore, determinato a 20°C, con un fattore pari a 1,5 e si applica
il fattore di tensione c = 0,95 per tenere conto della variazione (-5%) a cui è soggetta
la tensione di esercizio dell’impianto. Per la valutazione della corrente di guasto
verso terra mediante il metodo semplificato indicato dalla norma CEI 64-8 e al fine
di verificare l’intervento della protezione, si rimanda a pag 397.
63
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Calcolo della corrente di cortocircuito
esempio
componenti dell’impianto resistenze [mΩ] reattanze [mΩ]
.
R2 = 6,5 400
2
trasformatore
)
4 . 4002 2- (2,622)
Sn= 630 kVA 6302 X2 =
)
ucc= 4 % R2 = 2,62 100 630
U= 400 V X2 = 9,81
Pcu= 6,5 kW
collegamento R3 = 1 . 18 . 3 X3 = 1 . 0,12 . 3
trasf./int. 3 150 3
(cavo) R3 = 0,12 X3 = 0,12
3 x (1 x 150 mm2)
Cu per fase
L= 3 m
M1
interruttore M1 R4= 0 X4= 0
interruttore M2 R6 = 0 X6= 0
M2
70 X7 = 0,12 . 70
collegamento quadro R7 = 18 . ____
generale BT/quadro 185 X7 = 8,40
secondario
M3
(cavo) R7 = 6,81
1 x (1 x 185 mm2)
Cu per fase
L= 70 m
64
Caratteristiche elettriche
trasformatori MT/BT in olio e resina
65
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori
secondari e terminali
66
400 V Esempio:
Si consideri la rete rappresentata qui a lato:
Icc = 28 kA cc tensione 400 V;
cc cavo con sezione 50 mm2 in rame e lunghezza 10 m. Procedere sulla riga relativa
al cavo utilizzato fino a trovare la corrispondente lunghezza approssimata per difetto
(8,8 m);
A cc corrente di cortocircuito a monte 28 kA. Identificare la riga corrispondente alla Icc
a monte approssimata per eccesso (30 kA);
cc determinare la corrente di cortocircuito a valle individuando l'intersezione tra:
50 mm2, vv la colonna della lunghezza cavo 8,8 m,
Cu 10 m
vv la riga relativa a Icc a monte 30 kA.
La corrente di cortocircuito a valle è di 24 kA.
Icc = ? Scelta degli interruttori:
cc interruttore A: Compact NSX250F TM250D Pdi 36 kA;
B C cc interruttore B: Acti 9 iC60L Pdi 15 kA, con Pdi "rinforzato per filiazione" 30 kA;
cc interruttore C: Compact NSX160B TM160D Pdi 25 kA.
IB IB
67
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori
secondari e terminali
400 V
230 V
trasformatore in olio
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
100 2,5 2,6 2,1 1,3 1 0,7 0,6 0,5
Icc3F = 3,6 kA 4 3 2,6 1,8 1,4 1,1 0,9 0,8 0,7
6 3,3 2,9 2,3 1,8 1,5 1,3 1,1 1 0,9
10 3,5 3,2 2,8 2,4 2 1,8 1,6 1,4 1,3 1,2
16 3,6 3,4 3,1 2,8 2,5 2,3 2,1 1,9 1,8 1,6 1,5
25 3,6 3,5 3,3 3,1 2,9 2,7 2,5 2,4 2,2 2,1 2 1,8 1,6
160 2,5 3,5 2,5 1,5 1 0,8 0,6 0,5
Icc3F = 5,7 kA 4 4,3 3,4 2,1 1,5 1,2 1 0,8 0,7
6 4,8 4,1 2,8 2,1 1,7 1,4 1,2 1 0,9
10 5,3 4,8 3,8 3 2,5 2,1 1,8 1,6 1,5 1,3
16 5,5 5,2 4,5 3,8 3,3 2,9 2,6 2,3 2,1 1,9 1,8
25 5,7 5,5 5 4,5 4 3,7 3,4 3,1 2,8 2,6 2,5 2,2 1,9
250 2,5 4,2 2,8 1,5 1,1 0,8 0,6 0,5
Icc3F = 8,9 kA 4 5,5 4,1 2,3 1,6 1,3 1 0,9 0,7
6 6,6 5,2 3,3 2,3 1,8 1,5 1,3 1,1 1
10 7,7 6,6 4,7 3,5 2,8 2,3 2 1,7 1,5 1,4
16 8,3 7,5 5,9 4,8 4 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1 1,9
25 8,6 8,1 7 6 5,2 4,6 4 3,6 3,3 3 2,8 2,4 2,1
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
400 2,5 4,7 3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 14,2 kA 4 6,7 4,6 2,5 1,7 1,3 1 0,9 0,7
6 8,6 6,3 3,6 2,5 1,9 1,5 1,3 1,1 1
10 10,8 8,6 5,4 3,9 3 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 12,2 10,5 7,4 5,6 4,5 3,7 3,2 2,8 2,4 2,2 2
25 13,1 11,9 9,4 7,6 6,3 5,3 4,6 4,1 3,6 3,3 3 2,5 2,2
630 2,5 5,1 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 22,1 kA 4 7,6 4,9 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,7
6 10,3 6,9 3,7 2,6 1,9 1,6 1,3 1,1 1
10 14 10,3 5,9 4,1 3,1 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 17 13,6 8,6 6,2 4,8 3,9 3,3 2,9 2,5 2,2 2
25 19,1 16,4 11,6 8,8 7 5,8 5 4,3 3,8 3,4 3,1 2,6 2,3
800 2,5 5,1 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 18,8 kA 4 7,5 4,9 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,8
6 10 6,9 3,7 2,6 1,9 1,6 1,3 1,1 1
10 13,3 10 5,9 4,1 3,1 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 15,6 12,8 8,4 6,1 4,8 3,9 3,3 2,9 2,5 2,2 2
25 17 15,1 11,2 8,6 6,9 5,8 4,9 4,3 3,8 3,4 3,1 2,6 2,3
1000 2,5 5,2 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 23,3 kA 4 7,8 5 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,8
6 10,8 7,2 3,8 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 14,9 10,7 6,1 4,2 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,4
16 18,1 14,3 8,9 6,3 4,9 4 3,4 2,9 2,5 2,3 2
25 20,4 17,5 12,2 9,1 7,2 6 5,1 4,4 3,9 3,5 3,2 2,7 2,3
1250 2,5 5,3 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =28,9 kA 4 8,1 5,1 2,6 1,7 1,3 1,1 0,9 0,8
6 11,4 7,3 3,8 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 16,3 11,3 6,2 4,2 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 20,6 15,6 9,3 6,5 5 4 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 23,9 19,8 13,1 9,5 7,5 6,1 5,2 4,5 3,9 3,5 3,2 2,7 2,3
68
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
1600 2,5 5,3 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =36,6 kA 4 8,3 5,1 2,6 1,7 1,3 1,1 0,9 0,8
6 11,8 7,5 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 17,6 11,8 6,3 4,3 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 23,3 16,8 9,6 6,6 5 4,1 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 28,1 22,2 13,8 9,9 7,6 6,2 5,2 4,5 4 3,6 3,2 2,7 2,3
2000 2,5 5,4 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =45,2 kA 4 8,4 5,2 2,6 1,8 1,3 1,1 0,9 0,8
6 12,1 7,6 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 18,5 12,1 6,4 4,3 3,3 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 25,4 17,7 9,8 6,7 5,1 4,1 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 31,8 24,1 14,4 10,1 7,8 6,3 5,3 4,6 4 3,6 3,2 2,7 2,3
2500 2,5 5,4 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =55,7 kA 4 8,5 5,2 2,6 1,8 1,3 1,1 0,9 0,8 0,7
6 12,4 7,7 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1 0,9
10 19,3 12,4 6,4 4,3 3,3 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 27,3 18,4 9,9 6,8 5,1 4,1 3,4 3 2,6 2,3 2,1
25 35,5 25,9 14,8 10,3 7,9 6,4 5,3 4,6 4 3,6 3,2 2,7 2,3
Nota 1: nel caso in cui la lunghezza della linea non sia Esempio 1
presente in tabella utilizzare il valore subito inferiore. Per una Si considera un circuito monofase (230 V) che alimenta il quadro di alimentazione
valutazione più precisa utilizzare il Software i-project.
Nota 2: le correnti di cortocircuito dei trasformatori sono state
di tutto il sistema ausiliario di cabina.
determinate considerando una potenza di cortocircuito Il circuito è composto da cavi di sezione 4 mm2 con conduttore in rame e lunghezza
a monte di 500 MVA. 11 m con corrente di impiego massima di 20 A.
Nota 3: la corrente di cortocircuito è stata determinata Il trasformatore MT/BT ha potenza pari a 1000 kVA (Icc3f = 23,3 kA).
considerando linee con cavi multipolari. Dispositivo di protezione a monte della linea: iC60H (Icu = 30 kA a 230 V)
curva C 25 A 2P. La corrente di cortocircuito monofase massima a valle del cavo
in corrispondenza del dispositivo generale di sezionamento del sottoquadro sarà
pari a 2,6 kA. Il quadro e i suoi componenti verranno dimensionato sulla base
di tale corrente.
Dispositivo generale di sezionamento: interruttore di manovra-sezionatore I 20 A
che coordinato con l’interruttore a monte iC60H è protetto fino a 6,5 kA.
Dispositivi di protezione delle partenze: C40a (Icu = 6 kA) curva C 1P+N
con blocco Vigi A si da 30 mA e corrente nominale compatibile con la corrente
di impiego delle linee in partenza.
Esempio 2
Si considera un circuito trifase (230/400V) che alimenta il quadro generale
della centrale per il condizionamento dei locali dell’edificio. Il circuito è composto
da cavi di sezione 10 mm2 con conduttore in rame e lunghezza 20 m con corrente
di impiego massima di 35 A. Il trasformatore MT/BT ha potenza pari a 1000 kVA
(Icc3f = 23,3 kA).
Dispositivo di protezione a monte della linea: NSA160NE (Icu = 25 kA a 400 V)
TM50D 3P. La corrente di cortocircuito trifase massima a valle del cavo
in corrispondenza del dispositivo generale di sezionamento del sottoquadro
e delle partenze trifasi sarà pari a 8 kA (Tabella pag 66).
La corrente di cortocircuito monofase massima a valle del cavo in corrispondenza
dei dispositivi di protezione delle partenze monofasi del sottoquadro sarà pari
a 3,2 kA. Il quadro e i suoi componenti verranno dimensionato sulla base di tali
correnti.
Dispositivo generale di sezionamento: interruttore di manovra-sezionatore INS40
(Icw = 3 kA x 1s) che coordinato con ‘interruttore a monte NSA160NE è protetto fino
a 25 kA.
Dispositivi di protezione delle partenze trifasi: C40a (Icu = 6 kA) curva C 3P+N
con blocco Vigi 300 mA e corrente nominale compatibile con la corrente di impiego
delle linee in partenza.
Dispositivi di protezione delle partenze monofasi: C40a (Icu = 6 kA) curva C
1P+N con blocco Vigi 30 mA e corrente nominale compatibile con la corrente
di impiego delle linee in partenza.
69
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori
secondari e terminali
400 V
230 V
70
Contributo dei motori asincroni alla corrente
di cortocircuito
In presenza di un cortocircuito su una partenza il motore alimentato dallo stesso
sistema sbarre contribuisce alla corrente di cortocircuito fornita dal trasformatore.
La norma CEI 11-25 definisce i limiti di potenza dei motori il cui contributo
è trascurabile.
KC . SI tM ≤ 0,01 . IccTR
dove
KC = fattore di contemporaneità dei motori alimentati dallo stesso sistema sbarre
Fig. a SItM = somma delle correnti nominali dei motori
IccTR = corrente di cortocircuito dovuta al trasformatore
La stessa norma inoltre definisce un metodo rigoroso per la determinazione
della sua corrente di cortocircuito in funzione dei parametri del motore e del tempo
di intervento della protezione.
Un criterio semplificato per la sua valutazione può essere quello di considerare
il contributo del motore pari a 4-5 volte la corrente nominale del motore equivalente.
IccM = (4 ÷ 5) . KC . SItM
La tabella seguente identifica i casi in cui è necessario maggiorare la corrente
di cortocircuito a secondo della corrente di cortocircuito presunta sull’impianto.
71
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori alimentati
da uno o più trasformatori MT/BT
Dati di base
La seguente tabella è stata elaborata considerando:
cc La potenza di cortocircuito della rete a monte è di 500 MVA;
cc i trasformatori hanno caratteristiche standard (vedere pag. 66);
cc i trasformatori sono in olio e resina;
cc tra ogni trasformatore e l’interruttore corrispondente ci sono 5 m di condotto
sbarre prefabbricato della gamma Canalis;
cc tra un interruttore di alimentazione e un interruttore di partenza è previsto 1 m
di sbarre;
cc la temperatura di funzionamento degli interruttori all’interno dei quadri è di 40°C.
Nota: Per accoppiare più trasformatori in parallelo, occorre soddisfare le seguenti condizioni:
ccstessa ucc% Ie;
ccstesso rapporto di trasformazione a vuoto;
ccil rapporto delle potenze tra 2 trasformatori non superiore a 2;
ccavvolgimenti appartenenti allo stesso gruppo orario.
Esempio:
L’impianto è composto da:
cc 2 trasformatori in resina 20 kV/400 V da 1000 kVA ciascuno (In = 1444 A);
cc 8 partenze:
vv 4 da 150 A (Tipo A),
vv 2 da 220 A (Tipo B),
vv 1 da 60 A (Tipo C),
vv 1 da 540 A (Tipo D).
Scelta degli interruttori:
cc Interruttori di arrivo:
vv NW16N1 o NT16H1 o NS1600N,
cc Interruttori di partenza:
vv tipo A: NSX160H,
vv tipo B: NSX250H,
vv tipo C: NG125L,
vv tipo D: NSX630N.
72
tabella di scelta 1A (1)
trasformatori Icu interruttore di arrivo Icu interruttori di partenza
in olio minimo tipo sganciatore minimo sganciatori istantanei (2) sganciatori ritardabili
potenza In n° interr. interr. <63 A(3) 100 A 160 A 250 A 400 A 630 A(4) 800 A 1000 A 1250 A
[kVA] [A] arrivo partenza
[kA] [kA]
100 145 1 3,6 NSX160E TM-D / 3,6 iC60N NSX160E NSX160E
Micrologic
2 3,6 NSX160E TM-D / 7,1 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
Micrologic
3 7,1 NSX160E TM-D / 10,6 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F
Micrologic
160 231 1 5,7 NSX250B TM-D / 5,7 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
Micrologic
2 5,7 NSX250B TM-D / 11,3 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F
Micrologic
3 11,5 NSX250B TM-D / 16,9 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F
Micrologic
iC60L
<40A
250 361 1 8,9 NSX400F Micrologic 8,9 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
2 8,9 NSX400F Micrologic 17,6 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F
iC60L
<40A
3 17,7 NSX400F Micrologic 26,1 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N
400 578 1 14,1 NSX630F Micrologic 14,1 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F NSX630F
NW08N1 / NG125a
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
2 14,1 NSX630F Micrologic 27,8 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW08N1 /
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
3 27,2 NSX630F Micrologic 40,8 NG125L NSX160N NSX160N NS250SX NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW08N1 /
NT08H1
MTZ1-06 H1
MTZ2-08 N1
500 722 1 17,6 NS800N Micrologic 17,6 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N
NW10N1 / iC60L NG125N
NT10H1 <40A
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
2 17,6 NS800N Micrologic 34,4 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
3 33,5 NS800N Micrologic 50,3 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
630 910 1 22 NS1000N Micrologic 22 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N
NW10N1 / iC60L NG125N
NT10H1 <25A
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
2 22 NS1000N Micrologic 42,8 NSX160N NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW10N1 / NG125L
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
3 41,5 NS1000N Micrologic 62,3 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW10N1 /
NT10H1
MTZ1-10 H1
MTZ2-10 N1
(1) Limite di potenza dei trasformatori.
In caso di fornitura in MT da Distributore con linea di alimentazione uscente direttamente dalla cabina primaria, la Norma CEI 0-16 chiede che i trasformatori
abbiano le seguenti potenze massime:
cc1600 kVA a 15 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 36,3 kA
cc2000 kVA a 20 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 45,2 kA
Eventuali trasformatori collegati in parallelo dovranno avere potenza e tensione di cortocircuito tali da non superare i limiti di Icc sopra indicati.
(2) Utilizzando interruttori fortemente limitatori sulle partenze (fino a NSX630) si migliora la selettività tra le partenze, l’interruttore in MT e interruttore
generale BT.
(3) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva.
(4) Se per ragioni di selettività con gli interruttori a valle è richiesto un interruttore in categoria B (ritardabile), la scelta cade sull’interruttore NS630b N fino a 50 kA,
H fino a 70 kA, L per correnti superiori a 70 kA.
