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NUMERO SPECIALE • DICEMBRE 2021

Oltre 50 anni di ricerca e sviluppo nel mondo enologico

Gestione avanzata
del processo
di microfiltrazione
Autore:
A. Spanò

© Copyright Tecniche Nuove


Via Ciro Menotti, 14 Milano (Mi)
Estratto da Imbottigliamento • LUGLIO-AGOSTO 1992

Alla pari degli altri settori alla verifica dell’integrità delle membrane,
dell’industria alimentare anche con una precisione dello 0,170. La tempe-
l’enologia non può esimersi ratura viene controllata in tre punti dell’im-
pianto mediante termosonde. I flussi e le
dall’affrontare seriamente la
portate sono rilevati in continuo mediante
questione del miglioramento misuratore magnetico induttivo. La verifi-
della qualità del prodotto e ca dello svolgimento del processo viene
quindi dall’intraprendere una attuata sia a livello della trasmissione dei
profonda trasformazione degli segnali impartiti dal sistema, sia a livel-
impianti per poter applicare i più lo dell’esecuzione meccanica e tutte le
procedure sono controllate da program-
moderni metodi di lavorazione.
mi autodiagnostici. Una volta installato in
linea, Sofos non necessita del controllo
Il processo di stabilizzazione biologica del di personale e la programmazione è in
vino mediante filtrazione attraverso mem- grado di eseguire autonomamente e di
brane microporose presenta diversi mo- controllare tutte le operazioni di steriliz-
menti critici ed è sufficiente una benché zazione, filtrazione, sfiato, detersione CIP,
minima inosservanza dei parametri opera- rigenerazione delle cartucce filtranti, ecc.
tivi per compromettere irrevocabilmente
la qualità del prodotto. Il fattore umano è “Il nefelometro costituisce un ulteriore Volevamo, con un impianto automatico, se che garantiscono un grado di sicurezza
determinante per il buon esito dell’opera- elemento di sicurezza - ci spiega Cleto più che attribuire economicità a questa dei materiali analogo a quello previsto per
zione ed è necessario affidarne la gestio- Pirazzoli, direttore tecnico delle Cantine fase della produzione, raggiungere il mas- I’industria farmaceutica.»
ne a maestranze altamente qualificate. Ronco - mentre il test di filtrabilità veri- simo livello di qualità nell’ambito della si-
L’imbottigliamento asettico esige, inoltre, fica la reale presenza di sostanze colloi- curezza e del controllo del ciclo. Abbiamo L’unità Sofos installata presso le Cantine
la verifica dell’integrità delle membra- dali che possono ostacolare il passaggio creato un sistema che rispetta il concetto Ronco di Forlì è nuova od è stata adatta-
ne di microfiltrazione che non è agevole, del vino attraverso i filtri”. di qualità totale e tutte le scelte, da quel- ta a esigenze specifiche?
quand’anche sia fattibile, senza controllo le relative alla componentistica a quelle L’unità è standard e presenta un layout
strumentale. Risulta quindi fondamentale Si tratta di due concetti fisici che defini- legate alla gestione del processo, sono estremamente complesso ed evoluto,
disporre di un sistema di raccolta dei dati scono in modo diverso la qualità del siste- state ispirate a questo criterio. Sono stati il che significa che può prevedere qual-
relativi alle condizioni operative dell’intero ma in quanto un vino può essere filtrabile scelti unicamente componenti certificati in siasi tipo di intervento. Ci siamo messi
processo di stabilizzazione microbiologi- ma, contemporaneamente, inquinato da base alle norme internazionali e strumenti nella condizione progettuale di ottenere
ca che consenta il completo controllo dei particelle che possono danneggiare i filtri; di controllo di altissimo livello. Il lay out di il massimo tant’è che la Pall, di cui mon-
suoi punti critici e che la Vason ha fornito questo è il motivo che ci ha spinto a ser- Sofos prevede qualsiasi possibilità opera- tiamo i materiali filtranti e gli housing, ha
alle Cantine Ronco di Forlì attraverso l’in- virci di ambedue i test. Il controllo del ciclo tiva in condizioni di assoIuta sicurezza. Ad considerato il layout di Sofos idoneo ad
stallazione dell’unità Sofos in una moder- operativo attuato da Sofos determina non esempio, la movimentazione automatica essere proposto a livello europeo come
na linea di imbottigliamento. Sofos ha una solo la sicurezza della filtrazione che av- delle valvole viene rilevata non solo sul- loro impianto ufficiale. Per qualsiasi azien-
doppia configurazione: quella operativa viene a monte della riempitrice ma anche la base del segnale emesso dal compu- da, come per le Cantine Ronco, vengono
e quella gestionale. Il lay-out idraulico delle operazioni di lavaggio e di risciac- ter ma anche sulla base dell’attuazione studiati i programmi specifici di sterilizza-
comprende ogni tipo di configurazione di quo delle bottiglie con acqua sterile. fisica, in un senso o nell’altro, della fun- zione e di lavaggio che vengono integrati
flusso rispettando i principi della sicurezza zione richiesta (in apertura e in chiusura). e, quindi, adattati alle specifiche esigenze
grazie ad opportune soluzioni di continui- La filosofia dell’impianto L’automazione, pur facilitando l’intervento della linea lavorativa. L’adattamento con-
tà che evitano qualsiasi inquinamento del umano, introduce una serie di rischi non cerne la parte soft mentre l’hard non subi-
prodotto con liquidi diversi. A quali aziende è rivolto il sistema Sofos valutabili se non viene garantita da un ele- sce modifiche se non quelle determinate
e quali obiettivi permette di raggiunge- vato livello di esecuzione. Attraverso So- dalle esigenze di allacciamento alla linea.
La scelta della porosità delle cartucce re? Lo abbiamo chiesto al dott. Ferrarini, fos vengono verificati sia l’esecuzione dei Proporre in forma standard il più elevato
viene effettuata in base alle caratteristiche responsabile R&S per la Vason. cicli del processo, sia i suoi parametri più livello tecnologico, inserire un sistema di
del prodotto destinato alla filtrazione ed al «Il confezionamento asettico è il momen- tipici, come temperatura e pressione, sia controlli complesso e completo significa
risultato finale che si desidera ottenere. La to più delicato di tutto il ciclo di lavorazio- l’integrità delle membrane. A tal fine sono incidere considerevolmente sul costo fi-
dotazione strumentale prevede, fra l’altro, ne del vino. Il nostro obiettivo è stato quel- stati utilizzati i test richiesti dal costruttore, nale del prodotto.
cinque sensori di pressione con una preci- lo di progettare un impianto che offrisse le in questo caso la Pall, ed approvati dalla
sione dello 0,2% ed un sensore, dedicato caratteristiche di sicurezza più complete. Food and Drug Administration statuniten-

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Aspetti tecnologici
Questa politica non ha l’effetto di restringere il mercato? Estratto da “L’ENOTECNICO” Anno XXVIII
È vero che elevare i costi ha l’effetto di ridurre le potenzialità opportunità NUOVA SERIE N. 7/8 • LUGLIO/AGOSTO 1992
presso le aziende del mercato perché significa rivolgersi unicamente a
quelle aziende che hanno recepito i concetti di cui ci si fa portatori ma,
d’altra parte, significa contribuire a qualificarlo ed essere preparati ad Considerazioni e dati esposti nel presente lavoro

della flottazione
affrontare le esigenze cui inevitabilmente, nei prossimi anni, il settore provengono da esperienze ed applicazioni
effettuate con impianti delle aziende JUCLAS ed
enologico dovrà adeguarsi per raggiungere determinati standard. Siamo
Enologica Vason (Verona), che si ringraziano per la
certi che la nostra scelta sarà pagante entro un breve periodo di tem- collaborazione. Relazione presentata al Convegno
po e vediamo già concretamente aprirsi nuove opportunità presso le “Innovazioni tecnologiche in Europa”, Faenza
aziende che sono leader nei vari segmenti di mercato. Ci accorgiamo di 24/04/1991
operare delle trasformazioni che sono in sintonia con quelle del mercato

nella chiarifica
e sono collegate alle sue richieste.

