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Dipartimento di Ingegneria Industriale e dellInformazione

Tecnologia dei materiali e sistemi di lavorazione - Corso di Tecnologia Meccanica II

Controllo con Ultrasuoni


Il controllo non distruttivo con il metodo ultrasonico (UT) si basa sul
fatto che:
Il suono si propaga nei solidi mediante la vibrazione elastica degli
atomi e delle molecole che lo compongono
La velocit di propagazione dipendente dalle caratteristiche fisico e
meccaniche del materiale attraversato.

La presenza di imperfezioni o disomogeneit nel corpo, provoca


linsorgere di fenomeni di scattering ossia la presenza di:
eco spurie,
riverberi,
attenuazione dellonda sonora.
Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 1
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Controllo con Ultrasuoni


Nell'ispezione mediante ultrasuoni si utilizzano onde sonore ad alta
frequenza iniettate nel materiale da esaminare, essa in grado di
rilevare difetti superficiali o interni, di misurare la distanza e la
dimensione delle difettosit.
Ultrasuoni
Gli ultrasuoni sono onde elastiche vibrazionali
con frequenza compresa tra 1 e 20 MHz ( in
alcuni casi fino ad oltre 200 MHz).
La tecnica si basa essenzialmente sul fenomeno
della trasmissione e dellassorbimento di
un'onda acustica sia dal materiale che da parte
di eventuali difetti.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 2


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Controllo con Ultrasuoni


Applicazioni Difetti
Componenti laminati; rulli, alberi, azionamenti, colonne Vuoti
delle presse. Cricche
Pezzi fucinati della turbina, rotori del generatore, Inclusioni
condutture in pressione, insiemi di parti saldate, recipienti
in pressione, componenti di reattori . Soffiature

Saldature, brasature ed incollaggi. Porosit

Componenti di velivoli (materiali metallici e compositi). Cavit da ritiro

Materiali per macchine. Delaminazioni

Particolari ferroviari.
Parti automobilistiche.
Misura degli spessori (controllo materiale e processi di
corrosione)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 3


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Controllo con Ultrasuoni

Apparecchiatura

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 4


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali
Le onde ultrasonore sono variazioni brusche di pressione che si
propagano allinterno del materiale

Relazioni tra le grandezze

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 5


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali

Quanto vale la velocit?


La velocit dipende dal modo di propagazione delle onde:

Onde Longitudinali Parallelo alla direzione


Sostanze solide Largamente
(Compressione e di propagazione
liquide e gassose impiegate nei CND
dilatazione) dell'onda
La velocit di
Perpendicolare alla
Onde Trasversali propagazione circa
direzione di Solidi
(Taglio) la met rispetto a
propagazione dell'onda
quelle longitudinali
Onde Superficiali Solidi e
Moto ellittico
(Rayleigh) piezoelettrici

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 6


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Tipi di onde elastiche nei solidi

Wave Types in Solids Particle Vibrations


Longitudinal Parallel to wave direction
Transverse (Shear) Perpendicular to wave direction
Surface - Rayleigh Elliptical orbit - symmetrical mode
Plate Wave - Lamb Component perpendicular to surface (extensional wave)
Plate Wave - Love Parallel to plane layer, perpendicular to wave direction
Stoneley (Leaky Rayleigh Waves) Wave guided along interface
Sezawa Antisymmetric mode

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 7


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 8


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali

Longitudinali
(compressione,
dilatazione)

Trasversali
(taglio)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 9


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali

Superficiali
(Rayleigh)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 10


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali

Superficiali
(Lamb)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 11


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali: calcolo delle velocit

VL: Velocit onde longitudinali


(Compressione e dilatazione)

Densit del materiale G = Modulo di Taglio


Modulo di Young E
Modulo di Poisson : Vcost=0.5; polimeri = 0.4; metalli = 0.3; Ceramici = 0.2

VT: Velocit onde Trasversali


(Taglio)

VS: Velocit onde Superficiali


(Rayleg)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 12


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali
la capacit di penetrazione nel materiale dipende dal materiale
mediante il parametro:
Impedenza acustica: Z = C
dove C la velocit del suono e la densit del materiale
e dallinverso della dalla frequenza.

