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Metodologie sperimentali e
panoramica sui principali metodi
di controllo non distruttivo
Dispense a cura di: Prof. Ing. Umberto Galietti
Ing. Palumbo Davide
CRICCA
La cricca può essere definita come una discontinuità originatasi per distacco inter
o transcristallino in un materiale metallico originariamente continuo e sano. È
un difetto che viene indicato come bidimensionale poiché solitamente si presenta
più o meno lungo e profondo con andamento frastagliato mentre i suoi lembi sono
piuttosto ravvicinati. Se le cricche hanno dimensioni molto ridotte (inferiori ad 1
mm), vengono definite microcricche.
Cricche e difetti di varia natura possono influenzare in modo
devastante le prestazioni di componenti e strutture a tal punto che la
loro individuazione è parte essenziale del controllo di qualità in tutti i
campi dell’ingegneria.
In esercizio/manutenzione.
Per assicurare l’integrità e l’affidabilità dei prodotti (vita utile più
lunga, minore probabilità di guasti).
Per prevenire incidenti e preservare vite umane (componenti
particolarmente critici di sistemi intrinsecamente pericolosi).
Difetto. Una o più indicazioni che violano le specifiche sul componente fissate
a priori.
La procedura di controllo si concretizza nelle
seguenti tre fasi :
1.Indicazione
2.Interpretazione
3.Valutazione
1. Nella prima fase, l’obiettivo è quello di applicare la procedura di
controllo in modo tale da far emergere la presenza di indicazioni.