Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Walter Salvatore
Dipartimento di Ingegneria Civile Universit di Pisa
Le unioni realizzate mediante saldatura devono essere realizzate con uno dei procedimenti allarco elettrico codificati. I procedimenti di saldatura utilizzabili per unire elementi metallici possono essere classificati tenendo in conto del livello di automazione che si applica, distinguendo in questo modo
saldatura ossiacetilenica
procedimenti manuali
saldatura ad arco con elettrodi rivestiti
procedimenti semiautomatici
procedimenti automatici
L entit Lentit ed il tipo di tali controlli sono definiti dal progettista eseguiti sotto la progettista, responsabilit del direttore dei lavori I controlli potranno essere estesi o integrati che in funzione dellandamento dei lavori g Il collaudatore pu accettare tali controlli ed eventualmente integrarli I metodi di controllo e qualifica si dividono in due categorie: metodi di superficie: superficie: esame visivo liquidi penetranti polveri magnetiche metodi volumetrici: volumetrici: raggi X raggi gamma ultrasuoni
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 3
Tale metodo pu essere utilizzato quando possibile accedere ad una distanza della superficie < 60 cm e con una angolazione > 30, e quando di ha a disposizione una illuminazione compresa tra 150 e 600 lux.
Quando non sono soddisfatte le ipotesi precedenti per lesecuzione degli esami visivi, p pp necessario passare ad esami remotizzati in cui si utilizzano apparecchiature dotate di una risoluzione almeno equivalente a quella dellocchio umano.
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 4
4. 4 Applicazione del rivelatore capace di produrre una indicazione visibile del difetto
5
Corrente
Parte da testare
Campo magnetico
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 6
Distanza da sorgente
Distanza da sorgente
EN1993EN1993-1-8 (4.5.2)
aw
aw
aw
aw
aw
aw
Leff
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 10
Preparazione a V
Preparazione a K
11
Preparazione a V
Preparazione dei lembi per giunti a sovrapposizione o parallelo Preparazione a lembi retti
Preparazione a V
Preparazione con fori o asole nella lamiera Preparazione dei lembi per giunti dorlo Preparazione a lembi retti
12
UNI EN 12345
Preparazione lembi
Piena/parziale A lembi retti o penetrazione, da rilevati, rilevati a V o V V, una o entrambe le ad X, ad Y, a K, facce, con o senza con o senza spalla ripresa al rovescio. In foro o in asola con saldatura continua perimetrale. Foro o asola in una lamiera
Giunto a sovrapposizione: le Piena penetrazione parti sono parallele fra loro e A lembi retti o a cordoni dangolo si sovrappongono Piena/parziale A lembi retti (a penetrazione, o a Giunto a T: le parti si contatto o meno), incontrano ad angolo retto cordoni dangolo, da a V o V, o K con una o entrambe le formando una T p o senza spalla facce
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 13
UNI EN 12345
Preparazione lembi l bi
Piena penetrazione
A V con distacco dei lembi o con lembo retto a contatto A V, o a lembi retti con o senza parziale sovrapposizione
Giunto di spigolo: le parti si Piena/parziale incontrano in corrispondenza penetrazione da degli spigoli formando un uno a da entrambi i angolo da 0 a 30 lati.