In altre parole, durante il percorso londa sonora si attenua di una


certa quantit che dipende da:
Tragitto effettuato (z)
Caratteristiche del materiale ( C)
Caratteristiche dellonda () z

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 13


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali

Attenuazione dellonda

Intensit
I0

I0 = intensit del segnale iniziale


Ix = intensit del segnale alla profondit x Profondit x

k = coefficiente di assorbimento (materiale e frequenza)


x = profondit
Aumento di frequenza

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 14


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


VL VT VS Z
Materiale
(m/s) (m/s) (m/s) (106 g/cm2s)
Acciaio 5850 3200 2790 4.76
Alluminio 6250 3100 2790 1.65
Ghisa 3500 5600 2200 3200 1980 2880 3.36
Nichel 5480 2990 2700 4.85
Ottone 4450 2120 1950 3.65
Rame 4660 2200 1930 4.25
Zinco 4170 2480 2230 2.96
Plexiglass 2700 -- -- 0.32
Vetro crown 5660 3420 3060 1.4
Acqua (15) 1490 -- -- 0.148
Acqua (20) 1320 -- -- 0.148
Petrolio 1330 -- -- 0.116

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 15


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Interazione con difetti e superfici

Nel momento in cui londa incontra una


variazione di materiale (difetto o superficie),
in parte penetra nel materiale, in parte
viene riflessa.
londa incidente e quella riflessa sono
inclinate dello stesso angolo 1, che in
generale diverso dallangolo 2 secondo il
quale si propaga londa trasmessa.
Gli angoli 1 e 2 sono espressi dalla legge di Snell:

dove:
VL1 = Velocit Longitudinale del materiale 1.
VL2 = Velocit Longitudinale del materiale 2.
Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 16
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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Interazione con difetti e superfici

Inoltre si formano delle onde trasversali


riflesse e onde trasversali trasmesse con
angoli pari a rispettivamente 3 e 4, VS1 VL1
VL1
3 e 4 sono anche loro espressi dalla legge
di Snell

VL2

dove: VS2
VT1 = Velocit Trasversale del materiale 1.
VT2 = Velocit Trasversale del materiale 2.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 17


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Interazione con difetti e superfici
Il controllo mediante ultrasuoni si basa essenzialmente sullanalisi delle variazioni
delle caratteristiche delle onde riflesse e trasmesse quando il fascio incontra una
discontinuit.
La relazione fondamentale che governa la riflessione di
unonda ultrasonica che incide sulla superficie la
seguente:

Analoga esiste una relazione per il coefficiente di


trasmissione T

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 18


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Interazione con difetti e superfici
La quantit di energia riflessa dipende dal rapporto delle impedenze
acustiche dei due mezzi

Acqua - alluminio R = 0.67


Acqua - acciaio R = 0.87
Alluminio - aria R=1
Sonda Sonda
Acciaio - aria R=1 trasmittente ricevente

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 19


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali: interferenza coi difetti:
Sonda trasmittente

Acqua - acciaio R = 0.87


Sonda ricevente
Acciaio - aria R = 1
Acqua alluminio R = 0.67
Alluminio aria R=1

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 20


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Interazione con difetti e superfici

Limpedenza acustica molto bassa nei gas, ci si traduce


nellimpossibilit di far propagare le onde ultrasoniche nellaria dopo
che queste hanno attraversato un materiale solido (compresa la sonda)
Per evitare perdite di segnale nella zona tra la sonda ed il materiale in
analisi si usano opportuni dei mezzi di accoppiamento: olio tipo
SAE 30; gel per ultrasuoni; acqua; glicerina.