73
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori alimentati
da uno o più trasformatori MT/BT
74
tabella di scelta 2 (1)
trasformatori Icu interruttore di arrivo Icu interruttori di partenza
in olio + resina minimo tipo sganc. minimo sganciatori istantanei (2) sganciatori ritardabili
potenza In n° interr. interr. <63 A(3) 100 A 160 A 250 A 400 A 630 A(4) 800 A 1000 A 1250 A
[kVA] [A] arrivo partenza
[kA] [kA]
800 1155 1 18,7 NS1250N Micrologic 18,7 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW12N1 / iC60L NG125N
NT12H1 <40A
MTZ1-12 H1
MTZ2-12 N1
2 18,7 NS1250N Micrologic 36,5 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW12N1 /
NT12H1
MTZ1-12 H1
MTZ2-12 N1
3 35,6 NS1250N Micrologic 53,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW12N1 /
NT12H1
MTZ1-12 H1
MTZ2-12 N1
1000 1444 1 22,3 NS1600N Micrologic 22,3 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW16N1 / iC60L NG125N
NT16H1 <25A
MTZ1-16 H1
MTZ2-16 N1
2 22,3 NS1600N Micrologic 45 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW16N1 /
NT16H1
MTZ1-16 H1
MTZ2-16 N1
3 43,7 NS1600N Micrologic 65,6 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW16H1
MTZ2-16 H1
1250 1804 1 29 NS2000N Micrologic 29 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW20N1
MTZ2-20 N1
2 29 NS2000N Micrologic 55,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800N NS1000N NS1250N
NW20N1
MTZ2-20 N1
3 53,5 NS2000N Micrologic 80,2 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800H NS1000H NW12H2a
NW20H1 MTZ2-12 H1b
MTZ2-20 H1
1600 2310 1 36,6 NW25H1 Micrologic 36,6 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NS2500N
MTZ2-25 H1
2 36,6 NW25H1 Micrologic 68,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800N NS1000N NS1250N
NS2500N
MTZ2-25 H1
3 66,4 NW25H2A Micrologic 99,6 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800H NS1000H NW12H2a
NS2500N MTZ2-12 H1b
MTZ2-25 H1b
2000 2887 1 44,7 NW32H1 Micrologic 44,7 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NS3200N
MTZ-32 H1
2 44,7 NW32H1 Micrologic 83,3 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800L NS1000L NW12H2a
NS3200N MTZ2-12 H1b
MTZ-32 H1
3 80,3 NW32H2a Micrologic 120,3 NSX160L NSX160L NSX160L NSX250L NSX400L NSX630L NS800L NS1000L NW12L1
NS320H MTZ2-12 L1
MTZ-32 H1b
75
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Protezione dei cavi a inizio linea
e a fondo linea
costante K conduttore
rame alluminio
isolante PVC 115 74
EPR/XLPE 143 87
76
Negli schemi sotto riportati il simbolo PSC corrisponde alla protezione contro
sovraccarichi e cortocircuiti mentre il simbolo PC corrisponde alla sola protezione
contro il cortocircuito.
L’omissione della protezione contro i sovraccarichi è ammessa nei seguenti
casi:
cc condutture a valle di variazioni di sezione ed effettivamente protette contro
il sovraccarico da dispositivo di protezione posto a monte.
cc Condutture che alimentano apparecchi utilizzatori che non possono dare origine
a sovraccarichi (la corrente di impiego della conduttura deve essere comunque
inferiore alla sua portata).
Esempi di carichi che non possono dare luogo a sovraccarico sono:
vv apparecchi termici (scaldacqua, cucine, sistemi di riscaldamento),
vv motori con corrente a rotore bloccato (corrente di avviamento) non superiore
alla portata della conduttura,
vv apparecchi di illuminazione,
77
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Protezione dei cavi a inizio linea
e a fondo linea
KPAR = fattore che tiene conto dell’impedenza del circuito di guasto in caso di conduttori
in parallelo
KPAR
n° cavi in parallelo 1 2 3 4 5
fattore KPAR 1 2 2,65 3 3,2
78
Lunghezza massima protetta
Esempio 1
Rete trifase 400 V senza neutro. Protezione assicurata con un interruttore NSX630F
munito di sganciatore solo magnetico tipo Micrologic 1.3M da 500 A, regolato
a 4000 A (precisione ± 20%). Sezione delle fasi: 120 mm2.
Il cavo è protetto da cortocircuito in fondo alla conduttura se la sua lunghezza
è inferiore a 133 m.
Esempio 2
Rete monofase 230 V (fase + neutro). Protezione assicurata tramite un interruttore
NS80H sganciatore solo magnetico, tipo MA, da 50 A, regolato a 500 A
(precisione ± 20%). Sezione delle fasi e del neutro: 10 mm2.
Sulla tabella si considera la regolazione a 520 A (più cautelativa di 500 A)
da cui si ottiene 95 m. Applicando il fattore 0,58 si ottiene una lunghezza di 55 m.
Il cavo è protetto da cortocircuito in fondo alla linea se la sua lunghezza è inferiore
a 55 m.
79
Protezione Protezione dei conduttori
dei circuiti di protezione e di neutro
Sezione del conduttore di protezione
e di neutro
Il conduttore di protezione realizza Il conduttore di protezione deve sopportare le sollecitazioni termiche dovute
il collegamento delle masse all’impianto alla corrente di guasto a terra ed essere dimensionato in modo da permettere
l’intervento delle protezioni contro i contatti indiretti.
di terra. La sua funzione primaria è quella Qui di seguito vengono riportati due metodi per il solo dimensionamento termico
di permettere la circolazione della corrente del conduttore.
di guasto verso terra e, unitamente Nota 1: il conduttore di protezione deve essere identificato con colorazione giallo/verde.
Se il conduttore svolge anche la funzione di conduttore di neutro (PEN), prevedere fascettatura
all’interruttore automatico, di garantire di colore blu alle sue estremità. La colorazione delle anime dei cavi multipolari è indicata
la protezione contro i contatti indiretti. nella tabella sottostante (norma CEI 64-8)
80
Sezione del conduttore di neutro
Il conduttore di neutro contribuisce alla trasmissione dell’energia elettrica e viene
utilizzato in presenza di carichi monofasi.
In queste condizioni, il conduttore di neutro è percorso da una corrente
la cui intensità dipende dal grado di squilibrio dei carichi.
L’eventuale conduttore di neutro deve avere la stessa sezione dei conduttori
di fase:
cc nei circuiti monofasi a due fili, qualunque sia la sezione dei conduttori;
cc nei circuiti polifasi, quando la dimensione dei conduttori di fase sia inferiore
od uguale a 16 mm2 se in rame o a 25 mm2 se in alluminio.
Nei circuiti polifasi i cui conduttori di fase abbiano una sezione superiore a 16 mm2
se in rame o a 25 mm2 se in alluminio il conduttore di neutro può avere una sezione
inferiore a quella dei conduttori di fase se sono soddisfatte contemporaneamente
le seguenti condizioni:
cc la corrente massima, comprese le eventuali armoniche, che si prevede possa
percorrere il conduttore di neutro durante il servizio ordinario, non sia superiore
alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore
di neutro;
cc la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16 mm2 se in rame
e 25 mm2 se in alluminio.
sezione fase minima sezione neutro
[mm2] [mm2]
Cu ≤ 16 SF
> 16 16
Al ≤ 25 SF
> 25 25
Nota 1: il conduttore di neutro deve essere identificato con la colorazione blu.
Nota 2: sistema TN-C
Il conduttore di neutro svolge anche la funzione prioritaria di conduttore di protezione e come
tale non può essere interrotto. Per il suo corretto dimensionamento consultare il paragrafo
relativo al conduttore di protezione e rispettare le considerazioni riguardanti le minime sezioni
del conduttore di neutro.
Nota 3: sistema IT
La norma sconsiglia di distribuire il neutro. Dove è necessaria la distribuzione valgono
le condizioni già esposte.
81
Protezione Dimensionamento rapido dei cavi
dei circuiti Linee monofasi
Tabella 2
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie dell'1,5%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 11,6 19,3 30,9 46,4
In interr. 16 A 12,0 19,3 29,0 48,0
In interr. 20 A 15,4 23,2 38,4 61,0
Tabella 3
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 2%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 15,5 25,7 41,2 61,9
In interr. 16 A 16,0 25,7 38,7 64,1
In interr. 20 A 20,6 30,9 51,2 81,3
Tabella 4
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 2,5%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 19,4 32,2 51,6 77,4
In interr. 16 A 20,1 32,2 48,4 80,2
In interr. 20 A 25,8 38,7 64,1 101,8
Tabella 5
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 3%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 23,2 38,6 61,9 92,8
In interr. 16 A 24,1 38,6 58,0 96,1
In interr. 20 A 30,9 46,4 76,8 122,1
82
Linee monofasi
Linee trifasi
In interruttore 10 A
lunghezza totale linee [m] -19 20 25 30 35 40 45 50
lunghezza 4 mm2 20 25 10 25 33 35 41 50
singoli tratti [m] 2,5 mm2 5 15 30 25 15 10
1,5 mm2 19 15 10 10 10 7 4
Tabella 7
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con ∆u%
Ie del 2,5%.
In interruttore 16 A
lunghezza totale linee [m] -20 25 30 35 40 45 48
lunghezza 6 mm2 10 13 25 10 34 23 39 48
singoli tratti [m] 4 mm2 15 25 25 17 6
2,5 mm2 20 10 15 5 17 10 6
Tabella 8
Dimensionamento delle linee di distribuzione trifasi con ∆u%Ie dell'1%
(circuiti di distribuzione) e del 3% (circuiti terminali).
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35
I max [m] ∆u 1% In interr. 6 A 28,6 47,5 75,6 113
In interr. 10 A 17,2 28,5 45,4 67,9
In interr. 16 A 17,8 28,3 42,4 69,6
In interr. 20 A 22,7 33,9 55,7 87,4
In interr. 25 A 27,1 44,6 69,9 108
In interr. 32 A 34,8 54,6 84,8 116
I max [m] ∆u 3% In interr. 6 A 85 142 227 339
In interr. 10 A 51 85 136 203
In interr. 16 A 53 85 127 209
In interr. 20 A 68 101 167 262
In interr. 25 A 81 133 209 266
In interr. 32 A 104 163 207 234
Nota: in caso di utilizzo di interruttori scatolati o modulari con curva D, K e MA per sistemi TN
verificare la lunghezza massima per la protezione delle persone.
83
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Introduzione
La gamma Canalis
cc Serie illuminazione
Caratterizzate da correnti nominali di piccola intensità (20-40 A) e dal grado
di protezione fino ad IP55, le canalizzazioni Canalis KDP KBA e KBB sono dedicate
alla distribuzione e al comando dei circuiti di illuminazione. Sono disponibili
in versione bipolare e tetrapolare, con possibile scelta della lunghezza degli elementi
rettilinei (2 o 3 m per condotti KBA e KBB) o della bobina (24 o 192 m per condotti
KDP) e del numero di derivazioni presenti (2 o 3 per condotti KBA e KBB
e ogni 1,5 o 3 m per condotti KDP).
La tecnologia adottata per le giunzioni, di tipo rapido, e per i dispositivi di fissaggio
(staffe autobloccanti) consente l’installazione in tempi estremamente ridotti.
cc Serie piccola e media potenza
Dedicate alla distribuzione della forza motrice per l’alimentazione diretta dei carichi,
le canalizzazioni Canalis KNA, KNT e KS raggiungono correnti nominali di 1000 A
in versione tetrapolare.
Si distinguono per le dimensioni ridotte dell’involucro e per la facilità di montaggio
grazie anche alle giunzioni prive di bulloni, in grado di assorbire le dilatazioni
dei conduttori, e per la disponibilità nella versione KNT di 3 conduttori supplementari,
integrati d’origine nella canalizzazione, per circuiti ausiliari o di telecomando.
cc Serie forte potenza
Le canalizzazioni Canalis KTA e KTC si collocano nel settore trasporto
e distribuzione ad elevate correnti nominali (fino a 5000 A) e trovano la migliore
applicazione nelle cabine di trasformazione per il collegamento trasformatore-
quadro o come distribuzione principale nelle industrie o negli insediamenti
commerciali e nel terziario. Sono caratterizzate da un ingombro molto ridotto
data la disposizione a sandwich dei conduttori, utile anche a ridurre gli sforzi
elettrodinamici in caso di cortocircuito, e dalla disponibilità di elementi su misura
(rettilinei, curve o alimentazioni).
La soluzione prefabbricata
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate nascono come alternativa al tradizionale
impianto realizzato in cavo, rispetto al quale, proprio per il fatto di nascere
come prodotto prefabbricato, evidenziano una maggiore flessibilità di gestione
degli impianti con larga possibilità di riutilizzo dei materiali.
I tempi di posa sono ridotti grazie alla maggior facilità di installazione: il costo globale
dell’impianto è sensibilmente ridotto. Le canalizzazioni elettriche prefabbricate
Canalis coprono un panorama completo di applicazioni, dall’illuminazione di uffici
ai grossi impianti in cabine di trasformazione.
Tutti i prodotti sono conformi alla norma CEI EN 60439-2 ed offrono quindi
una maggior sicurezza, garantita da Schneider Electric che ne certifica la
rispondenza alla norma.
84
Prescrizioni normative
Introduzione
Dovendo realizzare impianti secondo la regola dell’arte, per quanto detto in altre
parti di questa guida, è spesso interessante per l’installatore fare riferimento
a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione
e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati.
Ciò, anche in virtù dell’art. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale
i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici
ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti
«a regola d’arte”. Per quanto riguarda i condotti sbarre prefabbricati, la norma
di riferimento è la CEI EN 60439-2.
Questa norma rappresenta un’evoluzione rispetto alla precedente CEI 17-13
(Parte 2) del 1980, soprattutto per ciò che concerne gli aspetti legati
all’industrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne
le prestazioni.
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Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative
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Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte dell’installatore, per poter garantire
e documentare opportunamente la conformità del condotto sbarre alla norma
si possono così sintetizzare:
cc scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l’esecuzione delle prove
di tipo sui prototipi;
cc effettuare la scelta dei componenti del condotto sbarre in stretta osservanza
dei cataloghi del fornitore;
cc montare il condotto seguendo scrupolosamente le istruzioni del fornitore
dei pezzi sciolti e degli apparecchi;
cc verificare, tramite prove di tipo o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali
modifiche sostanziali (ad esempio, sulle unità di derivazione) apportate rispetto
alle configurazioni "tipo" garantite dal costruttore;
cc installare correttamente il condotto sbarre effettuando le ulteriori necessarie
verifiche elettriche o meccaniche;
cc conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove di tipo
ed alle prove impiantistiche sul condotto installato;
cc redigere la dichiarazione di conformità dell’impianto ed allegare alla relazione
tecnica le caratteristiche e la documentazione di riferimento per il condotto sbarre
installato.
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Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative
In sintesi, si tratta di una serie di azioni Prove di tipo previste dalla norma CEI EN 60439-2
abbastanza semplici di cui uno degli aspetti Come già ricordato in precedenza, lo scopo delle prove di tipo è di verificare
la conformità di un dato tipo di apparecchiatura (con le prestazioni dichiarate
più importanti è quello della scelta
dal costruttore) alle prescrizioni della presente Norma.
del fornitore dei componenti, per la quale Le prove di tipo vanno effettuate, per iniziativa del costruttore, su un esemplare
l’installatore deve agire con cautela di apparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo
per poter correttamente e con poche lo stesso progetto o secondo progetti simili.
Le prove di tipo, previste dalla Norma CEI EN 60439-2, comprendono:
ulteriori attenzioni rispondere cc verifica dei limiti di sovratemperatura;
alle prescrizioni delle norme e regole cc verifica delle proprietà dielettriche;
vigenti. cc verifica della tenuta al cortocircuito;
cc verifica dell’efficienza del circuito di protezione;
cc verifica delle distanze in aria e superficiali;
cc verifica del funzionamento meccanico;
cc verifica del grado di protezione.
cc verifica dei valori di resistenza, reattanza e impedenza in condizioni normali
ed in condizioni di guasto;
cc verifica della solidità della costruzione;
cc verifica della durata di vita del condotto con mezzi di derivazione mediante carrello
collettore;
cc verifica della resistenza allo schiacciamento;
cc verifica della resistenza dei materiali isolanti al calore anormale;
cc verifica della non propagazione alla fiamma;
cc verifica di barriere tagliafuoco alla penetrazione del fuoco di edifici.
Queste prove possono essere effettuate in qualsiasi ordine di successione
e/o su esemplari diversi del medesimo tipo di apparecchiatura. Una modifica
costruttiva sostanziale rispetto al prototipo provato comporta, per i condotti sbarre
(AS), l’obbligo di eseguire nuovamente le prove di tipo da parte del costruttore.
La descrizione delle principali prove di tipo è fornita sul Documento prove Condotti
sbarre, unitamente alla raccolta dei certificati di prova.
Nella struttura delle nuove Norme, la CEI EN 60439-2 sarà sostituita
dalla CEI EN 61439-6. Non si segnalano particolari novità rispetto alla norma attuale,
se non per alcune prove aggiuntive rese obbligatorie sui condotti sbarre da effettuare
a carico del costruttore
Il rischio d’incendio
Nella progettazione di un impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso
d’incendio, la prima cosa da considerare è la riduzione della probabilità che accada
l’evento. Il pericolo d’incendio in un locale dipende da molti fattori e, in generale:
cc dalla natura e dal volume di combustibile in grado d’alimentare l’incendio;
cc dalla presenza di una sorgente di calore anomala, che può essere l’origine
di un principio d’incendio.