Sofos è fornito di 7 housing


per diverse filtrazioni:
e stabilizzazione Roberto Ferrarini
Istituto di Microbiologia e Tecnologia Agraria

dei mosti e vini


e Forestale, Università di Reggio Calabria

Mauro Bacci e Michele Chiodi


• 2 da 11 x 750 mm per il liquido da imbottigliare Enologica Vason, Verona
• 1 da 18 x 750 mm per il liquido da imbottigliare
• 2 da 5 x 750 mm per la sciacquatrice e l’acqua di servizio Emilio Celotti
Istituto di Tecnologie Alimentari, Università di Udine
• 1 da 1 x 500 mm per il vapore
• 1 da 1 x 120 mm per il gas
Sistema di controllo degli impianti Sofos
installati presso la Cantine Ronco. Vengono esposti i risultati pluriennali di di-
verse applicazioni industriali della flottazio-
ne. Di particolare interesse è risultata l’ap-
plicazione della flottazione in sinergia con la
tecnica dell’iperossigenazione. Infine vengo-
no esaminate le diverse possibilità di impiego

Obiettivo: qualità del processo e del prodotto della flottazione nei processi enologici.

Introduzione
La nascita della Vason è collegata alla La chiarifica dei mosti, come fase preliminare atta a sepa-
commercializzazione di prodotti di altre
rare particelle disperse e sostanze ritenute indesiderate,
case ma, venuta a diretto contatto con le
esigenze dell’utilizzatore finale, l’azien- assume una importanza fondamentale nelle tecnolo-
da veneta sente la necessità di ampliare gie di produzione dei vini soprattutto per quelli bianchi.
l’attività e di vivere in proprio l’esperienza Molteplici sono le tecnologie utilizzate nella chiarifica
della ricerca e dell’offerta di prodotti ri- dei succhi torbidi; tuttavia la loro applicazione in fase di
volti al processo tecnologico. La strategia pulizia dei mosti comporta sempre problemi di varia na-
aziendale privilegia un intervento integra- tura. In generale la stagionalità di lavorazione delle uve,
to che abbraccia contemporaneamente e conseguentemente la necessità di intervenire in tempi
la ricerca, la sperimentazione delle tec- ristretti anche su quantità notevoli di mosto, comporta la
nologie e la loro applicazione, la propo-
loro difficile realizzazione e spesso l’insuccesso. La defe-
sta di una gamma completa di prodotti e
l’assistenza tecnica di personale specia- cazione statica risulta attuabile solamente in realtà azien-
lizzato. dali medio-piccole per le limitazioni intrinseche imposte
dalle dimensioni dei vasi vinari, dalla gestione del freddo
Un Centro Tecnologie e Servizi, dotato di e dall’organizzazione aziendale richiesta. La chiarifica,
laboratorio scientifico e di ambienti attrez- eseguita in combinazione con separatori centrifughi, pre-
zati, ha la funzione di indire e di ospitare vede l’uso di macchine tecnologicamente sofisticate e
incontri e convegni. Attraverso la Ju.Cla.S. spesso non porta a risultati soddisfacenti in termini di lim-
(Juice Clarification Systems), la Vason ha pidezza. Attualmente la tecnica più diffusa nella chiarifica
provveduto a perfezionare le tecnologie
dei mosti e succhi d’uva è la filtrazione in alluvionaggio
per la separazione, in particolare i siste-
mi della microfiltrazione tangenziale e con filtri pressa e filtri rotativi operanti sottovuoto. ln par-
della flottazione. Con grande attenzio- ticolare questi ultimi si sono affermati per la elevata fles-
ne all’evolversi dei tempi la società si è sibilità di impiego e l’ottima efficienza separati va, Tuttavia
confrontata con alcune grandi tematiche la filtrazione sottovuoto richiede un consumo elevato di
dell’industria alimentare in genere e di coadiuvante di filtrazione in proporzione alla relativamen-
quella enologica in particolare; a partire te bassa fecciosità che caratterizza I mosti d’uva. Ciò si ri-
dalla qualità totale di processo, ha fatto percuote, conseguentemente, sulla problematica ineren-
propri i fondamenti della mild technology, te lo smaltimento dei reflui; tematica non sempre tenuta
che prevede interventi più rispettosi delle
in giusta considerazione dal tecnico, ma senza dubbio di
qualità del prodotto e di basso impatto sia
sulle sue caratteristiche organolettiche importanza crescente. Recentemente, sono state inoltre periore a quella del liquido e tende quindi a precipitare, risultati voluti dal tecnico. L’attitudine dei diversi coadiu-
che sull’ambiente. proposte tecnologie di separazione a membrana ope- nel caso della flottazione la situazione è opposta; l’effetto vanti (compresi quelli biologici) a provocare flocculi ido-
ranti in flusso tangenziale, che, pur presentando alcuni è uno spostamento dei solidi verso l’alto alleggeriti me- nei ad essere flottai, va studiata sperimentalmente con
«Questo trend è trasversale a tutti i set- vantaggi sotto l’aspetto tecnico, non sono ancora tuttavia diante adesione di microbolle di gas. La flottazione può sistema di flottazione da laboratorio; in tal modo è pos-
tori industriali - ci ha detto il dott. Gian- economicamente valide. Fra le tecnologie separative di essere considerata una tecnica di chiarifica e, come tale, sibile ottenere in tempi brevissimi risultati perfettamente
carlo Mastella, Responsabile delle P. R. recente applicazione nel settore enologico, e in grado di può per tanto beneficiare degli effetti dei coadiuvanti nor- riproducibili su scala industriale per quanto concerne i
- e, in questo momento, permea le cultu- risolvere con successo gran parte dei problemi esposti, si malmente utilizzati in enologia per questo scopo. L’uso valori di torbidità. Per contro i dati relativi alla feccia flot-
re aziendali. Quello enologico è un set- annovera la flottazione. di coadiuvanti, la scelta della loro quantità e tipologia, tata non hanno valenza in assoluto bensì come valori di
tore che ha già compiuto alcuni passi in
dipendono esclusivamente dagli obiettivi tecnologici confronto fra i vari trattamenti; infatti, le percentuali di
avanti ma deve procedere verso una for-
te valorizzazione tecnologica; la Vason La flottazione dei mosti (limpidezza e stabilità del prodotto desiderate), dalle ca- feccia flottata risultano assai più elevate qualora si ope-
e la Ju.Cla.S. puntano alla creazione di ratteristiche del mosto e dalle peculiarità del coadiuvante ri con test discontinui di laboratorio. In questo caso non
sistemi, processi e prodotti che possono La flottazione è una tecnica di separazione che, al pari stesso; certo non è l’impiantistica del sistema di flottazio- si fruisce dell’effetto drenante e di setacciamento, tipico
inserirsi in un ciclo di produzione in gra- Leggi l’articolo della decantazione, sfrutta la differenza di densità fra le ne a condizionare l’uso dei chiarificanti. Parimenti, anche dei sistemi industriali continui, provocato dal successivo
do di applicare delle mild technologies completo qui >
particelle solide ed il liquido. Ma mentre nella tecnica di altri eventuali interventi, quali impiego di preparati enzi- apporto di materiale flottante che compatta ulteriormen-
che non alterino l’essenza e la qualità del decantazione il solido è caratterizzato da una densità su- matici, sono dettati dalle caratteristiche del mosto e dai te lo strato di feccia già presente. Sono state eseguite
prodotto.»

