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Appunti di Elettronica I Lezione 1 Introduzione allelettronica; grandezze elettriche e unit` di misura a

Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dellInformazione Universit` di Milano, 26013 Crema a e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/liberali 28 febbraio 2008

Questi appunti sono un complemento didattico del materiale presentato nelle lezioni di Elettronica I, e riassunto in modo molto schematico nelle diapositive messe a disposizione. Alcune parti di questi appunti, contraddistinte da un asterisco (*), costituiscono un approfondimento degli argomenti trattati a lezione e non fanno parte del programma desame.

` 1 INTRODUZIONE; GRANDEZZE ELETTRICHE E UNITA DI MISURA

1 Introduzione allelettronica; grandezze elettriche e unit` di misura a


1.1 Scopo dellinsegnamento
Linsegnamento dellElettronica ha lo scopo di fornire le nozioni di base sui circuiti elettrici ed i principi di funzionamento dei dispositivi allo stato solido, giungendo no allo studio delle porte logiche fondamentali in tecnologia CMOS.

1.2 Che cos` lelettronica e


Lelettronica e la disciplina scientico-tecnologica che si occupa della generazione, del trasporto, del ` controllo e della raccolta di particelle subatomiche dotate di massa e di carica elettrica (come, ad esempio, gli elettroni). Grazie alla loro piccola massa, gli elettroni sono adatti ad essere impiegati nei sistemi per lelaborazione, la trasmissione e larchiviazione delle informazioni: essendo possibile far muovere un elevato numero di elettroni a grande velocit` e impiegando un ridotta quantit` di energia, lelettronica a a permette di realizzare sistemi sici molto complessi ed ecienti. I principi di base dellelettronica sono gli stessi dellelettromagnetismo; tuttavia lelettronica dierisce dallelettromagnetismo in quanto si occupa principalmente del controllo istantaneo del movimento delle cariche elettriche. Nel corso degli ultimi decenni, lelettronica ha avuto uno sviluppo notevolissimo. Levoluzione delle tecnologie di fabbricazione dei circuiti integrati consente di realizzare collettivamente molti milioni di dispositivi sullo stesso substrato di materiale allo stato solido. Le crescenti possibilit` oerte dalla a tecnologia permettono quindi di costruire sistemi elettronici sempre pi` complessi, in uno spazio sempre u minore. Tuttavia, bisogna tener presente che la riduzione delle dimensioni da sola non basta per poter sfruttare al meglio la tecnologia; occorre anche un continuo adeguamento delle tecniche progettuali, in modo da ridurre il tempo e lenergia necessari per lelaborazione dellinformazione.

1.3 Unit` di misura del Sistema Internazionale a


Nellelettronica si usano comunemente le unit` di misura del Sistema Internazionale (SI). Le unit` di a a misura fondamentali sono: il metro (m) per la lunghezza, il kilogrammo (kg) per la massa, il secondo (s) per il tempo, lampere (A) per la corrente elettrica e il kelvin (K) 1 per la temperatura. Le unit` di misura a fondamentali del SI sono riepilogate nella Tabella 1.1. Si noti che i simboli delle unit` di misura del SI a non devono mai essere scritti in carattere corsivo. Tabella 1.1: Grandezze fondamentali del SI e relative unit` di misura a Grandezza lunghezza massa tempo intensit` di corrente a temperatura
1 La

Unit` SI a metro kilogrammo secondo ampere kelvin

Simbolo m kg s A K

Note
energia particella

temperatura dipende dallenergia media per particella e dalla struttura del materiale. In teoria essa potrebbe essere espressa in joule/particella; tuttavia si preferisce usare unapposita unit` di misura: il kelvin, dal nome di William Thomson a Kelvin (18241907), sico britannico, che fu uno dei fondatori della termodinamica e den` la scala assoluta delle temperature che porta il suo nome.