Il rischio, anche se non può mai essere nullo, deve tuttavia essere ridotto il più
possibile in funzione del danno. Un aspetto importante da affrontare consiste, perciò,
nel conoscere il comportamento dei materiali durante una loro eventuale esposizione
al fuoco, per essere certi che il pubblico possa evacuare gli immobili in tutta sicurezza
e che i sistemi di detenzione, allarme e spegnimento degli incendi, installati negli
edifici, funzionino correttamente.
Le norme impiantistiche
Oggi il DM 37/08 e, fino a ieri, la legge 46/90 richiedono che gli impianti siano costruiti
a "regola d’arte", condizione questa soddisfatta dal rispetto delle norme CEI.
In ambienti con particolari problemi per l’incendio si deve ridurre al minimo
la probabilità che l’impianto elettrico sia causa d’innesco o di propagazione; quindi,
anche le apparecchiature elettriche devono essere scelte ed installate in modo
da impedire che eventuali archi o scintille diano origine ad un incendio.
L’individuazione degli ambienti a maggior rischio d’incendio dipende da una
molteplicità di parametri che devono essere attentamente valutati in fase di progetto.
Tali parametri, richiamati nella norma tecnica degli impianti CEI 64-8, possono
dipendere da diversi fattori come, ad esempio:
cc la densità d’affollamento o la capacità di deflusso e sfollamento dell’ambiente;
cc l’entità del possibile danno alle persone, animali, e/o cose;
cc il comportamento al fuoco delle strutture dell’edificio;
cc la presenza di materiale combustibile e/o esplosivo;
cc la destinazione d’uso dei locali, ecc.
Le prescrizioni per questi luoghi sono più severe rispetto a quelle per gli ambienti
ordinari ed, in particolare, sono richiamate nelle seguenti norme impiantistiche:
vv CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori",
vv Capitolo 751 (Ambienti a maggior rischio d’incendio),
vv Capitolo 752 (Luoghi di pubblico spettacolo e d’intrattenimento);
cc CEI EN 60079-10 e 14 "Impianti elettrici nei luoghi con pericolo d’esplosione".
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Comportamento al fuoco dei cavi
Per "ambienti ordinari", la Norma CEI 64-8, nella sezione 422 relativa
alla protezione contro gli incendi, prescrive che tutti i componenti elettrici
degli impianti non devono costituire un pericolo per l’innesco o la propagazione
di un incendio per gli altri materiali adiacenti.
Per gli isolanti, una caratteristica comune è quella di non provocare incendi
in caso di riscaldamento eccessivo dovuto ad un guasto. A tal fine si devono
rispettare le condizioni e le temperature di prova col filo incandescente indicate
nella CEI 64-8 e si devono osservare le misure più appropriate per l’installazione,
in modo da evitare questo rischio.
Per "ambienti di pubblico spettacolo e di intrattenimento", la non propagazione
alla fiamma è il minimo requisito richiesto dalla Norma CEI 64-8, sez. 752,
per le canalizzazioni e per i cavi. In particolare, viene prescritto che, per i circuiti
a tensione nominale non superiore a 230/400 V, i cavi devono avere una tensione
nominale di isolamento non inferiore a 450/750 V, mentre per i circuiti
di segnalazione e comando la tensione nominale d’isolamento non deve essere
inferiore a 300/500 V. Inoltre, è previsto che i circuiti di sicurezza funzionino durante
l’incendio e debbano essere resistenti al fuoco ed ai danneggiamenti meccanici
in relazione al tempo di funzionamento che è stato previsto.
Negli "ambienti a maggior rischio in caso di incendio", la Norma CEI 64-8,
sez. 751, richiede che sia ridotta al minimo la probabilità che l’impianto elettrico
e, quindi anche i componenti, possano innescare e propagare gli incendi.
Le condutture ed i cavi devono avere specifiche caratteristiche di resistenza
al fuoco, nei modi di realizzazione indicati dalla Norma, ed inoltre, in tutti
gli attraversamenti, come solai o pareti che delimitano il compartimento antincendio,
si devono prevedere barriere tagliafiamma con il grado di resistenza all’incendio
(REI) richiesto per l’elemento costruttivo dell’edificio in cui si prevede
l’attraversamento. Per i cavi e le canalizzazioni usate a questo scopo è richiesta
anche un’otturazione per il grado REI previsto.
Negli "impianti che richiedono i massimi requisiti di sicurezza negli incendi"
come quelli per la rilevazione automatica, spegnimento dell’incendio, apertura
di porte automatiche per i sistemi di aerazione e per altri circuiti di emergenza,
le caratteristiche dei materiali richieste dalla Norma impianti, per il comportamento
al fuoco, sono più severe.
Per i cavi e le canalizzazioni, oltre alla non propagazione della fiamma, è prevista
anche una resistenza al fuoco al fine di assicurare, entro determinati tempi,
una continuità di servizio durante l’incendio. Questi circuiti devono garantire
la funzione principale di sicurezza prevista, per permettere d’evacuare rapidamente
le persone e consentire al personale preposto di intervenire nella maniera più rapida
possibile. Si utilizzano, perciò, alcuni tipi di cavi che rilasciano nella combustione
una ridottissima quantità di fumi opachi e che non contengono gas tossici, nocivi
alle persone, e gas corrosivi, che possono deteriorare i componenti elettrici/
elettronici e le parti metalliche con le quali vengono a contatto.
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Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative
Segregazione dell’incendio
Un condotto sbarre per barriere tagliafuoco deve essere previsto per prevenire
la propagazione del fuoco per un determinato tempo, in condizioni d’incendio,
quando il condotto sbarre passa attraverso le divisioni orizzontali o verticali
di un edificio (ad esempio pareti o pavimento).
La prova è effettuata secondo la ISO 834 per tempi di resistenza all’incendio di 60,
120, 180 o 240 minuti. La prova è effettuata solo su unità di condotto rettilinee
installate come nella situazione reale, cioè fatte passare attraverso un pavimento
di prova in calcestruzzo, il cui spessore è stabilito secondo il tempo di resistenza
all’incendio previsto. Un sigillante di tenuta al fuoco deve essere usato per riempire
il vuoto tra l’involucro del condotto ed il foro del pavimento di prova in cui passa
il condotto.
I condotti sbarre Canalis sono stati sottoposti con successo alle prove descritte
dalla ISO 834 ed è stata verificata la loro capacità di tenuta alle fiamme, ai gas
ed alla penetrazione del fuoco in una barriera tagliafuoco, per una durata minima
di 2 ore. Per i condotti compatti del tipo KT, questa proprietà è stata verificata su tutti
gli elementi standard della gamma.
Le prove individuali
Le prove individuali hanno lo scopo di rivelare difetti inerenti ai materiali e alla
fabbricazione.
Le prove individuali comprendono:
cc il controllo visivo dell’apparecchiatura, ivi compreso il controllo del cablaggio,
e, se necessario, una prova di funzionamento elettrico;
cc una prova dielettrica;
cc la verifica dei mezzi di protezione e della efficienza elettrica del circuito
di protezione.
90
Queste prove sono eseguite in fabbrica sui singoli componenti; ciò garantisce
l’installatore nell’utilizzo di prodotti conformi alla Norma, ma non lo esonera
dall’obbligo di realizzare ulteriori verifiche e prove dopo il trasporto e,
soprattutto, dopo l’installazione.
Esami a vista
L’esame a vista deve precedere le prove e deve essere effettuato, di regola,
con l’intero impianto fuori tensione.
L’esame a vista deve accertare che i componenti elettrici (singoli componenti
dei condotti sbarre) siano:
cc conformi alle prescrizioni di sicurezza delle relative Norme (per i condotti sbarre,
la CEI EN 60439-2), con la conseguenza automatica di conformità alle Direttive
applicabili; questo può essere accertato dall’esame di marchiature o di certificazioni
e, comunque, dalla targhetta del prodotto apposta dal costruttore (una dichiarazione
di conformità del costruttore, ad esempio all’interno del catalogo anche può essere
considerata valida ai fini dell’accertamento). Inoltre, la marcatura CE sul prodotto
indica la rispondenza ai requisiti essenziali delle Direttive ad esso applicabili;
cc scelti correttamente e messi in opera in accordo con le prescrizioni della norma
e con le istruzioni del costruttore (ad esempio, si può verificare che le connessioni
siano state fatte correttamente, che i morsetti non risultino allentati, che non ci sia
la mancanza di targhe o che ci siano involucri rotti);
cc non danneggiati visibilmente in modo tale da compromettere la sicurezza.
L’esame a vista può riguardare, a seconda del tipo di impianto, le seguenti
condizioni:
cc la protezione contro i contatti diretti ed indiretti;
cc la protezione dagli effetti termici e dall’incendio;
cc la protezione delle condutture dalle sovracorrenti;
cc i dispositivi di sezionamento;
cc altro.
Il tutto deve essere verificato controllando la conformità alle prescrizioni relative
ai punti elencati e contenute nel progetto dell’impianto elettrico.
Gli impianti, infatti, devono essere corredati di tutta la documentazione necessaria
per una loro corretta identificazione e valutazione; la documentazione non solo
serve alla persona che effettua le verifiche, ma deve essere allegata
alla dichiarazione di conformità.
Prove
Devono essere eseguite, per quanto applicabili, e preferibilmente nell’ordine
indicato, le seguenti prove:
cc continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali
e supplementari;
cc resistenza di isolamento dell’impianto elettrico;
cc protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione (su questa prova
vedasi il paragrafo che ne richiama in dettaglio le modalità).
Nel caso in cui qualche prova indichi la presenza di un difetto, tale prova e ogni altra
prova precedente che possa essere stata influenzata dal difetto segnalato devono
essere ripetute dopo l’eliminazione del difetto stesso.
L’avere effettuato le prove sul condotto sbarre a montaggio avvenuto è una garanzia
per il cliente finale che è sicuro di ricevere un prodotto (o un impianto), non solo
rispondente alle proprie richieste, ma anche alle prescrizioni normative e legislative.
Inoltre le prove servono all’installatore per verificare e a volte migliorare
il funzionamento ed il risultato della propria attività e, in alcuni casi, permettono
di evitare costi indesiderati dovuti a difetti di fabbricazione.
È indubbio che riscontrare un difetto, anche se minimo, in sede di assemblaggio
del condotto sbarre o durante i collaudi piuttosto che immediatamente prima
della consegna dell’impianto, evita ulteriori trasporti e lavorazioni a carico
dell’installatore.
Inoltre, un perfetto controllo sull’operato umano nelle fasi di montaggio della struttura
e di tutto quello che le sta intorno, nelle fasi di cablaggio e sui materiali utilizzati
(apparecchi, strumenti, conduttori e carpenteria) può essere effettuato solamente
con il collaudo finale ed è appunto il motivo per cui risulta fondamentale adempiere
alle richieste normative, anche in questa fase.
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Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti elettrica dell’illuminazione
Canalis KDP - 20 A IP55
92
Canalis KBA - 25 e 40 A IP55
93
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti elettrica dell’illuminazione
Canalis KBB - 25 e 40 A IP55
94
Protezione Spine di derivazione KBC
dei circuiti Elementi di collegamento KDP
Canalis KDP e KBC
95
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di piccola potenza
Canalis KN da 40 a 160 A IP55
96
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di media potenza
Canalis KS da 100 a 1000 A IP55
altre caratteristiche
tenuta alle correnti di corto-circuito
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 15,7 22 28 49,2 55 67,5 78,7 78,7
limite termico massimo I2t (t = 1b s) [A2s . 106] 6,8 20,2 100 354 733 1225 1758 1758
corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] Icw 2,6 4,45 10 18,8 26,2 32,1 37,4 37,4
campo magnetico irradiato
campo magnetico irradiato a 1 metro B 0,19 0,31 0,52 0,89 0,50 0,66 0,88 1,21
dal condotto sbarre [mT]
97
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Canalis KS per la distribuzione in colonna
montante
Generalità
Il condotto sbarre Canalis Tipo KS permette di realizzare la distribuzione di energia
elettrica a ciascun piano di edifici a sviluppo verticale (uffici, hotel, ospedali,
parcheggi, navi).
Il condotto KS mantiene i suoi principi costruttivi:
cc sbarre in alluminio con punti di giunzione e derivazione in bimetallo alluminio/rame
argentato;
cc un blocco di giunzione che garantisce la resistenza meccanica, permette
le dilatazioni termiche assicura la continuità elettrica dei conduttori attivi,
del conduttore di protezione e del suo collegamento con l’involucro;
cc prese di derivazione con sportello otturatore automatico;
cc grado di protezione IP55.
98
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di forte potenza
Canalis KTC da 1000 a 5000 A
99
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di forte potenza
Canalis KTA da 1000 a 4000 A
100
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Influenza delle temperatura ambiente
e della presenza di armoniche
101
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Influenza delle temperatura ambiente
e della presenza di armoniche
102
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Generalità
Caduta di tensione
La caduta di tensione in un tratto di condotto sbarre senza derivazioni si calcola
con la seguente formula:
∆U = k • Ib • L • (rc cos ϕ + xc sen ϕ)
ed in percentuale:
∆U% = ∆U . 100
Un
dove:
cc Ib [A] è la corrente d’impiego del tratto di condotto;
cc L[m] è la lunghezza del tratto;
cc rc[mΩ/m] è la resistenza di un metro di condotto;
cc xc[mΩ/m] è la reattanza di un metro di condotto;
cc Un è la tensione nominale dell’impianto;
cc cos ϕ è il fattore di potenza del carico;
cc k è un fattore che tiene conto del tipo di distribuzione in condotto k = 2 per sistemi
monofase e bifase; k = e per sistemi trifase.
Le tabelle alle pagine seguenti (1A, 2A, 1B, 2B, 1C, 2C) forniscono i valori di ∆U%
nei condotti Canalis per diversi valori di cos ϕ. Per il calcolo di questi valori sono state
assunte le seguenti ipotesi:
cc tensione nominale del sistema pari a 400 V;
cc condotti trifasi con carico equilibrato sulle tre fasi;
cc resistenza del condotto considerata a temperatura ambiente pari a 35°C
e condotto percorso dalla corrente nominale (anche nel caso in cui la corrente
d’impiego del condotto è inferiore alla corrente nominale del condotto);
Per tutti i condotti KDP, KBA, KBB, KN, KS, KTA e KTC è stata ipotizzata
la condizione di carico uniformemente distribuito lungo il condotto di lunghezza L.
Nota 1: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore
di caduta di tensione letto in tabella per 2.
Nota 2: in caso di corrente d’impiego inferiore alla corrente nominale del condotto
per determinare il valore della caduta di tensione nel tratto di condotto occorre moltiplicare il dato
della tabella per il rapporto Ib/Inc.
103
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo
104
tabella 2A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 0,8
tensione 400 V / carico uniformemente distribuito
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KDP 20 10 0,07 0,15 0,22 0,29 0,36 0,44 0,51 0,58 0,65 0,73 0,87 1,02 1,16 1,31 1,45
16 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,7 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,86 2,09 2,32
20 0,15 0,29 0,44 0,58 0,73 0,87 1,02 1,16 1,31 1,45 1,74 2,03 2,32 2,61 2,9
KBA e KBB 25 10 0,08 0,15 0,23 0,31 0,38 0,46 0,53 0,61 0,69 0,76 0,92 1,07 1,22 1,37 1,53
16 0,12 0,24 0,37 0,49 0,61 0,73 0,85 0,98 1,1 1,22 1,46 1,71 1,95 2,2 2,44
20 0,15 0,31 0,46 0,61 0,76 0,92 1,07 1,22 1,37 1,53 1,83 2,14 2,44 2,75 3,05
25 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,14 1,33 1,53 1,72 1,91 2,29 2,67 3,05 3,43 3,81
KBA e KBB 40 16 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 0,45 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
20 0,06 0,13 0,19 0,25 0,31 0,38 0,44 0,5 0,56 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25
25 0,08 0,16 0,23 0,31 0,39 0,47 0,55 0,63 0,7 0,78 0,94 1,09 1,25 1,41 1,56
32 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2
40 0,13 0,25 0,38 0,5 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25 1,5 1,75 2 2,25 2,5
KN 40 40 0,21 0,43 0,64 0,85 1,06 1,28 1,49 1,7 1,91 2,13 2,55 2,98 3,4 3,83 4,25
KN 63 63 0,14 0,28 0,42 0,56 0,7 0,85 0,99 1,13 1,27 1,41 1,69 1,97 2,26 2,54 2,82
KN 100 100 0,11 0,21 0,32 0,42 0,53 0,63 0,74 0,84 0,95 1,05 1,26 1,47 1,68 1,89 2,1
KN 160 160 0,13 0,27 0,4 0,54 0,67 0,8 0,94 1,07 1,21 1,34 1,61 1,88 2,14 2,41 2,68
Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore
di tabella per 2.