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svariate esperienze di laboratorio che hanno permesso Effetti sulla qualità dei vini Applicazioni della flottazione
Fig. 3
di valutare il comportamento dei vari coadiuvanti e delle
loro diverse combinazioni nel corso della flottazione di È noto che la qualità dei vini bianchi è, per buona parte, Essa si applica nella chiarifica in continuo dei mosti di uve bianche o rosse ottenuti o
mosti d’uva, di succo di mela e di altri frutti.[…] Le pro- legata alla pulizia del mosto. Con la flottazione è possi- meno con processi di macerazione a caldo o a freddo. Ovviamente i fenomeni ma-
prietà salienti di un flocculo sono individuabili nel potere bile raggiungere gradi di limpidezza anche notevoli (in- cerativi possono modificare in maniera marcata la composizione dei mosti al punto di
chiarificante e nella sua idoneità a legarsi con le micro- feriori ai IO NTU) in situazioni industriali (oltre i 300 hl/h). rendere necessarie alcune modifiche dei parametri operativi del sistema. La tecnica,
bolle di gas. Entrambi i parametri dipendono dalle carat- Tuttavia per la normale produzione di vini bianchi anche quindi, può essere utilizzata nella elaborazione di vini bianchi, ottenuti da uve bianche
teristiche dei chiarificanti utilizzati e dalla loro interazione di qualità, sono sufficienti tenori in solidi sospesi nei mo- o rosse, rosati e di vini rossi prodotti mediante termomacerazione.
col mezzo. Il potere chiarificante dei vari coadiuvanti e sti destinati alla fermentazione inferiori all’1%. Nella con-
delle loro combinazioni risulta essere medesimo sia che duzione del processo risulta più opportuno ragionare in Il mosto grezzo può essere sottoposto ad una prima separazione, mediante sgriglia-
si operi in un processo di sedimentazione, che di flotta- termini di torbidità (NTU) essendo il dato più significativo tore a tamburo rotante, dei solidi più grossolani e difficilmente flottabili. Tale intervento
zione, sempre che i flocculi possano inglobare gas ed e rilevabile facilmente in continuo. […] I criteri costruttivi trova maggiore giustificazione qualora si operi con sistemi di pigiatura e pressatura
essere trascinati in superficie. Quest’ultima peculiarità è dell’impiantistica utilizzata nelle varie applicazioni si sono troppo energici e nel caso sia richiesto l’uso di enzimi, i quali porterebbero in soluzione
di fondamentale importanza per il successo del processo rivelati particolarmente validi anche sotto l’aspetto mi- composti indesiderati presenti nei solidi (frammenti di raspo, bucce e vinaccioli).
di flottazione. Come già illustrato in una precedente nota, crobiologico; infatti non si sono mai riscontrati aumenti Elemento caratteristico della flottazione è l’effetto stabilizzante dato dai chiarificanti
vari sono i meccanismi di combinazione flocculo-gas; della carica microbica anche operando ininterrottamen- stessi, dall’uso di altri coadiuvanti a carattere stabilizzante (PVPP, carbone, etc) e dal-
qualsiasi sia la modalità di coesione è importante che il te per oltre 1 50 ore. Questi elementi, congiuntamente ai la contaminante azione dell’iperossigenazione per la quale è necessario operare in
flocculo formato si leghi, a parità di peso specifico, con il tempi assai ridotti necessari al processo di flottazione, assenza di anidride solforosa; in tal modo si evita anche l’azione liscivante, tipica dei
maggior quantitativo possibile di gas, al fine di assicurare consentono di diminuire e razionalizzare l’uso di anidride processi di decantazione, di questo antisettico nei confronti delle sostanze fenoliche
la massima velocità di risalita del solido. È vero quindi che solforosa. […] Il vino ottenuto da mosto flottato presenta presenti nei solidi. Dopo varie esperienze si sono potute determinare le condizioni per
una buona flocculazione (con alta velocità di separazio- un tenore in azoto, in polifenoli, catechine e leucoanto- assicurare il successo del processo di flottazione anche in situazioni ritenute critiche:
ne) migliora le prestazioni impiantistiche del sistema di ciani sensibilmente inferiore rispetto a quello ottenuto mosti con tenore elevato di solidi sospesi, mosti ottenuti da uve “moscato” e mosti ela-
flottazione, viceversa la realizzazione meccanica non può con tecnica convenzionale. Risulta pertanto migliorata la borati con termomacerazione; in questi casi è di fondamentale importanza la scelta
supplire all’effetto chiarificante dei coadiuvanti. stabilità del prodotto come evidenziato dal test di made- dei vari coadiuvanti e delle loro combinazioni. La flottazione può inoltre essere utiliz-
rizzazione. Anche il tenore in alcoli superiori risulta infe- zata come una tecnica di pretrattamento di mosti e succhi destinati alla filtrazione in
Nei trattamenti sui mosti d’uva gli interventi possono non riore per il vino ottenuto da mosto chiarificato mediante flusso tangenziale con membrana a geometria (ad esempio fibra cava) non idonea a
essere unicamente mirati al solo effetto illimpidente ben- flottazione. poter operare sui mosti grezzi […].
sì si potrà anche fruire degli effetti stabilizzanti dei coa-
diuvanti utilizzati […]. In flottazione si dovrà inoltre valutare Processi di separazione più energici che prevedono anche l’uso della centrifugazione,
Più in generale l’analisi organolet-
di alcuni ausiliari chimici non tipicamente chiarificanti (ad portando a permeazioni tanto più elevate quanto più basso è il valore di solidi sospesi
esempio carbone e PVPP), l’idoneità ad essere facilmen- tica ha spesso individuato nei vini residui nel mosto trattato. Tuttavia è interessante notare che la permeabilità di mem-
te conglobati nel flocculo e quindi separati dal mezzo. La ottenuti da mosti flottati prodotti di brana è condizionata non solo dal contenuto in solidi, ma anche dalla loro tipologia.
scelta del gas di flottazione (aria, azoto, ossigeno) non Infatti, anche se il mosto parzialmente fermentato e quello pretrattato con flottazione
condiziona sensibilmente il processo separativo; tuttavia maggior pregio; in alcuni casi, inol- o con sgrigliatura-centrifuga hanno valori in solidi analoghi (circa 0,5%), i flussi di per-
essa risulta determinante congiuntamente alla presenza tre, sono stati preferiti i vini elaborati meato riscontrabili per i tre prodotti risultano alquanto dissimili. L’intervento di flotta-
o meno di anidride solforosa, per gli effetti sulla compo- zione non si limita, quindi, ad una semplice separazione fisica dei solidi presenti nel
sizione e stabilità dei futuri vini.
da mosti flottati ed iperossigenati. mosto, bensì impoverisce il mezzo di parte di quelle sostanze colloidali e in particolare
pectine, maggiormente responsabili del gel di polarizzazione che si crea sulla mem-
brana e che condiziona il decorso della filtrazione.