*E' importante usare lo stesso mezzo di accoppiamento sia per la taratura della macchina che durante il controllo.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 21


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Interazione con difetti e superfici

Le qualit che dovrebbe possedere un buon mezzo accoppiatore sono:

bagnare opportunamente le superfici del trasduttore e del pezzo da


testare;

escludere qualunque bolla daria dal percorso del raggio sonoro;

riempire tutte le irregolarit presenti nella superficie del pezzo per


creare una regione di ingresso regolare;

consentire il libero movimento della sonda;

essere facile da applicare e da rimuovere e non essere tossico.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 22


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Dimensioni rilevabili dei difetti

Un difetto o una discontinuit sono rilevabili quando le loro


dimensioni sono tali che londa ultrasonica che li investe ne possa
essere in parte riflessa.
Teoricamente questo significa che le sue dimensioni trasversali
rispetto al fascio ultrasonoro devono essere maggiori di /4

Scelta appropriata della sonda


L
Difficolt a rilevare piccoli difetti
su grossi spessori

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 23


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Dimensioni rilevabili dei difetti in funzione di f

Lunghezza donda (mm)


Materiale
1 MHz 2 MHz 3 MHz 5 MHz
Acciaio 5.85 2.925 1.95 1.17
Alluminio 6.25 3.125 2.08 1.25
Ghisa 3.5 5.6 1.75 2.8 1.17 1.87 0.7 1.12
Nichel 5.48 2.74 1.83 1.12
Ottone 4.45 2.23 1.49 0.89
Rame 4.66 2.33 1.55 0.93
Zinco 4.17 2.09 1.39 0.83
Plexiglass 2.7 1.35 0.9 0.54

Alte frequenze permettono la visione di piccoli difetti, Selezione della


al contempo comportano un maggiore assorbimento sonda (L e Spessore)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 24


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde


La generazione e la rilevazione delle onde ultrasonore effettuata per
mezzo di un elemento trasduttore contenuto all'interno della sonda.
L'elemento "attivo" nella sonda il cristallo piezoelettrico.
Le sonde possono avere diverse forme e dimensioni.
Esistono quattro tipi "base" di sonda:
sonda piana
sonda angolata
sonda doppia
sonda ad immersione

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 25


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 26


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 27


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde


Campo acustico di un trasduttore
Lintensit delle onde ultrasoniche allinterno del fascio generato dal
trasduttore non costante, ma varia a causa delle dimensioni finite della
sorgente che danno luogo a fenomeni di diffrazione.
Nel campo prossimo lintensit fluttuante tra un valore minimo ed
uno massimo.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 28


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde


Campo acustico di un trasduttore

Allinterno del campo prossimo, la distanza corrispondente al tempo di


durata dellimpulso si definisce zona morta
Il fascio ultrasonico, superata la zona del campo prossimo tende a
presentare caratteristiche di maggiore stabilit e, dal punto di vista
geometrico, si fa evidente la tendenza a divergere

Zona morta

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 29


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde


Campo acustico di un trasduttore

Campo vicino: uso dei Delay line transducers


Una possibile soluzione al problema del campo vicino luso di sonde
che presentano un distanziale tra il punto di emissione e il punto di
contatto.

Queste sonde hanno la


possibilit di adeguare il
distanziale in funzione della
distanza che si vuole
ottenere.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 30


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde


Campo acustico di un trasduttore
Nei trasduttori focalizzati le onde ultrasoniche
vengono direzionate impiegando opportuni sistemi di
lenti acustiche oppure (come capita pi di frequente)
modellando opportunamente la superficie dellelemento
radiante in modo tale che lemissione sia concentrata
virtualmente su una linea (focalizzazione cilindrica) o su
un punto (focalizzazione sferica).