105
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo
106
tabella 4A - caduta di tensione espressa in valore % per cosj = 1
tensione 400 V / carico uniformemente distribuito
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KDP 20 10 0,09 0,18 0,27 0,36 0,45 0,54 0,63 0,72 0,81 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8
16 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
20 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
KBA e KBB 25 10 0,09 0,18 0,27 0,36 0,45 0,54 0,63 0,72 0,81 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8
16 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
20 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
25 0,23 0,45 0,68 0,9 1,13 1,35 1,58 1,8 2,03 2,25 2,7 3,15 3,6 4,05 4,5
KBA e KBB 40 16 0,06 0,12 0,18 0,24 0,3 0,36 0,42 0,48 0,54 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2
20 0,08 0,15 0,23 0,3 0,38 0,45 0,53 0,6 0,68 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5
25 0,09 0,19 0,28 0,38 0,47 0,56 0,66 0,75 0,84 0,94 1,13 1,31 1,5 1,69 1,88
32 0,12 0,24 0,36 0,48 0,06 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
40 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
KN 40 40 0,26 0,52 0,77 1,03 1,29 1,55 1,81 2,06 2,32 2,58 3,1 3,61 4,13 4,64 5,16
KN 63 63 0,16 0,33 0,49 0,66 0,82 0,98 1,15 1,31 1,47 1,64 1,97 2,29 2,62 2,95 3,28
KN 100 100 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2
KN 160 160 0,14 0,27 0,41 0,54 0,68 0,82 0,95 1,09 1,22 1,36 1,63 1,9 2,18 2,45 2,72
Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore
di tabella per 2.
107
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo
108
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 415 V
Tabelle di coordinamento
Le tabelle di coordinamento degli interruttori Schneider Electric con i condotti
Canalis forniscono direttamente, in funzione del tipo di condotto prefabbricato
e del tipo di interruttore di protezione, la corrente di cortocircuito massima
alla quale il condotto Canalis è protetto.
KDP20
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
interruttore C60 C60N10/16/20 C60H10/16/20 C60L10/16/20
iC60 iC60N10/16/20 iC60H10/16/20 iC60L10/16/20
NG125 NG125N10/16/20
KBA25
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
interruttore C60 C60N10/.../25 C60H10/.../25 C60L10/.../25 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../25 iC60H10/.../25 iC60L10/.../25 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../25
KBB25
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
interruttore C60 C60N10/.../25 C60H10/.../25 C60L10/.../25 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../25 iC60H10/.../25 iC60L10/.../25 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../25
KBA40
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 50 kA
interruttore C60 C60N10/.../40 C60H10/.../40 C60L40 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../40 iC60H10/.../40 iC60L40 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../40 NG125L10/.../40
KBB40
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 50 kA
interruttore C60 C60N10/.../40 C60H10/.../40 C60L40 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../40 iC60H10/.../40 iC60L40 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../40 NG125L10/.../40
109
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 415 V
KNA40
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
interruttore C60 C60N40 C60H40 C60L40
iC60 iC60N40 iC60H40 iC60L40
NG125 NG125N10/…/40
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L 40A
KNA63
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 25 kA 50 kA
interruttore C60 C60N63 C60H63
iC60 iC60N63 iC60H63
C120 C120N
NG125 NG125N 63 NG125L 63
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
KNA100
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 25 kA
interruttore C120 C120N
NG125 NG125N 100
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
NSX160B/F/N/H/S/L
KNA160
corrente di corto circuito condizionata [kA] 25 kA 36 kA 50 kA
interruttore NG125 NG125N125
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L NSX100B/F/N/H/S/L NSX100N/H/S/L
NSX160B/F/N/H/S/L NSX160B/F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250B/F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L
110
KSA100
corrente di corto circuito 25 kA
condizionata [kA]
interruttore NG125 NG125N 100
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
KSA160
corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 90 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L NSX100F/N/H/S/L NSX100N/H/S/L NSX100S/L
NSX100H/S/L
NSX160B/F/N/H/S/L NSX160F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L
NSX160H/S/L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L
KSA250
corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX160B/F/N/H/S/L NSX160F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L NSX160H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L NSX250H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX400N/H/S/L
KSA400
corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L NSX250H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX400N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630F/N/H/S/L NSX630N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630S/L NSX630L
Compact NS NS630b N/H/L NS630b L NS630b L
KSA500
corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX400F NSX400F NSX400N NSX400H NSX400S NSX400L
NSX630F NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630b N NS630b N NS630b L
KSA630
corrente di corto circuito y 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX400F NSX400F NSX400N NSX400H NSX400S NSX400L
NSX630F NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630b N NS630b L NS630b L NS630bL NS630bL
NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
Masterpact NT NT06H1 NT06L1
NT08H1 NT08L1
Masterpact MTZ1 MTZ1-06 H1 MTZ1-06 L1
MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
KSA800
corrente di corto circuito 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NSX NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630bN NS630bL NS630bL NS630bL NS630bL
NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
Masterpact NT NT06H1 NT06L1
NT08H1 NT08L1
NT10H1 NT10L1
Masterpact MTZ1 MTZ1-06 H1 MTZ1-06 L1
MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
KSA1000
corrente di corto circuito 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
NS1250N
Masterpact NT NT08H1 NT08L1 NT08L1 NT08L1 NT08L1
NT10H1 NT10L1 NT10L1 NT10L1 NT10L1
NT12H1
Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1
111
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 415 V
KTA1000 / KTC1000
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS800N NS800L
NS1000N NS1000L
NS1250N
Masterpact NT NT08H1 NT08H2 NT08L1
NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS800N NS800H NS800L
NS1000N NS1000H NS1000L
NS1250H
Masterpact NT NT08H1 NT08H2 NT08L1
NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1 NW08L1
NW10N1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12L1
KTA1250 / KTC1350
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
NS1250N
NS1600N
Masterpact NT NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
NW16N1 NW16H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS1000N NS1000H NS1000L
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
Masterpact NT NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
KTA1600 / KTC1600
corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW12N1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20L1
112
KTA1600 rinforzato/ KTC1600 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Compact NS NS1250N NS1250H NS1600bH
NS1600H NS2000H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW12N1 NW1H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20L1
KTA2000 / KTC2000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Compact NS NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1
NW 16 L1
NW20H1 NW20H1
NW20L1
NW25H1 NW25H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Compact NS NS1600bN NS1600bH
NS2000N NS2000H
Masterpact NT NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H1 NW25H2
KTA2500 / KTC2500
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 80 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
KTA2500 rinforzato/ KTC2500 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 80 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
KTA3200 / KTC3200
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW25H2
NW25H1
NW32H2
NW32H1
NW40H2
NW40H1
NW40bH1
KTA3200 rinforzato/ KTC3200 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW25H1 NW25H2 NW32H3
NW32H1 NW32H2 NW40H3
NW40H1 NW40H2 NW40bH2
NW40bH1
KTA4000 / KTC4000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 90 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40bH1 NW40bH1
NW50H1 NW50H1
KTA4000 rinforzato/ KTC4000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact NW NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1 NW40bH1 NW40bH2
NW50H1 NW50H1 NW50H2
KTC5000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 95 kA
Iinterruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2
NW40bH1
NW50H1
NW63H1
KTC5000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 95 kA 120 kA
interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1 NW40bH1 NW40bH2
NW50H1 NW50H1 NW50H2
NW63H1 NW63H1 NW63H2
113
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 690 V
KSA100
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
interruttore Compact NSX NSX100N/H/S/L NSX100S/L NSX100L
NSX160N/H/S/L NSX160S/L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L
KSA160
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
interruttore Compact NSX NSX100N/H/S/L NSX100S/L NSX100L
NSX160N/H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
KSA250
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX160N/H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400/S/L NSX400L
KSA400
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN
KSA500
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN
NS800N
KSA630
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN NS630bH
NS800N NS800H
KSA800
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
interruttore Compact NSX NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630/S/L
Compact NS NS630bN NS630bH
NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
KSA1000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
Iinterruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1
NW10N1
NW12N1
Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1
MTZ1-10 H1
MTZ1-12 H1
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1
MTZ2-10 N1
MTZ2-12 N1
114
KTA1000 / KTC1000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1250 / KTC1350
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
Masterpact NT NT10H1/H2
NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
NW16N1 NW16H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN NS1600bN
Masterpact NT NT10H1/H2
NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16H1 NW16L1
KTA1600 / KTC1600
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW12N1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20 L1
KTA1600 rinforzato / KTC1600 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW12H1 NW12H2 NW12L1
NW12N1
NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW16N1
NW20H1 NW20H2 NW20L1
115
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 690 V
KTA2000 / KTC2000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1600N NS1600H NS1600bN
NS2000N
NS2500N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20L1
NW25H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS1600N NS1600H NS1600bN
NS2000N
NS2500N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW20H1 NW20H2 NW20H3
NW25H1 NW25H2 NW25H3
KTA2500 / KTC2500
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 80 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS2000N
NS2500N
NS3200N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
KTA2500 rinforzato / KTC2500 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 80 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS2000N
NS2500N
NS3200N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20H3
NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
KTA3200 / KTC3200
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS2500N
NS3200N
Masterpact NW NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40b H1/H2
KTA3200 rinforzato / KTC3200 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS2500N
NS3200N
Masterpact NW NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/2
KTA4000 / KTC4000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS3200N
Masterpact NW NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40bH1/H2
NW50 H1/H2
KTA4000 rinforzato / KTC4000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
interruttore Compact NS NS3200N
Masterpact NW NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
KTC5000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 95 kA
interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
NW63H1/H2
KTC5000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
NW63H1/H2
116
Tabelle di coordinamento
Masterpact MTZ
Ue = 415 V
KSA630
corrente di corto circuito condizionata [kA] ≤ 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-06 H1 MTZ1-06 L1
MTZ1-08 H1 MTZ1-06 L1
KSA800
corrente di corto circuito condizionata [kA] ≤ 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-06 H1 MTZ1-06 L1
MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
KSA1000
corrente di corto circuito condizionata [kA] ≤ 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1
KTA/KTC1000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1 MTZ1-08 H2/H3 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 H2/H3 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1 MTZ2-08 H1
MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1 MTZ1-08 L1
MTZ1-10 H1 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1 MTZ2-08 H1 MTZ2-08 L1
MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1 MTZ2-10 L1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
KTA1250 / KTC1350
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-10 H1 MTZ1-10 H2/H3 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-10 H1 MTZ1-10 H2/H3 MTZ1-10 L1
MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1 MTZ2-10 L1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
KTA1600 / KTC1600
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 N1 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 L1
KTA1600 rinforzato/ KTC1600 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-12 H1 MTZ1-12 H2/H3
MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 H2 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 H2 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1
KTA2000 / KTC2000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 L1
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1 MTZ1-16 H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 H2 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2
117
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Masterpact MTZ
Ue = 415 V
KTA2500 / KTC2500
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
interruttore Masterpact MTZ2 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
KTA2500 rinforzato/ KTC2500 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2 MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20L1(150kA)
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2 MTZ2-25 H3
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-32 H3
KTA3200 / KTC3200
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2
MTZ3-40 H1
KTA3200 rinforzato/ KTC3200 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2 MTZ2-32 H3
MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-40 H3
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ3-40 H2
MTZ3-40 H1
KTA4000 / KTC4000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 90 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2
MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H1
MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H1
KTA4000 rinforzato/ KTC4000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 90 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-32 H1 MTZ2-32 H2 MTZ2-32 H3
MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ2-40 H3
MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H2
MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H2
KTC5000
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 95 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2
MTZ3-40 H1
MTZ3-50 H1
MTZ3-63 H1
KTC5000 rinforzato
corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 95 kA 100 kA 110 kA
interruttore Masterpact MTZ2/MTZ3 MTZ2-40 H1 MTZ2-40 H2 MTZ2-40 H3
MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H1 MTZ3-40 H2
MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H1 MTZ3-50 H2
MTZ3-63 H1 MTZ3-63 H1 MTZ3-63 H2
118
Tabelle di coordinamento
Masterpact MTZ
Ue = 690 V
KSA1000
corrente di corto circuito 30 kA 35 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1/H2/H3
MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1
MTZ2-10 N1
MTZ2-12 N1
KTA/KTC1000
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1/H2/H3
MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1 MTZ2-08 H1
MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-08 H1/H2/H3
MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-08 N1 MTZ2-08 H1
MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
KTA1250 / KTC1350
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
MTZ1-16 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-10 H1/H2/H3
MTZ1-12 H1/H2/H3
MTZ1-16 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-10 N1 MTZ2-10 H1 MTZ2-10 L1
MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
KTA1600 / KTC1600
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-12 H1/H2
MTZ1-16 H1/H2
Masterpact MTZ2 MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 L1
KTA1600 rinforzato/ KTC1600 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-12 H1/H2/H3
MTZ1-16 H1/H2/H3
Masterpact MTZ2 MTZ2-12 N1 MTZ2-12 H1 MTZ2-12 H2 MTZ2-12 L1
MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 H2 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 L1
KTA2000 / KTC2000
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1/H2
Masterpact MTZ2 MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 L1
MTZ2-25 H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1/H2
Masterpact MTZ2 MTZ2-16 N1 MTZ2-16 H1 MTZ2-16 H2 MTZ2-16 L1
MTZ2-20 H1 MTZ2-20 H2 MTZ2-20 H3
MTZ2-25 H1 MTZ2-25 H2 MTZ2-25 H3
119
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Masterpact MTZ
Ue = 690 V
KTA2500 / KTC2500
corrente di corto circuito 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
condizionata [kA]
interruttore Masterpact MTZ1 MTZ1-16 H1/H2
120
Indice 5 - Caratteristiche degli apparecchi
di protezione e manovra
121
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Interruttori automatici
Corrente nominale di impiego (In)
È la corrente che l’interruttore può portare in servizio ininterrotto, considerando cioè
la corrente costante, sempre circolante, pari al suo valore nominale In,
per intervalli di tempo superiori a 8 ore: settimane, mesi o anche anni.
La corrente nominale dell’interruttore è uguale alla sua corrente termica
convenzionale in aria libera (Irth), che rappresenta il valore massimo di corrente che
l’interruttore è destinato a portare, in conformità alle prescrizioni sui limiti di
sovratemperatura che le relative Norme di prodotto impongono.
La Norma CEI EN 60898-1 fissa i valori preferenziali della corrente nominale:
6-10-13-16-20-25-32-40-50-63-80-100-125 A.
Tensione nominale di impiego (Ue)
È il valore di tensione che il costruttore specifica per l’apparecchio unitamente alla
corrente nominale di impiego, garantendone le prestazioni dichiarate.
Allo stesso interruttore possono essere assegnati diversi valori di tensione nominale
di impiego, alle quali corrispondono servizi e prestazioni diversi dell’interruttore
stesso, specificati dal costruttore. I valori normali della tensione nominale di impiego
stabiliti dalla Norma CEI EN 60898-1 sono:
cc 230 V per interruttori unipolari e bipolari;
cc 230/400 V per interruttori unipolari;
cc 400 V per interruttori bipolari, tripolari e tetrapolari.
Tensione nominale di isolamento (Ui)
È il valore di tensione per il quale è dimensionato l’isolamento elettrico
dell’interruttore (verificato da prove dielettriche ed assicurato da adeguate distanze
di isolamento superficiali). Evidentemente, il massimo valore di tensione nominale
di impiego non può essere superiore al valore della tensione nominale di isolamento;
inoltre, se per un apparecchio non viene specificato il valore della tensione di
isolamento, si considera come tensione nominale di isolamento la sua più alta
tensione nominale di impiego.
Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp)
È il valore di picco di una tensione ad impulso (con forma d’onda definita
da 1,2/50 µs) che l’apparecchio può sopportare senza guasti in condizioni
specificate di prova: ad interruttore aperto non si devono verificare scariche tra
i contatti di una stessa fase né tra fase e massa. Tale valore se dichiarato dal
costruttore, deve essere utilizzato ai fini del coordinamento dell’isolamento
dell’impianto, che fornisce le prescrizioni per la tenuta dielettrica degli apparecchi
nei confronti delle sovratensioni, soprattutto di origine atmosferica; in particolare, la
tensione nominale di tenuta ad impulso di un apparecchio deve essere uguale o
superiore ai valori specificati per le sovratensioni transitorie che possono verificarsi
nel circuito in cui l’apparecchio è inserito. Le Norme prevedono anche valori minimi
di Uimp in funzione della tensione nominale di impiego dell’apparecchio.
Corrente convenzionale di non intervento (Inf)
Valore specificato di corrente che l’interruttore o lo sganciatore è in grado di portare
per un tempo stabilito (tempo convenzionale) senza operare lo sgancio.
Corrente convenzionale di intervento (If)
Valore specificato di corrente che determina lo sgancio dell’interruttore entro un
limite di tempo stabilito (tempo convenzionale).
Il legame tra In, If, Inf e tempo convenzionale dipende dalla Norma di riferimento
(Norma domestica CEI EN 60898-1 e Norma industriale CEI EN 60947-2).
norma Inf If
CEI EN 60898-1 1,13 In 1,45 In
CEI EN 60947-2 1,05 In 1,30 In
122
nominale di impiego. Le condizioni previste per la verifica dell’interruttore dopo
il ciclo di interruzione O-CO-CO “includono” l’attitudine dell’interruttore stesso a
portare con continuità la sua corrente nominale.
Esso è espresso come il valore della corrente di cortocircuito presunta interrotta,
in kA (per la corrente alternata è il valore efficace della componente simmetrica).
Esso viene normalmente dichiarato dal costruttore utilizzando valori percentuali
del potere di interruzione nominale estremo di cortocircuito Icu (come suggerito
dalla Norma CEI EN 60947-2).
Potere di interruzione nominale in cortocircuito (Icn)
(Norma CEI EN 60898-1)
È il valore della massima corrente di cortocircuito assegnato dal costruttore
che l’interruttore è in grado in interrompere per 2 volte (secondo il ciclo O-CO),
sotto specifiche condizioni; queste non comprendono, dopo la prova, l’attitudine
dell’interruttore a portare una corrente di carico.