La microfiltrazione tangenziale a fibra cava rende i mosti trattati più stabili riducen-
done il contenuto in sostanze fenoliche e azotate più polimerizzate. Nel contempo la
ritenzione di parte dei colloidi e delle pectine modifica la filtrabilità del prodotto, per-
mettendo l’ulteriore eventuale trattamento con cartucce a porosità assoluta. Questo
intervento rende possibile una profonda innovazione di processo nella elaborazio-
ne dei vari semilavorati: filtrati dolci, succhi d’uva, mosti semifermentati (ad esempio
moscati). In tal senso, risulta particolarmente interessante la possibilità di elaborare
vini senza solforosa, la cui azione antisettica sarebbe resa superflua per la sterilità
del mezzo assicurata dagli interventi di filtrazione descritti. Infine la flottazione può
trovare applicazione nella successiva chiarifica di altri prodotti di interesse enologico
(ad esempio i mosti muti, i mosti desolforati) ed anche dei vini stessi. In quest’ultimo
caso, tuttavia, le condizioni diverse, rispetto a quelle dei mosti, e soprattutto la non
necessità di intervenire con chiarifiche in tempi brevi, rendono la tecnica di flottazione
di scarso interesse applicativo

< Il diagramma di Fig. 3 riassume le principali applicazioni della flottazione nella


elaborazione dei mosti e vini.

↑Diagramma tecnologico delle applicazioni della

Conclusioni
flottazione nell’elaborazione dei mosti e dei vini.

Leggi l’articolo completo qui >

“La flottazione La flottazione è attualmente applicabile su scala in-


dustriale, sia in realtà medio piccole (100 hl/h), che di
data dal dosaggio eseguito in linea, per l’accurata omo-
geneizzazione e per l’effetto sinergico dell’iperossidazio-
del futuro vino; fra l’altro, il fiottato risulta particolarmente
drenante e facilmente filtrabile. Inoltre, le fecce di flotta-

operata
grandi dimensioni (600 hl/h). Il suo effetto più evidente ne. Inoltre il tempo di contatto del coadiuvante è quel- zione, il cui quantitativo è correlato a diversi fattori (chia-
ed interessante riguarda la separazione, senza interventi lo strettamente necessario per l’esaurimento della sua rificanti utilizzati, limpidezza del mosto trattato, fecciosità
termici, dei solidi presenti nei mosti grezzi che da tenori specifica azione sulla composizione del mosto; limitan- e tipologie del mosto grezzo) secondo la relazione espo-
pressurizzando iniziali compresi tra il 5 e il 12% diminuiscono fino a valo-
ri mediamente inferiori allo 0,5%; torbidità superiori, se
do così altri effetti indesiderati (ad esempio fenomeni di
cessione). Particolare beneficio trae l’aspetto microbiolo-
sta in una precedente nota, sono sempre caratterizzate
da percentuali in solidi assai più elevate rispetto a quelle
Flottazione e iperossigenazione
direttamente desiderate, possono essere facilmente ottenute e stan-
dardizzate agendo sui parametri operativi. Altrettanto in-
gico: forte abbattimento della carica microbica indigena,
condizioni termiche migliori per il processo fermentativo
delle fecce di sedimentazione. Infine, la flottazione risul-
ta una interessante tecnica di pretrattamento di mosti
La tecnica che va sotto il nome di iperossigenazione dei mosti risulta ormai unanimemente valutata in maniera posi-
tiva. Essa può essere agevolmente applicata nel corso della flottazione utilizzando aria e/o ossigeno e provocando il mosto grezzo teressanti sono gli effetti sulla stabilità del mezzo conse-
guibile tramite la tecnica di iperossigenazione operando
(la flottazione opera su mosti a temperatura ambiente),
presenza di ossigeno nel mezzo. Tuttavia l’alta efficienza
destinati alla filtrazione tangenziale: il sinergismo che
ne deriva ha effetti positivi sia sotto l’aspetto economico

realizza le migliori
quindi una ossidazione precoce delle sostanze fenoliche più reattive.[…].L’iperossigenazione provoca una polimerizza- in assenza di anidride solforosa e con gas ossidanti in di separazione delle cellule microbiche presenti, com- che tecnico. Si aprono così interessanti prospettive per la
zione delle sostanze fenoliche più reattive che, condensate, danno luogo a composti tanno-proteici. Inoltre, come già fase di pressurizzazione. L’intervento risulta essere una porta un forte arricchimento in lieviti e batteri (+ 600%) elaborazione di prodotti ad alto contenuto tecnologico,
detto in una precedente nota, la flottazione operata pressurizzando direttamente il mosto grezzo realizza le migliori «mild technology», Più rispettoso quindi delle caratteri- delle fecce di flottazione (Tab. 4), rendendo consigliabile come la produzione di vini in assenza di solforosa. Per-
condizioni di iperossigenazione. Infatti la presenza delle particelle solide durante la dissoluzione del gas accentua
l’ossidazione enzimatica delle sostanze fenoliche che, polimerizzate, vengono immediatamente separate dal mezzo,
condizioni di stiche della materia prima, per l’uso più corretto e limita-
to dei coadiuvanti ed i maggiori effetti stabilizzanti. Infat-
una loro immediata filtrazione. Infatti evitando il contatto
prolungato con le fecce non si verificano quei fenome-
tanto la flottazione è una tecnica innovativa, non solo in
termini di processo, ma anche per le prospettive di inno-
evitando così una possibile formazione e/o cessione di composti indesiderati.
iperossigenazione” ti il loro impiego è più contenuto per la migliore azione ni macerativi e fermentativi pregiudizievoli per la qualità vazione di prodotto che essa può offrire.

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Ricerche di nuovi processi per la L’interesse della flottazione
è dovuto all’economicità
produzione di succo di mela limpido di processo, al minor utilizzo
R. Ferrarini - R. Zironi
di coadiuvanti ed alla possibilità
di lavorare in continuo.
Istituto di Tecnologie Alimentari - Università degli Studi - via Marangoni 97 - 33100 Udine - Italia

R. Lanfranchi - P. Bazzanella
TrentoFrutta - Via De Gasperi 130-38100 Trento - Italia

RIASSUNTO
Nella preparazione del succo di mela limpido una fase tecno-
Si ringraziano per la collaborazione le ditte
logica fondamentale prevede la separazione dei solidi dispersi Trento Frutta SpA di Trento e JUCLAS di Verona
Leggi l’articolo completo qui >

con illimpidimento della fase liquida. Tra le tecnologie inno-


vative di chiarifica dei succhi di frutta si evidenzia un sempre
maggiore interesse per l’impiego della flottazione. Si sono per-
tanto impostate alcune prove di laboratorio per determinare le
condizioni ottimali di pretrattamento dei succhi per appron-
tare un sistema semindustriale di flottazione, i risultati otte-
nuti dimostrano che è possibile illimpidire il succo di mela per
flottazione dopo pretrattamenti chiarificanti con opportune
dosi di gelatina, bentonite e sol di silice. Il succo dì mela così
chiarificato può essere filtrato con sistemi a flusso tangenziale
mediante membrane microporose a fibre cave. Con i risultati
ottenuti si è pertanto formulata un’ipotesi di processo tecnolo-
gico innovativo per la produzione di succhi di mela limpidi.