I trasduttori focalizzati vengono impiegati


essenzialmente nelle ispezioni in immersione e
consentono di ottenere elevati livelli di risoluzione che
sono richiesti in modo particolare quando si eseguono
scansioni automatizzate di provini anche a geometria
complessa.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 31


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde


Campo acustico di un trasduttore

Il campo acustico di un trasduttore dipende dalla frequenza.


A parit di materiale testato, sonde ad alta frequenza possiedono una lunghezza di
campo prossimo pi grande.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 32


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 33


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 34


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 35


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Controllo con Ultrasuoni: Le sonde

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 36


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


La propagazione degli ultrasuoni nei materiali
Il fascio ultrasonoro in uscita dal trasduttore caratterizzato dalla sua
forma geometrica (dimensioni e campo) mentre il segnale ultrasonoro
in ricezione caratterizzato da due parametri fondamentali:
Ampiezza a
Tempo di volo "t- tempo intercorso tra l'impulso di trasmesso e
quello ricevuto.
La variazione di ampiezza fornisce informazioni sullentit del difetto
Il tempo di volo fornisce la misura indiretta del percorso ed legato
alla posizione del difetto.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 37


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Controllo con Ultrasuoni: Metodi

Il controllo ad ultrasuoni per il rilievo delle discontinuit interne ai


materiali, viene eseguito fondamentalmente con due tecniche:
Tecnica per trasparenza e metodi:
trasmissione
riflessione
conduzione
Tecnica per riflessione e metodi:
per riflessione classica
per risonanza ad eccitazione continua

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 38


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Controllo con Ultrasuoni: Metodi


Tecnica per trasparenza e metodo a trasmissione
vengono impiegati due trasduttori, posizionati uno di fronte all'altro
sulle due superfici opposte del pezzo da esaminare: uno dei due
trasduttori funge da emettitore, l'altro da ricevitore.

Se il fascio ultrasonoro
generato dal primo
trasduttore incontra una
discontinuit sul suo percorso
viene parzialmente riflesso e
il fascio trasmesso risulta
perci indebolito.
Il metodo non permette di avere informazioni circa il tempo di volo

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 39


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Controllo con Ultrasuoni: Metodi


Tecnica per trasparenza e metodo a riflessione

Il metodo a riflessione molto simile al


precedente con la differenza che le due
sonde sono posizionate sulla stessa
superficie del pezzo.

In entrambi i casi la riduzione del segnale, rilevata dalla sonda


ricevente, rappresenta l'indicazione di discontinuit;
Dal valore di tale riduzione possibile risalire al diametro
equivalente della discontinuit.
Il metodo a trasmissione quindi non individua n la profondit n la
forma del discontinuit.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 40


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Controllo con Ultrasuoni: Metodi


Tecnica per trasparenza e metodo a conduzione
Si applica a particolari di geometria complessa e di piccolo spessore,
dove risulta impossibile determinare il percorso esatto dei fascio in
quanto esso subisce numerose e imprevedibili riflessioni.
Si posizionano allora le due sonde in
maniera arbitraria rispetto al flusso ma
comunque predisposta.
Sonda trasmittente
La sonda ricevente legge il campo
ultrasonoro diffusosi per "conduzione".
L'esame viene effettuato per confronto
tra il segnale ottenuto su un particolare
ritenuto sano (pezzo campione) e gli Sonda ricevente
altri.
Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 41
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Controllo con Ultrasuoni: Metodi


Tecnica per riflessione classica ad impulsi
Il segnale trasmesso dalla sonda viene riflesso dalla superficie opposta
a quella di entrata e captato dalla stessa sonda emittente.
I segnali captati dalla sonda vengono presentati su uno schermo
oscilloscopico.