Un interruttore avente un dato potere di interruzione nominale di cortocircuito Icn deve
avere un corrispondente potere di cortocircuito di servizio Ics, secondo la seguente
tabella ricavata dalla Norma CEI EN 60898-1 .
potere di interruzione in kA
Icn 1,5 3 4,5 6 10 15 20 25
Ics 1,5 3 4,5 6 7,5 7,5 10 12,5
Rapporto n tra potere di chiusura e potere Potere di chiusura nominale in cortocircuito (Icm)
di interruzione in cortocircuito e fattore di potenza (Norma CEI EN 60947-2)
relativo (interruttori per c.a.) È il valore della massima corrente di cortocircuito, assegnato dal costruttore, che
Pdi in fattore di valore minimo del fattore l’interruttore automatico è in grado di stabilire alla tensione nominale di impiego
cortocircuito potenza potere di chiusura ed in condizioni specificate. Il potere di chiusura nominale in cortocircuito di un
[kA] n= interruttore non deve essere inferiore al suo potere di interruzione nominale estremo
potere di interruzione
(valore efficace) in cortocircuito Icu, moltiplicato per il fattore n riportato dalla sottostante tabella tratta
in cortocircuito
4,5 ≤ Icu ≤ 6 0,7 1,5 dalla norma CEI EN 60947-2; il suo valore è espresso come il massimo picco della
6 < Icu ≤ 10 0,5 1,7 corrente presunta.
10 < Icu ≤ 20 0,3 2,0 Categoria di utilizzazione
20 < Icu ≤ 50 0,25 2,1 (Norma CEI EN 60947-2)
50 < Icu 0,2 2,2 La categoria di utilizzazione di un apparecchio ne definisce le possibili applicazioni,
in conformità a quanto previsto dalle relative norme di prodotto.
Per gli interruttori automatici sono definite due categorie di utilizzazione.
cc categoria A: gli interruttori classificati in questa categoria non sono previsti
per realizzare la selettività cronometrica, in condizioni di cortocircuito, rispetto ad altri
dispositivi di protezione posti in serie, lato carico; non hanno quindi ritardo
intenzionale applicabile all’intervento dello sganciatore di cortocircuito.
Conseguentemente essi non prevedono una corrente nominale ammissibile di breve
durata;
cc categoria B: gli interruttori classificati in questa categoria sono previsti
per realizzare la selettività cronometrica in condizioni di cortocircuito (non
necessariamente fino al potere di interruzione nominale estremo dell’interruttore),
rispetto ad altri dispositivi di protezione posti in serie lato carico; hanno un ritardo
intenzionale (talvolta regolabile) applicabile all’intervento dello sganciatore
di cortocircuito. Tra le loro caratteristiche tecniche, il costruttore deve garantire
il valore di corrente nominale di breve durata ammissibile (Icw).
Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw)
(Norma CEI EN 60947-2)
È il valore di corrente, dichiarato dal costruttore, che l’interruttore può portare senza
danneggiamenti per tutta la durata del tempo di ritardo previsto (dichiarata dal
costruttore). Tale valore è il valore efficace, in corrente alternata, della corrente
di cortocircuito presunta, considerata costante per tutta la durata del tempo di ritardo
previsto. I valori minimi della corrente nominale ammissibile di breve durata richiesti
per gli interruttori di categoria di utilizzazione B sono:
In ≤ 2500 A Icw è il maggior valore tra 12 In e 5 kA
In ≥ 2500 A Icw = 30 kA
I valori preferenziali di tempo di ritardo previsto sono: 0,05 - 0,1 - 0,25 - 0,5 - 1 s.
Sezionamento
Il sezionamento secondo la norma CEI 64-8 è quella funzione che contribuisce
a garantire la sicurezza del personale avente il compito di svolgere lavori, riparazioni,
localizzazione di guasti o sostituzione di apparecchi, su od in vicinanza di parti attive.
La norma stabilisce che ogni circuito debba poter essere sezionato all’alimentazione.
È anche possibile sezionare con un unico dispositivo più circuiti.
Gli apparecchi di manovra per poter essere definiti anche come sezionatori devono
essere conformi ad una norma che garantisca la loro attitudine al sezionamento,
come ad esempio la CEI EN 60947-1/3 per gli apparecchi previsti per uso in
ambiente industriale. Gli interruttori automatici di bassa tensione Schneider Electric
a norma industriale garantiscono anche la funzione di sezionamento.
123
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Per i dispositivi che non rispondono a norme CEI specifiche, sono fornite nella parte
commenti della norma CEI 64-8 le minime distanze d’isolamento tra i contatti in
posizione di aperto, riferite alla tensione nominale dell’impianto:
cc 230/400 V: 4 mm;
cc 400/690 V: 8 mm;
cc 1000 V: 12 mm.
Secondo la norma CEI 64-8, anche gli interruttori automatici e gli interruttori
differenziali rispondenti alle norme domestiche (CEI EN 60898-1,
CEI EN 61008-61009) assicurano la funzione di sezionamento, nonostante per
questi apparecchi, al momento attuale, non siano previste prescrizioni e prove
aggiuntive in merito.
Sezionamento visualizzato
La norma CEI EN 60947-1 (“Apparecchiature a bassa tensione - Parte 1: Regole
generali“) stabilisce delle prescrizioni a cui devono soddisfare gli interruttori adatti
al sezionamento.
Essi devono assicurare in posizione di aperto una distanza tra contatto fisso e mobile
conforme ai requisiti necessari a soddisfare la funzione di isolamento e devono
essere muniti di un dispositivo che indichi la posizione dei contatti mobili.
Questo indicatore di posizione deve essere connesso ai contatti mobili in modo
affidabile, ovvero deve indicare la posizione di aperto solo se i contatti sono
effettivamente separati. Questa funzione è detta “sezionamento visualizzato”.
Secondo la norma, l’attitudine di un interruttore al sezionamento visualizzato
si verifica con una prova di robustezza meccanica: mantenendo forzatamente chiusi
i contatti (ricorrendo a imbullonamento o saldatura), si sottopone l’organo di manovra
ad una forza pari a 3 volte lo sforzo necessario alla manovra.
Durante l’applicazione dello sforzo, non deve essere possibile bloccare l’organo
di manovra mediante lucchetto.
Al termine della prova, rilasciato l’organo di manovra, questo non deve indicare
la posizione di aperto.
Interruttori differenziali
Corrente nominale differenziale di intervento (I∆n)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
È il valore di corrente differenziale assegnato dal costruttore all’interruttore
differenziale, per il quale l’interruttore deve funzionare in condizioni specificate.
I valori normali di corrente nominale differenziale di intervento sono:
0,01-0,03-0,1-0,3-0,5A.
Corrente nominale differenziale di non intervento (I∆no)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
È il valore di corrente differenziale assegnato dal costruttore all’interruttore
differenziale, per il quale l’interruttore non deve funzionare in condizioni specificate.
Il valore normale di corrente nominale differenziale di non intervento è 0,5 I∆n.
Potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale (I∆m)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
È il valore efficace della componente alternata della corrente presunta differenziale,
assegnato dal costruttore, che un interruttore differenziale può stabilire, portare
ed interrompere in condizioni specificate.
Il valore minimo del potere nominale differenziale di chiusura e di interruzione (I∆m)
è 10 In oppure 500 A, scegliendo il valore più elevato.
Potere di chiusura e di interruzione nominale (Im)
(Norma CEI EN 61008-1)
È il valore efficace della componente alternata della corrente presunta, assegnato
dal costruttore, che un interruttore differenziale può stabilire, portare ed interrompere
in condizioni specificate.
Il valore minimo del potere nominale di chiusura e di interruzione Im è 10 In oppure
500 A, scegliendo il valore più elevato.
Corrente di cortocircuito nominale condizionale (Inc)
(Norma CEI EN 61008-1)
È il valore efficace di corrente presunta, assegnato dal costruttore, che un
interruttore differenziale, protetto da un dispositivo di protezione dal cortocircuito
(interruttore automatico o fusibile), può sopportare in condizioni specificate senza
subire alterazioni che ne compromettano la funzionalità.
Fino a 10 kA compresi, i valori della corrente nominale condizionale di cortocircuito
Inc sono normalizzati e sono:
3-4,5-6-10 kA; oltre 10 kA fino a 25 kA, il valore preferenziale è 20 kA.
Corrente di cortocircuito nominale condizionale differenziale (I∆c)
(Norma CEI EN 61008-1)
È il valore di corrente presunta differenziale, assegnato dal costruttore, che un
interruttore differenziale, protetto dal dispositivo di protezione dal cortocircuito, può
sopportare in condizioni specificate senza subire alterazioni che ne compromettano
la funzionalità. I valori normali di I∆c sono gli stessi di Inc.
124
Apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-3
Interruttore di manovra
È un dispositivo di manovra, in grado di stabilire, portare ed interrompere correnti
in condizioni normali del circuito ed anche di portare per un tempo specificato correnti
di cortocircuito. Un interruttore di manovra può essere in grado di stabilire, ma non
interrompere, correnti di cortocircuito.
Sezionatore
È un dispositivo di manovra in grado di aprire e chiudere un circuito in assenza
di corrente e che in posizione di aperto soddisfa le prescrizioni specificate
per la funzione di sezionamento.
Interruttore di manovra-sezionatore
È un interruttore di manovra che, in posizione di aperto, soddisfa le prescrizioni
di sezionamento specificate per un sezionatore.
Interruttore di manovra con fusibile
È un interruttore di manovra nel quale uno o più poli hanno un fusibile in serie
in una unità combinata.
Interruttore di manovra-fusibile
È un interruttore di manovra nel quale un fusibile o un porta fusibile con fusibile forma
il contatto mobile.
Sezionatore con fusibile
È un sezionatore nel quale uno o più poli hanno un fusibile in serie in una unità
combinata.
Sezionatore-fusibile
È un sezionatore nel quale un fusibile o un porta-fusibile con fusibile forma il contatto
mobile.
Interruttore di manovra-sezionatore con fusibile
È un interruttore di manovra-sezionatore nel quale uno o più poli hanno un fusibile
in serie in una unità combinata.
Interruttore di manovra-sezionatore-fusibile
È un interruttore di manovra-sezionatore nel quale un fusibile o un portafusibile
con fusibile forma il contatto mobile.
Nella tabella a pagina seguente sono indicate le caratteristiche elettriche in corrente
richieste ai vari tipi di apparecchiatura conformi alla norma CEI EN 60947-3.
125
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Elenco delle caratteristiche elettriche in corrente richiesta ad una determinata apparecchiatura conforme alla norma CEI EN 60947-3
prova interruttore interruttore interruttore sezionatore sezionatore sezionatore interruttore interruttore interruttore
di manovra di manovra di manovra con fusibile fusibile di manovra di manovra di manovra
fusibile con fusibile sezionatore sezionatore sezionatore
con fusibile fusibile
poteri di interruzione c c c c v v c c c
e di chiusura nominali
(in sovraccarico)
tenuta alla corrente c v v c v v c v v
di breve durata
potere di chiusura c v v v v v c v v
nominale su cortocircuito
corrente condizionale c c c c c c c c c
di cortocircuito
c Caratteristica richiesta.
v Caratteristica non richiesta.
126
Caratteristiche Tipi di protezioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Denominazioni Generalità
Unità di controllo Micrologic per Compact NSX La funzione principale di un interruttore automatico è quella di assicurare
Le unità di controllo per gli interruttori di potenza sono la protezione dei circuiti che alimenta.
designate dalle seguenti sigle: Esso può inoltre assicurare funzioni di sezionamento e di manovra.
La protezione dei circuiti deve essere assicurata contro:
5.2 A cc i sovraccarichi; questa funzione è realizzata mediante sganciatori termici
x.yz bimetallici o mediante sganciatori statici a tempo inverso associati all’interruttore
automatico;
X: soglie disponibili cc i cortocircuiti; questa funzione è realizzata mediante sganciatori magnetici
cc 1 I o mediante sganciatori statici a tempo indipendente, istantanei o con breve ritardo,
cc 2 L / So / I associati all’interruttore automatico;
cc 5 L / S / I (protezione selettiva) cc i guasti verso terra; questa funzione è realizzata mediante blocchi differenziali
cc 6 L / S / I / G (protezione selettiva e di terra) associati meccanicamente agli interruttori, mediante sganciatori elettronici con
opzioni specifiche o mediante relé separati che impiegano bobine di sgancio
Y: tipo di protezione per determinare l’apertura degli interruttori.
cc 2 per NSX 100/160/250 L’associazione di sganciatori termici bimetallici con sganciatori magnetici dà luogo
cc 3 per NSX 400/630 agli sganciatori comunemente chiamati magnetotermici.
Gli sganciatori statici, che normalmente prevedono sia la protezione contro
Z: tipo di impiego/misura i sovraccarichi che contro i cortocircuiti, vengono comunemente chiamati elettronici.
cc G generatori Correnti operanti negli sganciatori
cc M motori La corrente che passa nell’interruttore è direttamente utilizzata per il funzionamento
cc A amperometro degli sganciatori magnetotermici negli interruttori aventi correnti nominali basse
cc E energia o medie (fino a 250 A).
cc Z utilizzo a 16 Hz 2/3 Negli interruttori aventi correnti nominali superiori ed in quelli equipaggiati con relé
elettronici gli sganciatori vengono alimentati mediante appositi trasformatori
di corrente integrati nello sganciatore; per questa ragione essi non sono adatti
Unità di controllo Micrologic per Compact
al funzionamento in corrente continua.
NS630b/3200 e Masterpact NT ed NW
Le unità di controllo Micrologic per i nuovi interruttori Tipi di interruttori e relativi sganciatori
di potenza sono designate dalle seguenti sigle: cc Gli interruttori di tipo modulare (serie Acti 9) sono equipaggiati con sganciatori
di tipo magnetotermico integrati nella struttura dell’interruttore e pertanto
2.0 A non intercambiabili.
Xy Z Gli sganciatori di questi interruttori non hanno possibilità di regolazione delle correnti
di intervento da parte degli utilizzatori, ma sono disponibili in una larga gamma
X: tipo di protezione di correnti di intervento tali da coprire tutti i bisogni applicativi.
cc 2 per una protezione di base; Sono disponibili sganciatori aventi diverse tipologie di curve di intervento in relazione
cc 5 per una protezione selettiva; ai diversi possibili impieghi;
cc 6 per una protezione selettiva + “guasto a terra”; cc gli interruttori di tipo scatolato fino a 630 A di corrente nominale (serie Compact)
cc 7 per una protezione selettiva + differenziale. possono essere equipaggiati sia con sganciatori di tipo magnetotermico che con
sganciatori elettronici per correnti fino a 250 A, solo con sganciatori elettronici per
Y: versione del modulo di controllo Identificazione correnti maggiori di 250 A. In entrambi i casi è possibile la regolazione delle soglie
delle diverse versioni. Lo 0 indica la 1a versione di intervento, con un campo di regolazione più ristretto per gli sganciatori
realizzata. magnetotermici e più ampio per gli sganciatori elettronici.
Gli sganciatori magnetotermici sono disponibili con diverse tipologie di curve
Z: tipo di misura di intervento, mentre gli sganciatori elettronici possono essere adattati alle
cc A per “amperometro”; caratteristiche dei diversi circuiti da proteggere grazie all’ampiezza dei loro campi
cc E per “energia”; di regolazione;
cc H per “armoniche”. cc gli interruttori scatolati da 630 A fino a 3200 A e gli interruttori di tipo aperto
Masterpact NT, NW e MTZ sono equipaggiati con unità di controllo, denominate
Micrologic che, oltre alle funzioni di protezione con ampi campi di regolazione delle
Unità di controllo Micrologic X per Masterpact MTZ correnti e dei tempi di intervento, offrono delle funzioni evolute gestite da un
Le unità di controllo Micrologic X per i nuovi interruttori microprocessore indipendente, come le misure delle diverse grandezze elettriche
di potenza sono designate dalle seguenti sigle: delle reti o funzioni di protezione o di sorveglianza aggiuntive (es. squilibrio di
corrente, minima tensione, massima tensione, ritorno di potenza ecc…).
2.0 X In particolare, l’uso di interruttori di tipo aperto e delle relative unità di controllo
Zy X consente di ottenere la selettività cronometrica tra diversi interruttori mantenendo
il ritardo di intervento molto contenuto anche per gli interruttori installati a monte
Z: tipo di protezione degli impianti.
cc 2 per una protezione di base;
cc 5 per una protezione selettiva;
cc 6 per una protezione selettiva + “guasto a terra”;
cc 7 per una protezione selettiva + differenziale.
X: tipo di misura.
cc Micrologic X è sempre fornito di un contatore
integrato in Classe 1 per la misura della potenza attiva
e dell’energia.
127
Caratteristiche Tipi di sganciatori
degli apparecchi Informazioni generali
di protezione
e manovra
Il sistema Acti 9
Le norme CEI che regolano la progettazione, le prestazioni e le prove
degli interruttori automatici per protezione contro sovracorrenti sono due.
La norma CEI EN 60947-2 costituisce il testo di riferimento per i prodotti
per applicazioni “industriali”, con elevati valori di potere di interruzione
e caratteristiche rispondenti alle esigenze di sicurezza e di corretto esercizio
di moderni impianti elettrici nel settore produttivo.
