Liquidi Penetranti
φ = angolo di raccordo (angolo fra la tangente alla superficie del liquido, nel
punto di contatto con la parete, e la verticale ascendente).
Esso dipende dalla coppia liquido-solido
Proprietà dei liquidi
L’incurvamento della superficie è osservabile solo in prossimità (≤ mm)
delle pareti; questo in tubi di piccole dimensioni trasversali (cosiddetti tubi
capillari) da luogo al fenomeno della capillarità: il livello della superficie
libera del fluido nel capillare è diverso da quello nel resto del recipiente.
Proprietà dei liquidi
Storia del metodo
Il controllo non distruttivo con Liquidi Penetranti è uno dei più tradizionali
metodi di analisi utilizzati dall'industria aeronautica per evidenziare
discontinuità superficiali su qualsiasi materiale non poroso (metallo, ceramica,
vetro, plastica, etc.), prerogativa che lo rende utilizzabile in numerose fasi di
produzione e/o revisione di componenti dei velivoli.
In linea di principio, il suo utilizzo risale all'inizio del secolo quando nelle
officine ferroviarie venivano evidenziate discontinuità sugli assi e sui ganci dei
vagoni, utilizzando olio (o petrolio) come liquido penetrante e cenere in polvere
come sviluppatore.
Nella retina esistono due tipi di fotorecettori, che, per la loro forma, sono
denominati bastoncelli e coni. I bastoncelli sono sensibili alla luce blu-verde, hanno
un picco di sensibilità per una lunghezza d’onda di 498 nm e vengono utilizzati per
la visione in condizioni di luce molto fioca. Essi forniscono una percezione
grossolana dei movimenti attraverso la rilevazione di cambiamenti di intensità
luminosa lungo il campo visivo.
I coni invece sono sensibili alla luce intensa e ad essi si deve la nitida visione diurna
e la percezione dei colori. Pigmenti presenti in diversi tipi di coni sono sensibili,
rispettivamente, al rosso, al verde e al blu.
Metodo LPI vs. Ispezione Visiva
Che miglioramento apporta l’uso di liquidi penetranti rispetto alla semplice
ispezione visiva ?
PULIZIA CHIMICA
• Sgrassaggio con vapore d’acqua o di opportuni solventi
• Lavaggio con solventi e detergenti liquidi, con e senza agutazione dei bagni, con
o senza agitazione ultrasonica.
• Attacco chimico: decapaggio acido o basico
• Sverniciatura (svernicianti, disincrostanti)
I residui della pulizia chimica preliminare possono reagire con il liquido penetrante
e ridurre la sensibilità dello stesso.
Al termine della pulizia preliminare bisogna asciugare le parti da esaminare
affinché non rimangano nelle discontinuità tracce di acqua e solventi.
1. Preparazione della superficie
PREPARAZIONE DI TIPO MECCANICO
• In questo tipo di preparazione occorre fare molta attenzione a non richiudere
gli orifizi delle discontinuità compromettendone la rivelabilità. Trattamenti
superficiali quali la pallinatura possono essere nocivi perché tendono ad
esercitare questo tipo di effetto.
• Per le giunzioni saldate la preparazione è di norma eseguita mediante una
semplice spazzolatura, tuttavia in alcuni casi particolari può essere richiesta la
molatura (rasatura) del cordone per eliminare una eccessiva rugosità
superficiale.
ASCIUGATURA
• Prima dell’immersione nel penetrante, la superficie dei pezzi deve essere resa
perfettamente asciutta onde evitare che residui d’acqua possano permanere
all’interno delle discontinuità.
• L’asciugatura può essere fatta all’aria ambiente o con l’ausilio di forni a
circolazione d’aria calda e lampade a raggi infrarossi.
• La temperatura dell’aria non deve comunque superare i 70°.
• È consentito soffiare preventivamente la superficie dei pezzi con aria
compressa e filtrata (pressione massima 70 kPa).
2. Applicazione del liquido penetrante
• Quando il lavaggio rischia di asportare anche il penetrante contenuto nei difetti, (come ad
esempio nel caso di discontinuità relativamente larghe e poco profonde) può essere
conveniente utilizzare i penetranti cosiddetti post-emulsificabili.
