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È un concetto che ben si adatta a coloro che svolgono attività intellettuali dove,
specialmente nella fase di progettazione, ma non solo, non vi è nulla di materiale e
tangibile.
Anche il CNI, ritenendo strategico che gli studi professionali facciano propri questi concetti,
ha incaricato il Centro Studi ad esaminare l’applicazione delle norme ISO 9000 all’ambito
proprio dei liberi professionisti siano essi titolari di studio proprio o associati in sistemi
complessi quali le società di ingegneria.
Già nel 1999 si contavano 375 studi “certificati”, valore salito a 857 nel marzo del 2002:
numeri oggettivamente bassi, ma che dimostrano il trend di crescita nel campo della
certificazione.
Le norme che danno le linee guida per una certificazione della struttura in qualità sono le
“UNI EN ISO 9000: 2000” (note anche come Vision 2000, terza edizione delle norme,
dopo quelle emesse nel 1987 e nel 1994); sono norme internazionali e quindi permettono
uno scambio di procedure con colleghi e clienti di paesi diversi, fatto questo no
trascurabile in un mercato che varca i confini del proprio paese.
Le procedure che si sono preparate in questa commissione sono una sintesi del già citato
corposo documento Centro Studi del CNI.
Deve essere tenuto presente che certificare il proprio studio non è azione fine a se stessa,
ma può essere premiante, e lo sarà sempre di più nelle gare d’appalto in quanto la
legislazione assegna maggior punteggio a quegli studi che sono certificati in qualità.
Nell’industria, dove le norme ISO 9000 sono ampiamente adottate, l’essere certificati
stabilisce un rapporto tra le parti di maggior fiducia e minimizza i costi durante la fase
produttiva per la sorveglianza ed i collaudi.
Le ISO 9000 non sono dedicate solamente al “rapporto con gli altri”, ma hanno anche la
finalità di dotare la struttura produttiva (nel presente caso lo studio professionale) di
procedure operative che, correttamente applicate, ne incrementano significativamente la
capacità competitiva.
Le finalità della ISO 9000:
• l’assicurazione della qualità delle prestazioni di un prodotto o di un servizio
• il miglioramento continuo dell’organizzazione atta a produrre il bene o il servizio
• la gestione dei rapporti contrattuali tra fornitore e cliente al fine di
• aumentare la soddisfazione del cliente
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Ing. Alberto Guglia Etica e deontologia nella professione dell’ingegnere
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• ridurre i contenziosi
• aumentare l’efficienza e l’efficacia del fornitore (studio professionale)
Le norme non sono rigide: possono essere adattate sia agli studi di grandi che di piccole
dimensioni. Sono infatti un concentrato di buon senso del “saper fare”.
Implementare un sistema di qualità non significa imparare un mestiere nuovo ed
aggiuntivo, significa piuttosto fare una riflessione sul modo di organizzare il proprio lavoro
con lo scopo, ove occorra, di razionalizzarlo e migliorarlo alla luce di studi svolti sui motivi
più pregnanti d’insoddisfazione del cliente, insoddisfazione che porta a contenziosi, costi e
perdita di mercato.
La Direttiva CEE 89/106 fissa sei requisiti essenziali che devono essere soddisfatti dai
prodotti da costruzione: resistenza meccanica e stabilità, sicurezza in caso di incendio,
igiene e salute ambientale, sicurezza nell’impiego, protezione contro il rumore, risparmio
energetico e ritenzione del calore.
Tutti questi si intersecano con il concetto trasversale della “durabilità”.
L’approccio metodologico della “qualità”, e della responsabilità delle proprie azioni,
relativamente ad un prodotto tangibile o immateriale (progetto), non riguarda solo il modo
delle costruzioni, ma tutti quei processi industriali che rispondono ad una esigenza
comunitaria di libera circolazione delle merci e delle persone.
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La serie delle ISO 9000 rappresenta dunque un veicolo per affrontare in modo
metodologica-mente corretto le questiono delle responsabilità delle nostre azioni in qualità
di ingegneri chiamati, per propria formazione professionale, ad assumere nell’interno di un
processo delle decisioni.
Nei prossimi numeri saranno esaminate le tecniche per l’installazione del Sistema di
Qualità negli studi professionali.
Gli argomenti
Concetti basilari sulla Assicurazione e Gestione della Qualità.
Illustrazione delle Normative della famiglia UNI EN ISO 9000:2000 di riferimento.
Cenni sulle normative cogenti per la Sicurezza e l’Impatto Ambientale applicabili agli Studi
Professionali.
Struttura del Sistema di Gestione Qualità e relativa documentazione.
Identificazione dei Processi Aziendali.
Responsabilità della Direzione: Attenzione al Cliente, Organigramma, Mansionari, Politica
della Qualità.
Gestione delle Non Conformità, Azioni Correttive e Preventive.
Verifiche Ispettive Interne e di terza parte.
Gestione degli strumenti ed apparecchiature di verifica e collaudo.
Gestione del Personale e delle Infrastrutture.
Riesame periodico della Direzione e gestione del miglioramento.
Sessione dimostrativa per la gestione informatica del Sistema Qualità.
Qualificazione e Sorveglianza dei Fornitori di prodotti e servizi.
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Emissioni e Gestione Ordini di Acquisto di prodotti e servizi.
Individuazione e riesame dei requisiti del Cliente/Servizio.
Analisi della Soddisfazione del Cliente.
Pianificazione delle attività.
Realizzazione ed erogazione del servizio.
Certificazione
È l’atto conclusivo del processo di formazione e viene fatto dall’Ente certificatore prescelto.
Durante lo sviluppo della fase di personalizzazione e certificazione del sistema, vi dovrà
essere comunque la disponibilità ad assistenza da parte del Consulente per ogni singolo
Committente, per attivare eventuali interventi su chiamata secondo le circostanze e le
necessità del momento.
Le garanzie
Ogni dato, informazione, documento fornito al Consulente sui Servizi e/o sui fatti gestionali
ed organizzativi della Azienda sarà coperto dalla massima riservatezza e considerato un
segreto aziendale.
Vanno previste attività supplementari che si rendessero necessarie per superare eventuali
“Non Conformità di Sistema” rilevate prima della Certificazione.
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