14
UNI EN 12345
Preparazione lembi A lembi retti l bi tti
Giunto multiplo: tre o pi parti Varie combinazioni Varie combinazioni si incontrano sotto vari g angoli. Giunto a croce di fili : due fili tondi a contatto e formano una croce
15
Piena penetrazione
Cordone dangolo
Piena penetrazione
Cordone dangolo
Saldatura piana
Saldatura orizzontale
Cordone dangolo
Saldatura sopratesta
Saldatura verticale
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 16
Le saldature in piano o in orizzontale risultano pi economiche rispetto alle saldature verticali o sopratesta, poich pi rapide e pi comode da realizzare per gli operatori specializzati
17
EN1993EN1993-1-8 (4.5.3.2)
Aw = a wii leff ,i ff
i =1
leff
aw,i laltezza di gola di ogni cordone costituente la saldatura leff,i la lunghezza di ogni cordone costituente la saldatura aw
18
EN1993EN1993-1-8 (4.5.3.2)
+ 3( + )
2 2 // 2
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore
w M
19
fu
EN1993EN1993-1-8 (4.5.3.3)
Fw , Ed Fw , Rd =
dove:
fu 3 w M
aw
Fw,Ed la risultante delle forze agenti sulla saldatura agente per unit di lunghezza del Ed cordone dangolo, mentre Fw Rd la resistenza a taglio per unit di lunghezza del cordone. g p g w,Rd
20
Il fattore di sicurezza M assunto pari ad 1,25 sia per il metodo direzionale sia per il metodo semplificato Fattore di riduzione Il coefficiente di correzione w dipende dal tipo di acciaio costituente lunione ed in unioni costituite da differenti classe, si deve considerare la classe di minori propriet meccaniche
Classe di acciaio EN 10025 EN 10210 S235 S235H S235W S275 S275H S275N/NL-M/ML S275NH/NLH S355 S355N/NL S355H S355M/ML S355NH/NLH S355W S420N/NL S420N/M/ML S460N/NL S460M/ML S460NH/NLH S460Q/QL/QL1 Fattore di correlazione w 0,8 0,85
0,9 09
1,0 1,0
21
La L resistenza di progetto di una saldatura a completa penetrazione, si considera pari alla i t tt ld t l t t i i id i ll resistenza del pi debole tra i materiali base connessi dalla saldatura, utilizzando elettrodi e materiale dapporto tali da avere tensioni di snervamento e rottura maggiori o uguali al materiale base
Indicazione delle tensioni su una saldatura a piena penetrazione su giunto testa a testa
22
Lunione a T t d piatti realizzata con d parziali penetrazioni rinforzate con cordoni L i tra due i tti li t due i li t i i i f t d i dangolo pu essere trattata come una piena penetrazione rispettando i seguenti requisiti geometrici
Nel caso in cui tali limitazioni non fossero soddisfatte la saldatura calcolata a cordone dangolo
23
Lo strappo lamellare la separazione o frattura nel materiale base causato da deformazioni da ritiro indotte da procedimenti di saldatura a piena penetrazione
Negli acciai laminati a caldo, solfati o altre inclusioni possono creare lamelle nello spessore del piatto tali da ridurre la resistenza dellacciaio per azioni applicate ortogonalmente allo p spessore
Lesione prodotta d l ritiro L i d tt dal iti indotta da una grande saldatura a piena penetrazione
24
Dettagli migliorati
25
26
27
28
N b/2 b/2 2 N
N // = 2 Aw
3
2 //
w M
fu
b/2 b/2 2
N = 2 Aw
3
2
w M
29
fu
b/ b/2 /2
3
2 //
w M
fu
2 3
w M
30
fu
e V V h
Ve V
Ve
V // = 2 Aw
max
Pianta
3 = Ve 2 ah h
2 max
+ 3
2 //
w M
31
fu
32
Unioni li i t U i i clinciate
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 33
Tasselli chimici
Tasselli meccanici
Tirafondi
34
35
Le propriet geometriche dei bulloni b ll i sono essenzialmente i l t rappresentate dal: diametro lordo (M o ( ) dimensione della testa (s); lunghezza del gambo filettatura (B). d); (L);
36
fyb (N/mm2)
Tensione ultima a tra ione ltima trazione
240
400
400
500
500
600
800
1000
PrePre-serraggio
I bulloni ad alta resistenza devono essere impiegati qualora si voglia sfruttare l attrito lattrito tra le piastre a contatto per il trasferimento delle azioni (unioni ad attrito) attrito). In questo caso occorrono elevati sforzi di serraggio e quindi acciai con un pi alto tenore di carbonio opportunamente trattati termicamente.