• Liquido penetrante
• Tipo I liquido penetrante fluorescente
• Tipo II liquido penetrante a contrasto di colore
• Tipo II Doppio Impiego (liquido penetrante fluorescente a contrasto di
colore)
PRODOTTI UTILIZZATI PER
L'ESECUZIONE DELL'ESAME
• Agente per la rimozione d'eccesso di liquido penetrante
• Metodo A Acqua
• Metodo B Emulsione liofilo 1-Emulsione a base olio 2-lavaggio con
acqua corrente
• Metodo C Solvente liquido
• Metodo D Emulsione idrofilo 1-Prelavaggio opzionale(acqua) 2-
Emulsionate (diluito con acqua) 3-Lavaggio finale (acqua)
• Metodo E Acqua e solvente
• Rivelatore
• Forma a Secco
• Forma b Solubile in Acqua
• Forma c Sospendibile in acqua
• Forma d A base solvente (umido non acquoso)
• Forma e Ad acqua o solvente per speciali impieghi (per esempio
replica )
PRODOTTI UTILIZZATI PER
L'ESECUZIONE DELL'ESAME
In ultima analisi è bene ricordare che nel controllo con Liquidi Penetranti, come
anche in quello con Particelle Magnetiche, l'interpretazione dei risultati
viene effettuata mediante osservazione visiva da parte dell'operatore delle
indicazioni che appaiono sulla superficie in esame.
Ne consegue che, anche utilizzando prodotti caratterizzati da un'elevata
sensibilità ed eseguendo correttamente tutte le fasi operative del processo
di controllo, l'affidabilità dell'ispezione potrà essere notevolmente
penalizzata nel caso in cui non sussistano le condizioni ideali di
illuminazione sulla superficie del componente da ispezionare.
Tali considerazioni assumono particolare rilievo qualora vengano utilizzati
Penetranti Fluorescenti il cui impiego richiede l'ausilio di apparecchi di
illuminazione di tipo ultravioletto (lampade di Wood); in questo caso
l'intensità dell'illuminazione sulla superficie in esame , la lunghezza d'onda
di emissione della luce U.V. (365 nm) e l'idoneità dell'oscuramento
dell'ambiente adibito all'ispezione (illuminamento max 20 Lux) risultano
elementi determinanti per assicurare l'affidabilità del controllo.
Sviluppi
Ulteriori sviluppi nelle tecniche di applicazione dei liquidi penetranti si sono
ottenuti con l'introduzione del sistema elettrostatico, sia per quanto riguarda il
controllo di piccoli componenti che l'ispezione di grandi strutture della cellula e
delle ali.
Tale sistema è composto da un generatore di corrente a 100.000 Volts negativi, con
un massimo di 30 microamperes, a cui è collegato uno spruzzatore predisposto
per l'erogazione sia del liquido penetrante che della polvere sviluppatrice; il
dispositivo consente di ottenere molteplici vantaggi riguardo sia alla omogeneità
di applicazione dei prodotti sia alle problematiche connesse alla particolare
geometria di alcuni componenti del turboreattore.
Infatti, nel controllo delle palette raffreddate ad aria e dotate di fori passanti lungo
l'asse maggiore, il sistema elettrostatico consente di evitare che il penetrante
rimanga all'interno delle cavità grazie all'effetto Faraday; quest'ultimo comporta la
distribuzione del penetrante caricato elettrostaticamente solo sull'esterno
dell'involucro.
In ultima analisi è bene ricordare che nei casi in cui risultava essenziale svincolare
l'interpretazione dei risultati dal fattore umano, l'elettronica avanzata dei sistemi
di processamento delle immagini ha consentito la realizzazione di dispositivi per
l'ispezione automatica dei componenti esaminati con il metodo dei Liquidi
Penetranti.
Tuttavia, allo stato attuale, questa tecnica viene utilizzata prevalentemente nel
controllo delle palette del compressore, che presentano statisticamente una
difettologia facilmente rilevabile sia dai Penetranti Fluorescenti che dai dispositivi
ottici utilizzati per l'elaborazione delle immagini.
Impianto per l'esecuzione del test
Liquidi Penetranti
ATTREZZATURA RICHIESTA
• L'attrezzatura necessaria per l'esecuzione del test con liquidi penetranti,
non prevede equipaggiamenti speciali di un certo rilievo oltre alla sorgente
di luce ultravioletta (lampada di Wood).
• Attrezzature di supporto
E' una vasca dove vengono lavati i pezzi provenienti dalla sgocciolatura.
Il lavaggio può essere effettuato manualmente o all'interno di piccoli cestelli in
filo metallico. Allo scopo l'acqua, la cui temperatura non deve essere inferiore ai
10°C, può essere spruzzata mediante un erogatore spray.
Viene utilizzata per controllare che sia stato completamente rimosso il liquido
penetrante in eccesso. Nel caso di tecnica con liquidi fluorescenti viene impiegata
una lampada di Wood.
• Stazione di asciugatura
•
E' costituita da una camera con aria calda a ricircolo. La camera deve avere
dimensioni sufficienti a permettere un'agevole manegevolezza dei pezzi da
asciugare. Temperatura e flusso dell'aria, unitamente al tempo di permanenza e
movimentazione dei pezzi, sono tutti parametri da bilanciare in funzione delle
dimensioni e forma dei pezzi controllati.
ATTREZZATURA RICHIESTA
• Stazione di sviluppo
• Stazione di pulitura