Il consumo di succhi di solidi dispersi nel mezzo. In tutti i casi


frutta ha registrato negli la presenza di solidi a contatto con il
succo ad alte temperature provoca un
ultimi anni un continuo e arricchimento nel mosto in sostanze
costante aumento, ten- polifenoliche e proteiche, accentuan-
denza peraltro confer- do nel contempo alcuni tipici processi
degradativi (imbrunimento, reazioni di
mata anche per il prossi- Maillard, ossidazioni). L’uso di centri-
mo futuro da numerose fughe e decanter in fase di estrazione ni tecnologiche, che l’utilizzazione dei un peso specifico inferiore a quello del
del succo può in parte risolvere questi preparati enzimatici e dei coadiuvanti mezzo in cui è disperso, con effetto di ipotetica di elaborare un succo lim-
indagini di mercato. problemi (4), anche se l’intervento pre- di chiarifica. una sua risalita verso l’alto. La flotta- pido stabile da un mosto grezzo con
senta costi piuttosto elevati. zione viene provocata con la disper- un solo intervento di filtrazione, sen-
Fra i diversi prodotti, quello elaborato Alcuni autori propongono l’uso dei sione nel mezzo di gas e l’aggiunta za l’utilizzo di coadiuvanti e di enzimi.
dalla mela assume un ruolo di primaria Dopo la preconcentrazione e la chia- prodotti chiarificanti e stabilizzanti non di flocculanti: in tal modo si formano Ben presto, però, si sono manifesta-
importanza e, tra le tipologie possibili, rifica, il succo è sottoposto in genere convenzionali come il PVPP, l’acido degli aggregati solido-gas con massa ti i limiti di questa proposta. Infatti la
l’attenzione del consumatore è gene- ad almeno due successive filtrazioni, pectico, flocculanti a base di poliami- specifica inferiore a quella del liquido. filtrazione tangenziale di succhi con
ralmente rivolta verso il succo limpido. la prima in alluvionaggio con farine de ed anche miele. Recentemente è L’interesse della flottazione è dovuto un alto contenuto in solidi sospesi,
Le linee tradizionali di elaborazione di fossili, la seconda con strati filtranti. Il stato proposto, ai fine di migliorare la all’economicità di processo, al minor anche di grosse dimensioni, impone
questo tipo di succo prevedono, dopo succo contenuto nelle fecce di chia- stabilità del succo di mela, anche l’uso utilizzo di coadiuvanti ed alla possi- l’impiego di opportune conformazioni
il riscaldamento (~50°C) con precon- rifica è invece recuperato tramite filtro dell’enzima laccasi. Infine anche i pro- bilità di lavorare in continuo. Con la di membrana. Quelle tubolari, idonee
centrazione e recupero di aromi, una rotativo operante sotto vuoto. Infine il cessi di filtrazione convenzionali sono flottazione si raggiunge nel succo un per questa applicazione, sono attual-
chiarifica del mosto con l’ausilio di succo di mela limpido viene concen- valutati per le loro implicazioni tecni- buon grado di limpidezza, ma per la mente caratterizzate da elevati costi
alcuni coadiuvanti (enzimi, bentonite, trato e conservato sterile, sfruttando che e gestionali. commercializzazione il prodotto deve di investimento e di gestione. Inoltre
sol di silice, gelatina). anche la pressione osmotica per l’e- essere anche filtrato. non sempre è possibile l’eliminazione
levato tenore in zuccheri. Come de- Per quanto riguarda, invece, lo studio di qualsiasi trattamento sul succo pri-
Con tale intervento vengono separa- sumibile, l’intero ciclo di elaborazione di vere e proprie tecnologie innovati- Per l’esecuzione di quest’ultima ope- ma della filtrazione tangenziale, pena
ti i solidi dispersi con illimpidimento del succo di mela limpido richiede ve di chiarifica dei succhi di frutta, si razione trovano una sempre maggiore il fouling irreversibile della membra-
della fase liquida, stabilizzando il pro- un impiego considerevole di coadiu- evidenzia, tralasciando qualche altro applicazione processi innovativi quali na o permeabilità troppo ridotte (40).
dotto per rimozione o demolizione di vanti il cui uso, oltre che da evidenti esempio di nuove tecniche fisiche, un la separazione a membrana con flussi Nella presente indagine si valuteran-
quei componenti responsabili dell’in- implicazioni di carattere economico, sempre maggior interesse per l’impie- tangenziali. La filtrazione tangenzia- no quindi alcune nuove ipotesi, re-
stabilità. La classica separazione soli- suscita sempre maggiori perplessità. go della flottazione, eseguita pura- le per la produzione di succhi limpidi centemente proposte anche da altri
do-liquido per sedimentazione com- Sono infatti sempre più considerate mente con gas o con ausilio di metodi- è stata infatti oggetto in questi ultimi AA., di elaborazione di succo di mela
porta una lavorazione del prodotto le possibili cessioni al prodotto trat- che elettrofisiche, già applicata anche anni di svariate ricerche e applicazioni limpido.
discontinua, con tempi di sosta anche tato, gli aspetti igienici dell’ambiente ad altri settori dell’agroindustria. La su scala pilota o semindustriale, utiliz-
di parecchie ore. Inoltre la presenza di lavoro legati alla manipolazione di flottazione è una tecnica di separa- zando membrane di diversa tipologia Si studierà la razionalizzazione dei
di solidi nel mezzo può provocare lo materiali contenenti silice e non ulti- zione solido-liquido che, come la se- e con interventi che riguardano sia processi di chiarifica, mediante l’u-
sporcamente della superficie di scam- me le problematiche connesse allo dimentazione, sfrutta la differenza di l’ultrafiltrazione che l’osmosi inversa. tilizzo della flottazione, e la filtra-
bio di calore con riduzione delle rese smaltimento di reflui incrementati da- massa specifica esistente fra il liquido Il notevole interesse, suscitato in un
zione tangenziale, a costi ridotti, del
energetiche e maggiori costi gestio- gli stessi coadiuvanti esausti. Vari studi ed il solido da separare. Ma, mentre in primo momento, all’applicazione nel-
nali. In questi casi è sovente obbliga- e ricerche sono stati eseguiti al fine di quest’ultima il solido è caratterizzato la produzione dei succhi limpidi, delle succo pretrattato con membrane a
toria la scelta di scambiatori più ade- ottimizzare i processi esposti, per ra- da una massa volumica superiore, nel tecniche di filtrazione tangenziale, era fibre cave, non direttamente utiliz-
guati e meno critici nei confronti dei zionalizzare sia le diverse impostazio- caso della flottazione esso presenta legato principalmente alla possibilità zabili con i succhi grezzi.