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 37
Per non pregiudicare la capacit portante del bullone occorre che lo sforzo di pretrazione induca uno stato tensionale non maggiore al 70% della tensione ultima a trazione. La forza di pre-carico da utilizzarsi pari a
Fp ,C = 0.7 fub AS
mentre la coppia di serraggio pari a
MS = 0.2 d Fp ,C
38
EN1993EN1993-1-8 (3.5)
L p2 > 1,2d0 L > 2,4d0 2 4d p2 p2
p1,0 p1,i
Massimi
p1 p2
Distanze e spaziature
Minimi
Acciai A i i conformi alle EN 10025 1 2 3 4 f i ll 10025-1-2-3-4 Acciai esposti a cause di Acciai non esposti a cause di corrosione corrosione
Acciai A i i conformi alla EN 10025 5 f i ll 10025-5 Acciai posti in opera non protetti
e1 e2 e3 e4 p1 p1,0 p1,i p2
4 t + 40 mm 4 t + 40 mm min {14 t ; 200 mm} min {14 t ; 200 mm} min {28 t ; 400 mm} min {14 t ; 200 mm}
max {8 t ; 125 mm} max {8 t ; 125 mm} min {14tmin ; 175 mm} min {14tmin ; 175 mm}
39
Prescritte tolleranze pi alte per semplificare operazioni di montaggio, ci comporta riduzione del 15% della resistenza a taglio. Maggiori libert di manovra possono essere raggiunte con limpiego di fori asolati.
Tolleranze
EN 1993-1-8 Diametro Tolleranza
una
Foro asolato
1 mm 2 mm 3 mm
40
Osservazioni
Non richiesto precarico. Possono essere usati bulloni di classe da 4.6 a 10.9 Devono essere usati bulloni precaricati 8.8 o 10.9.
D non-precaricato
Non richiesto precarico. Possono essere usati bulloni di classe da 4.6 a 10.9
E precaricato i t
I fase scorrimento fra gli elementi collegati; la fase termina non fase: appena viene raggiunta la resistenza allo scorrimento per attrito (Fs,R); II fase brusco scorrimento della giunzione e ripresa del gioco fase: foro-bullone; III fase bullone viene sollecitato a taglio; fase: IV fase prime plasticizzazioni e comportamento dellunione non fase: lineare. Collasso dellunione con resistenza ultima FV,u.
42
43
FV ,Ed ,SLU FV ,U
FV ,Ed ,SLU FV ,U
Resistenza dellunione a i R Resistenza d attrito d ll collasso i t ad tt it dellunione
44
FV ,Rd ,a
v fub A = M2
fub: resistenza ultima a trazione del bullone; A: area del bullone per piano di taglio;
funzione del coefficiente v quella di trasformare la resistenza a trazione dell organo dellorgano fub in una equivalente resistenza a taglio
Posizione dei piani di taglio Piani di taglio passanti per la porzione filettata del gambo della vite Piani di taglio passanti per la porzione non filettata del gambo della vite
Classe dei bulloni 4.6 5.6 6.8 8.8 10.9 Tutte le classi
Coefficiente
45
FV ,Rd ,b =
k 1 b fu d t
M2
k1 coefficiente di rifollamento il cui valore non pu eccedere 2.5; b un coefficiente correttivo, valutato come il
k 1 = min 2 .5;
2 .8
e2 1 .7 d0
d =
e1 3 d0
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore
d =
p1 1 3 d0 4
47
La rottura per taglio della lamiera automaticamente soddisfatta rispettando i requisiti dimensionali imposti dallEurocodice 3 riguardo alla posizione dei fori rispetto ai bordi della lamiera
EN1993EN1993-1-1 (6.2.3)
In accordo al modello proposto dallEurocodice 3, la resistenza delle lamiere (FRd,d) si valuta in modo convenzionale attraverso la formula:
FV ,Rd ,d =
0 .9 Anet fu
M2
Anet larea del piatto in acciaio impiegato nellunione privata del foro del bullone p g per piatto fu la resistenza ultima dellacciaio impiegato p il p
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 48
Lf = 1
L j - 15 d 200 d
49
Fs , Rd =
ks n
M3
F p ,C
Bulloni in fori normali. Bulloni in fori sovradimensionati o in fori asolati corti con lasse dellasola perpendicolare alla direzione di trasferimento del carico. Bulloni in fori asolati lunghi con lasse dellasola perpendicolare alla direzione di trasferimento del carico. Bulloni in fori asolati corti con lasse dellasola parallela alla direzione di trasferimento del carico. Bulloni in fori asolati lunghi con lasse dellasola parallela alla direzione di trasferimento del carico.