` 1 INTRODUZIONE; GRANDEZZE ELETTRICHE E UNITA DI MISURA

La Tabella 1.2 riporta alcune grandezze siche derivate, con le rispettive unit` di misura nel SI. a Molte di queste grandezze siche vengono comunemente utilizzate in elettronica e si incontreranno nel seguito. Per consentire la verica dimensionale delle equazioni, nella Tabella 1.2 sono indicate anche le relazioni tra unit` derivate e unit` fondamentali del SI. a a Tabella 1.2: Altre grandezze e relative unit` di misura nel SI a Grandezza velocit` angolare a frequenza velocit` a accelerazione forza energia (o lavoro) potenza carica elettrica dierenza di potenziale campo elettrico densit` di corrente a resistenza conduttanza mobilit` a conducibilit` a resistivit` a capacit` a costante dielettrica induzione dielettrica usso magnetico induzione magnetica induttanza permeabilit` magnetica a Unit` SI a radiante al secondo hertz metro al secondo metro al secondo quadrato newton joule watt coulomb volt volt al metro ampere al metro quadrato ohm siemens metro quadrato al volt secondo siemens al metro ohm metro farad farad al metro coulomb al metro quadrato weber weber al metro quadrato henry henry al metro Simbolo rad/s Hz m/s m/s2 N J W C V V/m A/m2 S m2 /V s S/m m F F/m C/m2 Wb Wb/m2 H H/m Equivalenze
rad s

Hz =
m s m s2

1 s

N=

kgm s2

J = Nm = W= J = s C = As V=
V m = A m2 J C N C

kgm2 s2 kgm2 s3

= =

kgm2 As3 kgm As3

= S=

kgm2 V A = A2 s3 A2 s3 1 = kgm2

m2 Vs S 1 A2 s3 m = m = kgm3 3 m = kgm3 A2 s C A2 s4 F = V = kgm2 F A2 s4 m = kgm3 C = As m2 m2 m2 kg Wb = As2 kg Wb = As2 m2 2 H = m 2kg A s2 mkg H m = A2 s2

In elettronica, come in altre discipline legate al mondo sico, accade spesso di avere a che fare con grandezze molto grandi o molto piccole rispetto alle unit` di misura del SI. In questi casi, si preferisce a usare, al posto della notazione esponenziale (potenza di 10), un presso moltiplicativo che moltiplica o divide lunit` di misura. a La Tabella 1.3 elenca alcuni dei pressi moltiplicativi utilizzati nel SI. Si noti che i pressi moltiplicativi minori dellunit` sono scritti con lettere minuscole, mentre quelli maggiori dellunit` sono scritti a a con lettere maiuscole, tranne kilo- che viene abbreviato con k (minuscolo), perch K (maiuscolo) e il e ` simbolo del kelvin.

` 1 INTRODUZIONE; GRANDEZZE ELETTRICHE E UNITA DI MISURA

Per comodit` , nella Tabella 1.3 vengono anche riportate le abbreviazioni utilizzate dal programma a di simulazione circuitale SPICE, che verr` descritto in seguito. Occorre ricordare che SPICE non fa a dierenza tra caratteri maiuscoli e minuscoli; si rammenti inoltre che in SPICE il presso mega- deve sempre essere scritto MEG, in quanto M e labbreviazione di milli-. ` Tabella 1.3: Pressi moltiplicativi pi` comuni u Nome femto pico nano micro milli kilo mega giga tera Simbolo f p n m k M G T Abbrev. SPICE F P N U M K MEG G T Valore 1015 1012 109 106 103 103 106 109 1012

La Tabella 1.4 riporta lelenco completo dei pressi moltiplicativi utilizzati nel SI.

1.4 Convenzioni tipograche


Le abbreviazioni delle unit` di misura vengono scritte in carattere normale, mentre i simboli delle grana dezze sono scritti in carattere corsivo. In questo modo non si pu` generare confusione anche quando la o stessa lettera e usata sia per una grandezza sia per la sua unit` di misura: scrivendo V = 2 V si intende ` a (senza possibilit` di equivoco) che la tensione V ha il valore di due volt. a Inoltre, le grandezze elettriche costanti nel tempo vengono di solito indicate con simboli corsivi maiuscoli: ad esempio, V, I. Invece, le grandezze elettriche variabili nel tempo si indicano con simboli corsivi minuscoli: ad esempio, v indica una tensione che varia nel tempo. A rigore, una funzione del tempo dovrebbe essere scritta come v(t); ma spesso, per non appesantire la notazione matematica, la dipendenza dal tempo non viene indicata esplicitamente.