6 7
Autoarricchimento
dei mosti con membrane
permeo-selettive
Aureliano Amati
Istituto di Industrie Agrarie Per ovviare agli inconvenienti dovuti all’impiego di mosti concentrati e mi-
Università degli Studi di Bologna

Robert0 Ferrarini
gliorare la qualità delle produzioni vinicole anche rispetto all’uso del sac-
Dipartimento di Biotecnologie Agrarie e Ambientali
Università degli Studi di Ancona carosio, è stata proposta e ampiamente verificata la tecnica dell’osmosi in-
Paolo Barbieri
CISE S.pA. - Segrate, Milano - Italia versa per la separazione di parte dell’acqua presente nei mosti d’uva.
Ricerca eseguita con il finanziamento di Enologica Vason Srl (VR)
Si ringraziano per la collaborazione: Massimo Valbusa, Pietro Pinacci e Giovanni Munisso.
Relazione presentata al 2° Congresso It. Scienza Tecnologia degli Alimenti - Settembre 1995 - Atti Chiriotti Editori.

L’arricchimento del contenuto zuc- incentrati rettificati, a causa delle loro o di parziale concentrazione dei mosti operative della NF sono in genere in-
cherino dei mosti d’uva, eseguito al specifiche caratteristiche compositive, provenienti da uve la cui maturazione feriori ai 40 bar, mentre quelle tipiche
fine di assicurare al futuro vino un te- può spesso pregiudicare la qualità dei risulta fortemente carente, l’uso del- dell’OI sono di 50-100 bar. Sono stati
nore alcolico tale da garantire le mi- vini così elaborati. Per ovviare agli in- la Ol porta ad accentuare gli squilibri proposti vari modelli per interpretare
gliori caratteristiche organolettiche o i convenienti dovuti all’impiego di mosti compositivi della materia prima so- il comportamento delle membrane
requisiti minimi previsti dalla legge o concentrati e migliorare la qualità del- prattutto per ciò che concerne la com- di Ol e di NF; il più semplice di questi
dai disciplinari di produzione, è pratica le produzioni vinicole anche rispetto posizione addica e in particolare l’aci- assimila la membrana ad un “crivel-
consueta delle regioni viticole centro all’uso del saccarosio, è stata propo- dità malica. Per ovviare a questi tipici lo molecolare” che discrimina quindi Il flusso di acqua Fw che fluisce attraverso la membrana può essere espresso come:
europee ma anche di quelle dell’area sta e ampiamente verificata la tecnica inconvenienti della tecnica di concen- le dimensioni dei componenti in so-
mediterranea. Tuttavia, mentre in altri dell’osmosi inversa (Ol) per la sepa- trazione mediante Ol, si è intrapresa la luzione (come del resto succede per
paesi è autorizzato per questo sco- razione di parte dell’acqua presente presente sperimentazione utilizzando la microfiltrazione e per l’ultrafiltra-
po l’uso di zuccheri di origine diversa nei mosti d’uva. Esistono inoltre altre membrane permeoselettive di nano- zione). Tale modello perde di validità dove A è il coefficiente di trasporto, ΔP è la differenza di pressione applicata e Δπ la differenza di pressione osmotica fra
dall’uva (saccarosio), in Italia è possi- esperienze di arricchimento mediante filtrazione (NF) con il preciso intento nei processi di desalinizzazione in cui l’alimento e il permeato. Il flusso del sale Fs è dato da:
bile intervenire nella pratica dell’ar- l’applicazione di tecniche separative di verificare la possibilità, peraltro già le molecole di acqua e quelle di sale
ricchimento dei mosti d’uva destinati a membrana che sfruttano il principio in passato prospettata da altri Autori, presentano all’incirca le stesse dimen-
alla vinificazione solamente mediante della pervaporazione e dell’evapora- di aumentare il tenore zuccherino del sioni. Un secondo modello che meglio
l’addizione di mosti concentrati o di zione osmotica; tuttavia attualmen- mosto senza un equivalente incre- interpreta il meccanismo della Ol è il dove B è il coefficiente di trasporto del sale e ΔC la differenza di concentrazione. Si può notare come la pressione fa au-
mosti concentrati e rettificati (MCR); te le conoscenze e le esperienze in mento degli acidi organici e soprattut- modello “solution-diffusion”, nel qua- mentare la selettività della membrana, meglio identificata in letteratura con il termine “reiezione della membrana”. Que-
altre tecniche sicuramente permesse, merito sono scarse anche per i limiti to dell’acido malico. La nanofiltrazione le si assume che ogni componente sto effetto è dovuto al fatto che il trasporto di sale dipende, come si può notare dalla (2), dalla differenza di concentrazio-
come un leggero appassimento del- che presentano i materiali impiegati. (NF) si distingue dalla Ol perché, pur della soluzione venga assorbito dalla ne per cui rimane pressoché costante, mentre il flusso di acqua (vedi relazione 1 ) aumenta linearmente con la pressione.
le uve prima della loro vinificazione, Sotto l’aspetto tecnico, l’arricchimento operando in condizioni in cui sono membrana e che poi diffonda in essa In effetti il trasporto del sale non è totalmente disaccoppiato da quello dell’acqua per cui la reiezione non continua a
la crioconcentrazione e l’autoarric- dei mosti mediante Ol porta a risultati già sensibili i fenomeni osmotici, essa indipendentemente dagli altri com- migliorare con la pressione; inoltre si devono sempre tenere presente i fenomeni di polarizzazione di concentrazione che,
chimento mediante concentrazione soddisfacenti quando eseguito in ma- permette di recuperare nel perme- ponenti (ipotesi di flussi disaccoppia- aumentando il termine ΔC nella (2), favoriscono il passaggio del sale. La reiezione R di una membrana per un determinato
del mosto a temperatura ambiente, niera limitata e su mosti provenienti da ato frazioni più o meno consistenti di ti). Il trasporto dell’acqua attraverso la soluto è una grandezza che dà indicazioni sulla quantità della specie che viene ritenuta nella soluzione di alimentazione
non hanno ancora trovato, almeno in uve assai prossime alla maturazione soluti ad attività osmotica. Il MWCO membrana è più rapido di quello del rispetto a quella del permeato. Tale parametro può essere determinato dal rapporto percentuale:
Italia, applicazione a vello industriale. desiderata; nel caso invece di inter- delle membrane di NF si colloca fra sale per cui si ottiene la desalinizza-
L’uso di mosti concentrati e di mosti venti di arricchimento più consistenti valori di 100-500 Daltons, le pressioni zione dell’acqua.

Oltre ai parametri chimico-fisici (temperatura, pressione, pressione osmotica, concentrazione, ecc.) che caratterizzano il
comportamento della membrana, nella definizione di un processo a membrane permeoselettive assumono grande im-
portanza i fenomeni di sporcamente (fouling) delle membrane stesse. Tali fenomeni sono dovuti all’aumento sulla super-
Flow-sheet dell’impianto pilota utilizza- ficie della membrana di quei componenti la soluzione che vengono trattenuti nel processo di filtrazione e che pertanto
to nelle esperienze di trattamento con vanno a costruire una “membrana dinamica” che si sovrappone a quella reale determinando la diminuzione della portata
del permeato. L’andamento della diminuzione del flusso di permeato nel tempo è generalmente di tipo esponenziale e
membrane di NF e OI. viene più frequentemente modellizzata mediante la relazione matematica (6):

