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57 La conversione termochimica

ruolo determinante nel definire le propor- diversi prodotti ottenibili, metta in eviden-
zioni tra le varie frazioni; all’aumentare di za come in realtà il processo di pirolisi
questa infatti si ha in generale un incre- possa avvenire secondo diverse modalità;
mento della fase gassosa per effetto le più comuni sono: pirolisi lenta, pirolisi
soprattutto delle reazioni di devolatilizza- convenzionale, pirolisi veloce e pirolisi
zione che tendono a prendere il soprav- ultraveloce.
vento rispetto a quelle di charring (carbo-
nizzazione), maggiormente presenti ai Pirolisi lenta
bassi regimi termici. Ciò fa si che si realiz- Si tratta di un processo caratterizzato da
zi una rapida diminuzione del residuo soli- temperature di reazione particolarmente
do nel quale tra l’altro, per effetto delle basse che tipicamente sono comprese tra
alte temperature, si riducono le porzioni i 300 e i 500 °C. Le velocità di riscaldamen-
catramose a vantaggio soprattutto di car- to del combustibile sono anch’esse parti-
bonio fisso e ceneri. La parte liquida inve- colarmente limitate, mentre i tempi di per-
ce, che è quella energeticamente più inte- manenza in assenza di ossigeno sono
ressante, presenta un massimo di produ- molto lunghi e possono variare dai 5 ai 30
zione a circa 500 °C e comunque quando minuti. Questo particolare tipo di pirolisi
i tempi di raffreddamento sono compresi viene generalmente impiegato per pro-
tra 0,5 e 2 secondi. In queste condizioni i durre elevate quantità di solidi carboniz-
vapori di tar, che cominciano a liberarsi zati (char) che possono raggiungere anche
dalle particelle di biomassa per tempera- il 35% in peso della biomassa inizialmen-
ture superiori ai 200 °C, vengono fatti con- te introdotta nel reattore. La parti liquide
densare prima che subiscano dei feno- e gassose, che in genere costituiscono
meni di cracking (favoriti proprio da tem- rispettivamente il 30 e il 35% della mate-
perature e tempi di residenza elevati) che ria organica iniziale, sono in questo caso
porterebbero alla formazione di un mag- considerati come dei co–prodotti da uti-
gior quantitativo di prodotti gassosi: mag- lizzare ad esempio nell’industria chimica,
giore è la permanenza della sostanza o come combustibili per la generazione
organica all’interno reattore minore sarà la dell’energia termica necessaria allo svol-
resa in frazione liquida mentre superiore gimento dello stesso processo di pirolisi.
risulterà, a seconda del regime termico Una tipica applicazione di questa metodo-
adottato, la resa in specie gassose o char logia di conversione è ad esempio la car-
(solidi carbonizzati). In conseguenza a bonizzazione della biomassa legnosa,
quanto detto finora, una elevata velocità conosciuta sin dai tempi più antichi, e
di riscaldamento della biomassa, indicati- mediante la quale si procede al recupero
vamente compresa tra 10 e 200 °C/s, non della sola frazione solida, che prende il
può che aumentare la produzione della nome di carbone vegetale, minimizzando
fase liquida a scapito naturalmente degli contestualmente le altre componenti.
altri composti.
Pirolisi convenzionale
Le tecnologie di pirolisi applicabili La pirolisi convenzionale viene realizzata
La possibilità che si ha di modificare, adoperando velocità di riscaldamento
come visto, i principali parametri operati- della biomassa moderate, pari a circa 20
vi al fine di regolare le proporzioni tra i °C/s, temperature di reazione inferiori ai

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