1.5 Regole di ortograa


Si deve ricordare che e obbligatorio utilizzare labbreviazione del SI ogni volta che il valore della gran` dezza e scritto in cifre, mentre si deve scrivere per esteso il nome dellunit` di misura quando il valore ` a ` della grandezza e scritto in lettere. Ad esempio, si deve scrivere: 10 s, oppure dieci secondi. E ` sbagliato scrivere: 10 sec, 10 secondi, dieci s, dieci sec.

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Tabella 1.4: Pressi moltiplicativi (elenco completo) Nome deca etto kilo mega giga tera peta exa zetta yotta
a Per

Simbolo da h k M G T P E Z Y

Valore 10 = 101 100 = 102 1000 = 103 106 109 1012 1015 1018 1021 1024

Nome deci centi milli micro nano pico femto atto zepto yocto

Simbolo d c m (u) a n p f a z y

Valore 0.1 = 101 0.01 = 102 0.001 = 103 106 109 1012 1015 1018 1021 1024

ragioni storiche, e ammesso luso della lettera u minuscola al posto della lettera greca quando si usa una macchina ` per scrivere sprovvista di lettere greche.

1.6 Lettere dellalfabeto greco (*)


La Tabella 1.5 riporta le ventiquattro lettere dellalfabeto greco2 ; di solito, solo alcune di esse vengono usate in elettronica. Alcune lettere minuscole hanno due forme, che possono essere usate indierentemente; invece la lettera sigma () ha una forma () che deve essere usata solo in ne di parola.

1.7 Alcune costanti siche fondamentali (*)


La Tabella 1.6 riporta i valori approssimati di alcune costanti siche fondamentali che si incontrano comunemente in elettronica.

1.8 Incertezza nella misura e cifre signicative (*)


Misurare una grandezza sica signica determinare quante volte lunit` di misura (o un suo multiplo o a sottomultiplo) e contenuta nella grandezza che si misura. La misura non pu` dare un risultato esatto: ` o qualsiasi misura e sempre caratterizzata da una approssimazione. ` Lapprossimazione con cui e stata fatta una misura e un metadato, cio` uninformazione relativa ` ` e al dato stesso. Convenzionalmente, lapprossimazione si pu` indicare in modo esplicito, riportando il o valore pi` probabile seguito dal valore dellincertezza (come variazione in pi` o in meno); ad esempio il u u valore della carica elettrica elementare e: ` q0 = 1.602 176 53 1019 0.000 000 14 1019 C. Pi` spesso, lapprossimazione viene indicata in modo implicito. riportando solo il numero di cifre siu gnicative, e sottintendendo che il valore esatto della grandezza e compreso tra i due estremi ottenuti `
2 Ciascuno dei due poemi omerici Iliade e Odissea e suddiviso in ventiquattro libri, identicati con una delle lettere ` dellalfabeto greco.

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Tabella 1.5: Alfabeto greco Maiuscola A B E Z H I K M N O P T X Minuscola o Nome alpha (alfa) beta gamma delta epsilon zeta eta theta iota kappa lambda mu (mi) nu (ni) xi omicron pi rho (ro) sigma tau upsilon (ypsilon) phi () chi psi omega

()

()

() () ( in ne di parola)

()

diminuendo e aumentando il numero indicato di una unit` nella posizione meno signicativa: ad esempio, a q0 = 1.602 176 1019 C signica che il valore di q0 e compreso nellintervallo: ` 1.602 175 1019 C < q0 < 1.602 177 1019 C.