La tecnica si basa nella


individuazione della presenza di
una eco dovuta alla riflessione del
fascio su un riflettore (difetto o
fine pezzo).
Leco e' evidentemente assente se
il pezzo esaminato e' integro

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 42


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Controllo con Ultrasuoni: Metodi


Tecnica per riflessione classica ad impulsi
Il primo eco rappresenta l'impulso di
eccitazione inviati dal trasduttore;
il seconda eco corrisponde al ritorno su
trasduttore del segnale riflesso dal fondo.
Se nel percorso all'interno del pezzo
vengono incontrate piccole discontinuit,
le loro riflessioni verranno rappresentate
sullo schermo con l'apparizione di echi
posizionati all'interno dei primi due.
Ovviamente si osserver anche una
riduzioni dell'altezza dell'eco di fondo.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 43


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Controllo con Ultrasuoni: Metodi


Tecnica per riflessione classica ad impulsi

Zona integra Difetto


Eco frontale
Eco di fondo

Ampiezza
Tempo
Eco del difetto

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 44


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Controllo con Ultrasuoni: Metodi


Tecnica per riflessione classica ad impulsi
Oltre a considerare la riduzione dell'ampiezza dell'eco di fondo si considera
anche l'ampiezza dell'eco delle discontinuit, la sua posizione sulla base
tempi e alla sua forma.
Tali dati forniscono informazioni rispettivamente su diametro equivalente,
sulla profondit e sulla forma della discontinuit.
d

Sonda
trasmittente/ p
ricevente

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 45


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Controllo con Ultrasuoni


Tecnica per riflessione classica ad impulsi

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 46


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Controllo con Ultrasuoni


Risultati

B - porosit da gas
C - inclusione di scoria
D - cricca

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 47


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Procedure impiegate nella tecnica di riflessione:
Posizione sonda
La sonda deve essere spostata sulla superficie di controllo con una
sovrapposizione fra una passata e l'altra non inferiore al 50%
della larghezza della sonda.
Velocit di scansione
La velocit di scansione della sonda sul pezzo non deve essere
superiore a 150 mm/sec.
Per il controllo di saldature austenitiche e delle fusioni, la velocit
di scansione non deve superare i 50mm/sec.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 48


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base

Procedure impiegate nella tecnica di riflessione:


Preparazione della superficie da controllare.
Le superfici interessate dal controllo ad ultrasuoni devono essere
sufficientemente lisce in modo tale da permettere una buona
scorrevolezza del trasduttore.
Dalla superficie di controllo devono essere rimosse: scorie, spruzzi
di saldatura, calamina, polveri, sporcizia, vernice e quanto altro
possa compromettere un buon accoppiamento tra sonda e la
superficie da esaminare.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 49


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base

Procedure impiegate nella tecnica di riflessione:


Modalit di misura del difetto
l'ampiezza del segnale del riflettore va misurato in rapporto:
ad una curva di correzione ampiezza distanza (D.A.C.) o ad una
serie di curve D.A.C. costruite utilizzando blocchi campione con
discontinuit realizzate artificialmente (fori trapanati
lateralmente, fori piani, intagli, ecc.).
ad un diagramma di riflessione equivalente, metodo A.V.G.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 50


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Controllo con Ultrasuoni: principio di base


Procedure impiegate nella tecnica di riflessione:
Costruzione delle curve D.A.C.

Esempio di costruzione curva D.A.C. con blocchi campione a foro piatto per
sonde a fascio longitudinale

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 51


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Controllo con Ultrasuoni


Tecnica per riflessione classica ad impulsi con sonda angolata
Direzione di spostamento
della sonda

Ampiezza
Tempo

Ampiezza
(1*)
(1*)

Tempo
Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 52
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Controllo con Ultrasuoni


Tecnica per riflessione classica ad impulsi con sonda angolata

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 53


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Controllo con Ultrasuoni


Misura della dimensione di un difetto col metodo: Crack Tip Diffraction
Segnale in prossimit del difetto

Segnale in prossimit della fine del difetto

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 54


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Controllo con Ultrasuoni


Tecnica C-Scan (scansione automatica dellintera superficie)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 55