La norma CEI EN 60898-1 si applica agli interruttori automatici per usi domestici
e similari di tipo ordinario, intendendo incluse le applicazioni per uffici, alberghi,
scuole, ecc., cioè il settore comunemente chiamato “terziario”.
Nella tabella sono riportate le caratteristiche di intervento magnetico dei diversi tipi
di sganciatore, con riferimento alle norme e inoltre si sono riportate le applicazioni
“standard” dei diversi tipi di protezione.
Schneider Electric offre a catalogo interruttori automatici modulari rispondenti a tutte
le diverse esigenze d’installazione e di esercizio sopra elencate.
curva B
Im 6,4 ÷ 9,6 In (8 In ± 20%) Im 5 ÷ 10 In di cavi e impianti che alimentano apparecchi utilizzatori
classici. Sovraccarico: termici standard
curva C
Im 9,6 ÷ 14,4 In (1) (12 In ± 20%) Im 10 ÷ 14 In di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente
di avviamento. Sovraccarico: termici standard
curva D
Im 9,6 ÷ 14,4 In (1) di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente
di avviamento. Sovraccarico: termici standard
curva K
Im 2,4 ÷ 3,6 In dei circuiti elettronici
curva Z
Im 12 In (2) (12 In ± 20%) dei motori (senza protezione termica)
curva MA
(1) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di
funzionamento If = 1,2 In (K); If = 1,3 In (D). tabella di scelta
(2) Tolleranza ammessa ± 20%.
Nella tabella a fianco sono riportati i prodotti tipo curva B curva C curva D curva K curva Z curva MA
a catalogo con le rispettive caratteristiche C40a n n
iC60a n
iC60N n n n
iC60H n n
iC60L n n n n
iC60L-MA n
C120N n n n
NG125a n
NG125N n n n
NG125L n n n
NG125L-MA n
C60H-DC n
128
Compact NSA 160 e NSC100N
Gli interruttori della serie Compact NSA ed NSC100N sono equipaggiati con uno
sganciatore di tipo magnetotermico non intercambiabile con soglie di intervento
termico e magnetico fisse.
La soglia di intervento dello sganciatore magnetico varia da 10 a 16 In a seconda
della corrente nominale. Questi interruttori possono quindi adattarsi bene a reti
di tipo standard.
Compact NSX
Gli interruttori della gamma Compact NSX presentano il vantaggio di avere
la possibilità di montare diversi tipi di sganciatore in funzione del tipo di protezione
da realizzare e della corrente nominale richiesta.
Nella tabella sottostante sono riportate le caratteristiche dei diversi tipi di sganciatori
con le applicazioni per le quali sono normalmente utilizzati.
tipi di sganciatori e loro applicazioni
tipo protezione protezione contro applicazioni
contro cortocircuiti
sovraccarichi
TM-D regolabile non regolabile, soglie protezione di reti di tipo standard
elevate (1)
TM-G (2) regolabile non regolabile, soglie protezione di reti alimentate
basse da generatori e reti con cavi
molto lunghi
MA (2) non presente regolabile protezione contro il cortocircuito
di linee che alimentano motori
(1) Regolabile da 5 a 10 In per TM200D e TM250D.
(2) Solo per interruttori Compact NSX.
Sganciatori elettronici
Di seguito sono sintetizzate le principali caratteristiche e le possibilità di regolazione
degli sganciatori elettronici che equipaggiano gli interruttori scatolati Compact NSX,
delle unità di controllo che equipaggiano gli interruttori scatolati
Compact NS630b/3200 e gli interruttori aperti Masterpact NT ed NW.
Le possibilità di regolazione di ciascuno sganciatore elettronico sono mostrate
nella parte di questo capitolo dedicata alle curve d’intervento degli sganciatori.
129
Caratteristiche Tipi di sganciatori
degli apparecchi Informazioni generali
di protezione
e manovra
Masterpact MTZ
unità di controllo lungo ritardo [L] corto ritardo [Sd] istantanea [ I ] guasto a terra [G]
soglie regolabili corrente tempo corrente tempo corrente tempo corrente tempo
[Ir] [tr] [ISD] [tSD] [Ii] [Ig] [tg]
interruttori MTZ
Micrologic 2.0 X n n n - - n fissa - -
Micrologic 5.0 X n n n n n n fissa - -
Micrologic 6.0 X n n n n n n fissa n n
130
Selettività senza pari
Selettività
NS400 NSX250 Gli interruttori Compact NSX garantiscono continuità di servizio e notevoli risparmi
grazie ad un livello di selettività senza pari:
n grazie alla precisione di misura la selettività in sovraccarico viene garantita
anche per correnti nominali molto vicine
n in caso di cortocircuito la rapidità di calcolo dei Micrologic consente all'apparecchio
a monte di anticipare la reazione dell'apparecchio a valle. L'interruttore posizionato
NS160 NSX100 a monte regola nuovamente la sua temporizzazione di sgancio per garantire
[100 A] la selettività
n per i cortocircuiti più elevati, l’energia d’arco dissipata dal cortocircuito
nell'interruttore a valle provoca l'intervento dello sgancio riflesso. La corrente rilevata
dall'apparecchio a monte è fortemente limitata. L’energia è insufficiente a provocare
Acti 9 lo sgancio dell'interruttore, si verifica selettività qualsiasi sia il livello di cortocircuito.
Per disporre di una selettività totale su tutti i guasti possibili, dalla soglia
Lungo ritardo Ir fino alla corrente di cortocircuito estrema Icu, deve essere rispettato
Compact NSX100 con Micrologic: selettività totale con Acti 9 un rapporto di calibro pari a 2,5 tra l'apparecchio a monte e quello a valle.
di corrente nominale ≤ 40 A - Un miglior coordinamento delle
protezioni consente di ridurre la differenza di calibro necessaria Questo rapporto è necessario per garantire lo sgancio selettivo riflesso nella zona
ad una selettività totale. interessata dai cortocircuiti elevati.
131
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra
caratteristiche elettriche
curve C B, C B, C
corrente nominale [A] In da 6 a 32 da 1 a 40 da 1 a 40
tensione d’impiego massima [V] Ue CA (50/60 Hz) 230 415 415
max CC – – –
tensione d’impiego minima [V] Ue CA (50/60 Hz) – 12 12
min CC – 12 12
tensione d’isolamento [V CA] Ui 440 440 440
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 4 4 4
classe di limitazione fino a 40 A (CEI EN 60898-1) 3 3 3
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...60 V – – –
12...133 V – – –
100...133 V – – –
220...240 V – 6 15 10 15
440 V – – –
Ics – – –
CEI EN 60898-1 [A] Icn 240/415 V 4500 4500 4500 6000 6000
- 230/400 V
potere d’interruzione CC Ue CC
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...48 V (1P) – – –
72 V (1P) – – –
100...133 V (2P) – – –
100...133 V (3P) – – –
220...250 V (4P) – – –
Ics – – –
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 – – –
temperatura di riferimento CEI EN 60947-2 – – –
visualizzazione intervento su guasto – – –
sezionamento visualizzato cc cc cc
chiusura rapida cc cc cc
grado di protezione IP solo interruttore IP20 IP20 IP20
interruttore in IP40 IP40 IP40
quadro modulare classe d'isolamento II classe d'isolamento II
(1) Potere d’interruzione con 1 polo in sistema di neutro isolato (caso di guasto doppio).
132
iC60a iC60N iC60H iC60L
CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1
1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P
cc cc cc cc
cc cc cc cc
C B, C, D C, D B, C, K, Z
da 6 a 40 da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC) da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC) da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC)
440 440 440 240/415, 440
250 250 250 250
12 12 12 12
12 12 12 12
500 500 500 500
6 6 6 6
– – – –
– – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
36 (da 6 a 63 A) 42 (da 6 a 63 A) 70 (da 6 a 63 A) 80 (da 6 a 63 A)
– – – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – –
36 (da 6 a 63 A) 42 (da 6 a 63 A)
– – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
20 (da 6 a 63 A) 30 (da 6 a 63 A) 50 (da 6 a 25 A) 70 (da 6 a 63 A)
36 (32/40 A)
30 (50/63 A)
6 10 50 (da 0.5 a 4 A) 50 (da 0.5 a 4 A) 70 (da 0.5 a 4 A) 70 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
10 (da 6 a 63 A) 20 (da 6 a 63 A) 15 (da 6 a 63 A) 30 (da 6 a 63 A) 25 (da 6 a 25 A) 50 (da 6 a 25 A)
20 (32/40 A) 36 (32/40 A)
15 (50/63 A) 30 (50/63 A)
– 6 – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A)
10 (da 6 a 63 A) 15 (da 6 a 63 A) 25 (da 6 a 25 A)
20 (32/40 A)
15 (50/63 A)
– – – 25 (da 0.5 a 4 A) – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A)
6 (da 6 a 63 A) 10 (da 6 a 63 A) 20 (da 6 a 25 A)
15 (32/40 A)
10 (50/63 A)
100 % di Icu 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A) 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A) 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A)
75 % di Icu (da 6 a 63 A) 50 % di Icu (da 6 a 63 A) 50 % di Icu (da 6 a 63 A) (2)
4500 4500 6000 6000 10000 10000 15000 15000
– – 15 – 20 – 25 –
– – 6 – 10 – 15 –
– – – 6 – 10 – 15
– – – 15 – 20 – 25
– – – 6 – 10 – 15
– – 100 % di Icu 100 % di Icu 100 % di Icu
cc cc cc cc
133
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra
caratteristiche elettriche
curve C B, C B, C, D
corrente nominale [A] In da 0.5 a 63 da 5 a 25 80, 100, 125
tensione d’impiego massima [V] Ue CA (50/60 Hz) – 240/415, 440 240/415, 440
max CC 250 V CC 500 V CC 800 V CC 125 per polo
tensione d’impiego minima [V] Ue CA (50/60 Hz) – – 12
min CC 24 – 12
tensione d’isolamento [V CA] Ui 500 V CC 1000 V CC 500
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6 6 6
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 110...130 V – – – – –
130 V – – – 20 –
220...240 V – – – 10 20
380...415 V – – – 3 (1) 10
440 V – – – – 6
500 V – – – – –
Ics – – 75 % di Icu
CEI EN 60898-1 [A] Icn 230/400 V – – 10000 10000
potere d’interruzione CC Ue CC
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 60 V – – – 10 –
125 V – – – 10 –
250 V 6 20 – – 10
500 V – 6 – – –
650 V – – 3 – –
800 V – – 1,5 – –
Ics 75 % di Icu 100 % di Icu 75 % di Icu
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 cc cc cc
temperatura di riferimento CEI EN 60947-2 – 25°C –
visualizzazione intervento su guasto – – –
sezionamento visualizzato cc cc cc
chiusura rapida cc cc cc
134
NG125a NG125N NG125L
CEI EN 60947-2 CEI EN 60947-2 CEI EN 60947-2
3, 4P 1P 2, 3, 3P+N, 4P 1P 2, 3, 4P
cc cc cc
cc cc cc
C B, C, D B, C, D
da 80 a 125 da 10 a 125 da 10 a 80
500 500 500
– 125 per polo 125 per polo
12 12 12
– 12 12
690 690 690
8 8 8
– 50 – 100 –
– – – – –
– 25 50 50 100
16 6 25 6 50
– – 20 – 40
8 – 10 – 15
75 % di Icu 75 % di Icu 75 % di Icu
– – – – –
– 25 (1 P) – 50 (1 P) –
– 25 (1 P) – 50 (1 P) –
– – 25 (2 P) – 50 (2 P)
20 (4 P) – 25 (4 P) – 50 (4 P)
cc cc cc
cc cc cc
135
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra
caratteristiche elettriche
curve MA (Im = 12 In) MA (Im = 12 In)
corrente nominale [A] In da 1,6 a 40 da 4 a 63
tensione d’impiego massima [V] Ue max CA (50/60 Hz) 440 500
CC 250 –
tensione d’impiego minima [V] Ue min CA (50/60 Hz) 12 12
CC 12 –
tensione d’isolamento [V CA] Ui 500 690
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6 8
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...60 V – –
12...133 V – –
100...133 V – –
110...130 V – –
130 V – –
220...240 V 40 (da 1,6 a 16 A) 100
30 (da 25 a 40 A)
230/400 V – –
380...415 V 20 (da 1,6 a 16 A) 50
15 (da 25 a 40 A)
400/415 V – –
440 V 15 (da 1,6 a 16 A) 40
10 (da 25 a 40 A)
500 V – 15
Ics 50 % di Icu (da 1,6 a 40 A) 75 % di Icu
CEI EN 60898-1 [kA] Icn 230/400 V – –
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 cc cc
chiusura rapida cc cc
136
tipo P25M
norme CEI EN 60947-2 e CEI EN 60947-4-1
numero di poli 3P
blocco Vigi di protezione differenziale –
ausiliari elettrici per segnalazione a distanza cc
caratteristiche elettriche
curve Im = 12 In (± 20 %)
corrente nominale [A] In da 0,16 a 25 (63 A con blocco limitatore)
tensione d’impiego massima [V] Ue max CA (50/60 Hz) 690
CC –
tensione d’impiego minima [V] Ue min CA (50/60 Hz) 230
CC –
tensione d’isolamento [V CA] Ui 690
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz) corrente da 0,16 2.5 4 6,3 10 14 18 23 25
nominale a 1,6
[A]
137
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra
sezionamento visualizzato cc cc
138
RCA ARA
0,5÷63 0,5÷63
230 230
– –
400 400
6 6
50/60 50/60
1, 2, 3, 4 P 1, 2, 3, 4 P
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
cc cc
139
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema di comunicazione Acti 9
e manovra
Funzioni
Trasmissione dati tra rete Modbus e apparecchi Acti 9
cc Interruttori, interruttori e dispositivi di protezione differenziale:
vv stato aperto/chiuso
vv stato sganciato
vv numero di manovre di apertura/chiusura
vv numero di interventi.
cc Contattori, relè ad impulsi:
vv comando apertura
vv comando chiusura
vv stato aperto/chiuso
vv numero di cicli
vv tempo totale di funzionamento del carico (interruttore chiuso).
cc Interruttore con comando a distanza/Reflex iC60:
vv comando apertura
vv comando chiusura
vv stato aperto/chiuso
vv stato sganciato
vv numero di cicli
vv tempo totale di funzionamento del carico.
cc Power Meter:
vv numero di impulsi registrati
vv valore di regolazione impulso (es. kWh)
vv consumo totale registrato
vv consumo stimato.
Tutti i dati vengono salvati in memoria: numero di cicli, consumo, tempo di funzionamento,
anche in caso di guasto o interruzione dell'alimentazione.
L'Acti 9 Smartlink permette anche lo scambio di dati con qualsiasi apparecchio con
ingressi/uscite digitali 24 V CC.
Non è necessaria alcuna configurazione dei prodotti collegati.
La funzione di comunicazione si adatta automaticamente ai parametri di comunicazione
della stazione master Modbus (PLC, supervisore).
Installazione
cc Montaggio in quadri:
vv larghezza 24 moduli per fila;
vv distanza minima tra le guide 150 mm.
140
caratteristiche tecniche
caratteristiche del collegamento Modbus
collegamento Modbus, RTU, RS485 seriale
trasmissione velocità 9600 baud ... 19200 baud, autoadattabile
mezzo cavo schermato, doppino twistato
struttura tipo Modbus.org
metodo Master/Slave
tipo di apparecchio Slave
configurazione indirizzamento Modbus dell'Acti 9 numero max di stazioni slave 99
Smartlink per un master Modbus
lunghezza max del bus 1000 m
tipo di connettore bus connettore 4-pin
alimentazione
corrente nominale 24 V CC ± 20 %
corrente d'ingresso max 1.5 A
corrente di spunto max 3A
misura
capacità 232 impulsi per ingresso
caratteristiche ingressi
tipo di ingresso collettore corrente Tipo 1 IEC 61131-2
numero di vie 11 vie 2-ingressi
tensione nominale 24 V
limiti di tensione 24 V CC ± 20 %
corrente nominale 2.5 mA
corrente max 5 mA
tempo di filtraggio stato 1 1 ms
stato 0 1 ms
isolamento nessun isolamento tra porte
protezione tensione sequenza negativa sì
caratteristiche uscite
numero di vie di uscita 11
tipo di uscita alimentazione corrente 24 V CC 0.1 A
tensione nominale tensione 24 V
corrente max 100 mA
caduta di tensione (tensione stato 1) 1 V max
corrente di spunto max 500 mA
corrente di perdita 0.1 mA
protezione sovratensione 33 V CC
caratteristiche generali
temperatura funzionamento -25°C ... +60°C in caso di montaggio verticale limitato a 50°C
immagazzinaggio -40°C…+80°C
tropicalizzazione trattamento 2 (umidità relativa 93% a 40°C)
resistenza alle cadute di tensione 10 ms, classe 3 secondo IEC 61000-4-29
grado di protezione IP20
grado di inquinamento 3
altitudine funzionamento 0 … 2000 m
tenuta alle vibrazioni secondo IEC 60068.2.6 1 g / ± 3.5 mm - da 5 Hz a 300 Hz - 10 cicli
resistenza agli urti secondo IEC 60068.2.2 7 15 g / 11 ms
immunità alle scariche elettrostatiche secondo IEC 61000-4-2 aria: 8 kV
contatto: 4 kV
immunità ai campi magnetici irradiati secondo IEC 61000-4-3 10 V/m - 80 MHz a 3 GHz
immunità ai transitori rapidi secondo IEC 61000-4-4 1 kV per ingressi/uscite e comunicazione Modbus.