1.9 Grandezze siche importanti


Lelaborazione delle informazioni richiede energia e tempo. Infatti, per far cambiare lo stato di un bit memorizzato allinterno di un microprocessore, occorre spendere energia (in questo caso, energia elettrica che viene prelevata da una batteria oppure dalla rete elettrica). Inoltre, loperazione non pu` o essere istantanea, ma richiede un tempo nito. Per questo motivo, tempo ed energia sono le due grandezze siche pi` importanti. Il tempo, t, si u misura in secondi (s). Lenergia o lavoro (in inglese: work), w, si misura in joule (J) 3 ; 1 J = 1 kg m2 /s2 .
Fisico britannico, svolse ricerche sullenergia termica e sui suoi legami con la meccanica e lelettricit` , ponendo le basi della formulazione del primo principio della termodinamica. a
3 James Prescott Joule, 18181889.

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Tabella 1.6: Costanti siche Nome Unit` di massa atomica a Carica elementare a Massa dellelettrone Costante dielettrica del vuoto Permeabilit` magnetica del vuoto a Costante di Planck Costante di Boltzmann Simbolo u q0 me 0 0 h k Valore e unit` a 1.66054 1027 kg 1.6021 1019 C 9.1091 1031 kg 8.8544 1012 F/m 1.2566 106 H/m 6.6256 1034 J s 1.3806 1023 J/K

a La carica elementare viene indicata con q , anzich con e, per evitare confusione con il numero di Eulero e 2.71828 . . ., e 0 base dei logaritmi naturali.

La potenza, p, e la derivata dellenergia rispetto al tempo: ` p= dw . dt (1.1)

La relazione (1.1) denisce la potenza istantanea, che spesso non e semplice da calcolare; per questo ` motivo, di solito si usa la potenza media, che e data dal rapporto tra lenergia e il tempo: ` P= w . t (1.2)

La potenza si misura in watt (W) 4 ; 1 W = 1 J/s = 1 kg m2 /s3 . Si osservi che loperazione di derivata rispetto al tempo, dal punto di vista dimensionale, equivale ad una divisione per un tempo.

1.10 Carica elettrica


La carica elettrica e una propriet` che caratterizza ogni particella, come la massa. A dierenza della ` a massa, che non pu` essere negativa, la carica elettrica pu` essere sia positiva sia negativa. o o La carica elettrica, q, si misura in coulomb (C) 5 ; 1 C = 1 A s. La carica elettrica e quantizzata: ` 19 C. La carica del protone e +q , tutte le cariche sono multiple di una carica elementare q0 = 1.6021 10 ` 0 mentre la carica dellelettrone e q0 . ` Poich in ogni atomo e in ogni molecola il numero delle cariche elementari positive (protoni) e e ` uguale al numero delle cariche elementari negative (elettroni), la materia generalmente e neutra dal ` ` punto di vista elettrico. E possibile produrre cariche elettriche isolate solo separando cariche positive da cariche negative; non e possibile produrre solamente cariche di una polarit` . Vale sempre il principio di ` a conservazione della carica: in un sistema isolato la carica totale si conserva. Nei sistemi elettronici allo stato solido occorre distinguere tra cariche elettriche sse e cariche elettriche mobili. Le cariche elettriche mobili sono dette anche portatori; esse, spostandosi nel tempo, sono
Watt, 17361819. Ingegnere e inventore britannico, perfezion` la macchina a vapore e ide` il meccanismo per o o trasformare il moto alternativo dello stantuo in moto rotatorio. 5 Charles-Augustin de Coulomb, 17361806. Fisico francese, uciale del genio e studioso di meccanica, pose i fondamenti dellelettrostatica e del magnetismo.
4 James

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responsabili della corrente elettrica. Le cariche elettriche sse, invece, non possono spostarsi e pertanto non contribuiscono alla corrente elettrica. In un metallo, la corrente elettrica e dovuta solamente al movimento degli elettroni del livello ` energetico pi` esterno di ciascun atomo. u

1.11 Corrente elettrica


La corrente elettrica (o, pi` propriamente, intensit` di corrente elettrica) e data dal movimento delle u a ` cariche mobili; si indica con i e matematicamente si esprime come la derivata della carica elettrica rispetto al tempo: dq (1.3) i= . dt La corrente elettrica si misura in ampere (A) 6 ; 1 A = 1 C/s. Occorre notare che il concetto di carica elettrica e pi` elementare di quello di corrente elettrica, ma ` u la corrente elettrica e pi` facile da produrre: per questo motivo lampere e stato scelto come grandezza ` u ` fondamentale del SI.

