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(Ad esempio se noi vogliamo misurare una lunghezza, bisogna confrontare la nostra
grandezza con l’unità di misura che per le lunghezze è il metro. Ovvero una certa
lunghezza è pari a tot volte un’unità di misura cioè quanti metri è.)
Questo rapporto può essere determinato mediante tre possibili tipi di misure:
o Misura diretta (o relativa) -
Confronto diretto fra grandezze fisiche ed unità, è possibile effettuarla
solo in rari casi, ad esempio per misurare una lunghezza.
o Misura indiretta (o assoluta) -
Si risale alla misura di G attraverso la misura di altre grandezze legate a
quella da misurare, bisogna però conoscere le relazioni che legano tra
loro le grandezze fisiche coinvolte nel processo di misura. Cioè ho una
relazione che lega alcune unità di misura e da questa relazione ricavo in
maniera indiretta la misura. Ad esempio se io conosco i lati di un
quadrato, visto che li ho già misurati, indirettamente io riesco a misurare
l’area.
o Misura con strumenti tarati –
Questa misurazione viene effettuata attraverso l’inserzione nel sistema di
una sonda sensibile, che provoca lo spostamento di un indice su di una
scala graduata oppure la variazione di stato di un’altra grandezza fisica
in modo da risalire alla prima.
Implica spesso l’implementazione di una catena di misura.
Quindi bisogna capire come è fatta una catena di misura per poter valutare
attraverso gli strumenti tarati una grandezza tipica delle macchine come una
temperatura, una velocità, una pressione, una portata, ecc. Questa misurazione
sarà possibile attraverso una sonda, un trasduttore che è sensibile alla
variazione della mia grandezza fisica che voglio misurare. È sensibile, cioè
significa che questa sua sensibilità me la mette a disposizione attraverso un
indicatore, che può essere una scala graduata o attraverso la variazione di una
grandezza fisica tipo una tensione elettrica, una carica elettrica, una corrente
che io poi devo in qualche modo valutare che è collegata ovviamente alla mia
misura. Per esempio un sensore di pressione che riesce a sentire la variazione
di pressione in un certo ambiente e mi da in uscita una variazione di corrente o
una variazione di tensione, proporzionale con una legge nota alla pressione che
sta variando (la pressione è la mia grandezza fisica che voglio misurare). Un
esempio di catena di misura che tutti abbiamo in case è contenuto nella bilancia,
dove vi sono degli elementi sensibili al nostro peso, forniscono un’informazione
di tipo elettrico ad una parte della catena di misura che ne riesce a verificare la
variazione e che poi fa una trasformazione di questo segnale, che è di tipo
analogico, in un segnale di tipo digitale che viene poi visualizzato sul display.
Una stessa grandezza può essere espressa in varie unità di misure ad esempio
una pressione la posso esprimere in Pa, atm, bar, kg/cm^2…, logicamente
possiamo riportarci ad una o ad un'altra attraverso i vari fattori di conversione.
Logicamente conviene utilizzare per il calcolo delle diverse grandezze lo stesso
sistema di unità di misure ad esempio il sistema di unità di misura
internazionale, si ha così un sistema di unità di misura coerente.
o Metro [m]
o Chilogrammo [kg]
o Secondo [s]
o
S.I significa “Systéme International d’unite” (sistema internazionale delle unità) che nel 1954
è stato concordato in sede internazionale e che è stato adottato dalla ISO (International
Standardizing Organisation), nella raccomandazione R31 del novembre 1956, viene poi
pubblicato come norma sperimentale CNR- UNI 1003-74 nell’aprile del 1974 per adeguamento
della ISO 1000-1973 ed alle direttive CEE.
Attualmente l’uso del S.I è obbligatorio per legge dello Stato (D.P.R 802 del 12.08.1982
“Attuazione della direttiva CEE 80/181 relativa alle unità di misura), ed è reato utilizzare unità non
S.I, è autorizzato l’impiego di unità differenti da quelle legali solo nei settori della navigazione
marittima ed aerea e nel trasporto ferroviario qualora altre unità siano contemplate da accordi o
convenzioni internazionali che vincolano l’Italia oppure la CEE.
Esisto tuttavia altri sistemi di unità di misura che ancora vengono utilizzati in qualche settore.
o Sistema tecnico S.T, dove si adottano come unità il metro [m] per le lunghezze, il
kilogrammo forza od il kilopond [kgforza] [kilopond] per le forze (nel S.T non esiste i concetto di
massa, è sostituito da una unità derivata), ed il secondo [s] per il tempo.
o Sistema C.G.S , dove si adottano come unità: centimetro [cm], il grammo [g], ed il
secondo [s].
o Sistema Anglosassone , dove di adottano il piede [ft] per le lunghezze, la libbra [lb] per la
forza, il secondo [s] per il tempo.
Vediamo adesso come dalle unità fondamentali del S.I vengono definite le unità derivate, all’uopo
si adottano le relazioni che valgono per le grandezze fisiche, il concetto base del sistema
internazionale è che basandosi sulla coerenza, le conversioni fra le differenti unità non
avvengono mai con fattori differenti dall’unità, ad esempio 1N = 1 kg x 1 m/s2 (definizione di forza
dalla seconda legge di newton), 1 Pa (Pascal) = 1N/1 m2.
Le unità fisiche non possono essere né addizionate e né sottratte, ma soltanto moltiplicate, divise
o elevate a potenza tramite delle equazioni dimensionali, i simboli delle grandezze S.I. si
denotano in carattere corsivo senza posporre segni di punteggiatura (secondo si indica con “s”
non “sec.” oppure “s.”).
3 – ASSICURAZIONI.
Assicurarsi che i parametri di similitudine rimangano costanti durante
prove comparabili.
Assicurarsi riferimenti certi, ad esempio le condizioni standard
(all’esterno).
4 – PRUDENZA.
Procedere dal semplice al complesso.
Prima di procedere ad una analisi dettagliata di un flusso di dati
sperimentali, controllare i valori medi.
Capire il comportamento caratteristico di un sistema di misura in
condizioni semplici.
Non divulgare dati con eccessiva precipitazioni senza prima una verifica.
5 – VERIFICA.
Sempre durante test preliminari, e, se possibile durante test definitivi,
realizzare delle verifiche ripetitive in sezioni non di controllo prelevando
dati significativi, semmai metterli in relazione alle grandezze misurate.
Durante le attività di test realizzare rapidamente grafici bruti con le grandezze
controllate e con quelle da verificare studiarne le rispondenze.
MISURA DIRETTA
Si intende per misura diretta il confronto della grandezza oggetto della misura
con un’altra detta campione della stessa specie.
Sussistono le seguenti necessità:
MISURA INDIRETTA
g = g (x, y, …, t)
Allora la G è detta grandezza derivata delle x,y,z.
Si richiede che la dipendenza di G da x,y,z sia sufficiente a schematizzare
completamente il fenomeno. Nella pratica ciò non avviene quasi mai, essendo
elevato in genere il numero di grandezze che ne influenzano un’altra durante un
fenomeno fisico, pertanto una qualunque schematizzazione di un fenomeno,
sempre trascura alcune influenze.
Esempio di questo metodo possono essere le misure di aree e volume di figure
geometriche di cui siano note le dimensioni lineari.