2 kV per alimentazione 24 CC - 5 kHz - 100 kHz
immunità ai campi magnetici condotti secondo IEC 61000-4-6 10 V da 150 kHz a 80 MHz
immunità ai campi magnetici alle frequenze di rete secondo IEC 61000-4-8 30 A/m
resistenza alle atmosfere corrosive secondo IEC 60721-3-3 livello 3C2 su H2S / SO2/ NO2 / Cl2
resistenza al fuoco parti attive a 960°C 30 s / 30 s secondo IEC 60 695-2-10 e IEC 60 695-2-11
altre parti a 650°C 30 s / 30 s secondo IEC 60 695-2-10 e IEC 60 695-2-11
test di corrosione (salt spray test) secondo IEC 60068.2.52 severità 2
ambiente in conformità con la direttiva RoHS
141
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSC100, NSA160
e manovra
categoria di utilizzazione A A
durata (cicli CO) meccanica 20000 10000
elettrica (In - 440 V) / (In/2-440V) 7000 / 10000 5000
caratteristiche elettriche secondo UL508
potere di interruzione [kA] AC 50/60 Hz 240 V 42
480 V 18
600 V 10
protezione
sganciatore magnetotermico integrato n n
TM-D n n
relé Vigirex n n
dimensioni e pesi
dimensioni Compact 3P 90 x 120 x 100 90 x 120 x 82,5
L x H x P [mm] 4P 120 x 120 x 100 120 x 120 x 82,5
Vigicompact 3P 210 x 120 x 100 210 x 120 x 82,5
4P 240 x 120 x 100 240 x 120 x 82,5
peso [kg] Compact 3P 1 1,1
4P 1,3 1,4
Vigicompact 3P 2,5 2,6
4P 3 3,1
(1) L’interruttore NSC100N è conforme alle norme UL508, CSA22-2 N°14 relative a quadri bordo macchina, garantendo i seguenti valori di potere di interruzione
estremo [kA eff]:
n 240 V: 42;
n 480 V: 18;
n 600 V: 10.
142
Compact NS80H
categoria di utilizzazione A
durata (cicli CO) meccanica 20000
elettrica 400 V - In/2 10000
400 V - In 7000
caratteristiche secondo Nema AB1
potere di interruzione [kA eff.] 240 V 100
480 V 65
600 V 25
protezione
sganciatore magnetico MA integrato n
143
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSX100/630
e manovra
interruttori automatici
livelli di potere d'interruzione
caratteristiche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40 °C
numero di poli
potere d'interruzione nominale esterno [kA eff]
lcu (3) CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500 V
525 V
660/690 V
potere d'interruzione nominale di servizio [kA eff]
lcs CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500 V
525 V
660/690 V
durata (cicli C-0) meccanica
elettrica 440 V In/2
In
690 V In/2
In
caratteristiche secondo NEMA-AB1
potere d'interruzione [kA eff] CA 50/60 Hz 240 V
480 V
600 V
caratteristiche secondo UL508
potere d'interruzione [kA eff] CA 50/60 Hz 240 V
480 V
600 V
protezioni e misure
protezione contro i cortocircuiti solo magnetica
protezione contro i sovraccarichi/cortocircuiti magnetotermica
elettronica
con protezione del neutro (Off-0,5-1-OSN) (1)
con protezione della terra
con selettività ZSI (2)
visualizzazione / misura I, U, f, P, E, THD / misura della corrente interrotta
opzioni display fronte quadro FDM121
aiuto all'impiego e alla manutenzione
contamanovre
report cronologici e allarmi
segnalazioni misura
segnalazioni stati dell'apparecchio/comando
protezione differenziale con blocco Vigi
con relè Vigirex associato
installazione / collegamenti
dimensioni e peso
dimensioni [mm] fisso, attacchi anteriori 3P
LxHxP 4P
peso [kg] fisso, attacchi anteriori 3P
4P
collegamenti
distanziatore poli passo polare [mm] senza/con distanziatori
cavi Cu o Al [mm²]
(grosse sezioni)
(1) OSN: "Over Sized Neutral Protection" (protezione neutro sovradimensionato).
(2) ZSI: "Zone Selectivity Interlocking" (selettività logica).
144
NSX100 NSX160 NSX250
B F N H S L R HB1 HB2 B F N H S L B F N H S L R HB1 HB2
40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
25 36 50 70 100 150 200 - - 25 36 50 70 100 150 25 36 50 70 100 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 200 - - 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 200 - -
15 25 36 50 65 70 80 85 100 15 30 36 50 65 70 15 30 36 50 65 70 80 85 100
- 22 35 35 40 50 65 80 100 - 22 35 35 40 50 - 22 35 35 40 50 65 80 100
- 8 10 10 15 20 45 75 100 - 8 10 10 15 20 - 8 10 10 15 20 45 75 100
40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
25 36 50 70 100 150 200 - - 25 36 50 70 100 150 25 36 50 70 100 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 200 - - 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 200 - -
7,5 12,5 36 50 65 70 80 85 100 15 30 36 50 65 70 15 30 36 50 65 70 80 85 100
- 11 35 35 40 50 65 80 100 - 22 35 35 40 50 - 22 35 35 40 50 65 80 100
- 4 10 10 15 20 45 75 100 - 8 10 10 15 20 - 8 10 10 15 20 45 75 100
50000 20000 40000 20000 20000
50000 20000 40000 20000 20000
30000 10000 20000 10000 10000
20000 10000 15000 10000 10000
10000 5000 7500 5000 5000
40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 150 85 100 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 150 85 100
- 8 20 35 40 50 50 75 100 - 20 20 35 40 50 - 20 20 35 40 50 50 75 100
- 85 85 85 - - - - - - 85 85 85 - - - 85 85 85 - - - - -
- 25 50 65 - - - - - - 35 50 65 - - - 35 50 65 - - - - -
- 10 10 10 - - - - - - 10 10 10 - - - 15 15 15 - - - - -
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
caratteristiche comuni
tensioni nominali
d’isolamento [V] Ui 800
di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2 sì
categoria di utilizzazione A
grado di inquinamento CEI EN 60664-1 3
145
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSX100/630
e manovra
interruttori automatici
146
NSX400 NSX630
Ir = 225 - 500 A Ir = 501 - 630 A
F N H S L R HB1 HB2 F N H S L R HB1 HB2 R HB1 HB2
85 85 85 - - - - - 85 85 85 - - - - - - - -
35 50 65 - - - - - 35 50 65 - - - - - - - -
20 10 20 - - - - - 20 20 20 - - - - - - - -
n n
- -
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
caratteristiche comuni
tensioni nominali
d’isolamento [V] Ui 800
di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2 sì
categoria di utilizzazione A
grado di inquinamento CEI EN 60664-1 3
147
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Sganciatori per Compact NSX
e manovra
Compact NSX160 n n n n n n n n n n - - n n n n
Compact NSX250 n n n n n n n n n n n n n n n n
protezione termica
soglia [A] intervento tra Ir = In x... regolabile in Ampère da 0,7 a 1 x In
1,05 e 1,20 Ir
temporizzazione [s] tr non regolabile non regolabile
tr a 1,5 x In da 120 a 400 da 120 a 400
tr a 6 x Ir 15 -
protezione magnetica
soglia [A] Im fissa regolabile
fissa
precisione ±20% Compact NSX100 190 300 400 500 500 500 640 800 63 80 80 125
Compact NSX160/250 190 300 400 500 500 500 640 800 1250 1250 da 5 a 10xIn 63 80 80 125
temporizzazione [ms] tm fissa
protezione del neutro
neutro non protetto 4P 3R senza protezione nessuna versione 4P 3R
neutro protetto 4P 4R 1 x Ir 1 x Ir
al 100%
Sganciatori magnetici MA
Protezioni
Protezione magnetica (Im)
Protezione contro i cortocircuiti mediante dispositivo magnetico a soglia regolabile
Im che provoca uno sgancio istantaneo in caso di superamento della soglia.
cc Im = In x ... è regolabile mediante commutatore in multiplo del calibro sganciatore:
vv da 6 a 14 x In (da 2,5 a 100 A),
vv da 9 a 14 x In (da 150 a 200 A).
Versione protezione
cc Tripolare (3P 3R): interruttore 3 poli (3P) protetti (3R).
cc Tetrapolare (4P 3R): interruttore 4 poli (4P) di cui 3 poli protetti (3R).
Compact NSX160 - - - n n n n -
Compact NSX250 - - - - - n n n
148
Unità di controllo Micrologic 2
Protezioni
Le regolazioni si effettuano mediante commutatore con possibilità di regolazione "fine".
Sovraccarico: Lungo ritardo (Ir)
Protezione termica con curva dell’intervento a tempo inverso: soglia di corrente di
sovraccarico Ir regolabile mediante commutatore, temporizzazione tr, non regolabile.
Cortocircuito: Corto ritardo a temporizzazione fissa (Isd)
Protezione a soglia regolabile Isd. Per garantire la selettività con l’apparecchio
a valle, all’intervento viene associato un piccolo ritardo.
Cortocircuito: Istantanea non regolabile
Protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa.
Protezione del neutro
cc Con gli interruttori tripolari la protezione del neutro non è possibile.
cc Con gli interruttori tetrapolari la protezione del neutro può essere selezionata.
cc Mediante commutatore a 3 posizioni:
vv 4P 3R: neutro non protetto
vv 4P 3R + N/2: neutro protetto al 50% del valore delle fasi, ovvero 0,5 x Ir
vv 4P 4R: neutro protetto al 100% a Ir.
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
cc LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) quando la funzione
di protezione dell’interruttore è correttamente funzionante.
cc LED pre-allarme di sovraccarico arancione: si accende (fisso) quando I > 90 % Ir.
cc LED allarme di sovraccarico rosso: si accende (fisso) quando I > 105 % Ir.
Segnalazione a distanza
L’informazione di intervento su sovraccarico può essere riportata a distanza
installando un modulo relè SDx all’interno dell’interruttore.Questo modulo riceve
l’informazione dall’unità di controllo Micrologic mediante collegamento a infrarossi
e la rende disponibile a morsettiera. La richiusura dell’interruttore annulla
l’informazione.
149
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic 2
e manovra
Micrologic 2
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250 400 630
interruttore Compact NSX100 n n - - - -
Compact NSX160 n n n - - -
Compact NSX250 n n n n - -
Compact NSX400 - - - n n -
Compact NSX630 - - - n n n
lungo ritardo
soglia [A] Io valore in base alla corrente nominale dello sganciatore (In) e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A (NSX250) Io = 100 110 125 140 160 175 200 225 250
In = 250 A (NSX250) Io = 70 100 125 140 160 175 200 225 250
In = 400 A Io = 160 180 200 230 250 280 320 360 400
In = 630 A Io = 250 280 320 350 400 450 500 570 630
Ir = Io x ... regolazione fine da 0,9 a 1 in 9 gradini (0,9 - 0,92 - 0,93 - 0,94 - 0,95 - 0,96 - 0,97 - 0,98 - 1)
per ciascun valore di Io
temporizzazione [s] tr non regolabile
secondo classe 1,5 x Ir 400
di intervento scelta 6 x Ir 16
7,2 x Ir 11
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione fissa
soglia [A] Isd = Ir x ... 1,5 2 3 4 5 6 7 8 10
precisione ±10 %
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 20
tempo max di interruzione 80
Istantanea
soglia [A] Ii non regolabile 600 1500 2400 3000 4800 6900
precisione ±15 % tempo di non intervento 10 ms
tempo max di interruzione 50 ms per I > 1,5 li
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici dell’apparecchio:
vedere tabella di declassamento.
150
Unità di controllo Micrologic 5/6 A o E
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
151
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic 5/6 A o E
e manovra
protezioni Micrologic 5 / 6 A o E
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250 400 630
interruttore Compact NSX100 n n n - - -
Compact NSX160 n n n n - -
Compact NSX250 n n n n - -
Compact NSX400 - - - - n n
Compact NSX630 - - - - - n
lungo ritardo
soglia [A] Ir = ... mediante commutatore valore in base alla corrente nominale dello sganciatore (In) e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A Io = 100 110 125 140 150 175 200 225 250
In = 400 A Io = 160 180 200 230 250 280 320 360 400
In = 630 A Io = 250 280 320 350 400 450 500 570 630
tramite tastiera passo di regolazione di 1 A, con max per la posizione del commutatore
temporizzazione [s] tr = ... tramite tastiera 0,5 1 2 4 8 16
precisione ±10 % 1,5 x Ir 15 25 50 100 200 400
6 x Ir 0,5 1 2 4 8 16
7,2 x Ir 0,35 0,7 1,4 2,8 5,5 11
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione regolabile
soglia [A] Isd = Ir x ... mediante commutatore 1,5 2 3 4 5 6 7 8 10
precisione ±10 % passo di regolazione di 0,5 x Ir tramite tastiera
temporizzazione [s] tsd = ... con tastiera I2Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I2On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tempo di non intervento [ms] 20 80 140 230 350
tempo max di interruzione [ms] 80 140 200 320 500
istantanea
soglia [A] Ii = In x con tastiera passo di regolazione di 0,5 x In nell’intervallo da 1,5 x In a: 15 x In (NSX100/160),
precisione ±15 % 12 x In (NSX250/400), 11 x In (NSX630)
tempo di non intervento 10 ms
tempo max di interruzione 50 ms per I > li
guasto a terra - per Micrologic 6 Ao E
soglia [A] Ig = In x ... mediante commutatore
precisione ±10 % In = 40 A 0,4 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 Off
In > 40 A 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 1 Off
passo di regolazione di 0,05 x In tramite tastiera
temporizzazione [s] tg = ... con tastiera I2Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I2On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tempo di non intervento 20 80 140 230 350
tempo max di interruzione 80 140 200 320 500
test funzione Ig integrato
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici dell’apparecchio:
vedere tabella di declassamento.
152
Soluzioni Compact NSX per partenze motore
Gli interruttori automatici Compact NSX Gamma delle protezioni motore Compact NSX
consentono di realizzare le seguenti Gli interruttori Compact NSX offrono una gamma di sganciatori che consentono
soluzioni partenze motore: di realizzare soluzioni di partenze motore a 2 o 3 apparecchi.
Le protezioni sono adatte ad un funzionamento permanente a 65 °C.
n tre apparecchi: con sganciatore
solo magnetico MA o 1.3-M Soluzioni a 3 apparecchi
cc 1 interruttore NSX con sganciatore MA o Micrologic 1.3-M;
n due apparecchi: con sganciatore cc 1 contattore;
magnetotermico TM-D o 2-M. cc 1 relè termico.
Sono adatti ad un'associazione con Soluzioni a 2 apparecchi
contattori in categoria di utilizzo AC3 cc 1 interruttore Compact NSX:
(80% dei casi), che garantiscono un vv con unità di controllo Micrologic 2.2-M o 2.3-M,
vv o unità di controllo Micrologic 6 E-M.
coordinamento di tipo 2 interruttore- Questa versione integra inoltre protezioni supplementari e funzioni "Power Meter".
contattore. Per la categoria di utilizzo AC4, cc 1 contattore.
le difficili condizioni di esercizio impongono
generalmente un sovradimensionamento
dell'interruttore di protezione rispetto
alla categoria AC3.
tipo di protezione motore 3 apparecchi 2 apparecchi
interruttore Compact NSX NSX100/160/250 NSX400/630 NSX 100/630
coordinamento di tipo 2 contattore + relè termico contattore
con
sganciatore tipo MA Micrologic 1.3-M Micrologic 2-M Micrologic 6 E-M
tecnologia magnetico elettronico elettronico elettronico
integrato di classe 5 n n
10 n n
20 n n
30 n
sovraccarichi n n
guasto a terra n
basso carico n
avviamento prolungato n
153
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Funzioni specifiche
154
Protezione dei motori
Unità di controllo Micrologic 1.3-M
Protezioni
Le protezioni sono regolabili tramite commutatori.
Cortocircuito: corto ritardo (Isd)
Protezione a soglia regolabile Isd. Un corto ritardo viene associato alla soglia Isd
per evitare l'intervento dell'interruttore durante l'avviamento del motore.
cc Isd è regolabile mediante commutatore in Ampere, da 5 a 13 x In, ossia:
vv da 1600 a 4160 A (per corrente nominale da 320 A).
vv da 2500 a 6500 A (per corrente nominale da 500 A).
Cortocircuito: istantanea (Ii) non regolabile
Protezione istantanea a soglia Ii non regolabile.
Versione protezione
cc Tripolare (3P 3R): interruttore 3 poli (3P) protetti (3R).
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
cc LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) quando la funzione
di protezione dell'interruttore è correttamente funzionante.
Micrologic 1.3-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 320 500
interruttore Compact NSX400 n -
Compact NSX630 n n
corto ritardo
soglia [A] Isd regolabile direttamente in Ampere
precisione ±15 % 9 gradini: 1600, 1920, 2440, 2560, 9 gradini: 2500, 3000, 3500, 4000, 4500, 5000, 5500, 6000,
2880, 3200, 3520, 3840, 4160 A 6500 A
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 20
tempo max di interruzione 60
istantanea
soglia [A] Ii non regolabile 4800 6500
precisione ±15 % tempo di non intervento 0
tempo max di interruzione 30 ms
(1) Le norme motori impongono un funzionamento a 65 °C. Le correnti nominali degli interruttori vengono declassate per tenerne conto.