1.12 Forza di Coulomb (*)


Due particelle con cariche q1 e q2 si attraggono (se le cariche sono di segno opposto) o si respingono (se le cariche sono dello stesso segno) con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle cariche q1 e q2 , e inversamente proporzionale al quadrato della distanza R12 che separa le due cariche. Questa forza si chiama forza di Coulomb. La forza di Coulomb che agisce sulla carica q1 e: ` F1 = 1 q1 q2 uR12 , 4 R2 12 (1.4)

dove uR12 e il vettore unitario (versore) diretto da q2 a q1 , come illustrato nella Fig. 1.1. `
F2

q2 uR12 F1

+ q 1

Figura 1.1: Forza di Coulomb tra due cariche elettriche. Come e noto dalla meccanica, la forza si misura in newton (N) 7 . Si noti che il segno positivo nella ` (1.4) indica che la forza e repulsiva per cariche aventi lo stesso segno. Sulla carica q2 agisce una forza ` uguale e contraria: F2 = F1 . (1.5)
6 Andr -Marie Amp` re, 17751836. Fisico, matematico e losofo francese, fondatore dellelettrodinamica classica, per e e primo evidenzi` lazione di una corrente su s stessa. o e 7 Isaac Newton, 16431727. Fisico, matematico e astronomo inglese, fond` il calcolo innitesimale, den` le leggi della o dinamica e perfezion` la formulazione della meccanica classica. o

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La costante che compare nella (1.4) e detta costante dielettrica, e si misura in farad al metro ` (F/m). Ogni materiale presenta un suo valore caratteristico di costante dielettrica. Nel vuoto la costante dielettrica e 0 = 8.8544 1012 F/m. In un mezzo materiale, la costante dielettrica viene scritta come: ` = 0 r , dove r e la costante dielettrica relativa (adimensionale). ` (1.6)

1.13 Campo elettrico (*)


Il campo elettrico e il rapporto tra la forza che agisce su una carica q e la carica q medesima. Il campo ` elettrico E generato da una carica Q e dato da: ` E= F 1 Q uR . = q 4 R2 (1.7)

Il campo elettrico si misura in volt al metro (V/m), che equivalgono a newton al coulomb (N/C); 1 V/m = 1 N/C.

1.14 Dierenza di potenziale


La dierenza di potenziale o tensione tra due punti e lintegrale di linea del campo elettrico su un percorso ` qualsiasi l che congiunge a e b:
b

Vab =
a

E dl.

(1.8)

l d l a E

Figura 1.2: Dierenza di potenziale tra due punti a e b. La Fig. 1.2 illustra un esempio di integrale di linea; la dierenza di potenziale e indipendente dal ` percorso l e dipende solo dai punti iniziale e nale. Invertendo i due estremi del percorso, la dierenza di potenziale cambia segno: Vba = Vab . (1.9) Nel caso in cui il percorso sia chiuso, cio` i due estremi siano coincidenti, la dierenza di potenziale e e ` nulla: Vaa = 0. (1.10) La dierenza di potenziale (in inglese: voltage) si misura in volt (V) 8 ; 1 V = 1 kg m2 /A s3 .
8 Alessandro Volta, 17451827. Fisico italiano, inventore della pila. Docente di sica a Pavia dal 1778, per primo introdusse i concetti di tensione, carica e capacit` . a

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In elettronica, la potenza p e esprimibile come il prodotto tra la tensione v e la corrente i: ` p = vi, e quindi 1 W = 1 V 1 A. (1.11)

1.15 Problemi risolti


Problema 1.1. Calcolare lintensit` di corrente elettrica in una lampadina da 75 W funzionante con una tensione a pari a 220 V. Soluzione. Dalla relazione (1.11), esplicitando rispetto allincognita i, si ricava: i= e, sostituendo i valori numerici assegnati, si ottiene: i= 75 W 0.34 A = 340 mA. 220 V p v

Osservazione: In generale, e meglio risolvere i problemi in forma simbolica, e solo alla ne sostituire ai ` simboli i valori numerici.

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