• FI-1 misuratore di portata dell’alimento


• PI-1 manometro bassa pressione
• TI-1 indicatore di temperatura dove J è la portata di permeato al tempo t, Jo è la portata al tempo t = 0 e b è il “fouling index”. Jo è un fattore che dipende
principalmente dalle caratteristiche chimico-fisiche del fluido da trattare e dal tipo di membrana. Il fouling index è invece
• PI-2 manometro bassa pressione influenzato da tutti quei fattori che possono determinare o limitare fenomeni di fouling ovvero: presenza di colloidi o so-
• PI-3 manometro alta pressione lidi sospesi, presenza di distanziatori e di promotori di turbolenza nell’assemblaggio del modulo di membrana, velocità
• PI-4 manometro alta pressione tangenziale del flusso e interazioni superficiali membrana-mezzo trattato, b è invece indipendente dalla porosità ed in
• FI-2 misuratore di portata del permeato parte dal tipo di polimero della membrana. Il modello matematico descritto nella (4) è frequentemente adottato per la
• CE conduttimetro sua semplicità; infatti in scala logaritmica la (4) diventa una retta:

Infine la (4) può essere integrata nel tempo determinando così la quantità di liquido permeato in un intervallo di tempo:

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8 9
Esperienze
Roberto Ferrarini
Roberto Zironi caratteristiche organolettiche. Risulta pertanto tecnica-
Istituto di Tecnologie Alimentari Università di Udine
mente più corretto intervenire sulla composizione protei-
Aureliano Amati ca del vino con coadiuvanti più specifici e mirati quali ad
Centro di Ricerche Viticole ed Enologiche esempio la bentonite, con costi oltretutto estremamente
Sezione Enologica Università di Bologna

di filtrazione
più ridotti.

Stabilità tartarica
Nota II.
È ben noto che alcune frazioni colloidali presenti nei vini
Prime esperienze industriali svolgono una importante azione stabilizzante nei con-

tangenziale
fronti dei vari aggregati macromolecolari e in particola-
Si sono eseguite una serie di prove industriali di microfil- re del bitartarato di potassio, sempre presente nei vini
trazione tangenziale di vini bianchi e rossi. Le attrezzatu- in stato di sovrasaturazione. Un recente lavoro ha dimo-
re utilizzate sono costituite da membrane a fibre cave in Schema di alcune ipotesi applicative della microfiltrazione tangenziale nel ciclo produttivo dei vini bianchi e rossi
strato la presenza nei vini di frazioni colloidali con pesi
polisulfone con porosità inferiore a 0,2 μ e con superficie
molecolari anche estremamente bassi (< 10.000) e con
da 50 a 100 m². Nel corso delle prove si sono analizzate
le prestazioni delle attrezzature sulla ritenzione degli en- spiccata azione inibente nei confronti delle precipitazio-

di vini con
zimi, dei microorganismi ed in generale dei componenti ni tartariche. Anche in questo caso, non è conveniente
influenzanti la torbidità. Si sono inoltre valutate le carat- intervenire con membrane in grado di rimuovere tutta
teristiche reologiche ed organolettiche dei diversi vini la frazione colloidale, anche perché come già ricordato,
microfiltrati. Una vasta e dettagliata indagine analitica ha certe frazioni colloidali svolgono un’azione importante
dimostrato che le membrane utilizzate non influiscono sulle caratteristiche organolettiche del prodotto.
negativamente sulle caratteristiche e la qualità dei vini

membrane
bianchi e rossi.
Alcune recenti esperienze hanno dimostrato l’influenza
delle tecniche di ultra e microfiltrazione sulla modifica-
Si ringraziano pe rla collaborazione l’Enologica Vason s.r.l.
(VR) e gli Enotecnici Mauro Bacci e Michele Chiodi zione delle costanti di velocità di precipitazioni del bi-
tartaro di potassio dei vini. Associando queste tecniche
di filtrazione ad un trattamento a freddo, si incrementa
significativamente l’efficacia stabilizzante della refrigera-

a fibra cava
zione. Anche per quest’aspetto, la tecnica di filtrazione
non deve considerarsi pertanto risolutiva del problema,
ma di supporto.

Stabilità polifenolica
La ritenzione dei polifenoli dei vini, dato il loro basso peso
molecolare, è maggiormente legata alla selettività data
Impianto industriale di microfiltrazione tangenziale (Romicon WF 16) dal gel di polarizzazione che non dal cut-off di membra-
na. Questa affermazione è confortata dai risultati di nu-
PREMESSA merosi autori che hanno valutato la ritenzione di questi
Pur essendo di recente introduzione, le composti operando con membrane di materiale e cut-
applicazioni enologiche delle tecniche off variabile. Già con MWCO di 500.000 si ha una buona
di filtrazione tangenziale sono oggetto ritenzione di sostanze polifenoliche, porosità più basse
non portano a sostanziali maggiori ritenzioni se non a
dell’interesse di molti ricercatori, come cut-off inferiori a 10.000. In ogni caso, analogamente a
dimostrano le numerose pubblicazioni quanto detto per la stabilità proteica, risulta più razio-
sull’argomento. Operando prevalente- nale intervenire nei confronti della frazione polifenolica
mente in laboratorio, i ricercatori hanno indesiderata con tecnologie e coadiuvanti più specifici e
valutato in particolare gli effetti del trat- mirati. Queste considerazioni sono fondamentali per una
scelta oculata del cut-off di membrana nel trattamento
tamento a membrana sulla composizio- dei vini. Esse indicano come l’ipotesi della stabilizzazione
ne dei vini, giungendo a conclusioni non di un vino o di un mosto nei confronti dei vari fattori di in-
sempre concordanti. I risultati ottenuti stabilità mediante la sola ultrafiltrazione resti puramente
permettono peraltro di fare le seguenti una chimera. Più razionale è invece orientarsi verso tec-
considerazioni. niche di filtrazione tangenziale con membrane micropo-
rose, più rispettose del prodotto «vino» e che, se giusta-
mente inserite nel ciclo produttivo e integrate da oculati
interventi tecnologici, possono portare a risultati di rilievo
Stabilità microbiologica con costi modesti data la loro elevata permeabilità. Tut-
tavia, pur avendo sufficientemente chiare le motivazioni
Viste le dimensioni dei microorganismi presenti nei vini, di una scelta indirizzata verso cut-off tipici della microfil-
qualsiasi membrana con porosità inferiore a 0,4 μm è in trazione gran parte dei lavori riportano risultati di prove
grado di ritenere tutti i lieviti e batteri presenti nel prodot- eseguite con impianti pilota, assai raramente invece con
to. Diverso è invece il discorso riguardante la sterilizzazio- vere e proprie installazioni industriali.
ne della membrana filtrante e dell’impianto. Attualmente
solo le membrane minerali sopportano la sterilizzazione
a caldo con l’uso di vapore. Esse peraltro presentano in-
convenienti di diversa natura. Per le membrane polimeri-
che è praticabile solo la sterilizzazione chimica; tra que-
ste risultano particolarmente interessanti quelle costruite
con materiali quali il polisulfone, resistenti all’azione di
forti ossidanti come il cloro. A completamento di una precedente
sperimentazione condotta con un
I dettami microbiologici impongono inoltre un’impiantisti-
impianto pilota si è pertanto eseguita
ca sanitaria e, per quanto possibile, semplice, come nel
caso di impianti con membrana a fibra cava. In ogni caso, Stabilità proteica solo membrane con MWCO inferiore a 30.000 possono una vasta indagine su scala industriale
non risulta tecnicamente possibile o economicamente assicurare una stabilità proteica certa del prodotto. L’im- per verificare l’applicabilità nel ciclo di
conveniente l’ottenimento di prodotti sterili con la sola In un recente lavoro, alcuni ricercatori statunitensi hanno piego industriale di membrane con tagli molecolari così elaborazione dei vini di un impianto di
filtrazione tangenziale. Tuttavia, l’obiettivo è facilmente valutato la distribuzione dei pesi molecolari delle protei- ridotti risulta però, oltre che tecnicamente scorretto, in microfiltrazione tangenziale a fibre cave.
raggiungibile con l’inserimento, nella linea tecnologica, ne dei mosti e dei vini. La maggior parte delle proteine tutti i casi economicamente improponibile per le portate
dopo la filtrazione tangenziale, di una normale filtrazione responsabili dell’instabilità dei vini sono caratterizzate da estremamente ridotte ottenibili per unità di superficie fil-
microporosa con membrane assolute e testabili. Il costo pesi molecolari inferiori ai 50.000 Daltons. Gli stessi au- trante. In queste fasi, la separazione con membrana è in-
di quest’operazione aggiuntiva è praticamente trascura- tori hanno inoltre studiato gli effetti deproteinizzanti del- fatti estremamente selettiva e poco discriminante, realiz-
bile, dato che il prodotto di uscita dalla filtrazione micro- la bentonite e dei trattamenti con diverse membrane di zando nel prodotto un drastico depauperamento anche Leggi l’articolo completo qui >
porosa presenta una filtrabilità eccellente. ultrafiltrazione. I risultati ottenuti hanno dimostrato che di quei componenti che influiscono positivamente sulle