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore
Fs ,Rd =
k s n ( Fp ,C 0 ,8 Ft ,Ed )
M3
Il meccanismo di trasferimento degli sforzi tra bullone e lamiera produce uno sforzo di trazione del gambo pari all80% della trazione applicata allunione Ft,Ed
51
M0 M1 M2
M2
1,25
M3 M3,ser M4 M5 M6,ser M7
Legge taglio-deformazione del bullone Forze di taglio eccentriche producono rotazioni rispetto ad un centro di istantaneo Ignorata deformazione del bullone Le forze di taglio eccentriche sono riportate al baricentro della bullonatura
Metodo elastico
(Higgins, 1971)
53
Baricentro della bullonatura Centro di istantanea rotazione Schema di equilibrio tra forza di taglio e sollecitazioni nei bulloni
54
CG Pxe X
Riduzione della forza al b i l baricentro d ll della bullonatura
+
Distribuzione delle sollecitazioni sui bulloni dellunione dell unione
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore 55
V = VU 1 e 10
0.55
, Spostamento
Metodo elastico Il metodo elastico un approccio pi conservativo. Ignora per la ri-distribuzione delle sollecitazioni nellunione e la sua duttilit. E E di facile utilizzo nella pratica progettuale
SISTEMI DI UNIONE W. Salvatore
56
V Gb
V Vb = nb ns
Vb: taglio singolo bullone nb: numero bulloni, ns: piani di taglio p g
V e Gb e
si deve riportare lo sforzo normale p sullasse baricentrico ed allunione si deve applicare anche un momento di trasporto Mt = V X e p
57
Vb ,V
V = nb ns
Il momento torcente nellipotesi di piastra indeformabile si sostituisce con un sistema torcente, nell ipotesi indeformabile, di forze
Fi = kdbi
dbi Gb
Ve = Fi dbi
Vb , Mt
dbi = Fi = M t dbi 2
Ve da cui: k = dbi 2
58
FP = 1.1 FP ,C
59
FT ,Ed ,SLU FT ,U
FT ,Ed ,SLU FT ,U
61
Sulla base d i modelli di capacit f iti d llE S ll b dei d lli it forniti dallEurocodice 3 l resistenza di progetto a di la i t tt trazione del gambo del bullone
FT ,Rd ,a =
k 2 fub As
M2
fub la resistenza ultima a trazione del bullone; As larea ridotta del bullone; k2 un coefficiente che dipende dal livello di serraggio e vale 0.63 nei bulloni presollecitati con chiave dinamometria e 0,9 negli altri casi.
62
La resistenza al punzonamento della lamiera in corrispondenza del dado o della testa del bullone (Bp,Rd) pu essere valutata attraverso il seguente modello
B p ,Rd = 0 .60 d m t p f u
dm diametro medio della testa del bullone o del dado (il minore fra i due); tp lo spessore della piastra sotto il bullone o il dado; fu la resistenza ultima a trazione della lamiera.
63
64
EN1993EN1993-1-8 (3.6.1)
65
EN1993EN1993-1-8 (3.6.1)
66
EN1993EN1993-1-8 (3.6.1)
N dbi
Gb
Nb, N
N = nb
N nb Nb,N
trazione totale agente sullunione numero dei bulloni trazione agente sul singolo bullone
67
EN1993EN1993-1-8 (3.6.1)
e N
Gb C
V dbi Nbtot Ve
trazione totale agente sullunione numero dei bulloni trazione agente sul singolo bullone trazione agente sul singolo bullone distanza del bullone dal baricentro
68