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P1
500
P2
600
Le lavorazioni vengono realizzate con due turni giornalieri di 8 ore e avvengono utilizzando 5 tipologie di
macchine utensili, denominate A, B, C, D ed E, attraverso i processi produttivi schematizzati come segue:
MMP
MPF
E
MPF
MMP
A
B
dove
ta1 = 120 s/u; tb1 = 90 s/u; tc1 = 120 s/u; te1 = 60 s/u;
td2 = 150 s/u; ta2 = 90 s/u; td2 = 120 s/u; tc2 = 90 s/u;
I macchinari sono caratterizzati dai seguenti parametri prestazionali:
MTBF (tempo medio tra guasti) pari a 24 ore, MTTR (tempo medio di ripristino) pari a 2 ore,
MTWS (tempo medio di organizzazione dellintervento) pari ad 40 minuti.
Perdite di velocit per rallentamenti e microfermate pari al 5%
Le macchine di tipo A, B ed E non producono difettosit, mentre le macchine di tipo C e D
producono un 10% di prodotti difettosi che vengono individuati al termine della rispettiva
lavorazione e sottoposti a rilavorazione (con tempo di esecuzione pari al 50% del tempo ciclo
nominale delloperazione) sulla stessa macchina che ne ha provocato il difetto.
Il sistema di movimentazione interna prevede limpiego di carrelli movimentati manualmente da operatori
con le seguenti caratteristiche:
tempo di carico e di scarico, ciascuno pari a 60 secondi;
velocit orizzontale di 25 m/min.
I carrelli possono essere riempiti da prodotti di un solo tipo, la movimentazione pu avvenire solo quando i
carrelli sono completamente carichi ed il caricamento avviene nel momento in cui presente abbastanza
materiale per riempirli. Si assuma che al termine di ogni viaggio ciascun carrello vada a riposizionarsi in una
zona di parcheggio ubicata in posizione baricentrale a 50 m da tutti i reparti. La capacit utile dei carrelli sia
100 x 100 x 50 cm.
Si faccia lipotesi che lingombro dei materiali sia indipendente dallo stato di lavorazione (dalla materia
prima al prodotto finito) ma diverso per ciascuna tipologia di prodotto come dalla seguente tabella:
Prodotto
Ingombro (cm)
Carico (in unit / unit di carico)
P1
50 x 50 x 50
4
P2
50 x 25 x 25
16
Lingombro di ciascun esemplare delle macchine sia quello riportato nella seguente tabella (si immagini un
ingombro a pianta rettangolare con rapporto tra i lati pari a circa 2), ove si riportano anche gli spazi utili per i
magazzini a bordo macchina e per le necessarie vie di circolazione. Si consideri inoltre lesistenza di
unattrezzeria (comune ai vari reparti), un magazzino materie prime ed un magazzino prodotti finiti
Macchina
Attr.
MMP
MPF
100
75
50
125
90
200
150
200
75
50
30
75
60
20
20
20
20
20
Si assuma quindi che le vie di circolazione tra i reparti siano larghe almeno 3 m (1,20 m per la circolazione
delle persone e 1,80 m per la circolazione dei mezzi di trasporto interni).
Dato che limpianto prevede una disposizione del layout per reparti, si determini:
1. il numero minimo di macchine in ogni reparto ed il loro grado di utilizzazione medio;
2. la matrice delle intensit di traffico;
3. una possibile schematizzazione del layout (illustrandone i criteri di scelta) che consideri, anche
indicativamente, le dimensioni reali delle macchine e, quindi, dei reparti;
4. il numero minimo di carrelli necessario per movimentare i materiali tra i vari reparti, nellipotesi
semplificativa (che non tenga quindi conto dei risultati di cui alla domanda 3) che ciascuno di questi
ultimi sia distante 100 m dagli altri, ed il loro corrispondente grado di utilizzazione.
Nellipotesi che limpianto produttivo sia caratterizzato dalla seguente struttura dei costi (dove necessario 1
operaio per ciascuna macchina ed 1 conduttore per ciascun carrello):
CMP1
50,00
/u
CMP2
45,00
/u
costo madonodopera
CMOD
40.000
CEL
0,10
/ kWh
CAV
20,00
/ uvenduta
Assorbimento (kW)
100
75
50
125
90
che il costo delle macchine (ammortizzabili in 10 anni secondo le disposizioni fiscali vigenti) sia:
MA:
MB :
MC :
MD:
ME:
700.000
500.000
500.000
600.000
400.000
P1
200
P2
180
Si determini:
5. margine di contribuzione unitario di ciascun prodotto;
6. profittabilit dellimpianto dati i volumi attesi, riportati nella prima tabella, considerando un numero
di giorni lavorativi annui pari a 220.