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Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 56


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Controllo con Ultrasuoni: Misura degli spessori

Per riflessione con trasduttori


doppi (1.5 20 mm)
Misura diretta tramite la
valutazione del tempo di volo

Per riflessione con echi multipli (5-15 mm)


Previa taratura su campioni a spessore
controllato.
Si verifica il tempo di volo del n-esimo eco
rispetto a quello ottenuto per taratura
(100%)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 57


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Controllo con Ultrasuoni: Misura dello spessore


Tecnica per riflessione e metodo per risonanza ad eccitazione continua
Nella tecnica per riflessione con il metodo a risonanza ad eccitazione
continua, si sfruttano le condizioni di risonanza all'interno del pezzo quando
il suo spessore corrisponde a met lunghezza d'onda o a suoi multipli.
Queste condizioni vengono individuate determinando a quale frequenza (Fr)
corrisponde il valore di risonanza con la formula:
Vl = velocit longitudinale degli ultrasuoni nel materiale
d = spessore del materiale

Nel caso il valore di frequenza sia molto diverso da quello del trasduttore
occorre utilizzare valori multipli di frequenza.
Occorre, inoltre, fare attenzione poich, in presenza di un difetto, si ha
risonanza anche quando la semilunghezza d'onda un sottomultiplo di questa
profondit.
Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 58
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Controllo con Ultrasuoni: Misura degli spessori


Per risonanza
Si misura la condizione di risonanza

Dipendenza dalla geometria

Dipendenza dal materiale

tempo

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 59


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Controllo con Ultrasuoni: Difficolt nellindagine


Caratteristiche del materiale
La possibilit di verificare l'integrit strutturale di un componente
dipende fondamentalmente dalle caratteristiche fisico-chimiche e
metallurgiche del materiale e dal tipo di discontinuit ricercate.
L'opacit dei materiali agli ultrasuoni dipende dalle caratteristiche
morfologiche della struttura del materiale.
Per i materiali compositi, la difficolt dovuta alla presenza
continua di discontinuit tra matrice e fibra.
Per i materiali metallici dipende dalla grandezza e
dall'orientamento dei grani in relazione alla lunghezza d'onda del
fascio ultrasonoro.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 60


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Controllo con Ultrasuoni: difficolt nellindagine


Zona morta
La corretta interpretazione dell'eco di un difetto richiede una
sufficiente separazione, sulla base dei tempi dello schermo, tra
l'impulso dell'onda riflessa e quello dell'onda trasmessa, o comunque
tra l'eco di prima interfaccia e l'eco proveniente da una discontinuit.
Poich la durata dell'impulso emesso dalla sonda non pu essere
inferiore ad un certo valore minimo, ne consegue che utilizzando un
trasduttore di comune applicazione (normale o angolato) non
possibile rilevare un difetto la cui posizione sia localizzata in
prossimit della superficie del componente.
In altre parole esiste una "zona morta" pi o meno estesa, in cui i due
impulsi risultano sovrapposti.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 61


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Controllo con Ultrasuoni: difficolt nellindagine

Geometria del particolare da controllare


Particolari geometrie del componente che non permettono di effettuare
lanalisi (superfici curve, zone chiuse, gomiti, difficolt a muovere la
sonda)
Anche l'eccessiva rugosit della superficie di scansione nelle ispezioni a
contatto o casi in cui non possibile utilizzare dei mezzi di
accoppiamento perch alterano il materiale in esame, costituisce una
seria limitazione all'applicazione del metodo ultrasonoro

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 62


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Vantaggi del controllo ultrasonoro


Elevato potere di penetrazione nel mezzo e possibilit di rilevare
discontinuit interne.
Consente il controllo volumetrico del pezzo dalla superficie superiore a
quella inferiore.
Elevata sensibilit che permette di rilevare discontinuit molto piccole.
Miglior precisione nella determinazione della posizione dei difetti interni,
nella valutazione della loro forma ed orientamento.
sufficiente che una sola superficie del particolare sia accessibile.
un controllo elettronico abbastanza rapido ed adatto all'automazione.
Il metodo non presenta pericoli di radiazioni e non ha alcun effetto
secondario sul personale e su altre apparecchiature poste nelle vicinanze.
Facilmente trasportabile.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 63


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Svantaggi del controllo ultrasonoro

Le operazioni richiedono grande attenzione ed esperienza del personale.