10 11
Tartaric stabilization The Technique
by electrodialysis of Electrodialysis
Ferrarini R. • Valbusa M. • De Conti D.
Enologica Vason
Loc. Nassar, 37 – 37020 Pedemonte (VR)

The principle of electrodialysis


is based on the biochemical pro-
perties that membranes have of
constituent contains two compart-
ments, 1 and 2, that are alternately
separated by anionic and cationic
into the polymeric matrix; where
cationic membranes are concer-
ned. They are made up of nega-
units of sulphuric acid) is sought.
To treat a wine by electrodialysis,
it is necessary to measure its level
Tartaric stabilization by
electrodialysis is a separation
selectively allowing the passage membranes. tively charged functional groups of instability. To do this, a sample
of certain cations (e.g. Ca++ and A potential difference applied via (SO3-,or carboxylic groups COO-), of the wine that needs to be trea-
K+) or anions (e.g. tartrates) while two electrodes allows the mi- or in the case of anionic membra- ted is taken and undergoes stabili-
preventing the passage of others. gration of ions. The cations flow nes, positively charged ions and ty testing. The test is based on the

technique that exploits an electrical


An elementary electrodialysis unit toward the negative electrode (the may contain groups of quaternary analysis of the conductivity of the
is made up of two compartments: cathode), the anions toward the ammoniums. sample, over a period of time, left
one for wine and the other for “bri- positive electrode (the anode). The at temperatures of less than 0 °C
ne”, they are alternately separated cations in the “wine” compartment For cationic and anionic membra- and inseminated with measured
by anionic and cationic membra- (1) pass through the cationic mem- nes to be used in electrodialysis, crystals of potassium acid tartrate

field operating inside a membrane


nes (Fig. 1). brane and move into the “brine” they must have certain characte- while undergoing constant agita-
compartment (2) where, blocked ristics. In order to respect the qua- tion.
A potential difference applied to by the next anionic membrane, litative integrity of wines, the se-
opposite ends of the stack via they are concentrated. Likewise, lected pair of membranes must not During the formation of crystals,

system as a means of transport.


electrodes promotes the migra- the anions migrate through the affect the non-ionic components the measurement in the fall of
tion of the ions. Cationic membra- anionic membrane and concen- of the wine and have only a slight conductivity over time is recor-
nes allow only cations to pass and trate in the “brine” compartment. impact on their physico-chemical
ded and expressed as a percen-
are impermeable by anions while The permoselective ion exchan- balance. In particular, a maximum
the anionic membranes prevent ging membranes are made up decrease of the ethanol content li- tage; this is the value of the rate

The membranes used are selective


the passage of cations and are of films of synthesized materials; mited to 0.1 vol %, (v/v), a lowering of deionization that will be ap-
permeable only to anions. Fig. 1, il- they have a thickness of 100 to 200 of the pH to less than 0.25 units and plied to the wine during electro-
lustrates the functioning principal microns. Ionized functional groups a decrease of the volatile acidity dialysis treatment.
of an electrodialysis cell. A basic with a covalent bond are inserted to less than 0.09 g/l (expressed as

and do not have a true filtering


function in wine, but are needed
to separate the ions found in the
wine and to isolate the electrodes
used to create the electrical field.
Fig. 1 – Schematic representation of the principle of electrodialysis.

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12 13
di
Roberto Ferrarini
Enrico Bocca
Diminuire il tasso alcolico del vino senza compromettere qualità
e identità territoriale. Una sfida possibile grazie alle nuove tecni-
Alberto Stassi
Gianmaria Zanella
Enrico Maria Casarotti
Enrico Nicolis
che “a membrana gassosa”. Un’evoluzione che può consentire di
superare l’attuale discussione presso l’Oiv per l’autorizzazione di
questa pratica.

ETANOLO ORGANIC
WATER
FEED SOLUTIONS

VINO ACQUA MEMBRANE ACTIVE LAYER


CERAMIC ACTIVE LAYER

ETANOLO PERMEATE VAPOR


(vacuum < mbar)

Principio di funzionamento del CONTATTORE Principio di funzionamento della PERVAPORAZIONE

ABSTRACT (EN): DEALCOHOLISATION, NEW TECHNIQUES


In last times, consumer and wines arises; this process can an enrichment in sugar is le-
wine makers are concerned be done in different ways, one gally permitted up to 2%vol/
about alcohol in wines. In of the most elegant and ef- vol alcohol increasing, also a
last years, after fermentation, fective is represented by the dealcoholation up to 2% al-
more frequen­ tly several wi- use of membranes. “Mem- cohol decreasing should be
nes have high alcohol con- brane techniques” for deal- permitted using not just the
tent, due to different causes coholation include different vacuum eva­poration but also
like: warmer temperatures se­paration methods which more focused technologies
and an improving of viticul- can be applied on must or like membranes; for high de-
ture techniques which take wine using different kinds of alcoholations a new class of
to higher quality grapes. High membrane; the most repre- products should be created,
alcohol concentrations can sentative are: nanofil­tration; showing on the label the oc-
spoil the sensory properties reverse osmosis; membrane curred process.
of the product unbalancing contactors and pervapora-
the characteristics of the tion. These techniques are OIV enology commission
wine. Alcohol is also invol- quite selective and, if cor- is now considering and di-
ved in social problems like rectly used, they don’t modify
scussing about the use of
the high risk of drive acciden- the territorial characteristics
some of these membrane
< Leggi ts caused by the abuse of it. of wine, respecting its origin
l’articolo Considering these problems, and improving the feeling of
technologies in order to
completo
the idea of dealcoholation of its original flavor. Given that dealcoholate the wine.

vason.com
14 15
Da oltre 50 anni, in VASON ricerca, consulenza
e performance si intrecciano e danno vita a soluzioni
e prodotti innovativi per l’utilizzo enologico e l’industria
agroalimentare di tutto il mondo.

16 vason.com

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