155
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Unità di controllo Micrologic 2-M
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) se l'interruttore è correttamente
funzionante
LED rosso di allarme associato al funzionamento motore: si accende (fisso)
quando l’immagine termica del rotore o dello statore è > 95 % del riscaldamento
ammesso.
Segnalazione a distanza mediante modulo SDTAM
Gli interruttori Compact NSX con Micrologic 2 possono essere dotati di un modulo
SDTAM dedicato all’applicazione motore e consentono mediante un contatto di:
cc segnalare il sovraccarico dell'interruttore
cc comandare l'apertura del contattore. In caso di sovraccarico o squilibrio di fase,
questa uscita viene attivata 400 ms prima dello sgancio dell'interruttore, evitando
l’apertura di quest'ultimo.
Questo modulo viene alloggiato al posto degli sganciatori voltmetrici MN/MX
e di un contatto OF.
Nota: Tutti gli sganciatori e le unità di controllo hanno una calotta piombabile trasparente che
protegge l’accesso alle regolazioni.
156
Micrologic 2.2 / 2.3-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 25 50 100 150 220 320 500
interruttore Compact NSX100 n n n - - - -
Compact NSX160 n n n n - - -
Compact NSX250 n n n n n - -
Compact NSX400 - - - - - n -
Compact NSX630 - - - - - n n
157
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Unità di controllo Micrologic 6 E-M
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
cc LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) se l’interruttore è correttamente
funzionante
cc LED rosso di allarme associato al funzionamento motore: si accende (fisso)
quando l’immagine termica del rotore o dello statore è > 95 % del riscaldamento
ammesso.
Segnalazione a distanza possibile tramite i moduli relé SDx e SDtam.
Nota: Tutti gli sganciatori e le unità di controllo hanno una calotta piombabile trasparente che
protegge l’accesso alle regolazioni.
158
Micrologic 6.2 / 6.3 E-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 25 50 80 150 220 320 500
interruttore Compact NSX100 n n n - - - -
Compact NSX160 n n n n - - -
Compact NSX250 n n n n n - -
Compact NSX400 - - - - - n -
Compact NSX630 - - - - - n n
159
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Applicazioni speciali
e manovra Protezione dei generatori, Micrologic 2.2-G
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
160
Micrologic 2.2-G
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250
interruttore Compact NSX100 n n - -
Compact NSX160 n n n -
Compact NSX250 n n n n
lungo ritardo
soglia [A] Io valore in base alla corrente nominale dello sganciatore [In] e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A (NSX250) Io = 100 110 125 140 150 176 200 225 250
Ir = Io x ... regolazione fine da 0,9 a 1 in 9 gradini per ciascun valore di Io
temporizzazione [s] tr non regolabile
precisione 0 a -20 % 1,5 x Ir 15
6 x Ir 0,5
7,2 x Ir 0,35
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione fissa
soglia [A] Isd = Ir x ... 1,5 2 2,5 3 4 5 6 7 8 9
precisione ±10 %
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 140
tempo max di interruzione 200
istantanea non regolabile
soglia [A] Ii non regolabile 600 1500 2400 3000
precisione ±15 % tempo di non intervento 15 ms
tempo max di interruzione 50 ms
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici
dell’apparecchio: vedere tabella di declassamento.
161
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NS400 1000V
e manovra
interruttori Compact
numero di poli
calibro dei TA [A]
comando manuale comando diretto
manovra rotativa diretta o rinviata
elettrico
versioni fisso attacchi anteriori
attacchi posteriori
rimovibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
estraibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
caratteristiche elettriche
tensione nominale d’impiego [V] Ue CA 50/60 Hz
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] lcu CA 1000 V
potere di interruzione nominale di servizio [kA eff] lcs % Icu
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40°C
tensione nominale di isolamento [V] Ui
tensione di tenuta ad impulso kV] Uimp
tensione nominale d’impiego [V] Ue CA 50/60 Hz
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] lcu CA 1000 V
potere di interruzione nominale di servizio lcs % Icu
attitudine al sezionamento
corrente nom. di breve durata ammissibile [kA eff] lcw 0,5 s
V CA 50/60 Hz 1s
categoria di utilizzazione
durata (cicli CO) meccanica
elettrica 1000 V In/2
In
grado di inquinamento
protezioni e misure
sganciatori elettronici intercambiabili
protezioni contro i sovraccarichi lungo ritardo Ir (In x …)
protezioni contro i cortocircuiti corto ritardo Isd (Ir x …)
istantanea Ii (In x …)
protezione di terra lg (In x …)
protezioni differenziale residua I∆n
selettività logica ZSI
protezione del neutro
protezione differenziale con relé Vigirex associato
misura delle correnti
ausiliari di segnalazione e comando
contatti di segnalazione
sganciatori voltmetrici sganciatore a lancio di corrente MX
sganciatore di minima tensione MN
comunicazione a distanza tramite bus
segnalazioni dello stato dell’interruttore
comando a distanza dell’interruttore
trasmissione delle regolazioni dello sganciatore
segnalazione e identificazione delle protezione e degli allarmi
trasmissione delle correnti misurate
installazione
accessori attacchi e distanziatore poli
coprimorsetti e separatori di fase
mostrine
dimensioni [mm] fisso 3P
LxHxP 4P
peso [kg] fisso 3P
4P
commutatori di rete
interblocchi
162
NS400 1000V
3
150, 250, 400
n
n
n
n
consultateci
consultateci
consultateci
consultateci
consultateci
1150
10
100%
normalizzata
normalizzata
A
15000
4000
2000
III
STR23SP
n
n
n
-
n
-
-
n
n
n
n
n
n
-
-
-
n
n
n
140x480x110
-
13
-
consultateci
163
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Interruttori Compact NS630b/3200
e manovra
(1) 65 °C con attacchi verticali. Per altri tipi di collegamenti, vedere le tabelle di declassamento in temperatura.
(2) Ics: 100% Icu a 440 V/500 V/660 V Ics: 75% Icu a 220 V/380 V.
164
NS1250 NS1600 NS2000 NS2500 NS3200
3, 4 3, 4 3, 4
b b b
b b -
b b -
N H N H N H
b b b b b b
b b b b - -
b b - - - -
b b b b - -
b b b b - -
N H N H N H
50 65 50 65 85 125
35 50 35 50 65 85
25 50 25 50 50 -
7.0 A 2.0 E 5.0 E 6.0 E 5.0 H (3) 6.0 H (3) 7.0 H (3)
b b b b b b b
b - b b b b b
b b b b b b b
- - - b - b -
b - - - - - b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
- b b b b b b
- - - - b b b
- b b b - - -
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
b
b
-
b
b
350 x 420 x 160
350 x 535 x 160
24
36
-
(3)Tranne per NS2000/3200.
165
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione e non automatici
e manovra Masterpact NT
caratteristiche comuni
numero di poli 3/4
tensione nominale di isolamento [V] Ui 1000
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 12
tensione nominale di impiego [V CA 50/60 Hz] Ue 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2
grado di inquinamento IEC 60664-1 3
166
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
portata [A] 400 630 800 1000 1250 1600
regolazione della soglia Ir [A] da 160 a 400 da 250 a 630 da 320 a 800 da 400 a 1000 da 500 a 1250 da 640 a 1600
NT12 NT16
1250 1600
1250 1600
da 630 a 1250 da 800 a 1600
H1 H2
42 50
42 50
42 42
42 42
100 %
B B
42 36
42 36
24 20
- 90
88 105
88 105
88 88
88 88
25 25
< 50
42 50
42 50
42 42
HA
75
75
75
36
36
20
36
H1 H2
da 1250 a 1600 A
6 6
3 3
- -
H1/H2/HA
1250 1600
6 6
3 3
H1/H2/HA
1000 1000
da 450 a 560 da 450 a 560
da 500 a 630 da 500 a 630
167
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi Interruttori automatici
di protezione e non automatici
e manovra Da NW08 a NW63
caratteristiche comuni
numero di poli 3/4
tensione nominale di isolamento [V] Ui 1000/1250
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 12
tensione nominale di impiego [V CA 50/60 Hz] Ue 690/1150
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2
grado di inquinamento IEC 60664-1 4 (1000 V) /
3 (1250 V)
interruttori automatici secondo norma CEI EN 60947-2 NW08 NW10 NW12 NW16
corrente nominale [A] In a 40 °C/50 °C(1) 800 1000 1250 1600
portata del 4º polo [A] 800 1000 1250 1600
portata dei TA [A] da 400 da 400 da 630 da 800
a 800 a 1000 a 1250 a 1600
tipo di interruttore N1 H1 H2a H2 L1 H10
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] Icu 220/415 V 42 65 85 100 150 -
V CA 50/60 Hz 440 V 42 65 85 100 150 -
525 V 42 65 65 85 130 -
690 V 42 65 65 85 100 -
1150 V - - - - - 50
potere di interruzione nominale di servizio [kA eff] Ics % Icu 100 %
categoria d'impiego B
corrente di breve durata ammissibile nominale [kA eff] Icw 1s 42 65 85 85 30 50
V CA 50/60 Hz 3s 22 36 50 50 30 50
tenuta elettrodinamica [kA picco] 88 143 187 187 63 105
protezione istantanea integrata [kA picco ±10 %] - - 190 190 80 -
potere di chiusura nominale [kA picco] Icm 220/415 88 143 220 220 330 -
V CA 50/60 Hz 440 V 88 143 220 220 330 -
525 V 88 143 187 187 286 -
690 V 88 143 187 187 220 -
1150 V - - - - - 105
durata di interruzione [ms] 25 25 25 25 10 25
durata di chiusura [ms] < 70
interruttori automatici secondo norma NEMA AB1
potere di interruzione [kA] 240 V 42 65 85 100 150 -
V CA 50/60 Hz 480 V 42 65 85 100 150 -
600 V 42 65 65 85 100 -
interruttori non automatici secondo norma CEI EN 60947-3
tipo di interruttore NA HA HF HA10
potere di chiusura nominale [kA picco] Icm 220/415 V 88 105 187 -
VCA 50/60 Hz 440 V 88 105 187 -
500/690 V 88 105 187 -
1150 V - - - 105
corrente breve durata ammissibile nominale [kA eff] Icw 1s 42 50 85 50
VCA 50/60 Hz 3s - 36 75 50
potere di interruzione Icu [kA eff] con un relè di protezione esterno 42 50 85 50
temporizzazione massima: 350 ms
durata meccanica e elettrica secondo norma CEI EN 60947-2/3 a In/Ie
durata meccanica con manutenzione 25
cicli C/O x 1000 senza manutenzione 12,5
tipo di interruttore automatico o non automatico N1/H1/H2a/H2 L1 H10
corrente nominale In [A] da 800 a 1600 A
durata elettrica senza manutenzione 440 V 10 3 -
cicli C/O x 1000 690 V 10 3 -
CEI EN 60947-2 1150 V - - 0,5
tipo di interruttore automatico o non automatico N1/H1/H2a/H2/NA/HA/HF
corrente di impiego nominale Ie [A] AC23A da 800 a 1600 A
durata Cicli C/O x 1000 elettrica senza manutenzione 440 V 10
CEI EN 60947-3 690 V 10
tipo di interruttore automatico o non automatico H1/H2a/H2/HA/HF
corrente di impiego nominale Ie (A) AC3 (2) 800 1000 1250 1600
comando motori potenza motore 380/415 V [kW] da 335 da 450 da 5600 da 670
a 450 a 560 a 670 a 90 0
440 V [kW] da 400 da 500 da 500 da 800
a 500 a 630 a 800 a 1000
690 V [kW] y 800 da 800 da 1000 da 1250
a 1000 a 1250 a 1600
durata Cicli C/O x 1000 elettrica senza manutenzione 440/690 V 6
CEI EN 60947-3 allegato M / CEI EN 60947-4-1
(1) Con attacchi posteriori verticali.
(2) Adatto al comando dei motori per avviamento diretto.
168
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
portata [A] 400 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
regolazione della soglia Ir [A] da 160 da 250 da 320 da 400 da 500 da 630 da 800 da 1000 da 1250 da 1600 da 2000 da 2500
a 400 a 630 a 800 a 1000 a 1250 a 1600 a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 5000 a 6300
HA HF HA10 HA HF HA10 HA
105 187 - 121 187 - 187
105 187 - 121 187 - 187
105 187 - 121 187 - 187
- - 105 - - 105 -
50 85 50 55 85 50 85
36 75 50 55 75 50 85
50 85 50 55 85 50 85
20 20 10
10 10 5
N1/H1/H2a/H2 L1 H10 H1/H2a/H2 H3 H10 H1/H2
2000 A da 2500 a 4000 A da 4000b a 6300 A
3 - 5 1,25 - 1,5
3 - 2,5 1,25 - 1,5
- 0,5 - - 0,5 -
N1/H1/H2a/H2/H3/HA/HF H1/H2a/H2/H3/HA/HF H1/H2/HA
2000 A da 2500 a 4000 A da 4000b a 6300 A
8 5 1,5
6 2,5 1,5
H1/H2/H3/HA/HF
2000
da 900
a 1150
da 1000
a 1300
da 1600
a 2000
169
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi Interruttori automatici
di protezione Masterpact MTZ
e manovra
170
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
corrente nominale [A] 400 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
impostazione soglia Ir [A] da 160 da 250 da 320 da 400 da 500 da 630 da 800 da 1000 da 1250 da 1600 da 2000 da 2500
a 400 a 630 a 800 a 1000 a 1250 a 1600 a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 5000 a 6300
MTZ2 MTZ3
08 10 12 16 20 20 25 32 40 40 50 63
800 1000 1250 1600 2000 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
400 400 630 800 1000 1000 1250 1600 2000 2000 2500 3200
a 800 a 1000 a 1250 a 1600 a 2000 a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 4000 a 5000 a 6300
da 800 a 4000 da 4000 a 6300
N1 H1 H1b H2 L1(2) H10(5) H3 H1 H1b H2 H3 H10 (5) H1 H2
42 66 85 100 150 - 150 66 85 100 150 - 100 150
42 66 85 100 150 - 150 66 85 100 150 - 100 150
42 66 85 85 130 - 130 66 85 85 130 - 100 130
42 66 85 85 100 - 100 66 85 85 100 - 100 100
- - - - - 50 - - - - - 50 - -
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
B B B B B B B B B B B B B B
42 66 85 85 30 50 66 66 85 85 66 50 100 100
42 66 85 85 30 50 66 66 85 85 66 50 100 100
22 36 50 50 30 50 66 66 75 75 66 50 100 100
88 145 187 220 330 - 330 145 187 220 330 - 220 330
88 145 187 220 330 - 330 145 187 220 330 - 220 330
88 145 187 187 286 - 286 145 187 187 286 - 220 286
88 145 187 187 220 - 220 145 187 187 220 - 220 220
- - - - - 105 - - - - - 105 - -
- - - 190 80 - 150 - - 190 150 - - 270
25 25 25 25 10 25 25 25 25 25 25 25 25 25
< 70 < 70 < 70 < 80
171
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi Interruttori sezionatori
di protezione Masterpact MTZ
e manovra
172
MTZ2 MTZ3
08 10 12 16 20 25 32 40 40 50 63
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
da 800 a 4000 da 4000 a 6300
NA HA HA10 HA H10 HA
88 145 - 145 - 187
- - 105 - 105 -
-
42 66 50 66 50 85
- 36 50 66 50 85
HA HA10 HA H10 HA
66 - 66 - 85
100% - 100% - 100%
66 - 66 - 85
36 - 55 - 85
145 - 145 - 187
- - - - -
173
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic
e manovra senza funzioni di misura
Segnalazione di sovraccarico
Il LED giallo (alarm) acceso fisso segnala il superamento della soglia di intervento
Lungo Ritardo.
Test
La presa test sul fronte dell’unità di controllo permette il collegamento di una
valigetta di prova o una unità test per verificare il corretto funzionamento
dell’assieme unità di controllo + blocco interruttore.
Nota: le unità di controllo Micrologic senza misura sono dotate anche nella versione standard di
una calotta di protezione trasparente.
174
protezioni Micrologic 2.0
lungo ritardo (RMS) t
DB128031
soglia Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
intervento da 1.05 a 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -30% 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600 tr
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7 (1) 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -20% 7,2 x Ir 0,7 (2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio Isd
istantanea
0 I
soglia Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: ±10 %
temporizzazione fissa: 20 ms
tempo max di interruzione: 80 ms
DB128032
soglia Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
intervento da 1.05 a 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug I2t on
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24 tr
precisione: da 0 a -30 % 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600 I2t off
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7(1) 1 2 4 8 12 16 20 24 Isd
precisione: da 0 a -20% 7,2 x Ir 0,7(2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6 tsd
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
Ii
corto ritardo (RMS)
soglia Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10 0 I
precisione: ±10 %
temporizzazione [ms] gradini di regolazione I2t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
a 10 Ir I2t On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tsd (non intervento) 20 80 140 230 350
(I2t Off o I2t On) tsd (max di interruzione) 80 140 200 320 500
istantanea
soglia II = In x … 2 3 4 6 8 10 12 15 off
precisione: ±10 %
temporizzazione tempo senza sgancio: 20 ms
tempo max di interruzione: 50 ms
(1) Da 0 a -40%.
(2) Da 0 a -60%.
175
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic A "amperometro"
e manovra