La definizione delle procedure di controllo richiede competenze tecniche.
Particolari con superficie con elevata rugosit o molto piccoli o sottili o
non omogenei vengono controllati con grande difficolt.
Discontinuit presenti nello strato immediatamente al di sotto della
superficie possono sfuggire al controllo.
Occorre impiegare mezzi d'accoppiamento per facilitare la trasmissione
degli ultrasuoni dal trasduttore al materiale da controllare.
Sono richiesti dei campioni di riferimento, tanto per la calibrazione
dell'apparecchiatura che per la caratterizzazione dei difetti.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 64


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Attrezzature per il controllo ultrasonoro

a) strumento ultrasonico
b) cavo coassiale
c) supporto sonda
d) guida laterale
e) acqua
f) registratore a disco per la scansione a
spirale dei dischi
g) registratore cilindrico per la scansione ad
elica di pezzi cilindrici
h) registratore piano x-y per pezzi piani
i) sonda ultrasonica
j) vasca di immersione
k) piatto girevole per scansioni a rotazione

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 65


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Attrezzature per il controllo ultrasonoro:


metodo a colonna dacqua

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Attrezzature per il controllo ultrasonoro


Pezzo inserito tra una o due colonne dacqua (squirter)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 67


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Attrezzature per il controllo ultrasonoro


Pezzo inserito tra una o due colonne dacqua (squirter)

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 68


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Norme di riferimento per i controlli con ultrasuoni


UNI EN 583-1:2004
Prove non distruttive - Esame ad ultrasuoni - Parte 1: Principi generali
UNI EN 583-2:2004
Prove non distruttive - Esami ad ultrasuoni - Parte 2: Regolazione della sensibilit e dell'intervallo di misurazione
della base dei tempi
UNI EN 583-3:1998
Prove non distruttive - Esame ad ultrasuoni - Tecnica per trasmissione
UNI EN 583-4:2004
Prove non distruttive - Esame ad ultrasuoni - Parte 4: Esame delle discontinuit perpendicolari alla superficie
UNI EN 583-5:2004
Prove non distruttive - Esame ad ultrasuoni - Parte 5: Caratterizzazione e dimensionamento delle discontinuit
UNI EN 12223:2001
Prove non distruttive - Esame ad ultrasuoni - Specifica per blocco di taratura N 1.
UNI EN 27963:1994
Saldature in acciaio. Blocco di riferimento N 2 per il controllo mediante ultrasuoni delle saldature.
UNI EN 473:2001
Prove non distruttive - Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive - Principi
generali.

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 69


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Siti di riferimento con materiale didattico aggiuntivo


https://www.ndt.org/
https://www.ndt.org/category.asp?ObjectID=50684

Video sui NDT Educational Nondestructive Testing Videos (NDT)


https://www.ndt.org/link.asp?ObjectID=50419

Video sui NDT NDT Training and Nondestructive Testing Schools


https://www.ndt.org/link.asp?ObjectID=3020

https://www.nde-ed.org/index_flash.htm
https://www.nde-ed.org/EducationResources/CommunityCollege/NDTIntro/cc_intro001.htm
(Per la visione dei filmati necessario usare un browser con Java istallato: Netscape e/o explorer)

http://www.ndt.net/index.php
http://www.ndt.net/ndtaz/ndtaz.php

Controlli non distruttivi: Controllo con ultrasuoni (UT) 70

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